Il Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto incontra il Ministro Orazio Schillaci

Il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e di IAPB Mario Barbuto, ha incontrato oggi il Ministro della Salute Orazio Schillaci in un clima di affabile e collaborativa cordialità.
Il Presidente Barbuto ha rappresentato al Ministro il disagio di milioni di cittadini italiani, dovuto alla riduzione delle tariffe rimborsate dal servizio pubblico per gli interventi di cataratta, con il conseguente allungamento dei tempi e delle liste di attesa che in molti casi si risolve in una mancanza di prestazione medica e quindi in un rischio maggiore di ingenerare ipovisione e cecità.
Il Ministro ha ricordato come il tema sia già stato posto alla sua attenzione e ha precisato che nel bilancio dello Stato 2024-2025 saranno impiegati rispettivamente 50 e 250 milioni di Euro per innalzare l’importo della tariffa corrisposta, non soltanto per gli interventi oculistici, ma più in generale per una gamma di prestazioni sanitarie attualmente penalizzate.
Il Presidente Barbuto ha poi illustrato le caratteristiche del progetto di prevenzione sanitaria denominato “AstroEyes”, che prenderà il via quanto prima nelle scuole primarie in tutta Italia, con il supporto dei Ministeri dell’istruzione e della salute, già autorizzato dal coordinamento tecnico interministeriale.
Il Presidente, inoltre, ha chiesto l’impegno e il sostegno del Ministro per attuare un piano di prevenzione della cecità e tutela della vista tramite una grande azione di screening di massa da condurre nelle scuole elementari in tutta Italia per la prevenzione dell’ambliopia, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del merito.
Il Ministro ha mostrato molto interesse e ha indicato alcune possibili vie istituzionali di supporto al progetto.
Infine, il Presidente Barbuto ha illustrato al Ministro il piano di trasformazione di IAPB in Fondazione di partecipazione, aperta al contributo di tutte le realtà scientifiche, pur nel rispetto dei soci fondatori ai quali sarà comunque garantita la presenza secondo la rappresentanza e la consistenza attuale.
Il Ministro attende di ricevere il piano in ogni suo dettaglio e segue con attenzione l’attuale fase di ridefinizione del profilo di IAPB.

Pubblicato il 06/02/2024.

Museo Tattile Omero – Un salto verso l‘innovazione con valori tradizionali

Dalla Lega del Filo d’Oro, al turismo sensoriale, dall’indovinello coniglio o lepre, all’estetica dell’aria

Aisthesis, scoprire l’arte con tutti i sensi – Gennaio 2024

Un 2024 con l’ottimismo dell’impegno e la confermata fiducia nei valori comuni è quello che troviamo nell’ultimo numero, il 25, della Rivista vocale AISTHESIS. SCOPRIRE L’ARTE CON TUTI I SENSI, da alcuni giorni online con una nuova e colorata veste grafica.

Della straordinaria vicenda di Sabina Santilli, fondatrice sordocieca della Lega del Filo d’Oro, ci racconta Sara De Carli, con una ritrattistica dei sentimenti e dell’indomito coraggio che portarono la bambina della Marsica alla ribalta internazionale, riuscendo a collegare, nel 1964 tra loro più di 50 sordociechi. Certamente Sabina era una persona speciale: infatti già all’asilo leggeva e scriveva. Ma la forza, la volontà e l’impegno crebbero in lei in modo costante. Oggi la Lega del Filo d’Oro è una realtà in costante evoluzione e simbolo di integrazione ed inclusione.

Con il filosofo Andrea Pinotti, (pubblicazioni di estetica psicologica e immagine artistica), comprendiamo come la suggestione e il ricordo sedimentato possano indurre ad una visualizzazione differente di una stessa immagine o di uno stesso oggetto; fino ad avere la possibilità di vedere ciò che lo sguardo del momento impone. Vedo il profilo di un coniglio che guarda verso destra, le orecchie belle tese all’indietro verso sinistra. Dopo qualche secondo, come se da qualche parte scattasse un misterioso interruttore, si verifica uno strano cambiamento: le orecchie del coniglio diventano il becco dell’anatra, il suo muso si trasforma nella parte posteriore del capo; solo l’occhio rimane saldo al suo posto, ma il suo sguardo è ora rivolto a sinistra (non necessariamente in quest’ordine: posso prima cogliere l’anatra, e poi il coniglio).

Alice Devecchi, dinamica ricercatrice (Università di Urbino e Macerata), afferma che “abbiamo un forte bisogno di sentire lo spazio, la forma, gli oggetti e le persone. Di giocare, anche.” Forse è utile tenderci verso lo spazio che ci circonda, con dispositivi d’inciampo che solleticano i nostri sensi meno frequentati, invitandoci a sviluppare una consapevolezza più acuta del nostro posto nel mondo. Gabriele Devecchi è l’artista che ha realizzato opere d’arte con questa finalità, così come la famosa “Oggetto a linee d’aria”: qui su una superficie concava, nera, liscia si trovano 9 pulsanti che, attivati, costruiscono e delineano già una forma.

