Strategia dell’UE per la parità di genere: includere le donne con disabilità

“Dalla camera da letto alla sala del Consiglio di Amministrazione”

9 marzo 2020

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, chiediamo alle Istituzioni dell’Unione Europea di garantire che i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità siano presi in considerazione in tutte le politiche riguardanti l’uguaglianza di genere.

Accogliamo con favore il positivo esempio stabilito dalla strategia dell’UE per la parità di genere recentemente pubblicata. Per la prima volta, il processo di sviluppo della strategia ha coinvolto attivamente le donne con disabilità attraverso le loro organizzazioni rappresentative e, di conseguenza, include importanti impegni per garantire i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità.

Diamo un particolare benvenuto a:

  • Il riconoscimento che le donne e le ragazze con disabilità sono più a rischio di violenza e devono affrontare molteplici barriere e discriminazioni per accedere alla giustizia;
  • L’impegno a ratificare la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa, un protocollo che si concentra sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica o a proporre misure che raggiungano gli stessi obiettivi;
  • Il riconoscimento della necessità di adottare misure specifiche per combattere l’aborto forzato e la sterilizzazione forzata come pratiche dannose contro le donne;
  • L’impegno a raccogliere dati disaggregati, includendo la disabilità, l’età, lo status di migrante e la residenza nelle aree rurali e urbane.

Tuttavia, riteniamo che l’inclusione delle donne e delle ragazze con disabilità nella strategia non sia sufficiente.

  • Non riesce a garantire il pieno accesso alla giustizia per le donne con disabilità, e in particolare per quelle che devono sottostare a restrizioni nella capacità giuridica, a causa di ostacoli nell’accesso ai tribunali, tra cui la mancanza di adeguamenti procedurali, e l’insufficiente formazione dei professionisti del settore giudiziario in materia di genere e disabilità;
  • La strategia non riconosce esplicitamente che le donne con disabilità hanno maggiori difficoltà ad accedere al lavoro e all’occupazione;
  • Le misure relative al divario di retribuzione, al divario pensionistico e al divario nelle azioni di cura non affrontano esplicitamente le esigenze dei genitori, in particolare delle madri di bambini con disabilità;
  • Non affronta la situazione di migliaia di donne e ragazze che sono confinate in istituti a causa della loro disabilità, e che sono ancora più a rischio di violenza, non possono accedere alle iniziative di empowerment e sono separate dalle loro comunità.;
  • La conferenza stampa di presentazione della strategia non era accessibile alle persone con disabilità (nessun interprete del linguaggio dei segni o sottotitoli). 

Infine, vogliamo anche ringraziare la Lobby Europea delle Donne per aver promosso una forte strategia di uguaglianza di genere che includesse le donne e le ragazze con disabilità. Ana Peláez Narváez, Vice-Presidente di EDF e Presidente del Comitato delle donne di EDF, ha dichiarato:

“Questa Strategia è un buon inizio, ma deve spingersi oltre. Le donne con disabilità dovrebbero essere coinvolte in tutte le iniziative intraprese nell’ambito della strategia. Ora abbiamo bisogno di azioni concrete per sradicare la violenza contro di noi, tutte le misure che affrontano la violenza contro le donne devono essere inclusive e accessibili, riconoscendo i rischi sproporzionati che corriamo di fronte a tutte le forme di violenza, in particolare la sterilizzazione forzata e l’aborto forzato”.

Pirkko Mahlamäki, membro del Comitato Esecutivo del Forum Europeo delle Persone con Disabilità e della Lobby Europea delle Donne, ha aggiunto

 “Sono lieta che la definizione della strategia abbia coinvolto le donne con disabilità. Ora abbiamo bisogno di più ambizione e di misure specifiche per affrontare la violenza, l’occupazione e il divario di reddito.”

Related information

Title quotes EU Commissioner for Equality Helena Dalli, at press conference on 5th March 2020.

More information:

Traduzione del presente Comunicato stampa EDF predisposto per la Giornata Internazionale della Donna, a cura di Luisa Bosizio Fazzi – rappresentante del Forum Italiano della Disabilità

Decreto Legge “Cura Italia” del 17 marzo 2020, n. 18: Estensione dei permessi retribuiti di cui all’articolo 33, commi 3 e 6, della Legge n. 104/1992

Finalmente un po’ di chiarezza! Anche se, perfetto stile italico, le interpretazioni vanno ben al di là della legge che tuttavia per essere applicata ha bisogno degli interpreti. Sì, proprio come se si trattasse di una lingua straniera.

Nel famoso Decreto “cura Italia”, ora in discussione al Senato, di particolare rilievo a tale riguardo è l’articolo 24 che stabilisce l’ampliamento del numero dei giorni di permesso retribuito previsti dall’art. 33, commi 3 e 6, della Legge n. 104/1992, incrementandolo di ulteriori 12 giornate complessive, per i mesi di marzo e aprile 2020. La norma recita testualmente: “Il numero di giorni di permesso retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992 n. 104, è incrementato di ulteriori complessive 12 giornate usufruibili nei mesi di marzo e aprile 2020”.

Conseguentemente, i soggetti aventi diritto ai permessi in questione potranno fruire, in aggiunta ai 3 giorni mensili già previsti dalla Legge n. 104/1992 (3 per il mese di marzo e 3 per il mese di aprile), di ulteriori 12 giorni da fruire complessivamente nell’arco dei predetti due mesi.

