Virus, di Massimo Vita

Un giorno, Enzo Tomatis mi disse: ragazzo, potrai essere un buon dirigente se ti farai colpire da un virus molto forte. Il virus a cui lui faceva e fa riferimento è il virus dell’Unionite.

Non so se io sia stato colpito da quel virus e soprattutto non so se sono un buon dirigente ma so che l’Unione ha un posto importante nella mia vita. Molte volte sono stato tentato di lasciare l’impegno associativo ma poi non ci sono mai riuscito. Ho lasciato la tessera associativa per soli due anni e me ne sono pentito amaramente.

In molte occasioni sono stato trattato male dai dirigenti che nel tempo hanno guidato le strutture a cui appartenevo, ma la mia passione associativa non è mutata. Mi sono sempre battuto per il rinnovamento dell’associazione e sono orgoglioso di aver partecipato all’avventura di Mario fino ad oggi.

Credo che la presidenza di Mario sia stata illuminata e come tutte le esperienze può essere stata punteggiata da qualche errore, ma certamente è stata una boccata di aria nuova. Ci sarà luogo e tempo di discutere sui contenuti di questa esperienza e soprattutto ci sarà tempo per progettare il futuro.

Oggi voglio soffermarmi sugli effetti di questa tragica esperienza pandemica ma solo per quanto riguarda i suoi effetti sulla vita associativa.

Avremmo dovuto e voluto celebrare degnamente il centenario e certamente lo ricorderemo, ma soprattutto per la tragedia che ha coinvolto le nostre famiglie e la nostra comunità. Il distanziamento sociale non so quando ci permetterà di riprendere le attività ma penso che dovremo aspettare molto tempo.

Ho sentite molte ipotesi in merito allo svolgimento delle nostre assemblee territoriali, alle assemblee pre-congressuali e allo stesso congresso. Tutte ipotesi legittime e legate all’incertezza dello stato attuale delle cose.

In ogni parte del mondo si discute su come ripartire, su cosa confermare e cosa rinviare dei tanti eventi programmati e qualche volta già organizzati.

Mi permetto di avanzare una proposta:

il prossimo consiglio nazionale potrebbe decidere di prorogare tutte le attuali cariche associative e gli organi collegiali di un anno per poter ripartire con il nuovo anno in modo sistematico e organizzato al fine di permettere un compiuto, sereno dibattito che ci porti in modo ordinario e ordinato al congresso.

So bene che la mia proposta potrebbe trovare delle obiezioni in merito agli impegni presi con le strutture alberghiere, con il teatro e con lo stesso Bocelli ma penso che se si sono rinviate le olimpiadi, si possa rinviare anche il nostro congresso.

Comunque sono convinto che il presidente nazionale e il Consiglio Nazionale sapranno valutare tutti gli aspetti del problema e decidere di conseguenza.

Un’altra proposta che mi sento di fare è quella di organizzare riunioni online tematiche per aprire un dibattito sereno su:

scuola, riabilitazione pluridisabilità, lavoro e ipovisione.

Concludo con un pensiero affettuoso per quanti ci hanno lasciato a causa di questo virus assassino e per i loro familiari. Un giorno, spero non troppo lontano, potremo recarci alle loro dimore eterne per un degno saluto.

Spero che il virus che è nel nostro cervello, come dice il nostro presidente, non ci logori troppo e ci permetta di ripartire nel segno della nostra gloriosa storia.

Toscana – Noi il centenario lo celebriamo anche così

Ricco non è chi ha molto, ma chi sa donare

Il consiglio regionale toscano organizza una campagna di raccolta fondi per aiutare il volontariato

Raccogliamo fondi per fornire ai volontari i dispositivi di protezione individuali che consentano di prestare il loro servizio in condizione di maggior sicurezza.

La nostra Unione celebra il centenario dalla sua fondazione. Siamo nati per aiutare i nostri compagni di viaggio: ciechi e ipovedenti, soci e amici.

Oggi più che mai è necessaria la solidarietà per superare questo momento difficile per l’Italia e per il mondo.

Pubblicheremo i risultati di questa campagna.

Anche un piccolo aiuto fa la differenza!

https://www.gofundme.com/f/ricco-non-e-chi-ha-molto-ma-chi-sa-donare

Irifor – Bando 2020: “Soggiorni abilitativi e riabilitativi anno 2020”

Bando per il finanziamento di Soggiorni abilitativi e riabilitativi rivolti a bambini e adulti ciechi e ipovedenti e con disabilità aggiuntive

L’I.Ri.Fo.R., nel perseguimento di nuove modalità di realizzazione delle proprie attività da affiancare alle tradizionali forme di sostegno e incentivo alle strutture territoriali, per l’anno 2020 emana il PRESENTE Bando per la selezione e il finanziamento di Soggiorni abilitativi e riabilitativi da svolgersi entro il presente anno.

Art.1 – TIPOLOGIA DEI SOGGIORNI ABILITATIVI E RIABILITATIVI

Saranno sostenute le seguenti tipologie di Soggiorni, sulla base dei criteri indicati di seguito:

a) Soggiorno abilitativo e riabilitativo per bambine e bambini ciechi e ipovedenti, anche con disabilità aggiuntive lievi (età 3 – 13 anni)

b) Soggiorno abilitativo e riabilitativo per ragazze e ragazzi ciechi e ipovedenti, anche con disabilità aggiuntive lievi (età 14 – 21 anni).

