U.I.C.I. Lombardia – Notizie dal Consiglio regionale lombardo Uici

Mostra “Io ti vedo così: le foto che mostrano come vede il mondo una persona con disabilità visiva”

Come vedono il mondo le persone con disabilità visiva? Come vedono la natura, le persone, gli animali, la città chi ha problemi con la vista e a causa di una patologia vede il mondo offuscato o con un quadro visivo limitato? A raccontarlo, attraverso le immagini, è l’artista Beatrice Pavasini che il 23 luglio dalle 9 alle 20 sarà protagonista a Lierna, nel lecchese sul lungo lago Castiglioni, della mostra “Io ti vedo così”.

Una mostra fotografica itinerante proposta dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS di Lecco con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Lierna. Una carrellata di immagini che mostrano il mondo così come lo percepiscono le persone con disabilità visiva. Una mostra che nasce da un lavoro svolto all’interno del gruppo di sostegno mensile del Centro Regionale di Ipovisione dell’Unità Oculistica di Cesena, insieme alla sezione territoriale dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Forlì.

La mostra della Pavasini comprende una carrellata di pannelli fotografici che riproducono figure umane, elaborate e modificate dalla stessa artista, che mostrano come vedono gli occhi di chi è ipovedente. Il tutto corredato da didascalie che spiegano la patologia e che problemi provoca alla vista. Un modo non solo per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione, ma anche per abbattere barriere e pregiudizi nei confronti di chi ha problemi visivi. Perché, solo vedendo come vede una persona con disabilità visiva, ci si rende conto degli ostacoli che ogni giorno questa persona deve affrontare.

Una mostra allestita anche per celebrare il 25esimo anniversario dell’UICI di Lecco e per ricordare alla popolazione di imparare a vedere con occhi diversi chi, per malattia o per un trauma, non vede perfettamente. Perché la disabilità visiva resta ad oggi, purtroppo, una disabilità che isola e rende la persona invisibile. Anche se queste persone hanno affinato un modo tutto personale per “osservare” e conoscere il mondo.

“Le persone che vedono bene hanno una scarsa conoscenza dei problemi che nella vita di tutti i giorni deve affrontare una persona con un serio deficit visivo – commenta Paola Vassena presidente UICI di Lecco -. Questo può a volte determinare diffidenza nei confronti di chi non vede o vede poco. Si è quindi sentita l’esigenza di sensibilizzare e informare i cittadini attraverso un’esperienza che possa risultare di forte e immediato impatto visivo ed emotivo”. La presidente Paola Vassena e Angela Gianola (referente del gruppo ipovisione del Consiglio regionale lombardo UICI) invitano non solo i lecchesi a vivere questa intensa esperienza di “indossare gli occhiali” di chi non vede.

U.I.C.I. Aosta – Servizio gratuito di accompagnamento in ambiente montano

La sezione di Aosta dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con la Cooperativa Sociale C’era l’Acca e l’Associazione Sport per Tutti (ASPERT), propone, anche per la stagione estiva 2022, a residenti e a turisti con disabilità visiva interessati a fruire in autonomia dell’ambiente montano un servizio gratuito di accompagnamento fornito da volontari.

Il servizio è rivolto a un solo utente per ciascun accompagnatore e potrà essere richiesto con congruo anticipo (una settimana) al seguente recapito:

Cooperativa Sociale C’era l’Acca

_ceralaccaturismo@gmail.com_

Tel. 347 1639197

Per ulteriori informazioni, gli interessati possono rivolgersi alla sezione U.I.C.I. di Aosta (tel. 0165 44440 – e-mail _uicao@uiciechi.it_) ed alla Cooperativa Sociale C’era l’Acca (tel. 347 1639197 –

_ceralaccaturismo@gmail.com_)

Gli utenti del servizio sono tenuti a corrispondere al volontario il rimborso chilometrico di € 0.40/Km per il percorso da e per la loro abitazione e farsi carico delle spese relative all’eventuale ristorazione.

Pubblica il 13/07/2022.