È bene chiarire, dopo la confusione di notizie circolate in questi giorni, che l’estensione a ulteriori 12 giorni interessa tutti i dipendenti titolari dei benefici previsti dalla Legge n. 104/1992 sia in qualità di persone con disabilità con connotazione di gravità, che impegnati nell’assistenza di familiari con disabilità grave. In sintesi, ne possono usufruire:

1.            i genitori di figli con disabilità grave non ricoverati a tempo pieno;

2.            il coniuge, i parenti e gli affini entro il secondo grado di persona con disabilità grave (ovvero entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con disabilità in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anch’essi affetti di patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti), non ricoverati a tempo pieno;

3.            i lavoratori con disabilità grave.

Lo chiariscono in particolare il Ministero del Lavoro con circolare n. 3 del 24 marzo, e l’INPS con circolare n. 45 del 25 marzo 2020. In allegato, i relativi testi.

Per rispondere ai numerosi quesiti che ci giungono dal territorio, riteniamo opportuno esemplificare alcune circostanze, per chiarire meglio la portata della norma e assicurare una corretta applicazione della stessa in tutti gli uffici, pubblici e privati:

•             se si ha diritto a 6 giorni di permesso al mese per due familiari, ora si avrà diritto, in virtù del citato decreto, a 36 giorni di permesso retribuito (6 giorni a marzo + 6 giorni aprile + 24 giorni da poter utilizzare fra marzo e aprile);

•             il lavoratore con disabilità del settore privato, ovvero chi presta assistenza a familiare disabile grave (in entrambi i casi, c’è già il provvedimento autorizzativo dell’INPS all’uso della Legge n. 104/92) non dovrà presentare una nuova domanda telematica sul portale dell’Istituto previdenziale. L’interessato potrà, infatti, già fruire delle suddette ulteriori giornate, dandone comunicazione al proprio datore di lavoro, che regolarizzerà la posizione assicurativa e previdenziale con l’INPS attraverso il flusso UniEmens.

Lo stesso vale per i lavoratori dipendenti pubblici con disabilità grave, ovvero impegnati nell’assistenza a familiare disabile grave), che si dovranno interfacciare direttamente con la propria Amministrazione pubblica, secondo le consuete modalità. Sul punto, dà garanzie la circolare del Ministero del Lavoro, n. 3/2020, allegata;

•             la domanda di permessi ex Legge n. 104/92 sarà, invece, necessaria in assenza di un provvedimento di autorizzazione da parte dell’INPS all’uso di tali permessi, in corso di validità (riguarda esclusivamente coloro che non hanno mai fatto domanda dei permessi Legge n. 104/92). Pertanto, la fruizione delle ulteriori 12 giornate di permesso potrà essere richiesta al datore di lavoro (pubblico o privato) solo successivamente alla data della domanda amministrativa di concessione della Legge n. 104/92;

•             le 12 giornate di Legge 104/92 sono frazionabili anche in ore;

•             in caso di rapporto di lavoro part-time, va distinta la modalità verticale, da quella orizzontale. Per il part-time verticale, i 12 giorni verranno riparametrati (Orario medio settimanale teoricamente eseguibile dal lavoratore part time/orario medio settimanale teoricamente eseguibile a tempo pieno) X 12). Per il part-time orizzontale, non andrà effettuato alcun riproporzionamento;

•             in favore dei genitori di figli con disabilità grave, nel periodo di sospensione dei servizi educativi e scolastici, è possibile cumulare il congedo parentale per emergenza COVID-19 retribuito al 50 per cento (artt. 23 e 25 del Decreto Legge n. 18/2020; vedi anche il Comunicato UICI n. 57 del 25 marzo 2020), o in alternativa il bonus per servizi di baby-sitting, con i giorni di permesso retribuito per Legge n. 104/92 così come estesi dal Decreto “Cura Italia” (6 + 12 per marzo e aprile) e con il congedo straordinario biennale di cui all’art. 42, comma 5, del Decreto legislativo 151/2001.

In alternativa all’estensione dei permessi Legge n. 104/92, c’è la possibilità, per i dipendenti privati e pubblici in stato di disabilità grave, di assentarsi dal lavoro fino al 30 aprile 2020. In tal caso, si avrà totale equiparazione di tale assenza al ricovero ospedaliero (assenza per malattia, non calcolata ai fini del superamento del periodo di comporto).

Per le modalità di accesso a tale beneficio, la cui definizione è rimessa all’art. 26, comma 2, del citato Decreto n. 18/2020, in attesa che l’INPS dirami una apposita Circolare e/o Messaggio, ci si può rivolgere al medico curante, per assumere le necessarie informazioni (qualora il medico curante sollevasse delle perplessità, potrete chiarirgli l’adempimento richiesto suggerendo di fare applicazione del certificato di malattia Codice V07, già in uso presso altri suoi colleghi).

Petizione europea in favore dei passeggeri con disabilità che viaggiano in treno

L’Europarlamentare On. Boguslaw Liberadski, capo negoziatore del regolamento UE sui diritti dei passeggeri ferroviari, ha lanciato una petizione sui diritti dei passeggeri con disabilità in collaborazione con il Forum Europeo della Disabilità. La petizione chiede che la legislazione europea garantisca una migliore assistenza alle persone con disabilità o a mobilità ridotta durante i viaggi in treno e abolisca l’obbligo di prenotare l’assistenza in anticipo. Per prendere visione del testo della petizione in lingua italiana, per approfondimenti rispetto all’importanza di quest’azione e per sottoscriverla è necessario visitare la pagina seguente: https://act.wemove.eu/campaigns/viaggio-in-treno-per-tutti.

