Nuove norme di contrasto al virus Covid-19

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

alla fine dello scorso anno e all’inizio del 2022 sono state emanate nuove disposizioni governative per l’emergenza da Covid-19*, alcune delle quali riguardano da vicino l’Unione nel contesto lavorativo e nelle attività associative.

Le norme di maggiore interesse possono sintetizzarsi come segue.

Obbligo vaccinale per persone di età pari o superiore a 50 anni e relative sanzioni

È stato introdotto, a far data dall’8 gennaio 2022 e fino al 15 giugno 2022, l’obbligo vaccinale per prevenire l’infezione dal virus CoVid-19, per tutti i cittadini italiani e per i cittadini di altri stati membri dell’Unione Europea residenti in Italia, che abbiano compiuto i 50 anni di età o che compiano 50 anni di età entro il 15 giugno 2022.

L’obbligo di vaccinazione non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate o per immunizzazione a seguito di malattia naturale, che deve essere comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante. In tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita, secondo le disposizioni mediche.

Per i soggetti che entro il 1° febbraio 2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario o a decorrere dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario entro i termini previsti o non abbiano effettuato la dose di richiamo entro i termini di validità della certificazione verde Covid-19, è prevista una sanzione pecuniaria di 100 Euro. La sanzione è irrogata dal Ministero della Salute per il tramite dell’Agenzia delle Entrate.

Green pass rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro

Dal 15 febbraio 2022 tutti i lavoratori pubblici e privati di età pari o superiore a 50 anni soggetti all’obbligo vaccinale, per accedere al luogo di lavoro devono possedere e sono tenuti a esibire il green pass rafforzato, ossia la certificazione verde Covid-19 rilasciata esclusivamente a seguito di vaccinazione (ciclo primario e dose booster) o avvenuta guarigione.

I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti alla verifica del possesso del green pass rafforzato da parte dei lavoratori soggetti all’obbligo vaccinale, attraverso la App Verifica C19 e altre funzionalità di verifica previste dalla legge, rimanendo comunque ferme tutte le altre norme e disposizioni già in vigore per il personale dipendente e per gli altri soggetti che accedano ai locali delle sedi UICI.

Al riguardo, per maggiore chiarezza e precisione, ricordo che la certificazione verde Covid-19 rilasciata sulla base di effettuazione di test antigenico rapido ha una validità di quarantotto ore dall’esecuzione del test e di settantadue ore dall’esecuzione di un test molecolare.

Nel caso i lavoratori soggetti all’obbligo vaccinale comunichino di non essere in possesso della certificazione verde Covid-19 rafforzata, o ne fossero trovati sprovvisti al momento dell’accesso nel luogo di lavoro, saranno considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro fino alla presentazione del green pass rafforzato e comunque non oltre il 15 giugno 2022.

Per i giorni di assenza ingiustificata non sarà dovuta la retribuzione, né altro compenso o emolumento.

Ricordo che è espressamente vietato l’accesso dei lavoratori ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo di vaccinazione. La violazione è punita con una sanzione amministrativa da Euro 600 a Euro 1.500.

I lavoratori non soggetti all’obbligo vaccinale, o il cui obbligo è differito per motivazioni medico–sanitarie, ove possibile, saranno adibiti a mansioni anche diverse, senza decurtazione della retribuzione, in modo da evitare il rischio di contagio.

Sospensione e sostituzione di lavoratori privi di green pass base, anche per le aziende oltre i 15 dipendenti

Le nuove disposizioni prevedono che tutte le aziende private, non più solo quelle con meno di 15 dipendenti, dopo 5 giorni di assenza ingiustificata possano sospendere il lavoratore assente sprovvisto di certificazione verde Covid-19 per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a 10 giorni, rinnovabili fino al 31 marzo 2022.

Uso del Green pass base e/o rafforzato

Oltre a quanto già previsto nei precedenti decreti, il combinato disposto delle nuove misure adottate dal Governo comporta nuove disposizioni in merito all’utilizzo del green pass base, ossia la certificazione verde Covid-19 che si ottiene anche in seguito a test antigenico e/o molecolare e del green pass rafforzato o super green pass, ossia la certificazione verde Covid-19 rilasciata esclusivamente a seguito di vaccinazione (ciclo primario e dose booster) o avvenuta guarigione.