In riferimento alle tipologie A) e B), potranno essere valutate variazioni ai limiti di età dei partecipanti, in considerazione di specifiche esigenze locali che dovranno essere evidenziate e documentate dalla struttura richiedente.

c) Soggiorno abilitativo e riabilitativo per ciechi e ipovedenti con disabilità aggiuntive medie e gravi (età 1 – 35 anni).

Per le tipologie a) e c) potrà essere ammessa la presenza di un familiare maggiorenne per ciascun partecipante.

In tali tipologie di Soggiorni potrà, altresì, essere ammessa la partecipazione di un altro eventuale figlio non disabile di età inferiore ad undici anni, per favorire la presenza del/i genitore/i.

1.2. – Interventi abilitativi e riabilitativi relativi a percorsi specifici

Ove fossero debitamente evidenziate situazioni correlate a specifici percorsi riabilitativi già in atto, il C.d.A. potrà autorizzare la realizzazione di interventi di durata anche inferiore a quella prevista dal presente Bando.

Art.2 – MODALITÀ DEL COFINANZIAMENTO

2.1. – Modalità di cofinanziamento

Per ciascun progetto, le quote di cofinanziamento ammissibili sono:

a) 190,00 Euro al giorno per ciascun partecipante in tipologia C);

b) 160,00 Euro al giorno per ciascun partecipante in tipologia A) e B).

Le quote sopra indicate, da intendersi già comprensive della quota forfettaria del 10+5% per gli oneri di segreteria, organizzazione e coordinamento, rappresentano il finanziamento massimo giornaliero. La quota massima di cofinanziamento non potrà comunque essere superiore al 50 per cento del costo giornaliero, risultante dal preventivo di spesa del progetto.

I progetti presentati dovranno prevedere comunque una percentuale di cofinanziamento esterno da Enti terzi, quote dei partecipanti o altro, pari almeno al 50 per cento del valore totale del progetto.

Non potranno essere accolte richieste di finanziamento provenienti da strutture che non abbiano ancora concluso e rendicontato i progetti finanziati con il Bando Soggiorni precedente.

2.2. – Criteri di priorità

Saranno valutati i progetti pervenuti, secondo criteri di priorità legati all’organizzazione regionale delle attività e al numero di presenze di persone con disabilità plurime.

In particolare, sarà data precedenza ai progetti rispondenti ai seguenti criteri:

a) progetti presentati da Sedi regionali I.Ri.Fo.R. in grado di raccogliere adesioni provenienti dalle diverse province del territorio di pertinenza;

b) progetti interregionali presentati d’intesa tra sedi I.Ri.Fo.R. di due o più regioni che non abbiano presentato progetti regionali della medesima tipologia;

c) progetti interprovinciali, presentati d’intesa tra più Sedi provinciali, anche di regioni diverse, ove la regione o le regioni di pertinenza non abbiano presentato progetti della medesima tipologia;

d) progetti presentati da una singola Sede provinciale, purché in assenza di progetti della medesima tipologia da parte della regione di pertinenza o quando il progetto abbia particolarità speciali e specifiche che ne giustifichino l’attuazione separata.

Nei casi B) e C) il progetto dovrà individuare e definire un soggetto capofila.

Art.3 – CARATTERISTICHE DEI SOGGIORNI

Ai fini della loro ammissibilità, i progetti dovranno presentare le seguenti caratteristiche

3.1. – Numero dei partecipanti

Il numero massimo di partecipanti è di 25 per ogni tipologia di Soggiorno.

Il numero minimo per l’organizzazione di Soggiorni è:

a) quindici partecipanti, per i progetti presentati da sedi interregionali, regionali e interprovinciali.

b) dieci partecipanti, per i progetti eventualmente presentati da sedi provinciali.

3.2. – Presenza di personale specializzato e strutture ospitanti

Il rapporto assistenti/educatori / partecipanti dovrà essere pari a:

1) uno a uno, per la tipologia c);

2) da uno a due a uno a tre, per le tipologie a) e b).

La presenza e il numero di ore di impegno del personale specializzato (istruttori alla mobilità, musicoterapisti, esperti in attività ginnico/sportive, personale paramedico, ecc.) dovrà essere commisurata agli obiettivi e alle attività previste dal progetto. Di tale aspetto dovrà essere fornita rilevanza attraverso la puntuale descrizione dei programmi operativi in sede di presentazione del progetto.

Per i progetti di tipologia c) dovrà essere prevista la presenza di un medico o almeno di un infermiere, oltre a un congruo numero di operatori socioassistenziali addetti alla cura della persona per le proprie funzioni vitali.

La struttura ospitante individuata dovrà essere scelta con somma cura e dovrà rispettare criteri e standard di accessibilità sia in riferimento ai partecipanti coinvolti, sia in relazione alle attività da realizzare.

