Alto Adige – Invito alla serata di gala per la celebrazione dei 100 anni dell’Unione

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS è lieta di invitarLa alla Serata di Gala per le celebrazioni dei 100 anni di storia della nostra Associazione.

Questa serata, vuole essere un’occasione speciale per festeggiare assieme la nostra storia associativa, ma soprattutto vuole essere un ringraziamento rivolto ai nostri soci, ai volontari e a tutte le persone che ci sono vicine, a partire dal cittadino che ci incrocia sulla strada, si avvicina, spesso con timore e ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto, fino ai politici o dirigenti ai quali ci rivolgiamo per assolvere e risolvere i problemi dei nostri soci. 

Data: Sabato, 3 ottobre 2020

Luogo: Casa della Cultura, “Walther von der Vogelweide” – Bolzano, Via Sciliar 1

Inizio ore: 20.30

Programma: Il maestro Roberto Federico dirigerà la Merano/Meran Pop Symphony Orchestra. Durante il concerto il mezzo soprano orgoglio delle nostre montagne Anna Maria Chiuri originaria di San Candido e per la sua voce famosa in tutto il Mondo, ci canterà alcuni brani, ma ci saranno altri ospiti ed eventi che scoprirete il 3 ottobre (programma musicale a fine testo).

Entrata libera

Vi chiediamo gentilmente di comunicare al nostro ufficio sezionale la Vostra partecipazione entro lunedì 28 settembre, telefonicamente al n. 0471971117 o per e-mail all’indirizzo info@unioneciechi.bz.it    

Al momento della prenotazione verrà comunicato il proprio posto numerato assegnato all’interno del teatro. La sala ha una capienza di circa 600 posti, i quali verranno assegnati in base alla data di prenotazione fino ad esaurimento.

Avvisiamo che secondo le direttive di sicurezza del teatro, durante l’intero evento sarà obbligatorio indossare una mascherina per coprire naso e bocca. Purtroppo questa situazione emergenziale Covid19, potrebbe influire su cambiamenti organizzativi, anche dell’ultimo minuto, che saremmo pronti a segnalarvi tramite comunicati stampa.

Vi aspettiamo numerosi per una serata che sicuramente Vi stupirà, sperando di lasciarVi un buon ricordo di noi ciechi e ipovedenti della Provincia di Bolzano.

IL PRESIDENTE

Dott. Valter Calò

PROGRAMMA

The Legend of Ortolani-Morricone

“Tributo alle grandi musiche da film”

Merano Pop Symphony Orchestra

Direttore Roberto Federico

Riz Ortolani

Fratello Sole, Sorella Luna

Fantasia d’Amore (Clarinetto Monica Moro)

Oh My Love (Voice Roberta Manzini)

I Consigliori

More

Acquarelli (Luigi Mariani pianoforte)

Ennio Morricone

Playing Love (Luca Schinai Pianoforte)

Gabriel’s Oboe (Daniele Catania Oboe)

C’era una Volta il West – Addio Cheyenne Per un Pugno di Dollari – Tema di Deborah – L’estasi dell’Oro.

Di seguito l’invito in pdf:

Invito Serata di Gala UICI Alto Adige – 3 ottobre 2020

Sicilia – Non vedenti in cima all’Etna

Grazie a un progetto Irifor per colmare, dopo il lockdown, il deficit di esperienze e socializzazione dei ragazzi ciechi. Valerio, sedici anni, racconta delle “lacrime di commozione per aver raggiunto la vetta del vulcano”. Otto diverse esperienze varie province della Sicilia

“Io vedo solo ombre, però il viaggio fino ai crateri sommitali dell’Etna è stata un’esperienza molto importante per me”.

Valerio Messina, sedici anni, il maggiore del gruppo di non vedenti che nei giorni scorsi ha raggiunto la cima del vulcano più alto d’Europa, è visibilmente emozionato nel raccontare quanto sperimentato grazie a un progetto nazionale dell’Irifor, calato nel territorio siciliano dalle articolazioni regionali dell’ente.

“Collegato all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti onlus – ha spiegato il presidente siciliano Gaetano Minincleri, che presiede anche l’Irifor – abbiamo appunto questo istituto nato soprattutto per perseguire la ricerca sui non vedenti, ma anche la formazione per l’avviamento al lavoro dei disabili visivi e la loro riabilitazione. Proprio dall’Irifor è stato finanziato il progetto nazionale Gioco la mia parte che si sta rivelando di grande importanza per colmare il deficit di esperienze e socializzazione dopo il lockdown e il distanziamento sociale causati dal coronavirus. Il lungo periodo in cui i nostri ragazzi sono rimasti chiusi in casa ha infatti creato dei problemi di adattamento”.

“Così, in Sicilia – ha aggiunto Minincleri – abbiamo partecipato al bando e ottenuto piccole somme per realizzazioni modellate sulle caratteristiche dei nostri territori. Abbiamo varato otto progetti in altrettante province, destinati a gruppi da due a quattro non vedenti. E a Catania quattro ragazzi hanno avuto la possibilità di raggiungere, con la necessaria attrezzatura e accompagnati da volontari e guide, la sommità dell’Etna, dopo una lunga e bellissima passeggiata. Un’esperienza che difficilmente dimenticheranno”.

E Valerio Messina ha confermato: “Le sensazioni che ho provato sono state molto forti”.