Piattaforma Zoom per conferenze e riunioni, di Nunziante Esposito

Autore: Nunziante Esposito

Utile per le lezioni che gli insegnanti possono o devono tenere da remoto, ma non solo.

Tra le tante cose che il covid19 ci ha costretti a fare, oltre a segregarci in casa, ci ha costretto a cambiare di moltissimo le abitudini che abbiamo. Al di la del cambiamento delle abitudini, per alcune categorie di lavoratori, è stato necessario modificare anche la tipologia di lavoro e magari, ove possibile, fare il proprio lavoro da casa.

Una delle categorie che ne ha subito più conseguenza sono gli insegnanti disabili visivi che, oltre a fare i conti con la complessità che può rappresentare il lavoro di istruire i propri discenti da lontano, devono affrontare l’utilizzo delle piattaforme che il Ministero della Pubblica Istruzione sta consigliando di usare.

Una di queste piattaforme apparentemente ingestibile perché è tutta in lingua inglese, proprio perché viene dagli USA, è accessibile anche ai disabili visivi.

Ma come la mettiamo con l’inglese?

per chi usa Jaws, niente preoccupazione, ho generato degli script vocabolario per Jaws che traducono moltissimo su buona parte della piattaforma.

Non ho tradotto tutto in quanto non usando a pieno tutte le opportunità di questo software, devo informare che non mi è stato possibile tradurre tutto.

Per chi usa questa piattaforma ed ha bisogno di questi file vocabolario per Jaws, mi può scrivere in privato e in risposta gli mando questi file da inserire tra le impostazioni personali di Jaws.

Tra le tante cose che ho trovato, ho tradotto anche delle indicazioni fornite dal sito e che trovate di seguito:

***

Impostazioni dell’applicazione desktop o nella sezione “Riunione (di base)” delle Impostazioni del portale Web.

Ciò può essere realizzato anche in base alla riunione utilizzando la scorciatoia da tastiera “Attiva sempre l’opzione”

Mostra sempre i controlli della riunione “in Impostazioni / Accessibilità.

Di seguito è riportato un elenco di altre importanti scorciatoie da tastiera di navigazione.

Descrizione. Windows. Mac.

Attiva o disattiva l’opzione “Mostra sempre i controlli della riunione” in Impostazioni / Accessibilità. alt. Ctrl + controbarra.

Naviga tra le finestre e barre degli strumenti popup di Zoom. F6. CMD + ~.

Cambia lo stato attivo nei controlli riunione Zoom (nella parte superiore quando condividi lo schermo in fondo quando non condividi)       Ctrl + Alt + Maiusc. CMD + ~.

Inizia il controllo remoto. Alt + Maiusc + R. Ctrl + Maiusc + R.

Zoom è accessibile agli utenti con problemi di vista?

Zoom garantisce che i suoi prodotti siano utilizzabili e percepibili per gli utenti con problemi di vista. I nostri prodotti supportano i comuni screen reader come NVDA, JAWS, VoiceOver e Android Talckback. Inoltre, le interfacce visive sono progettate con contrasto, dimensioni e utilizzo del colore adeguati per garantire chiarezza agli utenti con esigenze visive diverse.

I contenuti condivisi tramite la funzione di condivisione dello schermo sono accessibili agli screen reader?

Il contenuto dell’utente condiviso tramite la funzione di condivisione dello schermo di Zoom viene trasmesso ai partecipanti alla riunione come un flusso video HD. Per rendere accessibile il contenuto dello schermo ai partecipanti che utilizzano gli screen reader, si consiglia al conduttore di condividere i file / le note pertinenti con i partecipanti alla riunione. Questa soluzione assicurerà che l’intero contenuto del documento e il markup semantico siano preservati e resi accessibili agli utenti degli screen reader. Zoom offre funzionalità di caricamento dei file nella sua chat durante la riunione in modo che gli Hosts della riunione possano condividere i file con i partecipanti durante la riunione. 

Posso utilizzare la funzione di controllo remoto per controllare lo screen reader di un altro computer?

La funzione di controllo remoto di Zoom consente agli utenti di controllare lo screen reader dello schermo condiviso. Il computer Host deve prima abilitare “condividi audio del computer” per trasmettere l’output vocale dello screen reader al computer guest. Una volta che il guest ha acquisito il controllo remoto, le sequenze di tasti comuni dello screen reader verranno registrate sul computer host.

L’applicazione Zoom supporta le impostazioni della modalità scuro o ad alto contrasto?

L’applicazione Zoom su Windows, iOS e Android supporta le impostazioni di contrasto elevato definite nelle preferenze di sistema. L’applicazione Zoom per macOS supporta la modalità Dark.

L’applicazione Zoom supporta impostazioni di caratteri più grandi?

L’applicazione Zoom su macOS e Windows supporta solo l’eredità delle opzioni di ridimensionamento dello schermo definite nelle impostazioni del sistema operativo. Le applicazioni desktop Zoom forniscono anche personalizzazioni delle dimensioni dei caratteri per i sottotitoli. L’applicazione Zoom per iOS e Android supporta le dimensioni dei caratteri definite nelle impostazioni di sistema.

