XVII Campionato Nazionale di Scopone Scientifico edizione 2019

In considerazione del successo e degli apprezzamenti manifestati per le edizioni precedenti, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, anche allo scopo di favorire  e promuovere le relazioni dei soci e tra i soci, indìce il sedicesimo Campionato Nazionale di Scopone Scientifico.

Il Campionato è aperto a coppie di giocatori, costituite da uno o due soci dell’Unione, ed è articolato in fasi sezionali, regionali e nazionali.

L’organizzazione delle diverse fasi è affidata rispettivamente: ai Presidenti delle Sezioni o loro delegati, ai Presidenti dei Consigli Regionali o loro delegati e a Hubert Perfler, Coordinatore della Commissione Nazionale Sport, Tempo Libero e Turismo sociale, coadiuvato da Giuseppe Pinto.

Alle selezioni sezionali, sono ammesse tutte le coppie che ne fanno richiesta, salvo che gli organizzatori non abbiano motivo di disporre altrimenti.

Alle gare regionali, partecipano le coppie prima e seconda classificate nelle fasi sezionali.

Alle finali nazionali, partecipano le coppie prime classificate nelle gare regionali e la coppia  vincitrice del Campionato 2018, composta da Giovanni Trancucci e Vincenzo Travaglione.

Per offrire a tutti i soci l’opportunità di partecipare alla sfida nazionale, i Presidenti Sezionali e Regionali hanno facoltà di iscrivere alle fasi successive del torneo le coppie di giocatori che desiderino concorrere al titolo e che, tuttavia, non trovino, nei rispettivi territori di origine, avversari con i quali misurarsi.

Le fasi sezionali e regionali dovranno concludersi, indicativamente, entro il 15 giugno e il 31 luglio 2019.

Le gare nazionali, come di consueto, si svolgeranno entro il mese di dicembre e quest’anno avranno sede in Campania, regione vincitrice dell’ultima edizione.

Per i finalisti nazionali ed i loro accompagnatori (uno per ogni socio), le spese di viaggio saranno a carico delle sedi regionali di competenza, mentre le spese di soggiorno saranno sostenute dalla Presidenza Nazionale.

Le coppie prime tre classificate avranno in premio una coppa.

La coppia vincitrice e la regione di provenienza, avranno l’onore di ospitare senza oneri di spesa, le finali nazionali del XVIII Campionato che si giocherà nel 2020.

Le gare sezionali e regionali saranno giocate secondo le regole fissate dagli organizzatori in sede locale; quelle nazionali si disputeranno secondo il regolamento, che riportiamo in fondo e al quale i finalisti dovranno attenersi senza riserve.

Chiarimenti sulle regole di gioco potranno essere richiesti ad Hubert Perfler o a Giuseppe Pinto, raggiungibili, rispettivamente, agli indirizzi

hubert_perfler@alice.it– 3486423872

g.pinto@aqp.it – 334 668 9311.

La data e il luogo di svolgimento delle finali del Campionato saranno comunicati in tempo utile.