Un campo estivo per stare insieme e potenziare le abilità

Autore: Massimo Diodati

Si avvierà oggi, lunedì 11 luglio 2022, a Casole d’Elsa il campo estivo residenziale destinato a giovani non vedenti ipovedenti di tutta la Toscana di età compresa tra i 15 ed i 21 anni, della durata di otto giorni. Il titolo “Abilità in azione” basta da solo a dirci dove si focalizza l’attenzione, i ragazzi si misureranno con le attività quotidiane di gestione di sé: le giornate trascorreranno facendo la spesa e cucinando insieme, affinando le capacità di orientamento in città tramite laboratori dedicati e seguiti da operatori specializzati. I partecipanti si misureranno anche con i temi delle emozioni e dell’affettività, in un contesto con pari che vivono difficoltà analoghe e soprattutto nella condivisione delle risorse a disposizione di tutti. Non mancheranno momenti di svago, nell’ambiente dell’agriturismo con piscina che ospiterà il soggiorno del gruppo, presso l’Accademia Musicale Siena Jazz, al parco del Cavallino Matto a Donoratico e durante la visita all’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, dove si potranno guardare e toccare astri e pianeti del nostro sistema solare. A conclusione dell’iniziativa, i giovani con disabilità visiva saranno infine camerieri per una sera, animatori di un aperitivo al buio, realizzato in un locale completamente oscurato, che favorirà la concentrazione su gusti, suoni, colori e contatto, per giocare durante una sera a fare a meno della vista ed a portare l’attenzione su ogni nostra abilità con una nuova prospettiva.

Per la realizzazione di questa iniziativa, fondamentale per l’incontro di giovani con disabilità visiva con i loro coetanei e nel contempo affiancati da professionisti specializzati, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione – I.Ri.Fo.R. della Toscana e la Sezione Territoriale di Siena dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, hanno potuto contare sui contributi della sede nazionale I.Ri.Fo.R., di Impresa Sociale Con i Bambini attraverso il progetto “Bloom Again – Tutti i sensi hanno colore” (2018-PAN-02188) e di Fondazione Monte dei Paschi di Siena tramite il bando ‘Campi solari 2022.

Pubblicato il 11/07/2022.

U.I.C.I. Lombardia – Valentina, la ballerina non vedente che insegna la gioia della danza (anche a chi vede)

Autore: Barbara Apicella

La cecità non le ha impedito di realizzare il suo sogno. Era una bambina quando ha indossato per la prima volta le scarpette e il tutù. La musica e il ritmo li aveva nel sangue e dopo le prime esperienze nella danza classica si è avvicinata a quella moderna. Come tante bambine degli anni Ottanta è cresciuta con il mito di Heather Parisi: ha così scoperto, oltre alla danza moderna, anche il jazz (dove è riuscita a trovare la sua dimensione), il latino americano, il pop e le danze orientali. Giovane ha iniziato ad insegnare danza, prima ai bimbi e poi agli adulti. Ma intanto i problemi di vista hanno iniziato a farsi sentire e dopo la prima gravidanza ha dovuto interrompere quella che, per lei, era (ed è) vita: la danza. Ma, complice anche il lockdown, ha riscoperto l’amore per la danza e non solo è ritornata ad insegnare, ma ha raggiunto anche il traguardo di essere la prima donna non vedente, ad aver conseguito il diploma di insegnante di danza con la tecnica Simonson.

Questa è la storia di Valentina Bertani, 45 anni, insegnante di danza non vedente di Arcore, un comune nella provincia di Monza e Brianza. Un fiore all’occhiello per l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Monza dove Valentina – insieme alle altre due insegnanti Virginia Fumagalli e Cinzia Manzoni – aveva dato vita al progetto Svista Dance, per avvicinare al mondo della danza anche le persone con disabilità visiva. Perché, anche se non ci si vede è possibile muoversi in modo armonioso nello spazio, e vivere quel senso di estrema libertà che il ritmo riesce a dare.

“Durante l’emergenza sanitaria grazie a Virginia e Cinzia mi sono rimessa in gioco” spiega. “Abbiamo iniziato a cercare in rete se ci fosse qualcosa simile al nostro progetto di Svista Dance. Se c’erano già risultati su quel fronte. E abbiamo scoperto che un progetto simile era stato avviato con successo in Brasile. Così siamo partite, armate di tanto coraggio e di entusiasmo, certe che la danza avrebbe aiutato le persone con disabilità visiva ad uscire di casa, a socializzare e magari, come nel nostro caso, avrebbe cambiato la vita anche a qualcuna di loro”.

