U.I.C.I. Nuoro – La maratona del Braille

Autore: Giovanni Marongiu

Da diversi anni la sezione territoriale di Nuoro dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti promuove il progetto “Grazia Deledda in Esalettura”.

Il progetto è nato e si sviluppa per testimoniare che il sistema braille è ancora oggi un’importante leva per mezzo della quale costruire il proprio patrimonio culturale e partecipare attivamente all’acquisizione e allo scambio di conoscenze e informazioni. L’Esalettura deve il suo successo al fatto che le attività progettuali ruotano intorno all’importantissima Opera della nostra concittadina Grazia Deledda, insignita nel 1926 del premio Nobel per la letteratura. Nel corso degli ultimi anni abbiamo effettuato oltre un centinaio di manifestazioni di lettura e siamo arrivati a produrre nel sistema dell’Esalettura quattro raccolte di novelle di Grazia Deledda che sono fruibili gratuitamente nel sito www.esalettura.com.

L’esperienza maturata ci ha suggerito per l’anno 2024 di integrare le attività consuete del progetto con una ricerca delle migliori competenze nella lettura del braille. Per questo motivo invitiamo le sezioni territoriali della nostra Unione Ciechi a volerci segnalare i propri soci che abbiano elevata competenza nella lettura del braille. Questa testimonianza può essere fornita inviando entro il giorno 8 maggio p.v. un breve filmato della durata massima di un minuto, ripreso anche dal telefonino, nel quale, il socio segnalato legge un breve passo da un testo in braille. Il file video dovrà essere inviato all’indirizzo e-mail unioneciechinuoro@gmail.com dedicato al progetto dell’Esalettura, dove vanno indicati necessariamente nome, cognome, numero di telefono e indirizzo e-mail del candidato.

Una commissione, costituita presso la sezione di Nuoro dell’Unione Italiana dei Ciechi, prenderà in considerazione tutti i filmati pervenuti e i migliori sei lettori, a giudizio della commissione, saranno poi contattati per un soggiorno di tre giorni in Sardegna, dal 14 giugno al 16 giugno p.v., per partecipare alla “Maratona del braille”, con spese di vitto e alloggio, anche per l’accompagnatore, a carico della scrivente sezione. Durante il soggiorno i lettori selezionati saranno invitati a fornire la loro collaborazione per la registrazione del nuovo volume di novelle di Grazia Deledda che sarà poi postato sul sito dedicato al progetto. Nel corso del soggiorno, inoltre, saranno coinvolti a partecipare ad una tavola rotonda sull’attualità del sistema braille riservata ai partecipanti.

Nel ringraziare tutti i presidenti e tutti i dirigenti dell’Associazione per l’aiuto teso a garantire la massima diffusione di questa iniziativa, Vi saluto con cordialità ribadendo il nostro Viva l’Unione, Viva il braille!

Il Presidente – Giovanni Marongiu

U.I.C.I. Sicilia – Corso Braille alle maestre per promuovere l’inclusione

Si è concluso la settimana scorsa nell’Istituto Federico II di Svevia di Mascalucia, nel Catanese, e ha coinvolto ben venticinque insegnanti. Le quali vi hanno partecipato anche per amore di una bambina che aveva appena perduto la vista. Già in programma un’altra iniziativa nella stessa scuola. Il presidente Minincleri ringrazia la Dirigente scolastica e la Referente del Sostegno

“Un corso Braille nato dall’amore delle sue insegnanti per una bambina che aveva appena perduto la vista non poteva essere che meraviglioso”.

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale dell’Uici, Gaetano Renzo Minincleri, parlando dell’iniziativa conclusa la scorsa settimana nell’Istituto Federico II di Svevia di Mascalucia, nel Catanese, e che ha coinvolto ben venticinque insegnanti.

“Ringrazio tutto il corpo docente – ha aggiunto Minincleri – a cominciare dalla dirigente scolastica Giusy Consoli, così aperta all’inclusione, e alla referente del Sostegno della scuola primaria Annarita Bonaccorso. E ringrazio anche il tiflologo Nando Sutera e Angela Dispinzieri, la docente non vedente che ha tenuto agli insegnanti un corso pomeridiano da quaranta ore dell’Irifor, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’Unione ciechi”.

