Iniziative IAPB e collaborazione UICI

Sulla base di quanto previsto dal nostro statuto sociale che indica nella “prevenzione della cecità” una delle voci di maggior rilievo della nostra missione associativa, tenuto conto dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dalla nostra Assemblea Nazionale dei quadri dirigenti nel 2018 relativo alla gestione delle relazioni con IAPB, abbiamo cercato di sviluppare una nuova rete di contatti e rapporti sia con i vertici dell’Agenzia, sia con organizzazioni similari come CBM Italia e SI.GLA (Società Italiana Glaucoma) con la quale, in particolare, abbiamo definito un programma di azione comune in vista del 2020.

Con IAPB, in attesa che siano definitivamente chiarite le ben note vicende legate alla controversia giudiziaria relativa alle modalità di modifica dello statuto, abbiamo comunque stabilito di tornare a svolgere parte attiva in seno agli organi direttivi nazionali, sia pure nella posizione di semplice componente di minoranza.

Siamo comunque certi di poter raggiungere, nel tempo, più positive modalità di cooperazione e di cogestione della IAPB, in conformità con lo spirito dei padri fondatori dell’Agenzia e con le aspettative della cittadinanza tutta, interessata alle azioni di prevenzione da sviluppare, piuttosto che alle mere beghe e controversie legali alle quali siamo oggi condannati e raccomandiamo pertanto di non interrompere le attività comuni intraprese e anzi di svilupparne di nuove.

In questo spirito e con questi auspici, riteniamo appunto opportuno che le nostre strutture territoriali intrattengano positivi rapporti di collaborazione con IAPB, sviluppando iniziative comuni o aderendo alle campagne di prevenzione previste, purché non ci vengano richieste improprie sottoscrizioni di impegni che vadano oltre l’ambito specifico della singola iniziativa che rischierebbero di ledere il sacrosanto principio di autonomia che sezioni territoriali e sedi regionali dell’Unione devono comunque mantenere e tutelare.

Sulla base delle indicazioni sopra richiamate, invitiamo pertanto i nostri organi dirigenti regionali e territoriali a dare liberamente la propria adesione e ad assicurare l’indispensabile apporto dell’Unione alle iniziative comuni perché abbiano il pieno successo, in primo luogo per rendere un servizio ai cittadini italiani, in seconda istanza per contribuire a modificare e migliorare quel clima di reciproca collaborazione con IAPB particolarmente compromesso negli ultimi anni.

Museo Omero – Mostra Rabarama e i giovani artisti

Ultima settimana per visitare la mostra con visite guidate gratuite

Finissage con il laboratorio per famiglie “Cambio pelle”  

Al Museo Omero c’è tempo fino al 1 Settembre per visitare la mostra “Rabarama e i giovani artisti” presso la settecentesca Mole Vanvitelliana di Ancona, evento centrale dell’VIII edizione della “Biennale Arteinsieme – cultura e culture senza barriere”.  Ingresso libero e visite guidate gratuite tutti i giorni alle ore 18.

Le opere di Rabarama sono “Trans-azione B” e “In-cinta”: affascinanti lavori che rappresentano figure umane raccolte su se stesse in momenti di riflessione, con sguardi intenti e pensierosi su corpi intagliati e marchiati con forme e colori diversi.
Accanto alle opere dell’artista i lavori finalisti del Concorso Arteinsieme: dodici sculture di studenti dei Licei Artistici e delle Accademie di Belle Arti ispirate alla poetica di Rabarama, postazioni audio e video con i lavori musicali realizzati dagli studenti di Conservatori e Licei musicali e ispirati al tema dell’orchestra, con riferimento al maestro Michele Mariotti. Per la sezione Libri speciali in esposizione dieci libri multisensoriali realizzati dagli alunni degli Istituti comprensivi che hanno inventato storie ispirate ai due testimonial, le hanno tradotte in Braille e illustrate con immagini tattili.

Laboratorio per famiglie “Cambio pelle”

Per salutare le opere che ci tengono compagnia da giugno, domenica 1 settembre alle ore 17 vi proponiamo un laboratorio per famiglie con visita in mostra “Rabarama e i giovani artisti” e la lettura del libro tattile “Cambio pelle” realizzato dal Dipartimento Educazione del Museo Omero.
Seguendo la trama della storia di Pippo il Camaleonte e la fantasia dei bambini, sarà curioso realizzare il vostro animale preferito che cambia pelle e magari toccare un serpente con una folta pelliccia o un pulcino con la corazza!!!
Al termine dell’attività una sorpresa per grandi e piccoli.

