Lazio – #andràtuttobene: soggiorno estivo abilitativo-ricreativo

Soggiorno estivo abilitativo-ricreativo per i ragazzi con disabilità visiva  con minorazioni aggiuntive

Anche quest’anno l’I.Ri.Fo.R. Consiglio Regionale del Lazio ha aderito al bando I.Ri.Fo.R. 2020 “Soggiorni abilitativi e riabilitativi anno 2020” organizzando, unitamente all’ASP Sant’Alessio – Margherita di Savoia, all’Associazione Con I Miei Occhi e all’Unione Italiana dei Ciechi degli Ipovedenti del Lazio un soggiorno estivo a carattere riabilitativo-ricreativo intitolato “#andràtuttobene”, svolto presso il Gran Hotel dei Cesari ad Anzio (RM) dal 01/09/2020 al 08/09/2020, che ha visto partecipare 19 tra ragazzi e ragazze di età compresa trai 11 e i 35 anni, affetti da disabilità visiva e minorazioni aggiuntive. 

Durante il soggiorno i ragazzi, accompagnati da operatori specializzati hanno potuto svolgere diverse attività quali: 

acquaticità, laboratorio musicale-espressivo, stimolazione basale/sensoriale,attività ludico-educativa in spiaggia, autonomia domestica e personale, ascolto musica, canto e ballo. 

L’Acquaticità: ha avuto, come scopo principale l’attivazione di canali sensoriali mediante una fase di ambientamento, il rilassamento e l’esecuzione di sequenze motorie nuove. Tutto questo ha portato ad un rinnovato sentimento di fiducia ed interazione con l’operatore di riferimento. 

Laboratorio musicale/espressivo: è stato improntato al fine di creare o accrescere, mediante tecniche ed esercizi di musicoterapia, ove già presente, uno stile comunicativo tra utente ed operatore e tra utente e utente. La dinamica si è svolta attraverso esercizi di canto e produzione musicale che tenessero conto delle possibilità e peculiarità dei singoli ragazzi, in modo che tutti fossero presenti e centrali nel setting, al fine di aumentare la propria consapevolezza del “se” e la propria autostima. 

Stimolazione Basale/Sensoriale: attività dedicata essenzialmente ai ragazzi con i deficit motori e cognitivi più importanti, si è svolta, anzitutto, attraverso attività posturali in piscina,  che favorissero l’acquisizione dello schema corporeo, o il consolidamento della stessa ed il rilassamento, soprattutto nei casi di pluridisabilità con forte ipertono.  

Attività ludico/ricreativa in spiaggia: sfruttando le opportunità date, a livello tattile e percettivo, dalla sabbia, sono state proposti, in modalità ludica, giochi che unissero divertimento ed esperienza sensoriale. 

Autonomia domestica e personale: gli utenti, coadiuvati dai rispettivi operatori, hanno sperimentato e consolidato, ove possibile, forme di autonomia al momento del pasto e nella cura della persona, capitalizzando l’esperienza del soggiorno lontano dal loro ambiente usuale e vivendo la consapevolezza del “senza di noi”. 

Ascolto musica, canto e ballo: nello spazio dopo la cena, il pergolato del centro è stato teatro di animazione musicale durante la quale utenti ed operatori hanno dato libero sfogo all’allegria ed alla voglia di divertirsi assieme. Questo spazio è stato fondamentale sia nel creare la giusta alchimia tra gli operatori, sia per inserire gli utenti in un contesto a loro spesso precluso. 

I risultati e raggiunti e i benefici tratti dai singoli partecipanti sono stati monitorati grazie alla valutazione funzionale degli stessi in entrata e in uscita.  Dopo mesi di lock down i nostri ragazzi hanno potuto sperimentare con maggiore intensità il valore, già sentito per loro, della socializzazione e dello stare insieme, tra amici, a distanza dalle famiglie, che intanto hanno potuto sperimentare momenti di vacanza coniugale piuttosto che di riposo incondizionato. 

Foto di gruppo a bordo piscina

Foto di gruppo a bordo piscina

Lazio – Insediamento Consiglio Regionale UICI

Abbiamo il piacere di informare che in data 24 settembre u.s. si è insediato il nuovo Consiglio Regionale UICI del Lazio.