Il green pass rafforzato sarà necessario da lunedì 10 gennaio 2022 e fino alla cessazione dello stato di emergenza (31 marzo 2022), per accedere ai seguenti servizi e attività:

  • alberghi e strutture ricettive, nonché servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi, anche se riservati ai clienti ivi alloggiati;
  • sagre e fiere;
  • convegni e congressi;
  • feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose;
  • servizi di ristorazione all’aperto;
  • impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori
  • sciistici;
  • piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere, anche all’aperto;
  • centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto;
  • mezzi di trasporto, compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

Il green pass base sarà necessario da giovedì 20 gennaio 2022 e fino alla cessazione dello stato di emergenza (31 Marzo 2022) per accedere a:

  • servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti, ecc.);
  • colloqui e visite in presenza con detenuti e internati all’interno di istituti penitenziari per adulti e minori;

da martedì 1° febbraio 2022 (o altra data prevista da specifico dpcm) e fino alla cessazione dello stato di emergenza (31 marzo 2022) per accedere a:

  • pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali (fatte salve quelle necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, individuate con apposito dpcm).

Le nuove misure non si applicano ai soggetti di età inferiore ai dodici anni e ai soggetti esentati dalla campagna vaccinale sulla base di idonea e comprovata certificazione medica.

I titolari e i gestori dei servizi e delle attività prima indicati sono tutti tenuti alla verifica del possesso del green pass base o rafforzato, attraverso l’app Verifica C19.

Smart working emergenziale settore pubblico e privato

I ministri per la Pubblica amministrazione e del Lavoro hanno firmato una circolare per sensibilizzare sia le amministrazioni pubbliche che i datori di lavoro privati a implementare il più possibile forme di lavoro agile.

Per il settore privato la circolare raccomanda il massimo impiego della modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o a modalità a distanza, ricordando come fino alla data del 31 marzo 2022 in virtù della proroga dello stato d’emergenza e in forza delle disposizioni vigenti, sia consentita la possibilità di ricorrere al lavoro agile con modalità semplificate, senza l’accordo individuale tra azienda e singolo dipendente e con notifica telematica e massiva al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Al riguardo, la Sede Nazionale ha già adottato una turnazione del personale che consenta di ridurre la presenza in sede, pur garantendo l’erogazione completa di tutti i servizi previsti, anche attraverso modalità di lavoro agile.

In caso di ulteriori modifiche o integrazioni delle disposizioni attualmente in vigore, provvederemo a diffondere i relativi comunicati informativi.

Data l’importanza delle norme primarie e delle disposizioni qui indicate, raccomando vivamente a tutti – e in particolare ai presidenti regionali e sezionali – una puntuale e rigorosa osservanza, sempre nell’intento primario di tutelare la salute dei nostri soci, delle loro famiglie e di tutto il personale dipendente e volontario che presta la propria opera nelle nostre sedi.

Mario Barbuto – Presidente Nazionale

Pubblicato il 13/01/2022.

Catanzaro – Volersi bene pensando anche allo star bene

In un anno dove la pandemia ha stravolto tutti portando con se oltre che il malessere fisico anche quello psicologico e sociale con gravi ripercussioni sulla nostra quotidianità e che continua a portare disagio anche su tutti gli aspetti della vita delle persone, gli interventi continui e costanti risultano essere quanto mai necessari e fondamentali soprattutto nel caso specifico dei soci dell’UICI, ossia soggetti deboli non nella volontà ma per le limitazioni fisiche che caratterizzano la disabilità visiva. 

Un periodo infinito che ha portato l’anziano all’immobilizzazione e alla riduzione del movimento, il bambino al dover stare costantemente dietro uno schermo e che ha costretto tutta la popolazione mondiale a dover rinunciare al contatto, alla socializzazione portando in poche settimane a un degrado fisico e cognitivo difficilmente arrestabile. 

A tutela della Salute dei suoi associati e dei familiari della provincia catanzarese l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Catanzaro ha di fatto affiancato nell’affrontare questo periodo di isolamento con uno sportello di supporto psicologico, attività quotidiane nella consegna dei beni di prima necessità, realizzazione di laboratori culturali e sociali giornalieri nonché nella gestione delle difficoltà del percorso vaccinale. 

Dopo questo lungo periodo di chiusura che ha messo tutti a dura prova ed a cui tutti siamo stati sottoposti (causa Covid-19) con l’arrivo dell’estate è opportuno riprendere in mano la propria vita curandola sotto ogni aspetto. 