3.3. – Tipologie di personale specializzato impiegato, Coordinatori e riunioni di staff

Quando possibile, i progetti dovranno prevedere il ricorso alle figure di Esperti iscritti nei diversi Albi dell’I.Ri.Fo.R.

Sarà cura della struttura proponente indicarne il nominativo in fase di presentazione della proposta progettuale, segnalandone la presenza nell’apposito Albo.

Negli altri casi, i progetti dovranno essere completi dei CV delle figure impiegate.

In fase di presentazione del progetto, sarà obbligatorio indicare il nominativo del Coordinatore responsabile, scelto tra figure professionali in possesso di documentate esperienze in precedenti Soggiorni abilitativi e riabilitativi o di titoli pertinenti di indiscusso valore professionale.

Alla definizione del valore complessivo del progetto concorrono le ore necessarie alla fase programmatoria delle attività e degli interventi individuali verso i partecipanti, da svolgersi anche in teleconferenza, per due riunioni preliminari obbligatorie, i cui verbali faranno parte integrante della documentazione di progetto.

3.4. – Durata dei progetti

La fase di svolgimento del progetto del Soggiorno avrà una durata compresa tra un minimo di otto e un massimo di dodici giorni salvo diverse e documentate esigenze progettuali.

3.5. – Indicazione di obiettivi abilitativi e riabilitativi e modalità di rilevazione – Monitoraggio

3.5.1. Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento, è considerato elemento essenziale la previsione e l’indicazione di obiettivi in base ai quali valutare il raggiungimento di un Livello di abilitazione, riabilitazione, inclusione, apprendimento o socializzazione, atteso nei partecipanti a conclusione dell’esperienza progettuale.

La valutazione è un processo continuoche accompagna ogni progetto dall’inizio alla fine e che deve svolgersi parallelamente alla formulazione degli obiettivi, alla pianificazione delle attività e a tutte le fasi seguenti.

Il livello di abilitazione, riabilitazione, inclusione, apprendimento, socializzazione atteso nei partecipanti, dovrà essere valutato tramite modalità oggettive e criteri adeguati alla sua rilevazione.

Sarà, pertanto, cura della struttura proponente prevedere un agile sistema di monitoraggio delle attività, al fine di valutare il raggiungimento degli obiettivi individuati.

Gli obiettivi espressi in sede di presentazione del progetto dovranno trovare adeguata corrispondenza nei contenuti della Relazione conclusiva da presentare per la richiesta del saldo del finanziamento (art.5.2. lett.a).

3.5.2. Ove richiesta, la Sede nazionale fornirà alle strutture beneficiarie dei finanziamenti, la documentazione di base necessaria per la rilevazione dei dati di monitoraggio. Le strutture, potranno modificare il materiale ricevuto, adattandolo alle specifiche esigenze dei singoli progetti.

3.5.3. Ai fini della continuità degli interventi riabilitativi realizzati, sarà cura delle strutture organizzatrici condividere i risultati emersi nei Soggiorni con le strutture di provenienza degli utenti.

Art.4 – Durata del Bando

Il presente Bando si attiva con la sua pubblicazione sul sito internet dell’Istituto e resta valido fino al 5 maggio 2020.

Nel periodo di vigenza del Bando, le strutture interessate potranno presentare i progetti, utilizzando unicamente il formulario e la scheda progetto allegati.

L’I.Ri.Fo.R. Nazionale si riserva la possibilità di chiedere integrazioni e/o chiarimenti alle strutture richiedenti.

Su indicazione del Comitato tecnico scientifico che esaminerà le proposte progettuali, il C.d.A. Nazionale I.Ri.Fo.R. adotterà le previste deliberazioni nella prima seduta utile.

Alle strutture ammesse al finanziamento sarà inviata comunicazione nelle forme consuete.

Non potranno essere accolte richieste di integrazione delle risorse assegnate, a seguito di variazioni organizzative che dovessero manifestarsi dopo l’approvazione del progetto.

Art.5 – PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA E DOCUMENTAZIONE

Le strutture proponenti dovranno trasmettere i progetti mediante posta elettronica certificata da recapitare al seguente indirizzo:

archivio@pec.irifor.eu

La mancata osservanza causerà la nullità del progetto o dei progetti presentati.

5.1. – Documentazione per la richiesta del finanziamento

Sotto l’aspetto documentale, per la richiesta dei finanziamenti dovranno essere inviati:

1) formulario I.Ri.Fo.R. allegato, contenente l’indicazione degli obiettivi attesi e dei metodi per la verifica del loro conseguimento. L’utilizzo di altri formulari non è ammesso, a pena di nullità della richiesta;

2) progetto dettagliato contenente la descrizione del sistema di monitoraggio delle attività, utilizzando unicamente la nuova scheda progetto allegata e budget di previsione dei costi;

3) dichiarazione di possesso della certificazione riguardante la condizione di pluridisabilità dei partecipanti;

4) attestazione del cofinanziamento esterno.

5.2. – Documentazione per la richiesta del saldo

A conclusione delle attività, il saldo sarà erogato previa presentazione a questa Sede nazionale dei seguenti documenti:

a) Dettagliata relazione conclusiva del coordinatore del progetto, comprensiva dei dati di monitoraggio rilevati;

b) Nota dei dati sintetici;

c) Questionari di valutazione, a cura dei formatori/operatori (on line);

d) Questionari di gradimento, a cura dei partecipanti (on line).