In tale occasione è stato riconfermato quale Presidente Cola Claudio che, dopo aver ringraziato tutti i presenti, ha augurato a tutti un buon lavoro per la crescita dell’Associazione.

Nella Direzione Regionale sono stati eletti: Baldi Alessandro, Renda Daniele, Rossi Roberto e Notari Giampiero.

Il restante Consiglio è così composto: Berardicurti Renzo, Ciccone Angelo, Dominici Elena, Fantin Alessandro, Frittelli Giuliano, Londino Nicola, Marini Fabrizio, Martelli Alberto. L’incontro si è tenuto nella sala per le assemblee presso la A.S.P. per disabili visivi S. Alessio.

Sicilia – Uici, in barca a vela con Gioco la mia parte

Si è concluso in Sicilia il progetto dell’Irifor nazionale per colmare, dopo il lockdown, il deficit di esperienze e socializzazione dei ragazzi ciechi e ipovedenti. Dopo l’Etna, viaggi in mare per i giovani di Messina, Palermo e Marsala. Le altre esperienze, da Gela a Sciacca, da Siracusa, a Enna

“Abbiamo chiamato il progetto Gioco la mia parte perché i ragazzi non vedenti e ipovedenti, per poter dare il loro contributo alla Società devono essere presenti e scommettersi: attraverso il gioco ci si abilita, ci si conosce, si costruiscono relazioni”.

Linda Legname, coordinatrice nazionale dei Centri di consulenza tiflodidattica, ha fornito numeri e filosofia del progetto dell’Irifor, istituto dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, che ha visto il coinvolgimento di trecento giovani affetti da disabilità visive  in settantasette province italiane “con attività che andavano dalla permanenza in centri benessere alla mototerapia, dalla visita in fattorie didattiche alle escursioni, come quella sulla cima dell’Etna, e poi le attività di vela e canoa per esempio sul Gargano, in Puglia, ma anche in Sicilia”.

Nella nostra regione, dove Gaetano Minicleri è presidente di Uici e Irifor, il progetto si è concluso da qualche giorno e la vela ha fatto la parte del leone con diverse iniziative. A cominciare dal viaggio di tre giorni da Messina alle isole Eolie di tre piccoli disabili visivi – accompagnati dalle mamme, dal coordinatore del progetto Nando Sutera e dall’istruttore dell’Helen Keller Franco Impollonia -, sul quale è stato realizzato un piccolo reportage video. Immagini fotografiche documentano invece le altre attività, svolte in tutta la Sicilia tranne Ragusa, e riguardanti anche equitazione, nuoto, canoa, la scoperta del territorio, come nel caso di Ortigia , dell’Etna e delle fattorie didattiche.

A coordinare le iniziative sono stati i responsabili dei tre Centri di consulenza tiflodidattica siciliani: Maria Concetta Cusimano a Palermo, Gioacchino Di Gloria  ad Agrigento e Nando Sutera a Catania.

“In Sicilia, il progetto – sottolinea Linda Legname – è andato molto bene grazie al fatto che i Centri saputo fare rete tra loro e con le strutture territoriali provinciali, regionale e nazionale dell’Uici”.

Canoa, vela e attività in acqua – ha raccontato Di Gloria, responsabile del Centro tiflodidattico agrigentino – sono stati al centro delle attività nelle province da noi coordinate: a Sciacca, nella sede della Lega Navale, per Agrigento e poi a Gela per Caltanissetta e a Marsala per Trapani. La partecipazione  dopo il periodo d‘isolamento per il lockdown, è stata entusiastica da parte di bambini e ragazzi con disabilità visiva e non solo. Soprattutto i pluridisabili, infatti, hanno potuto abbandonare le proprie limitazioni, prendendo consapevolezza della propria fisicità, perché in acqua certe barriere vengono abbattute. E particolarmente interessanti sono state le sedute degli istruttori subacquei professionali, che hanno consentito ai ragazzi di fare esperienza con il respiratore e scoprire i fondali e la flora marina”.

Esperienza in barca a vela anche per i giovani disabili visivi di Palermo: “Con quattro gruppi di ragazzi – ha spiegato la coordinatrice del centro Maria Concetta Cusimano -, con la collaborazione della Lega navale, abbiamo costeggiato il lungomare della città e tutti hanno dimostrato un grande entusiasmo nel veleggiare, nel reggere la barra del timone. Poi abbiamo fatto un‘esperienza di equitazione: i partecipanti al progetto hanno potuto toccare i cavalli, accarezzarli, prendere confidenza con loro fino a montarli. Un’ultima giornata, infine, nel Parco della Salute di Palermo, l’abbiamo dedicata ai giochi e i ragazzi si sono divertiti molto”.