“L’emozione di salire in vetta – ha sottolineato -, la paura di non riuscire ad arrivarci e il senso di liberazione di trovarsi sulla cima del vulcano. Siamo partiti alle sette del mattino, abbiamo preso la funivia e poi dei pullman fuoristrada che ci hanno portato a duemilanovecento metri di quota. Da lì ci aspettavano cinque lunghe ore di camminata molto dura e stancante per raggiungere la nostra meta. La parte conclusiva, gli ultimi quindici minuti, è stata terribile. La salita era ripidissima e pensavo davvero di non farcela. Poi però tutto il gruppo mi ha dato forza e ci siamo dati forza a vicenda. Così ce l’abbiamo fatta”.

“E l’emozione di raggiungere la vetta – ha concluso – è stata indescrivibile, non me l’aspettavo davvero. Le lacrime di commozione erano il segno del senso di liberazione provato. Un’emozione unica nel suo genere. Qualsiasi esperienza sportiva o di altro tipo è incomparabile”.

Protagonisti con Valerio dell’impresa, sono stati altri tre ragazzi non vedenti: Carmelo Colletta e Matteo Panebianco, entrambi di quindici anni, e Francesco Licandro, il più piccolo, di tredici.

I quattro ragazzi sono stati accompagnati da due volontari dell’Uici di Catania, Federico Grasso ed Elisabetta Sapuppo, da Luca Cosma, una guida alpina autorizzata a condurre i turisti fino ai crateri sommitali dell’Etna e una guida naturalistica, Rosario Calcagno, che ha dato anche lui un grande contributo parlando ai ragazzi delle caratteristiche degli ambienti che attraversavano.

A guidare il drappello, Nando Sutera, responsabile del Centro di consulenza tiflodidattica di Catania, che ha coordinato le attività progettuali per la Sicilia con i colleghi di Agrigento, Gioacchino Di Gloria, e Palermo, Maria Concetta Cusimano. Tutte le attività progettuali, infatti, sono il frutto del lavoro sinergico e di rete tra i tre Centri, i presidenti provinciali delle Sezioni Uici e l’Irifor Sicilia.

“Oltre alla straordinaria esperienza – ha spiegato Sutera – di escursione ai crateri sommitali del monte Etna, abbiamo realizzato, con i Centri di consulenza tiflodidattica delle altre province, delle esperienze indimenticabili per i nostri bambini e ragazzi non vedenti. A Trapani, per esempio, con le attività di canoa, a Palermo con quelle di vela, a Enna con uno straordinario viaggio all’interno di una fattoria didattica. E così anche a Siracusa, ad Avola. Parliamo di eventi dei giorni scorsi, ma ce ne saranno altri”.

“Per esempio – ha concluso – il viaggio di alcuni giorni in barca a vela da Messina alle Eolie e ritorno con tre bambini non vedenti accompagnati dalle loro mamme. Già assaporano il momento magico del viaggio per mare fino a Lipari, Salina e Vulcano”.

Link Youtube

Dichiarazione Gaetano Minincleri https://youtu.be/MA6xKj7OigA

Dichiarazione Valerio Messina https://youtu.be/_hVOwbNFIxw

Dichiarazione Nando Sutera https://youtu.be/cRESE6c401c

Clip escursione sull’Etna https://www.youtube.com/watch?v=5IimSbm-Hqw

Foto di gruppo sull’Etna

Il gruppo durante la scalata

Toscana – Al via il “filo di Arianna”, di Antonio Quatraro

Autore: Antonio Quatraro

È stata una maratona contro il tempo, con tanti venti contrari: la burocrazia, le restrizioni del Coronavirus, direttive nazionali, locali non sempre chiare, una incredibile caccia al tesoro per reperire il funzionario responsabile di questo o quel settore. Ma alla fine…

Il gomitolo si è srotolato fra le mani dei ragazzi e degli operatori.

Ieri, domenica pomeriggio, nel caldo afoso fiorentino, abbiamo trovato un po’ di refrigerio presso la Casa per ferie Don Bosco di Firenze, dove abbiamo tagliato il nastro di partenza.

Sotto la guida di Elena Ferroni, psicologa, coordinatrice ormai stabile dei nostri campi estivi, 11 ragazzi dai 6 ai 14 anni e i loro operatori, più il presidente della sezione di Firenze Niccolò Zeppi, il presidente del consiglio Regionale Antonio Quatraro, Elisabetta Franchi del centro di consulenza tiflodidattica, il segretario del consiglio regionale Alessandro Fioravanti, vero deus ex machina, che ha saputo scavalcare tutti gli ostacoli burocratici, si sono legati idealmente con il “filo di Arianna”.

Abbiamo voluto dare questo titolo un po’ altisonante al nostro quarto campo estivo per richiamare l’attenzione sulla particolare situazione di disorientamento che vivono i nostri ragazzi, in ragione del coronavirus e del distanziamento sociale, che rischia davvero di diventare un vero e proprio labirinto, dal quale appunto si può uscire a “riveder le stelle”, proprio grazie al filo di Arianna, un filo di empatia e di complicità che, al di là del contatto fisico, unisce grandi e piccoli, dirigenti e famiglie, attorno all’idea che “insieme si può”.

Quest’anno poi il nostro campo ha ricevuto anche un cofinanziamento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, la quale tuttavia ha messo al centro dell’attenzione la necessità di “ricuperare” il tempo perduto, in vista del prossimo anno scolastico.

