Napoli – Comunicare con le mani, per superare ogni barriera

Corso per l’apprendimento del metodo Malossi
Maggio-giugno 2019

La Sezione Territoriale dell’U.I.C.I. di Napoli, con la Sezione Territoriale dell’Istituto di Ricerca, Formazione e Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) di Napoli organizza un corso per l’apprendimento del “metodo Malossi” – il linguaggio per comunicare con le persone sordo-cieche.

Il corso inizierà il giorno 25 maggio, si comporrà di 28 ore di lezioni frontali e si concluderà con un esame finale il giorno 29 Giugno 2019.
Il corso avrà luogo ogni sabato, presso la Sede Territoriale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in Via San Giuseppe dei Nudi, n.80 – Napoli – e le lezioni avranno una durata di 4 ore, dalle ore 9.00 alle ore 13:00.
Il contributo di partecipazione al corso sarà di 150,00 euro (per i soci UICI con tessera associativa aggiornata, la quota di iscrizione è pari a 100,00 euro).
Il corso è rivolto a docenti – i quali potranno attivare la “carta del prof – e agli educatori, ai genitori, ai volontari e a tutti coloro che sono interessati. Questi ultimi dovranno effettuare il pagamento tramite bonifico bancario, intestato a: Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione di Napoli – IBAN: IT 70 M 02008 03443 000104815866

Programma del corso:
Illustrazione ed esercitazione sul metodo Malossi; la tiflologia a sostegno dell’inclusione dei disabili pluriminorati; esercitazione con il Malossi; l’autonomia dei disabili sordo/ciechi.

Docenti del corso
– dott. Carlo Barbato – neuropsichiatra infantile,
– dott. Giovanni Bosco Vitiello –istruttore di orientamento mobilità e autonomia personale dei disabili visivi;
– dott. Massimiliano Imparato – esperto nell’insegnamento del “metodo Malossi”;
– dott. Antonio Russo – esperto in pluridisabilità e sordo cecità.

Per ulteriori informazioni, per l’attivazione della carta del docente e per le iscrizioni al corso è possibile rivolgersi all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti– referente Paola Capriglia, tel.0815498834, napoli@irifor.eu, uicna@uiciechi.it.

Le iscrizioni al corso dovranno essere effettuate entro il giorno 22 maggio 2019;
il corso verrà attivato con un minimo di 10 partecipanti.

Museo Omero: Pasqua e Pasquetta al Museo con tante attività gratuite

Il Museo Tattile Statale Omero, come al solito ad ingresso libero, sarà aperto a Pasqua e il Lunedì dell’Angelo con il seguente orario 10-13 e 16-19.
Tante e varie sono le attività gratuite per famiglie, con bambini di tutte le età: “Arrivi e partenze. Ancona città di mare”, una proposta per riscoprire la città attraverso poesie e sculture; l’intrigante gioco investigativo a base di Braille “Lo strano caso della mela d’oro perduta” e la speciale guida “Animali da museo”.
Inoltre le famiglie con bambini nello spettro autistico troveranno il percorso “Aprimi”, studiato per far vivere al meglio l’esperienza nel museo.
Infine tutti avranno la possibilità di godersi una passeggiata tattile nella storia della scultura e dell’architettura lungo le sale del Museo Omero, ospitato negli splendidi spazi della Mole.
Vi aspettiamo con le stesse attività e gli stessi orari anche il 25 aprile.

INFO
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona
telefono 071 28 11 93 5
cellulare anche con whatsapp 335 56 96 985.
#museoomero Facebook, Twitter, Instagram