Zoom supporta gli interpreti di lingua dei segni?

Gli interpreti della lingua dei segni possono partecipare a una riunione Zoom proprio come qualsiasi altro partecipante al video. I partecipanti possono utilizzare la funzione di blocco di Zoom per mantenere ferma la miniatura del video dell’interprete.

Copyright © 2020 Zoom Video Communications, Inc. Tutti i diritti riservati.

***

Per il momento ho tradotto tutto quello che è possibile tradurre senza usare la piattaforma in una riunione in atto, ma sto continuando a tradurre  e mi riservo di aggiornare i file e di inviarli aggiornati a chi me li chiederà.

Spero di tradurre al più presto tutto, ma non ci vorrà ancora molto tempo.

Ovviamente, come faccio sempre, contatterò direttamente la casa madre di questo software per verificare se è possibile avere anche la traduzione diretta in italiano con le traduzioni che ho fatto in corso d’opera e per Jaws.

Avendo seguito la prof. Adele Masci nell’utilizzo di questa piattaforma che la scuola le aveva indicato per poter tenere le lezioni agli studenti delle sue classi da remoto, ho potuto apprezzarne la semplicità di utilizzo per un disabile visivo cieco assoluto ed utilizzatore di screen-reader.

Ecco di seguito, tracciato a grosse linee, quello che ogni insegnante deve fare per poter avere a disposizione questo strumento e poter organizzare le lezioni con i propri alunni.

In pratica, per queste conferenze, perché di questo si tratta, una volta installato il software Zoom Meeting su computer o su smartphone, fare una lezione si riduce a quanto segue:

1. Aprire il software.

2. Entrare nella sezione meetings (riunioni), con il pulsante apposito su smartphone o premendo control più tab su computer.

3. Una volta entrati in questa sezione, fliccando verso destra o premendo tab, cercare la conferenza personale che è individuata dal proprio nome e cognome della registrazione e con un numero che è sempre lo stesso.

4. Facendo un doppio tap o invio su questa conferenza personale, vengono mostrati due pulsanti: il primo è avvia la conferenza (Start Meeting), e l’altro è Copia (Copy), che copia negli appunti l’indirizzo della conferenza.

5. Portarsi fliccando o premendo tab sul pulsante Copia e premere doppio tap o invio.

6. L’indirizzo viene copiato negli appunti e può essere copiato in una email, in Whatsapp o dove si vuole.

7. E’ sicuramente chiaro per tutti che inviando l’indirizzo copiato tramite uno dei sistemi con i quali siamo in contatto con gli altri, gli altri ricevono un link sul quale cliccare per collegarsi alla conferenza.

Attenzione:

– tutti coloro che devono partecipare ad una riunione con il software zoom Meeting, devono aver installato il software sul computer o sullo smartphone.

– Per installare il software, scaricare il file di installazione dal sito ufficiale http://www.zoom.com (sito in lingua inglese), oppure le app da ApplesStore e PlayStore. Basta cercare ed installare Zoom Meeting.

– La procedura di installazione è molto semplice e lineare, in quanto si tratta di dare invio o doppio tap su Next (avanti) e alla fine premere invio o doppio tap sul pulsante chiudi (Finish).

– Una volta installato il software, le app restano in lingua inglese, mentre con il computer e per chi usa Jaws, si possono installare gli script vocabolario e diventa quasi tutto in italiano.

La modalità che sto indicando con la propria riunione personale (Personal MeetingXxXxX, dove XxX è il numero personale), anche se è abbastanza semplice da usare, bisogna sapere che:

1. Il Link che viene inviato e per questa conferenza personale (Personal Meeting), è sempre lo stesso e può essere usato ogni qualvolta l’insegnante programma la lezione.

2. Se l’insegnante non avvia la Riunione (Meeting), tappando due volte o premendo invio sul pulsante Avvia la riunione (Start Meeting), nessuno si può collegare, ne con l’insegnante, ne con gli altri studenti.

3. Se si prevede una riunione solo audio, il video non può essere attivato da nessuno.

4. Fliccando o premendo tab, abbiamo disponibili alcuni comandi tra cui, quelli più importanti sono:

– Mute. Premuto silenzia i microfoni per tutti.

– Termina la riunione (End Meeting). Apre una finestra nella quale si può lasciare momentaneamente la riunione o chiudere la riunione per tutti. Se a lasciare la riunione è l’insegnante, la sala riunione si chiude per tutti e si riapre quando l’insegnante si collega di nuovo.

– Condividi lo schermo (Share Screen). Serve a mostrare a tutti quello che si ha sul proprio schermo.

– Gli altri comandi, sono sempre raggiungibili con dei flic o con tab, e sono molto intuitivi, anche se non tutti servono per poter tenere una lezione ad una classe.

– Smartphone e computer devono aver fornito i permessi affinché questo software possa utilizzare microfono e webcam, strumenti che vengono utilizzati con questo tipo di software per riunioni, anche se è indispensabile solo il microfono.

Al di la di quanto già indicato, con questo software si può anche programmare le riunioni ad una determinata data ed ora, scegliendo un determinato nome per la riunione ed inserendo anche una password.

Ovviamente per poter programmare queste riunioni che, di volta in volta, avranno un determinato link che vale solo per quella riunione e solo per il tempo programmato, è necessario conoscere l’inglese, perché la procedura è un poco più complessa e si devono effettuare tutte le impostazioni.

