Genova – Segreteria telefonica straordinaria del 28 aprile 2020

Novità:

Informiamo tutti i soci che a seguito delle nuove disposizioni governative la chiusura dell’ufficio della Sezione Territoriale UICI di Genova è prorogata fino a venerdì 15 maggio 2020, salvo diversa disposizione. In caso di urgenza, rivolgersi al numero 010 25 100 49 negli orari di ufficio.

Mercoledì 29 aprile su SlashRadio dalle ore 16:30 alle ore 17:30 la rubrica “Chiedi al Presidente” in cui il Presidente dell’Unione Mario Barbuto risponderà ai quesiti degli ascoltatori. Giovedì 30 aprile alle ore 11:30 appuntamento con la nuova rubrica settimanale “Scodinzolando con Covid” presentata da Elena Ferroni, coordinatrice della Commissione Nazionale Cani Guida dell’Unione.

In questo momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19, la sezione di Genova mette a disposizione un servizio gratuito  di sostegno psicologico ed emotivo grazie alla disponibilità della socia Cinzia Mongini.

Sarà possibile effettuare colloqui di sostegno (counselling), tramite telefono, audio o video chiamate WhatsApp oppure tramite skype. Per informazioni contattare la socia Cinzia Mongini al numero cellulare 349 5361505Comunichiamo che i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati dalla Consigliera Ornella Tarantino e Luciano Frasca sono sospesi fino a data da destinarsi.

Grazie Nouria, volontaria del Servizio civile

A Feltre, in provincia di Belluno, nota per l’elegante Castello di Alboino, per il palio locale e per il bellissimo santuario di San Vittore e Corona, patrono della città, troviamo Nouria Ismael, 29 anni. Nouria, è volontaria del #serviziocivileuniversale ed è impegnata a svolgere il suo anno di attività presso l’UICI (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti) nel progetto “servizio di accompagnamento ciechi civili – Belluno 3.0”. Nouria si occupa del servizio di accompagnamento, supporto e sostegno alla sig.ra Simona Zanella, che purtroppo ha perduto totalmente le capacità visive. In questo momento difficile per tutto il Paese, Nouria ci racconta: “Ho deciso di non interrompere il servizio civile perché non mi sentivo di lasciarla sola in questo momento, perché Simona avrebbe trascorso la settimana senza avere la possibilità di ricevere aiuti da altre persone. Una delle principali altre attività che ho svolto dall’inizio del servizio civile, a metà novembre, è stata quella di recarmi presso vari istituti delle scuole superiori del feltrino, incontrando i giovani studenti e rispondendo alle loro curiosità. Tutto ciò con lo scopo di informare e sensibilizzare i ragazzi su questa tipologia di disabilità, a molti ignota, in modo che, con una migliore conoscenza, vengano a cadere pregiudizi e barriere psicologiche che spesso rendono difficile l’avvicinamento alle disabilità sensoriali. In questo ultimo periodo in cui, per evitare il diffondersi del COVID 19, gli spostamenti sono stati limitati ed il servizio civile è stato ridotto strettamente alle ore necessarie, ho svolto l’attività quasi totalmente da remoto, con ricerche e videochiamate o, quando necessario, con il recapito della spesa a domicilio. Ritengo che sia proprio in particolari situazioni come queste, che il servizio civile acquista tutta la sua importanza e dimostra la sua utilità”.

Grazie Nouria e grazie a tutti i giovani che si prendono cura delle persone più fragili.

Verso la riapertura del 4 maggio, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

il 24 aprile scorso si è tenuta la sessione di primavera del Consiglio Nazionale che ha approvato la relazione e il bilancio consuntivo 2019.

Il Consiglio inoltre ha conferito al Presidente e alla Direzione il mandato di gestire caso per caso, regione per regione, sezione per sezione, la programmazione e lo svolgimento delle assemblee e l’adozione degli atti relativi al congresso, tutti previsti dallo statuto sociale per l’anno in corso. Tale mandato sarà esercitato anche in relazione alle prescrizioni che saranno emanate di volta in volta dalle autorità di Governo, regionali e sanitarie per fronteggiare l’emergenza in atto, pur non escludendo sessioni straordinarie del Consiglio stesso, ove la necessità e le ragioni di urgenza lo consentano.

Il Consiglio, infine, ha approvato un Ordine del Giorno, qui allegato, con il quale vengono evidenziate le criticità relative al distanziamento sociale che i ciechi, gli ipovedenti e le persone con disabilità plurime rischiano di patire per via delle misure prescritte a partire dal 4 maggio prossimo.

Prego i presidenti sezionali di voler fare di questo Ordine del Giorno lo strumento di dialogo e di confronto con tutte le autorità e le istituzioni competenti, al fine di ridurre i disagi e i rischi di confinamento e isolamento sociale che potrebbero derivare dall’applicazione poco flessibile delle prescrizioni emanate per contrastare la pandemia da Covid 19.