Il tuffo poi nell’azzurro del Cilento di Monica Bernacchia diventa un vero e proprio viaggio sensoriale, sottolineando come una vacanza non è solo turismo, ma apertura a tutti sensi; dal silenzio del paesaggio, al gusto e l’olfatto degli alberi di limoni e i prodotti tipici, al tatto risvegliato dal caldo del mare e della sabbia. Si recupera un insospettato rapporto pelle- corpo- natura. Un piacere da ricordare e replicare. Insieme poi a Manuela Alessandrini, Monica Bernacchia riporta il laboratorio, “Viaggio di mani”, dove alcune tavole tattili consentono di viaggiare con tutti i sensi. Inevitabile il riferimento a Tommaso Marinetti. Questi gli itinerari con Tavola “Sudan-Parigi” e Tavola “Marocco-Ancona”. Il viaggio è sempre un sentimento rigenerativo?

“Aisthesis. Scoprire l’arte con tutti i sensi”

Direttore: Aldo Grassini

Direttrice Responsabile: Gabriella Papini

Redazione: Monica Bernacchia e Alessia Varricchio, con Andrea Sòcrati, Annalisa Trasatti, Massimiliano Trubbiani.

Pubblicato il 02/02/2024.

Arte Fiera 2024 – Progetto Camera Chiara fotografia e disabilità visiva

L’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza sarà presente con gli autori e collaboratori del progetto Camera Chiara all’edizione di Arte Fiera 2024 che si svolgerà a Bologna dal 2 al 4 febbraio p.v. Ci trovate al Padiglione 26 – Spazio B98.

L’epoca che stiamo vivendo viene definita come società dell’immagine e come società dell’accesso. Mai nella storia dell’uomo sono state prodotte così tante immagini e mai è stato così ampio l’accesso all’informazione. Ma l’accessibilità a tutto e le immagini di tutto non sono per tutti.

Il progetto Camera Chiara ha l’obiettivo di incrociare immagine e accessibilità mettendo al centro le persone con disabilità visive. L’obiettivo del progetto è di sviluppare un nuovo linguaggio fotografico contaminando una tecnica fotografica antica e formalizzata come la rayografia con una tecnologia di stampa a rilievo utilizzata dalle persone non vedenti.

Questo nuovo linguaggio fotografico permette alle persone con disabilità visive di entrare da protagoniste in camera oscura e realizzare una fotografia in modo consapevole. Non si tratta di toccare una foto realizzata da altri attraverso una riproduzione tattile o di immaginare qualcosa che passa davanti all’obiettivo di una macchina fotografica, ma di realizzare la “fotografia” di oggetti creando attraverso la loro ombra e opacità vere e proprie fotografie. In modo paradossale è proprio la scoperta dell’ombra la grande protagonista del progetto Camera Chiara.

ll progetto Camera Chiara nasce da un’idea di Davide Conte ed è stato sviluppato in collaborazione con l’Istituto Cavazza nel corso del 2023. Il progetto ha ricevuto il contributo economico di Banca di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Marchesini, Gruppo HERA. Hanno partecipato al progetto con le loro competenze e professionalità il Museo Anteros, Museo Tolomeo, Spazio Labo e Associazione PER Persone Ecologia Relazioni.

All’interno dello stand in Fiera sarà possibile conoscere il progetto, capire il processo e vedere i primi risultati della sperimentazione svolta in camera oscura.

Il processo di stampa denominato Camera Chiara si caratterizza per l’impiego di tecniche tradizionali che dialogano attraverso un processo innovativo. Dal punto di vista tecnico, i procedimenti adottati e le macchine impiegate appartengono a due mondi diversi: a) la stampante a rilievo appartiene al mondo della disabilità visiva; b) la tecnica fotografica della rayografia esclude(va) invece le persone con disabilità visive.

Dal punto di vista tecnico-formativo il processo si caratterizza per la ricerca dell’autonomia da parte delle persone con disabilità visive nello sviluppo dell’attività fotografica e per una particolare attenzione alla studio della percezione delle ombre. L’ombra è in qualche misura la protagonista del nostro progetto.

“Questo progetto” dichiara Elio De Leo, Presidente dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza “è un ulteriore passo della lunga marcia intrapresa dalle Istituzioni pro-Ciechi e dall’Istituto Cavazza in particolare per affermare la pari dignità dei non vedenti ed ipovedenti nel campo dei diritti, inclusi quelli alla cultura ed alla fruizione e produzione di arte. Abbiamo accumulato molta esperienza in altre forme artistiche; quella fotografica si presentava più difficoltosa, ma questa esperienza dice che è un cammino possibile. Il progetto è già stato e sarà ancor più un formidabile esperimento di inclusione”.

Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, aggiunge che “la realtà che rappresento esprime interesse per il progetto “Camera Chiara” perché esso non intende rappresentare una sorta di idea di avvicinamento alla fotografia. Siamo, piuttosto, dinanzi a una nuova pratica che può diventare diffusa e condivisa. Parlare di fotografia e disabilità visive significa che la creatività e l’accessibilità possono non solo essere obbligo e prescrizione, ma divenire pratiche di creazione di nuove opportunità di crescita per le persone e di sviluppo della comprensione reciproca per le comunità”.