La mostra è promossa dal Museo Tattile Statale OmeroTACTUS Centro per le Arti Contemporanee, la Multisensorialità e l’Interculturalità in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali tramite la Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, la Direzione Generale Musei – Servizio II – Gestione e Valorizzazione dei Musei e dei Luoghi della Cultura, la Direzione Generale Educazione e Ricerca – Servizio I, Ufficio Studi – Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio (Sed).

INFO MOSTRA E LABORATORIO

Ingresso libero.
Per l’ultima settimana di mostra l’orario di apertura è: martedì-sabato 17-20 domenica 10-13 e 16-20.
Visite guidate gratuite tutti i giorni alle ore 18.

Laboratorio con prenotazione obbligatoria entro venerdì 31 agosto al tel./whatsapp 335 56 96 985.
Età consigliata: 4-10 anni.
Costo: 4 euro a partecipante.
Gratuito: bimbi 0-4 anni, disabili e loro accompagnatori. Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28 Ancona
www.museoomero.it
#museoomero #arteinsieme2019  Facebook, Twitter, Instagram, Youtube

Irifor – Attività formative 2019-2020: Percorso di formazione base di tiflodidattica

La Sede Centrale dell’I.Ri.Fo.R. propone un percorso di formazione base di Tiflodidattica di 140 ore, articolato in 4 corsi di 35 ore ciascuno, frequentabili anche separatamente, così strutturato:

1. Inclusione scolastica dei non vedenti e degli ipovedenti;

2. Braille: prerequisiti e didattica;

3. Sussidi tiflodidattici e discipline scolastiche;

4. Tifloinformatica.

I corsi sono destinati ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado e agli educatori scolastici ed extra-scolastici. Per favorire la partecipazione, i 4 corsi saranno svolti in FAD, attraverso il sistema interattivo GoToMeeting, scaricabile gratuitamente da Apple Store e Play Store. Saranno create delle aule virtuali, nelle quali sarà possibile interagire con i docenti. Per una interazione pienamente soddisfacente, si dovrà disporre di connessione via cavo o rete wireless. Poiché GoToMeeting non è completamente accessibile, sarà opportuno che i corsisti con disabilità visiva siano  affiancati da un assistente.

I corsi saranno svolti in sequenza tra il 1° ottobre 2019 e il 13 febbraio 2020. Le lezioni saranno tenute nei giorni centrali della settimana, dalle 15:00 alle 18:00. Tutte saranno registrate. Le presenze saranno accertate tramite tracciamento. Sarà rilasciata certificazione delle competenze ai corsisti che avranno frequentato almeno 24 ore su 35 e avranno superato la prova finale, da svolgersi in presenza. 

In calce ed in allegato, i dettagli didattici ed organizzativi dei 4 corsi, che, a breve, saranno pubblicati anche sulla piattaforma del MIUR “SOFIA”.

Per fruire di uno o più corsi, occorrerà inviare una richiesta di iscrizione a: archivio@pec.irifor.eu

indicando:

1.Il titolo (o i titoli) del corso (o dei corsi) di proprio specifico interesse;

2. Nome e Cognome;

3. Indirizzo postale;

4. Indirizzo digitale;

5. Numero di telefono;

6. Qualifica

(Se docenti, si prega di specificare se di ruolo, abilitati, a contratto a tempo determinato, con specializzazione per le attività di sostegno didattico, assegnati su posto comune, su posto di potenziamento o su posto di sostegno. Se educatori, si prega di specificare se scolastici e/o extrascolastici).

Alla richiesta di ammissione andrà allegata, pena l’esclusione, la ricevuta di pagamento della quota di iscrizione, fissata in € 80,00 a corso.

Il pagamento potrà essere realizzato tramite la Carta del Docente oppure tramite versamento sul conto corrente dell’Istituto, IBAN: IT 15 H 07601 03200 000034340000.

Gli iscritti riceveranno, al proprio indirizzo digitale, le credenziali di accesso e le comunicazioni che si renderanno eventualmente necessarie.

Le informazioni fornite con la richiesta di iscrizione saranno tutelate ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

La proposta nasce dall’esigenza, largamente avvertita, di dotare il personale docente ed il personale educativo delle conoscenze, teoriche e strumentali, minime indispensabili per sostenere efficacemente i bambini, gli alunni e gli studenti con disabilità visiva nei percorsi di apprendimento e di formazione. Si prega, perciò, di collaborare al successo dell’iniziativa, sollecitando l’attenzione e l’iscrizione di tutti i potenziali interessati.

