Aosta – Visita guidata tattile al Castello di Fénis

Si comunica che la Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta ha organizzato per sabato 26 settembre alle ore 15.00 una visita guidata tattile al castello di Fénis– loc. Chez Sapin n. 1.
Un’occasione unica per scoprire questo maniero. In effetti, in occasione di Plaisirs de culture, rassegna valdostana che prevede aperture gratuite o ad ingresso ridotto dei beni culturali della Vall d’Aosta, il consueto percorso del castello sarà arricchito da una tappa in una stanza appositamente realizzata per accogliere supporti tattili e modelli tridimensionali del castello.

L’accesso è consentito ad un massimo di 15 persone (compresi eventuali accompagnatori).

La visita durerà un’ora circa ed è a prenotazione obbligatoria, al 0165 764263

Si allega, anche,il link alla brochure della rassegna:
https://www.regione.vda.it/cultura/eventi_spettacoli/archivio_2020/plaisirs_de_culture_2020_i.aspx

Museo Omero – Uno zoom sull’arte

Incontri online con:
Cyrille Gouyette (Musée du Louvre)
Giuseppina Capriotti (Centro Archeologico Italiano al Cairo)
James Bradburne (Pinacoteca di Brera)
Christian Greco (Museo Egizio)
Tiziana Maffei (Reggia di Caserta)

Cinque istituzioni di rilievo internazionale, invitate dal Museo Omero, raccontano l’arte dall’antichità ad oggi.
Dal 23 settembre al 18 novembre 2020.
Incontri online sulla piattaforma web Zoom e sulla pagina Facebook del Museo Omero.

Il Museo Tattile Statale Omero organizza un calendario di cinque incontri online dal titolo “Uno zoom sull’arte” proponendo un ventaglio di grandi istituzioni culturali e di illustri personaggi. L’invito a partecipare è rivolto agli operatori, agli studiosi e a tutti coloro che amano l’arte e i luoghi della cultura, per mettere a fuoco alcuni temi che appassionano chi è spinto dall’interesse e dalla curiosità intellettuale a riempire il proprio tempo libero con il piacere di far funzionare il cervello.

Calendatio incontri – i mercoledì dalle 18 alle 19.30

  • 23 settembre – L’eredità classica nella street art. Parodia e deviazioni
    a cura di Cyrille Gouyette, Storico dell’arte e Incaricato per il Dipartimento Educazione del Musée du Louvre.
    Intervistato da Loretta Secchi, Università di Bologna.
  • 7 ottobre – Alla ricerca di Seti I: un giallo archeologico tra Egitto e Roma Capitale
    a cura di Giuseppina Capriotti, Responsabile del Centro Archeologico Italiano al Cairo
  • 21 ottobre – Brera: ripensare un museo
    a cura di James Bradburne, Direttore generale della Pinacoteca di Brera
    Intervistato da Nunzio Giustozzi, storico dell’arte, editor Electa
  • 4 novembre – Rivoluzione digitale e Umanesimo
    a cura di Christian Greco, Direttore Museo Egizio di Torino
  • 18 novembre – Reggia di Caserta museo verde: il patrimonio storico artistico e paesaggistico per lo sviluppo sostenibile della società
    a cura di Tiziana Maffei, Direttrice della Reggia di Caserta

Gli incontri si svolgono su piattaforma Zoom: la partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. Occorre prenotarsi via mail all’indirizzo conferenze@museoomero.it, altrimenti sarà possibile seguire la diretta via streaming sulla pagina Facebook del Museo Omero @museoomero. Il Museo Omero in un periodo critico per la fruizione dei beni culturali a causa delle gravissime limitazioni imposte dalla pandemia – tanto più nel caso di un museo tattile – reagisce con un’iniziativa di grande spessore, si serve dell’ausilio della tecnologia e rifiuta di adagiarsi sul piccolo cabotaggio in attesa di tempi migliori. Con “Uno zoom sull’arte” vuol dimostrare che qualsiasi tempo può diventare “il migliore”.