Davide Conte spiega la genesi del nome: “La camera oscura diventa Camera Chiara poiché permette ai non vedenti e agli ipovedenti di appropriarsi in modo innovativo di uno strumento artistico, tecnico e comunicativo da cui sono da sempre stati esclusi”. Il progetto si sviluppa in collaborazione con la Fondazione Cavazza attiva nell’ambito del sociale ma c’è una importante precisazione “il progetto Camera Chiara non è un progetto sociale dal risvolto culturale ma un processo culturale dagli impatti anche sociali. Negli ultimi anni la fotografia è cambiata e rischia di essere sempre più una questione di codici di programmazione e sempre meno una questione di canoni artistici e di esperienza di vita; sempre più intelligenza artificiale e sempre meno esperienza del reale. Nel progetto Camera Chiara prende spazio la fisicità della luce e dell’ombra: la fisicità delle persone con le proprie luci e le proprie ombre interiori.” Infine: “la partecipazione ad Arte Fiera 2024 può sembrare paradossale ma è importante per la Fondazione Cavazza poiché questo evento è il primo evento dell’arte contemporanea del 2024 e pensiamo sia un’occasione utile per raccontare il nostro progetto che non è solo un progetto da laboratorio ma un progetto che si apre alla città e che immagina una città più accessibile.”

Luca Torrente, Project Manager dell’Istituto Cavazza e referente dell’iniziativa, approfondisce un aspetto ulteriore specificando come “data la natura sperimentale e innovativa, il progetto consente un incremento delle professionalità degli attori coinvolti e della loro funzione sociale.  L’esperienza di lavorare con persone non vedenti e ipovedenti rappresenta un’importante innovazione metodologica, insieme alle garanzie della storia e delle competenze dell’Istituto Cavazza.”

Bana Abreham, una delle persone che ha partecipato al progetto, raccontando la sua esperienza sottolinea come “Io sono nata nel 2003, quindi per me la fotografia era fare un clic, questo progetto mi ha permesso di vivere la mia prima esperienza in camera oscura. È stato molto interessante vedere il procedimento del passare dall’intenzione della fotografia alla fotografia vera e propria.

Creare fotografia è un ambito ancora molto inesplorato per chi non vede, qualcosa che credevo fosse diventato per me impossibile. Dopo questa esperienza, invece, ho capito quanto possa essere una forma espressiva, come la musica, un mezzo per unire il mondo degli ipovedenti, dei non vedenti e quello delle persone vedenti.”

Amanda Pulega un’altra partecipante al laboratorio “Ho accettato di partecipare a questo corso perchè c’era qualcosa di sperimentale per noi. Perchè si tratta di una attività che ci viene preclusa perché un certo tipo di attività dove la vista è indispensabile. L’esperienza in camera oscura mi è piaciuta perchè mi fa capire come un oggetto o appoggiato o sospeso viene impressionato.”

Pubblicato il 01/02/2024.

Museo Tattile Omero – Il Museo Omero protagonista in Spagna su “El País”, il quotidiano più seguito

“Icon Design”, allegato de “El País”, dedica un lungo articolo all’idea pionieristica alla base dell’unico museo tattile statale al mondo.

Il Museo Omero, pioniere nell’esplorazione dell’arte attraverso il senso del tatto, approda su “Icon Design” rubrica dedicata alla moda e agli stili di vita, presente sulla stampa spagnola come allegato al celebre quotidiano “El País”.

Il giornalista Alessandro Leone, autore dell’articolo “Así es la Galería Omero, el primer museo donde se puede tocar todo (Il museo dove si può toccare tutto)”, racconta in modo ricco e dettagliato al pubblico spagnolo la storia di Aldo Grassini e sua moglie Daniela Bottegoni, che nel 1985 hanno avuto l’idea di riprodurre i grandi classici dell’arte in modo che potessero essere toccati. Il giornalista ripercorre i 30 anni del Museo, grazie ad una lunga intervista al suo presidente Grassini.

I fondatori, entrambi non vedenti, hanno trasformato la loro passione per l’arte in un’esperienza tattile accessibile a tutti. L’approccio innovativo del Museo Omero, che valorizza il senso del tatto come veicolo per apprezzare e comprendere l’arte, è al centro dell’articolo che sottolinea il ruolo cruciale del museo nell’offrire un’esperienza artistica ed estetica inclusiva.

“Non accetto il ‘se’, cioè quando mi dicono vediamo se è possibile rendere accessibile questa cosa. Deve diventare accessibile”, dichiara Aldo Grassini, presidente del Museo Omero, il quale consapevole che non tutto può essere trattato allo stesso modo suggerisce altre soluzioni di fruizione come le copie, l’uso dei guanti in lattice o la fruizione tattile esclusiva per le persone non vedenti.

“Il museo è stato concepito fin dall’inizio come esperienza accessibile a tutti, infatti offre anche un percorso da bendati per stimolare la percezione delle opere attraverso altri sensi; uno dei suoi primi slogan è stato “non è vietato toccare, ma non è vietato nemmeno guardare” afferma Monica Bernacchia, referente Dipartimento Comunicazione.

Ad oggi il Museo Omero vanta una collezione di oltre 200 riproduzioni di capolavori classici, modellini architettonici e sculture contemporanee originali e come ricordato nell’articolo ha allacciato numerose collaborazioni internazionali a favore dell’inclusività come quelle con il Louvre, il parco archeologico del Colosseo, il Museo Archeologico del Cairo, il Museo Greco-Romano di Alessandria d’Egitto.

Pubblicato il 26/01/2024.

Museo Tattile Statale Omero – Il 2023 in numeri

L’anno dell’esportazione della cultura dell’accessibilità

Nel 2023 il Museo ha compiuto 30 anni e ha potuto tirare le somme di un percorso nato in pochi metri quadrati di una scuola e arrivato ai 2.700 metri quadrati della prestigiosa Mole Vanvitelliana.