Di seguito, il percorso formativo nel dettaglio:

INCLUSIONE SCOLASTICA DEI NON VEDENTI E DEGLI IPOVEDENTI: Allegato 1

BRAILLE: PREREQUISITI E DIDATTICA: Allegato 2

SUSSIDI TIFLODIDATTICI E DISCIPLINE SCOLASTICHE: Allegato 3

TIFLOINFORMATICA: Allegato 4

Irifor – Percorso di formazione base di tiflodidattica, di Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Autore: Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Siamo lieti di poter comunicare anche ai lettori della stampa associativa il lancio di un corso di tiflologia che si rivolge ai docenti in servizio, agli assistenti scolastici e post scolastici.

Sono 140 ore di formazione suddivise in 4 corsi da 35 ore. Il corso sarà svolto in FAD e vedrà la partecipazione dei massimi esperti della materia. Saranno quindi create delle vere e proprie aule virtuali, nelle quali sarà possibile interagire con i docenti. Il corso si concluderà con una prova in presenza per verificare le competenze acquisite. I 4 corsi, frequentabili anche separatamente, saranno così strutturati:

1. Inclusione scolastica dei non vedenti e degli ipovedenti;

2. Braille: prerequisiti e didattica;

3. Sussidi tiflodidattici e discipline scolastiche;

4. Tifloinformatica.

La proposta nasce dall’esigenza, largamente avvertita, di dotare il personale docente ed il personale educativo delle conoscenze, teoriche e strumentali, minime indispensabili per sostenere efficacemente i bambini, gli alunni e gli studenti con disabilità visiva nei percorsi di apprendimento e di formazione.

Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla costruzione di questa proposta e in particolare i coordinatori della Commissione Nazionale “Istruzione e Formazione” dell’Uici, il Presidente Nazionale, tutti i docenti.

Confidiamo nella collaborazione di tutti affinchè questo corso venga diffuso sul territorio anche perché i docenti in servizio potranno acquistarlo con la carta del docente tramite la piattaforma SOFIA del MIUR.

Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Vice Presidente e Direttore scientifico Irifor 

Irifor – La tiflologia come guida per il cammino scolastico di ciechi e ipovedenti, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

L’Istituto crede profondamente nella necessità di favorire la cultura tiflologica per migliorare l’integrazione scolastica e sociale dei nostri ragazzi e per questo ha dato vita a due iniziative:

Una convenzione con Erickson Italia e un libro su Mario Mazzeo. Della prima parlerò in un apposito articolo.

Il libro curato da Marco Mazzeo e Ersilia Bosco, rispettivamente figlio e moglie di Mario, si compone dei suoi scritti principali. Il volume uscirà entro fine settembre e sarà ufficialmenmte presentato al cconvegno Erickson di novembre a Rimini. Il volume sarà disponibile in cartaceo, CD audio,  ibook, a caratteri ingranditi e in braille.

Per ricordare chi era questo amico, riporto qui di seguito il ricordo che di lui scrisse un altro grande amico dell’integrazione scolastica e dirigente associativo: Enzo Tioli. Chiudo con un ricordo che di Mario fece una famiglia da lui seguita. Per sapere quando uscirà il volume tenete sotto controllo il nostro sito e i nostri social oltre che la stampa associativa.

Spero che tutti sapremo diffondere questo libro affinchè cresca la cultura dell’integrazione scolastica.

RICORDO DI MARIO MAZZEO

Con la drammatica scomparsa di Mario Mazzeo, la tiflologia italiana perde, senza ombra di dubbio, uno dei suoi massimi cultori: l’uomo che, negli ultimi quindici anni, con maggior impegno, assiduità ed efficacia, si è prodigato per diffonderla, per spiegarla, per darle una connotazione di grande calore umano. Con l’improvvisa scomparsa di Mario Mazzeo, “Tiflologia per l’integrazione”, perde uno dei suoi più validi e preziosi collaboratori.

Con la scomparsa di Mario Mazzeo noi tutti perdiamo un amico carissimo, sempre disponibile ad ascoltare, a comprendere, ad aiutare…

Mario aveva soltanto 54 anni e stava attraversando quella fase dell’esistenza nella quale i grandi intellettuali riescono a dare il meglio di sé. Ne dà sicura testimonianza l’eccezionale mole di lavoro che egli riusciva a svolgere, benché da qualche anno fosse afflitto da un male che gli imponeva inaudite sofferenze, sopportate con stoica serenità.

Dopo la cessazione dei corsi di specializzazione, presso l’Istituto “A. Romagnoli”, dove egli era stato apprezzato docente, Mario, quasi presagisse di poter disporre di poco tempo ancora, aveva moltiplicato i suoi impegni.

