Abilitazione in deroga dei Centralinisti non vedenti: Parere del Ministero del Lavoro

Abilitazione in deroga ex art. 1, comma 4, legge n. 113/1985. Centralinisti non vedenti. Parere del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, n. 7017 del 07/09/2021

Su sollecitazione dell’Unione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha diramato, in forma di parere, a tutti gli Uffici territoriali del Lavoro, i necessari chiarimenti sulle procedure dell’abilitazione in deroga dei centralinisti non vedenti, ex art. 1, comma 4, della legge n. 113/1985.

L’art. 1, comma 3, della legge n. 113/1985, consente l’iscrizione all’Albo professionale ai centralinisti che hanno conseguito un apposito diploma, previo superamento di un esame abilitante, sottoposto al controllo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al termine di uno dei corsi professionali per centralinisti telefonici, individuato dall’art. 2 della stessa legge.

Il successivo comma 4 prevede, invece, l’iscrizione in deroga all’Albo per coloro che presentano una dichiarazione del datore di lavoro, da cui risulta che il lavoratore svolge mansioni di centralinista telefonico da almeno sei mesi.

L’iscrizione, pertanto, è subordinata al superamento dell’esame di abilitazione, oppure, in deroga, all’effettivo e attuale svolgimento della professione di centralinista, di durata almeno semestrale, attestata come sopra.

Entrambi i canali, quindi, consentono all’interessato di ottenere una qualifica professionale.

Successivamente, l’abolizione nel 2015 dell’Albo e il contestuale passaggio alla sola lista dei centralinisti per il collocamento mirato ha determinato un grave vuoto normativo. Infatti, per iscriversi alle liste, oltre a possedere i requisiti alternativi esposti, sarebbe stato necessario trovarsi in stato di disoccupazione.

Alla luce di quanto sintetizzato, non sussisteva alcun problema per coloro che avevano frequentato il corso previsto dalla legge e, essendosi abilitati alla professione, si trovavano in stato di disoccupazione.

La questione, per contro, diveniva più complessa per i lavoratori che avevano interesse a ottenere una pari qualifica professionale per l’iscrizione alle liste di collocamento, utilizzando il requisito abilitante del lavoro – per sei mesi – come centralinista.

La formulazione della norma, infatti, non rendeva possibile utilizzare periodi di lavoro svolto in precedenza come centralinista, per potersi iscrivere – da disoccupato – alle liste per il collocamento mirato della legge n. 113/85: (“il lavoratore svolge mansioni”).

L’applicazione dell’art. 1, comma 4, risultava, quindi, particolarmente difficile, se non impossibile.

Il che, sotto il profilo dello scopo pratico della norma, costituiva un vero e proprio paradosso.

Inoltre, dal punto di vista datoriale, tali lavoratori non sarebbero stati computabili, ai fini dell’assolvimento degli speciali obblighi di assunzione ex art. 3 e 4 della legge n. 113, con possibili conseguenze negative sulla stabilità del rapporto di lavoro. Per di più, il datore di lavoro che avesse già assolto agli obblighi generali di cui alla legge n. 68/99, sarebbe stato chiamato ad adempiere all’obbligo di riserva a favore dei centralinisti non vedenti, anche in eccedenza rispetto alla quota ordinaria, pur avendo in forza un lavoratore non vedente, in possesso di tutti i requisiti per essere computato nella speciale quota di riserva della legge n. 113/85.

Data la premessa, si comprende l’importanza del parere allegato, rilasciato in data 7 settembre 2021 dalla Direzione Generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale, Divisione V – Politiche sociali per le persone con disabilità e non autosufficienti, Inserimento lavorativo delle persone con disabilità, che fornisce alcuni chiarimenti e un’interpretazione evolutiva dell’art. 1, comma 4, della legge n. 113/85.

In particolare, una lettura “estensiva” e semplificata di questa norma, coordinata con la legge n. 68/1999, consente ai soggetti privi della vista, che abbiano svolto – quindi, anche in un momento diverso da quello di attuale disoccupazione – mansioni di centralinista telefonico per un periodo di lavoro di almeno sei mesi e che si ritrovino senza lavoro, di iscriversi nella lista del collocamento obbligatorio.

In questo caso, sarà sufficiente esibire l’attestazione rilasciata, anche in precedenza, dal datore di lavoro.

Nel rispetto delle quote di riserva per l’assolvimento degli obblighi di assunzione, inoltre, viene consentito anche ai lavoratori dipendenti “che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o malattia nel corso del rapporto di lavoro” e che svolgono, di fatto, l’attività di centralinista telefonico privo della vista da almeno sei mesi, di “essere computati nella speciale quota di riserva dei centralinisti non vedenti, in un’ottica di favore sia per il percorso lavorativo del lavoratore disabile sia per gli adempimenti degli obblighi da parte del datore di lavoro”.

Il tutto, con il riconoscimento all’interessato dei diritti da essa discendenti (come, ad esempio, la corresponsione dell’indennità di mansione, ex art. 9, comma 2, legge cit.).