Una collazione aumentata da 20 a oltre 200 opere, un pubblico passato da poche centinaia a decine di migliaia e soprattutto un’idea che da nuova e “strana” è divenuta vincente e imitata.

L’anno 2023 ha confermato infatti il Museo Omero come modello sull’accessibilità ai beni culturali e punto di riferimento riconosciuto dalla comunità nazionale e internazionale.

Quest’anno in particolare sono oltre 50 gli Enti, i Musei, le Università, le Associazioni e le Istituzioni che si sono rivolte al Museo per servizi di consulenza, formazione e produzione di materiali tiflodidattici.

Le collaborazioni internazionali

Si è rinnovata la collaborazione con l’Egitto, dopo il Museo del Cairo, anche il Museo greco-romano di Alessandria d’Egitto, in occasione della riapertura di ottobre, ha richiesto al Museo Omero la consulenza per l’allestimento di un percorso tattile. Sono state selezionate 19 opere esplorabili tattilmente per le quali il Museo ha prodotto le didascalie informative in Braille multilingue, con i relativi disegni a rilievo e le audio descrizioni in audiopen.

Il Museo Omero è inoltre partner del progetto europeo Erasmus+ In-VisIBLe (2022- 2024). Coordinato dall’Università di Bologna vede tra i paesi partecipanti Italia, Turchia, Grecia e Polonia. Il progetto si propone di favorire l’accesso delle persone con disabilità visiva ai contenuti relativi alle arti e all’architettura nei corsi universitari e nella scuola d’istruzione superiore, attraverso l’uso di strumenti innovativi. Il 6 dicembre il Museo Omero ha accolto i partner in Ancona, organizzando un evento dedicato alla divulgazione delle linee guide elaborate.

Il Museo Omero è partner del progetto Erasmus+ Next-Museum (2022-2023), con capofila la Fondazione Marche Cultura e l’Università Politecnica delle Marche e tra i paesi partner Italia, Grecia, Croazia e Spagna. Il progetto è nato per favorire la digitalizzazione dei musei di piccole e medie dimensioni attraverso la figura del curatore digitale. Il Museo ha contribuito al progetto con moduli formativi e con la consulenza nella realizzazione dell’installazione accessibile “I Guerrieri Cagli”, ospitata al Museo Archeologico e della Via Flaminia di Cagli.
Il Museo è intervenuto online al meeting del progetto europeo OMNIS, volto a creare proposte e itinerari di viaggio per turisti con disabilità visiva, e all’incontro organizzato dall’Ulusóphone Museology, Centro di Ricerca in Tiflologia di Castelo de Vide (Portogallo).

Numerosi sono inoltre i professori, gli operatori e gli amministratori stranieri venuti in visita al Museo Omero per una formazione specifica e uno scambio di buone prassi.
Un gruppo di docenti dell’Università di Tecnologia di Białystok della Polonia, operatori e amministratori del Museo del Goriziano (incaricati di creazione una Galleria tattile per il 2025, anno in cui Nova Gorica – Gorizia sarà capitale europea della Cultura); i professori del primo Master sull’Architettura accessibile del Messico, dott.ssa Adriana Hernández Sánchez e il Dott. Christian Enrique De La Torre Sánchez, della Facoltà di Architettura Benemérita Universidad Autónoma de Puelba.
Dal Giappone il Signor Toshiyuki Kitai dall’Istituto Nazionale di Ricerca per i Beni archeologici di Nara, la Dr. Chieko ASAKAWA, Chief Executive Director, e il Dr. Hironobu TAKAGI, Executive Director del Museum of Emerging Science and Innovation di Tokyo, i signori Shinsuke e Kiyoe Shimura, organizzatori del Dialogue in the Dark a Tokyo.

Dall’Egitto il dott. Mohamed Ahmed Mohamed Hassan, direttore del Museo Ahknaton e borsista di studio presso il CNR ISPC. A questi ci aggiungo gruppi di operatori della cultura e del sociale provenienti da diversi Paesi, tra cui ad esempio il gruppo aderente al progetto europeo dell’Inrca denominato “Ageing e Social change”.

I lavori per enti, istituzioni e musei italiani

Anche a seguito dei fondi PNRR erogati a favore dell’accessibilità nei luoghi della cultura, nel 2023 numerose sono le istituzioni e musei italiani che si rivolti al Museo Omero per avviare o migliorare l’accessibilità nei loro spazi, riconoscendolo come faro su questo tema.

Il Museo ha svolto formazione agli operatori, consulenza nella strutturazione di percorsi tattili, anche in occasione di mostre, realizzazione di supporti alla visita come disegni a rilievo, audiodescrizioni, didascalie in Braille, libri tattili, traduzione in alto rilievo di un’immagine, testi accessibili.

Tra i lavori conclusi citiamo l’altorilievo scultoreo dell’opera di Alfredo Catarsini “Marina”, per il progetto “I luoghi di Catarsini” dell’omonima Fondazione; la creazione del libro tattile per l’Archivio di Stato di Ancona; la produzione di disegni a rilievo e descrizioni inclusive per la mostra “Logos. Le immagini parlano” in corso presso la Fondazione Modena Arti Visive di Modena; la consulenza per visite e laboratori alla mostra “Nostos” di Graziano Spinosi al Museo della Regina di Cattolica.