(Per i partecipanti con pluridisabilità, non saranno richiesti i Questionari di gradimento).

e) Documentazione fotografica e audio / video delle attività svolte;

f) Registro delle presenze giornaliere dei partecipanti e degli operatori (unicamente in formato elettronico, v. art.6.1. n.4).

Art.6 – DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE

6.1. – Documentazione delle attività svolte

In considerazione della sottoposizione dell’operato dell’I.Ri.Fo.R. alla vigilanza del Ministero del Lavoro, le strutture destinatarie dei cofinanziamenti della Sede nazionale sono obbligate a raccogliere e conservare tutta la documentazione in grado di dare evidenza dell’avvenuta realizzazione delle attività e, di conseguenza, delle spese sostenute.

In particolare dovranno essere acquisiti agli atti e conservati:

1. gli atti di nomina delle figure operative coinvolte insieme all’attestazione degli avvenuti pagamenti delle loro prestazioni;

2. le fatture intestate alla sede I.Ri.Fo.R. riferibili alle spese di vitto e alloggio e di assicurazione;

3. i titoli di viaggio in originale;

4. il registro in originale delle presenze giornaliere dei partecipanti e degli animatori/istruttori/riabilitatori, con l’indicazione puntuale delle attività svolte da ciascuno e dell’orario nel quale si sono svolte le diverse iniziative riabilitative;

5. i questionari di valutazione e di gradimento in originale.

6.2. – Certificazioni riguardanti i partecipanti

In presenza di partecipanti con minorazioni aggiuntive, la struttura proponente dovrà provvedere a raccogliere e conservare la certificazione ufficiale attestante la condizione di pluridisabilità grave degli interessati.

La documentazione potrà essere richiesta, in ogni momento, dalla Struttura nazionale per finalità di verifica delle attività finanziate e svolte.

Art.7 – RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI

Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. ha assegnato alle attività inerenti il presente Bando un budget complessivo di 650.000,00 Euro.

Ove il valore dei progetti presentati e ammessi risultasse superiore, potrà essere adottato un criterio generale di decurtazione equo e proporzionale.

Art.8 – MODALITA’ ORGANIZZATIVE

L’attuazione dei progetti dovrà avere inizio entro tre mesi dalla data di comunicazione dell’approvazione, salvo specifiche esigenze organizzative da evidenziare in sede di proposta.

Al momento dell’avvio si dovrà dare contestuale comunicazione di inizio attività, allegando elenco dei partecipanti e calendario delle attività stesse. Con la comunicazione di approvazione del progetto, sarà erogato il 50 per cento del finanziamento, mentre il saldo sarà erogato a conclusione delle attività.

Torino – Notiziario audio 011News n. 14-2020

Al seguente link potete ascoltare la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 14/2020 di venerdì 10/4/2020:

https://www.uictorino.it/wp-content/uploads/2020/04/011NEWS-2020-14.mp3?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=011news-n-142020-di-venerdi-1042020_53

In primo piano:

– Coronavirus: misure di emergenza prorogate. UICI Torino mantiene i suoi servizi essenziali

– Mascherine, per ora quasi introvabili, presto diventeranno indispensabili compagne di vita. Ecco qualche indicazione

– Una Pasqua atipica, in isolamento. Gli auguri del presidente Gianni Laiolo

– Piccoli spunti artistici per dare valore alle giornate in casa.

Grazie, buon ascolto!

Torino – Comunicati del 10 aprile 2020

• Auguri di Buona Pasqua

• Teniamoci in contatto

• Servizio spesa a domicilio UNIVoC

• Servizio UNIVoC supporto telefonico

• Emergenza Coronavirus: restiamo a casa

• Decreto “Cura Italia” e persone con disabilità

• Spesa assistita e consegne a domicilio

Auguri di buona Pasqua

“Anche se quest’anno la Pasqua cade in un tempo estremamente difficile per il Paese e per il mondo intero e anche se tutti dovremo fare il sacrificio di restare in casa, rinunciando a incontrare i nostri cari, desidero raggiungere idealmente ciascuno di voi per fargli i miei più cari auguri”. Con queste parole il presidente UICI Torino, Gianni Laiolo, desidera esprimere ai soci la sua vicinanza e il suo affetto, con la speranza di poter presto tornare a vivere pienamente la nostra esperienza associativa. Agli auguri del Presidente si uniscono quelli del Consiglio Direttivo, dei dipendenti, dei collaboratori e di tutto lo staff UICI Torino. Buona Pasqua. Per quanto atipica, cerchiamo tutti di viverla nel migliore dei modi.