Svolgeva attività di libero professionista, a Roma, come psicologo.

Le sue collaborazioni con riviste specializzate sui problemi dell’handicap non si contano.

Da anni, provvedeva gratuitamente alla redazione di “Gennariello”, il glorioso mensile che, fin dal 1925, accompagna i bambini ciechi e che egli era riuscito a far amare anche dagli adulti.

Prestava opera di consulenza psicopedagogica a molte sezioni provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi, assumendo direttamente la cura di casi particolarmente gravi e complessi.

Il contributo che Mario ha dato, fino all’ultimo, ai gruppi speciali di lavoro ed alle commissioni dell’Unione è risultato sempre determinante.

Parlatore affascinante, Mario era richiestissimo, come docente nei corsi di specializzazione e di alta qualificazione per gli insegnanti, come relatore nei convegni, come conferenziere. La chiarezza dei concetti, fondata su di una preparazione vasta e profonda, la vivacità dell’esposizione, il caldo senso di umana simpatia che egli sapeva suscitare, trasformavano sistematicamente gli incontri con lui in occasioni per l’approfondimento ed il chiarimento anche dei problemi più delicati. Inevitabilmente, al termine di ogni incontro, Mario riusciva a conquistarsi una nuova nutrita schiera di ammiratori.

Dedicò un’attenzione particolarissima ai problemi formativi ed esistenziali degli ipovedenti, per i quali suggeriva possibili soluzioni, sulla base dei propri vissuti personali, rivisitati alla luce di una sicura dottrina.

I problemi della cecità sono sempre stati affrontati da lui con chiarezza di vedute e con grande sensibilità. Egli non ha mai tentato di nasconderne la gravità delle conseguenze e dei condizionamenti, la cui incidenza risulta più drammatica in determinate fasi dell’esistenza, come l’infanzia, l’adolescenza e la vecchiaia. Comunque, sapeva anche indicare prospettive rasserenanti.

Riusciva sempre a far emergere la dimensione umana dei problemi, dando ai suoi interlocutori (fossero essi giovani ciechi o genitori di bambini ciechi) la certezza di poter trovare in se stessi le risorse per superare anche le più difficili situazioni.

La fiducia incrollabile nella forza dello spirito e la ferma convinzione di non potersi sottrarre al dovere di tener fede agli impegni hanno condotto Mario Mazzeo a profondere tutte le sue energie, fino all’ultimo momento.

Mario ci ha lasciato la mattina di giovedì 1° marzo, tornando in aereo da Trieste, dove aveva partecipato ad un incontro di studio.

Eccezionale è stata la sua vita; degna di un apostolo è stata la sua fine.

(Enzo Tioli)

I GENITORI RICORDANO MARIO MAZZEO

Ci siamo sempre dati del “lei”, ma ora che le distanze non hanno più alcun peso, diamoci del “tu”, caro Mario.

Hai percorso negli ultimi anni un cammino davvero impervio: ho cercato di farti sentire la nostra stima e la nostra partecipazione alla tua grande sofferenza. Lottare contro un male che ti divora giorno dopo giorno e vivere comunque intensamente la propria professione fino alla fine, è qualcosa che solo poche persone sono in grado di fare. Tu lo hai fatto, Mario! Lo hai fatto e per renderti utile agli altri e per essere utile a te stesso, per non ripiegarti in uno sterile compatimento o in una angosciante attesa dell’evolversi della vicenda.

Non so se tu fossi “credente”; certo è che non ti dispiaceva che io pregassi per te. “Proviamole tutte, professore! Perché no?” – mi dicesti una volta in proposito tra il serio ed il faceto. Rimasi un po’ perplesso, ma poi capii che era un modo per sdrammatizzare un po’ la cosa.

Oggi prego il Signore che ti doni la gioia promessa ai giusti. Perché giusto tu sei stato, per quanto mi risulta dal conoscerti in tante occasioni. Giusto mi sei apparso nei tuoi discorsi e nel tuo modo di vivere. Mai presuntuoso, né ricco, né distaccato, sempre e invece preoccupato di indicarci il corretto percorso per far compiere a Cristina ulteriori passi avanti e per dare a noi maggiore serenità.

Grazie Mario! Grazie di tutto! Possa ciò che hai fatto con gratuita disponibilità per noi, in quindici anni di preziosi incontri da te a Roma o da noi a Foggia, meritarti il gratuito amoroso abbraccio del Padre che è nei Cieli. Non ch’io abbia validi elementi per ritenerlo, ma quand’anche la tua speranza in una dimensione ultraterrena fosse buia come i tuoi occhi di cieco, sono certo che il Padre ti ha aperto gli occhi e ti ha abbracciato contento di te e del tuo impegno per i tuoi fratelli.