Siena – Mostra Love is Blind – Blind for Love

Santa Maria della Scala, Siena – Palazzo del Duomo

13 agosto-1 novembre 2020

tutti i giorni 10.30-18.00 – 1 novembre 10.30-17.00

La mostra che Caroline Lépinay presenta al Santa Maria della Scala, già allestita a Venezia negli spazi di Palazzo Tiepolo Passi durante la 58ma Esposizione Internazionale, propone una serie di creazioni tattili allestite in forma di ‘opera’. Love is Blind/Blind for Love si compone di nove momenti ispirati, nella narrazione, al mito di Amore e Psiche celebrato da Apuleio nelle Metamorfosi e, nelle opere, alle suggestioni trasmesse all’artista da grandi maestri della musica, della letteratura, del cinema e dell’arte.

Attraverso il suo personale racconto emozionale Lèpinay intende farci scoprire un nuovo modo di ‘vedere’, sensibilizzando le persone sulla necessità di imparare a guardare con tutti i sensi, superando le barriere delle differenze. La mostra vuole infatti mettere in risalto la diversità tra la percezione esteriore della vista fisica, degli ‘occhi del corpo’, e quella interiore dell”occhio dell’anima’, resa possibile grazie a tatto, udito, olfatto.

“È la materia che mi chiama. Mi assorbe in un silenzio finché nella mia testa non inizio ad udire una musica, e si definiscono forme, volumi, valori, colori, contrasti e alla fine i corpi parlano, raccontano una storia, la storia della vita, la storia dell’amore” così Caroline Lépinay definisce il suo percorso creativo, che nel progetto Love is Blind/Blind for Love ha dato vita ad una vera e propria opera. In essa musica, scultura, pittura, video permettono di vivere un’esperienza sensoriale totale, in cui ripercorrere il mito classico di Amore alla riscoperta dei valori fondanti del nostro essere. Attraverso il ricordo, forza vitale e costruttiva, infatti, si vince l’oblio e si permette alla memoria di trasmettere conoscenza ed emozioni.

L’opera creata da Caroline Lèpinay si compone di nove momenti, nei quali la narrazione di Apuleio si trasfigura nel racconto di Psiche, donna amata e desiderata, ma anche anima alla ricerca di sé e di Eros che si sostanzia nell’idea di Amore/Agape incondizionato.

Il tatto e la carezza, attraverso asperità e dolcezza, accompagnano in un percorso interiore; la musica, interpretata in mostra dalla voce generosa di Luciano Pavarotti, asseconda e amplifica l’esperienza tattile; i profumi abbracciano il viaggiatore e lo guidano attraverso i diversi momenti della percezione.

Dopo Palazzo Tiepolo Passi l’opera di Caroline Lépinay, nel suo pellegrinaggio che la porterà anche oltreoceano, fa tappa nell’antico ospedale senese. Qui sarà proprio uno dei pellegrinai storici, il pellegrinaio di valle Piatta, ad accogliere il dipanarsi del suo racconto sensoriale, all’insegna delle due parole chiave che uniscono l’ospedale e l’artista: accoglienza e accessibilità.

Accoglienza e accessibilità appaiono infatti come il percettibile fil rouge che lega le opere di Caroline Lépinay, tra di loro, alle opere degli artisti ospiti, allo spazio ospitante. Con la mostra di Caroline Lèpinay il Santa Maria della Scala prosegue il suo personale percorso verso un’accoglienza e un’accessibilità universale, che hanno trovato fondamenta l’una nell’interrotta storia della struttura ospedaliera, l’altra nel continuo arricchimento e scambio di opere, percorsi, racconti destinati ad ogni tipologia di pubblico.

La mostra, ospitata nella sala san Pio, può essere visitata, nel rispetto delle attuali norme previste per il contenimento del covid19, sia autonomamente, sia bendati attraverso un percorso guidato, condotto da personale vedente e non vedente appositamente formato. Nel periodo dell’esposizione saranno inoltre organizzati eventi speciali, in cui le visite guidate saranno condotte dagli artisti stessi.