Teniamoci in contatto

A causa dell’emergenza Coronavirus la sezione UICI Torino ha dovuto, per ragioni di sicurezza, chiudere le sedi associative e i centri riabilitativi. La riapertura sarà possibile solo quando ve ne saranno le condizioni. Al riguardo seguiamo con la massima attenzione le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie e politiche. Ma anche a distanza cerchiamo ogni possibile mezzo per mantenere un contatto con i soci e per non farli sentire soli. Per necessità urgenti è possibile contattare la sezione sia al telefono, sia via e-mail. Il numero telefonico di riferimento è il 338 35 77 720, attivo dal lunedì al venerdì, in orario 10-12 e 15-17 (risponde la sig.ra Maria Triventi della segreteria UICI Torino). In alternativa è possibile usare la casella di posta elettronica uicto@uiciechi.it. Il personale UICI Torino provvederà a leggere le e-mail e farle arrivare ai vari consiglieri. Ricordiamo inoltre che il sito internet www.uictorino.it e la pagina Facebook UICI Torino vengono costantemente aggiornati, per fornire in tempo reale novità e aggiornamenti, ma anche suggerimenti di proposte accessibili per trascorrere queste lunghe giornate.

Servizio spesa a domicilio U.N.I.Vo.C.

Per venire incontro alle necessità di chi è più solo, in questo momento di grave emergenza, la sezione U.N.I.Vo.C. ha rafforzato il servizio di spesa a domicilio rivolto alle persone con disabilità visiva. Compatibilmente con la disponibilità di volontari in servizio, chi avesse bisogno di ricevere a casa prodotti di prima necessità, può farne richiesta alla sezione. L’incaricato che recapiterà la spesa a domicilio, avrà cura di lasciarla fuori dalla porta di casa, così da evitare ogni possibile occasione di contagio. Per maggiori informazioni e per richiedere il servizio è possibile contattare la sig.ra Enza Ammendolia (al numero 339 683 60 01) oppure la sig.ra Laura Nanni (al numero 333 777 33 09). Per ragioni di sicurezza è invece temporaneamente sospeso il servizio di accompagnamento.

Servizio U.N.I.Vo.C. supporto telefonico

In questi giorni di isolamento forzato, chi vive da solo è particolarmente esposto al rischio di lasciarsi sopraffare dallo sconforto e dal senso di abbandono. Per mantenere un contatto con i soci e gli amici, la sezione U.N.I.Vo.C. ha deciso di attivare un servizio di supporto a distanza, svolto telefonicamente. Chi avesse necessità particolari o semplicemente avesse bisogno di parlare con qualcuno e di sentire una voce amica, può contattare la sig.ra Enza Ammendolia (al numero 339 683 60 01) oppure la sig.ra Laura Nanni (al numero 333 777 33 09). Entrambe sono disponibili, nei limiti del possibile, ad affrontare eventuali criticità, ma soprattutto a mettersi in ascolto, offrendo una parola di sostegno e di incoraggiamento in questo momento difficile.

Emergenza Coronavirus: restiamo a casa

Ricordiamo che, come disposto dalla autorità competenti per l’intero territorio nazionale, al fine di limitare al massimo ogni possibile occasione di contagio, tutti i cittadini sono chiamati a rimanere il più possibile in casa. E’ consentito uscire solo per comprovate ragioni di salute, per andare al lavoro, o per acquistare prodotti essenziali. Se una persona con disabilità visiva ha necessità di uscire di casa per una delle ragioni sopra indicate, può farlo con l’aiuto di un accompagnatore. Tutti gli altri movimenti, comprese visite ai parenti e passeggiate, devono essere eliminati. Per chi ha un cane, sono possibili uscite, purché molto brevi.

Ricordiamo inoltre che è essenziale lavarsi spesso le mani, evitare di toccarsi occhi, naso e bocca, mantenere una distanza di almeno un metro dagli altri individui. Alle persone anziane a chi abbia un fisico già reso più fragile da altre patologie, si raccomanda una speciale cautela.

Decreto “Cura Italia” e persone con disabilità

Per far fronte all’emergenza, lo scorso 16 marzo il Governo ha varato il decreto “Cura Italia”, che contiene anche una serie di misure a sostegno delle persone con disabilità. Tra i provvedimenti riguardanti il lavoro, segnaliamo un’estensione dei permessi retribuiti previsti dalla legge 104/1992 per i mesi di marzo e aprile. Ai 3 giorni mensili ordinari se ne aggiungono ulteriori 12. Quindi per il periodo marzo-aprile sono previsti complessivamente 18 giorni: 3 per ogni mese più 12 distribuibili sul bimestre. L’estensione dei permessi si applica sia a chi assista un familiare con grave disabilità, sia ai lavoratori disabili, purché già in possesso del riconoscimento della legge 104. Per conoscere più nel dettaglio gli interventi per le persone disabili previsti dal decreto “Cura Italia”, rinviamo al compendio scritto dall’avocato Franco Lepore, disability manager della Città di Torino e responsabile settore lavoro Uici Piemonte. Il testo è pubblicato sul nostro sito internet www.uictorino.it.

Spesa assistita e consegne a domicilio

Nel pieno dell’emergenza, anche fare la spesa online o al telefono sta diventando complicato, a causa dei tempi d’attesa che spesso si sono molto allungati. La nostra Unione ha chiesto alle catene della grande distribuzione di riservare un canale preferenziale per le persone disabili che vivono sole o che non possono contare su altri aiuti.