Regolamento di gioco delle finali nazionali

  1. Le finali del Campionato Nazionale di Scopone Scientifico si giocano in un girone unico all’italiana semplice. Ogni coppia di sfidanti si misura, quindi, con tutte le altre, in partite senza rivincita.
  2. Giudice Unico delle finali di Campionato è il Coordinatore della Commissione Nazionale Sport e Tempo Libero, Hubert Perfler, il quale è coadiuvato, e, in caso di necessità, sostituito, dal Giudice Delegato, Giuseppe Pinto.
  3. Il Giudice Unico, o, eventualmente, il Giudice Delegato, vigila sulla regolarità e la correttezza delle gare, redige il calendario degli incontri, nomina i Giudici di Tavolo, tiene il conteggio dei punti, compila le classifiche intermedie e la classifica finale e proclama le coppie vincitrici del primo, del secondo e del terzo premio.
  4. Il Giudice Unico, o, eventualmente, il Giudice Delegato, ha la facoltà di sospendere gli incontri che ritenga si stiano svolgendo in modo non corretto ed ha la facoltà di prendere qualunque decisione utile al regolare andamento delle gare.
  5. Prima di dichiarare aperto il Campionato, il Giudice Unico, o, eventualmente, il Giudice Delegato, compila l’elenco dei Giudici di Tavolo, selezionati tra gli accompagnatori dei finalisti e gli eventuali spettatori, e comunica il calendario degli incontri.
  6. I Giudici di Tavolo vigilano sulla regolarità degli incontri che sono chiamati ad arbitrare, conteggiano i punti conseguiti dalle coppie concorrenti e riportano al Giudice Unico, o, eventualmente al Giudice Delegato, il risultato con cui si chiude ciascun incontro.
  7. I Giudici di Tavolo sono responsabili dei materiali di gioco, che vengono loro affidati dal Giudice Unico o, eventualmente, dal Giudice Delegato. A fine gioco, rendono gli stessi materiali al Giudice Unico o, eventualmente, al Giudice Delegato.
  8. La durata delle partite dipende dal numero delle coppie presenti in gara. Se tale numero è inferiore o pari a dieci, ciascuna partita termina non appena una delle due coppie in gara raggiunge i 21 punti o, in mancanza, al 50-esimo minuto. Se il numero delle coppie finaliste è maggiore di dieci, ciascuna partita termina non appena una delle due coppie in gara raggiunge i 16 punti o, in mancanza, al 30-esimo minuto.
  9. Se la partita termina con il raggiungimento dei 21 o dei 16 punti, vengono assegnati tre punti alla coppia vincente, zero punti alla coppia sconfitta. Diversamente, allo scadere del 50-esimo o del 30-esimo minuto, giocate le carte che ancora si hanno in mano, vengono assegnati tre punti alla coppia in vantaggio e zero punti a quella in svantaggio; in caso di pareggio, viene assegnato un punto a ciascuna coppia.
  10. Allo scadere del 50-esimo o del 30-esimo minuto, le partite si intendono in corso, se è stata avviata la distribuzione delle carte.
  11. La classifica finale è stilata sulla base dei punti totalizzati nel corso del girone. In caso di parità, si aggiudica l’ordine più favorevole la coppia che ha concluso vittoriosamente lo scontro diretto. Nel caso le coppie a pari punti siano più di due, si aggiudicano gli ordini più favorevoli le coppie che, fatta la somma dei punti conseguiti negli scontri diretti, risultano a maggior punteggio.
  12. All’apertura di ogni nuovo incontro, il Giudice Unico, o, eventualmente, il Giudice Delegato, sulla base delle previsioni del calendario, chiama le coppie gareggianti a sistemarsi ad uno dei tavoli  allestiti per il gioco e, ad ogni tavolo, assegna un Giudice di Tavolo.
  13. Acquisisce il diritto a dare le carte chi, dei quattro giocatori in gara, alza la carta più alta per valore numerico; in caso di parità, si procede a nuova alzata.
  14. Dopo aver mescolato le carte e fatto tagliare il mazzo dal giocatore alla sua sinistra, il mazziere di turno distribuisce le carte in senso antiorario, partendo dal giocatore alla sua destra. Spetta al mazziere decidere se distribuire le carte una per volta o cinque per volta. In caso di errore,  procede ad una nuova distribuzione. Al terzo errore consecutivo, viene sostituito dal Giudice di Tavolo.
  15. Il tempo massimo di ogni giocata è di dieci secondi. È compito dei Giudici di Tavolo vigilare sul rispetto dei tempi.
  16. Si è tenuti a giocare la carta del seme e del valore dichiarati, nel tempo massimo stabilito.
  17. L’ultima carta giocata vale come scopa, se raccoglie tutte quelle presenti sul tavolo.

Ambito di applicazione delle norme sull’accessibilità informatica, di Marco Pronello

Con la firma e la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, approvata il 13 dicembre 2006, l’Unione Europea e la maggior parte degli Stati membri, tra cui l’Italia con la legge 18/2009, si sono impegnati, tra l’altro, ad adottare misure adeguate per garantire l’accesso alle tecnologie e ai sistemi di informazione e comunicazione, così come definiti all’art. 2, alle persone con disabilità, cioè a chi presenta menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali durature che, interagendo con barriere di diversa natura, possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione alla società in condizioni di parità con gli altri (preambolo lett. E art. 1 comma 2). I firmatari si sono impegnati inoltre ad elaborare, adottare e monitorare l’attuazione di norme minime e linee guida per l’accessibilità alle strutture ed ai servizi aperti o forniti al pubblico, astenendosi dall’intraprendere ogni atto in contrasto con la Convenzione.

Questa prevede inoltre che la progettazione di prodotti, strutture, programmi e servizi debba consentirne l’uso da parte di tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate. Questo principio di progettazione universale di cui all’art. 2 non esclude, se necessari, dispositivi di assistenza per particolari gruppi di persone con disabilità, pensiamo ad esempio alle tecnologie assistive di lettura schermo per le persone con disabilità visiva.

In ambito comunitario, è intervenuta la Direttiva UE 2016/2102 relativa all’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici, ai fini di uniformare le norme in vigore nei singoli paesi membri basate su linee guida internazionali ormai obsolete, (art. 1 primo comma e considerando 5), di facilitare l’ingresso, la permanenza sul mercato e la concorrenza delle piccole e medie imprese che si occupano di progettazione di siti internet e di applicazioni mobili e di diminuire i costi troppo esosi della resa accessibile dei loro prodotti (considerandi 6-9).

In ambito interno, la norma di riferimento è la legge 4/2004 (legge Stanca), come modificata dal decreto legislativo 106/2018, recante disposizioni per favorire e semplificare l’accesso degli utenti e, in particolare, delle persone con disabilità agli strumenti informatici.

Analizziamole in combinato disposto, considerata l’identità fattuale degli ambiti e considerato che il D.lgs. 106/2018 ratifica la direttiva nell’ordinamento italiano.