Irifor – Il benessere nella terza età

L’Istituto per la Ricerca, Formazione e Riabilitazione, istituzione collegata all’UICI, ha deciso di richiedere alle sue strutture regionali una progettazione di azioni da dedicare ai ciechi ed ipovedenti over 65. L’attività di carattere sperimentale vuole, specie in questo primo anno d’avvio, promuovere attività di socializzazione per il benessere della terza età. Le progettualità saranno concentrate su sette direttrici che nello specifico riguarderanno:
– Attività motorie (ginnastica dolce, yoga, scherma, ecc.);
– Attività ricreative, culturali e di socializzazione (corsi e laboratori di teatro, passeggiate ecologiche, visite culturali, cineforum, ballo, laboratori di artigianato, cucito e cucina, gruppi di lettura ad alta voce, tornei di scacchi o carte, pesca;
– Attività di gruppo di approccio alle nuove tecnologie;
– Laboratori di gruppo di Autonomia personale e domestica;
– Visite domiciliari svolte attraverso volontari, anche del Servizio Civile;
– Attività di integrazione e inclusione sociale da svolgersi in collaborazione con altri soggetti territoriali (centri diurni per anziani, associazioni culturali ecc.);
– Servizi di trasporto da realizzarsi con altre associazioni del territorio (esempio Auser, Croce Rossa, UNIVOC, ecc.) al fine di favorire la partecipazione dei soci anziani alle attività associative ed extra associative.
L’I.Ri.fo.R. ha destinato queste attività a tutti i ciechi e gli ipovedenti, anche con minorazioni aggiuntive, purché over 65. Abbiamo chiesto al vice presidente nazionale dell’istituto, Massimo Vita, le motivazioni che hanno spinto a questa scelta. “Questa scelta è dettata dalla consapevolezza che i soggetti appartenenti alla fascia anagrafica della Terza età rappresentano, ormai, la maggioranza dei disabili visivi. Tale situazione che può essere ricondotta, almeno in parte, al fenomeno del progressivo invecchiamento della popolazione nazionale, richiede interventi efficaci e capillari per garantire inclusione sociale, autonomia personale e, in ultima analisi, sostenere il miglioramento delle loro condizioni di vita”. Queste le prime considerazioni, di fatto condivise da tutto il Consiglio d’Amministrazione I.Ri.Fo.R. che ha assunto all’unanimità la decisione; Massimo Vita aggiunge: “Non potevamo non rispondere che con azioni concrete all’appello lanciato dal nostro presidente Mario Barbuto, che a più riprese ci ha chiesto di non dimenticarci di questi amici. La nostra speranza è che questa sperimentazione possa riuscire a raggiungere un numero elevato di over 65 e per questo motivo abbiamo sollecitato le nostre strutture a dare massima attenzione a questa nuova tipologia d’intervento che l’Istituto si vuole dare dal 2019”.
Nei prossimi mesi scopriremo quanti e quali progetti, su tutto il territorio nazionale, l’I.Ri.Fo.R. ha deciso di sostenere per mettere al centro gli over 65 con disabilità visiva e con minorazioni aggiuntive.

Irifor – Resoconto CdA 16 aprile 2019, di Massimo Vita

Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R., nella seduta online del 16 aprile u. s., ha affrontato diversi argomenti che qui sintetizzo.

1. Progetto pluriennale Mercurio SmartBraille – Abbiamo deciso di aggiornare un così importante servizio che l’Istituto offre agli amici cieco sordi fissando le seguenti regole: ammettere al progetto chi possiede uno smartphone e una barra braille; la barra braille potrà essere richiesta alle USL territorialmente competenti mentre se lo smartphone non venisse concesso, l’Istituto rimborserebbe il cinquanta per cento del costo; rimane ferma la formazione di 40 ore a carico dell’Istituto.

2. Variazione prontuario prodotti AICA/Nuova ECDL – Il CDA, dopo aver preso visione di quanto presente sul mercato in materia, ha fissato i seguenti prezzi:
TIPOLOGIA PRODOTTO – PREZZO AL PUBBLICO – PREZZO AI SOCI UICI – PREZZO AI TC AFFILIATI – PREZZO AI VOLONTARI SCN IN SERVIZIO
Skills card: 80,00 euro – 65,00 euro – 52,00 euro – GRATUITO;
Costo singolo esame: 30,00 euro – 25,00 euro – 11 euro (=1*11) – GRATUITO;
Costo corso+esercizi: Gratis corso (esercizi 100 euro) – Gratis corso (esercizi 50 euro) – gratis – gratis;
Esame ECDL core Update: 70,00 euro – 60,00 euro – 50,00 euro – gratis;
Esame ECDL Full Standard Update: 70,00 euro – 60,00 euro – 50,00 – gratis.

3. Supporto coordinamento Progetto “Stessa strada per crescere insieme” – Questo importante progetto viene confermato ma con l’impegno a svolgere un programma di riorganizzazione e di interazione con i Consigli Regionali e con una seria verifica sul lavoro svolto dai singoli coordinatori.

4. Spazio fisso sulla radio web: ipotesi acquisto – Il Consiglio ha deciso di acquisire uno spazio mensile sulla radio web dell’Unione per far conoscere le azioni svolte nel territorio, almeno per due ore al mese, impegnando quindicimila euro e precisando che questa scelta vuole anche essere un sostegno attivo alla radio.