Così abbiamo dovuto esplicitare alcuni punti che da sempre fanno parte del nostro programma e cioè conciliare il gioco, il divertimento, con la presa di coscienza di alcuni concetti che ci fanno spesso storcere il naso. Riguardano l’educazione linguistica, l’educazione matematica e scientifica in genere, insomma, abbiamo dovuto conciliare lo studio con il gioco e, lo speriamo almeno, i partecipanti, quando sentiranno parlare di “equazione” o di “proposizione subordinata” non cambieranno canale, magari giocherellando sotto il banco con il telefonino, ma si ricorderanno del “filo di Arianna” e di aver sperimentato direttamente come si pesano gli alimenti con una bilancia a 2 piatti o come si organizza una valigia, dentro la quale magari, in subordine, c’è anche una trousse per gli effetti personali.

Il gioco del gomitolo, per me che ormai ho qualche anno sulle spalle, fra le voci gioiose dei nostri ragazzi e le frasi lanciate per gioco, si è rivelato un tuffo negli anni belli e per questo li ho ringraziati.

Antonio Quatraro

Sardegna – Vocalizzazione delle fermate negli autobus

Arriva il plauso dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti e dell’amministrazione Comunale di Sassari in visita in azienda

Il vocalizzatore che indica la prossima fermata, installato negli autobus in servizio a Sassari e già in funzione in città, trova il plauso dell’Amministrazione Comunale cittadina e dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti della Sardegna.

Questa mattina una rappresentanza di Palazzo Ducale e ii vertici dell’UICI sarda hanno visitato l’azienda e, insieme al Presidente di Atp S.p.A. Paolo Depperu e al Direttore Generale Roberto Mura, hanno potuto testare personalmente il nuovo importante servizio.

Sono saliti a bordo di uno dei mezzi messi a disposizione per l’occasione il Presidente del Consiglio Comunale Maurilio Murru, il Vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Manutenzioni, Infrastrutture e Traffico Gianfranco Meazza, l’Assessore alle Politiche Sociali Antonello Sassu, la consigliera componente della Commissione Disabilità Laura Useri, insieme al Presidente Regionale UICI Rosa Pintor, quello Provinciale Franco Santoro oltre ad una rappresentanza degli associati.

Attraverso un breve giro in città, le due delegazioni hanno sperimentato ciò che da qualche mese l’azienda è riuscita a mettere in campo: grazie all’impegno dei reparti tecnici si è riusciti a far dialogare al meglio il sistema AVM, la centrale informatica che gestisce e monitora gli spostamenti degli autobus nell’intera rete di mobilità urbana ed extraurbana cittadina,  e la dotazione tecnica installata su ciascun autobus, arrivando ad un risultato ottimale dopo una sperimentazione avvenuta nel periodo di lockdown.

L’azienda non si è mai fermata e grazie all’impegno di tutti e alla collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e l’Amministrazione Comunale siamo riusciti a mettere a segno un altro importante passo: il nostro obiettivo – ha sottolineato il Presidente  di Atp S.p.A. Paolo Depperu è quello di puntare sempre di più verso un servizio di trasporto pubblico più inclusivo e efficiente, che metta nelle condizioni tutti i cittadini e le cittadine – specialmente se con disabilità – di potersi muovere autonomamente e al meglio all’interno della città. Con il servizio di vocalizzazione che avverte i passeggeri su quale sarà la prossima fermata ci attestiamo sempre di più verso standard qualitativi a livello europeo”.

Tra i prossimi passi che Atp S.p.A. ha già in cantiere c’è l’implementazione delle funzioni dell’App ATP Sassari che diventerà “parlante” proprio per essere facilmente utilizzabile anche da chi ha una disabilità.

Per dimostrare la propria gratitudine per la sensibilità dimostrata all’ascolto e al dialogo, la Presente Regionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha donato all’azienda, consegnandola nelle mani del Presidente Paolo Depperu, la medaglia d’oro realizzata per celebrare i cento anni dalla fondazione della UICI.

Articolo sull’edizione online del quotidiano L’Unione Sarda https://www.unionesarda.it/video/video/cronaca-sardegna/2020/08/11/sassari-ecco-i-vocalizzatori-sui-bus-per-aiutare-i-non-vedenti-52-1048795.html

Articolo in formato PDF accessibile de “La Nuova Sardegna”

Uici Sicilia, Minincleri confermato presidente

“Saranno sicuramente – ha detto – cinque anni di intenso lavoro, sulla linea di quanto fatto finora”. Il presidente nazionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Barbuto, “Le risorse di grande valore della Sicilia, dalla Stamperia Braille al Polo Tattile Multimediale, dall’Helen Keller agli Istituti, siano patrimonio non solo italiano ma dei Paesi dell’Europa e del Mediterraneo”

Un lungo e caloroso applauso ha sottolineato la conferma, all’unanimità, di Gaetano Minincleri a presidente regionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

“Sono veramente felice – ha detto Minincleri – per esser stato rieletto presidente del Consiglio regionale siciliano e aver ricevuto dall’Assemblea questo secondo mandato. Saranno sicuramente cinque anni di intenso lavoro, sulla linea di quanto fatto finora”.