“Quando la bambina – racconta la maestra Bonaccorso – ha cominciato a perdere la vista anche dall’unico occhio funzionante, era in prima elementare e aveva acquisito le competenze di base. La famiglia è stata sempre molto presente e noi insegnanti ci ponemmo il problema, per poterla aiutare meglio, di ottenere le competenze necessarie e di poterle offrire gli ausili tecnologici indispensabili alla didattica. Ci vennero in aiuto l’Uici di Catania e l’Irifor, consentendoci di ottenere gli strumenti in comodato d’uso e fornendoci assistenza per tutte le questioni burocratiche. E oggi siamo nelle condizioni di garantire alla nostra allieva, che adesso frequenta la terza elementare ed è autonoma e al passo con i compagnetti, tutto ciò di cui ha bisogno”.

A cominciare dalle docenti che conoscono il Braille, come ricorda la maestra Bonaccorso: non solo le cinque della classe della bambina, ma tutte le venticinque che hanno frequentato il corso, “a dimostrazione di come questa scuola, grazie anche alla sua Dirigente, sia aperta all’inclusione”.

E nel mese di maggio si svolgerà, per i piccoli allievi, un’iniziativa di informazione sulla scrittura Braille: “È giusto che gli altri bimbi, che ci pongono tante domande, conoscano questa realtà”.

“La bambina, in classe – conclude, con soddisfazione – ha l’insegnante di sostegno, ma si muove anche con il supporto dei compagnetti, che imparano come aiutarla, dandole il braccio e camminando un passo avanti a lei”.

Entusiasta del corso e dell’atmosfera vissuta nella scuola di Mascalucia, anche Angela Dispinzieri.

“Finora – ricorda – avevo tenuto, in enti di formazione, dei corsi di Braille a persone destinate a diventare assistenti alla comunicazione nelle scuole, ma non mi ero mai dedicata agli insegnanti e devo dire che, quando il presidente Minincleri me lo propose ero piuttosto in ansia. Temevo che i docenti, dopo una giornata piena di lavoro, potessero essere stanchi, perdere interesse. Invece erano entusiasti. E si comprendeva quanto, nella loro motivazione, incidesse l’amore per quella loro allieva. Un gruppo bello anche a livello umano, insomma, che mi ha fatto sentire subito accolta”.

Adesso la scuola sta progettando nuovi corsi Braille per approfondire la lettura, la matematica e l’uso di strumenti informatici.

“E dopo questa esperienza entusiasmante – conclude Angela Dispinzieri – suggerirei a ogni istituto scolastico di organizzare questo tipo di corso, così importante per diffondere la cultura dell’inclusione”.

Pubblicato il 28/03/2023.

U.I.C.I. Sant’Anastasia – Corso di lettura e scrittura Braille

Il Presidio Territoriale di Sant’Anastasia-Pomigliano e Paesi Vesuviani in collaborazione con la sezione U.I.C.I. Territoriale di Napoli e con la Sezione Territoriale dell’Istituto di Formazione, Ricerca e Riabilitazione per la disabilità visiva (I.Ri.Fo.R.) di Napoli organizza un corso di lettura e scrittura del metodo Braille.

Il corso inizierà nel mese di aprile 2023, il giorno 22, avrà la durata di 40 ore e verrà concluso con un esame finale per il rilascio dell’attestato di frequenza.

Il corso avrà luogo ogni sabato, presso il presidio UICI di Sant’Anastasia-Pomigliano e Paesi Vesuviani, in via Capodivilla 233 presso la sede Cives, e le lezioni avranno una durata di 3 ore, dalle ore 09.30 alle ore 12.30

Per la funzionalità del percorso formativo sono previsti massimo 15 partecipanti.

Il corso è rivolto a docenti – e agli educatori, ai genitori, ai volontari, ai non vedenti e a tutti coloro che sono interessati.

Programma del corso:

Che cosa è il metodo Braille (storia e struttura); alfabeto; lettura e scrittura; metodologie per l’insegnamento del Braille ai non vedenti; il metodo Braille applicato alla matematica; il Braille dedicato alla musica; utilizzo degli ausili per il Braille e cenni di tiflologia.

Personale impegnato: Un docente esperto di Braille e un Tutor.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al presidio UICI di Sant’Anastasia-Pomigliano e Paesi Vesuviani referente Giuseppe Fornaro, tel: 3510903222, e al numero fisso 0818983113, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle ore 13.00, e dalle 15.00 alle 18.00 email: uici.anastasia@gmail.com.

Le iscrizioni al corso dovranno essere effettuate presso CIVES Ufficio sito in Via Capodivilla 233 – Sant’Anastasia (Na) previo appuntamento telefonico entro e non oltre il giorno 14.04.2023.