Con la consapevolezza di dover intervenire in modo tempestivo l’UICI unitamente all’I.R.I.F.O.R. e all’U.N.I.Vo.C di Catanzaro ha fortemente voluto continuare ad essere presente con un percorso di informazione e formazione per sviluppare uno stile di vita che possa prevenire l’insorgenza di patologie varie. 

La prevenzione infatti, quasi passata in secondo piano se non del tutto annullata durante l’emergenza è invece necessaria e fondamentale e pertanto in questa prima settimana di Giugno la sezione si è dedicata all’educazione alimentare in quanto solo attraverso una corretta alimentazione si può aiutare il proprio organismo a mantenersi in forma prevenendo il manifestarsi di disturbi patologici cronici, come diabete, ipertensione ed obesità. 

Si è discusso proprio di come una dieta sana ed equilibrata sia essenziale nell’incontro online e successivamente nel corso della puntata del format “Non ci vedo ma ci credo”, supportati dalla Dott.ssa Teresa Fontanella, Biologa Nutrizionista, che ha dispensato consigli utili dopo aver ascoltato i partecipanti alla consueta puntata ha risposto in modo esauriente a tutte i quesiti posti in diretta oltre a dare informazioni specifiche ed inerenti alla giusta gestione dell’apporto energetico giornaliero e delle proprietà nutrizionali.  

Al fine di prevenire i danni che deriverebbero dalle complicanze di una non corretta gestione si è data una giusta informazione sulla patologia del diabete grazie all’intervento del Dott. Luigi Puccio Direttore struttura Operativa Complessa Endocrinologia e Malattie del ricambio e della Nutrizione dell’A.O. Pugliese Ciaccio di Catanzaro. 

Moltissime le richieste degli spettatori su tale problematica che colpisce secondo i dati circa 4 milioni di persone ai quali bisogna aggiungere un altro milione che ancora non sa di essere malato e altri 7 milioni di italiani in condizione di pre-diabete, vicini quindi alla completa manifestazione della malattia.  La settimana si è infine conclusa con un Open Day Nutrizionale Gratuito presso la Sede Polivalente UICI, grazie alla collaborazione della nutrizionista che ha effettuato diverse valutazioni individuali in quanto il percorso del benessere rappresenta il primo obiettivo da tutelare e sarà oggetto di un fitto calendario estivo attraverso attività riabilitative fisiche e motorie, incontri di fitness e yoga, escursioni, webinar informativi con specialisti e divulgazione scientifica.

Pubblicato il 22/06/2021.

Campagna di vaccinazione – sviluppo e criticità

Care amiche, cari amici,

sia pure con tanta difficoltà e situazioni molto eterogenee, sta finalmente mettendosi in moto in tutta Italia la campagna vaccinale, con l’assegnazione delle previste priorità per i possessori di L.104 art.3 comma 3, sulla base delle raccomandazioni emanate dal Ministero della Salute il 12 marzo scorso.

Da più parti, tuttavia, sono state segnalate criticità dovute alla inaccessibilità di alcune piattaforme regionali di prenotazione e alla confusione nelle direttive che ogni regione ha emanato in proprio. Per tali criticità promuoveremo una specifica azione di segnalazione e di denuncia per l’ennesima violazione dei diritti di accessibilità e fruibilità dei servizi pubblici per tutti, tanto più grave poiché coinvolge la salute dei cittadini.

Abbiamo preso atto, inoltre, del numero di persone non vedenti o ipovedenti gravi che purtroppo non dispongono della certificazione derivante da legge 104 e raccomandiamo loro di rivolgersi al proprio medico di medicina generale per chiedere comunque l’inserimento nell’elenco delle vaccinazioni prioritarie in quanto portatori di disabilità grave, rientrante tra le categorie indicate nelle raccomandazioni ministeriali.

In alcune situazioni prontamente segnalate nelle scorse settimane, la Presidenza Nazionale è intervenuta accanto al presidente regionale o sezionale per rinforzare quell’esercizio del ruolo di rappresentanza e tutela che compete alla nostra Associazione dinanzi alle autorità politiche e sanitarie di volta in volta coinvolte, spesso con risultati confortanti che hanno favorito soluzioni positive a vantaggio delle persone in attesa di vaccinazione.