Si è intensificata quest’anno anche la produzione di lavori per i teatri: oltre alla storica collaborazione con lo Sferisterio di Macerata, citiamo il Teatro Grande di Brescia, il Teatro alla Scala, il Teatro Luciano Pavarotti di Modena. Il Museo ha realizzato i disegni a rilievi delle scenografie delle Opere, utili durante le visite multisensoriali prima degli spettacoli.

Il Museo Omero ha inoltre già avviato progetti con il Comune di Macerata (progetto Sferisterio accessibile), il Comune di Recanti (Museo Beniamino Gigli accessibile), il Museo Palazzo Pretorio di Prato, il Cassero per la scultura di Montevarchi (Totem sensoriale).

Il Museo ha svolto formazione specifica per: il Museo archeologico e quello etnografico di Santarcangelo di Romagna; il Museo Diocesano di Lanciano; l’Associazione culturale “Senza titolo” di Roma; i Musei di Palazzo dei Pio di Carpi; il Museo della Collegiata e il Museo del Vetro di Empoli; la Fondazione Modena Arti Visive di Modena; la Fondazione Verona Minor Hierusalem; l’Associazione Amici del FAI; la Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri di Città di Castello; l’Archivio di Stato di Ancona; ho svolto moduli formativi nel Master in Accessibility to Media, Arts and Culture (AMAC) dell’Università di Macerata, lezioni all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila (2023) e al Master di secondo livello in Management, Promozione, Innovazioni Tecnologiche nella Gestione dei Beni Culturali – Roma Tre.

Il Presidente Aldo Grassini e lo staff del Museo hanno inoltre partecipato ad oltre 20 incontri dal Nord al Sud dell’Italia in qualità di relatori a convegni, lezioni, masterclass, tavole rotonde. Tra queste ricordiamo la partecipazione al convegno “Le ali della bellezza” organizzato da Arte sella, la masterclass “La progettazione accessibile e inclusiva per i musei” organizzata dal Muse di Trento, la conferenza Audecon sull’audiodescrizione a Cinecittà, l’incontro internazionale Edi Global forum sulla didattica organizzato dalla Fondazione Morra Greco a Napoli, la partecipazione al We Make Future di Rimini, il workshop intensivo di formazione al Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola, Cagliari.

A questa formazione fuori sede si aggiungono il consueto Corso nazionale sull’accessibilità ai beni culturali organizzato ogni anno al Museo Omero, la Giornata di Studio sull’arte contemporanea e la multisensorialità organizzata con la Direzione Generale Creatività Contemporanea (28 novembre), il Corso di formazione gratuito per guide inclusive dello scorso giugno all’interno del progetto “Marche for all” per un turismo culturale accessibile.

Sintesi in numeri dell’anno 2023

Il Museo Omero nel 2023 ha raggiunto i 000 visitatori.
Più di 5.700 alunni e alunne hanno partecipato ai laboratori e alle visite guidate e più di 400 famiglie alle attività a loro dedicate; 3.500 persone hanno presenziato alle serate estive della rassegna “Sensi d’Estate”.

Cinquanta sono gli eventi del Museo Omero, tra cui presentazione di libri, i Dialoghi differenti intorno all’Italia riciclata di Michelangelo Pistoletto, la partecipazione al Festival della Letteratura di Mantova, al Festival della lettura accessibile, al Convegno Internazionale di Studi su Luigi Vanvitelli.

Quarantatre sono gli interventi formativi tra master, workshop, relazioni, corsi e convegni e la partecipazione al Tedx Macerata.

Dieci i lavori complessivi di consulenza e produzione materiali per altri enti

Due sono le mostre organizzate dal Museo nel 2023: “Patamacchine” e “La cultura della plastica” che è stata ospitata a Genova e Verona.

Quattro sono le mostre che ha collaborato a rendere accessibile: Mostra “Logos. Le immagini parlano”, Mostra “Laboratorio Prampolini#2. Disegni, taccuini e progetti inediti dal Futurismo all’Art Club”, Mostra “Osvaldo Peruzzi – Splendore geometrico futurista”, Mostra “L’Allieva di danza di Venanzo Crocetti. Il ritorno”, Mostra “Pasolini Pittore”.

Una collaborazione con la mostra “Nostos” di Graziano Spinosi;

Tre sono le opere concesse in prestito: la copia della Pietà Rondanini per la mostra “Architettura a regola d’arte” presso il MAXXI di Roma e il modello architettonico del Partenone e la copia in gesso di un frammento del fregio della cella per la mostra “Fidia” ai Musei Capitolini di Roma.

Due sono i film con il Museo Omero protagonista:

“Le mani toccano il mondo” il film documentario della regista giapponese Koko Okano, proiettato in anteprima nazionale per la prima volta in Ancona a settembre 2023.

“Scolpire il vento” il film documentario di Francesco Bartoli in mostra al Museo delle Arti di Carrara fino a ottobre 2023.

Tre podcast a cui ha partecipato: due italiani (Motto Podcast) e uno internazionale (Lighthouse Guild).

Quattro i numeri della rivista Aisthesis (l’ultimo in uscita).

Sei nuovi volontari del Servizio Civile Universale.

Una nuova opera in arrivo con i fondi del Piano per l’Arte Contemporanea 2022-2023: “Pietra sonora verticale” dell’artista Pinuccio Sciola, realizzata nel 2012.