Per coloro che usano Jaws, come detto sopra, ho prodotto gli script vocabolario che traducono quasi tutto, quindi, diventa tutto più semplice.

Per chi usa NVDA, volendo, può usare ugualmente gli script vocabolario di Jaws per avere la traduzione già pronta.

Infatti, se questi file, disponibili per tutti richiedendoli alla email che indicherò sotto, si rinominano in txt, su ogni riga di questi file si può leggere la frase in inglese e di seguito ad essa la traduzione in italiano.

Al di la della lingua inglese e alla semplicità di utilizzo di questa piattaforma per riunioni, c’è da precisare che sono consentite riunioni gratuitamente per un massimo di 50 persone, anche se in questo periodo di emergenza le riunioni che la prof. Masci sta tenendo con i suoi alunni stanno durando ininterrottamente per tempi ben più lunghi.

Per poter organizzare riunioni con un numero di utenti superiore, ci sono dei pacchetti che si acquistano. Per esempio, per poter tenere riunioni ad un massimo di 100 persone, si paga circa 15 euro al mese e si può disdire quando si vuole. Per tutte le indicazioni, basta collegarsi al sito indicato sopra.

Se servissero ulteriori indicazioni su questa piattaforma, scrivere a:

Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uiciechi.it

Concorso Letterario: “Io Resto A Casa con Netblind”

Viviamo un periodo in cui la lentezza caratterizza lo scorrere del tempo. Noi di Netblind vogliamo tenervi compagnia in questi giorni dal ritmo così poco frenetico. Stiamo riscoprendo la dimensione del nido domestico ritrovando noi stessi e il calore delle nostre famiglie.

Uno stop dal tempo che mette in stand by le nostre vite sempre più frenetiche e che ci fa scoprire il valore della libertà.

È per questo che abbiamo deciso di lanciare un concorso letterario gratuito, dal nome “#iorestoacasaconnetblind”, per racconti brevi e poesie, aperto a tutti, sulla tematica del valore della libertà in relazione a questo periodo di esilio e clausura forzata.

Partecipare è semplice. Vi chiediamo solo di:

1️. Mettere mi piace alla nostra pagina Facebook.

2️. Seguire il nostro profilo Instagram.

3️. Condividere sulla vostra bacheca questo post 4️ inviare l’elaborato a info@netblind.it con oggetto #IoRestoACasaconNetblind

I premi:

➡️ primo classificato racconto buono amazon dal valore di euro 30;

➡️ primo classificato poesia buono amazon dal valore di euro 30;

➡️ I primi tre racconti e le prime tre poesie saranno pubblicate nella pagina facebook di Netblind.

Per maggiori dettagli consultate il regolamento a questo link:

https://www.netblind.it/wp-content/uploads/2020/03/regolamento_iorestoacasaconnetblind.pdf?fbclid=IwAR3APW2kGpwzoHGqtFA16-1-l1_6it9_RIz4W23YaZbXwfNYRH7ws8s_c_A

Regolamento:

Art. 1 – La partecipazione al concorso “Io Resto A Casa con Netblind” è individuale, aperta a tutti senza limiti d’età, italiani e non, residenti in Italia e non.

Art. 2 – Non è richiesta alcuna quota di partecipazione. Tuttavia, si richiede tassativamente ai partecipanti di:

• Mettere “Mi Piace” alla pagina Facebook di Netblind;

• Seguire Netblind sul profilo Instagram;

• Condividere il post ufficiale del concorso sul proprio profilo Facebook e, se possibile, anche su Instagram;

I tre requisiti di cui sopra sono tutti necessari per poter prendere parte al concorso. Tuttavia, se non si è provvisti di entrambi gli account (Facebook e Instagram), ne basterà soltanto uno.

Art. 3 – Si concorre inviando, nel periodo tra venerdì 27 Marzo, dalle ore 9:00, e martedì 7 aprile, entro le 12:00, un solo racconto breve inedito o una sola poesia inedita in lingua italiana.

Art. 4 – La tematica del componimento è il valore della libertà in relazione a questo periodo di esilio e clausura forzata.

Attraverso racconti e poesie, gli autori dovranno esprimere gli stati d’animo, le sensazioni e le emozioni provate in questo tempo di isolamento all’interno delle mura domestiche, a causa dell’emergenza sanitaria.

Art. 5 – La lunghezza dell’elaborato:

– Per il racconto, la lunghezza massima è tassativamente di massimo 10.000 caratteri, titolo e spazi compresi.

– Per la poesia, non ci sono limiti sulla lunghezza.

Art. 6 – Il manoscritto deve essere inviato in formato .pdf o .doc/.docx come allegato di un’unica email all’indirizzo info@netblind.it

È necessario inserire nel testo dell’email i propri dati personali: nome, cognome, nome utente di Facebook e nome utente di Instagram, titolo dell’elaborato, recapito telefonico. L’email fa fede per la data dell’invio.

Art. 7 – I manoscritti pervenuti che non rispettino i prerequisiti di cui sopra (Artt. 2 – 3 – 4 – 5 – 6) non saranno presi in considerazione.

Art. 8 – La giuria, formata dal nostro ufficio stampa, valuterà gli elaborati e selezionerà un racconto e una poesia. Ricordiamo inoltre che il giudizio della giuria è insindacabile.

