Per leggere tutte le ultime notizie della sezione, aggiornate al 25/11/2019 ecco il link:
Archivi autore: Giada Voci
Napoli – Newsletter del 22 novembre 2019
Per leggere tutte le ultime notizie della sezione, aggiornate al 22/11/2019 ecco il link:
Presentazione del libro “Insegnamenti Straordinari”
Istituto dei Ciechi di Milano – venerdì 29 novembre
Un appuntamento stimolante e sorprendente:
Presentazione del libro
“Insegnamenti straordinari”
di autori vari
Intro di Marco Vinicio Masoni
Un libro diverso, non solo perchè parla di insegnamenti inconsueti, non solo perchè parla di cose insegnate a persone in situazioni poco consuete;
sentiremo parlare, nella presentazione, e poi potremo leggere, nelle pagine del volume, di insegnanti che si sono trovati a dover trasmettere conoscienze consuete in modo insolito, o anche conoscienze semplici ma in modi alternativi, studiando e magari dovendosi inventare sistemi diventati vera scuola di vita.
Sicuramente, leggendo i titoli dei capitoli, siamo incuriositi da un “Volare in un carcere minorile”, o da un “per star bene ti insegno a star male”, ma ci sono anche titoli che danno spazio all’insegnamento ai giovani, di “insegnamento di sordità ai sordi”.
Tutto potrebbe già essere interessante, ma in questo libro di percorsi di insegnamento c’è un percorso che ci riguarda personalmente, riguarda così tanti di noi che potremmo dire quasi di averlo pensato noi, questo capitolo, perchè riguarda il nostro baseball.
Invece lo ha scritto il nostro amico Lorenzo Deregnl, prima allenatore di baseball ai nostri Thunder’s, poi coordinatore del movimento del baseball per ciechi, impegnato soprattutto nella divulgazione all’estero del Blind Baseball Italian Style.
Così, con il suo stile graffiante e diretto, Lorenzo racconta la nascita del movimento, le tecniche adottate per adeguare questo gioco straordinario alle capacità dei ciechi e farlo diventare ancora più straordinario.
Ma siccome in questo capitolo c’è un po’ di tutti noi che giochiamo o abbiamo almeno una volta assaggiato il baseball per ciechi e non lo abbiamo più dimenticato, ci sembra più che giusto che alla voce di Lorenzo si aggiunga la voce di Francesco Cusati, a lungo Capitano dei Thudner’s, che ha ora ceduto la fascia di capitano ma non ha certo ceduto la maglia, che continua a indossare in campo, che ci racconta e ci spiega, inseme alla voce di Lorenzo, quello che per noi è stato chiaro dopo poco tempo passato sul Diamante, ma che per gli altri, chi ci guarda da fuori, o chi non ha ancora provato, pare un mistero.
Il gioco c’è, si impara, se c’è qualcuno che trova il modo di insegnartelo, proprio come in questo libro si ribadisce.
Il gioco ti insegna a vivere, in campo e fuori campo, se c’è qualcuno che non si ferma all’usuale e si incuriosisce del diverso, a volte del difficile, della sfida e dell’impegno, il libro è di chi insegna, e di chi impara.
Ci parleranno quindi di noi, Lorenzo che farà da moderatore per alcuni degli altri autori del volume, e francesco che sarà il Testimonial per tutti noi, dando la sua voce a tutte le nostre voci.
Venerdì 29 novembre 2019
dalle 17 alle 19
sala Stoppani
Istituto dei ciechi di Milano
via Vivaio 7 Milano
https://facebook.com/events/s/presentazione-del-libroinsegna/2522711387973498/?ti=as
Nota AIFI, di Mauro Tavarnelli
In risposta dell’articolo “20 anni di incertezze e il diritto alla stabilizzazione dei Mft post 99: il lavoro del Comitato da gennaio 2019, di Giovanni Cancelliere” pubblicato sul Giornale Online in data 20 agosto 2019 (link: http://giornale.uici.it/20-anni-di-incertezze-e-il-diritto-alla-stabilizzazione-dei-mft-post-99-il-lavoro-del-comitato-da-gennaio-2019-di-giovanni-cancelliere/ )
Al Direttore del Giornale UICI
Roma, 21 novembre 2019
Egr. Direttore,
Le scrivo in merito all’articolo “20 anni di incertezze e il diritto alla stabilizzazione dei Mft post 99: il lavoro del Comitato da gennaio 2019” a firma di Giovanni Cancelliere (http://giornale.uici.it/20-anni-di-incertezze-e-il-diritto-alla-stabilizzazione-dei-mft-post-99-il-lavoro-del-comitato-da-gennaio-2019-di-giovanni-cancelliere/?fbclid=IwAR38A6MyuEUdtX0kayFSTNLJBSPLgqtV8aUziGB1ZPcYMCsAGR6Xpf2Hr7o), pubblicato il 19 agosto u.s.