Sei gli interventi radiofonici nel programma “Conversazioni d’arte”, curato dalla Direzione generale Educazione in collaborazione con Slash Radio Web, la radio ufficiale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Due onorificenze ad Aldo Grassini: cavaliere della Crescia dall’Accademia della Crescia di Offagna (AN) e “I Marchigiani dell’Anno- Beniamino Gigli” dall’ Accademia di Scienze e Cultura Marchigiana.

Pubblicato il 04/01/2024.

Museo Tattile Omero – Natale al Museo Omero

Proposte per le festività natalizie.

Il Museo Tattile Statale Omero durante le festività natalizie è pronto, come sempre, ad accogliere il pubblico per condividere arte, design e cultura.

Per Santo Stefano e per l’Epifania il museo è aperto dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00. Il 1° gennaio 2024 aperto solo dalle 16:00 alle 19:00.

Domenica 7 gennaio ingresso gratuito alla Collezione Design in occasione di #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.

Per queste festività il Museo Omero propone due esperienze culturali, oltre alla visita degli spazi espositivi.

In Collezione Design, dal 22 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, le famiglie potranno sperimentare, senza prenotazione, l’attività gratuita “Come suona il design?”. Un modo divertente di ascoltare le voci degli oggetti, scoprire le loro origini, le curiosità legate alla loro creazione e i suoni unici che producono.

Inoltre, il 26 dicembre, il 1° e il 6 gennaio, alle ore 16:30 e 17:30, presso la sala conferenze verrà proiettato lo spettacolo di burattini “Dario e Serena – Parigi e Berlino”, una produzione del Museo Tattile Statale Omero e Teatrino Pellidò. Si tratta di uno spettacolo speciale ideato da Vincenzo Di Maio, ispirato alla vera storia di Aldo Grassini e Daniela Bottegoni e al loro sogno di fondare il Museo Tattile Statale Omero.

Il Museo Omero e tutto lo staff vi augurano Buone Feste, con la promessa di un nuovo anno ricco di esperienze culturali all’insegna, come sempre, dell’accessibilità.

Info

Orario: dal martedì al sabato 16:00 – 19:00; domenica e festivi (26 dicembre, 6 gennaio) 10:00 – 13:00 e 16:00 – 19:00; 1° Gennaio: 16:00 -19:00.Chiuso: lunedì; 24, 25 e 31 Dicembre.

Pubblicato il 18/12/2023.

Museo Tattile Omero – Architettura accessibile: metodi e strumenti

Mercoledì 6 dicembre 2023, dalle 9:00 alle 13:00

Sala Ex Fiera della Pesca, Ancona

Mercoledì 6 dicembre il Museo Omero ospiterà un’importante tappa del progetto europeo Invisible (2022 – 2024), di cui è partner. La mattina, presso la Sala Ex Fiera della Pesca di Ancona, sarà organizzato un incontro aperto a tutte e tutti, per conoscere metodi e strumenti utili ad insegnare alle persone cieche e ipovedenti le arti visive, in particolare l’architettura, in ambito d’istruzione superiore e universitaria. L’incontro è il secondo evento moltiplicatore, volto a divulgare gli obiettivi e a mostrare il lavoro fatto finora dai partner europei del progetto Invisible, che nel pomeriggio e il giorno seguente continueranno a lavorare al Museo Omero.

Programma 6 dicembre

9:00 – 9:30 Accoglienza e registrazione dei partecipanti;

9:30 – 10:00 Saluti Istituzionali;

10:00 – 10:25 Aldo Grassini, Presidente del Museo Omero

La Cultura dell’Accessibilità e l’esperienza del Museo Omero;

10:25 – 10:50 Micaela Antonucci, Università degli Studi di Bologna

In-VisiBLe: uno strumento di formazione inclusivo e innovativo per persone cieche e ipovedenti;

10:50 – 11:15 Greta Sturm e Andrea Sòcrati, Museo Tattile Statale Omero

Linee guida per rendere accessibili l’architettura e le arti visive a persone cieche e ipovedenti;

11:15 – 11:35 Coffee break;

11:35 – 12:00 Ramona Quattrini, Università Politecnica delle Marche; Deborah Licastro, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro Urbino; Manuela Alessandrini, Museo Tattile Statale Omero

Un progetto inclusivo di educazione al patrimonio per la Chiesa di Santa Maria di Portonovo;

12:00 – 12:25 Katerina Athanasiadou, Centro di Educazione e Riabilitazione per persone non vedenti di Atene

Linee guida per la progettazione e la realizzazione di modellini architettonici 3D per persone cieche e ipovedenti;

12:25 – 12:50 Rosa Coscia, RAI Accessibilità

Comunicazione accessibile “L’esperienza RAI”

La prenotazione è fortemente consigliata, considerati i posti limitati; per prenotare inviare una mail a info@museoomero.it.

La giornata è particolarmente interessante per docenti, formatori, studenti, operatori museali, persone non vedenti e ipovedenti.

Saranno portati in esplorazione anche modellini 3D già realizzati. Per i docenti il Codice Sofia è 89276: il corso è valido ai fini della formazione.

