Slash Radio Web – Nuovo Ciclo: “Imagina. Un patrimonio da leggere e raccontare”

Nuovo Ciclo Programma “Conversazioni D’Arte”

Ciclo: Imagina. Un patrimonio da leggere e raccontare

Dare forma alle parole: storie e meraviglie dal mondo antico

24 Giugno 2021– ore 16.00-18.30

SlashRadio Web

Il 24 giugno, dalle 16.00 alle 18.30, su SlashRadio Web riprendono gli appuntamenti del programma ‘Conversazioni d’arte’. Il nuovo ciclo avrà il titolo ‘Imagina. Un patrimonio da leggere e raccontare’, infatti si occuperà di far conoscere, immaginare e vivere il patrimonio culturale attraverso le narrazioni contenute negli scritti di autori antichi e moderni, capaci di restituire storie e ricomporre suggestioni attraverso il potere immaginifico della parola e del racconto.

La prima puntata è dedicata al mondo antico, ben descritto da viaggiatori come Erodoto, Pausania, Strabone. Loro che hanno percorso in lungo e largo le terre conosciute lasciandoci descrizioni accurate e dettagliate del patrimonio artistico e dei monumenti visitati. Sempre nel mondo antico nasce il concetto di ‘meraviglia’, tanto da spingere gli eruditi alessandrini a creare una vera e propria classifica con i sette capolavori dell’antichità, da collocare tra la Grecia e la Ionia, la Mesopotamia e l’Egitto.
Roma, oltre alle fonti scritte, ci lascerà una ricchissima eredità di ‘immagini’ del suo patrimonio, preziosa risorsa documentale, allora come oggi, per la sua stessa comprensione.

Ad aprire la puntata, prima di immergerci nelle narrazioni degli autori classici, saranno i testi di antiche epigrafi conservate nella sede delle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano.

Saremo così guidati all’ascolto della ricostruzione sonora di alcuni versi del carme rituale degli arvali, una delle più antiche testimonianze in lingua latina e del carmen saeculare, composto dal poeta Orazio in onore delle cerimonie dei Ludi Saeculares del 17 a.C. Ancora scopriremo come poche parole scelte per ricordare una persona cara, unite a fantasia e solide conoscenze archeologiche, possano dare lo spunto per uno storytelling capace di avvicinare ogni pubblico a un settore fino a poco tempo fa per soli specialisti.

Come negli anni scorsi, l’edizione verrà arricchita dalle ‘pillole di SlashArt’ a cura del Museo Tattile Statale Omero dedicate a opere della collezione museale selezionate dalle schede presenti sul sito del Museo, recentemente rinnovato seguendo i criteri di massima accessibilità.

A seguire andrà in onda il contributo realizzato da studentesse e studenti del Liceo classico ‘Giulio Cesare’ di Roma al termine del percorso per le competenze trasversali e l’orientamento ‘Conversando s’impara’. Si tratta di un racconto multimediale in cui a parlare di se’ e della sua storia millenaria è in prima persona uno dei più importanti monumenti di Roma, la Colonna Traiana.

Alla trasmissione, condotta da Luisa Bartolucci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, prenderanno parte: Francesca Licordari, Funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti – MiC; Sara Colantonio (responsabile) e Carlotta Caruso del Servizio educativo del Museo Nazionale Romano – MiC; Alessia Varricchio e Annalisa Trasatti del Museo Tattile Statale Omero di Ancona; studentesse e studenti del Liceo classico ‘Giulio Cesare’ di Roma; Elisabetta Borgia del Centro per i servizi educativi, Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Servizio I Ufficio Studi – MiC.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp (per chi utilizza il Mac, la stringa sarà: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u), oppure collegarsi con la pagina Fb di Slashradioweb (https://www.facebook.com/SlashRadioWeb/?fref=ts).

Gli ascoltatori potranno scegliere diverse modalità di intervento e partecipazione: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-92092566; tramite messaggio Whatsapp al 371-3894496; inviando una e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo: diretta@uici.it oppure compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Il programma radiofonico è curato dalla Direzione Generale Educazione e Ricerca, Ufficio Studi – Centro per i servizi educativi (Sed) in collaborazione con Slash Radio Web, la radio ufficiale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS.

Il contenuto delle trasmissioni andate in onda può essere riascoltato sul sito del Sed all’indirizzo www.sed.beniculturali.it, sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale e sulla pagina facebook di Slash Radio Web. 

Pubblicato il 21/06/2021.

Cristo Rivelato – L’opera scultorea a Parma

Con l’organizzazione del Lions Club Parma Farnese, Lions Club Bardi Val Ceno e degli altri Club di Parma e Provincia, con il patrocinio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Parma, l’opera scultorea sara’ esposta a Parma nella Chiesa di San Giovanni Evangelista  da ottobre 2020 a Dicembre 2021.

Il Cristo rivelato è un’opera del maestro scultore non vedente Felice Tagliaferri. Non è una scultura come le altre: è un’opera che nasce con una storia speciale. Nel 2008 Tagliaferri, durante un suo soggiorno a Napoli, colse l’occasione per visitare la Cappella Sansevero, dove tuttora è custodita la preziosa scultura settecentesca di Giuseppe Sanmartino, il Cristo Velato. Però l’artista, cieco dall’età di 14 anni, non poté vedere l’opera a suo modo, cioè con le mani.

Fu questo evento ad ispirare Tagliaferri nella creazione della sua opera più famosa, il “Cristo Rivelato”: una scultura in marmo di Carrara “da toccare”, che si rifà all’opera di Sanmartino.

Il Cristo Rivelato, quindi, non è una copia scultorea, ma è un’opera originale dal profondo valore ideologico legato al duplice significato di “velato per la seconda volta” e di “svelato ai non vedenti”. Rendere disponibile questa scultura alla fruizione tattile dei non vedenti è, nelle intenzioni del suo autore, la dimostrazione che l’arte è e deve essere patrimonio universale.

Il Cristo rivelato è stato benedetto da papa Ratzinger l’11 settembre 2011 ad Ancona ed è stato esposto in molte città italiane.

L’idea di esporre il Cristo a Parma nasce all’interno del Lions Club Parma Farnese, proponendolo al territorio come prezioso contributo all’evento “Parma capitale italiana della cultura 2020 – 2021”.

Il monastero di San Giovanni a Parma ha accolto immediatamente l’idea di ospitare l’opera all’interno della Chiesa, alla sinistra dell’altare maggiore, quasi sotto la cupola del Correggio.

Per tutto il periodo della permanenza dell’opera (Ottobre 2020- Dicembre 2021), verranno curati tutti gli aspetti legati alla perfetta accessibilità e fruizione: accompagnamento alla fruizione tattile, testi per non udenti e non vedenti.