“È chiaro – ha aggiunto – che i punti qualificanti della nostra battaglia rimangono l’integrazione scolastica e la lotta per il lavoro per i disabili della vista. Vogliamo soprattutto riaffermare quella che è l’integrazione sociale dei non vedenti e di quegli ipovedenti che diventano sempre di più”.

I diciannove consiglieri regionali su ventuno presenti nell’auditorium del Polo Tattile Multimediale di Catania nel corso dell’assemblea presieduta dal consigliere anziano Enzo Gueli e con segretario Giorgio Silvestro, hanno poi votato la Direzione regionale, eleggendo Francesca Olivieri, Rosa Lattuga, lo stesso Enzo Gueli e Salvatore Imbrogio Ponaro.

Presente alle operazioni di voto anche il presidente nazionale dell’Uici, il catanese Mario Barbuto, il quale ha sottolineato come la Sicilia “è una delle regioni più importanti per la nostra Associazione”.

“Questo perché – ha spiegato – assomma e gestisce risorse di primo livello e di grande valore per ciechi e ipovedenti non solo siciliani. Pensiamo alla Stamperia Braille e al Polo Tattile Multimediale di Catania, al Centro Helen Keller con i cani guida e il Polo dell’Autonomia di Messina, ai due istituti per ciechi di Palermo e Catania”.

“Auspichiamo – ha detto ancora – che dalla Sicilia, con il sostegno che Presidente e Direzione riceveranno dalla Presidenza nazionale, parta un’opera di riconfigurazione di queste strutture e istituzioni in modo che tutte insieme possano lavorare sinergicamente. E non solo per la Sicilia e per l’Italia, ma guardando anche alla quarta sponda del Mediterraneo, cioè quella africana, e a Paesi come Spagna, Grecia, Francia, Portogallo e nazioni del centro Europa”.

Link Youtube

Dichiarazione presidente regionale Minincleri https://youtu.be/kHkJbgKdz1A

Dichiarazione presidente nazionale Barbuto https://youtu.be/Bt5PXHY6jXw

Immagini assemblea e votazione https://youtu.be/SyMBG8JuAeM

Basilicata – Insediamento Consiglio Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Sabato 25 luglio 2020, si è insediato il Consiglio Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Basilicata che risulta così composto:

  • Maria Buoncristiano, Presidente;
  • Mario Dileo, Vicepresidente;
  • Anna Varriale, Alfonso Guttieri, Giovanna Ruggeri, Giuseppe Lanzillo e Luciano Florio (Componenti).

I sette componenti del direttivo guideranno l’associazione nei prossimi cinque anni, con passione, competenza, professionalità e massima trasparenza.

Il principio del render conto, infatti, è alla base dello spirito associativo dell’UICI per la quale le cariche dirigenziali del nostro territorio sono svolte senza alcun compenso.

Il  gruppo direttivo si avvarrà delle  specifiche competenze dei singoli componenti che saranno messe al servizio dell’intera associazione, con responsabilità, impegno, e determinazione; elementi, questi, che assumono un valore ancora più autentico in riferimento alla data di insediamento del consiglio.

Era infatti il 25 luglio del 1915 quando durante la seconda battaglia dell’Isonzo, iI volontario trentino Aurelio Nicolodi restò gravemente ferito al volto e perse la vista.

Nicolodi è il padre fondatore dell’UICI che il prossimo 26 ottobre compirà 100 anni.

Alto Adige – Valter Calò confermato Presidente dell’UICI sezionale

Dopo l’avvenuta Assemblea soci con elezioni delle cariche associative dell’Unione Ciechi ed
Ipovedenti ONLUS/APS Alto Adige, negli ultimi giorni è stato eletto il nuovo Ufficio di Presidenza.
Dott. Valter Calò è stato confermato Presidente sezionale e insieme con Riccardo Tomasini –
Vicepresidente e Monica Bancaro Scrinzi Consigliera Delegata forma l’Ufficio di Presidenza. Gli altri Consiglieri sono: Nikolaus Fischnaller, Franz Gatscher, Magdalena Hofer, Melanie Kohler, Ines Mair nonché Massimo Ninno. Il nuovo direttivo è rappresentato perciò da 4 donne e 5 uomini, rispettando pienamente le regole di genere imposte dal regolamento di attuazione. 4 membri su 9 sono nuovi Consiglieri; la più giovane componente ha 20 anni, mentre il più anziano 77, coprendo così tutte le fasce di età e le rispettive problematiche. L’organizzazione può quindi affrontare con nuova energia il futuro e continuare il suo lavoro a favore delle persone cieche e ipovedenti altoatesine.
L’Unione Ciechi e Ipovedenti è a disposizione di tutte le persone con gravi disturbi visivi e dei loro familiari per consulenze e sostegno di vario genere. Riunisce i minorati della vista di tutti e tre i gruppi linguistici, rappresenta e tutela i loro interessi, fornisce aiuto per l’espletamento delle pratiche di pensione e simili, procura ausili tiflotecnici e aiuta nella presentazione delle relative domande di contributo, si occupa sia della formazione professionale che dell’inserimento nel mondo del lavoro e organizza soggiorni estivi nonché attività culturali.

Per una consulenza o richiesta di informazioni i cittadini sono invitati a contattare l’ufficio dell’Unione sito in via Garibaldi n. 6 a Bolzano, Tel. 0471-971117, sito internet: www.unioneciechi.bz.it

Per recarsi personalmente all’ufficio sezionale attualmente bisogna accordare un appuntamento.

