La
precedente legislatura si è conclusa con un nulla di fatto rispetto all’attesa
norma sui caregiver familiari nonostante all’esame del Senato vi fossero
disegni di legge sottoscritti dalla maggioranza dei senatori eletti. La
previsione di uno specifico fondo in legge di bilancio per il 2018 aveva un
sapore meramente consolatorio in assenza di una specifica disposizione tanto
attesa da milioni di persone e famiglie.
Nella
legislatura corrente sullo stesso tema sono stati depositati diversi disegni di
legge. I testi sono all’analisi della 11a Commissione Lavoro del Senato. Una
sintesi sufficientemente condivisa è il Disegno di legge 1461 presentato alla
fine dell’estate scorsa. Primo firmatario è la senatrice Nocerino ma l’atto è
sottoscritto da tutte le forze politiche.
In
queste settimane è ripresa la discussione partendo proprio da quel disegno di
legge, ma molti sono i dubbi e le perplessità espresse dalle federazioni e da
altre organizzazioni. Se pure la struttura generale del disegno appare congruente,
vi sono lacune, aspetti da correggere, elementi da enfatizzare e rafforzare.
Con
il consueto senso civico, ma anche con la determinazione di chi
responsabilmente rappresenta le persone con disabilità e loro famiglie, le due
Federazioni (FAND e FISH), dando seguito a precedenti confronti e anticipando
quelli futuri, hanno formalmente inviato alla Commissione una propria memoria
in cui si avanzano puntuali richieste di integrazione. Migliorare quel testo,
rendere esigibili nuovi diritti e servizi, garantire coperture assicurative,
previdenziali e di malattia a chi si dedica alla cura dei propri familiari con
disabilità, migliorarne realmente la qualità della vita: questi sono gli
elementi portanti delle articolate proposte avanzate alla Commissione.
Il
primo aspetto, ma solo in ordine logico, che le Federazioni chiedono di
perfezionare è la definizione stessa di caregiver, in modo da circoscrivere e
qualificare la platea orientandosi su chi presta assistenza in modo intenso e
continuativo.
Il
testo delle Federazioni elenca nel dettaglio quei servizi e supporti che ci si
attende vengano garantiti dalle politiche sociali e sanitarie con l’obiettivo
di consolidarli nei Livelli Essenziali dell’Assistenza. Ancora, la proposta
rafforza le altrimenti limitatissime coperture previdenziali e introduce misure
di tutela assicurativa e per malattie, infortuni e tecnopatie.
FISH
e FAND nelle loro proposte tentano operativamente e concretamente di regolare
(anche per evitare eccessivi decreti applicativi) le modalità di accesso sia al
centrale riconoscimento dello status di caregiver familiare che alla fruizione
dei benefici, garantendo e contemperando sia esigenze di natura civilistica che
di regolarità amministrativa, rifuggendo sovraccarichi burocratici.
Le
Federazioni sono lucidamente consapevoli che la sfida attuale è sui tempi di
approvazione e sulla adeguata copertura finanziaria che solo una convinta
convergenza e una larga condivisione politica potranno risolvere.
Sulla concretezza politica che vada in questa direzione FISH e FAND concentreranno la loro azione e la loro attenzione nei prossimi mesi.
Il testo della memoria delle Federazioni è disponibile nel sito FISH.