Noi nell’emergenza, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Settimane d’inferno.

Con le notizie in arrivo di nuovi morti e migliaia di contagi al giorno.

Con l’ansia di restare al proprio posto e la necessità di tutelare la salute propria e degli altri.

Con un Centenario dell’Unione da celebrare, onorare, ricordare…

Non sprecherò le poche righe a mia disposizione e la limitata pazienza dei miei lettori per raccontare quanto abbiamo fatto, quanto avremmo voluto fare e quanto impegno è costato tutto questo alla nostra Associazione e ai suoi dirigenti a ogni livello.

I provvedimenti governativi da orientare, interpretare e correggere perché hanno portato spesso confusione e disorientamento. Le esigenze sanitarie con i nostri soci perduti in questa assurda guerra contro un virus e le richieste dei nostri presidenti per avere aiuti, dispositivi, sostegno.

Tante sono state le iniziative di supporto che abbiamo messo in campo in queste settimane e tanta la consapevolezza di essere sempre e comunque insufficienti, inadeguati, impotenti…

Un servizio giornaliero di sportello telefonico gestito direttamente a turno dai componenti della Direzione Nazionale. Un supporto psicologico offerto gratuitamente dal nostro gruppo di professionisti del progetto “Stessa strada per crescere insieme”. Un gruppo di una trentina di professionisti tiflologi dei nostri Centri di Consulenza TifloDidattica, al lavoro ogni giorno per realizzare e supportare la didattica a distanza per i nostri ragazzi, anche segnati da disabilità aggiuntive alla cecità. Una convenzione con Croce Rossa Italiana per garantire sul territorio un aiuto e un’assistenza nei casi particolarmente bisognosi. Un’azione verso le grandi catene di distribuzione alimentare per offrire corsie preferenziali ai ciechi e agli ipovedenti che hanno esigenza della spesa a domicilio. Una ricerca incessante di dispositivi di protezione individuale per le nostre sedi e per i soci, da ottenere in forma gratuita dalla Protezione civile nazionale oppure ricorrendo al cosiddetto mercato parallelo, costoso e rischioso. I numerosi passi per ottenere la riattivazione del Servizio Civile Universale, interrotto forse troppo frettolosamente dal dipartimento all’indomani dei primi provvedimenti governativi del 9 marzo. Un martellamento mediatico perché non fossimo lasciati indietro nel momento peggiore. E credetemi: tanto, tanto altro ancora…

Abbiamo derogato e siamo pronti a derogare ancora a certe norme e disposizioni del nostro regolamento per assicurare all’Unione il massimo di linearità associativa e di pratica efficienza, soprattutto per garantire ai nostri soci e alle persone che rappresentiamo uno strumento di tutela, difesa e protezione.

Ci attendono ora giorni e settimane che porteranno il segno di una parola chiave già sulle labbra di tutti, al contempo obbligatoria e terribile: “distanziamento sociale”. Una espressione che minaccia di mutare la nostra vita quotidiana quasi senza accorgercene, con conseguenze devastanti su ciascuno di noi, ciechi e ipovedenti in particolare.

L’assenza della vista ci induce a fare del contatto fisico il veicolo principale di percezione, comunicazione, conoscenza. Quel veicolo che viene proprio messo fuori gioco dal cosiddetto distanziamento sociale.

Con quali modalità potremo fruire, infatti, dei servizi di assistenza istituiti per garantire la mobilità autonoma con l’accompagnamento sui mezzi di trasporto come treni e aerei, ecc…?

Come potremo insegnare a scrivere e a leggere in Braille ai nostri ragazzi dinanzi all’obbligo di indossare guanti protettivi e addirittura di evitare contatti delle mani?

Come potremo praticare le terapie riabilitative in ambulatorio o in piscina, soprattutto indirizzate alle persone con disabilità plurime, o la LIS tattile che si giova proprio delle mani quali strumenti di lettura e scrittura?

E come svilupperemo i corsi di orientamento e mobilità, le varie funzioni di apprendimento, le spiegazioni e illustrazioni, le visite ai musei accessibili, tutti quegli atti, insomma, che nella vita quotidiana di un cieco richiedono l’impiego delle mani?

Un tema drammatico, già evidenziato dall’OMS, che accompagnerà le fasi dell’emergenza e che probabilmente sopravviverà anche dopo, soprattutto se, come qualcuno ipotizza, gli effetti sociali dell’epidemia diventeranno permanenti fino a mutare qualche tratto delle abitudini e del modo di relazionarsi delle persone in Italia e nel mondo.