Vorrei replicare soprattutto al passaggio: “Purtroppo non sono stati sufficienti al Ministro i 60 gg per emanare il Decreto attuativo del comma 538 per gli ostacoli portati dagli Ordini Professionali e dalle associazioni di maggior rappresentanza (A.M.R. tra cui A.I.F.I. una delle più osteggianti)”.
L’AIFI ha da sempre espresso la propria disapprovazione per le scuole che avrebbero dovuto essere chiuse con l’entrata in vigore della legge 42/99 e che invece sono ancora aperte, con il conseguente proseguo dei corsi regionali a cui hanno accesso persone senza alcuna disabilità visiva sfruttando la normativa per non vedenti ed ipovedenti, come giustamente sottolineato da Cancelliere quando sostiene “sfruttata per fini di lucro da soggetti privati”. Auspichiamo, tra l’altro, che si tratti dell’ultimo anno considerando che il comma 542 dell’art. 1 della Legge 145 ha abrogato l’art. 1 della Legge 403/71.
Tengo a precisare che AIFI non ha assolutamente tenuto atteggiamenti “osteggianti”, ma ha svolto il proprio ruolo di Associazione maggiormente rappresentativa partecipando ai Tavoli istituzionali con la esclusiva e dichiarata intenzione, resa pubblica in più occasioni, di distinguere i Massofisioterapisti con titolo conseguito dopo l’entrata in vigore della legge 42/1999, classificati oramai dalla giurisprudenza come “operatori di interesse sanitario”, dalla professione sanitaria di Fisioterapista, al fine di evitare una inaccettabile sanatoria che avrebbe leso anche i fisioterapisti non vedenti o ipovedenti e, soprattutto, la cittadinanza tutta.
AIFI ha sempre riconosciuto la validità dei titoli conseguiti da persone con disabilità visiva presso gli Istituti Statali per Ciechi Nicolodi di Firenze e Colosimo di Napoli negli anni successivi al 1999, in quanto i corsi furono prorogati dal DM 10 luglio 1998 e per questo da distinguere rispetto ad altri conseguiti da persone prive di disabilità visiva presso altri istituti privati, pur se regolarmente autorizzati da alcune Regioni; parimenti AIFI si è spesa ampiamente a fianco di UICI per rendere i test di ammissione al corso di laurea in Fisioterapia idonei alle specifiche condizioni delle persone non vedenti o ipovedenti.
Per quanto sopra ritengo inappropriata e fuorviante l’affermazione contenuta nell’articolo di Giovanni Cancelliere.
Il Presidente Nazionale A.I.FI.
Dott. Mauro Tavarnelli
Slash Radio Web – “Conversazioni d’arte”
“Conversazioni d’arte”
per il ciclo:
“Di moda. Culture e società attraverso l’abito e non solo”
Velluti, damaschi e broccati. La moda nel Rinascimento
Giovedì 28 novembre ore 15.00 – 17.30 Slash Radio Web
Care amiche e cari amici,
Giovedì 28 novembre, dalle 15.00 alle 17.30, andrà in ondasu SlashRadio Web: Conversazioni d’arte. Ilterzo appuntamento del nuovo ciclo ‘Di moda. Culture e società attraverso l’abito e non solo’ avrà come tema: “Velluti, damaschi e broccati. La moda nel Rinascimento”.
La trasmissione offrirà agli ascoltatori la possibilità di conoscere un raro esempio cinquecentesco di abito femminile destinato alla corte di Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I de’ Medici. Una testimonianza unica di quale fosse la moda in voga alla corte dei Medici a metà del XVI secolo.