La legge Stanca dà una definizione diretta di accessibilità, cioè “la capacità dei sistemi informatici ivi inclusi i siti web e le applicazioni mobili, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari” (art. 2 comma 1 lett. A), mentre la direttiva ne dà una indiretta, demandando agli stati membri il controllo affinchè i siti web e le applicazioni mobili degli enti pubblici siano percepibili, utilizzabili, comprensibili e solidi (art. 4).

Ciò precisato, quello che salta subito agli occhi è l’applicabilità più ampia della legge Stanca rispetto alla direttiva. Infatti il titolo della direttiva fa esplicito riferimento agli enti pubblici come soggetti esclusivi destinatari della norma, mentre il titolo della legge stanca non pone limiti nella sua lettera.

L’ambito di applicazione della legge è molto vasto e sicuramente non tipizzato: infatti “è tutelato e garantito, in particolare, il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità da parte delle persone con disabilità, in ottemperanza al principio di uguaglianza ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione.” (art. 1 comma 2) e si applica alle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1 comma 2 del d.lgs. 165/2001, cioè a “…tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.”,  agli enti pubblici economici, alle aziende private concessionarie di servizi pubblici, alle aziende municipalizzate regionali, agli enti di assistenza e di riabilitazione pubblici, alle aziende di trasporto e di telecomunicazione a prevalente partecipazione di capitale pubblico e alle aziende appaltatrici di servizi informatici, a tutti i soggetti che usufruiscono di contributi pubblici o agevolazioni per l’erogazione dei propri servizi tramite sistemi informativi o internet e agli organismi di diritto pubblico ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 1, punto 4, della direttiva 2014/24/UE , cioè agli organismi istituiti per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale o commerciale, dotati di personalità giuridica e finanziati per la maggior parte dallo Stato, dalle autorità regionali o locali o da altri organismi di diritto pubblico, o la cui gestione è posta sotto la vigilanza di tali autorità o organismi, o il cui organo di amministrazione, di direzione o di vigilanza è costituito da membri più della metà dei quali è designata dallo Stato, da autorità regionali o locali o da altri organismi di diritto pubblico.

Clausole di espressa esclusione esistono, evidentemente, laddove i legislatori comunitario ed interno abbiano ravvisato situazioni in cui sarebbe irragionevole pretendere la piena accessibilità. Tuttavia, mentre l’elenco delle inclusioni è definito soggettivamente dall’art. 1 comma 2 della legge Stanca, ma non dalla direttiva, i casi di esclusione sono definiti oggettivamente, ossia attraverso l’indicazione delle fattispecie nelle quali la legge non trova applicazione indipendentemente dalla qualifica del soggetto interessato, perché riferibili a determinati sistemi informatici  appartenenti, per legge o per loro natura, ad un ampio ventaglio di ipotesi.

Sono esenti, secondo il combinato disposto della direttiva e della legge interna, i contenuti di extranet, intranet o siti web e i contenuti che si trovano su dispositivi mobili o programmi utente per dispositivi mobili sviluppati per gruppi chiusi di utenti o per uso specifico in determinati contesti e non disponibili e usati da ampi segmenti di pubblico (considerando 20 della direttiva e art, 2 comma 1 lett. A-quater) della legge Stanca) e in particolare a quelli pubblicati prima del 23 settembre 2019 fino a una loro revisione sostanziale (art. 1 comma 4 lett. G della direttiva e art. 3 comma 2 della legge Stanca). Qui finiscono le limitazioni fatte proprie dalla lettera della legge italiana.

Ferma la previsione, ovvia in diritto sostanziale,  dell’art. 2 che fa salva la possibilità in capo agli Stati membri di mantenere o introdurre misure conformi al diritto dell’Unione che vadano al di là delle prescrizioni minime della direttiva (si veda anche il considerando 34), la medesima prevede altre clausole di esclusione. All’art. 1 comma 3   esime dall’obbligo di accessibilità i siti web e le applicazioni mobili delle emittenti di servizio pubblico e delle società da esse controllate e di altri organismi o loro società controllate per l’adempimento di un compito di radiodiffusione di servizio pubblico (lett. A) e anche considerando 23), e i siti web e applicazioni mobili di ONG che non forniscono servizi pubblici essenziali per il pubblico o servizi specifici per le esigenze delle persone con disabilità o ad esse destinati (lett. B) e anche considerando 25).

