Concorso europeo di temi sul Braille. Scadenza ricezione degli elaborati: 2 luglio 2020

L’Unione Europea dei Ciechi organizza anche quest’anno il Concorso Europeo di Temi sul Braille, sponsorizzato dalla società Onkyo e dalla rivista “Braille Mainichi” giapponesi. 

Come negli anni passati, il concorso suggerisce una pluralità di temi tra i quali è possibile scegliere:

– Il ruolo del Braille nel promuovere la partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, educativa, sociale e familiare;

– Il Braille nell’era della tecnologia;

– Usare il Braille ad ogni età;

– Il Braille e il voto;

– La vita con il Braille – incoraggiamo insegnanti, trascrittori, coloro che usano il Braille in qualsiasi modo o vorrebbero usarlo, a scrivere riguardo il ruolo del braille;

– La descrizione concreta di potenziali innovazioni, prodotti e idee in grado di promuovere il Braille in tutta Europa;

– Storie divertenti incentrate sul Braille;

– Il futuro del Braille;

– Vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con la sintesi vocale e i libri e i documenti registrati;

– Il Braille e la musica;

– Il Braille e l’accesso al turismo;

– Giocare con il Braille;

– Il linguaggio segreto del Braille;

L’elenco non ha carattere restrittivo e i partecipanti al concorso hanno facoltà di trattare un tema di loro scelta relativo all’uso del Braille.

I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati a dare spazio alla propria creatività non limitandosi al classico racconto della storia della propria vita, ma elaborando il testo sotto forma, ad esempio, di lettera, poesia o intervista.

La lunghezza degli elaborati di tipo narrativo deve essere tra le 600 e le 1000 parole. Se selezionati dalla giuria italiana, potranno concorrere alla selezione europea anche elaborati di tipo non narrativo quali lettere, poesie, ecc. di lunghezza inferiore.  L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti collabora allo svolgimento del concorso provvedendo alla diffusione delle informazioni a livello nazionale, svolgendo funzioni di segreteria per la fase iniziale del concorso e procedendo alla scelta degli elaborati italiani che saranno ammessi alla selezione europea. Le composizioni, in formato elettronico accessibile, dovranno pervenire entro il 2 luglio 2020 al nostro Ufficio Relazioni Internazionali,  tel. 06 69988388/375/385, e-mail: inter@uiciechi.it. In allegato il regolamento del concorso.

Allegato Regolamento del Concorso

L’UICI in collaborazione con EBU vi invita a rispondere al questionario su Progetto PAsCAL

Ricerca sull’impatto dei Veicoli Connessi e Autonomi sulla mobilità delle persone con disabilità visiva

Entro il 29 maggio è possibile partecipare alla ricerca sull’impatto che i Veicoli Connessi e Autonomi hanno sulla mobilità delle persone con disabilità visiva. Nel prossimo futuro, sempre più il trasporto pubblico e privato si baserà sui cosiddetti Veicoli Connessi e Autonomi, veicoli connessi a internet e dotati di sensori che ricevono segnali percependo la realtà circostante e interagendo con gli altri veicoli. Consapevole dell’importanza del tema, l’UICI, in un’azione coordinata dall’Unione Europea dei Ciechi, sta collaborando alla prima fase del progetto europeo PAsCAL (https://www.pascal-project.eu/) per mettere in evidenza le problematiche e le opportunità che tali veicoli possono generare per le persone con disabilità visiva. Chiunque sia interessato a dare il proprio contributo, può farlo entro venerdì 29 maggio, compilando il questionario reperibile in lingua italiana al seguente link: https://www.soscisurvey.de/CAV_pascal_ita/?q=EBU_ITA. Nota tecnica: vista la complessità della struttura del questionario, consigliamo di compilarlo solo a chi ha buone competenze informatiche e preferibilmente utilizzando un computer. Il tempo medio di compilazione è di 30 minuti.