5. Esame progetti Bando Intervento Precoce – Il CDA ha approvato i progetti ritenuti ammissibili dal Comitato Tecnico Scientifico e verificati sul piano economico dall’ufficio. I consiglieri hanno espresso compiacimento per i progetti pervenuti ed hanno fissato al 10 maggio il termine ultimo per reintegrare i progetti: in mancanza non saranno erogati i finanziamenti.

6. Protocollo UICI-IRIFOR-Fondazione Consulenti per il Lavoro e formazione dirigenti – Si è deciso di attendere le determinazioni della Direzione Nazionale UICI in merito alla Convenzione con i Consulenti del Lavoro mentre per la formazione dei dirigenti associativi in materia di lavoro si procederà con la strutturazione di un corso online affidato agli esperti dell’Unione.

7. Proposta sostegno alla ricerca Università di Siena – Abbiamo accolto la richiesta di sostegno del Direttore dell’Unità complessa di oftalmologia di Siena, affidando la verifica al Comitato Scientifico e, in particolare, all’oftalmologo dottor Mannino, ed impegnando ventimila euro.

8. Relazione sull’attività svolta nell’anno 2018 e conto consuntivo – Il Consiglio ha approvato la Relazione a consuntivo e il relativo conto economico, che a breve saranno reperibili sul sito irifor www.irifor.eu.

9. Soggiorni cani guida – Abbiamo confermato l’impegno per questo progetto vincolando il sostegno alla realizzazione di due soggiorni che coprano l’intero territorio nazionale.

10. Soggiorni anziani – Dopo aver preso visione del risultato dei questionari sottoposti ai partecipanti dello scorso anno e dopo aver riflettuto su come riorganizzare detti soggiorni, si è deciso di riproporre l’esperienza con l’impegno ad incontrare gli ospiti per far comprendere loro l’importanza dell’impegno economico dell’Istituto e dell’intera Associazione.

11. Soggiorni sordo ciechi – L’impegno a favore degli amici cieco sordi continua con il proposito di allargare la platea dei partecipanti con una puntuale informazione al territorio.

12. Bando per l’introduzione alle tecnologie assistive – Riproporremo questo bando che ha dato buoni risultati con un impegno economico di euro 120.000,00.

13. Proposta Mario Rapisarda per accordo con Società IN.CO.LAB – L’Accordo proposto, che dopo la sottoscrizione sarà trasmesso al territorio, permetterà di sostenere i disabili visivi nella ricerca e costruzione di occasioni di lavoro.

14. Presentazione progetto “Arte del con-tatto” – Abbiamo deciso di sostenere questo Progetto che coinvolge la biennale dell’arte di Venezia, proposto dalla Commissione cultura dell’UICI e dal nostro Direttore Scientifico, impegnando la somma massima di settemila euro.

Nella riunione abbiamo approvato alcune delibere di urgenza e ascoltato i riferimenti dei componenti sulle singole azioni svolte nell’ultimo periodo.