I responsabili dei Centri tiflologici siciliani hanno tenuto anche a  ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito a rendere possibili queste esperienze, a cominciare dagli assistenti tiflologi Marta Zocco e Dino Dal Piva.

Link Youtube

Dichiarazione Linda Legname https://youtu.be/FuqnZMrl1DU   

Dichiarazione Maria Concetta Cusimano https://youtu.be/_BIcUU12zAA   

Dichiarazione Gioacchino Di Gloria https://youtu.be/U8ijyKYEt2U

Clip viaggio in vela alle Eolie https://youtu.be/cUYhragIhgc  

Foto della vela: Caltanissetta-Gela

Foto della vela: Caltanissetta-Gela

Foto scattata durante la vela a Messina

Foto scattata durante la vela a Messina

Foto della vela a Palermo

Foto della vela a Palermo

Marche – Dal tirocinio formativo al progetto europeo, Damaso racconta i suoi mesi con l’Uici

Protagonista di uno dei 10 tirocini attivati dall’Unione ciechi e ipovedenti delle Marche, il giovane non vedente di San Benedetto del Tronto nel 2021 sarà in Francia e in Austria per un importante studio sulla disabilità precoce

“Grazie a questo tirocinio formativo ho avuto la possibilità di mettere a frutto le mie conoscenze e i miei studi. È stata un’esperienza importante che mi ha riservato anche una bella sorpresa: la collaborazione con un progetto europeo che nel 2021 mi porterà in Francia e in Austria. Per me è una grande soddisfazione”.

Damaso Di Emidio ha 31 anni, una laurea in lingue e letterature straniere, un master e già molti viaggi alle spalle. Non vedente dalla nascita, Damaso vive a San Benedetto del Tronto ed è il protagonista di uno dei 10 tirocini formativi extra curriculari promossi dall’Unione ciechi e ipovedenti delle Marche per migliorare le opportunità di inserimento lavorativo di giovani con disabilità visiva.

“Il progetto complessivo si chiama ‘Vediamoci al lavoro! – spiega Alina Pulcini, presidente Uici Marche – e lo abbiamo lanciato per motivare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro anche con professioni diverse da quelle tradizionali, per sensibilizzare le aziende e la comunità sulle capacità delle persone con disabilità visiva e per creare, attraverso un lavoro di rete, una sinergia tra la nostra associazione e i centri per l’impiego, favorendo l’incontro tra domanda e offerta”.

Il tirocinio di Damaso è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno secondo cui “l’inserimento lavorativo, in particolare per i giovani diversamente abili, rappresenta una priorità assoluta”.

Damaso come è stato l’impatto con questa nuova esperienza?

“Molto positivo. Conosco l’unione ciechi da sempre ma non ero mai stato nella sede provinciale di Ascoli, dove ho svolto il tirocinio: il centro Officina dei Sensi. Nonostante questo, mi sono trovato subito a mio agio e sono riuscito a inserirmi senza grandi difficoltà. Il tirocinio è iniziato a febbraio e poi, durante il lockdown, è proseguito in smart working per poi riprendere in presenza in questi ultimi mesi”.

Di cosa ti sei occupato?

“Principalmente ho svolto traduzioni da e per l’inglese per il sito dell’Uici provinciale e anche per quello dell’Officina dei Sensi. Poi ho lavorato in segreteria, a contatto con i soci dell’Unione, sulla gestione dei database e come pubbliche relazioni. Ma la cosa che mi ha entusiasmato di più è stato collaborare a un progetto internazionale a cui parteciperò, speriamo in presenza, nel 2021: a febbraio infatti dovrei essere ad Angers, in Francia, e a fine maggio a Vienna. Il progetto riguarda la disabilità precoce di bambini e ragazzi e vede l’Uici di Ascoli e Fermo tra i partner. Io sarò in trasferta come aiuto segretario e traduttore. Sono molto contento di aver avuto questa opportunità”.

Che valore ha avuto per te questo tirocinio?