Partecipiamo alla ricerca per creare una Tv digitale accessibile

Ricerca per lo sviluppo di un prototipo di TV digitale accessibile entro il 22 maggio

Siete interessati allo sviluppo di una piattaforma per accedere ai contenuti multimediali delle emittenti televisive? EASYTV è il prototipo, creato grazie a un progetto europeo, di un’applicazione in esecuzione su dispositivi mobili, tablet e smartphone, totalmente gestibile tramite comandi vocali, che permette alle persone con disabilità sensoriale di poter accedere ai contenuti multimediali accessibili trasmessi dalle emittenti televisive tramite le moderne applicazioni HBBTV (un nuovo standard europeo che unisce la TV tradizionale con la TV via internet).

Vi invitiamo a dare il vostro contributo partecipando all’analisi, in modalità remota, delle  funzionalità dell’applicazione EASYTV, tramite una serie di brevi video e di questionari di valutazione per ciascuna funzionalità. Dato che si tratta di una ricerca europea, ricerchiamo anche persone di lingua spagnola, residenti e non in Italia, per i quali sono stati predisposti gli stessi materiali in questa lingua.

Il test completo si compone di 7 brevi video, alla fine di ciascuno dei quali sarete invitati a compilare un questionario in cui è obbligatorio rispondere soltanto alle domande a risposta chiusa, mentre quelle a risposta aperta sono opzionali.  Il primo video e il suo questionario “Sistema di interazione vocale” riguardano la presentazione generale di tutte le funzionalità dell’applicazione, mentre gli altri si concentrano ciascuno su una funzionalità. Vi saremmo molto grati se voleste compilare tutti i questionari.

Seguono i link per effettuare il testaggio delle diverse sezioni (video + questionario):

SERVIZI EASYTV DA TESTARE 

“Il Progresso” n. 10 16-31 maggio 2020

Si comunica che in data 19 maggio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Il Progresso” n. 10 16-31 maggio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 19 maggio 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2395

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Editoriale- Il dovere di essere liberi (di Mario Barbuto)

Innovazione- Ritorno al lavoro senza stress: l’ufficio diventa un po’ casa, la nuova tendenza (di Elena Papa)

Tecnologia- Coronavirus, spesa in tecnologia a -8% nel 2020

Social- Il Garante della privacy vuole vederci chiaro sul numero anti-fake news di WhatsApp (di Raffaele Angius)

Digital Life- Italiani e social: informazione, acquisti, influencer (di Rebecca Mantovani)

Salute- Quali segni lascerà la quarantena sulla mente dei bambini? (di Monica Virgili)

Benessere- Psicoterapia al parco: perché è una buona soluzione ai tempi del Covid-19 (di Alessandra Sessa)

Viaggi- I cinque migliori podcast per viaggiare con l’immaginazione (di Davide Campione).

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Ripresa delle attività 18 maggio, di Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

con le riaperture del 18 maggio è stata avviata la seconda fase di gestione dell’emergenza epidemiologica la cui conclusione è prevista al momento per il 31 luglio prossimo.

Molte nostre sezioni sono già al lavoro in presenza da tempo e colgo l’occasione per sollecitare in tal senso anche quelle che ancora non abbiano ripreso l’attività.

Occorre naturalmente osservare con ogni scrupolo e rigore le norme di cautela e di prudenza che abbiamo già indicato, uniche in grado di tutelare la salute nostra e degli altri.

Con l’emanazione del DPCM del 17 maggio risulta finalmente accolta la norma in deroga relativa al distanziamento, da noi richiesta con determinazione, per consentirci lo svolgimento di attività quotidiane di natura primaria quali l’accompagnamento e alcune funzioni di assistenza personale.

Nel DPCM infatti, oltre ad altri passaggi significativi, norme importanti di interesse per le persone con disabilità sono contenute all’art.9 comma 2 che così recita testualmente:

_______________

Art. 9

Ulteriori disposizioni specifiche per la disabilità

1. Le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle erogate all’interno o da parte di centri semiresidenziali per persone con disabilità, qualunque sia la loro denominazione, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio- occupazionale, sanitario e socio-sanitario vengono riattivate secondo piani territoriali, adottati dalle Regioni, assicurando attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori.

2. Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista.

Questa preziosa norma in deroga che ci consente quei momenti indispensabili di contatto fisico legato agli accompagnamenti e ad alcune prestazioni di assistenza, , va utilizzata tuttavia con coscienza e prudenza, solo nei casi strettamente necessari e comunque avvalendosi di tutti i dispositivi di protezione individuale che devono essere in dotazione e indossati sia per l’accompagnatore, sia per la persona accompagnata.

In proposito, mercoledì 20 è già stato fissato l’incontro con Rete Ferroviaria Italiana per ridefinire le regole sul servizio di assistenza per le persone a ridotta mobilità, nel corso del quale cercheremo di comprendere le ragioni di certi cambiamenti e di ripristinare alcune delle modalità  sul distanziamento e sui tempi di appuntamento che ci appaiono non del tutto plausibili, nonostante la situazione emergenziale.

Sollecito i presidenti e i dirigenti sezionali e regionali ad attivare momenti di confronto con le istituzioni e le aziende soprattutto di trasporto pubblico per ridurre il disagio causato ai ciechi, ipovedenti e pluridisabili dall’applicazione delle norme sanitarie e sociali legate alla ripresa delle attività economiche e commerciali di queste settimane.  

Sempre nel DPCM del 17 maggio è prevista la prossima riapertura di cinema e teatri, nonché l’autorizzazione a convegni e congressi, sia pure con l’applicazione di tutte le norme di protezione e di prudenza, in base alle specifiche ordinanze regionali sulle quali eseguirò una ricognizione di dettaglio per comprendere lo stato delle cose, territorio per territorio e per verificare quali e quante possibilità vi siano per l’organizzazione e lo svolgimento di una assemblea sezionale a partire da metà giugno o giù di lì.

I tempi così complicati, ci suggeriscono cautela e prudenza e ci esortano a compiere un passo per volta con il coraggio della responsabilità e la determinazione dei forti.

Abbiamo all’esame modalità di votazione volte a evitare il rischio di assembramenti e iniziative specifiche di sostegno alle sezioni per agevolare l’eventuale organizzazione delle assemblee.

Raccomando ancora una volta il rispetto rigoroso e costante di tutte le norme igieniche, sanitarie e sociali da attuare giorno per giorno in sezione e nelle nostre attività, avendo massimo riguardo per le esigenze e le aspettative dei nostri soci.

La Direzione Nazionale ha accolto e condiviso la mia proposta di sostenere finanziariamente per intero come Sede Nazionale l’onere di distribuzione delle mascherine che devono servire a offrire maggior tutela a dipendenti, collaboratori, volontari, dirigenti e soci con esigenze particolari di lavoro, studio, frequenza di contatti sociali. Questa decisione si aggiunge alle altre già in atto a sostegno del Territorio, per superare, tutti insieme, questo momento di grande difficoltà e incertezza, mai così pesante nella storia dell’Unione, a parte il periodo della guerra, tuttavia già tanto lontano dalla memoria di noi tutti.

La Presidenza e la Direzione rimangono a disposizione delle sezioni e delle sedi regionali nei limiti del possibile, mentre ci prepariamo alla formulazione di emendamenti di maggior favore da sostenere nel corso del prossimo iter parlamentare del DL “Rilancio” con tutte le sue norme su Scuola, Lavoro, Assistenza e tanto altro ancora.

Calabria – La vita dei soggetti con Pluriminorazione ai tempi del Covid-19

Il progresso sociale di una comunità, è spesso determinato dal valore delle azioni che ogni individuo attua non solo per il proprio interesse ma anche e soprattutto per uno scopo più ampio, ossia quello di supportare chi purtroppo resta indietro.