Di conseguenza, colgo questa occasione per sollecitare i nostri presidenti regionali a mantenere costante il rapporto con i presidenti delle sezioni territoriali per valutare insieme eventuali azioni di supporto per le quali questa Presidenza nazionale assicura e conferma ogni disponibilità.

Mi permetto raccomandare a tutti i presidenti sezionali di istituire nelle sezioni unità di supporto e presa in carico anche di nostri singoli associati e rappresentati, al fine di curare in modo adeguato le situazioni più difficili, seguendole perfino passo passo, con l’obiettivo di garantire al maggior numero di persone una vaccinazione in tempi rapidi, per la salute e la sicurezza di tutti.

Prego i presidenti regionali di far pervenire a questa presidenza una sintetica nota riassuntiva della situazione nella propria regione, evidenziando in particolare le criticità in atto e quelle già risolte, in modo da monitorare costantemente l’andamento della campagna vaccinale e porre in essere eventuali interventi di tutela e di rinforzo dell’azione già condotta brillantemente dai dirigenti territoriali e regionali.

Le note in parola saranno rese pubbliche tramite il nostro sito web o altro mezzo idoneo a consentire a tutti, in presa diretta, una informazione dettagliata sull’evolversi della situazione.

Ringrazio per l’attenzione e la collaborazione e rimango in attesa di pronto riscontro da parte dei presidenti regionali.

Un caro augurio di buon lavoro e un fraterno abbraccio a tutte e a tutti.

Sassari – L’UICI: «Grazie all’Ats per le 120 dosi somministrate»

Fonte: La Nuova Sardegna dell’11/04/2021

Moderna e AstraZeneca per i ciechi

Ieri pomeriggio nei locali Ats di via Rizzeddu sono stati eseguiti circa 120 vaccini Moderna e AstraZeneca a soggetti ipovedenti del nord Sardegna e ai loro caregiver, arrivati da Sassari, Olbia, Arzachena, Ozieri, Castelsardo e Alghero.

A contattare ai primi di febbraio il dirigente responsabile del Nord Sardegna della campagna di vaccinazione anti-Covid19 è stato Franco Santoro, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici) di Sassari: «Con estrema professionalità, umanità e cortesia – spiega – si è dichiarato nel rispetto dei decreti e delle normative attinenti, disponibile a organizzare un programma di vaccinazioni individuando, viste le nostre fragilità, i vaccini per noi adatti e disponibili, invitando i nostri soci ad aderire alla campagna di vaccinazione. Siamo stati vaccinati grazie all’impegno di tutto lo staff sanitario, dei nostri collaboratori e volontari, dando così quel grande frammento di autonomia che si incastrerà perfettamente in quel meccanismo di ricerca della propria autonomia e libertà personale anche se condizionata dalla cecità».

Link all’articolo: https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2021/04/10/news/moderna-e-astrazeneca-per-i-ciechi-1.40137286

Catanzaro – Attività della sezione UICI per l’emergenza Covid-19

Si comunica che la sezione UICI di Catanzaro nel rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del COVID-19 continua a garantire:

Apertura uffici di segreteria dal lunedì al venerdì soltanto dalle ore 08:30 alle ore 14:00 e martedì e venerdì negli orari pomeridiani previa prenotazione. 

L’accesso è consentito, previa prenotazione, SOLO in casi di Necessità, ad un utente per volta e nel rispetto della distanza minima di 1 mt.

È obbligatorio presentarsi muniti di mascherina e guanti monouso.

In accordo con la locale sezione U.N.I.Vo.C. di Catanzaro si garantiscono:

  • Servizio di accompagnamento ai lavoratori ancora in servizio.
  • Consegna farmaci e spesa a domicilio,previa prenotazione , il servizio è inoltre stato esteso anche ai soggetti disabili gravi oppure over 75. 
  • In considerazione della situazione di isolamento è stato mantenuto il servizio del Libro Parlato in modo da dare la possibilità agli utenti di poter passare le proprie giornate in compagnia di saggi ed autori.

“La tua Voce dono prezioso per chi non vede “ è ancora possibile donare la propria voce registrando un testo del cuore e inviando il file audio a questa sezione UICI.

Restano attivi i servizi di assistenza essenziali per i soggetti pluriminorati ,concordandoli quotidianamente,quali O.S.S. ,interventi domiciliari ed assistenza psicologica .

Per far vivere con serenità queste settimane difficili, si garantisce un intervento di natura specialistica: attività di assistenza psicologica anche a distanza.