L’abito, oggi conservato presso il Museo Nazionale di Palazzo Reale a Pisa, ci racconta anche della sua seconda vita, quella di una veste utilizzata dalle monache del monastero di San Matteo per vestire una statua lignea, probabilmente un’ Annunciata.
Sempre di Cosimo I, Eleonora e loro figlio Don Garzia andremo a raccontare gli abiti funebri, recentemente restaurati ed esposti presso il Museo della Moda e del Costume.
Il focus sarà sulle iniziative a favore dell’accessibilità. Si relazionerà sugli esiti delle recenti attività formative tenute presso il Parco archeologico del Colosseo, a cura del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, e volte a rafforzare consapevolezza e competenze per attuare programmi a favore di un’accessibilità ampliata alla cultura.
Un ulteriore approfondimento riguarderà le azioni proposte dalle Gallerie degli Uffizi, che hanno recentemente messo a punto un nuovo tipo di pannello tattile dedicato ai celebri ritratti di Guidobaldo di Montefeltro e Battista Sforza, capolavoro di Piero della Francesca (1467–1472), dove gli abiti dipinti dall’artista sono ricostruiti con tessuti reali.
Nel corso della trasmissione, inoltre, sarà proposto il lavoro realizzato da due studentesse del Liceo artistico di Via Ripetta di Roma a conclusione del percorso di alternanza scuola-lavoro ‘Conversando s’impara’. Una descrizione emozionale modulata sulle note, raccolte e poetiche, del ‘Riposo durante la fuga in Egitto’, olio su tela dipinto da Caravaggio nel 1597, oggi conservato nella Galleria Doria Pamphilj a Roma.
La ‘pillola di SlashArt’, come di consueto a cura del Museo Tattile Statale Omero, sarà dedicata al tappeto marmoreo del pavimento della Basilica di Santa Maria del Fiore a Firenze.
Alla trasmissione, condotta da Luisa Bartolucci, prenderanno parte: il Presidente Aldo Grassini, Andrea Socrati e Francesca Graziani del Museo Tattile Statale Omero di Ancona; Federica Rinaldi, Funzionario archeologo del Parco Archeologico del Colosseo – MiBACT; Bruna Niccoli, Docente di Storia del Costume e della Moda – Università di Pisa; il Direttore Fabrizio Vallelonga del Museo Nazionale di Palazzo Reale di Pisa – Polo museale della Toscana – MiBACT; il Direttore Caterina Chiarelli del Museo della Moda e del Costume, Gallerie degli Uffizi – MiBACT; Anna Soffici, Funzionario Storico dell’arte, responsabile area Mediazione Culturale e Accessibilità del Dipartimento per l’Educazione, Gabriele Morandi, Laura Prelazzi, assistenti alla fruizione, accoglienza, vigilanza delle Gallerie degli Uffizi – MiBACT; le studentesse del Liceo artistico di ‘Via Ripetta’ di Roma; Elisabetta Borgia del Centro per i servizi educativi, Direzione Generale Educazione e Ricerca, Servizio I Ufficio Studi – MiBACT.
Per ascoltare SlashRadioWeb sarà sufficiente digitare: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp (per chi utilizza il Mac, la stringa sarà: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u), o collegarsi con la pagina Fb di SlashRadioWeb (https://www.facebook.com/SlashRadioWeb/?fref=ts), oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato, che vi invitiamo a scaricare, onde averci sempre con voi! O ancora, per i possessori dell’assistente vocale Alexa di Amazon è disponibile la skill di Slash Radio Web. I comandi sono:
- Alexa, AVVIA Slash Radio Web
oppure
- Alexa APRI Slash Radio Web
di seguito il link di riferimento per Alexa Skill su Amazon Prime: https://www.amazon.it/dp/B07NS18BTQ/ref=sr_1_1_nodl…
Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta il numero: 06-92092566
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito form di Slash Radio Web , o scrivendo sulla nostra pagina facebook Slash Radio Web (https://www.facebook.com/SlashRadioWeb/?fref=ts)
Il programma radiofonico è curato da Slash Radio Web, la radio ufficiale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS in collaborazione con la Direzione Generale Educazione e Ricerca, Ufficio Studi – Centro per i servizi educativi (Sed).
Il contenuto delle trasmissioni andate in onda può essere riascoltato sul sito del Sed all’indirizzo www.sed.beniculturali.it, sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale e sulla pagina facebook di Slash Radio Web.