“E’ stata un’ottima occasione per entrare nel mondo del lavoro, fare formazione e aprire la strada ad altre opportunità legate ai miei studi. Sono una persona tenace e non mi abbatto facilmente ma non mi aspettavo di ottenere così tanti risultati. Per il futuro? Mi piacerebbe molto trovare un lavoro simile a questo”.

Cosa consigli ai ragazzi che hanno problemi alla vista?

“Di non restare chiusi in casa e di prendere al volo qualunque occasione. Come questa, ad esempio. Dico di provarci sempre perché restare in casa non serve a niente. E mettersi in gioco vale sempre la pena”.

Damaso al computer

Damaso al computer

Toscana – Massimo Diodati nuovo presidente regionale UICI

Già vicepresidente regionale UICI nel precedente quinquennio, 56 anni, arriva dalla provincia di Lucca

Massimo Diodati 56 anni è il nuovo presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) della Toscana. Succede al fiorentino prof. Antonio Quatraro e la sua carica durerà per i prossimi cinque anni. Nato a Marlia in provincia di Lucca il 7 settembre 1964, diviene non vedente da adulto e si fa aiutare per i suoi spostamenti da un cane guida biondo di nome John. Già presidente dell’UICI di Lucca e dell’I.Ri.Fo.R provinciale (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) dal 2013 al 2020, nel precedente quinquennio ha ricoperto la carica di vicepresidente dell’UICI Toscana a fianco del prof. Antonio Quatraro, svolgendo interventi efficaci sul tema del collocamento lavorativo di persone con disabilità, intessendo importanti rapporti con le istituzioni provinciali e regionali e collaborando continuativamente con la Scuola Nazionale cani guida per ciechi di Scandicci. Diodati è stato eletto presidente nel corso della riunione del consiglio regionale della Toscana che si è svolta venerdì 18 settembre 2020, alla presenza del presidente nazionale Mario Barbuto, con 18 voti ottenuti sui 21 consiglieri che hanno espresso la loro preferenza.

Dopo l’elezione Diodati prende il microfono raccontandola sua gioia, dice che non ama guardarsi indietro, ma se lo fa ricorda Leopoldo Federigi ex presidente della sezione territoriale di Lucca, suo maestro ed amico che lo osserva dal cielo, ringrazia l’ex presidente regionale che gli siede a fianco ed esorta a non allontanarsi dai nuovi dirigenti, ricorda quattro obiettivi importanti: mettere sempre più i consiglieri e gli uffici del consiglio regionale in aiuto delle sezioni territoriali; stare accanto ai soci e dialogare con le istituzioni per la cura della formazione, del lavoro, delle categorie più fragili e numerose come gli anziani ciechi, ipovedenti e con disabilità multipla; potenziare il legame e la sinergia tra i tre centri di riabilitazione visiva presenti in Toscana a sud con Siena Arezzo e Grosseto, a Firenze ed a Pisa; riuscire infine a trasferire la sede regionale UICI della Toscana e la sede territoriale di Firenze presso una nuova struttura, accessibile anche ai soci con disabilità motoria, diversamente da come è adesso.

Oltre al presidente, il consiglio regionale dell’UICI ha eletto i membri della Direzione regionale. Sono Alberto Ceccherini (UICI Firenze), Elena Ferroni (UICI Siena), Sandra Manescalchi (UICI Prato) e Fabio Andrei (UICI Massa Carrara). A tutti loro il presidente nazionale ha augurato buon lavoro, esortandoli più volte a prendere le decisioni tutti insieme, coinvolgendo in ogni passaggio, come è giusto, l’intero consiglio regionale.

Alto Adige – Invito alla serata di gala per la celebrazione dei 100 anni dell’Unione

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS è lieta di invitarLa alla Serata di Gala per le celebrazioni dei 100 anni di storia della nostra Associazione.

Questa serata, vuole essere un’occasione speciale per festeggiare assieme la nostra storia associativa, ma soprattutto vuole essere un ringraziamento rivolto ai nostri soci, ai volontari e a tutte le persone che ci sono vicine, a partire dal cittadino che ci incrocia sulla strada, si avvicina, spesso con timore e ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto, fino ai politici o dirigenti ai quali ci rivolgiamo per assolvere e risolvere i problemi dei nostri soci. 