La mostra, patrocinata dalla Fondazione Pavarotti, è realizzata in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – sezione di Siena.

Caroline Lèpinay, madre italo-francese e padre francese, cresce in un ambiente culturale molto vario e vivace in cui l’amore per l’altro, la trasmissione di valori e del bello sono aspetti dominanti. Conseguita una laurea in scienze politiche si specializza in strategia e gestione delle crisi. Oltre all’attività artistica è impegnata come consigliere per politici ed industriali. Ha collaborato con il gruppo La Bélle Epoque in qualità di artista e direttrice artistica. Nel 2009 realizza a Montréal la mostra Violon et errance; del 2017 è l’esposizione a Ginevra Fra due silenzi, scritta in forma di opera, in cui ogni creazione è associata ad una musica. La mostra Love is Blind/Blind for Love, presentata alla 58ma Esposizione Internazionale d’arte di Venezia, rappresenta un ulteriore evoluzione del suo percorso creativo.

Fred Berthold, nato a Ginevra nel 1966 da genitori tedeschi, cresce all’ombra della fabbrica di materiali metallici fondata dal padre. Diplomato come tecnico meccanico, dopo aver viaggiato a lungo, entra nella ditta di famiglia che attualmente dirige. Nel 1996 progetta con Roger Pfund il prototipo di un grande orologio ad acqua, nel 2005 collabora con René Broissard alla realizzazione di numerose opere. La prima serie di opere che rispondono al suo bisogno di esprimersi attraverso la scultura si intitolano “Essere interiore”. Dalla collaborazione con caroline Lèpinay nascono opere realizzate a quttro mani, alcune delle quali parte del progetto Love is Blind/Blind for Love.

Philippe Nicolas, dopo aver studiato all’École Boulle e all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts, nel 2004 apre il suo primo laboratorio di intagliatore a Ivry sur Seine; nel 2008 è nominato maestro d’arte. Si trasferisce a Parigi e nel 2010 viene invitato a realizzare un laboratorio all’interno della Maison Cartier in cui trasmettere il suo sapere. Nel 2016 riceve l’onoreficenza di cavaliere delle Arti e delle Lettere. Incidere e scolpire è un’arte del vivere, una passione che Nicolas ha sempre praticato. Nel 2018 è invitato a presentare la sua opera a Venezia all’interno della mostra sull’artigianato artistico Homo Faber.

Domenico Sorrentino, originario di Boscotrecase, piccolo paese incastonato alle pendici del Vesuvio che guarda pigramente e disincantato la grande meraviglia naturale del golfo di Napoli, si trasferisce nella Riviera del Brenta disseminata di dimore della nobiltà veneziana. Qui realizza numerose decorazioni d’interni e vedute veneziane del tutto originali per qualità artistica e per libertà espressiva. L’incontro artistico con Caroline Lépinay che lo chiama al suo fianco nel percorso sviluppato per l’esposizione senese, avviene nelle stanze di Palazzo Tiepolo Passi sul Canal Grande dove era allestita la mostra dell’artista.

Museo Omero – Articolo 27: Musei e luoghi della cultura senza barriere

Numero 4 – Luglio 2020

Articolo 27 è un’informativa promossa dal Museo Tattile Statale Omero e dalla Direzione Generale Educazione e Ricerca – Servizio I – Ufficio Studi del MiBACT, in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi e L’ANFFAS – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale con lo scopo di far conoscere i musei e i luoghi della cultura italiani che hanno posto in essere iniziative e azioni finalizzate a favorire l’accesso ai contenuti culturali ed esperienze inclusive e significative alle persone con disabilità.

L’informativa, che fa riferimento all’Art. 27 della Dichiarazione Universale dei diritti umani ed in particolare al diritto per ogni individuo “di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti […]”, è pubblicata sui siti istituzionali dei promotori e inviata tramite email una volta l’anno alle Associazioni delle persone con disabilità, ai Servizi sociali ed agli Assessorati competenti delle Regioni, agli Uffici Scolastici Regionali, alle Associazioni delle guide turistiche e a tutti coloro che a vario titolo possono essere interessati.