Consiglio Nazionale – 22 novembre 2019, diretta online, di Mario Barbuto
Care amiche e cari amici,
venerdì 22 novembre dalle ore 10.00 alle ore 16.30 si terrà la riunione del Consiglio Nazionale.
Per chi fosse interessato, sarà possibile seguire on line sulla nostra SlashRadio la diretta dei lavori del Consiglio Nazionale collegandosi all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Colgo l’occasione per augurare buon ascolto a chi vorrà ascoltarci e buon fine settimana a tutte e a tutti.
Cagliari – Spettacolo teatrale: “I figli della frettolosa”
Il Presidente della Sezione UICI di Cagliari, Graziana Pala, è lieta di annunciare che il 5 dicembre 2019 alle ore 21,00 va in scena, al Teatro Massimo di Cagliari, lo spettacolo “I figli della frettolosa”. Uno spettacolo che affronta il tema della cecità e del significato più ampio che ha oggi la parola “vedere”. Il progetto coinvolge infatti 5 nostri soci, Francesca Marrosu, Francesca Cadoni, Fabio Garau, Andrea Spica e Daniela Demelsa, che, a partire da spunti autobiografici, porta in scena insieme agli attori professionisti un affresco del contemporaneo attraverso il quale raccontarsi e nel quale riconoscersi. Testi e regia di Gianfranco Berardi, vincitore del premio UBU 2018 come miglior attore, e Gabriella Casolari. Sono in programma varie repliche presso il Teatro Massimo di Cagliari ed il Teatro Eliseo di Nuoro. Per i soci Uici ed il loro accompagnatori è riservato un prezzo speciale del biglietto pari a 5 euro. Lo spettacolo si può prenotare nei seguenti modi: Via sms o whatsapp al numero 3456550782; Via mail info@sardegnateatro.it; al numero 0702796620; dalla pagina facebook Sardegna Teatro; in biglietteria dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20. Si invitano tutti a partecipare numerosi con l’auspicio che lo spettacolo riscuota il successo che merita.
Segue l’informativa sull’intera programmazione:
Teatro Massimo Cagliari:
Giovedì, 5 Dicembre, 2019 – ore 21:00
Venerdì, 6 Dicembre, 2019 – ore 21:00
Sabato, 7 Dicembre, 2019 – ore 19:00
Domenica, 8 Dicembre, 2019 – 17:00
Lunedì, 9 Dicembre, 2019 – ore 10:30
Martedì, 10 Dicembre, 2019 – ore 21:00
Mercoledì, 11 Dicembre, 2019 – ore 19:00 Giovedì, 12 Dicembre, 2019 – ore 19:00 Venerdì, 13 Dicembre, 2019 – ore 19:00 Sabato, 14 Dicembre, 2019 – ore 19:00 Domenica, 15 Dicembre, 2019 – ore 17:00
Teatro Eliseo di Nuoro:
Mercoledì, 18 dicembre 2019 ore 21,00
Giovedì, 19 dicembre 2019 ore 21,00
testo e regia: Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
con: Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Ludovico D’Agostino, Francesco Civile, Marta Proietti Orzella, Vanessa Megan Perseu, Francesca Cadoni, Fabio Garau, Francesca Marrosu, Daniela Romano, Andrea Spiga
luci: Matteo Crespi
assistente alla regia: Matteo Ghidella
produzione: Teatro dell’Elfo, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, Sardegna Teatro Cagliari
Dopo il laboratorio di co-creazione, prende corpo una nuova produzione che, partendo da piccole storie biografiche, affronterà il tema della diversità, della crisi e della perdita, sia come racconto di un’esperienza personale fortemente caratterizzante, sia come metafora di una condizione esistenziale che oggi, sempre più sembra somigliare alla condizione esistenziale di un cieco (precarietà, instabilità, assenza di prospettiva). L’idea nasce da Gianfranco Berardi, attore e autore non vedente, e da Gabriella Casolari, attrice e autrice, che con la propria compagnia, in maniera reale e in maniera allegorica, utilizzano il tema della cecità e della mancanza come perno della propria poetica. L’intenzione è quella di condurre i partecipanti alla creazione di un atto unico in cui raccontare se stessi possa essere una maniera per raccontare il mondo e, al contempo, in cui raccontare la realtà che ci circonda possa essere il pretesto per conoscersi meglio.