Poi la scoperta del metodo Simonson, un metodo molto in voga negli Stati Uniti ma ancora poco conosciuto e praticato in Italia, basato su una tecnica che permette a tutti di danzare. “Da 3 a 100 anni” ha spiegato Valentina. “Perché, a differenza di altri metodi è molto rispettoso del corpo e non sovraccarica l’apparato muscolo scheletrico. Si impara a muoversi in modo corretto senza caricare sui legamenti. Così anche chi ha superato gli anti e vuole avvicinarsi alla danza può farlo senza problemi”.

Valentina è una tosta: la cecità non le ha impedito di proseguire nella sua passione. Durante il lockdown si alzava all’alba per seguire on line le lezioni. Poi ad aprile un volo a Barcellona per i corsi in presenza: tante lezioni, non solo di danza, ma anche di anatomia e biologia. E poi, superato l’esame, l’inizio di una nuova avventura: come ballerina, come insegnante e come donna. Con il grande sogno di abbattere definitivamente le barriere culturali, dimostrando che le persone non vedenti possono senza problemi insegnare danza, e correggere le posizioni e passi esattamente come fa una insegnante normodotata.

“Purtroppo, soprattutto nel mondo della danza, esistono ancora tanti pregiudizi” continua. “Eppure, come già dimostrato, basta bendare gli occhi all’allievo per dimostragli come il collega e l’insegnante non vedente percepiscono lo spazio e il proprio corpo. Il sogno è quello di insegnare nelle scuole, mettere a disposizione delle future generazioni, ma anche di chi in età adulta si è avvicinato alla danza, quanto ho appreso”.

E poi un messaggio speciale alle ragazze e alle donne con disabilità visiva: “Uscite, non rimanete a casa, non nascondetevi. Lo sport (danza compresa) è terapeutico. Per tutti”.

Pubblicato il 04/07/2022.

U.I.C.I. Molise – Giornata a Bosco Faiete

Autore: Gaetano Accardo

Il 12 giugno 2022 la Sezione Regionale U.I.C.I. del Molise, ha organizzato una giornata proiettata allo sport e alla convivialità immersi nel Bosco Faiete di Campobasso.

Grazie a tale evento, abbiamo rincontrato i nostri soci che hanno risposto con grandissimo entusiasmo e partecipazione a quest’evento, 48 soci si sono misurati con le attività in programma:

– Escursione nel bosco alla scoperta della flora e al riconoscimento tattile della biosfera con la guida escursionistica e ambientalistica Guglielmo Ruggiero;

– Passeggiata in tandem al fresco della faggeta;

– Lezione di tiro con l’arco con i maestri certificati FITARCO con piccolo torneo “amatoriale” e assegnazione dei primi tre posti.

Tutti i soci hanno partecipato attivamente, dai più piccoli ai più grandi, è stato bellissimo rivedere l’entusiasmo e la gioia nei volti di tutti, grandi sorrisi e voglia di mettersi in gioco.

I ragazzi del servizio civile e i famigliari hanno assistito i soci in tutte le attività, tutti hanno potuto misurarsi con tutto, molti hanno scoperto l’interesse per uno sport così di nicchia come il tiro con l’arco, altri hanno sorpreso la guida Ruggiero con le conoscenze personali legati all’ornitologia, e altri ancora sono risaliti in bici dopo anni che non lo facevano.

L’entusiasmo è stato tantissimo! La giornata si è conclusa con un pranzo immersi nel bosco al fresco, con canti e sorrisi e con la richiesta di ripetere questi appuntamenti più spesso.

Pubblicato il 14/06/2022.