La garanzia prevista dall’art. 1, comma 4, della legge n. 113/1985, si applica a coloro che, già assunti, essendo sopravvenuta una patologia visiva che li renda inidonei allo svolgimento dei compiti originariamente assegnati, hanno l’opportunità di ottenere un cambio di mansioni, evitando così il licenziamento.

Inoltre, come già veniva chiarito dallo stesso Ministero nel 2015 con la circolare n. 13, par. 2, trattandosi di “eccezione” alla regola generale della necessità, ai fini dell’iscrizione, dell’abilitazione alla funzione di centralinista telefonico, l’art. 1, comma 4, della legge n. 113/1985 non si applica oltre i casi e i tempi in essa considerati;

  • lo svolgimento delle mansioni deve avvenire per sei mesi in maniera continuativa e non saltuaria o occasionale, pur potendo le mansioni essere svolte a tempo parziale (sempreché il numero di ore prestato sia da ritenersi ragionevolmente sufficiente a far conseguire la professionalità richiesta);
  • per l’iscrizione in deroga deve sussistere un rapporto di lavoro subordinato (apprendistato, tempo determinato, etc) e non sono valevoli, ad esempio, i tirocini e gli stage.

Ottenuta dal datore di lavoro l’attestazione, è opportuno darne ampia pubblicità presso le competenti Amministrazioni pubbliche locali (Ispettorato del lavoro e Ufficio del Collocamento Mirato), soprattutto laddove non venga immediatamente utilizzata per l’iscrizione alla lista dei centralinisti ai fini del collocamento mirato (art. 6, comma 7, legge n. 113/1985). Il parere n. 7017/2021 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di cui viene allegato il testo integrale (all. 1), trova la forza applicativa nella sua semplicità espositiva, perché difficilmente i chiarimenti forniti potranno essere oggetto di fraintendimenti da parte degli Uffici territoriali del Lavoro.

ALLEGATO:

PARERE MINISTERO DEL LAVORO, n. 7017 del 7.9.2021.pdf

Pubblicato il 28/09/2021.

GDL1 – Corso autoimprenditorialità

Autore: Valter Calò

Come indicato dai gruppi di lavoro precongressuali e così come dal Congresso Nazionale 2020, il GDL1 sta sviluppando e strutturando un corso sull’autoimprenditorialità.

Cosa è l’autoimprenditorialità?

Essere imprenditore di se stesso, ciò comporta sapersi districare tra le numerose normative e posizioni di mercato che regolano la libera impresa, questo sia come professionista quale avvocato, fisioterapista, psicologo ecc. che come socio in una impresa o società.

Finalità del corso:

Il primo obiettivo è quello di aprire nuove possibilità di lavoro a persone con disabilità visiva, vista la grave crisi occupazionale che colpisce specialmente le persone con disabilità.

In che modo?

Indirizzando il corsista verso l’apertura di una Partita IVA o società, cercando di limitare possibili errori di valutazione che possano compromettere il progetto stesso. Verranno cosi approfondite modalità progettuali, rapporti con i competitor, impostazione e modulazione vocale, Problem solving oltre ad approfondire aspetti come immagine e comunicazione e diverse altre tematiche legate alla libera professione o impresa.

Il corso si propone di fornire gli strumenti necessari per avviare con successo un’attività imprenditoriale o societaria, cosi come verso la libera professione, infondendo ai corsisti una visione critica e obiettiva su come strutturare un’attività, oltre a innovativi metodi di comunicazione e le nuove tecnologie digitali.

◾ Avvio del corso previsto per inizio 2022;

◾ Durata del corso: 30/35 ore

◾ Suddivisione del corso: 4 ore giornaliere (settimanalmente 2 giornate, per 4 settimane).

◾ Composizione delle classi: da 12/20 alunni

Il corso sarà composto da diverse aule, alcune lezioni potrebbero essere presentate in modalità registrata.

Le lezioni verranno tutte registrate e saranno a disposizione esclusivamente dei corsisti.

Importante, tutto il corso sarà effettuato on-line su piattaforma ZOOM o analoga, quindi i corsisti potranno seguire tutte le lezioni comodamente dai loro domicili, senza doversi sottoporre a costi di trasferta, vitto e alloggio.

Il programma sarà all’esamina il 22 settembre dal CDA IRIFOR, il quale dovrà approvare e conseguentemente finanziare e sostenere detto corso, oltre che proporre eventuali modifiche o suggerimenti, insomma il lavoro fatto fino ad oggi è stato molto impegnativo e lo sarà anche nell’organizzare e strutturare al meglio questo corso.

Vi terremmo aggiornati sui suoi sviluppi ufficialmente sulle pagine di stampa on-line UICI e sui vari social, non mancheranno le comunicazioni ufficiali del Presidente IRIFOR prof. Mario Barbuto.

Appena approvato il corso provvederò a pubblicare il programma e gli indirizzi o le modalità di iscrizione.