I modi per prenotare lo spettacolo sono i seguenti:
• Via sms o whatsapp al numero 3456550782
• Via mail info@sardegnateatro.it
• Al numero 0702796620 – Dalle pagina facebook Sardegna Teatro
• In biglietteria dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20
È disponibile anche un numero verde 800609162 per prenotazioni ed info.
Con l’auspicio che lo spettacolo sia ampiamente partecipato e che riscuota il successo che merita, auguriamo a tutti i nostri attori non professionisti in bocca al lupo!
Napoli – Newsletter del 18 novembre 2019
Per leggere tutte le ultime notizie della sezione, aggiornate al 18/11/2019 ecco il link:
news letter del 18 novembre 2019
Pordenone – Pubblicazioni in braille 2020
La biblioteca del libro parlato “Marcello Mecchia” dell’U.I.C.I. di Pordenone ha realizzato le seguenti nuove pubblicazioni braille:
– “Calendario 2020”: con mensilità, zodiaco, lunario, curiosità sul linguaggio dei cani e allegato minicalendario – contributo Euro 10,00.
– “Calendario semplificato per bambini” – contributo Euro 5,00
– “Perché si dice perché si fa” vol. 5: curiosità su detti e tradizioni popolari – contributo Euro 10,00.
Sono altresì richiedibili:
– “In casa”: piccolo compendio di consigli pratici per la nostra quotidianità; suddivisa in due fascicoli; la prima con delle schede relative all’utilizzo di alcuni prodotti comuni nonché sulla gestione di alcuni elettrodomestici che abbiamo tutti in casa. La seconda è un utile vademecum per rimuovere ogni sorta di macchia dai tessuti – contributo Euro 15:00.
– “Perché si dice perché si fa” (4 edizioni, 2013, 2014, 2015 e 2017) curiosità su modi di dire e tradizioni popolari (contributo 10,00 cadauno oppure 35,00 Euro tutti e quattro).
– “Giochi e rompicapo” (3 edizioni, 2016, 2017 e 2019), pubblicazione di giochi enigmistici e passatempi per tutti i gusti (contributo sempre 10,00 Euro cadauno oppure 25,00 tutti).
“Il girasole”: giochi e passatempi per bambini/ragazzi, estate 2019 – contributo 10,00 Euro.
Le pubblicazioni sono disponibili previa prenotazione in segreteria e saranno in spedizione dalla metà di novembre.
0434-21941; e-mail: uicpn@uiciechi.it.
Il pagamento potrà essere effettuato, a partire da quest’anno, esclusivamente tramite bonifico bancario al seguente Iban:
IT 82 W 08356 12503 000000027566.”
Teatro No Limits – Prossimi spettacoli audiodescritti: 24/11 Cesena e 1/12 Modena
Domenica 24 novembre 2019
presso Teatro Bonci di Cesena ore 15.30
Winston vs Churchill
da “Churchill, il vizio della democrazia” di Carlo G. Gabardini
con Giuseppe Battiston
È possibile che un uomo da solo riesca a cambiare il mondo? Un uomo fatto come gli altri, con un corpo uguale agli altri, le cui giornate sono costituite da un numero di ore che è lo stesso di quelle degli altri. Cosa lo rende capace di cambiare il corso della storia, di intervenire sul fluire degli eventi modificandoli? Cosa gli permette di non impantanarsi nella poderosa macchina del potere e della politica, di non soccombere agli ingranaggi? La capacità di leggere la realtà? Il contesto? Il coraggio? La forza intellettuale? Queste domande ci guidano nell’interesse per un uomo sicuramente non qualunque, un uomo, un politico che è un’icona, quasi una maschera: Winston Churchill per certi versi è il Novecento, è l’Europa, forse è colui che, grazie alle sue scelte politiche, ha salvato l’umanità dall’autodistruzione durante il bellicoso trentennio che va dal 1915 al 1945. Churchill incarna il primato della politica e umanamente è un eccesso in tutto: tracanna whisky, urla, sbraita, si lamenta, ma senza mai arrendersi, fuma sigari senza sosta, tossisce, detta ad alta voce bevendo champagne, si ammala, comanda ma ascolta, è risoluto ma ammira chi è in grado di cambiare idea, spesso lavora sdraiato nel letto, conosce il mondo ma anche i problemi dei singoli, ha atteggiamenti e espressioni tranchant, e battute che sembrano tweets: “Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre”
Giuseppe Battiston incontra la figura di Churchill, la porta in scena, la reinventa, indaga il mistero dell’uomo attraverso la magia del teatro, senza mai perdere il potente senso dell’ironia “Meglio fare le notizie che riceverle, meglio essere un attore che un critico”.