Saremo noi, l’Unione, come sempre, a doverci assumere il compito impegnativo e fondamentale di salvaguardare “la nostra gente” dinanzi alle misure sociali adottate per la riapertura e ripresa delle attività della vita sociale ed economica, avendo cura che esse rimangano rispettose dei Diritti e della dignità di ciascuno e che continuino a garantire la quantità, la qualità e il livello dei servizi finora assicurati.

Un compito già arduo, che ora diverrà difficilissimo, considerato il pericolo enorme di vedere scaricati sulle categorie sociali più deboli, come la nostra, i costi della pausa e della successiva ripresa.

Se di dibattito proprio si deve parlare in seno alla nostra Unione, a mio sommesso avviso, esso deve essere incentrato intorno a queste tematiche, senza chiuderci su noi stessi e senza rimanere inerti a rimirarci l’ombelico, rendendoci invece pronti a fornire suggerimenti, proposte, indicazioni, soluzioni che aiutino il popolo dei ciechi e degli ipovedenti a partecipare in modo attivo alla ripresa del Paese senza perdere i propri Diritti di persona con disabilità e le proprie prerogative di cittadino tra i cittadini.

Noi ci siamo. Uniti, compatti, determinati, pazienti… Come sempre. Più di sempre.

Emergenza di oggi e quale possibile futuro per domani, di Giorgio Ricci

Autore: Giorgio Ricci

Care Amiche, Cari Amici,

mi aggancio all’ultima parte del messaggio inviato dal Presidente nazionale all’Assemblea della Federazione delle istituzioni pro ciechi e in particolare nel passaggio dove si fa riferimento al fatto che probabilmente stiamo vivendo un momento simile a quello post seconda guerra mondiale.

Vedremo se sarà così. Sicuramente la nostra generazione, le nostre generazioni post belliche, vivono per la prima volta una vera e al momento unica e unitaria emergenza globale. Il Virus, questo strano virus che si diverte a farsi chiamare COVID 19, ha unito per la prima volta il mondo. Dall’Alaska al sud Africa, dallo stretto di Bering alla Patagonia e magari ha unito meno la Val Camonica e il Salento. Ma sicuramente tutti, ma proprio tutte le popolazioni hanno oggi lo stesso comune nemico che le unifica nella paura di un domani incerto o molto ma molto più incerto per coloro che già oggi muoiono di diarrea o di una semplice e innocua infezione, se hai i farmaci.

La vera prima e prioritaria emergenza già di oggi, anche nel mondo ricco, è l’emergenza economica e sociale. Innumerevoli nuclei familiari, innumerevoli donne e uomini che si troveranno a combattere contro il dramma della disoccupazione e della non occupazione. La povertà estrema e con essa l’aumento della povertà educativa per i figli di oggi e forse per quelli di domani e dopodomani, imporranno un chiaro ed evidente cambiamento del nostro modo di pensare e di essere comunità, diventando consapevoli dei limiti che dovremo imporci per cercare di non lasciare nel limbo economico, sociale e umano, tutti coloro che non saranno in grado di ritrovare un barlume di luce in questo lungo tunnel di disperazione, cominciando dai più fragili in assoluto.

E come ha detto in questo messaggio il nostro presidente, questo è solo l inizio, poi verranno i veri problemi. E tra le righe vorrei leggere anche un appello a non solo restare uniti e coesi e a smetterla di pensare a quello che oggi appare non prioritario, compresa la data del congresso e ancora prima a cose ancora molto meno importanti se non ridicole e superflue, se viste con l’ottica dell’emergenza e della morte che in alcune regioni ha colpito, colpisce e colpirà molte ancora moltissime persone. Quasi ogni abitante di alcune province conosce o ha conosciuto qualcuno che oggi non c’è più. E allora volere pensare a queste cose, appunto non così fondamentali, oggi è come volessimo giocare a scacchi piuttosto che a briscola sotto un bombardamento del nemico. Ci sarebbe da domandarsi poi, chi mai sarà il vincitore.

Amici miei, adesso e forse dopo troppe parole in breve, vorrei arrivare al cuore o al centro di quello che vorrei esprimervi.

In questi giorni, grazie ad un osservatorio che ho la fortuna e forse sfortuna di vivere, decine, centinaia di singole persone, nuclei familiari, venditori ambulanti, migranti già residenti e in regola con figli piccoli, disperati senza fissa dimora, stanno vivendo in estrema sofferenza questo drammatico momento. Il numero di essi, alla pari dei funghi dopo la pioggia di settembre, appare infinito, incredibilmente e inaspettatamente infinito. Chiedono al momento solo buoni spesa. E per fortuna, in questo nostro paese ancora chi è malato viene curato.