Prego ancora i presidenti sezionali di voler promuovere e attivare incontri telefonici a distanza con tutti i soci con periodicità almeno settimanale, tramite i quali far sentire la presenza associativa e raccogliere proposte e indicazioni che potrebbero risultare preziose per la miglior articolazione del confronto con le istituzioni pubbliche a ogni livello.

Al riguardo, ciascun presidente sezionale vorrà segnalare a questa presidenza nazionale entro lunedì 4 maggio, modalità, tempi, periodicità e principali temi trattati nelle riunioni telefoniche a distanza, al fine di definire un panorama nazionale delle nostre attività e dell’efficacia della nostra presenza capillare sul territorio.

Il periodo che dovremo affrontare sarà ancora complesso e forse lungo. Restiamo dunque uniti, concordi, determinati, così come ha voluto ribadire l’intero Consiglio Nazionale, in un clima di solidale vicinanza e di convinto sostegno all’azione associativa.

Teniamo duro! Ce la faremo.

Un grandissimo abbraccio a tutte e a tutti.    

Allegato: Ordine Del Giorno

 

Torino – Segreteria telefonica del 24 aprile 2020

COMUNICATI DEL 24 APRILE 2020

• Teniamoci in contatto

• Servizio spesa a domicilio UNIVoC

• Servizio UNIVoC supporto telefonico

• Emergenza Coronavirus: restiamo a casa

• Decreto “Cura Italia” e persone con disabilità

• Spesa assistita e consegne a domicilio

Teniamoci in contatto

A causa dell’emergenza Coronavirus la sezione UICI Torino ha dovuto, per ragioni di sicurezza, chiudere le sedi associative e i centri riabilitativi. La riapertura sarà possibile solo quando ve ne saranno le condizioni. Al riguardo seguiamo con la massima attenzione le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie e politiche. Ma anche a distanza cerchiamo ogni possibile mezzo per mantenere un contatto con i soci e per non farli sentire soli. Per necessità urgenti è possibile contattare la sezione sia al telefono, sia via e-mail. Il numero telefonico di riferimento è il 338 35 77 720, attivo dal lunedì al venerdì, in orario 10-12 e 15-17 (risponde la sig.ra Maria Triventi della segreteria UICI Torino). In alternativa è possibile usare la casella di posta elettronica uicto@uiciechi.it. Il personale UICI Torino provvederà a leggere le e-mail e farle arrivare ai vari consiglieri. Ricordiamo inoltre che il sito internet www.uictorino.it e la pagina Facebook UICI Torino vengono costantemente aggiornati, per fornire in tempo reale novità e aggiornamenti, ma anche suggerimenti di proposte accessibili per trascorrere queste lunghe giornate.

Servizio spesa a domicilio U.N.I.Vo.C.

Per venire incontro alle necessità di chi è più solo, in questo momento di grave emergenza, la sezione U.N.I.Vo.C. ha rafforzato il servizio di spesa a domicilio rivolto alle persone con disabilità visiva. Compatibilmente con la disponibilità di volontari in servizio, chi avesse bisogno di ricevere a casa prodotti di prima necessità, può farne richiesta alla sezione. L’incaricato che recapiterà la spesa a domicilio, avrà cura di lasciarla fuori dalla porta di casa, così da evitare ogni possibile occasione di contagio. Per maggiori informazioni e per richiedere il servizio è possibile contattare la sig.ra Enza Ammendolia (al numero 339 683 60 01) oppure la sig.ra Laura Nanni (al numero 333 777 33 09). Per ragioni di sicurezza è invece temporaneamente sospeso il servizio di accompagnamento.

Servizio U.N.I.Vo.C. supporto telefonico

In questi giorni di isolamento forzato, chi vive da solo è particolarmente esposto al rischio di lasciarsi sopraffare dallo sconforto e dal senso di abbandono. Per mantenere un contatto con i soci e gli amici, la sezione U.N.I.Vo.C. ha deciso di attivare un servizio di supporto a distanza, svolto telefonicamente. Chi avesse necessità particolari o semplicemente avesse bisogno di parlare con qualcuno e di sentire una voce amica, può contattare la sig.ra Enza Ammendolia (al numero 339 683 60 01) oppure la sig.ra Laura Nanni (al numero 333 777 33 09). Entrambe sono disponibili, nei limiti del possibile, ad affrontare eventuali criticità, ma soprattutto a mettersi in ascolto, offrendo una parola di sostegno e di incoraggiamento in questo momento difficile.

Emergenza Coronavirus: restiamo a casa

Ricordiamo che, come disposto dalle autorità competenti per l’intero territorio nazionale, al fine di limitare al massimo ogni possibile occasione di contagio, tutti i cittadini sono chiamati a rimanere il più possibile in casa. E’ consentito uscire solo per comprovate ragioni di salute, per andare al lavoro, o per acquistare prodotti essenziali. Se una persona con disabilità visiva ha necessità di uscire di casa per le ragioni sopra indicate, può farlo con l’aiuto di un accompagnatore. In questi casi consigliamo di usare sempre una mascherina protettiva (utile sia per la persona disabile, sia per chi l’accompagna) e di portare con sé un documento attestante la disabilità, da esibire in caso di controlli delle forze dell’ordine. Tutti gli altri movimenti, comprese visite ai parenti e passeggiate, devono essere eliminati. Per chi ha un cane, sono possibili uscite, purché molto brevi.