Il progetto

Il progetto europeo Invisible mira a rendere inclusivo l’insegnamento superiore e universitario delle materie relative all’Arte, all’Architettura e al Design. In particolare vuole rendere accessibili i corsi universitari di Storia dell’Architettura attraverso soluzioni tecnologiche innovative e metodi pedagogici interattivi. L’intento è sviluppare strumenti da condividere con attività formative online di Storia dell’Architettura accessibili, un sistema e un database per la creazione di didascalie e una piattaforma web di apprendimento dove sono disponibili strumenti, materiali e corsi accessibili a tutti.

I partner

Il progetto vanta un considerevole numero di partner di provenienza eterogenea, garantendo il contributo di diverse aree di competenza (architettura, realtà virtuale e modellini 3D, TIC, scienze dell’educazione inclusiva) tra cui:

3 Università: Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università Yeditepe Vakif di Istanbul, Turchia, Akademia Humanistyczno-Ekonomiczna w Łodzi, Polonia;

1 istituto internazionale di ricerca: Information Technologies Institute of Centre for Research and Technology Hellas, Greece;

1 un istituto pubblico per ciechi che è il Centro per l’Educazione e Riabilitazione per i ciechi, Grecia;

1 museo statale: il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, Italia;

numerosi partner associati quali il Museo MAXXI di Roma e il Liceo Artistico Edgardo Mannucci di Ancona.

I partner si sono già incontrati durante gli incontri internazionali di progetto nelle loro diverse sedi.

Il primo si è svolto a Bologna nell’aprile 2022, per poi continuare con Istanbul nel settembre 2022, poi a Łódź in Polonia nel marzo 2023 e a Salonicco, in Grecia nel luglio 2023 dove si è svolto il primo evento moltiplicatore dedicato alla divulgazione del progetto.

Pubblicato il 04/12/2023.

Museo Tattile Omero – I guerrieri di Cagli: installazione multimediale e accessibile

Sabato 25 Novembre 2023 alle ore 16:00 sarà inaugurata, presso il Museo Archeologico e della Via Flaminia di Cagli, l’installazione multimediale e accessibile dedicata alla Stipe di Coltona, uno dei ritrovamenti più importanti nel territorio marchigiano.

Si tratta di nove bronzetti, realizzati in stile italico da differenti artigiani nel V secolo avanti Cristo che raffigurano una divinità in assetto da guerra e di tre bronzi di produzione etrusca, databili alle fine del V secolo avanti Cristo.

L’installazione digitale

L’installazione digitale nasce per riportare a Cagli i 12 bronzetti oggi conservati al Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani nella scoperta e promozione del patrimonio, rendere il museo più accessibile, favorire un dialogo profondo tra museo e comunità locale e approfondire il tema della storia locale.

L’installazione consiste nell’esposizione di fedeli repliche in resina dei 12 bronzetti rinvenuti nella località cagliese di Coltona.

I guerrieri, esplorabili tattilmente da tutti, sono accompagnati da didascalie in italiano e inglese e trascritte in Braille. Un terzo tavolo interattivo è dotato di due pedine colorate a forma di guerriero da muovere in apposite tappe per attivare la narrazione a video della loro storia: dalla scoperta, a fine ‘800, sino ai giorni nostri. Il video è sia italiano che in inglese e sottotitolato.

A completamento del progetto digitale, è stato realizzato anche un virtual tour dedicato alla Via Flaminia, che guida i visitatori alla scoperta dei luoghi legati all’antica strada consolare, rafforzando così il dialogo fra museo, territorio e comunità.

Progetto Erasmus+ NEXT-MUSEUM

L’installazione digitale nasce all’interno del progetto europeo “Erasmus+ NEXT-MUSEUM: stimolare la digitalizzazione nei musei di piccole e medie dimensioni attraverso la valorizzazione del Curatore Digitale” (2022 – 2023).

Il progetto guidato dalla Fondazione Marche Cultura – Musei e Luoghi della Cultura ha visto la collaborazione attiva di quattro nazioni – Italia, Grecia, Croazia e Spagna – in partenariato con l’Università Politecnica delle Marche e ICOM Italia, con la partecipazione del Comune di Cagli e Museo Archeologico e della Via Flaminia di Cagli, Museo Archeologico Nazionale delle Marche e Museo Tattile Statale Omero (Direzione regionale Musei Marche), Comune di Fano, Confcommercio di Pesaro e Urbino – Marche nord.

Il progetto Next-Museum sorge come risposta alla rivoluzione tecnologica che ridefinisce il rapporto tra il mondo e il patrimonio culturale. La digitalizzazione oggi è essenziale per gestire e rendere accessibile il ricco patrimonio culturale, ponendo in primo piano il ruolo del Curatore Digitale, esperto nelle tecnologie avanzate per la gestione museale e la creazione di esperienze coinvolgenti per i visitatori.

L’iniziativa rappresenta un’opportunità senza precedenti per il Museo Archeologico e della Via Flaminia di Cagli, che lo ha portato a collaborare con importanti realtà museali italiane ed europee, unendo competenze nel campo culturale e della digitalizzazione scientifica.