Indicazioni stradali:

Da via Somma girare in via Monsignor Cesar Romero dove si trova Termogas, girare a destra in via Capodivilla, parcheggiare sulla sinistra prima del senso unico, a 200 metri sulla destra si trova la sede, scendere le scale che portano nel cortile.

Pubblicato il 10/03/2023.

U.I.C.I. Sassari – Con il tatto vediamo

La Sardegna letta con il Codice Braille. Dialoghi, musica e letteratura a Villa Mosca per il progetto editoriale della Sezione Territoriale di Sassari dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Un evento per presentare i primi tre capolavori della letteratura sarda stampati in Codice Braille e compiere un viaggio a più mani nel mondo delle parole, della cultura e della storia della Sardegna. È quello proposto dall’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti (UICI) di Sassari il prossimo 20 luglio ad Alghero. Alle 19 e 30 Villa Mosca ospiterà «Con il tatto vediamo», appuntamento a metà strada tra il culturale e il sociale che propone un programma di incontri, musica e letteratura per lanciare un progetto senza precedenti: pubblicare in Braille le principali opere isolane. Si inizia con Cosima di Grazia Deledda, Fiabe Sarde di Sergio Atzeni e la raccolta delle poesie di Remundu Piras, elaborati e stampati nella Stamperia Regionale UICI Sezione Territoriale di Sassari. La serata prenderà il via con un pensiero narrato, a seguire i saluti del Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto e del Presidente Territoriale Franco Santoro, che illustrerà il progetto ideato dall’UICI Territoriale di Sassari grazie al contributo dell’Assessoradu de s’Igiene e Sanidade e de s’Assistèntzia Sotziale della Regione Autonoma della Sardegna.

A seguire i dialoghi dello scrittore Sergio Prelato con la personale visione della cecità e della sua «leggerezza». La scrittrice Eleonora Cattogno affronterà i temi sulla catalanità mentre lo scrittore Tonino Budroni parlerà di Alghero e le sue diversità. Salvatore Meloni racconterà il poeta villanovese Remundu Piras.

All’interno della serata si alterneranno le letture tratte dai testi trascritti in Braille, le esibizioni del Gruppo Folk  di Villanova Monteleone, accompagnato dall’organettista Giovanni Lai e le canzoni musica del cantante algherese Angelo Maresca.
L’evento è organizzato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale, della Provincia di Sassari e del Comune di Alghero e in collaborazione con il festival letterario «Fino a Leggermi Matto», la libreria «Il Labirinto» di Alghero e «Libreria Dessì» di Sassari.

«Da anni stiamo proponendo un percorso fuori dai soliti schemi per riflettere sulla condizione dei non vedenti e arricchire i servizi a chi ha questa disabilità – racconta il Presidente Territoriale UICI Franco Santoro – per questo abbiamo allestito un evento corale capace di mettere insieme suggestioni e stimoli provenienti da vari campi della cultura e del sociale e rendere conto delle idee sviluppate negli ultimi anni. Una serata per riflettere e dialogare in modo diverso e sensibilizzare sull’importanza di promuovere la lettura in Braille».

Pubblicato il 13/07/2022.

Braille: Storia di una rivoluzione

Un evento dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) e del Club Italiano del Braille celebra il pilastro fondamentale per l’istruzione e l’inclusione dei ciechi.

Tra i presenti il Ministro alle disabilità Erika Stefani, il sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso, il senatore Matteo Salvini

Si è svolto il 22 febbraio u.s. a Roma l’incontro promosso dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e dal Club Italiano del Braille per ribadire l’importanza dell’alfabeto Braille come strumento universale e ancora insuperato nel mondo per consentire ai ciechi di leggere, scrivere e comunicare.

Dall’incontro è emersa la necessità di continuare a diffondere la conoscenza del Braille, rafforzare la formazione degli operatori del mondo della scuola che lo insegnano e dare maggiore attenzione all’integrazione di questo strumento con le tecnologie assistive. L’incontro ha infatti messo in luce come il Braille sia a tutt’oggi la base per qualsiasi processo di istruzione e inclusione culturale di un non vedente. Straordinaria e vivace la lettura a due voci e due mani del Presidente Barbuto e del giornalista e scrittore Gian Antonio Stella su un frammento della storia di Blind Tom tratto dal Libro “Diversi”, letta prima sulla carta e poi su un display Braille tecnologico sincronizzando con lo schermo. Un tuffo tra le origini e il futuro del Braille: dalla tavoletta al tablet.