Un cordiale saluto

Valter Calò

Pubblicato il 09/09/2021

Enna – Avviso di selezione per titoli ed esame per l’assunzione di un medico oculista

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Sanità Privata – Inquadramento come medico specialista ambulatoriale

L’ambulatorio medico oculistico dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Enna, convenzionato con il S.S.N.- A.S.P. di Enna per la branca dell’oftalmologia e della riabilitazione visiva,

INDICE

un avviso pubblico di selezione per il reclutamento di un medico oculista neo-specializzato, sia con esperienza sia neolaureato, da inquadrare nel proprio organico con contratto a tempo determinato in continuità, con possibilità di conversione a tempo indeterminato, per 30 ore settimanali, da svolgere presso la propria struttura con sede ad Enna.

Requisiti obbligatori di ammissione:

  • a)     Cittadinanza Italiana o in uno dei Paesi dell’Unione Europea, in quest’ultimo caso il candidato dovrà dimostrare una buona conoscenza della lingua italiana;
  • b)     Titolo di specializzazione in oftalmologia. Qualora il candidato abbia conseguito il titolo di studio all’estero, entro la data di scadenza del termine utile per la presentazione dell’istanza di partecipazione alla selezione, dovrà avere ottenuto la necessaria equipollenza alla corrispondente specializzazione italiana, rilasciata dalle competenti autorità;
  • Iscrizione all’Ordine dei Medici. L’iscrizione al corrispondente Ordine Professionale di uno dei paesi dell’Unione Europea consente la partecipazione, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’Ordine in Italia prima dell’assunzione in servizio;
  • d)    Possesso dei crediti formativi E.C.M. in corso di validità per il triennio sanitario corrente.

Tutti i suddetti requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione della domanda di ammissione.

DOMANDA DI AMMISSIONE

La domanda presentata, firmata in originale in calce senza necessità di alcuna autentica (a norma dell’artt. 39 e 76 del D.P.R. 445/2000), con allegata copia di un documento di identità in corso di validità e redatta secondo l’allegato schema, va indirizzata al Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti- Sezione Territoriale di Enna Via Manzoni n. 33 94100 Enna.

Nella domanda stessa l’aspirante dovrà indicare:

  • 1.     cognome, nome, data, luogo di nascita, residenza, indirizzo e-mail personale, telefono e codice fiscale;
  • 2.   la cittadinanza posseduta;
  • 3.     il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime. I cittadini in possesso di cittadinanza di Paese dell’Unione Europea, dovranno dichiarare “di non avere a proprio carico provvedimenti giudiziari che comportino nel Paese di origine o in Italia la perdita del diritto al voto”;
  • 4.     le eventuali condanne penali riportate, ovvero di non aver riportato condanne penali. L’omessa dichiarazione, nel caso in cui sussistano effettivamente condanne penali a carico dell’aspirante, comporterà l’esclusione dalla procedura in oggetto;
  • 5.     il Titolo di specializzazione in oftalmologia conseguito in Italia oppure il possesso del titolo equipollente, conseguito in uno dei Paesi dell’Unione Europea e riconosciuto da apposita certificazione (vedi lett. B dei Requisiti di Ammissione);
  • 6.   l’iscrizione all’Ordine di cui alla lett. C), e la relativa provincia;
  • 7.   il recapito telefonico ed indirizzo e-mail personale e di posta elettronica certificata.

La mancata sottoscrizione con firma in originale della domanda e la mancanza di copia di documento di identità in corso di validità non darà luogo all’ammissione alla procedura selettiva.

La omessa indicazione anche di un solo requisito, o di una delle dichiarazioni aggiuntive richieste dal bando, sarà comunicata all’aspirante da parte dell’Amministrazione.

Qualora l’aspirante non provveda a regolarizzare secondo i tempi e i modi indicati dall’Amministrazione, sarà escluso dalla procedura selettiva.

In caso di accertamento di indicazioni non rispondenti a veridicità, la rettifica non è consentita e l’aspirante non potrà essere ammesso alla selezione.

MODALITÀ’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA ENTRO IL 20/09/2021 ORE 14:00

La domanda, avente per oggetto “AVVISO DI SELEZIONE N. 1 MEDICO OCULISTA”, dovrà essere presentata:

  • 1.       direttamente alla segreteria dell’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti di Enna, in Via Manzoni n. 33,dal lunediai venerdì dalle 09:00 alle 13:00;
  • 2.    mediante PEC all’ indirizzo: uicienna@legalmail.it, intestata al candidato, in un unico file formato PDF, all’indirizzo:

per la modalità di cui al precedente punto 2, non sarà ritenuto valido l’invio da casella di posta elettronica semplice/ordinaria, anche se indirizzata alla suindicata PEC.

Non è ammesso inoltre l’invio di collegamenti che referenzino gli allegati situati presso server esterni.

Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione. È esclusa qualsiasi altra forma di presentazione o trasmissione non prevista dal presente bando.

DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

Alla domanda gli aspiranti devono allegare tutte le certificazioni relative ai titoli – titolo di studio, titolo di servizio, o documenti rilasciati da amministrazioni pubbliche o private convenzionate – che ritengano opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito e della formazione della graduatoria, ivi compreso un curriculum formativo e professionale, redatto su carta libera datato e firmato in originale. Si precisa che le dichiarazioni effettuate nel curriculum formativo e professionale saranno oggetto di valutazione esclusivamente se redatte nella forma della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà come previsto dall’art. 40 – comma 1 – del DPR 445/2000, così come modificato dall’art. 15 Legge 12 novembre 2011 n. 183.

Le dichiarazioni rese dal candidato nel curriculum devono contenere tutti gli elementi necessari alla valutazione; l’omissione anche di un solo elemento comporta la non valutazione del titolo autocertificato.

I titoli possono essere presentati mediante:

  • a)    fotocopia autenticata dell’originale;

oppure

  • b)     fotocopia semplice dell’originale di un documento di identità valido unitamente alla dichiarazione sostitutiva di conformità all’originale già inserita nella domanda (ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. n. 445/2000);

oppure

  • c)    dichiarazione sostitutiva di certificazione o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

La Commissione esaminatrice effettuerà idonei controlli sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive ricevute.

COMMISSIONE ESAMINATRICE

La Commissione Esaminatrice sarà nominata dal Consiglio Sezionale con apposita deliberazione

AMMISSIONE ALLA SELEZIONE E MODALITA’ DI COMUNICAZIONE

L’elenco dei candidati ammessi e il calendario delle prove d’esame, gli esiti delle prove ed ogni altra comunicazione inerente la Selezione in argomento, saranno resi pubblici esclusivamente mediante il Sito internet istituzionale all’indirizzo www.uiciechienna.it

LA PROVA D’ESAME SARA’ SVOLTA IL 23/09/2021 A PARTIRE DALLE ORE 14:00

Il calendario della prova scritta (o dell’eventuale preselezione) sarà pubblicato giorno 21/09/2021 entro le ore 14:00.

Tale pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti, non saranno quindi effettuate convocazioni individuali.

La mancata presentazione del candidato alle prove d’esame nelle date ed orari fissati equivale a rinuncia.

La presentazione in ritardo, ancorché dovuta a causa di forza maggiore, comporta l’irrevocabile esclusione dalla selezione.

Alle prove di esame i candidati debbono presentarsi muniti di documento di identità personale in corso di validità.

PROVA DI ESAME

La Commissione Esaminatrice sottoporrà gli aspiranti alle seguenti prove di esame:

a) prova scritta, vertente su argomenti previsti nel piano di studi del corso di specializzazione in oftalmologia, mediante la soluzione di n. 30 quesiti di cui:n. 10 a risposta multipla, valida n. 1 punto cadauna; n. 10 a risposta breve, valida n. 2 punti cadauna e n. 10 a risposte aperte valida n. 3 punti cadauna. La risposta errata/o nulla, sarà valutata n. 0 punti;

b) prova pratica, valida fino a 20 punti: consistente nella capacità da parte del candidato all’uso di apparecchiature oftalmiche;

c) prova orale valida fino a 20 punti: vertente sull’ipotesi risolutiva di un caso clinico in oftalmologia indicato dalla Commissione, finalizzata alla valutazione del livello di competenza e/o dell’esperienza professionale posseduta.

Al termine di ogni prova, la commissione giudicatrice formerà l’elenco dei candidati esaminati, con l’indicazione dei voti da ciascuno riportati, che sarà pubblicato sul Sito internet istituzionale all’indirizzo www.uiciechienna.it

Pubblicato il 25/08/2021.

Venezia – Webinar del 30 aprile 2021

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (U.I.C.I.) ONLUS APS –  Sezione Territoriale di Venezia, su iniziativa del  proprio Gruppo Giovani organizza un evento per favorire l’integrazione lavorativa per persone con disabilità visiva grazie alla collaborazione di LavoroPiù S.p.a. ; attraverso questa attività la nostra Associazione vuole promuovere la ricerca attiva del lavoro, l’inserimento lavorativo e le capacità di autopromozione come valori basilari per un cittadino attivo all’interno della comunità.

“Sei una persona con disabilità visiva e stai cercando lavoro? Vuoi cambiare lavoro? Stai per finire la scuola o l’università e vuoi approcciarti al mondo del lavoro? il Gruppo Giovani della Sezione Territoriale di Venezia dell’U.I.C.I.,  in collaborazione con la società LavoroPiù S.p.A., organizza questo momento proprio per te!

Grazie alla collaborazione nata con LavoroPiù, importante Agenzia per il lavoro (sitohttps://www.lavoropiu.it/ ), avrai la possibilità di ricevere una formazione completamente gratuita su come trovare lavoro e presentarti adeguatamente in un colloquio! Non basta, nei giorni successivi all’incontro potrai avere un colloquio individuale approfondito per valutare insieme all’Agenzia il tuo profilo e venire segnalato appena si creerà un’opportunità adatta a te, il tutto comodamente da casa tua!