L’attività di Consulenza fiscale e Patronato è garantita in via telematica. Inoltre è ancora possibile fare richiesta per la precompilazione (mod. 730)

Assistenza tiflodidattica e servizi scolastici e postscolastici per alunni di ogni ordine 

Continuano inoltre le riunioni tematiche su piattaforma con i nostri giovani, genitori, studenti, adulti, lavoratori, organizzate con cadenza settimanale e in modalità anche telefonica per i soci più anziani. 

Per alleggerire il peso del distanziamento sociale che ci viene ancora una volta imposto e soprattutto per abbattere quel senso di noia che lo stare in casa ci fa nascere, in diretta Facebook dalla pagina dell’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Catanzaro verrà trasmesso un nuovo spazio settimanale aperto” Non ci vedo… Ma ci credo!”.

Durante la diretta sarà possibile porre domande, osservazioni e curiosità sulle diverse tematiche che verranno affrontate.         

Come nelle scorse settimane, continua la nostra azione di daccolta, distribuzione e consegna dei beni di prima necessità per le famiglie che vivono in gravi difficoltà economiche e sociali.

Per chi volesse collaborare, ognuno con le proprie possibilità, può farlo attraverso un contributo o un vostro pacco-spesa.

Ritiro, consegna e distribuzione saranno svolti da noi gratuitamente.

La nostra sezione inoltre continua a stare vicino a tutti voi soci e amici , non fermando le nostre attività ma semplicemente cambiando le modalità di esecuzione a distanza come da calendario:

Fitness 

– Martedì ore 18:00

Attività Teatrale 

 – Mercoledi dalle ore 17:00

Attività Corale

– Giovedì dalle ore 15:00 alle ore 17:00

Per maggiori informazioni e prenotazioni contattare gli uffici di segreteria:

• Tel :0961721427

• Mail: uiccz@uici.it

•FB :Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Catanzaro  

Liguria – Campagna di vaccinazione Covid-19

Lettera al Presidente della REGIONE LIGURIA
Dott. GIOVANNI TOTI

ALISA Azienda Ligure Sanitaria

Oggetto: CAMPAGNA DI VACCINAZIONE COVID 19

Gentili Signori,
formulo la presente nella mia qualità di Presidente della sezione di  Genova dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS, su  espresso mandato ricevuto dal consiglio direttivo della sezione medesima; l’associazione da me presieduta conta oltre cinquecento soci  e tutela più in generale gli interessi dei quasi duemila ciechi e ipovedenti gravi residenti nell’ambito della città metropolitana di Genova.
Per tale motivo, non posso esimermi dal rappresentare alle SS.VV. lo sconcerto diffuso tra gli iscritti nel constatare come la disabilità visiva non sia stata considerata dalla Regione Liguria tra le patologie che determinano una condizione di particolare fragilità e vulnerabilità e che non sia pertanto previsto nel piano vaccinale – a differenza di quanto ci risulta in altre Regioni – un percorso prioritario per garantire ai soggetti portatori di tale handicap la somministrazione del vaccino in tempi ristretti.
Vale in proposito la pena di sottolineare che il non vedente, se pure nella maggior parte dei casi dotato di mobilità autonoma, non è nella condizione– per la natura stessa della sua patologia -di rispettare  alcune norme generali di profilassi, in primis quelle relative al distanziamento sociale, ed è pertanto maggiormente esposto al rischio di contagio. Ancora superiore è il rischio per chi, non autosufficiente per l’età avanzata o per il concorso di altre patologie, è costretto a ricorrere per tutte le esigenze della vita quotidiana all’assistenza stabile di un familiare convivente o di un collaboratore domestico; in questi casi, è con ogni evidenza indispensabile che la protezione vaccinale venga estesa al soggetto che svolge con continuità la funzione di caregiver.
Nel sottoporVi queste mie considerazioni, che mi auguro vengano valutate con la massima attenzione, desidero assicurare che questa associazione è pronta a collaborare per il buon funzionamento di tutte le iniziative che intenderete porre in essere per sopperire alle esigenze sopra illustrate; a tal proposito, mi permetto di allegare un elenco di nominativi (soci e caregiver) che, interpellati, hanno già manifestato la volontà di sottoporsi a vaccinazione, elenco che potrebbe costituire una prima base di dati da implementare gradualmente secondo le tempistiche che saranno definite.
Confido in una Vostra positiva e sollecita risposta e nell’attesa porgo distinti saluti.
Il Presidente Sezionale UICI
Giuseppe Pugliese