Ricordiamo inoltre che è essenziale lavarsi spesso le mani, evitare di toccarsi occhi, naso e bocca, mantenere una distanza di almeno un metro dagli altri individui. Alle persone anziane a chi abbia un fisico già reso più fragile da altre patologie, si raccomanda una speciale cautela.

Decreto “Cura Italia” e persone con disabilità

Per far fronte all’emergenza, lo scorso 16 marzo il Governo ha varato il decreto “Cura Italia”, che contiene anche una serie di misure a sostegno delle persone con disabilità. Tra i provvedimenti riguardanti il lavoro, segnaliamo un’estensione dei permessi retribuiti previsti dalla legge 104/1992 per i mesi di marzo e aprile. Ai 3 giorni mensili ordinari se ne aggiungono ulteriori 12. Quindi per il periodo marzo-aprile sono previsti complessivamente 18 giorni: 3 per ogni mese più 12 distribuibili sul bimestre. L’estensione dei permessi si applica sia a chi assista un familiare con grave disabilità, sia ai lavoratori disabili, purché già in possesso del riconoscimento della legge 104. Per conoscere più nel dettaglio gli interventi per le persone disabili previsti dal decreto “Cura Italia”, rinviamo al compendio scritto dall’avocato Franco Lepore, disability manager della Città di Torino e responsabile settore lavoro Uici Piemonte. Il testo è pubblicato sul nostro sito internet www.uictorino.it.

Spesa assistita e consegne a domicilio

Nel pieno dell’emergenza, anche fare la spesa online o al telefono sta diventando complicato, a causa dei tempi d’attesa che spesso si sono molto allungati. La nostra Unione ha chiesto alle catene della grande distribuzione di riservare un canale preferenziale per le persone disabili che vivono sole o che non possono contare su altri aiuti.

Nella nostra città, il supermercato Carrefour di Corso Montecucco mantiene attivo il progetto “i miei occhi per la tua spesa”, che consente ai disabili visivi di fare acquisti con l’assistenza di un operatore Carrefour. Il servizio è gratuito ed è attivo il mercoledì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 19 (con un massimo di 4 assistenze per ogni turno). Per richiedere l’accompagnamento è necessario telefonare al numero 011 70 74 759 oppure 011 70 74 762.

Per chi abita nella zona del ciriacese, ricordiamo l’accordo che la nostra sezione ha da poco sottoscritto con il supermercato Crai di San Francesco al Campo (via Torino 168). Le persone con disabilità visiva possono ordinare telefonicamente la spesa e riceverla a domicilio senza costi aggiuntivi, se i loro acquisti superano la cifra di 50 €. Gli ordini possono essere effettuati telefonando al numero 011 014 21 06 il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 18 e il martedì e il venerdì dalle 8 alle 10. Le consegne avvengono il martedì e il venerdì dopo le 10, previo accordo con i clienti.

Inoltre sul sito www.confesercenti-to.it è disponibile una lista, divisa per Comuni, di negozi, piccoli e grandi, che effettuano consegne a domicilio.

La Segreteria

U.I.C.I.-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS

Sezione Territoriale di Torino

C.so Vittorio Emanuele II, 63 – 10128 Torino

tel. 011/535567 – fax 011/5617583

e-mail: uicto@uiciechi.it – sito: www.uictorino.it

Facebook: www.facebook.com/uicitorino – Twitter: @uicitorino

La Voce, gli Occhi, il Tempo

Il Centro Nazionale del Libro Parlato dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti propone a tutti i cittadini una grande iniziativa di solidarietà e condivisione: #LeggiPerMe

Registrare un brano audio per regalare  a chi non vede il piacere della lettura tramite l’ascolto,  soprattutto in questi tempi di isolamento imposti dal  Covid-19. Coinvolti anche politici, imprenditori, celebrities e giornalisti che seguiranno le orme di tanti personaggi noti, da Susanna Agnelli a Dacia Maraini, che già si sono cimentati nell’arte del “libro parlato”.

C’è tempo fino al 15 giugno per partecipare alla campagna #LeggiPerMe promossa in occasione del Centenario dell’UICI

La tua voce, dono prezioso per chi non  vede! Leggi un brano e regala un frammento del tuo tempo sospeso fra telelavoro, prelibatezze culinarie, didattica a distanza e conference call…. Questa l’idea della Campagna #LeggiPerMe lanciata dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per condividere insieme un po’ di isolamento tra chi legge e chi ascolta.

In questo modo ci aiuta anche a sollevare l’attenzione sul mondo della disabilità visiva e rompere il muro di solitudine che al tempo del Covid-19 si è fatto ancora più pesante per i non vedenti.