Gli elaborati saranno selezionati sulla base dei seguenti criteri: carattere narrativo del testo, originalità, organizzazione testuale, sviluppo della tematica, correttezza ortografica e sintattica. I vincitori saranno annunciati mercoledì 8 aprile.

Art. 9 – Il racconto classificatosi primo riceverà un buono Amazon del valore di euro 30. La poesia classificatosi prima riceverà un buono Amazon del valore di euro 30. I primi tre racconti e le prime tre poesie saranno pubblicate nella pagina Facebook di Netblind.

Presentazione Netblind

Netblind – Intervista ad Antonio Antoci, di Carlo Sist.

Antonio Antoci info@netblind.it che ha avuto questa idea per dare una mano ai disabili visivi, mi ha concesso questa intervista per tutti i lettori di Uiciechi.it. Eccola.

Buongiorno Antonio, la ringrazio per aver accettato questo confronto utile a tutti per conoscere questa nuova realtà.

prima di parlare della app, occorre comprendere chi è o chi sono i suoi ideatori, le loro storie professionali ed umane, quindi cominciamo con la prima domanda.

1. Chi è o chi sono gli ideatori di Netblind e quale vicenda li ha portati a creare proprio questa app?

Netblind è innanzitutto un gruppo giovane e dinamico che vuol mettere a disposizione delle disabilità visive tutta la competenza necessaria per sviluppare nuove tecnologie a supporto della quotidianità dei non vedenti.

É proprio grazie alla competenza e alla conoscenza dei bisogni delle persone non vedenti che nasce Netblind.

L’applicazione, voluta ed ideata da ragazzi non vedenti, nasce da esigenze reali sperimentate sulla nostra pelle. Perché essere non vedente significa anche cenare con un pacchetto di crackers perché non hai trovato qualcuno che ti accompagnasse a fare la spesa.

Abbiamo voluto ingegnarci per svoltare la nostra routine e viverla come tutti. Avevamo due possibilità: o accontentarci dei crackers oppure alzarci dalla sedia e darci una mossa. E noi abbiamo preferito la seconda.

2. è la loro prima app? Ne hanno in programma altre simili o comunque app social?

Netblind è senza dubbio la nostra primogenita, in questo momento ci stiamo prendendo cura di lei. La stiamo coccolando, insieme a lei stiamo imparando tanto, l’abbiamo messa al mondo per farla diventare grande.

La nostra intenzione ovviamente è quella di dare a Netblind altri fratellini.

3. Entriamo in Netblind e andiamo subito al dunque.

Nelle community dei non vedenti, mailing list, social, chat ecc., il suo arrivo ha suscitato molto interesse e clamore, ma come tutte le novità, anche feroci critiche che han mirato in particolare ad alcune caratteristiche ritenute non ottimali.

Di seguito, ne riporto alcune per dare modo ai suoi creatori di poter replicare.

a. Assenza filtri o sistemi di verifica. Ad esempio altre app come Be my eyes, Be specular, usano un sistema di feedback che consente un monitoraggio interno da parte della app sui servizi resi.

La app del servizio di taxi privati Uber ad esempio oltre ad arrivare a espellere l’eventuale volontario oggetto di segnalazione, prevede anche il rimborso e ha attenzioni particolari per le disabilità. Qui in Netblind sembra lasciato il libero arbitrio, ma una delle due parti è un soggetto debole, alla mercé di eventuali criticità.

Essere accostati a colossi come Be my eyes o Uber ci rende orgogliosi ma vogliamo restare con i piedi ben fissati a terra. I giganti che ha citato sono creature che si sono formate nel tempo e col tempo sono diventate grandi.

Noi siamo nati da poco e abbiamo bisogno di camminare, crescere, di diventare adulti e compiere i nostri errori. L’app per scelta etica, morale e legale non può precludere o discriminare l’accesso a sconosciuti sia non vedenti che volontari.

Sia l’utente non vedente che volontario accettano e sottoscrivono, al momento della registrazione, le condizioni ed i termini d’uso. Sarà l’utente a rispondere in prima persona nelle sedi opportune di eventuali comportamenti scorretti.

É anche vero che per legge non possiamo chiedere il casellario giudiziario ad ogni singolo utente. Ma anche qualora lo richiedessimo non escluderemmo comunque che un incensurato non possa commettere un illecito.

Tuttavia abbiamo cercato di arginare queste opportune considerazioni inserendo la possibilità di recensire tutti gli utenti. Recensire un utente significa, in entrambi i casi, valutare e far sapere alla community se il volontario o il non vedente in questione è puntuale, educato, rispettoso, gentile ecc….

Tutti i nostri utenti sono preziosi e in ottemperanza alle normative vigenti siamo molto attenti anche alle questioni legate alla privacy e alla protezione dei dati personali.

b. Sono state fatte da più utenti iscrittisi varie ricerche usando regioni diverse, ma i nomi dei volontari paiono esser sempre gli stessi.

I volontari che compaiono nelle ricerche e che evidentemente sono sempre gli stessi, hanno dato la loro disponibilità per essere contattati in tutta Italia. Questo tipo di volontari è magari disponibile a viaggiare in tutta Italia solo in caso di viaggi, concerti o comunque situazioni che richiedono più giorni d’impiego.

Questo genere di volontario non sarà disponibile per accompagnamenti saltuari. Per accompagnamenti con cadenza stabilita o una tantum si contatterà un volontario che risponde ai filtri selezionati.