Hai voluto essere subito “polvere”, senza attendere la lenta inesorabile dissoluzione, perché sei sempre stato persona dalla scelta decisa e totale. Per noi sei non “polvere”, ma presenza viva. Posso assicurarti che il nostro ricordo di te è più che mai vivo: è Cristina a richiamarti spesso alla nostra memoria; Cristina con i suoi problemi, con i suoi comportamenti di difficile interpretazione, per i quali non possiamo più contare sul tuo aiuto. Ma, ricordando e rileggendo le tue osservazioni, i tuoi consigli, rivedendo con gli occhi della mente il tuo sorriso benevolo e rassicurante, ci pare di trovare il bandolo della nuova matassa e di svolgerne il filo un po’ per volta.

Mario, dacci ancora una mano! Facci un gran favore! Cosa? Beh, chiedi al Signore di guidarci sempre nel nostro cammino e con la tua preghiera, gradita al Signore, otterrai per noi più di quanto possiamo sperare!

Un affettuoso abbraccio, caro Mario!

Vito, Maria e Cristina Pacillo

Estate. Tempo di vacanza e riflessione, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Scrivo queste poche righe per condividere, se qualcuno avrà la pazienza di leggerle, alcuni pensieri.

Prima di tutto voglio augurare buone vacanze a tutte e a tutti. Auguro buone vacanze anche a tutti coloro che collaborano e lavorano per la nostra famiglia associativa; poi, auguro a tutti i colleghi dirigenti e alle socie e ai soci una vacanza serena.

Penso, però, che non vi sia tempo migliore delle vacanze per fermarsi a riflettere e, come si dice, a farsi un esame di coscienza.

Non credo che dovremmo riflettere sulla nostra vita ma su alcuni temi portanti della nostra associazione certamente sì.

Penso che per una buona riflessione dovremmo farci guidare da queste quattro chiavi:

ci vuole continuità, coerenza, condivisione e non bastano le sole risposte tecniche.

Se la nostra riflessione si circostanzia su queste chiavi ci porterà sicuramente a dei risultati.

Io credo di poter dire che la chiave a cui ho certamente dato seguito è la quarta: non bastano le sole risposte tecniche.

Ho impegnato nella mia attività, tutta la mia passione e il mio amore per l’associazione e in particolare per l’I.Ri.Fo.R.

Le altre chiavi qualche problema me lo pongono perché, mentre riesco a valutare la mia continuità, le altre due chiavi non riesco a valutarle e spero che possano essere valutate da chi mi legge o da chi mi ha dato fiducia prima come dirigente locale, poi come dirigente regionale e infine come dirigente nazionale.

Tutti noi che sentiamo di poterci e doverci impegnare a ogni livello dobbiamo mettere al centro queste chiavi per poter rispettare chi, davvero, deve essere al centro del nostro agire: le persone.

Molto spesso, presi dal vortice del lavoro si perdono di vista le persone e questo ci porta lontano dal nostro compito primario.

Riusciamo anche a compiere azioni rilevanti su vari aspetti ma poi ci accorgiamo che chi ci osserva non sempre può comprendere cosa stiamo facendo o cosa stiamo cercando di comunicare.

Mi sono accorto, in alcune occasioni, che le mie azioni erano arrivate in modo distorto o impreciso ma non per cattiveria bensì proprio per la frenesia del nostro operare.

Allora, oggi che il riposo ci fornisce l’occasione, potremmo fermarci a riflettere sul nostro essere dirigenti proprio in base a queste quattro chiavi anche se da questa riflessione potrebbe scaturire qualche sorpresa poco piacevole per noi ma positiva per l’organizzazione.

Sembrerà strano ma vi propongo delle letture che vi stupiranno:

vi propongo lo Statuto sociale dell’Unione, dell’I.Ri.Fo.R e i relativi regolamenti.

Se lo faremo con il giusto approccio potremo ricavarne utili spunti di riflessioni che alla ripresa ci potrebbero aiutare per prepararci con maggiore forza all’anno del centenario e del Congresso.

Mi piace suggerire, e cercherò di farlo a mia volta, di leggere questi documenti calandoci dentro le quattro chiavi.

Un’altra lettura potrebbe essere quella delle mozioni congressuali e delle relazioni consuntive e programmatiche dei vari anni.