Immaginiamo infatti di essere disabili visivi e di dover restare confinati nella nostra abitazione senza un’assistenza a domicilio, di dover aspettare giorni e giorni prima di ricevere a casa la spesa e i beni di prima necessità, di riuscire a stento a mantenere il cosiddetto distanziamento sociale, nella consapevolezza che le cose miglioreranno solo di poco e troppo lentamente. Se riusciamo a immaginare tutto questo possiamo avere un’idea di quanti momenti di gioia potremmo regalare a un non vedente attraverso la nostra voce.

L’iniziativa, nata con il Centenario dell’Unione che ricorre proprio quest’anno, ruota attorno alla lettura nella sua forma più moderna dell’audiolibro e si avvale della competenza degli operatori del Centro Nazionale del Libro Parlato servizio istituito dall’unione per realizzare registrazioni professionali di testi di qualsiasi tipo e metterli a disposizione degli utenti ciechi e ipovedenti in forma di audiolibri.

Nel tempo sono stati tanti gli scrittori e i personaggi famosi che si sono cimentati nell’arte dell’audiolibro tra cui Susanna Agnelli, Dacia Maraini con il suo “Bagheria”, Giuseppe Lazzaro Danzuso di “Ritorno all’Amarina” attori e doppiatori. Seguendo queste orme, a scendere in campo con UICI oltre a semplici cittadini saranno anche politici, imprenditori, scrittori, attori, celebrities, e giornalisti scegliendo tra i loro autori preferiti quei testi capaci di comunicare maggiormente attenzione, vicinanza, coraggio, ottimismo, speranza.

Partecipare alla Campagna #LeggiPerMe è davvero facilissimo: bastano la passione per la lettura, la voglia di mettersi in gioco e un pizzico di altruismo.

Ecco come fare per registrare il tuo testo del cuore: scegliere  un racconto breve, una poesia, una fiaba o un capitolo di un libro a cui si è particolarmente affezionati, un testo della durata di una decina di minuti. Per  creare il formato audio si può utilizzare  il proprio smartphone e le applicazioni di registrazione vocale, usando auricolari con microfono incorporato per garantire una migliore qualità audio. Opportuno indicare all’inizio il titolo del brano scelto, da quale eventuale testo è tratto, il nome dell’autore e l’editore. Il brano va registrato in unico file audio.  Al termine va indicato nome e cognome e inviato il file audio all’indirizzo mail  volontarilp@uiciechi.it, aggiungendo nome, età, professione e città da cui si scrive.  Per partecipare c’è tempo fino al 15 giugno.

 “L’attuale situazione di emergenza ha aggravato le condizioni di vita dei ciechi e degli ipovedenti.  L’Unione è impegnata con tutte le sue forze  per tutelare un milione e mezzo di persone con problemi di vista purché non vengano lasciate indietro. I gesti concreti di vicinanza e solidarietà umana sono indispensabili – ha commentato il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario BarbutoPer questo abbiamo pensato a un dono che chiunque  può fare: la voce, gli occhi, il tempo. Il libro è un oggetto di condivisione intorno al quale si crea la comunità pensante dei cittadini e di questa comunità i ciechi e gli ipovedenti vogliono far parte con l’aiuto di tutti.

Tutte le “opere parlate” saranno scaricabili e consultabili in un’apposita sezione del sito dell’Unione e attraverso i suoi canali social. Chi volesse trarre ispirazione può consultare il sito dell’unione (www.uiciechi.it). I migliori contributi ricevuti verranno via via raccontati anche sui canali della radio UICI.

La Campagna #LeggiPerMe è uno dei momenti che caratterizzeranno le iniziative di celebrazione del Centenario dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Il Centenario si avvale del supporto come sponsor ufficiali di Banca d’Italia, Enel Cuore, CocaCola, Semaforica, Icam e Fabiano Editore e della collaborazione di  Voice Systems, Letismart, Proxima e MaiTai,

L’UICI viene fondata a Genova il 26 ottobre 1920 da Aurelio Nicolodi, un giovane ufficiale trentino che aveva perduto la vista durante la prima guerra mondiale e che, dopo essersi visto negare il diritto a poter lavorare, iniziò ad avviare un percorso di consapevolezza e solidarietà tra i ciechi affinchè si unissero in un senso comune di rappresentanza. Da allora l’Unione persegue l’obiettivo di contribuire alla creazione di una società inclusiva che garantisca dignità e uguaglianza a tutti i cittadini ciechi e ipovedenti con particolare riferimento ai temi dell’integrazione lavorativa e sociale, dell’istruzione, della mobilità e dell’autonomia.

Attraverso la sua sede nazionale di Roma, 21 sedi regionali e 107 territoriali UICI dà ascolto e sostegno alle persone affette da una disabilità che in Italia conta oltre 360 mila ciechi assoluti e un milione e mezzo di ipovedenti, lavorando in una logica di rete e coordinamento con altri soggetti attivi sul territorio.