É anche vero che la piattaforma ha ancora pochi giorni di vita e i volontari iscritti sono meno rispetto ai non vedenti. Stiamo lavorando per colmare questa sproporzione e per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Il nostro team di sviluppatori è già al lavoro per inserire anche nuovi filtri che affinino la ricerca sul territorio.

c. Alcuni sostengono non sia ancora operativa e che sia una bufala, altri sostengono sia frutto del lavoro di persone vicine a UICI.

Non è nella mission di NetBlind quella di partorire bufale. Su App store e su Play store potete toccare con mano il frutto del nostro amore. I nostri rapporti con Uici e con tutte le altre associazioni di categoria sono cordiali e collaborativi e questo non vuol dire che dietro Netblind si nascondano comitati d’affari o lobby di potere. Forse è proprio perché NetBlind è un progetto genuino e trasparente che desta meraviglia. Anzi da questa intervista vogliamo lanciare un appello all’Unione e a tutti i suoi iscritti affinché ci diano una mano nella diffusione.

Netblind non è nostra, appartiene a tutti.

4. Come replicano i creatori di Netblind a queste critiche sollevate?

In questi pochi giorni in cui siamo venuti al mondo non abbiamo ricevuto feroci critiche, tutt’altro. La risposta della comunità è stata anzi di feroce apprezzamento.

Dietro NetBlind non c’è nessuna multinazionale. Dietro Netblind c’è Antonio, Marco, Lorenzo, Emma, Anna, Carlo, Vito. Un gruppo di ragazzi che si è stufato di aspettare che qualcuno facesse qualcosa per loro.

Queste persone hanno messo da parte famiglia, amici, hobby e divertimenti per dedicarsi a questo progetto che finora si sta rivelando vincente. Siamo umani ed in quanto tali passibili di errore, sui miracoli ci stiamo lavorando e non escludiamo collaborazioni dall’alto.

Siamo aperti alle critiche costruttive che stiamo ricevendo e grazie alle quali ci stiamo migliorando ulteriormente.

5. Come reclutate i volontari? Solo tramite app?

Netblind recluta i volontari nella stessa maniera in cui recluta i non vedenti. Siamo impegnati su vari fronti per promuovere NetBlind, non solo sui social ma anche contattando di persona le associazioni di categoria.

Sono tanti anche gli youtubers che a breve parleranno di noi sui loro canali.

6. Vi sono piani di sviluppo della app? Se sì, quali funzioni prevedete di introdurre?

Netblind è un cantiere aperto e non possiamo anticipare nulla su quello che diventerà. Di certo possiamo affermare che Netblind è stata concepita per essere implementata con altre funzioni, al momento però facciamola crescere.

7. Il progetto è globale o vuole rimanere solo in Italia?

Tutto dipende dalla risposta che avremo dalla community, lo scheletro dell’app è tale però da essere proposta in tutto il mondo. La pazienza è la virtù dei forti.

8. Rispondete alla domanda che non è arrivata, ma a cui ritenete utile rispondere.

Tutti gli utenti, in un modo o nell’altro, traggono vantaggio da Netblind. Per gli user disabili visivi il vantaggio scaturisce dall’opportunità di trovare persone in grado di guidare, leggere, fare sport ed altre attività che altrimenti sarebbero precluse se non accompagnati o assistiti.

Per l’user volontario invece il vantaggio sta nell’opportunità di vivere una esperienza formativa straordinaria ma anche la possibilità di ricevere dal non vedente un compenso. Per esempio se l’user non vedente Mario contatta l’user volontario Luigi per accompagnarlo ad un concerto le spese sostenute (biglietti, vitto, alloggio…) sono a carico del non vedente Mario. Inoltre il volontario Luigi potrebbe in fase di compilazione del profilo donare il proprio tempo oppure richiedere un rimborso spese da concordare insieme.

Ma su questo punto Netblind non entra in merito in quanto l’obiettivo dell’app non è creare lavoro ma favorire uno scambio di esperienze utili ad entrambi gli users.

9. Pensate di intercettare anche quei soggetti non avvezzi al mondo delle app? Magari arrivando a loro con altri mezzi?

I soli iscritti al giornale uiciechi.it sono circa 1.300 e non sono certo neanche una minima parte dei ciechi italiani, quindi capirete come sia arduo intercettare tutti i non vedenti sparsi sul territorio nazionale.

10. L’esempio serve per chiedere come pensate di intercettare questa marea di non vedenti di cui, una minima parte usa smartphone e di cui la stragrande maggioranza è nella terza età.

A volte sottovalutiamo il grande potenziale della cosiddetta terza età. Oggi i diversamente giovani hanno molta più dimestichezza nelle nuove tecnologie rispetto al passato, basti pensare alla moltitudine di over 60 che popolano i social network.

É anche vero che non tutti sono avvezzi agli smartphone e ai suoi derivati. Netblind è una applicazione inclusiva e non esclusiva ed abbiamo pensato anche agli utenti poco inclini all’uso di smartphone.

In che modo ? Alexa potrebbe essere una soluzione, serve ancora un po’ di tempo e piedi ben saldi.

11. La app è a pagamento o lo sarà in futuro?

Il download dell’app è gratuito così come gratuito è l’invio e la ricezione delle prime due
richieste. Alla terza richiesta del non vedente o alla terza ricezione di richiesta da parte del volontario/associazione scatta la proposta di abbonamento Premium. L’abbonamento che avrà durata annuale prevede l’invio o ricezione di richieste illimitate. L’abbonamento Premium che sottoscriverà il non vedente sarà di euro 2,99 mentre il volontario euro
0,99. L’opzione associazione pagherà 49,99 euro.