Info: Unione Ciechi ed Ipovedenti Alto Adige
Tel.: 0471-971117
Email: info@unioneciechi.bz.it
Sito: www.unioneciechi.bz.it

Foto di gruppo del nuovo Consiglio direttivo

Foto di gruppo del nuovo Consiglio direttivo

Alto Adige – Assemblea soci con elezione degli organi associativi UICI, di Valter Calò

In data 11.07.2020 presso la sala Cassa di Risparmio del Waltherhaus di Bolzano si è tenuta l’importante assemblea per il rinnovo delle cariche dirigenziali dell’Unione Ciechi ed Ipovedenti Alto Adige. In un clima inconsueto, dove ancora aleggia nell’aria una pandemia che ha spaventato tutta la popolazione, si sono tenute le elezioni del nuovo Direttivo.
Tutti i partecipanti hanno seguito scrupolosamente le necessarie regole di prevenzione, utilizzando mascherine, rispettando il distanziamento e effettuando la disinfezione delle mani. Dei volontari hanno provveduto a disinfettare dopo ogni voto le cabine elettorali e le penne usate.
Per la prima volta l’assemblea poteva essere seguita online tramite la piattaforma Zoom. Tramite detta piattaforma sono intervenuti il Presidente Nazionale Dott. Mario Barbuto e il Dirigente Nazionale Dott. Mario Girardi. L’assemblea ha nominato la dott.ssa Veronika Joas quale Presidente di assemblea e Gabi Bernard quale Vice; l’avv. Cristina Tasser ha collaborato come presidente del seggio.
Applausi per il Direttivo uscente per il lavoro svolto. Il Direttivo era composto da dott. Valter Calò – Presidente, Riccardo Tomasini – Vicepresidente, Alfred Unterhofer – Consigliere Delegato e gli ulteriori membri Cinzia Bancaro, Monica Bancaro Scrinzi, Nikolaus Fischnaller, Franz Gatscher, Enrico Lampis e cav. Josef Stockner.
I Consiglieri uscenti cav. Josef Stockner e Alfred Unterhofer non si sono più candidati per le elezioni. A loro è stato rivolto il ringraziamento a nome delle persone con disabilità visive dell’Alto Adige per il loro intenso impegno svolto per tanti anni: Josef Stockner faceva parte del Consiglio direttivo UICI a partire dal 1968; per 47 anni è stato il Presidente della Sezione territoriale. Stockner si è impegnato a favore dei minorati della vista nei più svariati ambiti, dall’assistenza tramite l’Unione Ciechi ed Ipovedenti tramite lo sport fino all’ambito culturale-religioso. Alfred Unterhofer invece, a partire dal 2001 ha sostenuto quale collaboratore vedente le attività dell’Unione ovunque serviva un occhio vedente: accompagnamenti, individuazione escursioni per settimana montana, autista ecc.
Le votazioni da parte dei soci, avvenute con le numerose nuove regole elettorali, hanno portato ad eleggere un direttivo del quale 4 membri su 9 sono nuovi. Il direttivo è rappresentato da ciechi e ipovedenti, 4 donne e 5 uomini, rispettando pienamente le regole di genere imposte dal regolamento di attuazione; la più giovane componente ha 20 anni, mentre il più anziano 77, coprendo cosi tutte le fasce di età e le rispettive problematiche. Il nuovo Direttivo si insedierà a breve per eleggere le cariche istituzionali e comporre le commissioni specifiche di lavoro.
Del nuovo direttivo fanno parte: Monica Bancaro, dott. Valter Calò, Nikolaus Fischnaller, Franz Gatscher, Magdalena Hofer, Melanie Kohler, Ines Mair, Massimo Ninno e Riccardo Tomasini.