Il successivo comma, esime dall’obbligo di accessibilità i formati di file per ufficio “…pubblicati prima del 23 settembre 2018, a meno che tali contenuti non siano necessari per i processi amministrativi attivi relativi alle funzioni assolte dall’ente pubblico interessato” (lett. a) e anche considerando 26), i media “…basati sul tempo preregistrati pubblicati prima del 23 settembre 2020” e quelli “…basati sulla trasmissione in diretta” (lett. b) e c) e anche considerando 27), le carte e i servizi di cartografia online, “…a condizione che le informazioni essenziali siano fornite in modalità digitale accessibile per le carte per la navigazione (lett. d), e anche considerando 29), i contenuti di terzi “…che non sono né finanziati né sviluppati dall’ente pubblico interessato né sottoposti al suo controllo” (lett. e), le riproduzioni di pezzi provenienti da collezioni del patrimonio storico-culturale “…che non possono essere resi pienamente accessibili a causa (…) dell’incompatibilità delle prescrizioni in materia di accessibilità con la conservazione del pezzo in questione o l’autenticità della riproduzione (ad esempio contrasto); oppure, della non disponibilità di soluzioni automatizzate ed economicamente vantaggiose in grado di estrarre facilmente il testo di manoscritti o altri pezzi provenienti da collezioni del patrimonio storico-culturale per trasformarlo in contenuti compatibili con le prescrizioni in materia di accessibilità” (lett. f) e i contenuti di siti web e applicazioni mobili “…considerati archivi nel senso che contengono soltanto contenuti che non sono né necessari per processi amministrativi attivi né aggiornati o rielaborati dopo il 23 settembre 2019″ (lett. h) e anche considerando 32).

Secondo il quinto comma, gli Stati membri possono escludere dall’applicazione “i siti web e le applicazioni mobili di scuole, giardini d’infanzia o asili nido, ad eccezione dei contenuti relativi a funzioni amministrative essenziali online.” (si veda anche il considerando 33 che specifica, tra l’altro, che se i contenuti relativi alle funzioni amministrative essenziali sono in formato accessibile su un altro sito, non ci sarebbe l’obbligo della resa accessibile sul sito della scuola).

Quindi la questione non è chi sia escluso dagli obblighi di accessibilità, perché laddove si fa riferimento all’articolo 2, paragrafo 1, punto 4, della direttiva 2014/24/UE e nello specifico a tutte quelle realtà la cui gestione è sottoposta ad un controllo da parte di soggetti pubblici si apre un ventaglio di realtà pubbliche e private che sono vincolate, tra cui banche, assicurazioni e comunque tutte le società produttrici o fornitrici di beni e servizi di qualsiasi tipo che quantomeno siano quotate in borsa. Questo assunto è ancora più cogente se consideriamo che in ogni realtà sono impiegati lavoratori con varie disabilità e che tra i consumatori che hanno bisogno di accedere alle informazioni e ai servizi tramite siti internet o applicazioni su dispositivi mobili le persone con disabilità sono in numero sempre maggiore. Se ciò non bastasse, è dirimente in maniera assoluta il riferimento all’art. 3 della costituzione quanto al diritto di uguaglianza, di pari opportunità e di non discriminazione di qualunque cittadino, così come, nello specifico, quanto previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, cui si è già fatto cenno. Quindi nessuno è escluso, tanto più che è la stessa direttiva, al considerando 13, che, facendo riferimento alla comunicazione della Commissione dal titolo «La strategia europea sulla disabilità 2010-2020: un rinnovato impegno per un’Europa senza barriere” che si riallaccia alla Convenzione ONU, pone come obiettivo dell’UE l’eliminazione di tutte le barriere che impediscono alle persone con disabilità di partecipare alla società in condizioni di parità in diverse aree tra cui. Ma non solo, l’accessibilità i beni ed i servizi erogati dal settore pubblico.

L’attenzione dell’interprete deve spostarsi su cosa è escluso. Con l’intervento novellatore della legge Stanca del 2018, il legislatore italiano ha tolto il riferimento all’esclusione dall’obbligo per i sistemi  destinati ad essere fruiti da gruppi di utenti dei quali, per disposizione di legge, non possono fare parte persone disabili. Questa disposizione, oltre a non essere affatto chiara, poneva comunque dei forti dubbi di incostituzionalità soprattutto laddove non si stabiliva espressamente il vincolo di accessibilità per quelle porzioni in cui erano contenute informazioni generiche.

Questo è sicuramente un dato positivo, anche perché il progresso tecnologico fa sì che siano sempre di più i contesti lavorativi e sociali in cui i disabili possono operare e quindi il legislatore si è reso conto se non altro dell’anacronismo di questo dettato. Tuttavia le previsioni normative dell’art. 1 commi 3, 4 e 5 della direttiva e dell’art. 3 comma 2 della legge Stanca sembrano ancora più fumose. Innanzi tutto non si vede la ratio della previsione dell’art. 1 comma 5 della direttiva che sembra del tutto arbitraria, così come appare arbitrario quanto disposto dal comma 4 lett. c) e parzialmente lett. b), perché già da almeno 15 anni le trasmissioni in diretta ed i podcast preregistrati sono prodotti in formato elettronico che può essere reso, laddove non lo sia già, pienamente accessibile.