Informazioni L’inaugurazione dell’installazione digitale è prevista a Cagli per il 25 novembre alle ore 16:00 presso la Sala del General Consiglio, Palazzo Pubblico, con l’intervento dei professionisti coinvolti nel progetto. Se le condizioni meteo saranno favorevoli, l’inaugurazione sarà preceduta alle 15:15 da una passeggiata archeologica con partenza dal Ponte Mallio. Il giorno successivo è invece in programma un’attività laboratoriale che coinvolgerà i più giovani nelle avventure dei 12 guerrieri di Cagli. Informazioni: Telefono 0721 78 07 31, email polomuseale@comune.cagli.ps.it

F.A.N.D. Provinciale di Pistoia: Adesione piattaforma CUDE

Autore: Virgilio Moreno Rafanelli

Per semplificare la mobilità delle persone con disabilità su tutto il territorio italiano, il Decreto ministeriale del 5 luglio 2021 ha istituito una banca dati nazionale informatiche per le targhe associate (CUDE).  Grazie a una gestione delle autorizzazioni coordinata su tutto il territorio, chi dovrà spostarsi da un Comune all’altro, non deve più comunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitato situate in comuni diversi da quello di riferimento.

Attualmente sul territorio italiano i Comuni che hanno aderito alla piattaforma Cude sono 261 di cui 17 nella Regione Toscana e grazie al contributo ed all’impegno della F.A.N.D. (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone Disabili) provinciale di Pistoia, i comuni del territorio Pistoiese che hanno attivato la procedura sono quattro: Pistoia, Quarrata, Pescia e Montecatini Terme.

Per accedere alla piattaforma, è indispensabile che il richiedente presenti al Comune di residenza che ha emesso il contrassegno e che ha aderito alla piattaforma la richiesta di adesione. L’interessato dovrà compilare un apposito modulo (previsto nel Decreto Ministeriale del 5 luglio 2021) indicando una targa “attiva” e una seconda facoltativa. Poiché la piattaforma gestisce un’unica targa, in caso di utilizzo di quella facoltativa è necessario provvedere alla sua attivazione. Il Comune, dopo aver inserito i dati nella piattaforma, consegnerà al richiedente un Codice Univoco alfanumerico che l’utente potrà utilizzare per accedere alla piattaforma stessa dal portale dell’automobilista e dall’app iPatente.

L’istituzione della piattaforma unica informatica si dimostra un traguardo importantissimo per garantire l’autonomia delle persone con disabilità ed è fondamentale per una sempre maggior efficacia del portale che quanti più Comuni possibile aderiscano, ed è questo l’appello che, come F.A.N.D. vogliamo rivolgere alle amministrazioni comunali della Regione Toscana e della provincia di Pistoia.

U.I.C.I. Sicilia – “Occhio alla Salute”, progetto contro gli incidenti stradali

Lunedì 20 novembre a Palermo conferenza stampa nella sede dell’Assessorato regionale alla Famiglia, che lo finanzia insieme al Ministero per il Lavoro e le Politiche sociali. Presenti l’assessore Nuccia Albano, il presidente nazionale dell’Unione ciechi, Mario Barbuto, Maria Francesca Oliveri e Giorgio Silvestro, presidente e segretario regionale dell’Uici, e l’oftalmologo legale Alberto Cusimano. Poiché il 60% dei disastri sulle strade è correlato a problemi della vista, è indispensabile quella prevenzione che l’Uici porta avanti sul territorio siciliano: nel 2022 quasi 48.000 visite oculistiche, anche con camper attrezzati come quello che sosterà davanti l’Assessorato

Già nel 2012 l’Automobile Club d’Italia aveva lanciato l’allarme: citando alcuni studi scientifici aveva rivelato come sei incidenti su dieci siano causati da problemi alla vista.

Per questo, il Consiglio regionale dell’Unione dei ciechi e degli ipovedenti, lo scorso anno aveva messo a punto “Occhio alla Salute – Prevenzione, screening e analisi delle patologie oculari”, che è stato finanziato dall’Assessorato alla Famiglia della Regione Siciliana, insieme con il Ministero per il Lavoro e le Politiche sociali.

“Lunedì prossimo a Palermo – ha annunciato Maria Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale dell’Uici – presenteremo nei dettagli questo importante progetto nel corso di un incontro con i giornalisti”.

La conferenza stampa prenderà il via alle 11 proprio nella Sala Bonsignore dell’Assessorato, al 34 di via Trinacria e, dopo i saluti istituzionali dell’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano, e l’introduzione di Maria Francesca Oliveri, prenderanno la parola anche Mario Barbuto, presidente nazionale sia dell’Uici sia dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità, l’oftalmologo legale Alberto Cusimano e il segretario regionale dell’Unione, Giorgio Silvestro.

Il fatto che il 60% dei disastri sulle strade – investimenti, scontri con altri veicoli e contro muri e alberi, persone travolte, ribaltamenti, tamponamenti, uscite di strada – sia correlato a problemi della vista riporta l’attenzione di tutti sul tema della prevenzione delle malattie oculari. Un’autentica missione per l’Uici, che da oltre due decenni la porta avanti sul territorio siciliano: nell’ultimo anno censito, il 2022, si parla di quasi 48.000 visite oculistiche, tra quelle negli ambulatori delle nove sedi provinciali e gli screening con le tre unità mobili, camper dotati di sofisticate apparecchiature diagnostiche.

Una di queste Unità mobili, nella mattinata della conferenza stampa, sosterà nel piazzale antistante l’Assessorato e, con l’oftalmologo Giovanni Acciaro, inaugurerà il ciclo di screening. Un esame consigliato in particolare per i giornalisti e per tutti coloro i quali, come il personale dell’Assessorato, sono costantemente esposti agli effetti negativi degli schermi a luce blu di computer e smartphone, causa di problemi della vista.