Le attività svolte dall’Unione Ciechi ed Ipovedenti Alto Adige nell’anno 2019
In occasione dell’Assemblea Generale è stata sottoposta all’approvazione da parte dei soci la
relazione morale 2019. Di seguito un breve riassunto:
L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ONLUS/APS Alto Adige ha censito e assiste circa 1.370 minorati della vista, dei quali pressappoco 250 sono ciechi assoluti, 520 sono ciechi parziali e 600 sono ipovedenti; di questi 730 sono soci effettivi. Circa 60 persone vedenti, che supportano l’Unione tramite la loro attività volontaria o con un contributo economico, sono iscritte come soci sostenitori. Obbiettivo principale del lavoro dell’Unione è stato di fungere da punto di riferimento per le persone con disabilità visiva di ogni età, residenti sull’intero territorio dell’Alto Adige nonché di agevolare e migliorare la loro vita quotidiana. Sono stati promossi i rapporti interpersonali e uno scambio reciproco. Grande valore si attribuisce al contatto personale tra dirigenti e collaboratori con gli utenti per rafforzare l’appartenenza dei minorati della vista all’Unione.
Un fondamentale compito dell’Unione è la rappresentanza e tutela degli interessi dei minorati della vista. Questo accade tra l’altro tramite il sostegno per le domande di riconoscimento della cecità o invalidità civile, di pensioni e assegni, per la fornitura di ausili nonché per l’espletamento di altri adempimenti burocratici e per problematiche che i soci ci presentano.
Gli interessi vengono inoltre rappresentati sensibilizzando l’opinione pubblica e le autorità sui bisogni e sulle difficoltà delle persone cieche e ipovedenti. Allo scopo si ha collaborato in diversi gruppi di lavoro e commissioni. È stata colta ogni opportunità per essere presenti nei mass media, occasione erano soprattutto le iniziative di sensibilizzazione, tra le quali due concerti al buio, organizzati in collaborazione con il Centro Giovani di Bressanone e rispettivamente con il Piccolo Teatro Carambolage di Bolzano oppure la collaborazione alla festa di paese a Plaus, offrendo agli ospiti l’opportunità di assaggiare vini e di sviluppare il senso dell’olfatto al buio. Queste iniziative servono per conoscere ed avvicinarsi alla disabilità sensoriale visiva.
Come sempre la formazione professionale dei minorati della vista, il loro inserimento lavorativo nonché la corretta applicazione delle leggi in campo lavorativo sono ambiti di rilevante importanza per la nostra associazione nei quali va profuso particolare impegno. L’Unione ha collaborato ad un seminario su disabilità e lavoro, organizzato dal Comune di Bolzano. Il Presidente sezionale, nella sua qualità di coordinatore della commissione NAL “Nuove Attività Lavorative”, si impegna a livello nazionale per trovare nuovi profili professionali. Segue diversi progetti, per esempio in riguardo all’impiego di minorati della vista nell’ambito delle intercettazioni telefoniche.
Nell’attività di consulenza scolastica e familiare l’Unione non viene coinvolta direttamente, però
persegue e sostiene l’assistenza precoce e la consulenza scolastica per i minorati della vista.

L’Unione ha continuato ad impegnarsi per ottenere miglioramenti per i disabili visivi riguardo alla loro autonomia e mobilità nei luoghi e mezzi pubblici. A tale scopo sono stati svolti sopralluoghi e incontri con commissioni e progettisti.
Il servizio di accompagnamento nelle zone di Merano e Bressanone, svolto da due volontari del
Servizio Provinciale Sociale, è potuto essere prolungato fino ad aprile 2020.
Anche nel 2019 per i soci sono state offerte le sempre molto apprezzate iniziative per il tempo libero e di socializzazione, ovvero un soggiorno marino presso il Centro Vacanze per non vedenti a Tirrenia, provincia di Pisa, della durata di 13 giorni, una settimana di escursioni in montagna in Val di Fassa nonché una serata lirica all’Arena di Verona.
Queste iniziative promuovono il contatto tra gli associati, ma anche lo scambio di esperienze e
informazioni. Anche l’incontro in occasione della giornata nazionale del Cieco e per noi anche festa prenatalizia, che ha registrato la partecipazione di oltre 150 persone, è un importante momento di socializzazione. L’unione ha organizzato anche un corso di introduzione nella tecnica antica di massaggi, denominata Shiatsu.
Durante tutto l’anno è stata molto intensa la collaborazione con altre organizzazioni come gli organi regionali e nazionali dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, con associazioni estere per i ciechi, specialmente con l’Unione Ciechi e Ipovedenti del Nord Tirolo, con la Federazione per il Sociale e la Sanità e con altre associazioni per disabili. Molto stretta durante l’anno è stata ovviamente la collaborazione con le organizzazioni per ciechi locali, in particolare con i servizi riabilitativi del Centro Ciechi St. Raphael e con il Gruppo Sportivo Non- e Semivedenti Bolzano. L’Unione ha mantenuto inoltre i contatti con gli enti pubblici territoriali quali Provincia, Comuni, Azienda Sanitaria, con la SASA, le Ferrovie dello Stato, ecc.
L’ampia attività della Sezione è stata programmata e svolta dal Consiglio Direttivo formato da 9 membri e dalle 3 dipendenti. Inestimabile è il contributo svolto da parte dei numerosi volontari, che collaborano con l’Unione nel ruolo di accompagnatori vedenti o aiutanti. Cogliamo l’occasione per ringraziarli sentitamente!
Nello svolgere le nostre molteplici attività siamo sempre coadiuvati dagli enti pubblici locali e, in
particolare, dall’Ufficio Provinciale Persone con disabilità nonché dal Comune di Bolzano e altri Comuni della Provincia. Da menzionare sono inoltre le quote associative e generose offerte da soci e privati che, in considerazione della progressiva diminuzione dei fondi elargiti dagli enti pubblici, acquistano sempre maggiore rilevanza. Importanti sono anche i fondi che vengono raccolti tramite la distribuzione del calendario “Südtiroler Hauskalender”.
Un socio, come disposizioni di ultima volontà ha lasciato all’Unione il 25% di una vecchia casa. Tale quota è stata venduta e il ricavato sarà impiegato nella ristrutturazione degli immobili di proprietà dell’Unione oppure nell’acquisto di una risorsa immobiliare ancora da individuare.
Un’ulteriore fonte di finanziamento è la destinazione della quota del 5 per mille dell’IRPEF all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS/APS – Sezione Alto Adige dove i cittadini indicando il codice fiscale 80015390216 hanno potuto sostenere in modo concreto l’attività della nostra Associazione.

Per una consulenza o richiesta di informazioni i cittadini sono invitati a contattare l’ufficio dell’Unione sito in via Garibaldi n. 6 a Bolzano, Tel. 0471-971117, sito internet: www.unioneciechi.bz.it

Per recarsi personalmente all’ufficio sezionale attualmente bisogna accordare un appuntamento.