Particolare attenzione sarà messa nel raccomandare l’igiene delle mani.

I disabili visivi saranno accompagnati alla lettura tattile dopo aver avuto accesso alla riproduzione in scala. Questo consentirà di avere un’idea generale dell’opera, prima del contatto con l’originale.

Il libretto guida avrà, oltre al testo,  il QR audio per i non vedenti e video LIS per i non udenti.

La visita dell’opera all’interno della Chiesa e’ gratuita se svolta liberamente.

Per una esperienza piu’ completa e una migliore fruizione dell’opera e’ possibile prenotare la visita con guida professionale a pagamento.

TARIFFE VISITE TATTILI per disabili visivi

Le visite dovranno essere sempre prenotate alla mail info@itineraemilia.it con anticipo

Sito: https://itineraemilia.it/it/

Cristo RiVelato

Accompagnatori (1 a persona) – gratuito

1 persona non/ipo vedente 40€ durata 45 min circa

2 persone non/ipo vedenti 70€ durata 1h e 15 min circa

Cristo RiVelato + degustazione guidata

Accompagnatori – (1 a persona) gratuita la visita – degustazione a pagamento

1 persona  + accompagnatore 80€ + costo degustazione – durata 1h e 30 min circa

2 persone + 2 accompagnatori 110€ + costo degustazione – durata 2h circa.

Teatro No Limits – Audiodescrizione spettacoli, novembre 2020

Di seguito il programma di audiodescrizioni di spettacoli teatrali che verranno realizzate dal Centro Diego Fabbri di Forlì nel mese di novembre all’interno della stagione 2020-2021 a cui seguirà un aggiornamento per i mesi a seguire.

DOMENICA 1/11/2020 ORE 16 Teatro Storchi (Modena)
La mia infinita fine del mondo 
(Durata: 1 ora e 45 minuti)
drammaturgia Gabriel Calderón
regia Lino Guanciale
con Michele Lisi, Paolo Minnielli, Maria Vittoria Scarlattei, Giulia Trivero, Cristiana Tramparulo, Jacopo Trebbi

La drammaturgia di Gabriel Calderòn e lo sguardo di Lino Guanciale, attraverso un catalogo di alcune delle transitorie apocalissi attraversate dal pianeta e dall’umanità fin dall’epoca preistorica, fra eruzioni vulcaniche ed ere glaciali, diluvi universali e crisi economiche d’epoca preindustriale, intrecciate al vissuto di precarietà personale di un piccolo manipolo di giovani protagonisti, intendono restituire un tableau di possibilità di relazione con la nevrosi della fine, ponendo l’accento non più soltanto sulla disperazione che il crollo di un mondo porta inevitabilmente con sé, ma sulle possibilità che si aprono ogni volta che la Storia torna ad insegnarci che nulla dura per sempre.
L’esperienza della fine, o la proiezione di essa in veste aspirazionale, consolatoria o orrorifica, è uno dei temi più profondi dell’inconscio individuale e collettivo.
La crisi pandemica globale ha introdotto nuovi elementi di riflessione, fornendo l’occasione per la costruzione di una consapevolezza diffusa riguardo l’imprevedibilità del rapporto fra uomo e Natura e le relative conseguenze tanto sulla storia delle istituzioni che su quella personale.
Un filo rosso lega intimamente la paura della catastrofe naturale definitiva e quella del collasso della nostra forma di vita, la certezza di aver raggiunto un livello eternamente stabile di benessere e realizzazione appare oggi in tutta la sua inconsistenza.
Quali scenari ci si presentano ora, nell’era di profonda incertezza che abbiamo davanti?

VENERDI’ 06/11/2020 ORE 21 Teatro Fabbri (Vignola)
La mia infinita fine del mondo 
(Durata: 1 ora e 45 minuti)
drammaturgia Gabriel Calderón
regia Lino Guanciale
con Michele Lisi, Paolo Minnielli, Maria Vittoria Scarlattei, Giulia Trivero, Cristiana Tramparulo, Jacopo Trebbi

La drammaturgia di Gabriel Calderòn e lo sguardo di Lino Guanciale, attraverso un catalogo di alcune delle transitorie apocalissi attraversate dal pianeta e dall’umanità fin dall’epoca preistorica, fra eruzioni vulcaniche ed ere glaciali, diluvi universali e crisi economiche d’epoca preindustriale, intrecciate al vissuto di precarietà personale di un piccolo manipolo di giovani protagonisti, intendono restituire un tableau di possibilità di relazione con la nevrosi della fine, ponendo l’accento non più soltanto sulla disperazione che il crollo di un mondo porta inevitabilmente con sé, ma sulle possibilità che si aprono ogni volta che la Storia torna ad insegnarci che nulla dura per sempre.
L’esperienza della fine, o la proiezione di essa in veste aspirazionale, consolatoria o orrorifica, è uno dei temi più profondi dell’inconscio individuale e collettivo.
La crisi pandemica globale ha introdotto nuovi elementi di riflessione, fornendo l’occasione per la costruzione di una consapevolezza diffusa riguardo l’imprevedibilità del rapporto fra uomo e Natura e le relative conseguenze tanto sulla storia delle istituzioni che su quella personale.
Un filo rosso lega intimamente la paura della catastrofe naturale definitiva e quella del collasso della nostra forma di vita, la certezza di aver raggiunto un livello eternamente stabile di benessere e realizzazione appare oggi in tutta la sua inconsistenza.
Quali scenari ci si presentano ora, nell’era di profonda incertezza che abbiamo davanti?

SABATO 07/11/2020 ORE 21
Cattolica
Un bes – Antonio Ligabue
(Durata: 80 minuti – atto unico)
autore, regia e protagonista Mario Perrotta

Un bès ruota intorno alla figura di Antonio Ligabue e al suo rapporto con i luoghi che lo segnarono nella vita e nella creazione artistica: la Svizzera, dove nacque, Gualtieri, sulle rive del Po dove produsse gran parte della sua opera. Nel racconto del conflitto tra lo “svizzero” Ligabue, il suo paesaggio interiore e il paese di Gualtieri, lo spettacolo indaga la solitudine, lo stare al margine: là dove un bacio, un bès, è solo un sogno.