L’evento, moderato dal Presidente del Club Italiano del Braille, Nicola Stilla, ha preso il via con i saluti di alcuni rappresentanti istituzionali quali il Ministro per le disabilità Erika Stefani e il sottosegretario al Ministero dell’istruzione, Rossano Sasso. Presente anche il senatore Matteo Salvini.

“Ringrazio il Presidente Barbuto e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti  per questo invito – ha commentato il Ministro alle disabilità Erika Stefani – a questo importante evento che riconosce il ruolo e l’importanza di un sistema che è riuscito a garantire diritti fondamentali anche a distanza di secoli. Il Braille deve essere considerato strumento di cittadinanza e non invece, una semplice, mera compensazione della menomazione. Questo è l’approccio culturale che deve ispirare politiche mirate e tese a garantire i diritti essenziali tra cui il diritto allo studio e all’accesso all’informazione e alla cultura”.

“Veniamo da due anni di deprivazione culturale, una catastrofe educativa. In questo panorama i ragazzi disabili hanno sofferto ancora di più, perché si sono trovati in un ambiente poco favorevole” ha dichiarato il sottosegretario al ministero dell’istruzione, Rossano Sasso. “Appena insediato il Governo Draghi, giusto un anno fa, facemmo un intervento per garantire che anche in zona rossa gli studenti disabili potessero frequentare la scuola in presenza. Il minimo che potessimo fare. Stiamo lavorando per garantire a questi ragazzi la continuità didattica, perché in Italia aumentano gli studenti disabili ma non aumentano in misura adeguata gli insegnanti di sostegno, che io preferisco chiamare d’inclusione. La politica deve dimostrarsi all’altezza, in questa come in altre sfide. Ad esempio impedendo che a Milano un’eccellenza e un modello come la scuola di via Vivaio, frequentata senza distinzione da studenti ciechi e ipovedenti e da ragazzi senza disabilità, possa essere sradicata per mere questioni di cassa. Ma anche usando adeguatamente le risorse del Pnrr, che devono andare a incrementare i livelli d’inclusione”.

“Se al Governo abbiamo ottenuto dei risultati positivi a beneficio delle persone con disabilità, lo dobbiamo soprattutto alle proposte e ai suggerimenti di associazioni come l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti” ha commentato il senatore Matteo Salvini che ha anche indossato la maglietta dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti con la scritta in Braille con lo slogan del convegno “Insieme, leggiamo il mondo”. “C’è ancora tanto altro da fare, anche per migliorare la Pubblica Amministrazione che non sempre facilita la vita a tutti i cittadini. Noi ci siamo, a partire dal ministro Erika Stefani”.

Durante l’incontro hanno trovato spazio anche alcune storie simbolo di sfida, vittoria e inclusione anche grazie al sistema Braille che ha permesso esperienze di apprendimento e di integrazione particolarmente toccanti. A partire da quella del direttore d’orchestra e pianista Luigi Mariani che ha spiegato l’importanza del Braille anche nello studio della musica, eseguendo alcuni brani. Significativa la storia raccontata da Francesca Piccardi responsabile del Centro di consulenza tiflodidattica dell’Umbria su come il Braille abbia consentito a Chiara, una bambina cieca con disabilità aggiuntive gravi, di entrare nel mondo della scuola imparando a scrivere con una dattilobraille speciale adattata alla sua particolare disabilità e poi a leggere, concludendo con successo il suo percorso scolastico e oggi frequenta il primo anno di liceo. Come strumento di comunicazione universale il Braille non poteva poi non dispiegare tutta la sua forza nell’apprendimento delle lingue straniere, come ha spiegato Alessandra, studentessa del corso di laurea in lingue orientali all’Università di Napoli, nata con una gravissima forma di cecità, per la quale il Braille è stato uno strumento imprescindibile per portare avanti il suo percorso di studi. La lettura di poesie in persiano e turco, unite attraverso il Braille, ha regalato un esempio dal vivo dei progressi compiuti propri grazie al Braille che supera qualsiasi confine linguistico.

L’incontro è poi proseguito con una riflessione sulla complessità e sull’efficacia dei percorsi formativi dedicati ai non vedenti e sul tema la vice presidente ha messo in guardia sui rischi connessi alla povertà educativa minorile. L’UICI sta attuando un progetto finanziato da “Con i bambini” di durata triennale rivolto a minori con disabilità visiva (ciechi e ipovedenti) anche in presenza di disabilità aggiuntive dislocati su cinque regioni italiane Lombardia, Lazio, Campania, Toscana, Sicilia. Le attività in corso riguardano l’integrazione scolastica ed extra scolastica per accrescere le condizioni di pari opportunità dei minori con disabilità con un focus sul potenziamento delle professionalità degli operatori che quotidianamente sono in contatto con loro, lo sviluppo di percorsi personalizzati, l’attivazione di metodologie di lavoro innovative.