Info: Unione Ciechi ed Ipovedenti Alto Adige
Tel.: 0471-971117
Email: info@unioneciechi.bz.it
Sito: www.unioneciechi.bz.it

Il presidente
dott. Valter Calò

Foto panoramica che ritrae un momento dell'assemblea

Foto panoramica che ritrae un momento dell’assemblea: soci UICI Alto Adige seduti e distanziati


Foto del Presidente uscente UICI Alto Adige dott. Valter Calò

Foto del Presidente uscente UICI Alto Adige dott. Valter Calò

Alto Adige – Cani per l’assistenza ai disabili, di Valter Calò

Carissime e carissimi lettori,

l’Osservatorio Provinciale per i diritti delle persone con disabilità, dopo aver ricevuto la richiesta di un cittadino con una disabilità non visiva, il quale è accompagnato nel suo vivere da un cane, addestrato in un centro Austriaco riconosciuto dal Ministero della Sanità, ci ha interpellati per avere una consulenza riguardante i nostri cani guida. Passato un mese da quel raffronto, il consigliere Christian Romano dell’Osservatorio, mi ha contattato chiedendomi di far parte di un gruppo di lavoro e valutazione sulle possibilità e le modalità per intraprendere un iter legislativo Provinciale, per tutelare questa e le prossime persone assistite da questa tipologia di cani.

Sono molto felice che ancora una volta, UICI, la nostra Associazione venga riconosciuta come punto di riferimento anche per le altre disabilità.

Davanti a un vuoto legislativo sul territorio Nazionale, si opererà affrontando e condividendo esperienze e problematiche, riversandole contestualmente in un documento programmatico, che sia da spunto per intraprendere  una regolamentazione partendo dall’addestramento degli animali e dal riconoscimento dei futuri centri adibiti allo scopo, fino alla tutela del cane e del suo proprietario nel civile inserimento, nei trasporti e nei luoghi pubblici e privati aperti al pubblico, per concludere con le sanzioni a chi non rispetta la normativa.

Iniziativa, assolutamente innovativa e di assoluta utilità per questa tipologia di problematiche che in ogni caso riveste parecchi punti legislativi da approfondire, ma nella nostra Provincia è quasi tutto possibile.

Dr. Valter Calò

Cani da assistenza per disabili

I cani possono essere addestrati per assistere le persone con disabilità diventando molto più che animali domestici. Saranno infatti fedeli e inseparabili compagni che renderanno la vita quotidiana più facile ai loro proprietari e, in molti casi, li aiuteranno anche a superare le loro paure e i loro problemi fisici e psicologici.

I cani da assistenza sono cani preparati per aiutare le persone a superare i limiti causati da una disabilità e dalle barriere del loro ambiente. In teoria qualsiasi persona con una condizione fisica o psicologica che limiti la propria vita in modo sostanziale potrebbe adottare uno di questi animali da assistenza  

Caratteristiche dei cani da assistenza

Non è essenziale che i cani da assistenza siano di una certa razza, sebbene sia consigliabile che siano docili, calmi, affettuosi e prevedibili per poter vivere in società senza problemi. Alcune delle caratteristiche degli animali di assistenza sono:

• Grande capacità di apprendimento

• Bassa aggressività

• Buona reazione a suoni e segnali

Tra le razze che di solito sono selezionate per diventare cani da assistenza e cani da terapia ci sono Golden Retriever e Labrador Retriever, ma anche i pastori belga Malinois (intelligenti e con molte abilità fisiche) e i Malamuten dell’Alaska (lavoratori, fedeli e nobili).

Il processo di addestramento per cani da assistenza

L’addestramento dei cani da assistenza e cani da terapia è solitamente lungo, almeno tra 8 e 10 mesi, anche se può richiedere fino a due anni. Generalmente gli animali vengono selezionati da cuccioli e il loro proprietario li adotta quando sono già in preparazione o addirittura già educati completamente, anche se in alcune occasioni si cerca di educare un animale già di proprietà della persona disabile.

Anche alcune associazioni lavorano con i cani abbandonati dei canili, se soddisfano le caratteristiche per diventare cani da assistenza.

La formazione dei cani da assistenza si occupa di insegnare all’animale domestico ad eseguire attività che aiuteranno il suo futuro padrone nella sua vita quotidiana, come ad esempio raccogliere e portare cose, aprire o chiudere porte, suonare campanelli, spegnere o accendere luci, aprire e chiudere cassetti o aiutare la persona a togliersi vestiti o scarpe. Sono anche istruiti a proteggere il loro padrone, a chiedere aiuto o a spingere la carrozzina per brevi distanze.

Tipi di cani da assistenza in base alla disabilità

• Cani da assistenza per persone con disabilità fisiche. Preparati a prendere le cose dal pavimento, ad accendere gli interruttori, ad aprire e chiudere porte e cassetti, ecc.

• Cani da assistenza per persone con disabilità uditive. Specialmente addestrati per avvisare il padrone di vari suoni (suonerie, telefono, pianto di un bambino, voci, allarmi, sveglie, ecc.) e portarlo nel luogo da cui proviene il suono.

• Cani da assistenza per persone con disabilità visive. Conosciuti anche come cani guida.