DOMENICA 8/11/2020 ORE 16 Teatro Arena del Sole (Bologna)
Sala Leo De Berardinis
WET MARKETLa fiera della (nostra) sopravvivenza
drammaturgia Paolo Di Paolo
con gli attori della Compagnia permanente di ERT

Il testo è ambientato in un luogo di incontro e il processo che darà luce allo spettacolo sarà una regia collettiva incentrata sullo scambio, in cui le competenze di ognuno saranno messe in gioco e come in uno specchio del testo creeranno una pièce dinamica ed eterogenea per riflettere sulla conoscenza.
Un mercato coperto nel cuore di una grande città. Ogni padiglione è anche una diversa epoca. Gli uomini e le donne di scienza – i medici, i pionieri, i “cacciatori di microbi” incrociano i loro passi, in questo ideale campo comune, dando vita al grande affresco della ricerca al vaccino più sicuro, agli antibiotici più efficaci. WET MARKET mette in scena queste storie esaltanti e angoscianti che ci danno la misura delle speranze e delle paure con cui quotidianamente, e a maggior ragione oggi, siamo tenuti a fare i conti.


LUNEDI’ 16/11/2020 ORE 21 Cattolica
Shadows
con Fabrizio Bosso, tromba
Julian Oliver Mazzariello, pianoforte
Massimo Popolizio, voce recitante

Le memorie perdute è il titolo del diario di una vita scritto da Chet Baker che Fabrizio Bosso, Julian Oliver Mazzariello e Massimo Popolizio interpretano e rileggono. Le note di Baker saranno restituite dalla tromba di Fabrizio Bosso e le sue memorie dalla voce di Massimo Popolizio. Un incontro che avrà il potere di evocare il passaggio unico su questa terra di un romantico jazzista alato. Il 13 maggio 1988 Chet Baker morì cadendo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam. Quello che viene prima è una folle corsa tra musica, eroina, cool jazz, dagli anni Cinquanta agli Ottanta, dentro e fuori dal carcere, di amore in amore, da una parte all’altra dell’Atlantico, fino in Italia. Per la prima volta Chet Baker ci fa ascoltare la sua vera voce, lasciandoci entrare nel suo mondo scompigliato e affascinante. In questo prezioso memoriale, scoperto a dieci anni dalla sua morte misteriosa, si susseguono ricordi d’infanzia, vividi e complicati rapporti d’amore, l’esperienza del carcere e delle droghe e infine – naturalmente – la musica. Durante tutto l’arco della sua vita Chet Baker torna sempre, infatti, a rifugiarsi sotto le ali accoglienti delle note della sua tromba e della sua voce inconfondibile. A corollario del testo pubblicato da Minimum Fax Massimo Popolizio racconta e commenta, con la sua voce straordinaria, il personaggio di Chet Baker anche attraverso altri scritti, in prosa e poesia da lui scelti, interagendo con Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello e conducendo il pubblico in un mondo, ora oscuro ora lieve, così come fu la vita del grande trombettista di Yale.

SABATO 21/11/2020 ORE 21 Teatro Comunale “Laura Betti” (Casalecchio di Reno)
Nel tempo che ci resta
testo e regia César Brie
con Marco Colombo Bolla, Cèsar Brie, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti, Donato Nubilei

Un cantiere abbandonato a Villagrazia, il luogo dal quale partì Paolo Borsellino per andare incontro alla morte.  In questo cantiere un uomo  fa rotolare per terra delle arance. Tra le lamiere appaiono 4 figure che il profumo delle arance ha tolto  dalle ombre. Si chiedono dove sono, qual é la terra in cui si trovano. Si riconoscono. Sono le anime di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e Agnese Piraino Leto. L’uomo che ha lanciato le arance si presenta. É Tommaso Buscetta, il pentito di mafia.  Le anime delle due coppie e del  pentito, si raccontano in questo cantiere abbandonato. Ricordano, denunciano, si interrogano, in un amaro e lucido viaggio attraverso quello che é loro successo e quello che é successo dopo la loro morte. La lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti, i  pensieri, le vicende personali  e pubbliche, la trattativa, l’isolamento, le menzogne, il senso di dovere e l’amore si intrecciano in questa ricostruzione di ciò che é accaduto e di ciò che continuerà ad accadere.


VENERDI’ 27/11/2020 ORE 21 Teatro Comunale di Russi
Vorrei essere figlio di un uomo felice
(Durata: 1 ora e 40 minuti – atto unico)
autore, regia e protagonista Giole Dix

Gioele Dix rievoca i primi quattro canti dell’Odissea, i meno conosciuti e raccontati, un viaggio iniziatico dove il figlio di Ulisse prova a uscire dall’ombra e cerca di diventare uomo. Il poliedrico attore racconta e approfondisce alla sua maniera una vicenda letteraria e umana fitta di simboli, leggendo, parafrasando, commentando. Un recital vivace e documentato, fra suggestioni colte, rimandi alla contemporaneità e tratti di feroce ironia.

IMPORTANTE:
Per predisporre il servizio di audiodescrizione è necessario sapere in anticipo il numero dei partecipanti all’iniziativa.
Per questo motivo vi invitiamo a prenotare al più presto il vostro posto con audiodescrizione, almeno 48 ore prima della data di spettacolo.
Questo ci darà modo di poter organizzare il tutto nel migliore dei modi.
Grazie!

NEL CASO NON VI FOSSERO PRENOTAZIONI IL SERVIZIO DI AUDIODESCRIZIONE NON VERRA’ REALIZZATO.


PER INFO E PRENOTAZIONI
Centro Diego Fabbri
TEL. 0543/30244
E-MAIL: info@centrodiegofabbri.it
SITO: www.centrodiegofabbri.it

Alto Adige – 500 anni dalla morte di Raffaello, 100 anni dalla nascita di UICI

Bolzano, Raffaello parte 3
per chi non avesse letto o volesse rivedere le prime due parti, le trovate ai link subito sotto:

“Raffaello parte 1”: http://giornale.uici.it/alto-adige-500-anni-dalla-morte-di-raffaello-100-anni-dalla-nascita-di-uici/

“Raffaello parte 2”: http://giornale.uici.it/alto-adige-500-anni-dalla-morte-di-raffaello-100-anni-dalla-nascita-di-uici2/

Locandina dell'evento

Questo evento è ricco anche di approfondimenti ed eventi collaterali, che stimolano il visitatore ad un percorso di approfondimento sul tema.

RAFFAELLO
Capolavori tessuti
Fortuna e mito di un
grande genio italiano
Progetto dell’Ufficio Cultura
Ripartizione Cultura Italiana
Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige RAFFAELLO

Gli approfondimenti e gli eventi collaterali

“RAFFAELLO Capolavori tessuti” è anche un ricco programma di eventi e conferenze con incontri pubblici in orario serale e incontri in orario mattutino pensati soprattutto per gli studenti.
Per tutte le conferenze e viste guidate si richiede la prenotazione del posto centrotrevi@provincia.bz.it o tel. 0471 300980.