AIE – Coronavirus: Continua il rinvio delle nuove uscite da parte degli editori

Comunicato Stampa AIE

Continua il rinvio delle nuove uscite da parte degli editori: ad oggi si stimano 21mila titoli pubblicati in meno nel corso dell’intero anno, 12.500 novità in uscita bloccate, 44,5 milioni di copie che non saranno stampate e 2.900 titoli in meno da tradurre 

Il 70% degli editori sta attuando o programmando la cassa integrazione (era il 64% a fine marzo)

Levi (AIE): “Nella Giornata mondiale del Libro, ribadiamo l’appello a Governo e Parlamento lanciato con bibliotecari e librai”

La situazione peggiora ancora. Sempre più editori ricorrono alla cassa integrazione, le nuove uscite vengono riprogrammate e cresce il numero di chi si dice preoccupato dalla crisi: l’emergenza sanitaria travolge la filiera del libro secondo l’ultima rilevazione (la terza, riferita ai dati raccolti al 15 aprile) dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sull’impatto che il Covid-19 avrà quest’anno sull’intera editoria italiana. E il grido che si alza nella Giornata del mondiale del libro e del diritto d’autore si fa ancora più drammatico: “I dati sono la voce degli editori – prosegue Levi -. Sono una richiesta d’aiuto, molto chiara e con conseguenze di grande impatto. Richiedono una risposta, con misure a doppia velocità: misure immediate, che sostengano la crisi di liquidità del settore, e misure strutturali per aiutare il mondo del libro a risollevarsi. Aggiungo però, in questa Giornata mondiale del libro, un invito a tutti gli operatori del settore. È tempo di stare uniti e di muoversi coordinati. In questo spirito abbiamo lanciato un appello congiunto insieme ad AIB, l’associazione dei bibliotecari, e ALI, i librai, che indica una strada precisa per sostenere tutta la filiera, una strada che mi auguro governo e istituzioni vogliano intraprendere”.

Per il periodo maggio-agosto la percentuale di chi decide di temporeggiare con le uscite rimandandole ulteriormente sale al 42% (era il 34% il 30 marzo). Si punta in modo particolare sull’ultima parte dell’anno: solo l’8% degli editori, in calo rispetto alle precedenti rilevazioni (era il 13% il 30 marzo), immagina di rinviare i titoli di settembre-dicembre, sperando in un recupero natalizio. Ad oggi, anche se si concretizzerà il recupero, questo si tradurrà in 21mila titoli pubblicati in meno nel corso dell’intero anno, 12.500 novità in uscita bloccate, 44,5 milioni di copie che non saranno stampate e 2.900 titoli in meno da tradurre. Tengono solo eBook e audiolibri, con gli editori che testano la tenuta del mercato sugli store online: nel primo semestre solo l’1% degli editori dichiara infatti di aver riprogrammato al ribasso le uscite degli eBook. Il 10% quelle degli audiolibri.

Ma che la situazione sia ancor più drammatica lo indica il ricorso alla cassa integrazione: in quindici giorni – dal 30 marzo al 15 aprile – si passa da un 31% che iniziava a farvi ricorso a un 52%. Nel complesso tra chi vi sta già facendo ricorso e chi «non ancora, ma ci sta pensando» (o magari sta espletando la documentazione) dal 64% di fine marzo si passa in quindici giorni al 70% delle imprese.

Milano, 23 aprile 2020

Per informazioni,

Daniela Poli, Ufficio stampa AIE

cell. (+39) 335 1242614

daniela.poli@aie.it

www.aie.it     

Servizio Civile – Riattivazione progetti: Informazioni generali

Con Circolare del 4 aprile 2020 e fino al 31 luglio 2020, attuale termine dello stato di emergenza epidemiologica COVID-19, il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha riattivato in data 16 aprile u.s. i progetti di servizio civile a suo tempo sospesi.

Al fine di garantire la sicurezza di tutte le persone coinvolte e la corretta esecuzione dei progetti, il Dipartimento ha attivato delle procedure semplificate in deroga alle disposizioni in materia di servizio civile che di seguito vengono evidenziate.

 Le Sezioni interessate procederanno alla riattivazione dei progetti rimodulati solo con le azioni descritte nella nuova formulazione, sino a eventuali, nuove direttive del Dipartimento.

Anche tramite e-mail di accettazione, E’ necessario acquisire il consenso formale dei singoli operatori volontari che hanno già dato la loro disponibilità allorquando sono stati contattati per le vie brevi prima della ripresa delle attività.

Occorre rispettare con rigore le norme relative agli spostamenti e al distanziamento sociale e l’operatore volontario che presta servizio dovrà essere dotato dei dispositivi di protezione individuale adeguati all’esposizione al rischio.

1. Comunicazione ai Comuni

Le Sezioni, qualora ne ravvisino le necessità e nei limiti delle oggettive possibilità, possono fare riferimento agli uffici comunali di protezione civile o dei servizi sociali, oppure al Centro operativo comunale (laddove costituito) per mettere meglio a fuoco contesti, bisogni, esigenze, criticità, limitazioni e finalizzare più efficacemente le attività al contesto emergenziale. In ogni caso, anche se l’attività di raccordo non si potesse realizzare, è necessario dare comunicazione della ripresa delle attività al comune presso cui esse si svolgono – facendo riferimento a una delle strutture sopra richiamate – e alla Regione o Provincia Autonoma interessata.