Segnala il tuo museo accessibile Form di compilazione dati

Precisazione: per espressa indicazione della Direzione Generale Musei, il sistema di raccolta dati elaborato in seno al progetto “AD. Arte. L’Informazione. Un sistema informativo per la qualità della fruizione dei beni culturali da parte di persone con esigenze specifiche” rimarrà unico strumento di ricognizione per i luoghi della cultura afferenti alla medesima Direzione Generale, ed in particolare istituti e musei di rilevante interesse nazionale, nonché musei, monumenti ed aree archeologiche dei Poli museali nazionali. Tali luoghi dunque non compaiono in questa informativa e non dovranno compilare le schede Art. 27, e quelle eventualmente già inviate tramite l’apposito form on line, relative a tali luoghi della cultura, non verranno pertanto inseriti nell’informativa in oggetto.

Informativa Articolo 27 n. 4-2020 (versione solo testo)

Informativa Articolo 27 n. 4-2020 (versione grafica)

Forlì-Cesena, Ravenna, Ravenna Festival e Centro Diego Fabbri: City Lights – Luci della città

Nell’ambito del Ravenna Festival 2020 e in occasione dei 100 anni dalla fondazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, presentano l’audiodescrizione del film
CITY LIGHTS – LUCI DELLA CITTÀ
di CHARLIE CHAPLIN
Mercoledì 15 Luglio 2020 ore 21.30
presso Rocca Brancaleone
Via Rocca Brancaleone, Ravenna
Orchestra Arcangelo Corelli
Direttore Timothy Brock
musiche originali di Charlie Chaplin, José Padilla
ricostruite da Timothy Brock, in collaborazione con la Cineteca di Bologna

In occasione dei 100 anni dalla nascita dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (U.I.C.I.) e grazie
alla collaborazione con “Ravenna Festival” 2020, la celebre pellicola del 1931 scritta, diretta ed
interpretata da Charlie Chaplin e inserita nel cartellone del Festival, sarà accessibile anche per il
pubblico non vedente e ipovedente, grazie all’audiodescrizione in diretta, realizzata dal Centro
Diego Fabbri di Forlì, con il sostegno dell’U.I.C.I, sezioni di Forlì – Cesena e Ravenna.
Considerato dai critici e da molti registi uno dei migliori film mai prodotti, “Luci della Città” è uno
dei capolavori di Chaplin, scelto nel 1991 dal National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti come pellicola da preservare.
La storia, ambientata in una città americana, vede come protagonisti un vagabondo senzatetto,
Charlot e una fioraia cieca. Il racconto si sviluppa attraverso diverse vicissitudini, in un gioco di
fraintendimenti, emozioni, situazioni paradossali, in una deliziosa atmosfera dolce/amara che
commosse il pubblico alla sua uscita, il 30 gennaio 1931, nel Los Angeles Theatre. Albert Einstein, ospite illustre della serata, disse di Chaplin e del suo vagabondo “… non è mai stato così divertente, così coraggioso, così romantico, quanto in City Lights”.
La proiezione del 15 Luglio verrà accompagnata dall’Orchestra Arcangelo Corelli, diretta da
Timothy Brock, con l’esecuzione delle musiche originali di Charlie Chaplin e José Padilla.
Chaplin che aveva sempre preferito la musica dal vivo per i propri film, si ritrovò per la prima volta a comporre integralmente la colonna sonora, con la cura maniacale che lo contraddistingueva.

Ingresso: € 10,00 per non vedenti e ipovedenti – Omaggio per l’accompagnatore
Per le prenotazioni del pubblico non vedente, ipovedente e accompagnatori, scrivere a
info@centrodiegofabbri.it, indicando i singoli nominativi.

La disponibilità dei posti sarà limitata, a causa delle disposizioni sanitarie attualmente
vigenti.