Venerdì 9 ottobre 2020, ore 18.00 Centro Trevi (TREVILAB) – Lab 3
Luigi Bravi presidente Accademia Raffaello Urbino
“L’Ottocento, un secolo raffaellesco nella città di Urbino”
A cura di Società Dante Alighieri, Comitato di Bolzano

Sabato 10 ottobre 2020, ore 12.00 – 18.00 Centro Trevi (TREVILAB)
Giornata inaugurale con:
• dalle 12.00 alle 16.30 – Visite guidate in italiano e in tedesco ogni 30 minuti – si consiglia la prenotazione
• dalle 12.00 alle 18.00 Foyer – Annullo postale speciale di Poste Italiane
• ore 17.00 Lab 3 – Concerto di Claudio Astronio al clavicembalo
“Trasfigurazione”. La musica per tastiera al tempo di Raffaello (su prenotazione)

Giovedì 15 ottobre 2020, ore 18.00 Centro Trevi (TREVILAB) – Lab 3
Sara Paci docente di storia del costume e della moda, Firenze – Fashion Institute of Technology, N.Y.
“Raffaello e gli Arazzi della Sistina, un capolavoro in competizione con Michelangelo”

Venerdì 16 ottobre 2020, ore 11.00 luogo da stabilire
Sara Paci docente di storia del costume e della moda, Firenze – Fashion Institute of Technology, N.Y.
“Raffaello e la Moda: dettagli di vesti e tessuti dai dipinti e disegni dell’Urbinate” (per gli studenti)

Venerdì 23 ottobre 2020, ore 18.00 Auditorium via Dante, Bolzano
Giornata della Dante 2020
Consegna premi alle scuole vincitrici del Premio di Cultura “Raffaello, il personaggio e le opere”
A cura di Società Dante Alighieri, Comitato di Bolzano

Mercoledì 28 ottobre 2020, ore 15.00 Museo Civico di Chiusa
Visita guidata al Tesoro di Loreto con Marina Mascher

Sabato 7 novembre 2020, ore 15.00 Centro Trevi (TREVILAB) – Lab 3
“Knitting in public in onore di Raffaello” accompagnato da letture di e su Raffaello a cura di Mara Da Roit e da musica rinascimentale a cura di Massimo Leonardo Prandini

Giovedì 12 novembre 2020, ore 17.00 Centro Trevi (TREVILAB) – Lab 3
Juliette Ferdinand, Università degli Studi di Verona
“Harmonie et Grâce dans la peinture de Raffaello Sanzio, génie de la Renaissance” in lingua francese
a cura Ufficio Bilinguismo e lingue straniere, Centro Multilingue in collaborazione con Palladio.
È richiesta la prenotazione:
centromultilingue@provincia.bz.it

Lunedì 16 novembre 2020, ore 18.00 Centro Trevi (TREVILAB) – Lab 3
Marta Cucchia, titolare del laboratorio tessile “Giuditta Brozzetti” di Perugia
“La tessitura in Italia centrale” accompagnata da dimostrazioni al telaio

Martedì 17 novembre 2020 ore 10.00 Centro Trevi (TREVILAB) – Lab 3
Marta Cucchia, titolare del laboratorio tessile “Giuditta Brozzetti” di Perugia
“La tessitura in Italia centrale” accompagnata da dimostrazioni al telaio (per gli studenti)

Giovedì 19 novembre 2020, ore 20.00 Teatro Cristallo, Bolzano
Costantino D’Orazio, storico dell’arte, curatore, volto e voce RAI, scrittore e saggista
“Raffaello. Il giovane Favoloso”, conferenza spettacolo teatrale con Flora Sarrubbo
Una produzione del Teatro Stabile Bolzano

Martedì 24 novembre 2020, ore 16. 00 – Centro Trevi (TREVILAB) – Lab 3
Conferenza sull’arte di Raffaello di Patrizia Zangirolami, coordinatore generale CLS
A cura di CLS Consorzio Lavoratori Studenti

Mercoledì 25 novembre 2020, ore 18.00 – Centro Trevi (TREVILAB) – Lab 3
Marco Carminati giornalista e scrittore, responsabile delle pagine d’arte dell’inserto culturale Domenica del Sole 24 ore, storico dell’arte, Bergamo
“Raffaello pugnalato – storie, viaggi e peripezie dei capolavori del Maestro”
A cura della Biblioteca Provinciale Italiana Claudia Augusta, Bolzano

Giovedì 10 dicembre 2020, ore 18.00 Centro Trevi (TREVILAB) – Lab 3
Antonio Forcellino, restauratore, storico d’arte, saggista e scrittore, Roma
“Raffaello e i suoi allievi negli arazzi sistini: un nuovo modo di creare”
In collaborazione con l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano

Martedì 15 dicembre 2020 Centro Trevi (TREVILAB), ore 18.00 – Lab 3
Finissage della mostra
Interviene Anna Cerboni Baiardi, curatrice dell’esposizione, professoressa associata di Museologia e Critica Artistica e del Restauro Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Maggiori informazioni su conferenze, relatori e eventi collaterali:
http://www.provincia.bz.it/cultura

SONO POSSIBILI VARIAZIONI AL PROGRAMMA

Alto Adige – 500 anni dalla morte di Raffaello, 100 anni dalla nascita di UICI

Bolzano, Raffaello parte 2.

Questo invece il link per leggere “Raffaello parte 1”: http://giornale.uici.it/alto-adige-500-anni-dalla-morte-di-raffaello-100-anni-dalla-nascita-di-uici/

Locandina dell’evento

RAFFAELLO

Capolavori tessuti

Fortuna e mito di un grande genio italiano

Progetto dell’Ufficio Cultura

Ripartizione Cultura Italiana Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige

Bolzano celebra Raffaello

Anche l’Assessorato alla Cultura italiana, rappresentato dall’assessore e vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano Giuliano Vettorato,  si unisce alle iniziative che celebrano la ricorrenza dei 500 anni dalla scomparsa di quello che fu molto più del “divin pittore”, la formula con cui è solitamente ricordato Raffaello Sanzio (1483-1520).  Un artista che lasciò un segno indelebile in ogni cosa che fece e che ebbe anche una straordinaria capacità di divulgare i frutti del suo ingegno attraverso quello che potremmo definire un “social media” del suo tempo, le incisioni.

Lo fa con un variegato evento espositivo dal titolo “RAFFAELLO Capolavori tessuti. Fortuna e mito di un grande genio italiano”, in programma al Centro Trevi (TREVILAB) di Bolzano dal 10 ottobre al 15 dicembre 2020. L’iniziativa è parte di un percorso con cui l’Ufficio Cultura celebra tre figure emblematiche per la storia della cultura italiana e internazionale: lo scorso anno Leonardo da Vinci, ora  Raffaello Sanzio e nel 2021 sarà la volta di Dante Alighieri.