Negli altri casi, l’impianto prescrittivo sarebbe molto più chiaro e più conforme al quadro di inclusione che sottende a queste norme se si abrogassero semplicemente i commi di cui sopra, facendo solo riferimento al principio dell’onere sproporzionato ex art. 3 ter legge Stanca e art. 5 della direttiva, secondo cui i soggetti erogatori applicano le prescrizioni in materia di accessibilità, salvo che, nei casi di accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili, ciò imponga un onere sproporzionato, inteso come “…un onere organizzativo o finanziario eccessivo per i soggetti erogatori ovvero un onere che pregiudica la capacità degli stessi di adempiere allo scopo prefissato o di pubblicare le informazioni necessarie o pertinenti per i compiti e servizi, pur tenendo conto del probabile beneficio o pregiudizio che ne deriverebbe per i cittadini e, in particolare, per le persone con disabilità. Non possono costituire, di per sé, un onere sproporzionato i tempi occorrenti per sviluppare i siti web ed applicazioni mobili ovvero la necessità di acquisire le informazioni occorrenti per garantire il rispetto degli obblighi previsti dalla presente legge e dalle linee guida.” (art. 3 ter comma 2 legge Stanca. L’onere sproporzionato andrà segnalato nella dichiarazione di accessibilità ex art. 3 quater comma 2 lett. a) della legge ed art. 7 comma 1 lett. a) della direttiva. Ove possibile, i soggetti erogatori forniranno una versione alternativa accessibile del contenuto non adattabile (art. 5 comma 4 della direttiva).

Per ulteriori approfondimenti, scrivere a Marco Pronello, marco.pronello@gmail.com

Pesaro Urbino – Bando Servizio civile

Un’opportunità per i giovani d’età compresa fra i 19 e 29 anni.

È aperto il Bando del servizio civile per l’accompagnamento individuale di persone con grave disabilità visiva, per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS-APS, Sezione di Pesaro Urbino.

Un’esperienza per la tua crescita personale e lavorativa!

La sezione UICI selezionerà 13 volontari che  opereranno su tutto il territorio della provincia di Pesaro Urbino a seconda della  propria residenza e quella  del cieco da accompagnare. Il servizio avrà la durata massima di 12 mesi.

I volontari conosceranno il mondo di chi vive quotidianamente nel buio e scopriranno le strategie e i metodi che consentono alle persone con disabilità visiva  la piena integrazione sociale.

La scadenza del bando è fissata per  il 31 maggio alle ore 18:00.

Per le domande e i criteri di ammissione consultare il bando nel link qui di seguito riportato o rivolgersi agli uffici dell’ informagiovani, dei centri per l’impiego e della nostra sede in Via Vincenzo Rossi, 75 a Pesaro.

https://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/selezione-volontari/2019_bandovolstrordinario.aspx

Primo campo estivo con cani guida a Barcis (PN) dal 2 all’11 agosto 2019

“IL CANE GUIDA, COMPAGNO DI VITA DA CONOSCERE E AUSILIO ALLA MOBILITÁ”

La Commissione Nazionale Cani Guida UICI e l’IRiFoR nazionale in collaborazione con “STUDIO IN” propongono, per l’estate 2019 a tutti i soci il CAMPO CON CANI GUIDA, che si svolgerà presso Barcis in provincia di Pordenone, nel comprensorio del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane patrimonio UNESCO (consulta il sito HYPERLINK “http://www.barcis.fvg.it/Home.3.0.html” http://www.barcis.fvg.it/Home.3.0.html).
Si tratta di un soggiorno estivo giunto alla sua quarta edizione, ideato per persone con disabilità visiva che possiedono il cane guida e per chi desidera avvicinarsi a questa realtà. Attraverso la presenza di operatori specializzati, si vuole raggiungere due importanti obiettivi:
– offrire al team Conduttore/Cane l’opportunità di condivisione e confronto sulle varie problematiche che tale “coppia” affronta quotidianamente;
– permettere ai partecipanti, che non conoscono il cane come animale in senso generale e nel suo particolare ruolo di guida, quale fondamentale ausilio alla mobilità, di raccogliere informazioni provenienti dagli operatori e da persone con disabilità visiva che ne fanno esperienza diretta ogni giorno nei più vari contesti di vita.
Tutto questo avverrà in un luogo accogliente, ricco di stimoli e di spazi idonei che consentono momenti di socializzazione e di relax, anche per i nostri amici a quattro zampe. Il soggiorno si svolge in una casa per vacanze con servizi a gestione familiare, dislocata a pochi passi dal lago di Barcis. Le valli limitrofe sono ricche di percorsi strutturati e funzionali da vivere in tutta libertà e sicurezza.
Il personale specializzato coadiuverà gli ospiti nel potenziare le loro capacità, puntando a migliorare le competenze di mobilità di ognuno, in una cornice di condivisione e svago, tramite la gestione della relazione con il cane nei diversi contesti.