Teatro, audiodescrizioni Plautus Festival 2020

Il Centro Diego Fabbri comunica di seguito il Calendario del Plautus 2020 ed in particolare gli spettacoli teatrali che saranno audiodescritti.

Si torna a teatro all’aperto, Arena Plautina – Sarsina FC, con i seguenti spettacoli, ricordandovi che potete fin da ora prenotare il vostro posto rispondendo a questa e mail, indicando il vostro nominativo e quello dei vostro accompagnatore.

Se lo desiderate potete anche contattarci via CELLULARE al  NUMERO 3282435950 ANCHE CON MESSAGGIO VOCALE
Inoltre possiamo organizzare anche pacchetti viaggio con visite guidate.

Vi ricordiamo che, a causa delle misure sanitarie in vigore, i posti sono limitati.

Martedì 4 AGOSTO
IL BORGHESE GENTILUOMO

da Molière con Vito

Sabato 8 AGOSTO
LISISTRATA

di Aristofane con Marisa Laurito e Mario Scaletta

Mercoledì 12 AGOSTO
PROMETEO

da Eschilo con Edoardo Siravo, Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Gabriella Casali

Martedì 18 AGOSTO
LA LOCANDIERA

di Carlo Goldoni con Amanda Sandrelli

Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21:30

Ingressi:
Ridotto per non vedente/ipovedente
Omaggio per accompagnatore

-- 
Centro Diego Fabbri
C.so Diaz, 34 
47121 Forlì FC
Tel. 0543-30244
Cel. + 39 328 243 5950

Cultura Accessibile Cinemanchìo – evento in streaming per l’accessibilità culturale

Cultura Accessibile Cinemanchìo è lieta di invitarvi a una grande evento in streaming per l’accessibilità culturale.

Giovedì 25 giugno, dalle 10:00 alle 24:00

“Una Giornata Particolare”

Regia di Ettore Scola

con Sophia Loren e Marcello Mastroianni

Diffusione gratuita on line

Richiedete la password entro il 24 giugno a info@cinemanchio.it

Link VIMEO per la visione del film: https://vimeo.com/425408979

L’audiodescrizione è disponibile su APP Moviereading www.moviereading.com

La fruizione si arricchisce di due CONTRIBUTI STRAORDINARI

Audio introduzione sottotitolata: https://cutt.ly/DyLJdyC

Presentazione di Silvia Scola: https://www.youtube.com/watch?v=fORx8MPm5V0

Realizzato nel 1977, il film offre spunti di grande attualità per riflettere sulla parità di genere, sull’omosessualità, sulla libertà di opinione e su alcuni diritti civili che ancora oggi stentano ad essere completamente riconosciuti. Come il diritto fondamentale delle persone con disabilità a usufruire di tutta l’offerta culturale esistente.

La vicenda riassume la vita di due persone: Antonietta (Sophia Loren), casalinga ingenua ed ignorante, madre di sei figli viziati, è sposata con un impiegato statale, fervente fascista; Gabriele (Marcello Mastroianni) è un ex radiocronista dell’EIAR disoccupato. I due si conoscono nella giornata del 6 maggio 1938, data della storica visita di Adolf Hitler a Roma.Tra i premi vinti 3 Nastri d’Argento, 2 David di Donatello, e un premio ai Golden Globes.

Una Giornata Particolare

di Ettore Scola

con Sophia Loren e Marcello Mastroianni

Giovedì 25 giugno, dalle 10:00 alle 24:00

Hanno aderito e sostengono l’iniziativa

UICI, ENS, FIADDA, ANGSA, ANFFAS, CPD, APIC,

APRI, ADV, Istituto Sordi di Torino, Pio Istituto Sordi,

ISSR, ANFFAS Torino, ENS Piemonte, FIADDA Piemonte,

Disability Manager Città di Torino, ATTIVA-MENTE, BATTI-CINQUE

Locandina dell'evento

Locandina dell’evento

Associazione Italiana Editori – Scuola: parte oggi la campagna degli editori “Il futuro è un libro aperto”

Levi (AIE): “Al centro, il ruolo e la missione degli editori scolastici. Cosa sarebbe successo se nelle case di 8milioni di studenti italiani non ci fosse stato in questa fase di didattica a distanza il libro di testo?”