Il concept e gli aspetti progettuali sono stati pensati dall’Ufficio Cultura italiano provinciale, la curatela è stata affidata ad Anna Cerboni Baiardi, Professoressa Associata di Museologia e Critica Artistica e del Restauro dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.  

Il progetto ha ricevuto l’autorizzazione a utilizzare il logo del Comitato nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio istituito presso il MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

L’arazzo della Pesca miracolosa cuore della mostra

Il pezzo forte della mostra “RAFFAELLO Capolavori tessuti” sarà il prezioso arazzo della Pesca miracolosa, un capolavoro di grandi dimensioni realizzato in filo di seta, eseguito da cartoni disegnati da Raffaello tra il 1515 e il 1516 per papa Leone X per completare la cappella Sistina e ora conservati all’Albert and Victoria Museum di Londra. Prestato dalla Galleria Nazionale delle Marche, fa parte di una delle preziose serie realizzate successivamente, sull’onda dello straordinario successo del ciclo di arazzi di Raffaello, che seppe rinnovare anche questo settore.

L’opera dialogherà con l’arazzo coevo di Ester davanti ad Assuero, realizzato nel 1514 a Basilea e di proprietà del convento benedettino di Muri-Gries a Bolzano, esposto anch’esso in mostra, e  con la riproduzione fotografica dell’arazzo della Lavanda dei piedi, uscito dalla stessa bottega di Pieter van Aelst (che realizzò gli arazzi voluti da papa Leone X) e oggi conservato al Museo Diocesano Tridentino di Trento. Sono parte della proposta di mostra anche dei video che permettono di conoscere sia la serie originale vaticana che gli altri arazzi della serie di Urbino.

Testimoni di quanto il linguaggio raffaellesco avesse trovato diffusione, sono le stampe esposte, provenienti dall’Accademia Raffaello di Urbino, che riproducono alcune delle sue opere più note ed amate, come la Madonna Sistina. L’Accademia ha inoltre concesso il prestito di un libro che raccoglie le incisioni dei cartoni di Raffaello per gli Atti degli Apostoli.

La sezione tattile: la Muta di Raffaello diventa un capolavoro da toccare

L’evento espositivo “RAFFAELLO Capolavori tessuti” ha voluto dedicare un’attenzione particolare al tema della “accessibilità” ed è stato studiato per consentire la fruizione della mostra a tutte le fasce di pubblico. All’interno della mostra è stata quindi prevista una sezione tattile per non vedenti e ipovedenti e visite guidate dedicate in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Bolzano e il Centro Ciechi St. Raphael di Bolzano.

In quest’ottica è stata realizzata una versione  tattile (stampa in rilievo) in scala ridotta dell’arazzo della Pesca Miracolosa.  Nella sezione dedicata, oltre alla riproduzione del busto della Dama di Urbino proveniente dal Museo Omero, si potranno vedere anche due riproduzioni sotto forma di bassorilievo tattile del dipinto di Raffaello “Ritratto di gentildonna”, noto anche come “La Muta”, appositamente realizzati per  “RAFFAELLO Capolavori tessuti”. Il primo, in resina, è stato approntato dal laboratorio PEPPENNADIA di Pesaro. Il secondo è un progetto di ricerca sperimentale che nasce a Bolzano a cura di Glass Art Design Vetroricerca, i cui fondatori e responsabili sono Alessandro Cuccato e Alessandra Piazza, un laboratorio specializzato nella lavorazione artistica del vetro, in cui sono transitati negli ultimi vent’anni artisti, designer, architetti e ricercatori provenienti dall’Italia e dall’estero. Il vetro è un materiale molto speciale per quanto riguarda l’aspetto tattile ed è igienicamente perfetto.

La app dedicata

A corredo della mostra verrà realizzata una app specifica  APPRAFFAELLO, pensata in primo luogo per una migliore fruizione della mostra da parte dei non vedenti e ipovedenti ma che contiene anche testi di approfondimento e informazioni utili destinati a tutto il pubblico.

Un fitto programma di appuntamenti

Una nutrita serie di conferenze e eventi accompagnerà la mostra, portando a Bolzano noti esperti che si confrontano con l’artista e l’uomo Raffaello, anche in collaborazione con altre strutture provinciali e associative. Sono previste anche visite sul territorio seguendo il tema dei capolavori tessuti.

Vista la limitazione all’affluenza posta dall’emergenza Covid, è prevista la diretta streaming.

Elenco completo in allegato.

La giornata inaugurale

L’inaugurazione è prevista per sabato 10 ottobre. Dopo la parte ufficiale riservata alle autorità, per tutta la giornata, a partire dalle 12.00 e fino alle 18.00, sarà possibile vistare la mostra, partecipando alle visite guidate in italiano e tedesco con cadenza ogni mezz’ora fino alle 16.30.

Alle 17.00 il maestro Claudio Astronio al clavicembalo proporrà “Trasfigurazione. La musica al tempo di Raffaello” , evento su prenotazione.

Appositamente per quest’occasione è stato realizzato un annullo postale speciale che si potrà ottenere durante l’apertura 12.00-18.00.

Gli orari di apertura di RAFFAELLO Capolavori tessuti sono dal lunedì al venerdì 10.00-20.00 con ultimo ingresso alle 19.00 e al sabato 15.00-18.00 con ultimo ingresso alle 17.00. Lunedì 7 e martedì 8 dicembre l’apertura sarà dalle 15.00 alle 18.00.

Sono previste visite guidate aperte a tutti al martedì alle 10.00, al giovedì alle 12.00 e al sabato alle 16.00 (prenotazione consigliata) e su prenotazione per gruppi di massimo 15 persone. Per prenotazioni contattare la segreteria organizzativa di LPS Communication allo 0471 979711 e info@lps-pr.it.

Ingresso libero – Informazioni: centrotrevi@provincia.bz.it Tel. 0471 300980.