Non hai mai fatto un colloquio di lavoro? Non sai cosa scrivere nel curriculum perché hai dovuto interrompere o ritardare la conclusione dei tuoi studi? Non preoccuparti! I selezionatori sono specializzati nel lavoro con persone con disabilità come noi. Questo incontro serve per aiutarti a crescere oltre che creare opportunità di lavoro.

I dettagli:

–   Venerdì 30 Aprile dalle ore 17.30 alle ore 19.30 incontro di orientamento al mondo del lavoro online tramite Zoom. Verranno trattate le modalità ideali di stesura del curriculum vitae , una breve panoramica sui principali canali di ricerca attiva del lavoro e la modalità vincente di porsi durante un colloquio di lavoro. 

– Nei giorni successivi al Webinar i selezionatori specializzati nella selezione di candidati iscritti al collocamento mirato l.68/99 di LavoroPiù saranno a disposizione per un colloquio individuale e frontale di approfondimento per l’inserimento nella loro banca dati e facilitare l’incrocio domanda-offerta di lavoro. 

Come aderire:

Se sei interessato a partecipare all’evento scrivi alla segreteria della nostra Sezione Territoriale di Venezia alla mail: uicve@uici.it

o contattaci telefonicamente al numero 041/958777.

L’invito a partecipare è esteso a tutte le persone con disabilità visiva della Regione Veneto. Non sei convinto di partecipare? Vuoi maggiori informazioni? Hai dei timori, dei dubbi o delle perplessità? Vuoi sapere qualcosa di più? Contatta la nostra segreteria e saremo lieti di rispondere a ogni tua domanda o discuterne insieme.”

Progetto PARVIS dell’Unione Europea dei Ciechi

Offerta di lavoro per un esperto di audiodescrizione – scadenza candidature: 15 aprile 2021

Il progetto europeo PARVIS (Promoting Awareness on the Rights of Visually Disabled People in an Inclusive Society– Promuovere la sensibilizzazione sui diritti delle persone con disabilità visiva in una società inclusiva), è coordinato dall’Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union – EBU) e ha come partner principali l’Associazione svedese delle persone con disabilità visiva (SRF) e l’Associazione olandese delle persone con disabilità visiva (Oogvereniging).

Nell’ambito di questo progetto, Oogvereniging è alla ricerca di un esperto di audiodescrizione, che dovrebbe iniziare a lavorare dal 15 maggio 2021.

I principali requisiti che i candidati devono possedere sono:

  • almeno cinque-dieci anni di comprovata esperienza nella audiodescrizione di eventi preregistrati e dal vivo;
  • una profonda conoscenza delle diverse fasi, aspetti e requisiti in relazione al processo di produzione dell’audiodescrizione;
  • un’ottima conoscenza dell’inglese parlato e scritto e familiarità con la terminologia inglese nei campi dell’audiodescrizione e della disabilità visiva;
  • l’esperienza e le capacità necessarie per formare nuovi audiodescrittori.

Per una più approfondita e completa descrizione dell’offerta di lavoro e dei requisiti, si prega di fare riferimento al documento in lingua inglese in allegato.

Le candidature dovranno essere presentate con una lettera di motivazione personale, secondo le modalità indicate nel summenzionato documento, entro il 15 aprile 2021 ad Astrid Pieterse all’indirizzo astrid.pieterse@oogvereniging.nl.

È gradito ricevere comunicazione dell’eventuale candidatura presentata, all’indirizzo email del nostro Ufficio Relazioni Internazionali: inter@uici.it.

Allegato-Job_offer_audio_description_exper.pdf

Allegato-Job_offer_audio_description_expert.docx

Marche – Le mani per vedere e per guarire

Jozef racconta i suoi mesi con l’Unione ciechi

Si sono appena concluse le esperienze formative promosse dall’Uici Marche nel centro Officina dei Sensi di Ascoli Piceno insieme alla Fondazione Carisap e con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Ecco le testimonianze

Le mani di Jozef si muovono sicure sui corpi distesi dei suoi pazienti. La pressione è quella giusta per stimolare muscoli, gambe e braccia, per recuperare l’elasticità dei movimenti, per cercare di tornare a stare bene. Jozef Bludzin vive a San Benedetto del Tronto, ha 47 anni, non vede ma sente con le mani: due mani molto preziose perché nel tempo sono diventate quelle di un esperto fisioterapista.

Socio dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, Jozef per sei mesi ha fatto parte della squadra di operatori del Centro Officina dei Sensi, sede dell’Uici di Ascoli e Fermo, grazie a un tirocinio formativo promosso dall’Uici Marche insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e sostenuto anche con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.

La sua esperienza formativa e professionale si accompagna a quella di Joshua Ogunsere, 41 anni, di origine nigeriana ma residente nella vallata del Tronto, impegnato nel Centro d’eccellenza per sei mesi come centralinista e aiuto segreteria.