Data: Sabato, 3 ottobre 2020

Luogo: Casa della Cultura, “Walther von der Vogelweide” – Bolzano, Via Sciliar 1

Inizio ore: 20.30

Programma: Il maestro Roberto Federico dirigerà la Merano/Meran Pop Symphony Orchestra. Durante il concerto il mezzo soprano orgoglio delle nostre montagne Anna Maria Chiuri originaria di San Candido e per la sua voce famosa in tutto il Mondo, ci canterà alcuni brani, ma ci saranno altri ospiti ed eventi che scoprirete il 3 ottobre (programma musicale a fine testo).

Entrata libera

Vi chiediamo gentilmente di comunicare al nostro ufficio sezionale la Vostra partecipazione entro lunedì 28 settembre, telefonicamente al n. 0471971117 o per e-mail all’indirizzo info@unioneciechi.bz.it    

Al momento della prenotazione verrà comunicato il proprio posto numerato assegnato all’interno del teatro. La sala ha una capienza di circa 600 posti, i quali verranno assegnati in base alla data di prenotazione fino ad esaurimento.

Avvisiamo che secondo le direttive di sicurezza del teatro, durante l’intero evento sarà obbligatorio indossare una mascherina per coprire naso e bocca. Purtroppo questa situazione emergenziale Covid19, potrebbe influire su cambiamenti organizzativi, anche dell’ultimo minuto, che saremmo pronti a segnalarvi tramite comunicati stampa.

Vi aspettiamo numerosi per una serata che sicuramente Vi stupirà, sperando di lasciarVi un buon ricordo di noi ciechi e ipovedenti della Provincia di Bolzano.

IL PRESIDENTE

Dott. Valter Calò

PROGRAMMA

The Legend of Ortolani-Morricone

“Tributo alle grandi musiche da film”

Merano Pop Symphony Orchestra

Direttore Roberto Federico

Riz Ortolani

Fratello Sole, Sorella Luna

Fantasia d’Amore (Clarinetto Monica Moro)

Oh My Love (Voice Roberta Manzini)

I Consigliori

More

Acquarelli (Luigi Mariani pianoforte)

Ennio Morricone

Playing Love (Luca Schinai Pianoforte)

Gabriel’s Oboe (Daniele Catania Oboe)

C’era una Volta il West – Addio Cheyenne Per un Pugno di Dollari – Tema di Deborah – L’estasi dell’Oro.

Di seguito l’invito in pdf:

Invito Serata di Gala UICI Alto Adige – 3 ottobre 2020

Sicilia – Non vedenti in cima all’Etna

Grazie a un progetto Irifor per colmare, dopo il lockdown, il deficit di esperienze e socializzazione dei ragazzi ciechi. Valerio, sedici anni, racconta delle “lacrime di commozione per aver raggiunto la vetta del vulcano”. Otto diverse esperienze varie province della Sicilia

“Io vedo solo ombre, però il viaggio fino ai crateri sommitali dell’Etna è stata un’esperienza molto importante per me”.

Valerio Messina, sedici anni, il maggiore del gruppo di non vedenti che nei giorni scorsi ha raggiunto la cima del vulcano più alto d’Europa, è visibilmente emozionato nel raccontare quanto sperimentato grazie a un progetto nazionale dell’Irifor, calato nel territorio siciliano dalle articolazioni regionali dell’ente.

“Collegato all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti onlus – ha spiegato il presidente siciliano Gaetano Minincleri, che presiede anche l’Irifor – abbiamo appunto questo istituto nato soprattutto per perseguire la ricerca sui non vedenti, ma anche la formazione per l’avviamento al lavoro dei disabili visivi e la loro riabilitazione. Proprio dall’Irifor è stato finanziato il progetto nazionale Gioco la mia parte che si sta rivelando di grande importanza per colmare il deficit di esperienze e socializzazione dopo il lockdown e il distanziamento sociale causati dal coronavirus. Il lungo periodo in cui i nostri ragazzi sono rimasti chiusi in casa ha infatti creato dei problemi di adattamento”.

“Così, in Sicilia – ha aggiunto Minincleri – abbiamo partecipato al bando e ottenuto piccole somme per realizzazioni modellate sulle caratteristiche dei nostri territori. Abbiamo varato otto progetti in altrettante province, destinati a gruppi da due a quattro non vedenti. E a Catania quattro ragazzi hanno avuto la possibilità di raggiungere, con la necessaria attrezzatura e accompagnati da volontari e guide, la sommità dell’Etna, dopo una lunga e bellissima passeggiata. Un’esperienza che difficilmente dimenticheranno”.