La legge Regionale 17/19, licenziata lo scorso Maggio 2019 dal Consiglio Regionale della Calabria che l’ha approvata all’unanimità,  è un esempio di come, quando le parti collaborano costantemente con l’unico obiettivo di portare sollievo a chi ha maggiori difficoltà, si possano realizzare azioni che lascino un segno tangibile nella collettività. Una legge quindi, voluta fortemente dall’IAPB Calabria e dall’UICI, attraverso un iter burocratico farraginoso durato quasi 4 anni ma che in uno dei momenti più bui per la politica Calabrese ha visto invece la Luce divenendo strumento per il sostegno di quella categoria spesso messa ai margini della società, i ciechi pluriminorati.

“Quanto approvato dal Consilio Regionale della Calabria lo scorso Maggio – ha affermato Luciana Loprete – è un tangibile esempio di civiltà e comprensione perché oltre ogni barriera politica, oltre ogni colore e schieramento l’intera assise ha dotato la Calabria di una Legge unica in Italia nel suo genere e che rappresenta una pietra miliare per la categoria dei ciechi pluriminorati”

L’importanza della predetta Legge pertanto che oggi vede le sezioni territoriali dell’UICI coinvolte nella realizzazione delle attività, è ancor più evidente in virtù della crisi sociale, sanitaria ed economica che il nostro paese sta vivendo a causa del COVID19. Infatti, in un momento storico dove i contatti personali sono stati quasi completamente azzerati dal timore del contagio, i soggetti pluriminorati e le loro famiglie hanno potuto continuare ad avere il supporto necessario alle proprie esigenze. Gli operatori infatti, dopo aver dato il proprio benestare, hanno così potuto continuare a sostenere i soggetti ed i loro familiari nei servizi essenziali come OSS, assistenza domiciliare, servizio spesa, supporto psicologico e supporto a distanza attraverso gli strumenti messi a disposizione.

“Ci è stata tolta ogni tipo di sensazione ed emozione – aggiunge Luciana Loprete – perché per noi che viviamo di contatti non avendo il dono della vista, il distanziamento sociale e l’impossibilità di un abbraccio o di una stretta di mano hanno sortito un effetto devastante per cui non potevamo permettere che soggetti ancor più svantaggiati di noi unitamente alle loro famiglie patissero in modo esponenziale questo dramma. Sin da subito quindi ci siamo premurati di trovare forme di sostegno che potessero comunque preservare la salute di tutti ed aiutati dalla guida del Signore siamo riusciti a contenere i disagio degli utenti sostenendo anche i tanti professionisti impiegati che hanno così potuto, anche in questa fase, continuare a lavorare”

Oggi ci appelliamo quindi a tutte le forze politiche Calabresi affinché con lo stesso senso di responsabilità con il quale le nostre strutture hanno continuato ad operare sino ad oggi, si possa superare la difficoltà di sanare i tagli sin oggi effettuati alla legge 17/19 che come anzidetto rappresenta l’unico sostengo per i soggetti ciechi pluriminorati Calabresi, le loro famiglie ed i tanti operatori che grazie a tale finanziamento, in una terra come la Calabria dove il tasso di disoccupazione giovanile tocca il 52,7% hanno trovato la loro occupazione.

Genova – L’inizio della fase 2 dell’emergenza Covid-19 e il problema della mobilità in ambito urbano

L’inizio della fase 2 dell’emergenza  COVID-19  ha posto al centro dell’attenzione – con la graduale  riapertura delle attività economiche – il problema della mobilità in ambito urbano

Detta tematica di interesse generale riveste importanza ancora maggiore per la categoria dei disabili visivi, i quali, non potendo avvalersi di mezzi individuali di locomozione per gli spostamenti indispensabili per  motivi di lavoro o per necessità socio-sanitarie, devono fare i conti con un servizio pubblico fortemente ridimensionato nella capacità di trasporto dall’esigenza di osservare le prescritte norme igieniche a tutela della salute degli operatori e degli utenti.

Preso atto di tale situazione e raccogliendo le numerose sollecitazioni pervenute dai propri iscritti, la Sezione di Genova dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS ha preso contatto con gli enti locali competenti, al fine di individuare e rendere operativi opportuni accorgimenti per  facilitare l’accesso dei portatori di handicap visivo  ai mezzi di trasporto pubblico urbano, non escludendo interventi che prevedano un’ integrazione a costi sostenibili col servizio taxi.