Credo di poter dire che, senza tema di smentita, si sia fatta tanta strada dal 2015 ma se si pensa a cosa ci siamo impegnati a compiere, molta strada abbiamo da fare.

Abbiamo un vantaggio, possiamo non perdere tempo in cerca di una guida perché la guida c’è e ha tutte le patenti per una guida capace e sicura.

Possiamo e dobbiamo lavorare sulle idee, sulle strategie e sulle persone che queste idee e queste strategie devono attuare guidate da un presidente capace, sicuro e determinato come Mario Barbuto. Tutti insieme, in modo condiviso e collegiale dovremo portare questa nostra grande casa nel futuro.

Irifor – Bando 2019 per l’individuazione di assistenti tiflologi a supporto dei centri di consulenza tiflodidattica

I Centri di Consulenza Tiflodidattica sono risorse indispensabili per l’erogazione dei servizi di supporto all’inclusione scolastica dei ragazzi non vedenti e ipovedenti.

Nella sua ultima seduta, Il Consiglio di Amministrazione Nazionale  dell’I.Ri.Fo.R. ha deliberato di sostenere i Centri tiflodidattici mediante l’emanazione di un bando sperimentale per l’assunzione a tempo determinato di assistenti tiflologi, al fine di potenziare e migliorare il servizio offerto dai Centri presenti sul territorio nazionale e facenti capo alla Biblioteca Regina Margherita e alla Federazione Pro Ciechi.


Presentazione del bando

I Centri di Consulenza Tiflodidattica, costituiti dalla Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” e dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, svolgono attività di consulenza presso famiglie, scuole e altri operatori per assicurare un supporto adeguato al processo di inclusione  scolastica e sociale dei bambini e dei ragazzi con disabilità visiva e con disabilità aggiuntive.
Ognuno nel proprio territorio di competenza, i tiflologi operanti nei singoli CCT, svolgono il loro servizio prevalentemente in forma itinerante, raggiungendo le scuole e i luoghi dove la loro presenza e consulenza vengono richieste.

Obiettivi

Per meglio organizzare e rendere più efficace il servizio di consulenza, date sovente le difficoltà dei tiflologi a spostarsi su un territorio spesso molto vasto, a titolo sperimentale, l’Irifor ritiene particolarmente opportuno affiancare gli attuali operatori dei CCT con altra unità in possesso di formazione specifica ed esperienza sul campo, tale da fornire un concreto supporto all’attività dei Centri.

Destinatari

Il bando prevede la selezione di n. 11 unità con formazione tiflologica, per supportare gli attuali tiflologi dei Centri di Consulenza Tiflodidattica delle seguenti sedi, fatta comunque salva la possibilità di una riorganizzazione territoriale più complessiva:

Agrigento, Bari, Cagliari, Campobasso, Catania, Chieti, Firenze, Napoli, Padova, Reggio Calabria, Trieste.

Requisiti per l’ammissione

Le candidate e i candidati devono possedere i seguenti requisiti alla data di pubblicazione del presente bando:

• cittadinanza italiana

• età compresa tra 25 e 44 anni

• diploma di laurea triennale 

• almeno tre anni di esperienza in attività documentabili nel campo della disabilità visiva e della pluriminorazione

• conoscenza degli ausili tiflodidattici e tifloinformatici

• possesso di patente B e disponibilità a spostarsi sul territorio.

Compiti e mansioni

Al termine della selezione verrà compilata una graduatoria dalla quale saranno scelti, secondo la posizione acquisita da ciascuno, gli undici candidati per svolgere un servizio di affiancamento nella consulenza tiflologica e tiflodidattica, di progettazione, di amministrazione e di gestione d’ufficio del Centro.

Termini di presentazione della domanda e documentazione richiesta

La domanda, redatta secondo lo  schema riportato nel presente bando, va inviata a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo: archivio@pec.irifor.eu

E va presentata entro il 1° settembre 2019, allegando i seguenti documenti:

• CV in formato europeo

• Copia fotostatica di un documento di riconoscimento

• ogni altro documento ritenuto utile ai fini della valutazione.

N.B.: i candidati selezionati, all’atto dell’incarico, avranno l’obbligo di produrre i documenti relativi ai titoli e ai requisiti dichiarati nel CV e nella domanda.

Selezione
La selezione sarà effettuata sulla base della documentazione prodotta e di un colloquio personale con i candidati, tendente ad accertare il possesso dei requisiti richiesti.

Per la selezione, viene nominata una commissione così costituita:

  • Il presidente nazionale dell’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti e dell’Irifor
  • Il presidente della Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”
  • Il presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi
  • La coordinatrice nazionale dei Centri di Consulenza Tiflodidattica
  • Il direttore scientifico dell’Irifor.