Irifor – Genitori e figli: Sessualità e disabilità, di Maura Paladino

L’I.Ri.Fo.R. Presidenza Nazionale ha realizzato un Corso di formazione on line dal titolo “Sessualità e affettività nelle persone con disabilità visiva e pluriminorazione”, simile a quello svolto in presenza a Firenze a Ottobre, ma questa volta rivolto a genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva e a genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva e minorazioni aggiuntive.
Inizialmente sono state coinvolte le sezioni territoriali alle quali è stato dato il compito di organizzare i genitori che avrebbero voluto partecipare; successivamente le iscrizioni al corso sono state aperte anche ai singoli che desideravano collegarsi alla diretta on line da casa.
Il corso rappresenta una novità non tanto per il tema, che era già stato affrontato in altre occasioni, ma soprattutto per la modalità di erogazione.
È la prima volta che l’I.Ri.Fo.R. organizza un corso on line pienamente interattivo, nel quale partecipanti e docenti interagiscono parlando spontaneamente, come dal vivo, con il vantaggio non indifferente di rimanere ognuno nel proprio ambiente, senza dispendio di denaro e tempo.
L’applicazione utilizzata ha dato la possibilità al relatore di condividere anche lo schermo del proprio computer, in modo da mostrare agli ascoltatori slide e immagini che hanno aiutato la comprensione dei contenuti teorici.
Questo sistema di video conferenza è pienamente accessibile anche a chi non vede da smartphone, tanto è vero che uno delle docenti del corso, la dottoressa Maria Luisa Gargiulo, è non vedente.
I docenti intervenuti hanno affrontato il tema della sessualità e dell’affettività tenendo conto del fatto che i partecipanti fossero tutti genitori di bambini e ragazzi disabili visivi e pluriminorati, dando un taglio il più possibile concreto agli interventi, stimolando gli ascoltatori a presentare situazioni concrete su cui si potesse discutere.
Il corso ha previsto l’intervento del professor Morgante, ginecologo, che ha illustrato gli aspetti fisici e fisiologici della sessualità in età evolutiva; l’intervento della dottoressa Di Venti, psicoterapeuta, che ha sottolineato l’importanza del contatto in adolescenza e le diverse forme e modalità con cui si realizza all’interno delle relazioni interpersonali; l’intervento della sessuologa Giangreco, della psicoterapeuta Gargiulo e di Maximiliano Ulivieri che ha affrontato il difficile tema dell’assistenza sessuale in Italia.
Fra i temi più delicati emersi durante gli incontri vogliamo ricordare quello relativo alle diverse modalità del toccare.
Su questo argomento si sono soffermate soprattutto la dottoressa Gargiulo, psicoterapeuta, e la dottoressa Giangreco, sessuologa, spiegando ai genitori che esistono tre tipologie di tocco: il tocco per conoscere, il tocco per prendere, il tocco per accarezzare.
È importante che i genitori distinguano queste diverse modalità di toccare confinando la tendenza dei figli adolescenti disabili visivi a toccare con il fine della carezza con la scusa di toccare per conoscere. La non consapevolezza del tipo di tocco che si utilizza infatti può creare relazioni confusive e ambivalenti.
Durante il corso alcuni genitori si sono esposti raccontando le loro difficoltà con i figli proprio riguardo a questo tema e ad altri legati alla sessualità e gli esperti li hanno ascoltati e rassicurati suggerendo loro modalità di comportamento specifiche da attualizzare con i loro figli.
È stata sottolineata l’importanza di ottenere anche la collaborazione delle altre persone che relazionano con i ragazzi: insegnanti, operatori e tiflologici.
Questo purtroppo rappresenta un punto dolente perché la sessualità rappresenta un tabù, soprattutto nella scuola, ma anche nelle altre istituzioni, e lo è ancor di più quando si tratta di persone con disabilità.
Ci auguriamo che questa esperienza formativa in diretta on line sia solo l’inizio di numerosi corsi di formazione che l’I.Ri.Fo.R. erogherà, entrando (è proprio il caso dirlo!) nelle case degli utenti al fine di informare e, soprattutto, formare.

Museo Omero – “Sentieri di arte e musica”: tre serate di lirica accessibile e tour nelle Marche

Un esclusivo itinerario per non vedenti e ipovedenti con al centro la lirica del Macerata Opera Festival.
Dal 2 al 5 agosto 2019.

Il Museo Tattile Statale Omero, l’Associazione Arena Sferisterio e l’Università degli studi di Macerata insieme al Consiglio Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS Marche vi invitano anche quest’anno, dal 2 al 5 Agosto 2019, al tour Sentieri di Arte e Musica, un itinerario dedicato all’opera lirica, all’arte e alle bellezze naturali delle Marche, pensato esclusivamente per un pubblico non vedente e ipovedente.
Come nelle precedenti edizioni, il tour ruoterà intorno alle tre opere in cartellone per il Macerata Opera Festival: Il Rigoletto, La Carmen e Macbeth. Dal 2008 lo Sferisterio pone particolare attenzione all’accessibilità delle proprie proposte, offrendo un percorso gratuito ed unico in Italia.
Durante gli spettacoli sarà messo a disposizione un servizio di audiodescrizione e l’esperienza dell’opera lirica sarà ulteriormente arricchita da tre percorsi tattili guidati, durante i quali sarà possibile scoprire anche il dietro le quinte, salire sul palco e toccare i costumi, gli oggetti di scena, i disegni a rilievo delle scenografie e tanto altro ancora.
Il tour inizia con la visita delle città di Macerata e Fermo, prosegue con il Parco dei Sibillini e il Lago di Fiastra per terminare al Museo Omero.
Essendo i posti limitati l’accettazione delle adesioni seguirà l’ordine di arrivo dell’avvenuto pagamento dell’anticipo (120,00 euro pro capite) da trasmettere via fax al Museo Tattile Statale Omero al numero 071 28 18 35 8 o tramite mail a segreteria@museoomero.it all’attenzione di Giulia Cester, specificando nome e cognome, luogo e data di nascita, indirizzo di residenza, codice di avviamento postale, codice fiscale, telefono fisso, cellulare e mail.
Per il programma dettagliato si rimanda al seguente link: http://bit.ly/2CWbZJq