12. Per finire, la Vostra presentazione di Netblind?

Netblind è innanzitutto un gruppo giovane e dinamico che vuol mettere a disposizione delle disabilità visive tutta la competenza necessaria per sviluppare nuove tecnologie
a supporto della quotidianità dei non vedenti.

É proprio grazie alla competenza e alla conoscenza dei bisogni delle persone non vedenti che nasce Netblind.

L’applicazione è stata voluta ed ideata da ragazzi non vedenti.

13. Come funziona l’app ?

Quando l’utente non vedente o ipovedente richiede assistenza ha la possibilità di filtrare e cercare le skills del volontario ideale.

I criteri di ricerca sono tantissimi con la possibilità ad esempio di filtrare la conoscenza della lingua inglese oppure ancora selezionare le conoscenze informatiche.

Netblind successivamente completato il profilo del volontario ideale elenca una serie di persone che rispondono alle caratteristiche e le skills che il disabile visivo ha precedentemente richiesto.

Attraverso l’invio di una notifica al volontario Netblind collega i due users fornendo i contatti social e telefonici. NetBlind è dunque un app che permette a due categorie di user, non vedenti e volontari, di cercarsi, trovarsi e vivere insieme straordinarie esperienze.

Scarica l’App per entrare nella rete!

Per dispositivi iOS: https://apps.apple.com/it/app/netblind/id1462314008

Mentre per dispositivi Android: https://play.google.com/store/apps/details?id=it.netblind.netblind&hl=it

Buon lavoro ragazzi e a risentirci magari in futuro.

Per ulteriori spiegazioni, scrivere a: Carlo Sist, sist.carlo@gmail.com

Lazio – Tiflodidattica a distanza

IN EMERGENZA, SI TROVANO (E CONDIVIDONO) BUONE PRATICHE DI INTERVENTO

A distanza di due settimane dalla chiusura delle scuole anche la rimodulazione dei servizi scolastici del Sant’Alessio è operativa a pieno regime. I tiflodidatti, ordinariamente impiegati nelle scuole della Regione Lazio, stanno lavorando per proseguire “a distanza” il lavoro con gli studenti disabili visivi di tutte età, in modo da garantire la continuità del lavoro già impostato con lo studente e il mantenimento dei progressi scolastici. Si tratta di un impegno straordinario perché ciascun studente ha esigenze specifiche, modalità di approccio differenti e, in questa situazione di emergenza, il tiflodidatta non solo deve trovare risposte immediate alle peculiari istanze dello studente ma deve intercettare e risolvere il gap imposto dall’intervento educativo a distanza.

La tecnologia, come sempre, è il primo alleato dell’operatore, come pure dello studente disabile visivo. Skype, whatsapp, facetime, sono alcune delle applicazioni più usate per mantenere il contatto diretto tra operatore e studente. Si prosegue l’attività in tutte le discipline di studio: si preparano file audio, si sperimentano formule tecnologicamente più avanzate per lo studio dell’inglese, si continua a studiare matematica con il software lambda e greco con biblos. Le traduzioni dei libri da parte del centro di produzione materiale accessibile proseguono regolarmente e le consegne sono puntuali. Poi vi è quella parte non trascurabile di lavoro che i tiflodidatti devono allestire di concerto con gli istituti scolastici, la pianificazione dell’intervento educativo. Ma l’emergenza dettata dai tempi è anche un’occasione straordinaria per avviare il confronto e scambiare le buone pratiche che ciascun tiflodidatta sperimenta nel proprio lavoro quotidiano. Così sulla piattaforma PRO.MO., dove viene rilevato e pianificato l’intervento educativo per ciascun utente, è stato creato un forum dove i tiflodidatti si scambiano i materiali realizzati per i propri studenti: file audio, dispense e slide che accrescono i materiali a disposizione di tutti, in una importante e fornitissima ausilioteca virtuale, indispensabile in questa fase di emergenza e utilissima quando – si spera presto – recupereremo l’ordinarietà degli interventi nelle scuole e nelle famiglie. 

E quindi uscimmo ad ascoltar le stelle: Astronomia ed attività spaziali fra scienza, musica ed arti varie, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Per celebrare il “Dantedì”, la giornata dedicata al Sommo Poeta, si propone questa sessione remota, dal titolo ispirato al verso liberatorio con cui Dante accompagna la fine dell’avventura all’Inferno dei due protagonisti. La sessione, proposta a tutti ma pensata in particolare per le persone con disabilità visiva, espone un percorso nella storia alla scoperta dei legami tra astronomia e “canto”, in omaggio al ruolo di Dante quale sommo poeta della condizione umana “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”. Esistono infatti connessioni tra astronomia e “canto”, inteso anche in senso musicale, a partire da Pitagora, che esploreranno i tanti legami tra personaggi quali Galileo, Paganini, i fratelli Herschel, Puccini, Van Gogh, ma che coinvolgono anche poeti e musicisti minori, nonché…  l’equipaggio dell’Apollo 11.

L’iniziativa è organizzata su proposta dell’Unione Astrofili Italiani – Sezione Nazionale Divulgazione Inclusiva, e la collaborazione dell’I.Ri.Fo.R. e grazie alla radio web dell’UICI.