Il convegno ha offerto anche l’occasione per condividere una panoramica internazionale sulla diffusione del Braille nel mondo, esplorando il dialogo tra Braille e lingue straniere, anche molto distanti dalla nostra cultura come il giapponese o il cinese, evidenziando anche l’integrazione del sistema con le tecnologie, come le barre braille di nuova generazione o i display avanzati che si stanno diffondendo in tutto il mondo.

Tra le molteplici applicazioni pratiche del metodo Braille, infine, è stato ribadito quanto questo sistema sia particolarmente efficace nell’apprendimento delle materie tecnico-scientifiche, matematiche e linguistiche, come ricordato dal Presidente del Club Italiano del Braille, Nicola Stilla, che ha posto l’accento sulla necessità di valorizzare un sistema universalmente conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo e che può perfettamente integrarsi con le tecnologie più moderne, pur restando insuperato come strumento di base.

Locandina XV Giornata Nazionale del Braille

Pubblicato il 23/02/2022.

LEGO: Workshop “Imparare il Braille giocando”

Giovedì 9 settembre 2021 ore 11:00
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo – Sala Corner D
Imparare il Braille giocando
di Marie Oddoux e Marc Angelier

In occasione delle giornate del Concorso TOCCA A TE!, il MAXXI ospiterà il workshop Imparare il Braille giocando, a cura di Marie Oddoux e Marc Angelier, consulenti didattici del progetto Lego Braille Bricks, i quali illustreranno il concept di questo innovativo strumento ludico/didattico, sviluppato dalla Fondazione LEGO e dal Gruppo LEGO in collaborazione con numerosi partner internazionali che operano per l’inclusione delle persone con disabilità visiva.
Per l’Italia hanno partecipato al progetto la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, entrambe responsabili della diffusione dei Braille Bricks sul territorio nazionale.
Marie Oddoux e Marc Angelier non solo racconteranno la nascita e lo sviluppo di questo progetto ma coinvolgeranno i partecipanti attivamente, facendogli toccare con mano le potenzialità dei Lego Braille Bricks, fornendo suggerimenti operativi e mostrando numerose attività pratiche che possono essere condotte insieme ai bambini ciechi e ipovedenti.
Il workshop è a numero chiuso e per partecipare è necessario munirsi di GreenPass. Prenotazioni scrivendo a libritattili@prociechi.it. Per tutte le informazioni sui Lego Braille Bricks consultare la pagina www.libritattili.prociechi.it/lego-braille-bricks

Pubblicato il 07/09/2021

Il tatto e l’alfabeto Braille, il tatto e il coronavirus Covid-19

Autore: Valter Calò

Valter, su Radio RAI Regione, nella trasmissione di Alessandra Tortosa “Post it appunti dal territorio”, andata in onda lunedì 25 gennaio 2021.

Un percorso, in una intervista, di eventi e situazioni che girano attorno alle persone con disabilità visiva.

La partenza dovuta è stata la ricorrenza della nascita di Louis Braille il 4 gennaio, l’evoluzione del suo alfabeto e la sua semplificazione per gli ascoltatori fino alle sintesi vocali e il loro utilizzo, per finire con uno dei sensi più usati dalle persone non vedenti e ipovedenti, ancora il tatto, approfondendo i pericoli che quotidianamente incorrono nell’essere contagiati da questo Coronavirus, con la conseguente necessaria urgenza di venire vaccinati preventivamente come categoria fortemente a rischio.

Di seguito il link ufficiale della trasmissione: http://www.raibz.rai.it/feed.php?id=17

Questo invece il link Facebook per ascoltare direttamente la prima parte della trasmissione: https://www.facebook.com/100000838066749/videos/pcb.3644866965551203/3644866228884610/

Questa la seconda parte: https://www.facebook.com/100000838066749/videos/pcb.3644866965551203/3644865835551316/

Ma chi l’ha detto che ad una certa età il Braille è precluso?, di Giorgio Piccinin

Autore: Giorgio Piccinin

È opinione comune che l’insegnamento del Braille ad età avanzata sia sì possibile e fattibile ma con risultati di praticità, velocità e dimestichezza non certo entusiasmanti. Ad età inoltrata la maggior parte ci rinuncia dato che la sensibilità delle dita risulta per così dire compromessa e non esercitabile più di tanto; non per tutti però. Prendiamo il caso di Antonio, 73 anni, una vita passata in fabbrica. Ora, si trova con una forte ipovisione, causa una maculopatia. Ha iniziato a frequentare alcuni anni fa la nostra sezione territoriale di Pordenone dell’U.I.C.I., prima per avere informazioni e supporti, poi per dare una mano, compatibilmente con le sue facoltà.