Accompagnano l’evento espositivo la rubrica a puntate in cui si raccontano i momenti salienti della vita del grande artista rinascimentale sul sito www.provincia.bz.it/cultura e la pagina Facebook Raffaello Sanzio Artista, facebook.com/RaffaelloSanzioArtista/, collegata a Instagram raffaellosanzio.artista,

Un progetto della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige

Organizzazione a cura dell’Ufficio Cultura

Curatela scientifica

Anna Cerboni Baiardi, Università degli Studi di Urbino

Co curatela Marina Mascher. Bolzano

Prestatori:

Galleria Nazionale delle Marche, Urbino

Museo Tattile Statale Omero, Ancona

Accademia Raffaello, Urbino

Convento di Muri-Gries, Bolzano

Collaborazioni istituzionali:

Biblioteca Provinciale Italiana “Claudia Augusta”

Museo Civico di Chiusa

Teatralizzazione da “Raffaello. Il giovane favoloso “ di Costantino d’Orazio

Testi e arrangiamenti di Costantino d’Orazio, Associazione culturale 5 sensi, Roma

Con Flora Sarrubbo regia

Una produzione del Teatro Stabile di Bolzano, si ringrazia Associazione Il Cristallo per la messa a disposizione della sala

Si ringraziano:

Valter Calò, presidente UICI Unione italiana ciechi ipovedenti Alto Adige, Bolzano

Fernando Torrente, Istituto dei ciechi Francesco Cavazza, Bologna, referente nazionale per arte e cultura UICI

Elisabeth Gitzl, Centro Ciechi St. Raphael, Bolzano

Giulio Clamer e Paola Mazzini, Società Dante Alighieri Comitato di Bolzano per la realizzazione video per gli studenti

Livia Bertagnolli – Scuola di musica Vivaldi, Bolzano

Irene Tomedi e Richard Vill – Accademia Tessile Europea, Bolzano

Aldo Grassini, presidente Museo Tattile Statale Omero, Ancona

Massimiliano Trubbiani – Museo Tattile Statale Omero, Ancona

Luca Marchesoni, Bolzano

Azienda di Soggiorno e Turismo Bolzano

FAI Giovani Bolzano

Intendenza scolastica in lingua italiana, Bolzano

Museo Civico Bolzano

Teatro Stabile Bolzano

Allestimento e grafica:

490 Studio, Trento

App Android iOS smartphone/tablet

ITCares S.r.l., Bologna

Realizzazione bassorilievi tattili:

Glass Art Design Vetroricerca, Bolzano

Peppennadia, Pesaro

Comunicazione, ufficio stampa, viste guidate:

LPS Public Relations & Communication

SONO POSSIBILI VARIAZIONE AL PROGRAMMMA

Press Contact: Agenzia LPS Communication – Laura Piovesan Schütz 335 8071133 info@LPS-pr.it

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO − ALTO ADIGE

Cultura italiana – Ufficio Cultura

“Edificio Plaza”, via del Ronco 2, 39100 Bolzano

Tel. 0471 41 12 30 − Fax 0471 41 12 39

cultura@pec.prov.bz.it – ufficio.cultura.italiana@provincia.bz.it

http://www.provincia.bz.it/cultura/

Alto Adige – 500 anni dalla morte di Raffaello, 100 anni dalla nascita di UICI

Bolzano, Raffaello parte 1.

RAFFAELLO

Capolavori tessuti

Fortuna e mito di un grande genio italiano

Progetto dell’Ufficio Cultura

Ripartizione Cultura Italiana

Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige

“RAFFAELLO Capolavori tessuti” un progetto inclusivo

Uno degli aspetti importanti di “RAFFAELLO Capolavori tessuti” risiede nel voler favorire l’accesso all’iniziativa espositiva anche ai non vedenti e agli ipovedenti.

Valter Calò, presidente dell’Unione Ciechi e Ipovedenti Alto Adige ha dichiarato: “L’obiettivo della nostra associazione è quello di rendere i non vedenti quanto più autonomi possibili. Questo progetto dell’Assessorato alla Cultura in lingua italiana della Provincia di Bolzano consente di cogliere degli aspetti veramente interessanti. Il fatto che a volte le mostre siano provviste di cartellini Braille è un aiuto, ma è anche una misura restrittiva poiché non tutti ne sanno leggere i caratteri. Il progetto sperimentale affidato a Glass Art Design Vetroricerca, la sezione tattile della mostra uniti al supporto di una app e alle visite guidate dedicate, sono un grande aiuto e io ringrazio veramente molto l’assessorato che ha saputo dare questa impronta molto importante di inclusione e che sicuramente sarà di giovamento per tutte le persone ipovedenti e non vedenti. Quando sono diventato cieco a quaranta anni ho cercato di impegnarmi per trovare soluzioni migliorative agendo anche a livello nazionale e partecipando ad alcune commissioni. Per quanto riguarda il progetto “RAFFAELLO Capolavori tessuti” siamo già stati contattati l’anno scorso dai responsabili di progetto provinciali per trovare soluzioni e strumenti in grado di consentire al non vedente e all’ipovedente di autogestirsi nella visita della mostra. Da parte nostra c’è un grande interesse e una gran voglia di far partecipare i nostri soci ad eventi culturali in sintonia con quanto previsto dalla Commissione Nazionale che segue tutte le problematiche inerenti musei, monumenti e così via. La nostra commissione in mobilità ha fatto un sopralluogo per studiare insieme la possibilità di predisporre delle strisce tattili, uno sforzo dell’Assessorato provinciale in lingua italiana che prenderà il via a breve per diventare impianto stabile per una serie di eventi che avranno luogo al Trevi (TREVILAB). E questo succede proprio nell’anno in cui ricorre il centenario della nostra associazione. Sarebbe bello che il non vedente potesse venire in taxi da solo e trovasse all’entrata un percorso di strisce guida tattili poste sul pavimento da seguire per arrivare all’accoglienza e ricevere lì le istruzioni su come scaricare la APPRAFFAELLO. Il percorso tattile deve poi continuare per andare a toccare le opere di Raffaello in versione tridimensionale consentendo una fruizione veramente autonoma da parte della persona del manufatto da esplorare. La gestione della cultura per i non vedenti è una questione complessa, essa infatti deve poter garantire al non vedente l’autonomia di fruire in solitudine delle opere d’arte in modo diretto senza la mediazione di qualcuno che ne parla, dandone una versione personale e filtrata dalla sua esperienza. Ho molto apprezzato che nell’iniziativa espositiva siano state previste delle visite guidate dedicate a non vedenti e ipovedenti, condotte da persone che verranno formate ad hoc con un corso preparatorio”.

Di seguito la foto dell’arazzo:

Nella foto l’arazzo dal titolo “La Pesca miracolosa” è un dipinto a tempera su carta (360 x 400 cm) di Raffaello Sanzio, databile al 1515-1516. La scena si ispira a un passo del Vangelo di Luca (V, 4 e ss.) ed è quasi interamente riferita alla mano del maestro. La scena va letta da destra, dove gli apostoli, legando gesti e sguardi, conducono l’occhio dello spettatore verso la figure di Cristo. Tutto è ambientato in un vasto e luminoso paesaggio, con fini notazioni naturalistiche: il paese in riva al lago, i pesci vividi nelle barche dei pescatori, la flora e la fauna lacustre, soprattutto i tre aironi in primo piano. Raffaello, consapevole del confronto con Michelangelo in Cappella, impostò i disegni con un crescendo drammatico, dove le figure prevalgono sul paesaggio e sull’architettura di sfondo, contrapponendosi in gruppi o in personaggi isolati, per facilitare la lettura delle azioni.