U.I.C.I. Piemonte – Presentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico accessibile a ciechi e ipovedenti

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente. Le informazioni presenti nel Fascicolo del cittadino vengono fornite e gestite dalle singole regioni.
Nei mesi scorsi UICI Piemonte ha collaborato con Regione Piemonte e Consorzio per il Sistema Informativo (CSI) Piemonte al miglioramento dell’accessibilità di questo importante servizio di pubblica utilità.
Giovedì 16 giugno 2022 dalle ore 17.00 alle ore 18.30 organizziamo per i cittadini con disabilità visiva un incontro informativo online, tramite piattaforma Zoom Meeting, per illustrare il lavoro svolto ed effettuare prove pratiche di utilizzo.
Verranno anche presentati i vari servizi disponibili sul portale web Salute Piemontehttps://www.salutepiemonte.it – punto di accesso unico per consultare la propria storia clinica e per gestire i documenti e i dati che costituiscono il Fascicolo Sanitario Elettronico.
Il Presidente di UICI Piemonte, Franco Lepore, ricorda che oggi le barriere non sono più solo nei luoghi fisici, ma anche sul web a causa dell’inaccessibilità di molti siti internet. Le Istituzioni hanno l’obbligo di mettere a disposizione delle persone con disabilità le informazioni destinate al grande pubblico in forme accessibili. Ovviamente anche la Regione Piemonte è tenuta a rendere il fascicolo sanitario elettronico pienamente fruibile ai cittadini con disabilità visiva attraverso l’utilizzo delle tecnologie assistive.
Con questo incontro la nostra Associazione intende informare la cittadinanza sulle potenzialità del fascicolo sanitario elettronico e nel contempo suggerire ai tecnici informatici gli accorgimenti più opportuni al fine di migliorare l’accessibilità del servizio. Inoltre vogliamo dimostrare in modo pratico come i cittadini con disabilità visiva possono consultare le informazioni sanitarie che li riguardano in piena autonomia.Programma dell’evento:
ore 17.00     Saluti istituzionali (UICI, Regione Piemonte, CSI Piemonte)
ore 17.15     Presentazione teorica del FSE (curata da CSI Piemonte)
ore 17.40     Dimostrazione pratica d’uso del FSE (curata da UICI Piemonte)
ore 18.15     Spazio riservato per dibattito/domande

Per iscriversi alla riunione:
https://zoom.us/meeting/register/tJIkd–oqjkuHdNjyL3JEyFnqv9-_DHXzZHw

Dopo l’iscrizione, riceverai un’email di conferma con le informazioni necessarie per entrare nella riunione.
Per maggiori informazioni potete contattare la segreteria di UICI Piemonte al numero 011 56 27 870 o alla mail segreteria@uicpiemonte.it

Pubblicato il 07/06/2022.

In Piemonte U.I.C.I. e APRI denunciano: “A rischio i servizi per i disabili visivi”

Nei mesi scorsi, la Regione Piemonte ha deciso che gli stanziamenti destinati ai Centri di Riabilitazione Visiva per le attività relative al progetto di prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva nell’ambito della Legge n. 284/1997, dovranno confluire nella quota di fondo sanitario indistinta che annualmente la Regione assegna al Servizio Sanitario Regionale. Franco Lepore, presidente regionale U.I.C.I., e Marco Bongi, presidente APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) affermano la loro preoccupazione per il rischio che, così, le tante persone con disabilità visiva che risiedono in Piemonte rimangano senza servizi di riabilitazione. Affermano, infatti, che “La ripartizione dei fondi destinati ai centri di riabilitazione visiva decisa dalla Regione potrebbe comportare una sensibile contrazione delle risorse economiche. Non essendoci più fondi specifici per le attività dei centri, ogni Azienda Sanitaria Locale, in modo del tutto discrezionale e in base alle proprie esigenze di bilancio, potrà decidere di risparmiare sulla riabilitazione visiva. Una diminuzione dei finanziamenti destinati ai CRV ci costringerebbe, nostro malgrado, a rivedere i contratti in essere con i professionisti e i collaboratori che ci seguono”.

U.I.C.I. e APRI gestiscono da anni diversi centri di riabilitazione visiva del territorio, in collaborazione con le ASL, che erogano servizi mirati a preservare le potenzialità visive residue delle persone ipovedenti e a far acquisire strategie e abilità alle persone cieche. Attività fondamentali che favoriscono l’autonomia, le capacità di movimento, il benessere psicofisico migliorando la qualità della vita di tanti ciechi e ipovedenti piemontesi.