E Valerio Messina ha confermato: “Le sensazioni che ho provato sono state molto forti”.

“L’emozione di salire in vetta – ha sottolineato -, la paura di non riuscire ad arrivarci e il senso di liberazione di trovarsi sulla cima del vulcano. Siamo partiti alle sette del mattino, abbiamo preso la funivia e poi dei pullman fuoristrada che ci hanno portato a duemilanovecento metri di quota. Da lì ci aspettavano cinque lunghe ore di camminata molto dura e stancante per raggiungere la nostra meta. La parte conclusiva, gli ultimi quindici minuti, è stata terribile. La salita era ripidissima e pensavo davvero di non farcela. Poi però tutto il gruppo mi ha dato forza e ci siamo dati forza a vicenda. Così ce l’abbiamo fatta”.

“E l’emozione di raggiungere la vetta – ha concluso – è stata indescrivibile, non me l’aspettavo davvero. Le lacrime di commozione erano il segno del senso di liberazione provato. Un’emozione unica nel suo genere. Qualsiasi esperienza sportiva o di altro tipo è incomparabile”.

Protagonisti con Valerio dell’impresa, sono stati altri tre ragazzi non vedenti: Carmelo Colletta e Matteo Panebianco, entrambi di quindici anni, e Francesco Licandro, il più piccolo, di tredici.

I quattro ragazzi sono stati accompagnati da due volontari dell’Uici di Catania, Federico Grasso ed Elisabetta Sapuppo, da Luca Cosma, una guida alpina autorizzata a condurre i turisti fino ai crateri sommitali dell’Etna e una guida naturalistica, Rosario Calcagno, che ha dato anche lui un grande contributo parlando ai ragazzi delle caratteristiche degli ambienti che attraversavano.

A guidare il drappello, Nando Sutera, responsabile del Centro di consulenza tiflodidattica di Catania, che ha coordinato le attività progettuali per la Sicilia con i colleghi di Agrigento, Gioacchino Di Gloria, e Palermo, Maria Concetta Cusimano. Tutte le attività progettuali, infatti, sono il frutto del lavoro sinergico e di rete tra i tre Centri, i presidenti provinciali delle Sezioni Uici e l’Irifor Sicilia.

“Oltre alla straordinaria esperienza – ha spiegato Sutera – di escursione ai crateri sommitali del monte Etna, abbiamo realizzato, con i Centri di consulenza tiflodidattica delle altre province, delle esperienze indimenticabili per i nostri bambini e ragazzi non vedenti. A Trapani, per esempio, con le attività di canoa, a Palermo con quelle di vela, a Enna con uno straordinario viaggio all’interno di una fattoria didattica. E così anche a Siracusa, ad Avola. Parliamo di eventi dei giorni scorsi, ma ce ne saranno altri”.

“Per esempio – ha concluso – il viaggio di alcuni giorni in barca a vela da Messina alle Eolie e ritorno con tre bambini non vedenti accompagnati dalle loro mamme. Già assaporano il momento magico del viaggio per mare fino a Lipari, Salina e Vulcano”.

Link Youtube

Dichiarazione Gaetano Minincleri https://youtu.be/MA6xKj7OigA

Dichiarazione Valerio Messina https://youtu.be/_hVOwbNFIxw

Dichiarazione Nando Sutera https://youtu.be/cRESE6c401c

Clip escursione sull’Etna https://www.youtube.com/watch?v=5IimSbm-Hqw

Foto di gruppo sull’Etna

Il gruppo durante la scalata

Toscana – Al via il “filo di Arianna”, di Antonio Quatraro

Autore: Antonio Quatraro

È stata una maratona contro il tempo, con tanti venti contrari: la burocrazia, le restrizioni del Coronavirus, direttive nazionali, locali non sempre chiare, una incredibile caccia al tesoro per reperire il funzionario responsabile di questo o quel settore. Ma alla fine…

Il gomitolo si è srotolato fra le mani dei ragazzi e degli operatori.

Ieri, domenica pomeriggio, nel caldo afoso fiorentino, abbiamo trovato un po’ di refrigerio presso la Casa per ferie Don Bosco di Firenze, dove abbiamo tagliato il nastro di partenza.