Press Contact: Agenzia LPS Communication – Laura Piovesan Schütz 335 8071133 info@LPS-pr.it

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO − ALTO ADIGE

Cultura italiana

Ufficio Cultura

“Edificio Plaza”, via del Ronco 2, 39100 Bolzano

Tel. 0471 41 12 30 − Fax 0471 41 12 39 

Tel. 0471 41 12 30 − Fax 0471 41 12 39

cultura@pec.prov.bz.it

ufficio.cultura.italiana@provinz.bz.it

http://www.provincia.bz.it/italienische-kultur/

cultura@pec.prov.bz.it

ufficio.cultura.italiana@provincia.bz.it

http://www.provincia.bz.it/cultura/

Museo Omero – Uno zoom sull’arte con Giuseppina Capriotti

Responsabile del Centro Archeologico Italiano al Cairo

Uno zoom sull’arte dedicato a un giallo archeologico tra Egitto e Roma

Mercoledì 7 ottobre ore 18

Secondo incontro del ciclo di Conferenze online “Uno zoom sull’arte” organizzato dal Museo Tattile Statale Omero. Giuseppina Capriotti, Responsabile del Centro Archeologico Italiano al Cairo ci porterà “Alla ricerca di Seti I: un giallo archeologico tra Egitto e Roma Capitale”.

Le antichità egizie arrivarono sul suolo italiano già in epoche remote e soprattutto durante l’Impero Romano. Una bella testa attribuita tradizionalmente al famoso Ramesse II e conservata al Museo Barracco di Roma (Musei Capitolini), alla luce di nuovi studi può raccontare una vicenda curiosa, quasi un giallo, tra Egitto e Italia, archeologia e mercato antiquario, sullo sfondo delle vicende storiche dell’Unità d’Italia. L’accurata osservazione, visiva e pure tattile, di una raffinata testa egizia, può condurre a una nuova comprensione dell’opera, del suo significato originario e di quello attribuitogli successivamente.

L’invito a partecipare è rivolto agli operatori, agli studiosi e a tutti coloro che amano l’arte, l’archeologia e i luoghi della cultura, per mettere a fuoco alcuni temi che appassionano chi è spinto dall’interesse e dalla curiosità intellettuale a riempire il proprio tempo libero con il piacere di far funzionare il cervello.

Come partecipare
La partecipazione sulla piattaforma web Zoom è gratuita e a numero chiuso: occorre prenotarsi via mail all’indirizzo conferenze@museoomero.it. Non sarà possibile seguire la diretta via streaming sulla pagina Facebook del Museo Omero per motivi di copyright.

Prossimi incontri – i mercoledì dalle 18 alle 19.30:

21 ottobre – Brera: ripensare un museo
a cura di James Bradburne, Direttore generale della Pinacoteca di Brera
Intervistato da Nunzio Giustozzi, storico dell’arte, editor Electa

4 novembre – Rivoluzione digitale e Umanesimo
a cura di Christian Greco, Direttore Museo Egizio di Torino

18 novembre – Reggia di Caserta museo verde: il patrimonio storico artistico e paesaggistico per lo sviluppo sostenibile della società
a cura di Tiziana Maffei, Direttrice della Reggia di Caserta

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28 – Ancona
telefono 071 28 11 93 5
www.museoomero.it

Foto di Giuseppina Capriotti

Foto di Giuseppina Capriotti

Teatro No Limits – Audiodescrizione spettacoli, ottobre 2020

Ecco il programma delle audiodescrizioni di spettacoli teatrali che verranno realizzate dal Centro Diego Fabbri di Forlì nel mese di ottobre all’interno della stagione 2020-2021 a cui seguirà un aggiornamento per i mesi a seguire.

DOMENICA 04/10/2020 ORE 16  – Teatro Storchi (Modena)
Il peso del mondo nelle cose (1^ PARTE)
di Alejandro Tantanian
a partire da un’idea di Claudio Longhi
liberamente ispirato a Fiaba del materialismo e Traffici con l’aldilà di Alfred Döblin
con gli attori della Compagnia permanente di ERT


DOMENICA 11/10/2020 ORE 16  – Teatro Storchi (Modena)
Il peso del mondo nelle cose (2^ PARTE)
di Alejandro Tantanian
a partire da un’idea di Claudio Longhi
liberamente ispirato a Fiaba del materialismo e Traffici con l’aldilà di Alfred Döblin
con gli attori della Compagnia permanente di ERT


SABATO 17/10/2020 ORE 21  – Teatro Dadà  (Castelfranco Emilia)

Il giardino dei ciliegi
di Anton Ceckov
regia Nicola Borghesi
con Annalisa e Giuliano Bianchi, Paola Aiello, Nicola Borghesi e Lodovico Guenzi

PER INFO E PRENOTAZIONI
Centro Diego Fabbri
TEL. 0543/30244
E-MAIL: info@centrodiegofabbri.it
SITO: www.centrodiegofabbri.it

Novara – Inaugurazione nuovo percorso multisensoriale Museo Faraggiana Ferrandi

Novara, 26 settembre 2020 ore 16,00

L’inaugurazione del percorso multisensoriale migliorato e implementato rispetto al passato con nuove funzionalità anche legate ai disabili uditivi, oltre ovviamente agli ipovedenti e non vedenti, avverrà il prossimo sabato 26 settembre 2020, con inizio alle ore 16, presso il Museo di Storia Naturale “Faraggiana-Ferrandi”, in Via Ferrari 13 a Novara (proprio sotto la cupola di San Gaudenzio).
Preciso che in collaborazione con l’associazione Ri-Nascita, il nostro contributo operativo con apporto di idee e suggerimenti tecnici, è stato fondamentale per rendere totalmente accessibili e fruibili le installazioni all’interno del museo a tutti i disabili visivi che lo visiteranno.
Di seguito troverete una descrizione del nuovo percorso, presentato ufficialmente alla cittadinanza, durante la conferenza stampa dello scorso lunedì.
Inoltre, vi indico il programma del pomeriggio di presentazione.
Vi aspetto a questo importante evento ( si allega anche locandina) e vi prego di dare conferma di partecipazione, per organizzarci al meglio e per evitare assembramenti, contattando la Presidente di RI-NASCITA, Delia Leuzzi, cellullare 3346647702, entro e non oltre il 25 settembre p.v.