Il giudizio della commissione è inappellabile.

Inquadramento economico

Le persone selezionate, saranno inquadrate al III livello funzionale del CCNL del commercio, per un incarico della durata di nove mesi (1 ottobre 2019 – 30 giugno 2020), con orario settimanale di trenta ore.

SCHEMA

Potenza – Visita guidata al museo

Interessante, appassionante ed unica nel suo genere, almeno per Potenza è stata la visita guidata al percorso museale di palazzo Loffredo, sede del museo archeologico nazionale Dinu Adamesteanu che si è svolta sabato scorso 6 luglio. La visita promossa dall’U.N.I.Vo.C. Sezione di Potenza è stata organizzata in collaborazione con la soprindendenza archelogica della Basilicata e la supervisione tecnica dell’Arch. Daniela Galasso che ha realizzato per l’occasione 3 mappe tattili che hanno consentito alle persone non vedenti di individuare correttamente e nella esatta collocazione ogni reperto e/o elemento illustrato dall’archeologa Rossana Greco.

“È stato emozionante toccare la teca dove sono conservati i resti di una nobile di alto rango sociale  appartenente al popolo degli Enotri; grazie alla mappa tattile abbiamo potuto toccare la collocazione puntuale della ricca parure di ornamenti  e il vasellame così come ritrovato nella tomba del VI sec. a. C. L’archeologa ha spiegato il ritrovamento dei reperti  e ha simulato anche lo scavo”. Toccare l’ambra utilizzata per fare monili molto in auge nel periodo che va dal nono all’ottavo secolo avanti Cristo e i vasi di terra cotta dei quali  si vedevano addirittura le tracce del tornio è stato impareggiabile dal punto di vista estetico e di conoscenza, soprattutto per chi non vede e si sarebbe dovuto accontentare di una semplice spiegazione orale.
La costruzione puntuale delle mappe tattili e ad alta leggibilità per gli ipovedenti, seppur non realizzate da stamperie dedicate, dimostra, se ve ne fosse bisogno, che l’accessibilità è una pratica attuabile anche a costi più contenuti, se però alla base vi sono le competenze giuste e la conoscenza appropriata della esplorazione tattile. Grazie all’Arch. Daniela Galasso per aver avviato in collaborazione con l’UICI e U.N.I.Vo.C la sperimentazione del laboratorio delle mappe tattili. Esperienza, dunque, da ripropore assolutamente in autunno con il coinvolgendo di altre persone.

I visitatori esplorano tattilmente la mappa del luogo

I visitatori esplorano tattilmente la mappa del luogo

Ricostruzione dello scheletro custodito in una teca (come si evince dalla foto precedente)

Ricostruzione dello scheletro custodito in una teca (come si evince dalla foto precedente)

 

Sensi d’estate – Caterina Murri, Foglio avorio della notte

Mercoledì 31 LUGLIO ore 21,30 – Corte della Mole
FOGLIO AVORIO DELLA NOTTE
Ingresso libero

con Stefania Terrè e accompagnamento musicale del Gershwin QuintetRegia di Antonio Lovascio. Testo di Caterina Murri.
Consulenza coreografica: Simona Lisi.

GERSHWIN QUINTET
Letizia Ragazzini
– sax soprano
Mariella Donnaloia – sax contralto
Isabella Fabbri – sax tenore
Laura Rocchegiani – sax baritono
Maria Giulia Cester – pianoforte

Caterina Murri ci ha lasciato di sé una piccola biografia intima, fatta di parole e di immagini, un ritratto della sua anima, della sua vitalità ma anche della malattia che la rendeva come lei stessa dice: “Una persona speciale”.
Come su un’altalena si spingeva a toccare le vette più alte della ragione per sconfinare nel “Regno della metafisica” e poi tornare giù, a piombo, verso gli abissi insondabili dell’anima. Caterina ci parla, ci racconta, forse ci spiega cosa voglia dire essere bipolare e lo fa in modo schietto, ironico, attraverso parole dense e immagini caleidoscopiche.
Caterina ci porta nel suo mondo, ci accompagna dolcemente, prendendoci per mano, come si farebbe con un bambino.

GLI APERITIVI DI MICA MOLE ore 18

Prima dello spettacolo alle ore 18 sarà possibile degustare ottimi apericena in tema con la serata preparati dal Mica Mole!, nuovo bar della Corte, gestito dalla Cooperativa Sociale “Lavoriamo Insieme” di Loreto. Prenotazione obbligatoria al numero 335 65 99 295.