Sotto la guida di Elena Ferroni, psicologa, coordinatrice ormai stabile dei nostri campi estivi, 11 ragazzi dai 6 ai 14 anni e i loro operatori, più il presidente della sezione di Firenze Niccolò Zeppi, il presidente del consiglio Regionale Antonio Quatraro, Elisabetta Franchi del centro di consulenza tiflodidattica, il segretario del consiglio regionale Alessandro Fioravanti, vero deus ex machina, che ha saputo scavalcare tutti gli ostacoli burocratici, si sono legati idealmente con il “filo di Arianna”.

Abbiamo voluto dare questo titolo un po’ altisonante al nostro quarto campo estivo per richiamare l’attenzione sulla particolare situazione di disorientamento che vivono i nostri ragazzi, in ragione del coronavirus e del distanziamento sociale, che rischia davvero di diventare un vero e proprio labirinto, dal quale appunto si può uscire a “riveder le stelle”, proprio grazie al filo di Arianna, un filo di empatia e di complicità che, al di là del contatto fisico, unisce grandi e piccoli, dirigenti e famiglie, attorno all’idea che “insieme si può”.

Quest’anno poi il nostro campo ha ricevuto anche un cofinanziamento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, la quale tuttavia ha messo al centro dell’attenzione la necessità di “ricuperare” il tempo perduto, in vista del prossimo anno scolastico.

Così abbiamo dovuto esplicitare alcuni punti che da sempre fanno parte del nostro programma e cioè conciliare il gioco, il divertimento, con la presa di coscienza di alcuni concetti che ci fanno spesso storcere il naso. Riguardano l’educazione linguistica, l’educazione matematica e scientifica in genere, insomma, abbiamo dovuto conciliare lo studio con il gioco e, lo speriamo almeno, i partecipanti, quando sentiranno parlare di “equazione” o di “proposizione subordinata” non cambieranno canale, magari giocherellando sotto il banco con il telefonino, ma si ricorderanno del “filo di Arianna” e di aver sperimentato direttamente come si pesano gli alimenti con una bilancia a 2 piatti o come si organizza una valigia, dentro la quale magari, in subordine, c’è anche una trousse per gli effetti personali.

Il gioco del gomitolo, per me che ormai ho qualche anno sulle spalle, fra le voci gioiose dei nostri ragazzi e le frasi lanciate per gioco, si è rivelato un tuffo negli anni belli e per questo li ho ringraziati.

Antonio Quatraro

Sardegna – Vocalizzazione delle fermate negli autobus

Arriva il plauso dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti e dell’amministrazione Comunale di Sassari in visita in azienda

Il vocalizzatore che indica la prossima fermata, installato negli autobus in servizio a Sassari e già in funzione in città, trova il plauso dell’Amministrazione Comunale cittadina e dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti della Sardegna.

Questa mattina una rappresentanza di Palazzo Ducale e ii vertici dell’UICI sarda hanno visitato l’azienda e, insieme al Presidente di Atp S.p.A. Paolo Depperu e al Direttore Generale Roberto Mura, hanno potuto testare personalmente il nuovo importante servizio.

Sono saliti a bordo di uno dei mezzi messi a disposizione per l’occasione il Presidente del Consiglio Comunale Maurilio Murru, il Vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Manutenzioni, Infrastrutture e Traffico Gianfranco Meazza, l’Assessore alle Politiche Sociali Antonello Sassu, la consigliera componente della Commissione Disabilità Laura Useri, insieme al Presidente Regionale UICI Rosa Pintor, quello Provinciale Franco Santoro oltre ad una rappresentanza degli associati.

Attraverso un breve giro in città, le due delegazioni hanno sperimentato ciò che da qualche mese l’azienda è riuscita a mettere in campo: grazie all’impegno dei reparti tecnici si è riusciti a far dialogare al meglio il sistema AVM, la centrale informatica che gestisce e monitora gli spostamenti degli autobus nell’intera rete di mobilità urbana ed extraurbana cittadina,  e la dotazione tecnica installata su ciascun autobus, arrivando ad un risultato ottimale dopo una sperimentazione avvenuta nel periodo di lockdown.