Al riguardo, vale la pena di sottolineare come  le nostre richieste abbiano trovato attento ascolto,nonché ampia disponibilità  presso i nostri interlocutori istituzionali, con i quali è stato avviato un percorso di confronto e di dialogo che ci auguriamo proficuo e in grado di portare in tempi brevi a soluzioni che soddisfino le esigenze da noi rappresentate.

Mantova, guanti e distanze sociali: «Ciechi isolati due volte»

Autore: Igor Cipollina

Fonte: Gazzetta di Mantova

Link all’articolo pubblicato il 15/05/2020: https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2020/05/15/news/mantova-guanti-e-distanze-sociali-ciechi-isolati-due-volte-1.38849101

Appello alla flessibilità da parte della presidente Uici a nome di 1.300 mantovani: «Per “vedere” abbiamo bisogno di toccare e di accompagnatori vicini a noi»

Per orientarsi nel mondo usano il tatto. Non potendo posare lo sguardo su contorni, spigoli e confini, devono poggiarci le mani o fare affidamento su qualcuno che li guidi, anche se non è un congiunto col quale intrattengono un rapporto d’affetto stabile. Per questo l’obbligo dei guanti su treni e autobus, e l’imperativo della distanza non fanno per loro.

A esprimere il disagio per conto dei 1.300 disabili visivi del territorio è Mirella Gavioli, presidente provinciale dell’Unione ciechi e ipovedenti: «Preso atto delle ordinanze e delle regole di distanziamento sociale previste dalla Fase 2, non posso nascondere una forte preoccupazione per gli effetti ulteriormente discriminatori e limitanti sia dell’autonomia sia della dignità delle persone con disabilità visiva – interviene – soprattutto in termini di spostamento e fruizione dei servizi per poter assolvere ai nostri diritti-doveri di cittadini e lavoratori».

Zero polemiche: Gavioli traduce la preoccupazione in un’offerta di collaborazione, per ridurre i rischi di confinamento sociale, e in un appello. «Nessuno di noi vuole forzare la mano o avere privilegi che possano mettere a rischio la salute nostra e di chi si prende cura di noi – premette la presidente Uici – ma è innegabile che le persone con disabilità stiano affrontando la pandemia con molte difficoltà in più rispetto ai normodotati. Per “vedere” abbiamo bisogno di toccare, e i guanti protettivi non ci aiutano. Spesso dobbiamo avere vicino un accompagnatore, che non sempre può essere un familiare convivente, magari è un amico o un volontario che si mette a disposizione, col quale difficilmente si può mantenere la distanza di sicurezza di un metro».

A impensierire, in particolar modo, è la dimensione della mobilità: «Non conosciamo ancora gli effetti delle disposizioni che i vari Comuni e il servizio di Apam avranno sulle persone cieche – sottolinea Gavioli – Rischiamo di non poter mantenere le distanze indicate da segnaletiche, o di essere lasciati a terra senza poter vedere l’autobus in avvicinamento o che non si ferma per raggiunta capienza di passeggeri». Tra le varie proposte già formulate ad Apam e al Comune di Mantova, ed estese a tutte le amministrazioni del territorio, quella «di una più ampia rete di trasporto in convenzione con la nostra associazione, o una convenzione con le cooperative di taxisti, come fa da anni il Comune capoluogo, a cui è stato richiesto un ulteriore sforzo in tal senso, per favorire lo spostamento dei disabili visivi sul territorio».

L’appello è per la cittadinanza, «perché la paura del contagio e il rispetto della distanza non si traducano in indifferenza nei confronti di chi, non potendo vedere ciò che accade attorno a sé, continua ad avere bisogno di un occhio di riguardo e di qualche attenzione in più». L’appello è anche per le autorità, «perché le misure siano applicate con gli opportuni e ragionevoli adattamenti e le necessarie deroghe, in modo da non vanificare in pochi mesi cent’anni di battaglie e impegno per l’inclusione sociale e l’autonomia». Pietismo? «No, solidarietà».