Si era iscritto ad un corso di alfabetizzazione Braille ma dopo un paio di lezioni ha abbandonato, restituendo tavoletta e punteruolo e decretando come impossibile da raggiungere il suo obiettivo, quello cioè non di imparare a leggere speditamente bensì di riconoscere almeno le lettere e capire come scriverle, interagendo così con l’acquisita competenza nel sovraintendere alle stampe Braille che da tempo, sempre in associazione, gestisce. Antonio infatti si rende disponibile ad avviare e seguire le apposite stampanti durante i processi di realizzazione per conto della nostra biblioteca e dell’intera sezione territoriale ma gli mancava un tassello, quello cioè di connettersi direttamente con i fogli scritti che uscivano e di dare loro una consecutio precisa in caso di bisogno o di intoppo tecnico.

Dennis, un suo quasi coetaneo ipovedente, piano piano lo ha convinto a riprovarci, con delle pillole di insegnamento ad personam che erogava a tempo perso tra un volontariato e l’altro e quattro chiacchere in compagnia. La riluttanza di Antonio si sgretolò col tempo e, ripresi i ferri del mestiere, con molta pazienza, dedizione e costanza, imparò l’alfabeto prima, a riconoscere le lettere poi, a scrivere qualche parola in seguito e a portarsi a casa, infine, qualche piccola rivista per carpirne il significato di qualche articolo.

Antonio è un esempio di come anche ad una certa età si possa e ci si debba provare. Si tiene in allenamento ed esegue i compiti che Dennis gli affida con zelo e soddisfazione.

Non si può certo pretendere che ad una certa età la sensibilità dei polpastrelli sia fresca e assorbente come quella di un bambino, tuttavia se ci si impegna un pochino e ci si crede si può ancora fare!

Bravo Antonio e…. bravo Dennis!

Il Braille può essere davvero ancora un’opportunità per tutti.

L’esempio di Antonio serva soprattutto ai giovani, ai ragazzi e alle loro famiglie che, a volte, non credono nel Braille come investimento imprescindibile di cultura, autonomia e manualità, considerandolo obsoleto, superato dalle moderne applicazioni informatiche.

Ad una certa età acquisire, per quanto si può, il Braille rappresenta anche un motivo di fiducia e autostima dovendo fare i conti con una disabilità progressiva e, magari, improvvisa.

Come è vero che talune persone che perdono la vista da anziani riescono ad utilizzare con buon profitto le tecnologie touchscreen, così risulta altrettanto vero che il Braille non costituisce un confine invalicabile e anagraficamente incontrovertibile. Allenare il tatto costituisce comunque motivo di riscatto sociale e personale, sentendosi parte di una realtà sì disagiata ma con risorse da sfruttare, in una condizione in cui l’autonomia personale resta una priorità ed un obiettivo inconfutabile anche nelle piccole cose come saper interagire, seppur minimamente, con quella grande rivoluzione culturale che ancora oggi il Braille rappresenta.

Inoltre, la continuità di un sapere e la sua applicazione personale è il giusto riconoscimento ed il più alto esempio valoriale che si possa riservare ai nostri padri che tanto hanno dato per la nostra categoria e per il suo affrancamento sociale.

Restano pochi giorni per poter partecipare al Concorso Europeo di Temi sul Braille 2020: scadenza 2 luglio 2020

Dal Comunicato UICI n. 81 del 19 maggio 2020: L’Unione Europea dei Ciechi organizza anche quest’anno il Concorso Europeo di Temi sul Braille, sponsorizzato dalla società Onkyo e dalla rivista “Braille Mainichi” giapponesi. Come negli anni passati, il concorso suggerisce una pluralità di temi tra i quali è possibile scegliere:

– Il ruolo del Braille nel promuovere la partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, educativa, sociale e familiare;

– Il Braille nell’era della tecnologia;

– Usare il Braille ad ogni età;

– Il Braille e il voto;

– La vita con il Braille – incoraggiamo insegnanti, trascrittori, coloro che usano il Braille in qualsiasi modo o vorrebbero usarlo, a scrivere riguardo il ruolo del braille;

– La descrizione concreta di potenziali innovazioni, prodotti e idee in grado di promuovere il Braille in tutta Europa;

– Storie divertenti incentrate sul Braille;

– Il futuro del Braille;

– Vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con la sintesi vocale e i libri e i documenti registrati;

– Il Braille e la musica;

– Il Braille e l’accesso al turismo;

– Giocare con il Braille;

– Il linguaggio segreto del Braille;

L’elenco non ha carattere restrittivo e i partecipanti al concorso hanno facoltà di trattare un tema di loro scelta relativo all’uso del Braille.