Di seguito la risposta per la CAMPAGNA DI VACCINAZIONE COVID 19 del Presidente Nazionale Mario Barbuto (presidente Regione Liguria; Presidente sanità Regione Liguria; direzione Alisa Regione Liguria)

Gentili tutti,
con la lettura della sottostante del Presidente Giuseppe Pugliese, mi corre l’obbligo di manifestare sconcerto e sorpresa per la situazione che egli descrive e denuncia.
Fin da gennaio scorso era stato manifestato un preciso impegno da parte del Commissario Straordinario all’emergenza, concretizzato con la pubblicazione delle linee guida vaccinali lo scorso 8 febbraio da parte del comitato tecnico scientifico.
A fugare ogni dubbio interpretativo in merito, dopo le dichiarazioni in Parlamento da parte del ministro Erika Stefani, il 10 marzo il ministero della salute ha emanato le raccomandazioni sulle priorità vaccinali, indicando espressamente quale priorità la vaccinazione dei soggetti con disabilità grave, definiti ai sensi dell’art.3, comma 3 della legge 104/1992.
Fra tali soggetti rientrano senza ombra di dubbio i ciechi totali e i ventesimisti.
Non va dimenticata inoltre, la raccomandazione specifica già emanata dall’O.M.S. fin dall’aprile 2020 che riconosceva ai ciechi uno specifico rischio di maggiore esposizione al contagio, dovuto proprio alla disabilità che obbliga a un uso intensivo del tatto quale mezzo prevalente di lettura e di esplorazione ambientale.
Certi della vs sensibilità, nel rispetto delle direttive emanate dalle autorità sanitarie di Governo, siamo a sollecitare un’azione rapida di attuazione della campagna vaccinale riguardante ciechi e ipovedenti gravi, più due familiari e/o accompagnatori, così come previsto dalle raccomandazioni ministeriali sopra richiamate.
La collaborazione della nostra sezione UICI di Genova risulterà quanto mai preziosa nell’attuazione della campagna vaccinale e ne auspichiamo pertanto il ricorso da parte di codesta azienda sanitaria.
In attesa di buone e tempestive nuove, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.

Mario Barbuto

Pubblicate le raccomandazioni del Ministero della Salute per la campagna vaccinale

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

sono state aggiornate e pubblicate le raccomandazioni del Ministero della Salute in relazione alla campagna vaccinale.

Le persone con disabilità grave, ai sensi dell’art.3 comma 3 della legge 104/1992, sono collocate nella prima fascia di priorità, unitamente a due familiari, caregiver, ecc…, come indicato in tabella 2 del file qui allegato.

Ora raccomando di profondere il massimo impegno presso le autorità sanitarie locali per accelerare l’attuazione delle raccomandazioni in sede territoriale, a tutela dei nostri soci e rappresentati.

Sono gradite comunicazioni relative all’evolversi della situazione sezione per sezione.

L’urgenza e l’importanza del tema giustificano, a mio avviso, qualche possibile problema di accessibilità del file pdf allegato. Mi scuso comunque in anticipo per eventuali inconvenienti di lettura con tecnologie assistive.

Buon lavoro e un abbraccio.