Il futuro è un libro aperto. Parte oggi, sulla base di questo claim, la campagna dell’Associazione Italiana Editori (AIE) per ribadire la centralità del libro di testo anche in questo momento in cui la scuola è a casa. “Noi editori ci siamo, come sempre – recita la campagna -. Anche a casa il libro è al centro della didattica, nelle mani di insegnanti, studenti e genitori. Il cambiamento rapido e inaspettato ci ha trovato pronti, con due milioni di contenuti digitali d’autore che espandono il libro di testo”.

La campagna durerà una settimana, coinvolgendo i principali quotidiani e i loro siti, oltre ai siti e ai social degli editori scolastici: “Cosa sarebbe successo se nelle case degli oltre 8milioni di studenti italiani non ci fosse stato un libro di testo con tutte le sue espansioni digitali? – ha sottolineato il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi –. Con questa campagna ci interessava valorizzare il ruolo fondamentale che gli editori scolastici e i libri di testo stanno svolgendo nello straordinario esperimento che tutte le famiglie ora vivono, quello dell’istruzione a distanza dei loro ragazzi”. “La didattica a distanza – ha commentato il presidente del Gruppo Educativo di AIE, Giovanni Bonfanti – avviene certamente con l’uso del computer o del tablet ma ha alla base il libro di testo con tanti arricchimenti digitali che gli editori hanno offerto agli insegnanti e alla scuola. Si è potuto far fronte all’emergenza didattica anche perché gli editori hanno saputo costruire negli ultimi anni attorno al libro di testo un sistema di materiali digitali (fatti di versioni multimediali dei libri di testo, di esercizi on line, di videolezioni, ecc.) di qualità, validati, efficaci di cui gli insegnanti e gli studenti si sono potuti servire per affrontare dalle proprie case l’emergenza didattica. Molti contenuti digitali erano presenti sulle piattaforme degli editori. A questi si sono aggiunti moltissimi altri contenuti e webinar di formazione disponibili senza costi aggiuntivi in questi giorni di emergenza”.

Locandina Campagna AIE

Locandina Campagna AIE

Ora la scuola è a casa.
Noi editori ci siamo, come sempre.
Anche a casa il libro è al centro della didattica, nelle mani di insegnanti, studenti e genitori.
Il cambiamento rapido e inaspettato ci ha trovato pronti, con due milioni di contenuti digitali d’autore che espandono i libri di testo.
Nell’emergenza di questi giorni e in un futuro più digitale, il libro resta al centro.

Catanzaro – Anche dalla Calabria si lavora per la fruibilità dell’arte

L’arte è lo strumento attraverso il quale l’individuo può immergersi in un mondo parallelo che lo distanzi dalla realtà che lo circonda e lo faccia sentire parte integrante di un pensiero, quello dell’autore, che attraverso la sua opera apre scenari diversi. Allontanarsi dalla routine quindi, oggi più che mai, rappresenta un supporto psicologico necessario data dalla forzata permanenza nelle proprie abitazioni e il distanziamento sociale che ognuno vive, tant’è che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha avviato la campagna #museichiusimuseiaperti e che attraverso la collaborazione con i principali musei italiani rende accessibile le varie gallerie d’arte.

Lodevole iniziativa se non fosse che purtroppo tutti i percorsi che anche in Calabria sono stati attivati per rendere fruibile l’arte anche a chi come noi soffre di disabilità sensoriali, risultano vani dalla mancata predisposizione di adeguati strumenti accessibili. Catanzaro soprattutto negli ultimi anni, è stata protagonista di molteplici iniziative che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro e l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione unitamente a professionisti ed aziende locali ha messo in campo per far si che anche una categoria apparentemente così lontana dall’arte possa affacciarsi alle meraviglie che artisti di fama nazionale ed internazionale hanno lasciato in eredità all’umanità.