“Entrambi i tirocini – spiega Cristiano Vittori, presidente Uici Marche – rientrano nel progetto ‘Vediamoci al lavoro’, promosso dall’Unione regionale proprio per dare ai giovani e agli adulti non vedenti che vivono nelle Marche la possibilità di inserirsi nel mondo lavorativo attraverso un’esperienza di 6 mesi all’interno delle realtà che più rispecchiano le loro abilità, i loro studi e le loro aspirazioni”.

“La presenza di Jozef e Joshua nel nostro Centro – racconta Gigliola Chiappini, presidente Uici di Ascoli Piceno e Fermo – è stata importante sia per loro che per noi. Stiamo affrontando un periodo complesso e gli aiuti che possono arrivare dall’esterno, a qualsiasi livello, fanno la differenza. In questo caso i tirocini lavorativi ci hanno dato la possibilità di incrementare l’offerta del Centro e di avere un valido aiuto in segreteria. Per il nuovo anno ci auguriamo che esperienze del genere possano ripetersi”.

“Questo tirocinio è sicuramente un’esperienza molto positiva – commenta Jozef Bludzin -: un periodo lavorativo fatto di incontri, confronti e nuovi contatti che hanno ampliato i miei spazi mentali. Il mio incarico era basato sul benessere e da questo punto di vista il Centro Officina dei Sensi mi ha dato la possibilità di operare a 360 gradi. Spero ci siano in futuro altri progetti come questo che possano aiutarmi ad approfondire le mie conoscenze. Colgo l’occasione per augurare a tutti un buon 2021, con la speranza di lasciarci alle spalle tutte le difficoltà dell’anno che si sta chiudendo”.

Foto di Jozef Bludzin al lavoro con un paziente

Link del webinar sullo Smart Working ad HANDImatica, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Di seguito il link per chi volesse riascoltare il Webinar tenutosi il giorno 28 novembre dal titolo “Le 1000 facce dello smart working. Come una persona con disabilità visiva “sopravvive” al tempo del Covid19″.

Evento tenutosi all’interno della manifestazione HANDImatica 2020 creato e gestito da Universal Access.

Nel link i relatori con le loro tematiche sono comodamente suddivisi per un facile ascolto.

PROGRAMMA:

Moderatore:

Michele Landolfo

Relatori:

Valter Calò. Smart working: Dalle criticità alle opportunità.

Chiara Tirelli. Normativa sul aggiornamento del posto operatore per persone non vedenti e ipovedenti.

Giuseppe Fornaro. Gruppi di auto aiuto e comunità. Superare la pandemia insieme.

Vito Saladino. Lavorare all’interno di un ospedale, dal centralino al front office.

Paolo Maggia. Come preparare il Computer di una persona non vedente e ipovedente? Quali software accessibili per Fornire assistenza informatica da remoto.

Guglielmo Boni. Lavoro al centralino con Skype for business e teams, formazione personalizzata E guidata a distanza.

Vito Rafaschieri. Esempio funzionale dell’utilizzo di una work station postazione di lavoro per ufficio e casa.

Kedrit Shalari. L’esperienza diretta di chi ha vinto la sfida di un concorso pubblico.

Sauro Cesaretti. (Accessibility days) abbattere le barriere digitali.

Rossy KK e Silvia Fattori. Quali sono le risorse e le competenze necessari per affrontare questo periodo di cambiamenti?

Link:

Smart Working: la risposta al Covid19, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Il giorno 28 novembre all’interno dell’importante manifestazione di “HANDImatica 2020” si è tenuto un Webinar creato e gestito da Universal Access dal titolo “Le 1000 facce dello smart working. Come una persona con disabilità visiva “sopravvive” al tempo del Covid19″.

Questo articolo vuole essere solo un approfondimento di uno dei tanti argomenti trattati durante le quasi 4 ore di collegamento, con una media di 150 contatti. Tratterò solo la parte che ho presentato dal titolo: “Smart working: Dalle criticità alle opportunità”, considerando le numerose telefonate ed e-mail che ho avuto per chiarimenti su questo complesso argomento.

Il processo di digitalizzazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie, denominato Industria 4.0, che coinvolge sia l’aspetto economico che sociale, ha determinato dei cambiamenti anche nel modo di concepire la prestazione lavorativa, una di queste possibilità è lo Smart Working che subentra per vie semplificate ad un accordo interconfederale del 2004 tra alcune sigle sindacali e le maggiori categorie produttive come Confindustria, Confartigianato, lega Cooperative, ABI ecc… Accordo volontario tra lavoratore e datore di lavoro, questo è e rimane un “accordo” interconfederale e non una normativa, il suo ben noto nome è: Telelavoro.

La Legge 22 maggio 2017 n. 81 anticipa e definisce per la prima volta un quadro normativo per il lavoro agile (smart working).