PROPOSTE E ATTIVITÀ
Spazi quotidiani riservati al confronto su:
– alimentazione, premi e coccole, elementi basilari per la relazione con il cane;
– l’importanza del gioco;
– gestione in guida e in libertà, la comunicazione tra uomo e cane;
– toelettatura e cura del cane;
– leggi e regolamenti sull’accesso del cane guida ai diversi contesti di vita della persona con disabilità visiva;
– condivisione di esperienze personali.
Sono inoltre previste escursioni pratiche nel Parco Naturale delle Alpi Carniche, visita al Vajont, camminata nelle malghe in Piancavallo, Museo archeologico Montereale, piscina, kayak, visita ad una cantina vitivinicola.

CONDIZIONI E COSTI
12 partecipanti: fino a 7 persone con cane guida, 5 persone con disabilità visiva senza cane guida. Persone autonome nell’igiene e cura della persona.
Sistemazione in camere doppie. WIFI-TV-bagno.
Include: 9 pernottamenti a pensione completa, biancheria da camera e da bagno, pulizie quotidiane, 2 operatori specializzati mobilità, 2 operatori specializzati mobilità e cane guida, un componente della commissione nazionale cani guida U.I.C.I., viaggio a/r Pordenone-Barcis, attività, spostamenti locali.

Costo pro-capite (con 50% di contributo Irifor).
650 euro per le 6 doppie (12 persone).
Esclude: viaggio da e per Pordenone, spese personali.
Anticipo: 50% al momento dell’iscrizione.
Saldo: restante 50% entro il 13 luglio 2019.

Le iscrizioni saranno accolte in ordine di arrivo, sarà data priorità a coloro che non hanno partecipato al soggiorno nelle sue precedenti edizioni, fino ad esaurimento posti, con scadenza al 14 giugno 2019.

Per informazioni e chiarimenti:
Coordinatrice Commissione Nazionale Cani Guida U.I.C.I.
Elena Ferroni, e-mail: caniguida@uiciechi.it
Cell. 3493022571.

Istruttore orientamento, mobilità e cani guida:
De Domenico Francesco, e-mail: dedomenico@studio-in.org
Cell. 334 6339469.

Modulo di iscrizione

Scheda di Autorizzazione

Genova – Bando straordinario 2019 Servizio Civile Universale

Ex art.40 per accompagnamento non vedenti

Si comunica che è stato emanato il bando 2019 del servizio Civile ex ART.40 per l’accompagnamento dei Ciechi Civili; tale bando è consultabile sul sito del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Universale al link:
https://www.serviziocivile.gov.it/media/757045/bando-straordinario-2019_.pdf
individuare i candidati, di età compresa fra i 18 e i 28 anni, che possono svolgere il servizio civile volontario indicato dal suddetto bando.

Come previsto dall’art. 5 del bando le domande degli interessati, devono:
– essere redatte secondo il modello “allegato 3” al bando;
– corredate dalla scheda di cui all’ “allegato 4” del bando stesso (tale allegato può essere sostituito da un curriculum vitae reso sotto forma di autocertificazione ai sensi del DPR n. 445/2000, debitamente firmato);
– corredate dall’ “allegato 5” debitamente firmato relativo all’informativa “Privacy”, redatta ai sensi del Regolamento U.E. 679/2016;
– accompagnate da copia di un documento di identità in corso di validità;
Le domande possono essere presentate esclusivamente secondo le seguenti modalità:
1) con Posta Elettronica Certificata (PEC) – art. 16-bis, comma 5 della legge 28 gennaio 2009, n. 2 – di cui è titolare l’interessato avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf all’indirizzo uicgenova@pec.it entro il 3 giugno 2019
2) a mezzo “raccomandata A/R”alla Sezione Territoriale di Genova dell’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS – APS – Via Caffaro 6/1 – 16124 Genova, entro il 3 giugno 2019
3) consegnate a mano presso la Sezione Territoriale di Genova dell’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS – APS – Via Caffaro 6/1 – 16124 Genova, entro le ore 18:00 del 31 maggio 2019.