L’azienda non si è mai fermata e grazie all’impegno di tutti e alla collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e l’Amministrazione Comunale siamo riusciti a mettere a segno un altro importante passo: il nostro obiettivo – ha sottolineato il Presidente  di Atp S.p.A. Paolo Depperu è quello di puntare sempre di più verso un servizio di trasporto pubblico più inclusivo e efficiente, che metta nelle condizioni tutti i cittadini e le cittadine – specialmente se con disabilità – di potersi muovere autonomamente e al meglio all’interno della città. Con il servizio di vocalizzazione che avverte i passeggeri su quale sarà la prossima fermata ci attestiamo sempre di più verso standard qualitativi a livello europeo”.

Tra i prossimi passi che Atp S.p.A. ha già in cantiere c’è l’implementazione delle funzioni dell’App ATP Sassari che diventerà “parlante” proprio per essere facilmente utilizzabile anche da chi ha una disabilità.

Per dimostrare la propria gratitudine per la sensibilità dimostrata all’ascolto e al dialogo, la Presente Regionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha donato all’azienda, consegnandola nelle mani del Presidente Paolo Depperu, la medaglia d’oro realizzata per celebrare i cento anni dalla fondazione della UICI.

Articolo sull’edizione online del quotidiano L’Unione Sarda https://www.unionesarda.it/video/video/cronaca-sardegna/2020/08/11/sassari-ecco-i-vocalizzatori-sui-bus-per-aiutare-i-non-vedenti-52-1048795.html

Articolo in formato PDF accessibile de “La Nuova Sardegna”

Uici Sicilia, Minincleri confermato presidente

“Saranno sicuramente – ha detto – cinque anni di intenso lavoro, sulla linea di quanto fatto finora”. Il presidente nazionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Barbuto, “Le risorse di grande valore della Sicilia, dalla Stamperia Braille al Polo Tattile Multimediale, dall’Helen Keller agli Istituti, siano patrimonio non solo italiano ma dei Paesi dell’Europa e del Mediterraneo”

Un lungo e caloroso applauso ha sottolineato la conferma, all’unanimità, di Gaetano Minincleri a presidente regionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

“Sono veramente felice – ha detto Minincleri – per esser stato rieletto presidente del Consiglio regionale siciliano e aver ricevuto dall’Assemblea questo secondo mandato. Saranno sicuramente cinque anni di intenso lavoro, sulla linea di quanto fatto finora”.

“È chiaro – ha aggiunto – che i punti qualificanti della nostra battaglia rimangono l’integrazione scolastica e la lotta per il lavoro per i disabili della vista. Vogliamo soprattutto riaffermare quella che è l’integrazione sociale dei non vedenti e di quegli ipovedenti che diventano sempre di più”.

I diciannove consiglieri regionali su ventuno presenti nell’auditorium del Polo Tattile Multimediale di Catania nel corso dell’assemblea presieduta dal consigliere anziano Enzo Gueli e con segretario Giorgio Silvestro, hanno poi votato la Direzione regionale, eleggendo Francesca Olivieri, Rosa Lattuga, lo stesso Enzo Gueli e Salvatore Imbrogio Ponaro.

Presente alle operazioni di voto anche il presidente nazionale dell’Uici, il catanese Mario Barbuto, il quale ha sottolineato come la Sicilia “è una delle regioni più importanti per la nostra Associazione”.

“Questo perché – ha spiegato – assomma e gestisce risorse di primo livello e di grande valore per ciechi e ipovedenti non solo siciliani. Pensiamo alla Stamperia Braille e al Polo Tattile Multimediale di Catania, al Centro Helen Keller con i cani guida e il Polo dell’Autonomia di Messina, ai due istituti per ciechi di Palermo e Catania”.

“Auspichiamo – ha detto ancora – che dalla Sicilia, con il sostegno che Presidente e Direzione riceveranno dalla Presidenza nazionale, parta un’opera di riconfigurazione di queste strutture e istituzioni in modo che tutte insieme possano lavorare sinergicamente. E non solo per la Sicilia e per l’Italia, ma guardando anche alla quarta sponda del Mediterraneo, cioè quella africana, e a Paesi come Spagna, Grecia, Francia, Portogallo e nazioni del centro Europa”.

Link Youtube

Dichiarazione presidente regionale Minincleri https://youtu.be/kHkJbgKdz1A

Dichiarazione presidente nazionale Barbuto https://youtu.be/Bt5PXHY6jXw

Immagini assemblea e votazione https://youtu.be/SyMBG8JuAeM