INFO
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28 Ancona
Tel. 0712811935
#museoomero Facebook, Twitter, Instagram, Youtube

Istituto dei Ciechi di Milano: Rodolfo Masto nominato Presidente, di Mario Censabella

Non avrei mai pensato che il nostro Presidente Cav. di Gran Croce Rodolfo Masto fosse tanto modesto da non comunicare subito l’ultimo importantissimo personale successo: essere stato nominato presidente del nuovo Consiglio di Amministrazione della più recente configurazione dell’Istituto dei Ciechi di Milano.
Rodolfo Masto già nel 1992 è stato nominato dal competente ministero, Commissario straordinario dell’Istituto. Sin d’allora Rodolfo Masto si è battuto per ottenere una normalizzazione delle cariche istituzionali dell’Ente.
Rodolfo Masto in tutti questi anni si è dovuto sobbarcare oneri e responsabilità non comuni facendo mantenere all’ente attività e impegni, non facendo mancare alcuna assistenza a coloro che erano in carico o che si rivolgevano all’Istituto dei Ciechi di Milano per ottenere assistenza e istruzione.
Dal 1992 a ieri Rodolfo Masto ha sfruttato tutte le sue conoscenze e il suo impegno per ottenere che gli organismi ministeriali preposti procedessero a emanare gli opportuni decreti, intesi a far nominare il nuovo consiglio di amministrazione concedendo all’Ente Istituto dei Ciechi di Milano le sue nuove prerogative e configurazioni.
Martedì 22 gennaio 2019 si è riunito il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente con tutte le sue facoltà e prerogative, nel corso della riunione ha provveduto alla nomina dei componenti del CdA della nuova Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano:
Rodolfo Masto, Presidente;
Giangiacomo Ruggeri, Vice Presidente;
Mario Barbuto, Consigliere;
Laura Stampini, Consigliere;
Alberto Colace, Consigliere;
Non sarebbe mio compito, modesto estensore di una realtà, esprimere pareri ma non posso esimermi dal rivolgere a Rodolfo Masto, al quale meritatamente è stata assegnata la Presidenza, il più vivo compiacimento; a tutti i componenti giungano le felicitazioni per il nuovo importante ruolo assunto: un abbraccio a Giangiacomo Ruggeri con il quale sono legato da sincera amicizia.
Ho conosciuto tutti i componenti poiché il nuovo Presidente mi ha usato l’attenzione di invitarmi al pranzo dopo il loro insediamento, quindi ho avuto modo di conoscerli, sono a tutti grato per l’attenzione e la simpatia con le quali si sono intrattenuti con me, io, modesto presidente onorario dell’Unione Italiana dei Ciechi di Milano.

Irifor – Corso online di formazione: “Riflessioni sulle esperienze di lavoro con i disabili visivi”

l’I.Ri.Fo.R Presidenza Nazionale, realizzerà la prima edizione di quest’anno del corso di formazione on line dal titolo “Riflessioni sulle esperienze di lavoro con i disabili visivi.”
L’ iniziativa, rivolta a coloro che lavorano con i disabili visivi, prevede un gruppo di minimo 5 partecipanti e massimo di 25 partecipanti, sarà svolta nelle giornate del 2 e 9 Maggio 2019 dalle ore 15.00 alle ore 18.00, per una durata complessiva di 6 ore e sarà condotta dalla psicologa/psicoterapeuta dell’Istituto, dott.ssa Maura Paladino.
Il corso è gratuito ed è riconosciuto tra le attività di aggiornamento degli iscritti agli albi del nostro Istituto.

Struttura del Corso
A coloro che si iscriveranno al corso verrà inviato il link di connessione alla videoconferenza in diretta che si svolgerà tramite l’applicazione Go ToMeeting scaricabile su computer tablet o smartphone.
Il corso prevede la discussione di situazioni di lavoro con i disabili visivi e vuole fornire delle linee guida da seguire per migliorare la comunicazione tra gli operatori, gli utenti, le loro famiglie, e le istituzioni in cui si lavora.