Alla ricerca di chiarimenti da parte della Regione Piemonte in merito al mantenimento dei percorsi di riabilitazione visiva, i due Presidenti hanno chiesto più volte di incontrare l’Assessore Icardi senza ottenere risposta. Il timore è che la nuova modalità di ripartizione dei fondi, decisa senza il coinvolgimento delle due Associazioni, possa compromettere le attività a favore dei disabili visivi. Questo, l’appello dei Presidenti: “Chiediamo l’immediato ripristino del capitolo specifico di finanziamento dei Centri di Riabilitazione Visiva che ovviamente dovrà essere ricostituito annualmente. La preziosa attività dei centri va rafforzata, è urgente una profonda riflessione in ordine alla gestione e all’operatività delle strutture al fine di garantire uniformità e capillarità di prestazioni sull’intero territorio piemontese”. A sostenere U.I.C.I e APRI anche i presidenti regionali di FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) e FISH (Federazione italiana per il Superamento dell’Handicap). In un momento storico particolarmente delicato come quello attuale, è necessario favorire e implementare servizi che possono migliorare autonomia e inclusione nella società di tutti. Ciechi e ipovedenti piemontesi hanno bisogno di certezze e, per questo, si esorta un intervento risolutivo della Regione Piemonte per far definitivamente chiarezza sul finanziamento, sulla gestione e sull’operatività dei Centri di Riabilitazione Visiva.

Lazio – Settimana Mondiale del Glaucoma 2022

“Non distrarti. Il glaucoma può bruciare la tua vista”, questo il messaggio riportato negli opuscoli informativi realizzati dall’IAPB Italia Onlus.

In risposta all’invito dell’Agenzia anche la sezione IAPB del Lazio, in collaborazione con le strutture territoriali dell’UICI del Lazio, si è adoperata per sensibilizzare la popolazione sul tema del glaucoma, il ladro silenzioso della vista, che ad oggi è la seconda causa di cecità al mondo.

Nella settimana dal 6 al 12 marzo nelle provincie del Lazio sono stati allestiti punti informativi presso biblioteche comunali, ospedali, poliambulatori, farmacie, istituti scolastici e universitari e presso le principali piazze di Civitavecchia, Formia, Frosinone, Latina, Roma e Viterbo, dove anche grazie all’aiuto dei volontari del Servizio Civile Universale sono stati affissi manifesti dell’iniziativa ed è stato consegnato materiale divulgativo, spiegando ai cittadini l’importanza della prevenzione per la cura di una patologia come il glaucoma.

Nella giornata del 9 marzo, presso il piazzale dell’IIS DE AMICIS-CATTANEO di Roma sono state realizzate 34 visite oculistiche grazie alla presenza di un’Unità Mobile Oftalmica.

Sono state inoltre diverse le sezioni, tra cui lo stesso Consiglio Regionale del Lazio, che hanno organizzato, grazie a tv e radio locali, interviste con i rappresentanti dell’UICI e con esperti del settore, quali il prof. Andrea Cusumano, chirurgo e ricercatore di fama mondiale, nonché presidente dell’IAPB del Lazio.

Di seguito i link alle interviste, articoli e materiale fotografico delle iniziative:

  • Terzo Binario – Civitavecchia
Foto dello stand organizzato dalla sezione UICI di Roma
Foto dell’Unità Mobile Oftalmica della IAPB Italia onlus

Pubblicato il 24/03/2022.

Non vedenti Ucraini accolti in Sicilia

Lettera del presidente Minincleri alla Regione Siciliana e all’Unione ciechi nazionale per mettere a punto uno specifico piano di ospitalità e assistenza ai disabili visivi in fuga dalle zone di guerra. All’iniziativa partecipano gli Istituti per Ciechi Florio e Salamone di Palermo e Ardizzone Gioeni di Catania, l’Irifor Sicilia, il Centro Helen Keller e la Stamperia Braille

“Abbiamo inviato una lettera alla Regione Siciliana e all’Uici nazionale per conoscere con quali strutture dovremo dialogare per mettere a punto un piano per l’accoglienza dei disabili visivi in fuga dall’Ucraina”.

Lo ha reso noto Gaetano Renzo Minincleri, presidente del Consiglio regionale siciliano dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, ricordando come “anche nelle guerre, come nelle pandemie, a patire i disagi più gravi sono le persone con disabilità, che hanno bisogno come tutti del massimo della solidarietà, ma in più anche del sostegno con servizi specifici”.