2. Autodichiarazione

Sul modello di autodichiarazione in allegato, l’operatore volontario deve indicare che lo spostamento è determinato da “esigenze lavorative” e nelle note dichiarare che “è operatore volontario del servizio civile universale, contrattualizzato con la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, e opera con l’ente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Territoriale di…………”.

3. Firme degli operatori volontari

Per quanto concerne le firme degli operatori volontari, la Sede può tracciare il servizio con una sorta di “foglio presenze” anche settimanale, registrate da remoto e in modo virtuale. Ogni eventuale inadempimento da parte dell’operatore volontario dovrà essere segnalato a questa Presidenza Nazionale che provvederà a darne comunicazione al Dipartimento per l’opportuna verifica e l’eventuale adozione dei provvedimenti del caso. Inoltre è consentito, in casi eccezionali, di modificare il rapporto tra OLP e numero di operatori volontari rispetto alle disposizioni vigenti, mantenendolo comunque congruo e ragionevole rispetto alle attività da svolgere per garantire loro un adeguato sostegno e accompagnamento.

4. Attività di formazione generale e specifica

Per quanto riguarda le attività di formazione generale e specifica rinviamo a quanto previsto al punto 4 della circolare del Dipartimento.

In particolare, per quanto riguarda la nostra Unione e i suoi enti partner, è da evidenziare che tutte le Sedi che hanno chiesto la riattivazione dei progetti, all’atto della sospensione degli stessi avevano già provveduto ad effettuare il corso di formazione specifica.

Pertanto tali Sedi, tenendo conto anche della proroga prevista dalla citata Circolare, dovranno attivarsi per svolgere solamente le attività di FORMAZIONE GENERALE.

Al riguardo precisiamo che:

a) La formazione può essere erogata a distanza. Le ore di formazione impiegate con tale modalità possono essere calcolate nel computo di quelle erogate con metodologia frontale.

b) Le sedi di Macerata, Salerno e Sassari, che hanno proceduto a rimodulare il progetto, che hanno cioè convertito le attività progettuali originarie in nuove attività, anche in accordo con altri Enti, dovranno prevedere uno o più moduli di formazione ad hoc da erogare a distanza (FAD, video conferenza, altri sistemi tecnologici) prima dell’impiego degli operatori volontari nelle nuove attività. Le ore corrispondenti sono comprese nell’orario di servizio.

c) Per tutte le attività formative, compresi i moduli ad hoc aggiuntivi inseriti a seguito della rimodulazione delle attività progettuali, dovrà essere disposto un apposito registro contenente date e orari delle eventuali lezioni frontali, laddove sussistessero le condizioni di sicurezza, con le firme degli operatori volontari partecipanti e del formatore, ovvero, nel caso di formazione a distanza, appositi report di download e consultazione personalizzati o strumenti assimilati, oppure semplicemente un’autocertificazione delle ore erogate con tale metodologia, a firma del formatore.

d) Gli operatori volontari dovranno, in particolare, ricevere corrette e dettagliate informazioni sui comportamenti da adottare e sui dispositivi di protezione individuale adeguati all’esposizione ai rischi.

5. Attività di monitoraggio e valutazione

In considerazione della straordinarietà della situazione, le ordinarie attività di monitoraggio e valutazione condotte, comprese le verifiche previste e relativi strumenti utilizzati per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti nell’ambito delle attività formative, possono essere rimodulate rispetto alle ordinarie tempistiche e modalità (attraverso ad esempio la compilazione di questionari da remoto e laddove possibile l’organizzazione di incontri in videoconferenza tra i soggetti interessati – prevalentemente OLP e operatori volontari), avendo cura di raccogliere suggerimenti e feedback dagli operatori volontari rispetto alle modalità adottate per la prosecuzione delle attività di servizio civile.

6. Progetti non ancora avviati a causa della soppressione della data di avvio prevista per il 30 marzo u.s.

Al riguardo, tenuto conto delle osservazioni formulate dalle Sedi interessate circa la data del 30 aprile proposta da questa Presidenza Nazionale con il comunicato dell’8 aprile n. 64, verrà chiesta al Dipartimento l’approvazione delle graduatorie con avvio dei progetti dal 24 giugno 2020. 

Ricordiamo infine che per quanti siano sottoposti alla misura della quarantena o risultino malauguratamente positivi al virus, è previsto il “divieto assoluto” di uscire di casa.

Si raccomanda l’osservanza della disciplina relativa agli aspetti organizzativi e operativi descritti dalla circolare del Dipartimento qui in parte riportati.

Il Presidente Nazionale Uici Mario Barbuto desidera ringraziare tutti i volontari per il lavoro sinora svolto, con particolare riguardo per quanti hanno sempre presidiato il proprio posto e compiuto il proprio dovere anche quando c’erano le condizioni per una “meravigliosa ritirata”, per continuare a garantire e offrire assistenza e supporto ai nostri soci e alle loro famiglie, in questo momento così difficile che sta attraversando il nostro Paese.