• Cani da assistenza per dare allarmi o per emergenze. Addestrati per tenere compagnia agli anziani o per assistere le persone che potrebbero soffrire di malattie come il diabete o l’epilessia e per chiedere aiuto se necessario.

• Cani da assistenza per persone con autismo. Sono un tipo di cane da terapia in grado di evitare o ridurre i comportamenti distruttivi e i comportamenti caratteristici dell’autismo. Questi animali, che stabiliscono un canale affettivo molto forte con i loro padroni, migliorano la comunicazione, la stimolazione sensoriale e la sicurezza dei loro padroni.

• Cani per la realizzazione di terapie assistite con animali (TAA). Questo tipo di intervento include il legame persona-animale con uno scopo terapeutico e/o educativo. I cani per la terapia sono utilizzati per persone con disabilità intellettive o psichiche, disturbi psicologici, oltre a case di cura, centri sociali e centri di tossicodipendenza”.

Articolo tratto da https://www.sunrisemedical.it/blog/cani-da-assistenza-per-disabili

Marche – Digitale e disabilità: record di iscrizioni e progetti all’avanguardia per Accessibility Days 2020

Chiude con un ottimo bilancio l’evento nazionale promosso per garantire l’accesso alla rete delle persone disabili. Ecco i team che hanno vinto la gara tra informatici

Oltre 50 ore di diretta web, 820 iscritti con una media di 300 persone collegate in streaming nella giornata di apertura e 200 nella seconda. Più di 40 sessioni tenute da 70 speaker, conferenze in parallelo e partner del calibro di Rai Pubblica Utilità, Microsoft e Istituto Ciechi di Milano. La maratona online degli Accessibility Days 2020, organizzata tra gli altri dall’Unione ciechi e ipovedenti di Ancona e Bologna, che promuovere l’accesso alla rete delle persone con disabilità, ha chiuso con numeri da record. Mentre gli ottimi risultati dell’edizione che ha sfidato il Covid19 si sono fatti sentire anche in termini di progettualità.

Ad ‘aprire le danze’ era stato infatti un hackathon: gara tra esperti informatici chiamati a presentare progetti in grado di migliorare la qualità della vita dei disabili.

Il primo classificato, MOMO AID, proposto da Laura Rossi, Valentina Giuliano e Matteo Durante di Roma, traduce la Lingua dei Segni utilizzata dalle persone sorde in forma scritta e in audio vocale e viceversa. Obiettivo del progetto: rendere utilizzabili customer service o servizi per il pronto soccorso e per l’assistenza anche da persone sorde.

Il secondo progetto premiato interviene nel campo musicale con un analizzatore di spettro accessibile alle persone cieche o ipovedenti per consentire loro di verificare la qualità del prodotto audio, assicurando la corretta riproduzione su ogni dispositivo. Il team è composto da Stefano Scala di Genova (musicista professionista, cieco, sviluppatore ispirato dai suoi stessi bisogni) e da Moreno Gentili, sviluppatore di Matelica (Mc).

Terzo classificato Touch Free, presenta un’interfaccia che non prevede alcun contatto fisico con i totem presenti ormai ovunque e possibile veicolo di contagio. Il progetto si rivolge a tutti gli utenti disabili che non possono utilizzare mouse o tastiera, ma di fatto va a risolvere anche il problema del contatto con i totem. L’utente, infatti, dovrà soltanto muovere le mani secondo semplici indicazioni per navigare l’interfaccia mostrata a video. Gli autori sono Nicolò Carpignoli, Edoardo Cavazza, Giacomo Nanni e Caterina de Iacobis.

Premiato dall’Uici di Ancona un quarto team, composto da Federico Villa, Elisabetta Parravicini, Luca Nardelli e Jimena Ardini, autori di un progetto e una applicazione che grazie a strumenti e intelligenze artificiali esistenti che interagiscono fra loro, permettono agli utenti con disabilità di ricercare idee, strumenti e condividere proprie soluzioni con brevi video realizzati anche col cellulare.

“È stata un’edizione che ci ha dato molte soddisfazioni – commenta Sauro Cesaretti, consigliere Uici Ancona, tra gli organizzatori degli Accessibility Days – e ora siamo già al lavoro per la prossima. Tutti gli incontri della maratona saranno disponibili su YouTube mentre la novità più rilevante è che stiamo programmando una serie di webinar per dare continuità al progetto e che ci accompagneranno fino all’edizione 2021. Il primo è in programma già per le prossime settimane”.

“Sarà interessante seguire il futuro dei progetti vincitori – commenta Stefano Ottaviani, uno degli organizzatori -. Siamo consapevoli che MOMO AID richiederà tempo e sforzi non banali per raggiungere gli ambiziosi scopi che il team si è prefissato. Molto interesse desta poi anche l’analizzatore di spettro che risolve un’esigenza specifica e potrebbe essere utile a tantissime persone in tutto il mondo, sia perché il settore della musica è uno dei principali in cui possono esprimersi persone non vedenti, sia perché il campo di applicazione potrebbe essere molto più ampio. Durante le valutazioni la giuria è rimasta piacevolmente colpita sia dalle soluzioni proposte che dai partecipanti, tanto che Fabio Santini, presidente della giuria ed Executive Director in Microsoft, ha deciso di invitare tutti i team alla Microsoft House, a Milano, per conoscerli e parlare dei progetti”.