Per questo l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Siciliana, che assiste indistintamente tutti i disabili visivi, unitamente all’Istituto per Ciechi Florio e Salamone di Palermo, all’Istituto per Ciechi Ardizzone Gioeni di Catania, all’Irifor Sicilia Onlus, al Centro regionale Helen Keller scuola cani guida di Messina e alla Stamperia Regionale Braille di Catania, “si è messa a disposizione per fornire ospitalità e servizi a non vedenti e ipovedenti ucraini”.

“Abbiamo preso questa decisione – ha sottolineato Minincleri – per senso di solidarietà umana per l’Ucraina devastata da aggressioni e bombardamenti a seguito dei quali già milioni di persone stanno fuggendo per trovare salvezza in altri Paesi”.

Minincleri ha ricordato come le organizzazioni siciliane che si occupano delle disabilità visive si stiano ancora rimettendo in piedi “dopo due difficilissimi anni caratterizzati da un’imprevedibile e drammatica pandemia che ha stravolto le vite di tutti”.

“Ma – ha aggiunto –  non possiamo non pensare a tutta la popolazione ucraina travolta da una folle e disumana guerra e in particolare, conoscendo le loro peculiari necessità, alle nostre sorelle e ai nostri fratelli non vedenti e ipovedenti, ai quali metteremo a disposizione strutture e servizi specialistici”.

“Da qui la volontà – ha concluso il presidente dell’Uici siciliano di mettere a punto uno specifico  piano per l’accoglienza. E se potremmo ospitare direttamente fino a un certo numero di non vedenti e accompagnatori, i servizi potrebbero però essere estesi anche ai disabili visivi ospitati in altre strutture”.

Pubblicato il 08/03/2022.

Catanzaro – UICI e Pari Opportunità: un connubio concreto

Un’ente che sia esso di tipo associativo o di altra natura deve misurare il suo grado di integrazione dal livello di pari opportunità che riesce a garantire non solo al suo esterno, battendosi per il raggiungimento della piena integrazione, ma anche e soprattutto al suo interno in relazione ai ruoli che ed alle possibilità che può garantire.

Di ciò si è discusso lo scorso venerdì in occasione dell’incontro del Settore Pari Opportunità, voluto dalla Consigliera Luciana Loprete e dal Presidente Regionale dell’UICI Calabria Pietro Testa, per discutere, prevedere e programmare ogni azione necessaria affinché le donne e gli uomini afferenti alle sedi territoriali UICI della Calabria possano sentirsi tutelati nel rispetto della loro diversa condizione. Che siano essi uomini o donne poco cambia, l’importante è che a tutti vengano date le stesse opportunità.

Molteplici i temi discussi in occasione dell’incontro e che hanno spaziato dalla formazione professionale alla salvaguardia del diritto al lavoro, dalla pensionistica alle ulteriori iniziative per il contrasto delle discriminazioni sino alla concomitanza della Settimana Mondiale del Glaucoma ove su proposta della Consigliera Loprete, ogni sede ha destinato la giornata dell’8 marzo all’organizzazione di screening oculistici interamente destinati alle donne e soprattutto a quelle che come nel caso recedente delle donne Ucraine necessitano di ulteriori attenzioni essendo esse stesse scappate da zone di guerra o di povertà.

Durante l’incontro da parte della Responsabile del settore Luciana Loprete è stato posto l’accento ed un plauso condiviso poi da tutti i presenti sull’iniziativa che la Vice Presidente della Regione Calabria Giusy Princi che seppur ricopra il suo incarico istituzionale da poco tempo, è già riuscita nell’intento di promuovere e porre all’ordine del giorno di una seduta ad hoc del Consiglio regionale della Calabria, il disegno di legge recante “Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l’occupazione femminile”, un provvedimento attraverso il quale la Regione Calabria si vuole dotare di un elemento che possa essere di supporto per il superamento del gap che le Regioni del Sud purtroppo devono recuperare nei confronti delle consorelle del nord.

Queste sono le azioni concrete che la pubblica amministrazione deve porre in essere per l’abbattimento delle discriminazioni in ambito di pari opportunità perché il GAP da abbattere, risiede in primis tra la distanza che spesso le stesse donne che ricoprono ruoli rilevanti frappongono fra se ed il resto della categoria.

Pubblicato il 08/03/2022.