Allegato 4: dichiarazione
Allegato 5: Informativa privacy

Selezione di volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus – Aps (di seguito Unione o Uici) comunica che sul sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale (www.serviziocivile.gov.it) è stato pubblicato il Bando di selezione per complessivi 766 volontari di cui 763 da impiegare in progetti di servizio civile per l’accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili e 3 da impiegare nell’ambito del progetto “Italia Redondesco” presentato dal Comune di Redondesco approvato dalla Regione Lombardia..
I progetti dell’Unione sono finalizzati all’accompagnamento dei ciechi civili ai sensi dell’art. 40 della legge 27 dicembre 2002 n. 289 e prevedono l’impiego di n. 678 volontari presso le varie Sedi della stessa Unione dislocate su tutto il territorio nazionale.
I giovani interessati a tali progetti, in possesso dei requisiti previsti dal bando, devono presentare domanda utilizzando la modulistica indicata all’art. 4 corredandola della documentazione prescritta e inviandola, a mezzo PEC o a mezzo raccomandata A/R direttamente alla struttura dell’Unione che realizza il progetto entro e non oltre il 3 giugno 2019.
In caso di consegna della domanda a mano il termine è fissato alle ore 18,00 del 31 maggio 2019. Si fa presente che :
– Gli indirizzi delle Sedi UICI presso cui inviare la domanda e gli allegati per partecipare alla selezione sono indicati nei singoli progetti e sulla home page del sito internet della sede che propone il progetto;
– il bando è consultabile sul sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale (www.serviziocivile.gov.it) da cui è possibile pure scaricare e stampare il modulo per la domanda (all. 3 e 4) e quello relativo all’informativa “Privacy” (all. 5); alla domanda dovrà essere allegata fotocopia di un documento di identità in corso di validità;
– i requisiti e le condizioni per essere ammessi alla selezione sono quelli indicati nel bando (art. 2) e nei singoli progetti;
– i calendari di convocazione ai colloqui saranno pubblicati sul sito internet della sede titolare del progetto almeno 15 giorni prima del loro inizio come previsto dall’art. 5 del bando. I candidati si devono attenere alle indicazioni specificate nel calendario in ordine ai tempi, ai luoghi e alle modalità delle procedure selettive.
La pubblicazione del calendario ha valore di notifica della convocazione e il candidato che, pur avendo inoltrato la domanda, non si presenta al colloquio nei giorni stabiliti senza giustificato motivo, è escluso dalla selezione per non aver completato la relativa procedura.
Ogni eventuale ulteriore informazione può essere chiesta direttamente alla Sede UICI titolare del progetto.

Slash Radio Web: Trasmissione “Scuola alla radio” mercoledì 24 aprile 2019 ore 15,00

Si comunica che mercoledì prossimo, 24 aprile dalle ore 15,00, in diretta su Slash Radio Web andrà in onda la quinta puntata di Scuola alla Radio a cura della Commissione Nazionale Istruzione e Formazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Presidenza nazionale.
La trasmissione sarà condotta dal prof. Marco Condidorio coordinatore della Commissione Nazionale Istruzione e Formazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
I temi di questa puntata riguarderanno:
le strategie del PEI – Piano Educativo Individualizzato;
il Disegno di Legge dell’on. Debora Serracchiani sul ripristino dell’Assistente d’Aula per docenti non vedenti con retribuzione a carico dello Stato.
Saranno presenti, oltre agli esponenti del MIUR, l’on. Debora Serracchiani e la prof.ssa Caterina Scapin, che si è occupata di PEI per la casa editrice Erickson.
A seguire si parlerà di tiflologia con la dott.ssa Linda Legname componente della Direzione Nazionale e co-coordinatrice della commissione istruzione.
Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:
– email, all’indirizzo diretta@uiciechi.it
– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
– telefono, durante la diretta, al numero 06 92092566.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Per chi utilizza il Mac, la stringa sarà: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u
Oppure accedere alla nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.
Per i possessori dell’assistente vocale Alexa di Amazon è disponibile la skill di Slash Radio Web.
I comandi sono: – Alexa, AVVIA Slash Radio Web oppure – Alexa APRI Slash Radio Web – di seguito il link di riferimento per Alexa Skill su Amazon Prime:
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Vi aspettiamo numerosi!

Maratona di Roma, edizione 2019

Il 7 aprile si svolgerà a Roma la più importante manifestazione sportiva dell’anno. La città vedrà la presenza di diverse migliaia di atleti provenienti da diversi Paesi del globo. Ancora una volta gli organizzatori hanno richiesto la partecipazione dei Fisioterapisti per assicurare l’assistenza riabilitativa agli atleti. L’associazione dei Fisioterapisti Lazio ha manifestato la propria adesione coinvolgendo anche i Fisioterapisti e Massofisiotetrapisti non vedenti, apponendo sulle magliette, indossate dagli Operatori Sanitari, il logo dell’UICI affianco al logo dell’AIFI. Anche questa volta la circostanza può favorire l’integrazione di vedenti e non vedenti come professionisti in un contesto sportivo davvero interessante e divertente. Pertanto tutti i Fisioterapisti e Massofisioterapisti sono invitati a partecipare.
Coloro che fossero interessati possono rivolgersi ad Alfio Pulvirenti, Coordinatore regionale UICI/LAZIO al seguente indirizzo: alfiopulvirenti2009@live.it.