Di tutto questo parla il testo di Carlo G. Gabardini, che mostra Churchill in un presente onirico in cui l’intera sua esistenza è compresente e finisce per parlare a noi e di noi oggi con una precisione disarmante.
Domenica 1 dicembre 2019
presso Teatro Storchi di Modena ore 15.30
La commedia della vanità di Elias Canetti
regia Claudio Longhi
In un remoto borgo innominato – così in odore di Vienna, ma forse non tanto distante da Berlino (o Parigi, o Roma, o Metropolis…) – in un tempo lontano – e pur così vicino al presente (anni Trenta del secolo scorso o oggi?) – per insindacabile decreto delle autorità superne, al fine di purgare l’umanità, guarendola dal canceroso morbo della vanità, è disposta la distruzione di tutti gli specchi, così come di tutte le immagini dell’uomo. L’avviso sinistro che d’improvviso punteggia le vie cittadine non lascia margine a dubbi. «Il governo ha deliberato. Primo: È vietato il possesso e l’uso di specchi. Tutti gli specchi esistenti, senza eccezione, saranno distrutti. La fabbricazione di qualsiasi tipo di specchi dovrà essere sospesa. Trascorso il termine di trenta giorni, chiunque venga trovato reo di possedere o usare uno specchio verrà punito con una pena da dodici a vent’anni di carcere. Per chi fabbrica specchi è prevista la pena di morte. Secondo…». Ai sinistri bagliori rossastri della gran pira allestita in men che non si dica, in sul calar del giorno, al centro della piazza grande del paese per accogliere e far sparire immantinente tutti gli specchi e gli oggetti riflettenti – e le fotografie e i ritratti e financo le pellicole cinematografiche – custoditi dalla comunità, tra il clangore della folla invasata e il tintinnio degli specchi in frantumi, ha così inizio la parabola dei destini incrociati del sempre eretto banditore Wenzel Wondrak e della querula famiglia Kaldaun (Egon, Lya, figliuolo urlante e domestica tuttofare Marie), del facchino Franzl Nada e di sua sorella Franzi, del predicatore Brosam e del maestro Shakerl, delle tre intime amiche signorina Mai, vedova Weihrauch e sorella Louise e dell’imballatore Barloch, con sua moglie Anna, del signorino Heinrich Föhn e della sua compagna Frau Doktor Leda Frisch… di tutta quella brulicante umanità, insomma, che giorno dopo giorno, in quel remoto e vicinissimo stato/mondo, si arrabatta per far fronte alle minacce e alla violenza del potere, conquistandosi la propria sopravvivenza. Vanitas vanitatum et omnia vanitas. Nell’implacabile divenire dello spietato ordigno drammaturgico congeniato da Canetti, il gran falò dell’umana vanità da cui l’intreccio prende le mosse è solo il primo atto di una folle “commedia umana”, degna dello Steinhof, incentrata sulla letale “malattia dello specchio” (sorta di catatonia in cui sprofondano quanti non riescono più a ritrovare se stessi, smarrite per sempre le proprie immagini) che di colpo di scena in colpo di scena – tra furti, minacce di morte e di torture ed espedienti di ogni genere – finisce con l’esplodere nell’inquietante epilogo aperto, tra il profetico e lo scaramantico, su cui cala il sipario.
IMPORTANTE:
Per predisporre il servizio di audiodescrizione è necessario sapere in anticipo il numero dei partecipanti all’iniziativa.
Per questo motivo vi invitiamo a prenotare al più presto il vostro posto con audiodescrizione, almeno 48 ore prima della data di spettacolo.
Questo ci darà modo di poter organizzare il tutto nel migliore dei modi.
Grazie!
NEL CASO NON VI FOSSERO PRENOTAZIONI IL SERVIZIO DI AUDIODESCRIZIONE NON VERRA’ REALIZZATO.
INFO – PRENOTAZIONI
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