Allegato Raccomandazioni-Ministero-Salute.pdf

Vaccinazione dei disabili tra stranezze interpretative e dubbi procedurali

Autore: Giovanni Taverna

Ricordiamo tutti quando i telegiornali e gli organi di stampa annunciarono che i disabili gravi sarebbero stati sottoposti a vaccinazione nella seconda fase, cioè quella dedicata agli anziani over 80 e a poche altre categorie ritenute particolarmente deboli in rapporto al contagio. Ora la seconda fase è iniziata quasi in ogni regione italiana, ma i disabili gravi che chiamano i numeri previsti per le prenotazioni presso le ASL di competenza si sentono rispondere che non possono essere presi in considerazione al di fuori dell’età prevista perché “mancano le linee guida ministeriali sulle vaccinazioni dedicate ai disabili”. Ovviamente il primo pensiero va al forte dimagrimento della campagna di vaccinazione determinato dalla imprevista quanto enorme carenza delle dosi rispetto agli ordini effettuati, ma seppure con numeri ridotti rispetto al previsto, pare che sia preponderante il blocco costituito dalla mancanza di istruzioni ministeriali in merito. Ad aumentare la confusione giungono però notizie, per dir così, “a macchia di leopardo” di singole ASL site in varie parti della nazione le quali, pur in mancanza delle famose linee, hanno tranquillamente iniziato a vaccinare i disabili gravi; si crea così, ancora una volta, la classica situazione di tutta l’attività sanitaria e assistenziale italiana: paesino che vai, assistenza che trovi, come se ognuna delle 800 e passa ASL territoriali fosse una piccola repubblica autogestita. Altro che stato federale! Ma veramente mancano queste benedette istruzioni specifiche sulla seconda fase? Alcuni, molte regioni e ASL derivate, sostengono di sì, il sottoscritto e molti altri dirigenti associativi di diverse entità legate ai disabili sostengono di no o almeno che l’eccessiva finezza interpretativa finisca per falsare il senso delle istruzioni esistenti. Per dare a ciascuno il modo di fare una valutazione personale del problema fornisco di seguito i brani che sono alla base della discordia. Il giorno 8 febbraio 2021, il Ministero della Salute in collaborazione con la struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza COVID, AIFA, ISS e AGENAS ha elaborato un documento di aggiornamento delle categorie e dell’ordine di priorità dal titolo “Le priorità per l’attuazione della seconda fase del Piano nazionale vaccini Covid19”. In tale documento si legge:” Con riferimento alle categorie di individui con aumentato rischio clinico per comorbidità, sulla base delle conoscenze attualmente disponibili, si è reso necessario un approfondimento per poter fornire delle indicazioni di priorità nel maggior dettaglio e sono state prioritariamente considerate le aree di patologia riportate nella tabella seguente (tabella 1)”. Nella tabella , le aree patologiche definite sono: Malattie respiratorie, Malattie cardiocircolatorie, Condizioni neurologiche e disabilità sensoriale, intellettiva, psichica), Diabete/altre endocrinopatie severe, fibrosi cistica, HIV e via per un’altra decine di categorie   patologiche, compresa la sindrome di Down. Quello che interessa notare è la voce relativa alle Condizioni neurologiche e disabilità sensoriale, intellettiva, psichica. Orbene, qualche riga dopo nello stesso documento si afferma:

“Sulla base dei criteri già indicati, è stato pertanto definito il seguente ordine di priorità:

Categoria 1. Le persone estremamente vulnerabili, intese come affette da condizioni che per danno d’organo pre-esistente, o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 hanno un rischio particolarmente elevate di sviluppare forme gravi o letali di COVID-19, a partire dai 16 anni di età*;

Categoria 2: Le persone di età compresa tra 75 e 79 anni;

Categoria 3: Le persone di età compresa tra i 70 e i 74 anni;

Categoria 4: Le persone con aumentato rischio clinico se infettate da SARS-CoV-2 a partire dai 16 anni di età fino ai 69 anni di età*;

Categoria 5: Le persone di età compresa tra i 55 e i 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico;

Categoria 6: Le persone di età compresa tra i 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico. “

Scusate, e le disabilità sensoriale intellettive e psichiche? Non vi aspettavate di trovarle nella categoria 1 o nella 2? Invece sono scomparsi dal radar, dato che quasi tutte le altre categorie patologiche della tabella 1 rientrano ovviamente nella categoria 1. Quindi se i disabili sensoriali o intellettivi e psichici aspirano ad essere vaccinati se va bene lo saranno in base alle categorie di età il che può anche voler dire categoria 5 o seguenti, a meno che non abbiano danni organici presistenti che li facciano rientrare comunque nella categoria 1; in sostanza , con buona pace di Arcuri e del ministero della sanità, i disabili sensoriali o per cause neurologiche e psichiche si troveranno bellamente distribuiti nelle rispettive fasce d’età, senza nessuna considerazione della disabilità grave che non costituisce evidentemente un fattore di fragilità sufficiente a somministrare il vaccino con un certo anticipo. Per noi disabili, o per lo meno per quei disabili che hanno sempre lottato per ottenere l’equiparazione ai cosiddetti “normodotati”, risulta abbastanza beffarda la conquista dell’uguaglianza con tutti gli altri proprio a causa di una pandemia che ci vede di parecchio svantaggiati di suo; basti pensare alle migliaia di disabili sensoriali chiusi in casa da quasi un anno, dato che usare trasporti pubblici in modo autonomo risulta proibitivo per un non vedente ad esempio; lo stesso valga per la mobilità autonoma, basata spesso sul tatto…. Don Milani affermava che non v’era peggiore disuguaglianza che trattare da eguali coloro che eguali non sono. Forse sarà bene ricordarlo al ministero della sanità chiedendogli dove sono finiti i dsabili gravi. Altrimenti saremo affidati al buon cuore o al pressapochismo di qualche direttore locale di ASL, e sarà fortunato il disabile che vince la lotteria del vaccino.