Da questo pensiero è partito quindi da Catanzaro un progetto tendente a sperimentare una nuova forma di riproduzione dell’arte ad uso e consumo della disabilità visiva. Un percorso nato nel 2014 e che la Dott.ssa Elena Console della TEA di Catanzaro ha sottoposto in fase embrionale alla Presidente Luciana Loprete attraverso un foglio con delle piccole scanalature a rilievo e che oggi, a seguito di costante lavoro e collaborazione con enti come l’UNICAL, l’OMNIARCH e lo Studio Rubino, nonché a svariati test realizzati dapprima a Catanzaro e poi estese in regione e nel resto d’Italia ha portato al riconoscimento del Brevetto del sistema AIVES acronimo di “Arte, innovazione, visioni, emozioni e sensazioni”. 

Un percorso lungo, fatto di continui cambi di rotta perché la percezione dell’arte è ovviamente personale di ognuno, ma la modalità di riproduzione deve essere uniformata tant’è che lo stretto contatto continuo tra tutti gli attori nonché i suggerimenti e gli accorgimenti della Presidente dell’UICI e dell’IRIFOR Luciana Loprete hanno portato ad un risultato che difficilmente si pensava realizzabile.Molteplici sono state le collaborazioni che territorialmente l’associazione di categoria ha intrapreso negli anni, parallelamente al progetto AIVES ad esempio attraverso un’altra modalità di riproduzione di arte accessibile, è stata avviata la collaborazione con Antonella Oriolo, artista catanzarese che realizza le sue opere sulla base delle proprie emozioni e sensazioni e con la quale si è riusciti ad ottenere importanti risultati in quanto le sue opere che rappresentano soprattutto figure femminili in passato venivano racchiuse in alcune teche mentre oggi dopo suggerimento sono state rese disponibili al tatto dei fruitori ciechi ed ipovedenti. 

Questa forma di arte tattile consiste nell’uso di materiale tessile per la riproduzione di forme e contenuti attraverso il collage ed il percorso di collaborazione ha avuto il suo apice in occasione dell’unica tappa in Calabria delle celebrazioni del centenario, tenutesi a Catanzaro lo scorso 25 Febbraio, con la donazione dell’opera “C’è una strada che va dagli occhi al cuore” e che rappresenta uno sguardo femminile con le date 1920-2020. Rendere quindi l’arte accessibile è solo il primo dei risultati ottenuti, perché se si imprime negli artisti il concetto di accessibilità sempre maggiori saranno coloro che spinti dalla sensibilità si adopereranno per fari si che sia sempre più diffusa. 

Ciò è, e sarà possibile grazie alla collaborazione intrapresa con l’Accademia della Belle Arti con il quale nel 2018 è stato avviato un percorso di collaborazione che ha visto la la Presidente Loprete tenere delle lezioni ai giovani del corso di modellistica e con i quali è stata studiata l’opera successivamente donata in occasione dello spettacolo del 13 Dicembre 2018 e che rappresenta un cane guida invisibile agli occhi della popolazione come provocazione, e che è rappresentato per l’occasione da una bardana vuota.

Collaborazione intrapresa anche con il Liceo Artistico di Catanzaro con il quale da anni è stata avviata una collaborazione e che in occasione dell’OPEN DAY ha permesso all’UICI di Catanzaro di imbastire un laboratorio multisensoriale al buio che spinga i giovani allievi del Liceo a pensare ad arte che sia sempre più inclusiva. Percorso che ha visto la donazione da parte del Liceo di 2 opere tattili che rispettivamente rappresentano lo stemma di uno dei più storici palazzi della Città e che raffigura un’ape quale esempio di laboriosità e parsimonia ed un monumento che rappresenta un’ancora a ricordo dei caduti in mare in considerazione che la zona marinara della città è ricca di pescatori.Sulla strada dell’inclusione tanti sono oggi gli artisti che pensano e studiano forme di arte accessibile. 