ARTE
Aperte e visitabili dalle ore 21 alle ore 24 le sale del Museo Omero, dove sono esposti i disegni realizzati da Caterina Murri (per gentile concessione del Circolo Tennis di Agugliano), e la Mostra RABARAMA E I GIOVANI ARTISTI, evento culmine della VIII edizione della Biennale Arteinsieme, concorso nazionale rivolto al mondo della scuola che ha come artista testimonial Paola Epifani, in arte Rabarama. La mostra rappresenta perfettamente l’immagine dell’uomo moderno, frammentato e irrisolvibile, perennemente alla ricerca di unità e umanità, quella di cui tutto il mondo ha tanto bisogno. Uno spazio interattivo dove insieme alle sculture si possono leggere e toccare anche i libri tattili sull’artista, nati dalla fantasia dei più piccoli e ascoltare i lavori musicali degli studenti sul tema dell’orchestra, in onore al M° Michele Mariotti, altro testimonial della Biennale.

INFO
Lo spettacolo si svolge all’aperto, nella corte della Mole Vanvitelliana: i posti a sedere sono limitati (si accettano prenotazioni solo per persone con disabilità). In caso di pioggia lo spettacolo si terrà all’Auditorium “O. Tamburi” all’interno della Mole.
Come gli anni scorsi il nostro pubblico potrà sostenere l’Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero Onlus”.
La rassegna Sensi d’estate 2019 è realizzata dal Museo Tattile Statale Omero in collaborazione con il Comune di Ancona – La Mole Ancona, Opera Società Cooperativa, Associazione “Per il Museo Tattile Statale OmeroONLUS e con il supporto dei volontari del Servizio Civile Nazionale.

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28
60121 Ancona
Tel + 39 071.2811935
Email info@museoomero.it
#museoomero #sensidestate2019 

Per ulteriori informazioni consultare la pagina http://www.museoomero.it/main?p=news_id_5914

La nostra Scuola Cani Guida di Messina riparte alla grande

La Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti saluta con gioia e soddisfazione il ritorno operativo della Scuola Cani Guida – Centro Regionale Helen Keller di Messina che solo quindici giorni fa ha effettuato la consegna di quattro cani addestrati e di sei bastoni bianchi per ciechi, dopo oltre un anno e mezzo di silenzio e di paralisi.

Il Centro Helen Keller è e dovrà diventare sempre più una realtà di eccellenza del settore, grazie soprattutto all’opera dei nostri bravissimi addestratori e istruttori, tutti messinesi, per i quali ci adoperiamo con ogni mezzo al fine di garantire l’operatività, tenuto conto dell’alto livello di professionalità che hanno raggiunto.

Sarà nostra cura, inoltre, consolidare e rafforzare il rapporto di collaborazione con l’Università di Messina e in particolare con il dipartimento di Medicina Veterinaria con il quale sono oggi in essere proficui rapporti relativi al benessere, alla selezione e alla cura dei cani. In proposito la Presidenza del Centro intende organizzare la prossima Giornata Nazionale del Cane guida nell’area del dipartimento di veterinaria e in collaborazione con l’apparato universitario il 16 ottobre prossimo.

La Presidenza e la Direzione Nazionale dell’Unione confermano il grande interesse per il rilancio e lo sviluppo del Centro Helen Keller che dovrà divenire presto punto di eccellenza siciliano, italiano ed europeo, ben radicato nel territorio di Messina, grazie alla solidarietà di tanti e al sostegno prezioso e irrinunciabile della Regione Sicilia che mai ha fatto mancare il proprio apporto alle nostre attività in favore dei cittadini ciechi e ipovedenti.

Siamo certi che il grande impegno finanziario e organizzativo di questa Presidenza e Direzione Nazionale in favore del Centro Helen Keller di Messina per sostenerne il rilancio e per favorirne l’uscita dalla situazione di paralisi operativa e amministrativa, non è stato vano e non sarà sprecato.

Sono in atto contatti con autorità regionali e nazionali per organizzare visite conoscitive presso la sede del Centro a Messina, con la speranza di avere presto tanti ospiti graditi tra i quali forse anche il nuovo Ministro per la Famiglia e le Disabilità Alessandra Locatelli.

Lavorare a testa bassa e senza distrazioni è l’impegno di tutti noi per assicurare al Centro Helen Keller di Messina le condizioni amministrative, organizzative e operative più idonee a svolgere al meglio la propria missione per il maggior orgoglio dei cittadini messinesi, dei siciliani e di tutti noi.