Il tatto e l’alfabeto Braille, il tatto e il coronavirus Covid-19

Autore: Valter Calò

Valter, su Radio RAI Regione, nella trasmissione di Alessandra Tortosa “Post it appunti dal territorio”, andata in onda lunedì 25 gennaio 2021.

Un percorso, in una intervista, di eventi e situazioni che girano attorno alle persone con disabilità visiva.

La partenza dovuta è stata la ricorrenza della nascita di Louis Braille il 4 gennaio, l’evoluzione del suo alfabeto e la sua semplificazione per gli ascoltatori fino alle sintesi vocali e il loro utilizzo, per finire con uno dei sensi più usati dalle persone non vedenti e ipovedenti, ancora il tatto, approfondendo i pericoli che quotidianamente incorrono nell’essere contagiati da questo Coronavirus, con la conseguente necessaria urgenza di venire vaccinati preventivamente come categoria fortemente a rischio.

Di seguito il link ufficiale della trasmissione: http://www.raibz.rai.it/feed.php?id=17

Questo invece il link Facebook per ascoltare direttamente la prima parte della trasmissione: https://www.facebook.com/100000838066749/videos/pcb.3644866965551203/3644866228884610/

Questa la seconda parte: https://www.facebook.com/100000838066749/videos/pcb.3644866965551203/3644865835551316/

Puglia – Giornata Mondiale del Braille

4 gennaio 2020, si è tenuto sulla pagina Facebook della biblioteca “La Magna Capitana” di Foggia un incontro teso a celebrare i duecentododici anni dalla nascita di Louis Braille.

L’evento ha visto l’illustre presenza del Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Mario Barbuto, che non ha voluto mancare nel portare il suo contributo in una giornata così importante, ed il saluto del Presidente regionale UICI Puglia, Paolo Lacorte.

Louis Braille nacque il 4 gennaio del 1809 a Coupvray, in Francia. A causa di un incidente nella bottega del padre, divenne cieco presumibilmente all’età di cinque anni.

La vita di questo illustre benefattore si svolse fra il suo paese natale e Parigi, dove da tempo esisteva l’Istituto per i giovani ciechi presso il quale Louis studiò e insegnò, elaborando la prima versione del codice Braille nel 1825, rivista poi in maniera organica nel 1829. Diede origine così ad una rivoluzione sociale e morale, realizzando un metodo valido per tutti. Il sistema Braille, infatti, offre ai ciechi di tutto il mondo la possibilità di gioire delle conquiste del sapere e consente di raggiungere, dignitosamente, le vette più alte della conoscenza.

Si tratta di una forma di scrittura e di lettura tattile aderente alle esigenze peculiari e ai bisogni educativi di tutti i ciechi e si è rivelato il più significativo mezzo per il riscatto culturale e morale dei disabili visivi poiché ha consentito agli stessi di superare il lungo periodo dell’analfabetismo strumentale a cui erano costretti. Nel tempo si è potuta affermare la figura del non vedente che, con i propri sforzi, conquista una vita dignitosa di uomo fra gli uomini. La cecità, dunque, pur costituendo una delle minorazioni più gravi, non viene intesa come una catastrofe, poiché l’individuo con tale difficoltà può essere educato con strategie e sussidi idonei.

risulta impossibile, quindi, dimenticare il nome e la figura di Louis Braille, al quale tutti i ciechi del mondo devono il loro autoriscatto ed è per questo che l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti non ha voluto mancare all’iniziativa di ieri anche attraverso la testimonianza di Nicola Stilla, Presidente del Club del Braille, Michele Corcio, Presidente della Cooperativa sociale Louis Braille e Franco De Feo, Presidente della Sezione Territoriale UICI di Foggia.

Nell’ambito di questa significativa giornata e dell’alto valore della figura di Louis Braille, nel pomeriggio, presso la Sezione Territoriale UICI di Bari, c’è stato, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza vigenti, un grande momento di solidarietà e condivisione: alla presenza del Presidente Regionale UICI Puglia, Paolo Lacorte, e del Presidente UICI Bari, Vito Mancini, il Movimento coscienza sociale e città libera ha voluto donare ai nostri soci più piccoli diverse calze della Befana della solidarietà in un grande gesto di umanità e bellezza in un mondo travolto da sofferenza e problematiche sociali ed economiche.

I momenti di ieri rappresentano il primo passo di un percorso che avrà il suo culmine il 21 febbraio prossimo, giornata nazionale del Braille, che vedrà tutto il Consiglio Regionale della Puglia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti coinvolto nel celebrare la immensa figura di Louis Braille.

Dichiarazione dell’Unione Mondiale dei Ciechi per la Giornata Mondiale del Braille – 4 gennaio 2020

L’Unione Mondiale dei Ciechi (World Blind Union – WBU) ha celebrato con il resto del mondo la Giornata Mondiale del Braille il 4 gennaio 2020. Il 2020 è il secondo anno da quando questa data è stata ufficialmente scelta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite come giornata dedicata alla sensibilizzazione sull’importanza del Braille come mezzo di comunicazione,  nella piena realizzazione dei diritti umani delle persone cieche e ipovedenti.

La WBU coglie questa occasione per mettere in risalto l’importanza del Braille per le persone cieche e ipovedenti e per rivendicare la necessità di continuare a utilizzarlo come mezzo per rendere le informazioni accessibili, in particolare all’interno del sistema educativo. La WBU crede fermamente nell’importanza della promozione dell’alfabetizzazione Braille e chiede con forza che i materiali educativi in Braille vengano resi disponibili, in particolare nelle scuole dei paesi in sviluppo. La WBU si impegna a promuovere l’alfabetizzazione braille e l’apprendimento permanente attraverso il proprio programma di borse di studio,  assegnate principalmente a studenti dei paesi in sviluppo che desiderano imparare il Braille.

Nello stesso momento, la WBU esorta i paesi che non hanno ratificato il trattato di Marrakech a farlo senza ritardo per garantire che tutte le opere e i libri pubblicati siano prodotti in formati accessibili, compreso il Braille.

L’articolo 21 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD) obbliga gli Stati membri a garantire che le informazioni destinate al grande pubblico siano in formati accessibili, tra cui il Braille, e l’articolo 24 della CRPD obbliga gli stati a garantire che nel sistema educativo, agli studenti non vedenti l’istruzione venga impartita secondo le modalità più appropriate alle loro esigenze, per esempio in Braille, grazie al sostegno di educatori che siano in grado di utilizzare questo codice di lettura e scrittura con competenza.

L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goal – SDG) n. 4 richiede la parità di accesso a tutti i livelli di istruzione per i soggetti vulnerabili, comprese le persone con disabilità.

Al fine di ottenere ciò, la WBU invita gli stati a ratificare i trattati citati, ad assicurare che vengano adottate le misure necessarie affinché l’Obiettivo 4 venga raggiunto in maniera appropriata, rivendicando l’importanza dell’alfabetizzazione Braille insieme con altre forme di tecnologie accessibili. I governi devono fornire agli insegnanti maggiori opportunità per l’apprendimento del Braille e impegnarsi a trovare più opportunità per condividere le opere letterarie e i libri in Braille in conformità con le disposizioni del Trattato di Marrakech.