I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati a dare spazio alla propria creatività non limitandosi al classico racconto della storia della propria vita, ma elaborando il testo sotto forma, ad esempio, di lettera, poesia o intervista.

La lunghezza degli elaborati di tipo narrativo deve essere tra le 600 e le 1000 parole. Se selezionati dalla giuria italiana, potranno concorrere alla selezione europea anche elaborati di tipo non narrativo quali lettere, poesie, ecc. di lunghezza inferiore.

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti collabora allo svolgimento del concorso provvedendo alla diffusione delle informazioni a livello nazionale, svolgendo funzioni di segreteria per la fase iniziale del concorso e procedendo alla scelta degli elaborati italiani che saranno ammessi alla selezione europea. Le composizioni, in formato elettronico accessibile, dovranno pervenire entro il 2 luglio 2020 al nostro Ufficio Relazioni Internazionali, tel. 06 69988388/375/385, e-mail: inter@uiciechi.it. In allegato il regolamento del concorso.

Auspichiamo una partecipazione numerosa.

CONCORSO DI TEMI SUL BRAILLE EBU ONKYO 2020– EUROPA

REGOLAMENTO GENERALE

1. Scopo e tema

1.1 Il concorso europeo di temi sul Braille organizzato dall’Unione Europea dei Ciechi (EBU) per conto della società Onkyo ha lo scopo di promuovere l’utilizzo del Braille come chiave di accesso per i non vedenti all’informazione e all’inclusione sociale.

1.2 Proponiamo una grande varietà di temi in modo che i partecipanti possano trattare dell’importanza del Braille da molti punti di vista.

– Il ruolo del Braille nel promuovere la partecipazione delle persone con problemi alla vista alla vita politica, economica, culturale, educativa, sociale e familiare;

– Il Braille nell’era della tecnologia;

– Usare il Braille ad ogni età;

– Il Braille e il voto;

– La vita con il Braille – incoraggiamo insegnanti, trascrittori, coloro che usano il Braille in qualsiasi modo o vorrebbero usarlo, a scrivere riguardo il ruolo del braille;

– La descrizione concreta di potenziali innovazioni, prodotti e idee in grado di promuovere il Braille in tutta Europa;

– Storie divertenti incentrate sul Braille

– Il futuro del Braille

– Vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con la sintesi vocale e i libri e i documenti registrati;

– Il Braille e la musica

– Il Braille e l’accesso al turismo

– Giocare con il Braille

– Il linguaggio segreto del Braille

IMPORTANTE! tale elenco non ha carattere restrittivo e i partecipanti al concorso possono decidere di trattare altri temi relativi all’uso del Braille. I concorrenti saranno liberi di trattare il tema da loro scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati a e sono altresì incoraggiati a dare spazio alla propria creatività non limitandosi al classico racconto della storia della propria vita, ma elaborando il testo sotto forma, ad esempio, di lettera, poesia o intervista.

2.Condizioni generali

2.1 Chi può concorrere

Possono partecipare al concorso tutti gli utilizzatori del Braille, comprese le persone vedenti, che risiedano in Italia. Non vi è alcun limite d’età.

È consentita la partecipazione per più anni consecutivi, tranne per i vincitori del primo premio, i quali non potranno partecipare di nuovo al concorso per un periodo di tre anni.

Non possono prendere parte al concorso gli scrittori professionisti, ovvero coloro che sono retribuiti per la regolare pubblicazione delle loro opere sul libero mercato dei media.

2.2 Elaborati

Gli elaborati devono essere presentati in formato digitale accessibile.

*I concorrenti non possono presentare più di un elaborato.

*Gli elaborati già presentati in edizioni precedenti del concorso non possono essere presentati di nuovo.

*Le composizioni devono essere in inglese o in italiano.

*La lunghezza degli elaborati di tipo narrativo deve essere tra le 600 e le 1000 parole. Se selezionati dalla giuria italiana, potranno concorrere alla selezione europea anche elaborati di tipo non narrativo (per es. lettere, poesie) di lunghezza inferiore.