Nella nostra città, il supermercato Carrefour di Corso Montecucco mantiene attivo il progetto “i miei occhi per la tua spesa”, che consente ai disabili visivi di fare acquisti con l’assistenza di un operatore Carrefour. Il servizio è gratuito ed è attivo il mercoledì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 19 (con un massimo di 4 assistenze per ogni turno). Per richiedere l’accompagnamento è necessario telefonare al numero 011 70 74 759 oppure 011 70 74 762.

Per chi abita nella zona del ciriacese, ricordiamo l’accordo che la nostra sezione ha da poco sottoscritto con il supermercato Crai di San Francesco al Campo (via Torino 168). Le persone con disabilità visiva possono ordinare telefonicamente la spesa e riceverla a domicilio senza costi aggiuntivi, se i loro acquisti superano la cifra di 50 €. Gli ordini possono essere effettuati telefonando al numero 011 014 21 06 il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 18 e il martedì e il venerdì dalle 8 alle 10. Le consegne avvengono il martedì e il venerdì dopo le 10, previo accordo con i clienti.

Inoltre sul sito www.confesercenti-to.it è disponibile una lista, divisa per Comuni, di negozi, piccoli e grandi, che effettuano consegne a domicilio.

La Segreteria

U.I.C.I.-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS

Sezione Territoriale di Torino

C.so Vittorio Emanuele II, 63 – 10128 Torino

tel. 011/535567 – fax 011/5617583 e-mail: uicto@uiciechi.it – sito: www.uictorino.it Facebook: www.facebook.com/uicitorino – Twitter: @uicitorino

“Kaleidos” n. 7 1-15 aprile 2020

Si comunica che in data 10 aprile 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Kaleidos” n. 7 1-15 aprile 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente: http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2377

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

L’emergenza, le donne, quelle con disabilità e il pensiero inclusivo (di Simona Lancioni)

Kaleidos (di Antonella Iacoponi)

Sulla Parità di genere (di Rossella Lazzari)

Pensando ai Meeting dei lettori di Kaleidos (di Cristina Della Bianca)

Donna – Una recensione (di Cristina Della Bianca)

Dedica d’amore (di Cristina Della Bianca)

Messaggio form XII Meeting dei lettori di Kaleidos

Donne tra le righe (a cura di Rossella Lazzari)

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Comunicato stampa del Forum Europeo della Disabilità

Traduzione del comunicato stampa dell’EDF di ieri: 45 Eurodeputati chiedono che l’Iniziativa di Investimento in Risposta al Coronavirus finanzi i servizi di supporto per le persone con disabilità.

In una lettera pubblicata oggi, 45 deputati del Parlamento europeo chiedono che l’Iniziativa di Investimento in Risposta al Coronavirus assicuri finanziamenti per i servizi di supporto e di assistenza alle persone con disabilità.

La lettera, indirizzata al Presidente della Commissione europea Von der Leyen e al Presidente del Consiglio europeo Michel, richiama l’attenzione sull’allarmante mancanza di finanziamenti per i servizi di assistenza e di sostegno alle persone con disabilità. La lettera sottolinea che la maggior parte delle organizzazioni si è adattata e continua a fornire servizi, ma deve far fronte alla mancanza di accesso ai finanziamenti necessari, a causa della rigidità dei contratti sottoscritti con le autorità e dei ritardi dei bandi di finanziamento.

Gli eurodeputati chiedono in particolare alla Commissione europea di “dare inizio a nuove azioni per mobilitare gli investimenti e le risorse essenziali per garantire la continuità delle cure e dei servizi di supporto”. I deputati chiedono inoltre che “l’Iniziativa di Investimento in Risposta al Coronavirus (CRII e CRII+) includa pertanto indicazioni specifiche al fine di aiutare gli Stati membri a garantire che tali risorse, incluso il Fondo Sociale Europeo,  vengano utilizzate per sostenere le persone con disabilità e le altre persone che necessitano di sostegno ”.

La lettera è stata firmata da 45 deputati del Parlamento europeo provenienti da 17 paesi e appartenenti a 7 gruppi politici, tra cui il Vicepresidente per l’uguaglianza di genere e la diversità Dimitris Papadimoulis e il Presidente della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali Lucia Nicholsonová.

Ulteriori informazioni sull’argomento 

European Disability Forum

European Association of Service providers for persons with disabilities

RICHIESTA DI AZIONI IMMEDIATE PER MOBILITARE I FONDI CRII E UE AL FINE DI GARANTIRE LA CONTINUITÀ DELLE CURE E DEI SERVIZI DI SUPPORTO IN EUROPA DURANTE LA PANDEMIA DI COVID-19

All’attenzione del Presidente del Consiglio europeo Charles Michel e del Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen

In copia: la Commissaria per l’Uguaglianza Helena Dalli, il Commissario per l’Occupazione e i Diritti Sociali Nicolas Schmit, la Commissaria per la coesione e le riforme Elisa Ferreira

Caro Presidente del Consiglio europeo Charles Michel

Gentile Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen,

Molteplici organizzazioni internazionali, come l’Organizzazione mondiale della sanità, le Nazioni Unite e il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa , nonché il Forum europeo sulla disabilità e l’Associazione europea dei fornitori di servizi per le persone con disabilità (EASPD) hanno messo in evidenza la minaccia ai diritti umani delle persone con disabilità e di altre persone con esigenze di supporto dovute al COVID-19, in particolare a causa delle difficoltà di accesso ai servizi di assistenza e supporto.