All’inizio del 2020, nell’ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento, la prevenzione e la gestione dell’emergenza sanitaria da COVID-19 (coronavirus), al fine di limitare al massimo gli spostamenti e gli assembramenti dei cittadini, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato il DPCM del 1 marzo 2020 che interviene con un nuovo Decreto semplificato sulle modalità di accesso allo smart working.

Ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito in Legge 24 aprile 2020, n. 27, come modificato dal D.L. n. 104/2020 (Decreto Agosto), convertito in Legge n. 126/2020, a decorrere dal 16 ottobre e fino al termine dello stato di emergenza sanitaria 31 gennaio 2021, i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3, L. n. 104/1992 possono svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso lo svolgimento di diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.

Il DPCM del 3 novembre 2020 sottolinea e raccomanda il massimo utilizzo della modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.

Cerchiamo bene di capire il motivo di questa normativa che interviene fortemente sulla modalità di trasmissione di questo virus e quindi sul suo sviluppo epidemiologico, fermando gli spostamenti dei cittadini si interrompe la modalità di infezione determinata dalla diffusione per via aerea e per contatto  del virus stesso, limitando così il suo sviluppo, attualmente questa metodica assieme al distanziamento, le mascherine e la disinfezione, sono gli unici strumenti che abbiamo per il suo contenimento e l’abbassamento della carica virale, metodologia preventiva che determina il calo delle persone infette, in rianimazione e dei morti determinati come causa diretta o complicanza di questa pandemia.

Evidente è che se il lavoratore non è messo nelle condizioni di tutelarsi e tutelare secondariamente le persone che gli sono vicine, (figli, congiunti, genitori, persone anziane ecc.), nonostante abbia ufficialmente richiesto una modalità di lavoro agile che gli spetta di diritto durante una emergenza sanitaria e questo diritto le viene negato ingiustificatamente, il lavoratore colpito da questa presa di posizione dovrà fortemente considerare se ricercare quali e di chi siano le responsabilità.

Cos’è lo Smart Working secondo la definizione del Ministero del lavoro:

“Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività”.

La definizione di smart working, contenuta nella Legge n. 81/2017, pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e sull’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).

Il Governo, ha incentivato l’utilizzo di questa particolare forma del lavoro, introducendo una procedura semplificata, che prescinde da qualsiasi accordo individuale tra azienda e dipendente, lasciando come unici adempimenti la comunicazione al Ministero del lavoro circa il periodo di smart working e il dettaglio dei lavoratori interessati oltre ad un’informativa da rendere a dipendenti ed ai Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Salvo proroghe, con la fine dell’emergenza sanitaria, 31 gennaio 2021, tutto tornerà in modalità ordinaria con il ripristino del lavoro con le stesse modalità antecedenti a questa situazione sanitaria emergenziale, ma il governo lascia una porta aperta a tutti i datori di lavoro e ai lavoratori che vogliano continuare in modalità autonoma questa possibilità lavorativa. Nei confronti dei lavoratori disabili, ma non solo loro, sarà possibile stipulare degli accordi aziendali con le rappresentanze sindacali della stessa azienda o rappresentanze territoriali che regolamentino il ricorso allo smart working.

L’azienda, anche in regime di Smart Working, nei confronti dei lavoratori è tenuta a garantire la loro salute e sicurezza, ma non solo, il datore di lavoro è responsabile del funzionamento, manutenzione, installazione e della sicurezza degli strumenti tecnologici qualora vengano affidati al dipendente per lo svolgimento della prestazione da remoto.

Molte sono le tematiche che si potrebbero trattare su questo argomento come l’aspetto sociale, l’isolamento del lavoratore, la produttività, l’abbassamento del concetto di Team Working, la comunicazione interpersonale o argomenti tecnici come configurare un PC, le modalità di connessione o le problematiche tecniche dovute a questo operare come Home Office, tutto ciò è stato trattato durante il Webinar, voglio solo nominare il moderatore Michele Landolfo e i relatori con i loro significativi interventi:

Valter Calò. Smart working: Dalle criticità alle opportunità.

Chiara Tirelli. Normativa sull’aggiornamento del posto operatore per persone non vedenti e ipovedenti.

Giuseppe Fornaro. Gruppi di auto aiuto e comunità. Superare la pandemia insieme.

Vito Saladino. Lavorare all’interno di un ospedale, dal centralino al front office.

Paolo Maggia. Come preparare il Computer di una persona non vedente e ipovedente? Quali software accessibili per fornire assistenza informatica da remoto.

Guglielmo Boni. Lavoro al centralino con Skype for business e teams, formazione personalizzata e guidata a distanza.

Vito Rafaschieri. Esempio funzionale dell’utilizzo di una work station postazione di lavoro per ufficio e casa.

Kedrit Shalari. L’esperienza diretta di chi ha vinto la sfida di un concorso pubblico.

Sauro Cesaretti. (accessibility days) abbattere le barriere digitali.

Rossy KK e Silvia Fattori quali sono le risorse e le competenze necessari per affrontare questo periodo di cambiamenti?