Domande di partecipazione
Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro il 22 Aprile 2019, inviando una mail a: archivio@pec.irifor.eu specificando il proprio nome cognome indirizzo e mail e cellulare.

Note organizzative
Per ogni informazione è possibile contattare l’ufficio di segreteria dell’Istituto al numero telefonico 06/69988600 oppure è possibile inviare una e-mail all’indirizzo segreteria.paladino@irifor.eu.

All’Istituto Italiano di Tecnologia: UVIP day, di Marco Pronello

Lo scorso 27 marzo si è tenuta a Genova, presso l’Istituto Italiano di Tecnologia, la prima edizione dell’UVIP day. Il gruppo UVIP (Unit for Visually Impaired People) è nato all’interno dell’Istituto Italiano di Tecnologia nel 2015 da una sinergia tra psicologi ed ingegneri esperti in tecnologia umanoide, cioè tecnologia al servizio dell’uomo. L’idea di fondo è quella di far comunicare la psicologia evolutiva e dell’apprendimento con l’ingegneria per sviluppare tecnologie che, in base alla concreta conoscenza del modus operandi del cervello umano nell’apprendere, nell’evolversi e nel ritenere informazioni, possa essere utile alle persone, bambini, ma anche adulti, con minorazione visiva per la vita di tutti i giorni. Questo, nella filosofia di UVIP, fa la differenza: spesso infatti, molti produttori di ausili che vorrebbero essere innovativi e risolutivi, in realtà forniscono prototipi che alla prova sperimentale non sembrano particolarmente utili ai disabili visivi, perché danno informazioni troppo ridondanti ed ingenerano confusione, essendo stati concepiti senza un confronto sia preliminare che in corso d’opera con gli utenti finali. Quindi, lo scopo di UVIP è quello di intercettare i bisogni delle persone con disabilità visiva e capire, partendo dalla scienza, come modellare la tecnologia per venire incontro a questi bisogni. Con il gruppo collaborano UICI, I.Ri.Fo.R. e molti enti finanziatori, istituti di riabilitazione e molte università in Italia e all’estero, ma soprattutto collaborano persone non vedenti e normodotate che volontariamente testano i dispositivi concepiti dall’unità UVIP e che forniscono consigli e strategie concrete per il miglioramento delle tecnologie. Questa giornata è stata pensata, ha dichiarato la dottoressa Monica Gori, psicologa e team leader dell’unità UVIP, per incontrare le persone che da più di dieci anni collaborano con l’Istituto Italiano di Tecnologia, per illustrare lo stato dell’arte dei progetti, e anche per far conoscere questa realtà a chi ancora non la conosce e che potrebbe unirsi in futuro ai già molti collaboratori.

Retina artificiale.
All’interno dell’Istituto Italiano di Tecnologia ci sono anche altri gruppi di lavoro che si occupano di disabilità visiva. Uno di questi, che ha aperto i lavori di questo open day, è l’unità guidata dal professor Fabio Benfenati, con la quale collaborano tra gli altri Guglielmo Lanzani dell’IIT di Milano e i chirurghi e oftalmologi Grazia Pertile e Maurizio Mete, e che si occupa di nanotecnologie e attualmente ha allo studio un progetto di retina artificiale atto a impiantare i fotorecettori in retine con degenerazioni da retinite pigmentosa o, in futuro, maculari legate all’età.