La chiusura di migliaia di servizi di assistenza e supporto in tutta Europa influisce sulle condizioni di vita di milioni di persone con disabilità in Europa che beneficiano direttamente dei servizi di assistenza e supporto, delle loro famiglie e dei loro caregiver, nonché degli 11 milioni di professionisti che lavorano in questi servizi e che sono a rischio di perdere il lavoro.

Il motivo principale della chiusura di numerosi servizi di assistenza e supporto – spesso da parte di organizzazioni senza fini di lucro e guidate dagli utenti – è la mancanza di finanziamenti garantiti da parte delle autorità pubbliche, compreso l’uso di fondi UE come il Fondo sociale europeo. A causa della pandemia, molti servizi si sono rapidamente adattati per garantire assistenza e supporto nelle attuali circostanze e regole (distanza sociale, ecc.). Il fatto che questo adattamento non fosse previsto nei loro contratti pre-crisi con le autorità (e le autorità non offrono flessibilità) sta causando incertezza e mancanza di accesso ai finanziamenti necessari; mettendo così a rischio la continuità delle cure e dei servizi di supporto.

Pertanto, chiediamo alla Commissione europea di intraprendere nuove azioni per mobilitare investimenti e risorse essenziali per garantire la continuità delle cure e dei servizi di supporto, in linea con i principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e il Pilastro Europeo di Diritti Sociali. L’Iniziativa di Investimento in Risposta al Coronavirus (CRII e CRII +) deve pertanto includere orientamenti specifici per aiutare gli Stati membri a garantire tali risorse, compreso il Fondo Sociale Europeo, che sono utilizzate per sostenere le persone con disabilità e altre persone con esigenze di sostegno.

Raccomandiamo inoltre sforzi mirati per garantire che sia i professionisti in prima linea nella cura e nel supporto sia gli utenti che essi supportano abbiano accesso ai dispositivi di protezione individuale, consentendo loro di lavorare in sicurezza.

Vi ringraziamo anticipatamente per la vostra considerazione

firmatari

  • Eurodeputata Abir Al-Sahlani (Renew / Svezia)
  • Eurodeputato Alex Agius Saliba (S & D / Malta)
  • Al PE Alfred Sant (S & D / Malta)
  • Eurodeputata Alice Kuhnke (Verts-ALE / Svezia)
  • Al Parlamento europeo Alviina Alametsä (Verts-ALE / Finlandia)
  • MEP Anne-Sophie Pelletier (GUE-NGL / Francia)
  • Eurodeputata Antonio Maria Rinaldi (ID / Italia)
  • Eurodeputata Biljana Borzan (S & D / Croazia)
  • Eurodeputato Brando Benifei (S & D / Italia)
  • Eurodeputata Chrysoula Zacharopoulou (Renew / Francia)
  • Eurodeputata Cristina Maestre Martín de Almagro (S & D / Spagna)
  • Eurodeputato David Casa (PPE / Malta)
  • Eurodeputato Dennis Radtke (PPE / Germania)
  • MEP Dimitrios Papadimoulis (GUE / NGL / Grecia)
  • Dragos Pîslaru (Renew / Romania)
  • Eurodeputata Elena Lizzi (ID / Italia)
  • Elisabetta Gualmini, deputata al Parlamento europeo (S & D / Italia)
  • Eurest Urtasun (Verdi-ALE / Spagna)
  • Estrella Dura Ferrandis (S & D / Spagna)
  • MEP Francisco Guerreiro (Verdi / Portogallo)
  • Al PE Gianantonio Da Re (ID / Italia)
  • MEP Grace O’Sullivan (Verdi-ALE / Irlanda)
  • MEP Isabel Carvalhais (S & D / Portogallo)
  • Eurodeputata Jordi Cañas (Renew / Spagna)
  • Al PE José Gusmão (GUE-NGL / Portogallo)
  • Al PE Josianne Cutajar (S & D / Malta)
  • Eurodeputata Karlo Ressler (PPE / Croazia)
  • Eurodeputata Katrin Langensiepen (Verdi-ALE / Germania)
  • Lucia Ďuriš Nicholsonová (ECR / Slovacchia)
  • MEP Maite Pagazaurtundúa (Renew / Spagna)
  • Eurodeputato Manuel Pizarro (S & D / Portogallo)
  • Eurodeputata Maria Matias (GUE-NGL / Portogallo)
  • Eurodeputata Marie Toussaint (Verts-ALE / Francia)
  • MEP Monica Silvana Gonzalez (S & D / Spagna)
  • Eurodeputata Mounir Satouri (Verdi-ALE / Francia)
  • Eurodeputato Nils Torvalds (rinnovo / finlandese)
  • MEP Pascal Durand (Renew / Francia)
  • MEP Radan Kanev (PPE / Bulgaria)
  • MEP Radka Maxová (Rinnova / Repubblica Ceca)
  • Eurodeputato Romana Tomc (PPE / Slovenia)
  • Eurodeputato Salima Yenbou (Verts-ALE / Francia)
  • Sandra Pereira, deputato al Parlamento europeo (GUE-NGL / Portogallo)
  • Al PE Sirpa Pietikäinen (PPE / Finlandia)
  • Eurodeputata Sylwia Spurek (S & D / Polonia)
  • MEP Ville Niinistö (Verts-ALE / Finlandia)

Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti nell’emergenza Covid-19, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Sul sito www.uiciechi.it è stata creata una pagina dove si possono trovare le informazioni utili di carattere generale e associativo, i provvedimenti legislativi e normativi, le buone pratiche sanitarie, scolastiche e sociali, le criticità, le iniziative e le esperienze sul Territorio, gli articoli e gli interventi dell’Unione, apparsi su Stampa, Radio e TV in relazione all’emergenza.

Lavoriamo tutti insieme per facilitare la nostra esistenza quotidiana in questi tempi di confinamento e di distanziamento, con l’auspicio che possano essere presto sconfitti e superati.

Teniamo duro e ce la faremo!

Mario Barbuto – Presidente Nazionale

Riattivazione/Interruzione dei progetti di Servizio civile universale attualmente sospesi

Come reso noto con comunicato n. 64 dell’8 aprile, questa Presidenza Nazionale chiederà al Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale la riattivazione alla data indicata dal Dipartimento (16 aprile 2020) di tutti i progetti dell’Unione.

Per potere dare seguito a tale intendimento si interessano le Sedi titolari dei progetti avviati alle seguenti date:

–  il 22 maggio 2019 (Lecce),

– il 24 giugno 2019 (Messina),

– l’8 agosto 2019 (Cosenza),

– 14 novembre 2019 (progetti art. 40 legge 289/2002)

a volere fare conoscere, con ogni urgenza, a questa Sede Nazionale il numero degli operatori volontari che hanno dato il consenso rispetto alla ripresa delle attività e alle eventuali novità introdotte.

L’acquisizione formale di tale consenso, anche a mezzo email, può avvenire anche immediatamente dopo.

Con la stessa urgenza, le Sezioni che non sono nelle condizioni (mancato consenso dei volontari, mancanza o insufficienza delle misure di sicurezza, altro) di avere riattivato il progetto devono darne apposita comunicazione chiedendone conseguentemente l’interruzione temporanea.

In particolare poi per i progetti ex art. 40 si richiama quanto già espresso con il comunicato citato in premessa circa le attività che il volontario deve svolgere.

In caso di rinunce del socio ad usufruire dell’accompagnamento, in considerazione che i progetti di servizio civile “in questi giorni più che mai rappresentano strumenti preziosi per garantire quotidiano supporto e assistenza alle comunità”, le Sezioni, sussistendone le condizioni, dovranno chiedere la rimodulazione della scheda progettuale prevedendo di fare svolgere al volontario, che in conseguenza della rinuncia del socio dovrebbe cessare dal servizio, attività di assistenza, accompagnamento e sostegno a favore di altri soci che le richiedono.

Per quanto riguarda, infine, i progetti (n. 21 ordinari e n. 7 con misure aggiuntive) che saranno avviati il prossimo 30 aprile riteniamo che per essi debba essere chiesta l’attivazione senza alcuna rimodulazione degli stessi. E ciò salvo avviso contrario della Sezione interessata.

Con l’occasione, anche per dare riscontro ai tanti quesiti pervenuti, si forniscono i seguenti chiarimenti:

1. Le Sezioni i cui progetti sono attivi devono chiedere ai volontari che attualmente si trovano in regime di permesso straordinario di rientrare in servizio entro e non oltre il 16 aprile p. v.. Se ritenuto necessario tali Sezioni possono prevedere alcune rivisitazioni del progetto in funzione del contesto o delle relative modalità operative.

2. I progetti avviati il 25 marzo 2019 e sospesi per l’emergenza Covid-19 non sono interessati alla riattivazione in quanto si considerano conclusi alla loro scadenza naturale (24 marzo 2020). Si ricorda che durante il periodo di sospensione gli operatori volontari sono stati considerati in permesso straordinario in aggiunta a quello indicato dalle “Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale” del 14 gennaio 2019.

3. Gli operatori volontari che non intendono proseguire il servizio nel progetto cui sono assegnati e che viene riattivato, oppure nel proprio progetto rimodulato, o in altre attività messe a loro disposizione attraverso gemellaggio con altro ente, devono ricorrere all’ordinaria interruzione di servizio così come prevista dalle disposizioni vigenti, comunicandola all’ente di assegnazione. In tal caso il contratto di servizio civile universale verrà rescisso.

4. Infine per quanto concerne gli altri quesiti volti ad avere chiarimenti e/o precisazioni di vario contenuto (svolgimento dei corsi di formazione, attività realizzate sul campo, da remoto, gemellaggio, ecc) essi trovano puntuale riscontro nella circolare del Dipartimento del 4 aprile scorso cui si fa rinvio.