Il Presidente Territoriale Uici di Novara/Vco
Pasquale Gallo

PERCORSO MULTISENSORIALE

Innovazione e accessibilità per un’esperienza di visita al Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi Novara – “L’arte raccontata nei musei può diventare un momento didattico e di apprendimento, che aiuta allo sviluppo della creatività personale. Un buon percorso museale è un luogo di cultura e può trasformarsi in un luogo di integrazione sociale e di inclusione per tutti”. Questo è il principale obiettivo del progetto ideato e realizzato dall’Associazione RI-NASCITA di Novara con la preziosa consulenza dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Novara/Vco e del gruppo dei sordi di Novara-Biella-Torino. Il progetto è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Comunità Novarese onlus e all’ulteriore intervento di Associazione

Industriali, Fondazione De Agostini, Ponti SpA e dei cittadini e associazioni novaresi che hanno partecipato agli eventi della rassegna“Un invito al museo”, contribuendo alla raccolta fondi.

L’Associazione RI-NASCITA era già stata promotrice di una prima edizione del progetto, finalizzato alla realizzazione di un nuovo allestimento al primo piano del Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, che ne consentisse la visita in autonomia anche ai portatori di disabilità visive e uditive e, permettendo di toccare, annusare e sentire, oltre che vedere, desse la possibilità a ogni fruitore di vivere un’esperienza diversa e coinvolgente.

Considerati gli ottimi risultati raggiunti, la Fondazione Comunità Novarese onlus ha scelto di sostenere, con un contributo di 11.000 euro, una seconda fase di progetto con lo scopo di ottimizzare il percorso già realizzato al primo piano (attraverso la creazione di un microambiente climatico e l’introduzione di un sistema Loges, studiato per fornire informazioni tramite

pavimentazione a rilievo) e di estenderne le caratteristiche anche al piano terra del Museo con l’introduzione di box olfattivi, cartoline tattili, postazione video accessibile anche in LIS (Lingua Italiana dei Segni) e guide informative scaricabili tramite QR Code e tecnologia NFC.

Un secondo obiettivo del progetto era, inoltre, quello di dare continuità al processo attivato, creando figure professionali in grado di interagire con i soggetti portatori di disabilità e garantire loro una migliore esperienza di visita.

“La Fondazione – spiega il Presidente della Fondazione Comunità Novarese onlus Cesare Ponti – ha scelto di sostenere anche la seconda fase del progetto sia perché l’idea di rendere la cultura inclusiva è una delle mission dell’ente che già ci aveva convinti nella prima fase, sia perché il progetto ha suscitato subito un grande interesse e coinvolgimento nella comunità. Di barriere architettoniche, in Italia, si è cominciato a parlare negli anni Sessanta ma per molto tempo, nell’immaginario comune queste sono state associate solo ad una rampa di scale. Soprattutto negli ultimi anni, invece, gli studi in ambito museale si sono arricchiti e, oggi, è chiaro che un museo inclusivo sia un museo adatto a una molteplicità di pubblici e di esigenze; uno spazio messo a disposizione del sociale, delle sue risorse e delle sue necessità. Ecco perché l’idea di RI-NASCITAè un’idea importante: perché offre soluzioni per coinvolgere tanti tipi di persone che, ancora troppo spesso, soffrono un isolamento personale e culturale”.

“Siamo molto soddisfatti – sottolinea la presidente di RI-NASCITA Delia Leuzzi- dell’esperienza maturata con la prima fase del percorso multisensoriale che ha ampliato e arricchito la visita museale con nuove esperienze. Con il nuovo progetto abbiamo rafforzato e sviluppati i contenuti museali con esperienze accessibili anche all’utenza con deficit sensoriale. Il percorso è ora fruibile

nella sua totalità, al primo piano e al piano terra, con sistemi interattivi di ultima generazione, mappe ed esemplari tattili, box olfattivi e contenuti sonori, sensazioni climatiche, informazioni in Braille e in lingua Lis. Le emozioni non mancano: bambini e adulti, curiosi e turisti, udenti e non udenti, vedenti e non vedenti, un museo per tutti i sensi, da vedere, da ascoltare, da sentire, da toccare e da annusare”.

“La cultura cambia – spiega il Sindaco di Novara Alessandro Canelli – e cambia il modo di percepirla: il Museo Faraggiana non è più soltanto un luogo da visitare, bensì un luogo ove capire e valorizzare, attraverso una vera e propria esperienza, quello che offre al pubblico. Un’esperienza che consente di coinvolgere una fascia sempre più ampia di utenti e di appassionati, dando loro la possibilità di beneficiare di un settore, quello appunto culturale, che, purtroppo, spesso, finora, è stato a loro precluso. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Comunità Novarese che, ancora una volta, ha confermato una grande sensibilità e una profonda attenzione alla nostra città”.

L’inaugurazione al pubblico si terrà il giorno 26 settembre alle ore 16 presso il Cortile del Museo.

Programma dell’evento:

– saluti ed interventi delle autorità, del rappresentante di FCN e del responsabile del Museo

– presentazione del Progetto a cura di RI-NASCITA

– performance audio-visiva dell’artista Andrea Marinelli dal titolo: UPUPA TAXI RIDER

– visite guidate a piccoli gruppi all’interno del Museo a cura del gruppo dei ciechi e sordi.

L’evento sarà ripreso in diretta streaming per consentire la partecipazione anche a quel pubblico potenziale che, a causa del distanziamento degli spettatori dovute all’emergenza COVID-19, non potrà accedere agli spazi dove si svolge l’evento. Sarà presente una traduttrice LIS per il coinvolgimento del pubblico dei sordi.

Locandina dell'evento

Locandina dell’evento

ETRU a portata di mano: Villa Giulia da toccare

A Villa Giulia inizia il ciclo di incontri intitolato ETRU a portata di mano: Villa Giulia da toccare.

Si tratta di dieci incontri tematici a cadenza mensile, previsti da settembre 2020 a giugno 2021 e dedicati alle persone con disabilità visiva e ai loro familiari, amici e accompagnatori.
Gli incontri riguarderanno alcuni degli aspetti più interessanti della cultura e della società etrusca.
I temi trattati verranno illustrati mettendo a disposizione del pubblico non solo riproduzioni moderne e modellini ma anche alcuni selezionati reperti, provenienti sia dai depositi sia dall’esposizione permanente del Museo.

Il primo incontro si intitola:
La casa degli dei. Architettura e decorazione del tempio etrusco.
L’appuntamento è martedì 29 settembre al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, alle ore 17.

Come prenotare.
La prenotazione è obbligatoria e deve arrivare entro le ore 16 di lunedì 28 settembre 2020. Sono ammessi massimo 10 partecipanti per ciascun incontro.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a Vittoria Lecce:
Indirizzo mail: vittoria.lecce@beniculturali.it e telefono 3471717595;
oppure a Luca Mazzocco:
Indirizzo mail: luca.mazzocco@beniculturali.it e telefono 3334690432.

Attività a cura del personale del Museo, inclusa nel biglietto di ingresso fino a esaurimento dei posti disponibili. Il biglietto è gratuito per il disabile e un accompagnatore, secondo la normativa vigente.