La novità rispetto ad altri progetti paralleli, ha spiegato il prof. Benfenati, è che qui vengono usati i polimeri di carbonio, utilizzando quindi quella che si chiama l’elettronica organica, che rispetto al silicio, cioè all’elettronica inorganica, ha il vantaggio di essere biocompatibile con la retina non causando rigetti, di essere in grado di attivarsi autonomamente alla luce a contatto con i neuroni della retina e quindi di non necessitare di telecamere, computer e cavi di alimentazione. La risoluzione è paragonabile agli impianti non organici, ossia garantisce la possibilità di orientarsi seguendo una linea sul terreno e di vedere flash luminosi, ma di fatto non di distinguere chiaramente le forme. Ci si trova in una fase ancora sperimentale su ratti e maiali, ma si spera di poter presto iniziare la sperimentazione sull’uomo. Un ulteriore sviluppo prevede di aumentare la risoluzione e portarla, quantomeno nei soggetti ipovedenti, ad un livello paragonabile a soggetti normovedenti, riducendo questi polimeri in nanoparticelle che possono essere iniettate sotto la retina. Gli esperimenti sui ratti ipovedenti hanno dimostrato che l’impianto si diffonde molto bene decorando tutta la retina senza essere distrutto dall’organismo ospitante.
Blindpad.
Ora veniamo nello specifico alle attività di UVIP, all’interno del quale c’è un team, guidato dal professor Luca Braida e con il quale collaborano diversi centri di riabilitazione tra cui il Chiossone di Genova, l’Istituto dei Ciechi di Milano e l’Istituto Cavazza di Bologna, nonché il centro di riabilitazione dell’Asl 1 di Cuneo e l’Istituto Giuseppe Garibaldi di Reggio Emilia, che ha sviluppato e sperimentato un dispositivo hardware che si chiama Blindpad.
Un tablet dotato di puntini piezoelettrici come quelli delle barre braille, che è in grado, mediante un suo software a bordo, di rappresentare in rilievo contenuti grafici. L’impiego è molteplice: dall’apprendimento delle forme geometriche e delle mappe da parte dei bambini, alla visualizzazione in rilievo delle mappe di Google riportate nella memoria del dispositivo, alla rappresentazione di grafici, allo studio del braille in età scolare, ecc. Il vantaggio rispetto alla modalità tradizionale su supporto cartaceo o in termoform è che su una sola superficie possono apparire le raffigurazioni che servono sul momento, risparmiando spazio, eliminando gli sprechi, riducendo i rifiuti e, una volta ammortizzati i costi, abbattendo le spese. Il progetto Blindpad è cofinanziato dall’Unione Europea, è ancora in fase di prototipo e si presume che, una volta in produzione, dovrà costare dai 2.000 ai 3.000 euro.

Disegnare col suono.
Disegnare è un’operazione intuitiva per chi vede, ma non per chi non ha mai visto e non ha idea dei colori e della trasposizione dal tridimensionale del tatto al bidimensionale di un’immagine. Il disegno per un bambino vedente è un ottimo modo per prendere coscienza dello spazio riproducendo, e quindi memorizzando, un ambiente. UVIP ha sviluppato un prototipo per “disegnare col suono”: è un tablet con molte casse, ognuna delle quali al tocco riproduce un suono. Il bambino può quindi imparare a memorizzare la posizione dei singoli suoni sul tablet e, in una versione più avanzata, può anche toccare più casse contemporaneamente, riproducendo veri e propri paesaggi sonori con varie combinazioni di più suoni. ABBI.
ABBI è un braccialetto sonoro, la cui concezione parte dall’idea che la percezione dello spazio sia da migliorare costantemente, sia nelle persone non vedenti che nelle persone vedenti. Dietro ABBI c’è l’unione tra il movimento e il suono: aiuta le persone con disabilità visiva a muoversi meglio nello spazio, ma direi soprattutto a sapere esattamente dove si trovano altre persone od oggetti rispetto a loro. È un’evoluzione del classico braccialetto con i campanellini che suonano quando chi lo indossa si muove. ABBI può servire molto ai bambini che devono imparare a conoscere il proprio corpo e la sua allocazione nello spazio, per esempio ad imparare la destra e la sinistra. La sperimentazione di questo dispositivo fatta all’istituto Chiossone è consistita infatti nel far indossare il braccialetto al bambino in modo da insegnargli, facendogli muovere il braccio con ABBI che emetteva un suono, a distinguere il braccio destro e il braccio sinistro.
È sicuramente un dispositivo versatile che può avere vari usi anche in ambito domestico. I suoni possibili non sono assolutamente invasivi per l’orecchio, poi ovviamente dipende dai singoli decidere come usarlo per ottenere le massime performance. Simile ad ABBI è un piccolo dispositivo indossabile al dito che serve ai soggetti affetti da scotoma (sostanzialmente un buco nel campo visivo) ad individuare in quale punto del campo visivo questo si trovi. Questo dispositivo emette un suono ed è dotato di led: il soggetto segue con lo sguardo il led e quando non sarà più in grado di vederlo, ma sentirà ancora il suono, allora vuol dire che è arrivato al punto dove si trova lo scotoma.