Tour in Rosso Lettonia: 21 – 28 luglio 2019

La Scuderia Ferrari Club di “Riga” e “Roma Centro”, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, organizzano per non vedenti, ipovedenti, loro familiari, accompagnatori ed amici, un giro automobilistico della Lettonia su vetture Ferrari, nella settimana dal 21 al 29 luglio 2019. I partecipanti saliranno a rotazione a bordo delle Ferrari, in qualità di passeggeri, durante l’intera percorrenza del tour. Durante la manifestazione è prevista la realizzazione di un prodotto audiovisivo e fotografico professionale. L’iscrizione è aperta ad un numero massimo di 25 partecipanti. Stante il numero ridotto di posti disponibili sarà data priorità ai disabili. Per questi ultimi, indipendentemente dal livello di disabilità, sarà obbligatoria la presenza di un accompagnatore. Sono ammessi a partecipare ed a salire a bordo delle vetture anche i minori di 18 anni, purché con altezza minima di 1,50 m. ed autorizzati dai genitori o da chi ne fa le veci attraverso apposito modulo debitamente compilato e da consegnare agli organizzatori prima di salire in vettura.
La quota di partecipazione ammonta ad 2.000,00 euro (duemila) per singolo aderente, purché il pagamento venga effettuato entro e non oltre il 31-03-2019. Diversamente, il versamento richiesto sarà di 1.500,00 euro oltre l’acquisto, da effettuarsi privatamente, dei biglietti aerei di andata e ritorno, e potrà essere effettuato fino alla chiusura delle iscrizioni per avvenuto raggiungimento del tetto massimo di partecipanti. L’ammontare della quota di iscrizione è il medesimo per non vedenti, ipovedenti, loro familiari, amici ed accompagnatori e dà diritto alla partecipazione completa all’avvenimento, unica modalità consentita.
Eventuali particolari esigenze dei partecipanti, dovranno essere comunicate agli organizzatori all’atto dell’iscrizione.
La quota d’iscrizione, pari ad 2.000,00 euro, dovrà essere corrisposta attraverso l’effettuazione di un bonifico a:
FERRARI KLUBS RIGA:
IBAN = LV02UNLA0050021885082
codice swift = UNLALV2X
Scuderia Ferrari Club Riga: info@sfcriga.com
In caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti, l’organizzazione si riserva di annullare l’evento restituendo la quota versata. Si raccomanda altresì di spedire la scheda di partecipazione debitamente compilata di ogni singolo partecipante assieme alla copia del bonifico.

PER INFORMAZIONI
Hubert Perfler, Coordinatore Nazionale della Commissione dello Sport, tempo libero e turismo sociale
cell. 348-6423872
e-mail: hubert_perfler@alice.it

Valerio Palmigiano, presidente SFC Riga
cell. 346-0181711
e-mail: info@sfcriga.com

Di seguito la scheda di adesione ed il programma della manifestazione:
Scheda di iscrizione e programma

“Conoscete l’Armenia? andiamoci insieme!”, di Cesare Barca

Anche quest’anno, come consuetudine, si è celebrata la giornata della memoria e, come sempre, si è dato il massimo risalto alla grande strage avvenuta in Germania nei lager nazisti, ma non si sono ricordati altri gravissimi avvenimenti che hanno segnato la sorte di altri popoli.
Mercoledì 6 febbraio, alle ore 18, grazie all’intervento della prof.ssa Rosina Piccolo potremo conoscere, almeno in parte, la situazione in cui vive oggi il popolo armeno, un popolo che risente ancora gravemente del genocidio subìto dall’impero ottomano nel 1915-1916, che comportò la morte di circa 1.500.000 Armeni.
Nello stesso periodo l’Impero Normanno aveva massacrato molti Assiri e Greci tanto che si era ipotizzato uno sterminio vero e proprio.
Perché questo massacro? Dobbiamo apprendere dunque la storia di questo popolo meraviglioso, conoscerne gli antefatti e l’attuale situazione in cui vive e opera tanta gente laboriosa e socievole, conoscere la meraviglia del loro paesaggio e l’assurda situazione politico-sociale che sono costretti a subire.
Malgrado tutto l’Armenia diviene sempre più luogo di attrazione turistica e questo, almeno in parte, migliora l’economia del paese.
Si tratta di una realtà che la professoressa Piccolo, con la facondia e la capacità espositiva che la contraddistingue potrà farci comprendere trasmettendoci il suo interesse per un popolo, un paese che attende ancora di recuperare la propria individualità e la propria gioia di vivere.
La sala virtuale telefonica della Commissione per la terza età dell’Uici 91 65 62 vi aspetta numerosi mercoledì 6 p.v. alle ore 18.
Non perdete questa occasione!

Ma ecco quanto ci segnala la nostra invitata:
Non so se seguirò uno schema rigido, visto che mi piace spaziare e lasciarmi trasportare dall’entusiasmo e dal piacere di raccontare. Tuttavia i punti che vorrei toccare saranno:
a) Sguardo d’insieme sull’Armenia odierna: geografia, economia, società, cultura ecc.;
b) Breve retrospettiva storica, con qualche aneddoto e con riferimenti ai grandi imperi che hanno accompagnato la storia dell’Armenia;
c) I miei viaggi in Armenia: cose viste e toccate, sensazioni provate, persone incontrate.
d) Tutte le risposte che potranno scaturire da eventuali domande.
Non perdete questa occasione.
Per utilizzare il pin di ingresso nella sala 91 65 62 potete rivolgervi a me o a Nunziante Esposito.
Cesare Barca
Mail: cesarebarca@alice.it
Tel. 045 83 00 282
Nunziante Esposito:
Nunziante.esposit@alice.it
Tel.349 672 33 51