Dott. Giovanni Taverna

Consigliere Nazionale

Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti  UICI

Sicilia – Covid, ciechi e ipovedenti, minori difese e vaccini

Il presidente regionale dell’Uici, Minincleri ha scritto al governatore Musumeci e all’ assessore Razza per chiedere anche in Sicilia priorità nella somministrazione vaccinale per queste categorie protette. Ma anche per accompagnatori e collaboratori

Ciechi assoluti o parziali e ipovedenti gravi sono tra le categorie con minori difese rispetto al covid, perché ‘vedendo’ esclusivamente attraverso il tatto, sono costretti a toccare qualunque cosa, senza guanti o protezioni, esponendosi così al contagio”.

Lo ha ricordato il presidente dell’Uici regionale Gaetano Renzo Minincleri che ha indirizzato una lettera al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e all’assessore alla Sanità Ruggero Razza in cui chiede che queste categorie protette “abbiano priorità nella vaccinazione anti-covid”.

Minincleri, nella missiva, ha sottolineato come il Commissario per l’emergenza covid, Domenico Arcuri, abbia accolto l’appello lanciato dal presidente nazionale dell’Uici, Mario Barbuto, “per inserire le persone con disabilità visiva nel programma di vaccinazione delle prossime settimane”.

Barbuto, per ovvi motivi, aveva rimarcato anche la necessità di vaccinare anche accompagnatori e collaboratori che vivono in simbiosi con i ciechi.

Per esempio, ha detto Minincleri parlando della Sicilia, “il personale delle strutture dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in tutta l’Isola, della Stamperia Regionale Braille di Catania e del Centro regionale Hellen Keller, scuola cani guida, di Messina”.

Nella lettera il presidente Minincleri, oltre a dichiarare l’apprezzamento dell’Uici regionale per “la decisa e concreta azione intrapresa dalla Giunta Musumeci a tutela della salute dei cittadini siciliani”, e “consapevole delle difficoltà insite nella gestione dell’attuale emergenza sanitaria”, ha messo a disposizione le dodici strutture dell’Uici sul territorio Regionale.

Queste ultime si occupano anche di prevenzione dell’ipovisione, in particolare per le patologie legate agli schermi a luce blu, quelli di pc e telefonini, che hanno avuto un’impennata a causa della crescita esponenziale dell’uso di questi dispositivi a causa del telelavoro e della didattica a distanza.

L’Uici siciliano, inoltre, dall’aprile del 2020, ha approntato un help center telefonico per la dad rivolta sia a ciechi e ipovedenti che ai vedenti. Il centro fornisce assistenza agli insegnanti, ma anche supporto psicologico agli allievi, anche vedenti.

“Stiamo consolidando – ha detto Minincleri, che è un insegnante in pensione – una rete virtuosa dialogante sui bisogni degli studenti, siano essi non vedenti, ipovedenti o vedenti”.

E ha ribadito la denuncia sulla “carenza di dispositivi multimediali ed elettronici specifici per gli studenti in particolare con pluridisabilità”.

Nella foto: Gaetano Renzo Minincleri

Aosta – Vaccinazioni Covid-19

La sezione valdostana dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (UICI)  ha concordato con l’azienda sanitaria della Valle d’Aosta una corsia dedicata per la vaccinazione anti Covid-sars 2 dei ciechi e degli ipovedenti e dei loro accompagnatori.

Gli interessati ad usufruire della corsia dedicata possono telefonare al numero dell’UICI 01 65 44 440 nei giorni di martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 o lasciare un messaggio in segreteria indicando nome, cognome e numero di telefono (compresi eventuali accompagnatori), oppure inviare una mail a uicao@uiciechi.it.  L’elenco degli interessati sarà da noi inoltrato all’azienda sanitaria che procederà alle prenotazioni.