Insegnare ai bambini a programmare.
La programmazione informatica è stata da poco tempo introdotta nella scuola italiana. UVIP si sta anche attivando da pochi mesi nella progettazione di un software che insegna ai bambini a programmare o comunque a risolvere alcuni problemi con l’uso dell’informatica.

Il piano cartesiano.
All’interno del progetto europeo We Draw, appena conclusosi, che ha per oggetto l’insegnamento della matematica e della geometria ai bambini mediante sensi diversi dalla vista, nascono alcune tecnologie per l’apprendimento del piano cartesiano. La prima tecnologia si basa sulla realtà virtuale aptica ed uditiva: con una pennetta si esplora un campo virtuale dove ci sono dei palloncini, sempre virtuali. Ognuno di questi palloncini ha delle coordinate, quindi quando li si individua con la pennetta, questi scoppiano e una voce recita le ascisse e le ordinate corrispondenti.
La seconda tecnologia sui piani cartesiani è una versione per gli ipovedenti, sempre in realtà virtuale, che consiste in una sorta di tiro con l’arco in cui si deve tirare una freccia e colpire un bersaglio, entrambi segnalati con colori molto vividi, e il bersaglio avrà le sue coordinate che vengono visualizzate quando viene colpito. Ci sono ancora tanti altri progetti in itinere che UVIP sta sviluppando, sempre tenendo come prerogativa fondamentale l’ascolto dei bisogni e la loro trasposizione in scienza e tecnologia. L’auspicio dei ricercatori del gruppo è che questo primo open day possa servire a sviluppare nuove idee partendo dalle necessità espresse dal gran numero di persone che hanno voluto prendere parte a questa giornata. A tal fine ci saranno altre giornate di confronto nell’arco dell’anno. Continueremo a seguire lo stato dell’arte degli studi di UVIP: la collaborazione continua.

Per informazioni ed approfondimenti, visitare il sito del gruppo UVIP: www.iit.it › Home › Ricerca › Linee di Ricerca.
Per avere ulteriori e più dettagliate informazioni, contattare Marco Pronello: marco.pronello@gmail.com

Assemblea nazionale dell’Univoc, di Eugenio Saltarel

Autore: Eugenio Saltarel

Il 23 e 24 marzo scorsi si è riunita ad Ascea Marina, l’Assemblea nazionale dell’Univoc (Unione nazionale dei volontari pro ciechi). Nonostante le difficoltà a raggiungere la sede dell’Assemblea, erano presenti ben 27 sezioni coi relativi rappresentanti. I lavori sono andati avanti speditamente, tanto che sabato 23 marzo alle 18 avevamo concluso tutto e domenica mattina, per chi non era ancora partito, abbiamo potuto godere di una bellissima mezza giornata al sole, svagandoci nel parco dell’hotel che ci ospitava e approfondendo i vari temi relativi alla vita dell’Univoc e dell’Unione, negli incontri a livello personale. Sabato mattina abbiamo dedicato l’intera mezza giornata all’approvazione delle modifiche dello statuto associativo, in modo da renderlo pronto per il passaggio al Terzo settore non appena possibile. La discussione è proceduta spedita e quasi tutte le modifiche proposte dall’ufficio di presidenza sono state approvate all’unanimità. Nel pomeriggio abbiamo ascoltato la relazione consuntiva e quella preventiva rispettivamente per le attività del 2018 e quelle del 2019, così come i bilanci per questi due anni; tutta documentazione approvata all’unanimità. Di seguito ogni sezione ha raccontato la sua storia, quello che ha in cantiere, l’esperienza di dirigenti e volontari nell’adempiere i compiti che l’Univoc si è data. È stato molto interessante poter raffrontare attività e problemi dove tutti si sono un po’ ritrovati e, l’esperienza di uno, ha potuto aiutare quella di altri. Non va trascurata l’organizzazione che è stata impeccabile, sia per il confort dell’hotel che ci ha ospitato, sia per i momenti di svago che non sono mancati e che hanno coinvolto, chi più chi meno, tutti i presenti. Alla fine siamo tutti rientrati a casa con un bagaglio di esperienze più ricco e con il desiderio di potenziare sempre più l’attività dell’Univoc. Un grazie sincero a tutti gli organizzatori, alla Direzione che ha preparato il soggiorno e lo statuto, oltre i documenti di rito, e a tutti i volontari che si sono dedicati veramente con tutto il cuore per la buona riuscita dell’evento.