“Sappiamo bene che quanto facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe. Teniamo duro e ce la faremo”.

Modello per autodichiarazione

Lazio – Al via formazione online rivolta a educatori nidi per bimbi non vedenti

Imparare ad accogliere i bimbi ciechi o ipovedenti negli asili nido, riconoscendo le loro necessità e studiando come riadattare spazi, giochi e attività educative per favorire l’apprendimento e la socializzazione. Sono questi gli scopi del corso di formazione online, completamente gratuito per le educatrici dei nidi pubblici, privati e convenzionati del Lazio, disponibile sulla piattaforma www.formazionesantalessio.it. Il corso è realizzato dal Centro Regionale Sant’Alessio all’interno del progetto “Il nido è di tutti” ed è promosso dalla Regione Lazio, nell’ambito del Pacchetto Famiglia, con l’Asp Asilo Savoia.

“Nonostante la crisi sanitaria in corso – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli – continuano le iniziative promosse dalla Regione Lazio per l’inclusione. L’asilo nido è una tappa fondamentale per lo sviluppo dei bambini. Nella fascia d’età dai 3 mesi ai 3 anni, l’apprendimento avviene grazie allo sviluppo sensoriale: toccare, udire i suoni, muoversi nello spazio e scoprire con la bocca sono esperienze naturali importantissime, soprattutto per i bimbi disabili visivi, e queste esperienze nei nidi vengono indirizzate da personale competente. Questo progetto mira proprio a fornire alle educatrici e agli educatori strumenti ancora più avanzati per favorire l’ingresso negli asili dei piccoli non vedenti. In questo modo, superata l’emergenza Covid-19, quando le attività dei nidi potranno ripartire, potremo garantire nidi maggiormente inclusivi”.

“Un’opportunità di apprendimento che certamente migliorerà l’inclusione dei bimbi con disabilità visiva – fa sapere Amedeo Piva, presidente del Sant’Alessio, Ente pubblico leader nella formazione e riabilitazione di adulti e bambini disabili visivi -. Attualmente solo il 5% dei piccoli non vedenti o ipovedenti frequenta il nido, è importante dire alle famiglie che nei nidi della nostra regione troveranno personale adeguatamente formato per dare a tutti le migliori opportunità di inserimento e prepararli ad affrontare le successive tappe formative”.

Il corso online si compone di 12 moduli, fino a 100 ore di formazione riconosciute con attestato di frequenza. “Le lezioni sono tenute dagli specialisti del Sant’Alessio che hanno peculiare e riconosciuta competenza nel campo di cecità e ipovisione – continua Piva -, offrono una panoramica sugli aspetti della disabilità visiva nella prima infanzia e forniscono indicazioni tiflologiche, psicopedagogiche e strategie per la realizzazione della programmazione educativa. Al termine del corso, le educatrici – aggiunge il presidente del Sant’Alessio – avranno acquisito conoscenze relative alla psicologia dello sviluppo nel bambino con disabilità visiva anche con minorazioni aggiuntive, sapranno adeguare gli strumenti per migliorare l’apprendimento, rilevare le abilità e preparare i bimbi ciechi e ipovedenti alle successive tappe formative”.

“Come sempre l’Asp Asilo Savoia, insieme alla Regione Lazio e al S. Alessio, dimostra che il sistema pubblico dei servizi alla persona è in grado di dare risposte efficaci, innovative e adeguate alle esigenze delle comunità – aggiunge il presidente dell’Asp Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni -. L’attuale fase di emergenza sanitaria ci stimola ancora di più nell’elaborazione di soluzione e strumenti di intervento moderni che ci consentiranno, una volta superata l’attuale situazione, di concorrere tutti insieme alla ripresa economico-sociale del Paese”.

Museo Omero – Biennale Arteinsieme un appello ai musei e ai luoghi della cultura per l’accessibilità digitale totale

In questo periodo in cui anche i musei e i luoghi della cultura si sono trasferiti sul web, il Museo Tattile Statale Omero di Ancona promuove un’edizione speciale della Biennale Arteinsieme – cultura e culture senza barriere, invitando tutti i musei e i luoghi della cultura ad adottare iniziative digitali accessibili alle persone con disabilità.

Utilizzare i canali social, ma con attenzione alla fruibilità del materiale proposto: video con sottotitoli per le persone sorde e descrizioni audio per le persone non vedenti, immagini con descrizione scritta o audio per le persone non vedenti, testi chiari e ad alta leggibilità per le persone con disagio mentale.

I musei e i luoghi della cultura sono inoltre invitati a pubblicare sui loro social e siti web un messaggio testo e audio di vicinanza e solidarietà alle persone con disabilità, per farle sentire meno sole e parte integrante della nostra società.