*Gli elaborati devono includere le seguenti informazioni: nome, cognome, sesso ed età del concorrente, paese, numero delle parole dell’elaborato, indirizzo postale, numero di telefono ed eventualmente indirizzo e-mail.

IMPORTANTE! Le succitate informazioni devono essere poste all’inizio dell’elaborato, prima del titolo

2.3 Diritti d’autore

Con la loro partecipazione a questo concorso,

* Gli autori cedono automaticamente e in maniera esclusiva a livello mondiale tutti i diritti, inclusi quelli d’autore, all’EBU, che potrà consentire l’esercizio di tali diritti in licenza o cederli.

* Gli autori permettono all’EBU l’utilizzo del loro nome e dei loro elaborati per attività di informazione e promozione con qualunque modalità l’EBU ritenga opportuna.

* In quanto detentore di diritto d’autore, l’EBU può dare il permesso agli autori e ai suoi Membri Nazionali di fare uso degli elaborati nella maniera che essi ritengano adeguata.

* I vincitori del concorso forniranno all’EBU le loro foto e riconosceranno il diritto dell’EBU a riprodurre, adattare, editare e pubblicare le loro foto su qualunque mezzo di comunicazione, incluso il web e la stampa.

3. Procedura

* I concorrenti devono far prevenire i loro elaborati all’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS, via Borgognona 38, 00187 Roma, tel: 06 69988388/375/385, e-mail: inter@uiciechi.it entro giovedì 2 luglio 2020.

* L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti effettuerà una preselezione in modo da presentare non più di cinque elaborati alla Giuria di selezione europea

*Le decisioni della Giuria sono irrevocabili e contro di esse non è ammesso alcun appello o ricorso.

4. Premi

* Premio Otsuki (1° premio): USD 2000,00

* Premi di eccellenza

– categoria giovani, per persone di età non superiore a 25 anni : USD 1000,00

– categoria adulti per persone di età superiore a 25 anni: USD 1000,00

* Premi per opere di merito

– categoria giovani: due premi da USD 500,00 ciascuno

– categoria adulti: due premi da USD 500,00 ciascuno

Concorso europeo di temi sul Braille. Scadenza ricezione degli elaborati: 2 luglio 2020

L’Unione Europea dei Ciechi organizza anche quest’anno il Concorso Europeo di Temi sul Braille, sponsorizzato dalla società Onkyo e dalla rivista “Braille Mainichi” giapponesi. 

Come negli anni passati, il concorso suggerisce una pluralità di temi tra i quali è possibile scegliere:

– Il ruolo del Braille nel promuovere la partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, educativa, sociale e familiare;

– Il Braille nell’era della tecnologia;

– Usare il Braille ad ogni età;

– Il Braille e il voto;

– La vita con il Braille – incoraggiamo insegnanti, trascrittori, coloro che usano il Braille in qualsiasi modo o vorrebbero usarlo, a scrivere riguardo il ruolo del braille;

– La descrizione concreta di potenziali innovazioni, prodotti e idee in grado di promuovere il Braille in tutta Europa;

– Storie divertenti incentrate sul Braille;

– Il futuro del Braille;

– Vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con la sintesi vocale e i libri e i documenti registrati;

– Il Braille e la musica;

– Il Braille e l’accesso al turismo;

– Giocare con il Braille;

– Il linguaggio segreto del Braille;

L’elenco non ha carattere restrittivo e i partecipanti al concorso hanno facoltà di trattare un tema di loro scelta relativo all’uso del Braille.

I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati a dare spazio alla propria creatività non limitandosi al classico racconto della storia della propria vita, ma elaborando il testo sotto forma, ad esempio, di lettera, poesia o intervista.

La lunghezza degli elaborati di tipo narrativo deve essere tra le 600 e le 1000 parole. Se selezionati dalla giuria italiana, potranno concorrere alla selezione europea anche elaborati di tipo non narrativo quali lettere, poesie, ecc. di lunghezza inferiore.  L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti collabora allo svolgimento del concorso provvedendo alla diffusione delle informazioni a livello nazionale, svolgendo funzioni di segreteria per la fase iniziale del concorso e procedendo alla scelta degli elaborati italiani che saranno ammessi alla selezione europea. Le composizioni, in formato elettronico accessibile, dovranno pervenire entro il 2 luglio 2020 al nostro Ufficio Relazioni Internazionali,  tel. 06 69988388/375/385, e-mail: inter@uiciechi.it. In allegato il regolamento del concorso.

Allegato Regolamento del Concorso