E’ motivo di vanto ed orgoglio quando artisti come Elena Peruzzo, le quali opere sono state anche esposte al Materia Festival di Catanzaro, si propongono per migliorare la propria arte attraverso il supporto dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e della sua Presidente Luciana Loprete. Un percorso che il COVID ha interrotto ma che sicuramente sarà ricco di soddisfazioni nel futuro prossimo.

La tematica di arte accessibile dovrebbe essere un focus centrale di discussione costante in ogni ambito socio culturale e in particolare nei luoghi di legiferazione. Nella speranza che la giusta discussione porti alla realizzazione nel futuro di azioni concrete che permetteranno a tutti allo stesso modo di visitare un museo; per non essere accompagnati da qualcuno che seppur con le migliori intenzioni, tenderà sempre a descrivere l’opera che ha difronte con il suo personale punto di vista, che spesso, consentitemi di dirlo, non è lo stesso punto di vista di un altra persona.

E’ quanto mai importante e fondamentale che il percorso di crescita e di avvicinamento all’arte parta quindi anche per i disabili sensoriali all’interno dell’istituzione scolastica perché spesso si è appreso che in tali occasioni gli alunni purtroppo non avendo un immediato riscontro visivo con quanto spiegato non percepiscano le meraviglie delle opere. Da questa consapevolezza quindi il Presidente Luciana Loprete ha intrapreso un percorso per far si che l’arte possa essere fruibile al 100% da tutti.

Sezione Territoriale di Catanzaro

Tel. 0961721427

Fax. 0961797994

mail. uiccz@uiciechi.it

pec. uiccz@pec.it

“Toccare l’Arte alla Radio”: l’ultima sfida del Museo Omero

Mai come questi giorni i canali e le piattaforme digitali sono di vitale importanza per mantenere i contatti con ogni categoria di persona. Tra questi la radio è sempre stato uno dei canali preferiti dalle persone non vedenti, per molti anni l’unico accessibile. Il Museo Tattile Statale Omero ha pensato di essere presente in maniera costante anche alla radio, per parlare ovviamente di Arte in attesa di tornare a toccarla dal vivo. Ha avviato dunque una nuova iniziativa dal titolo “Toccare l’Arte alla Radio” in collaborazione con Slash Radio Web, la radio ufficiale dell’Unione Ciechi ed Ipovedenti italiana.

Dal 2 aprile, e per quattro giovedì, l’appuntamento alle 15.30 con lezioni di Arte di trenta minuti, a cura dello staff del Museo Omero e dedicate a tutti, con particolare attenzione alle descrizioni delle opere per rendere la comunicazione pienamente accessibile.

Il tema prescelto per il primo appuntamento a cura di Andrea Socrati, responsabile dei progetti speciali del Museo Omero, al microfono con la giornalista Chiara Gargioli, è Filippo Tommaso Marinetti e l’arte tattile che verrà trattato partendo da una breve presentazione di Marinetti e il Futurismo e del manifesto “Il Tattilismo” (1921); si parlerà della tavola tattile Sudan-Parigi realizzata appositamente da Marinetti per illustrare concretamente l’idea di arte tattile, per poi arrivare all’educazione del tatto, un senso bistrattato e dimenticato soprattutto nelle alte sfere culturali: In chiusura altre teorizzazioni di arte tattile nel corso della storia: alcuni anni prima di Marinetti fu Apollinaire a parlare di arte tattile e successivamente vennero redatti altri due manifesti sul tema, senza dimenticare l’eredità marinettiana raccolta, almeno per certi versi, da Bruno Munari.

I prossimi appuntamenti sono:

– 2 Il Surrealismo e la rivincita dei sensi a cura di Annalisa Trasatti
giovedì 9 aprile ore 15.30

– 3 In giro per Musei con Aldo Grassini
giovedì 16 aprile ore 15.30

– 4 Loreno Sguanci: mani sensibili che generano emozioni Andrea Socrati
giovedì 23 aprile ore 15.30