Un appello lanciato in un periodo difficile per tutti, ma a volte drammatico per le persone più fragili o con disabilità. Grazie anche alla collaborazione del Mibact l’invito è stato ampiamente diffuso a tutte le realtà museali italiane.

Il materiale realizzato può essere inviato all’email artesieme@museoomero.it e viene costantemente condiviso e pubblicato nella pagina Facebook Biennale Arteinsieme dove sono disponibili ulteriori informazioni. Ad oggi hanno risposto all’appello, tra gli altri, la Pinacoteca di Brera di Milano, la Certosa e museo nazionale di San Martino di Napoli, l’Archivio di Stato di Ancona, i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata, Il Palazzo delle Esposizioni di Roma.

La Biennale Arteinsieme, nata nel 2003, Anno Europeo del Disabile, ha lo scopo di favorire l’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità e di quelle svantaggiate per provenienza da culture altre attraverso la valorizzazione dell’arte e dei beni culturali, con particolare riferimento all’arte contemporanea. Le istituzioni culturali fino ad oggi coinvolte nel progetto sono infatti più di 1.500. Per la prima volta, a diffusione nazionale, le realtà museali e i luoghi della cultura si impegnano per essere totalmente accessibili a livello digitale.

Locandina Biennale #arteinsieme

Locandina Biennale #arteinsieme

Sicilia – Coronavirus, dai ciechi un aiuto per la teledidattica scolastica

Il presidente regionale dell’Unione Minincleri, “La nostra esperienza per prevenire patologie legate all’uso degli schermi dei pc”. Il lavoro della Stamperia Braille per lo studio a distanza per non vedenti e ipovedenti e l’assistenza psicologica. Il nodo dei finanziamenti

L’allarme era stato lanciato a Messina in un convegno dell’Uici del dicembre scorso: fasce sempre più ampie di giovani diventano ipovedenti per patologie legate all’uso massiccio degli schermi a luce blu.

E l’emergenza coronavirus e le disposizioni del Ministero dell’Istruzione sulla teledidattica, con gli studenti che devono trascorrere ore davanti al pc, hanno fatto riesplodere il problema.

“È ai nostri esperti dei Centri di consulenza tiflodidattica – sottolinea Gaetano Minincleri, presidente regionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti –  che gli insegnanti curriculari si rivolgono con crescente preoccupazione anche per i rischi che corrono i loro allievi vedenti, che cominciano a mostrare segni, per esempio, di secchezza oculare. E noi cerchiamo di rassicurarli e indirizzarli al meglio in base all’esperienza da noi acquisita negli anni e alle collaborazioni con importanti strutture pubbliche di medicina sul territorio”.

La fiducia del mondo della scuola nell’Uici e nella Stamperia Braille deriva dai decenni in cui quest’ultima istituzione ha sostenuto, stampando libri in braille e in large print, l’integrazione nelle aule prima di pochi non vedenti e poi di un numero sempre maggiore di ipovedenti. Questi ultimi, per avere idea della situazione, nel nostro Paese sono un milione e mezzo a fronte dei trecentosessantamila non vedenti. 

“Immaginerete i problemi – spiega Nando Sutera, responsabile del Centro di consulenza tiflodidattica, che serve Catania, Messina, Siracusa ed Enna – quando le scuole sono passate alla teledidattica. Lavoriamo venti ore al giorno anche perché non possiamo adottare soluzioni buone per tutti: ogni studente con problemi di visione ha bisogno che gli venga cucita addosso la teledidattica come un abito su misura. Ma grazie al grande senso di responsabilità degli insegnanti curriculari e di sostegno e degli assistenti alla comunicazione, che hanno un ruolo tecnico, riusciamo ad adeguare il materiale didattico alla condizione sensoriale del ragazzo facendo sì, per esempio, che un file di testo possa essere ascoltato usando la sintesi vocale. E con alcune famiglie stiamo lavorando anche alla realizzazione di video che possano alzare il livello del confronto sulla didattica a distanza e il sostegno“.

“Abbiamo poi scoperto – aggiunge Minincleri, che è anche un ex docente – di poter essere utili anche in altro. Per esempio siamo ormai pronti a estendere anche alla scuola siciliana la rete di assistenza psicologica telefonica approntata per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Insomma, stiamo consolidando una rete virtuosa dialogante sui bisogni di tutti gli studenti, siano essi non vedenti, ipovedenti o vedenti“.

Il presidente Minincleri ha poi posto l’accento su due questioni particolarmente delicate: la carenza di dispositivi multimediali ed elettronici specifici per gli studenti in particolare con pluridisabilità e anche altro.

“I nostri governanti – ha sottolineato – continuano, giustamente, a ripeterci, che nessuno dev’essere lasciato indietro, soprattutto gli ultimi. Ma questo contrasta con le recenti voci di tagli a strutture come Uici e Stamperia Braille che, durante quest’emergenza, si stanno impegnando con tutte le loro forze perché il diritto all’uguaglianza tra cittadini sancito dalla Costituzione venga garantito”.

Primo piano del Presidente regionale UICI Gaetano Minincleri
Teledidattica