UICI sostiene la Fiera online dell’impiego delle persone con disabilità di importanti organismi europei e internazionali

L’Unione ha accolto con piacere l’invito a promuovere la “Online Career Fair for Persons with Disabilities”, che si terrà dalle ore 12.00 alle ore 16.00 del prossimo 3 dicembre, proprio in concomitanza con la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. I promotori della Career Fair sono importanti organismi internazionali e Global Careers, un’agenzia specializzata nell’organizzazione di eventi online per l’incontro di domanda e offerta di lavoro. I candidati che si iscriveranno alla “Career Fair” avranno l’opportunità di incontrare virtualmente gli addetti alle risorse umane di alcune agenzie delle Nazioni Unite, tra cui l’Alto Commissariato per i Diritti Umani e l’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni, e dell’Ufficio Personale delle istituzioni dell’Unione Europea.

L’iscrizione alla “Career Fair” è gratuita e riservata a quanti riconoscano di essere in possesso dei seguenti requisiti:

–           Avere almeno 3 anni di esperienza lavorativa (tirocini esclusi);

–           Avere una laurea di primo livello;

–           Avere buone competenze linguistiche in almeno due lingue, di cui una sia l’inglese;

–           Avere una forte motivazione a lavorare in organizzazioni internazionali di diritto pubblico.

Le iscrizioni alla Career Fair sono già aperte e sarà possibile inviare la propria candidatura a parteciparvi fino al 3 dicembre stesso tramite il seguente link: https://app.brazenconnect.com/a/gcf/e/MbpqK

requisiti di sistema di accesso alla piattaforma: Windows 8, Internet Explorer 11, JAWS 18 e superiori) Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili alla pagina: https://www.globalcareersfair.com/campaign/global-careers-for-persons-with-disabilities/ .

Lavoro e disabilità visiva: nuovi orizzonti e traguardi, di Francesco Cusati

Autore: Francesco Cusati

Negli ultimi anni le nuove tecnologie stanno contribuendo a una continua e costante trasformazione del mercato del lavoro. Lo stiamo vedendo proprio in questo periodo che, in virtù dell’emergenza sanitaria, tutto non è più oramai come prima.

Il cosiddetto “Smart working” è entrato appieno nel nostro lessico e ha contribuito a un cambio radicale delle nostre abitudini non solo lavorative, modificando notevolmente anche la nostra società.

Negli ultimi anni, e proprio  in questo quadro, si evidenzia come le normative del collocamento mirato delle persone con disabilità, causa anche  la crisi economica, vengono sempre meno rispettate. Si preferisce spesso non assumere e incorrere nel pagamento di multe, che a dir la verità non sono poi così “salate”.

Per quanto riguarda la disabilità visiva conosciamo bene il ruolo che ha avuto in tema di collocamento lavorativo la legge 113/85 “Aggiornamento della disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti”,  che però ultimamente viene purtroppo spesso disattesa

Recentemente si è tentato di salvaguardarla ma purtroppo il costante l’immobilismo dei centri per l’impiego delle nostre provincie e l’evoluzione tecnologica hanno posto le basi per una sostanziale difficoltà di applicazione.

Che fare?

Da oltre un decennio l’Istituto dei Ciechi di Milano e la sezione milanese dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti hanno  operato alla ricerca di nuove opportunità lavorative coinvolgendo direttamente il tessuto imprenditoriale meneghino.

E iniziata perciò la costruzione di un ponte fra la domanda, rappresentata dalle aziende che si sono messe in gioco, e l’offerta, rappresentata dalle persone con disabilità visiva.

Sono nati percorsi formativi innovativi dove, oltre alla formazione tecnica di base, si è proposto un percorso condiviso con le aziende di training sugli applicativi aziendali propretari. Questi ultimi sono stati chiaramente oggetto di attenta valutazione preliminare, in relazione alla loro accessibilità,  da parte degli operatori del Centro Informatico dell’Istituto dei Ciechi di Milano.

Tra le esperienze più significative  annoveriamo certamente il progetto di inserimento di ben 10 operatori con disabilità visiva nella centrale operativa di AWP (Allianz Worldwide Partners).

Più di recente  la collaborazione con due realtà importanti aziendali quali DHL e Aler Milano ci ha permesso di inserire degli operatori nell’ambito dei rispettivi “Servizi clienti” e di progettare un percorso formativo specifico di “Addetto Customer Care”.

Purtroppo la pandemia ci ha costretto a sospenderlo più o meno a metà percorso e  solo di recente è ripreso, prima in presenza e  ora utilizzando la Didattica a distanza su piattaforma web.

È oramai troppo importante e fondamentale coinvolgere le aziende  per poter costruire insieme un proficuo e soddisfacente inserimento lavorativo considerando anche che, alla base di tutto, è necessario promuovere e diffondere una vera cultura dell’accessibilità per tutti!

Francesco Cusati

Servizi al lavoro della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano ONLUS