Ci sono già evidenti e chiari segnali e riscontri che la povertà assoluta sarà il vero dramma globale dei prossimi mesi e anni, anche nei paesi più ricchi.

E allora cari amici proviamo con tutta l’onesta intellettuale che ci contraddistingue ed anche riconosciuta, proviamo a pensare questo; a pensare che per fortuna i disabili visivi italiani hanno da tempo acquisito una più che serena e molto più che soddisfacente sicurezza economica e questo grazie alle meravigliose e dure battaglie di chi ha combattuto in questi lunghi decenni.

Da molti anni la sicurezza economica acquisita dai disabili visivi italiani, ha permesso a tutti noi di vivere una vita più che dignitosa, sia dal punto di vista personale che collettivo. Sono convinto che nel nostro paese, difficilmente ci possa essere una persona con disabilità visiva in grave difficoltà economica. Forse, da qualche parte, alcuni non avranno ancora potuto usufruire dei benefici previsti. Ma nella generalità questa è la realtà, e lo sappiamo molto bene. Proviamo a fare mente locale e proviamo a capre se quante delle persone che conosciamo versano in grave situazione economica e bisognose di una urgente fornitura di alimenti o buoni spesa. Probabilmente avremo qualche difficoltà a ricordare.

Ritorno al messaggio di Mario Barbuto e mi permetto di aggiungere. Amici miei noi tutti, ma proprio tutti, dobbiamo veramente fare un passo culturale decisivo. Noi siamo la società che viviamo, ma noi siamo anche la società che dobbiamo aiutare ad uscire da questa nuova e incertissima emergenza globale. Perché solo se siamo soggetti attivi, possiamo continuare a lottare anche per noi stessi e soprattutto per i più fragili tra noi, anche di domani. Forse il primo vero atto d’amore verso gli altri è quello di pensare che moltissimi altri milioni di nostri concittadini, per parlare solo del nostro paese, cominciano ad avere problemi e inquietudini proprie di altre latitudini. Noi, quasi tutti noi, per fortuna non abbiamo bisogno di telefonare ai servizi sociali dei comuni , alla Caritas, alla croce rossa o alla san vincenzo, per avere un pacco viveri. Per fortuna noi siamo economicamente molto più forti. Noi abbiamo bisogno di altro, ma dovremo lavorarci sopra per averlo questo altro. Lavorarci molto e da subito. Perché saranno milioni di persone ad essere fragili e dovremo cominciare a pensare come noi possiamo e potremo aiutare questo popolo infinito e bisognoso a superare queste fragilità Perché noi se vogliamo possiamo fare molto anche per gli altri, ma cominciando dal non chiudersi in noi stessi e nei soli nostri bisogni e necessità.

Nulla è più scontato. Proprio nulla e forse neppure la dignità economica raggiunta con tanta fatica. Un abbraccio a tutte e tutti voi, soprattutto a coloro che più stanno soffrendo questo momento, e perdonatemi anche qualche passaggio provocatorio, ma fatto con il cuore e un po’ di preoccupazione per quello che forse ancora non abbiamo ben compreso.

Un’esperienza da condividere, di Mena Mascia

Autore: Mena Mascia

Vi racconto una storia che mi sta impegnando abbastanza, ma che mi gratifica molto.

Il tutto risale all’inizio della clausura forzata che ancora oggi, e davvero speriamo per poco, vede tutti noi relegati in casa.

In uno dei tanti pomeriggi che stavo trascorrendo immersa nella lettura, mi arrivò una telefonata da una persona della quale non mi sembrò di riconoscere il numero. Più per curiosità che per una reale voglia di comunicare con degli sconosciuti, decisi di rispondere, e feci bene, perché a contattarmi era una capo scout che aveva visto il mio nome sulla rete.

Nell’intento di non perdere il contatto con le ragazze della sua squadriglia, anche in tempo di isolamento, le era venuto in mente di proporre loro di imparare a lavorare a maglia e particolarmente ai ferri e si era messa a cercare su youtube, dove tanto tempo fa io avevo inviato a Giuseppe Digrande un video su cosa noi non vedenti potessimo e sapessimo fare.

Mi aveva rintracciata ed eccola lì a chiedermi se fossi disposta a darle una mano per rendere reale l’idea che da qualche giorno le attraversava la mente. Naturalmente l’avremmo concretizzata on line. Benché un po’ timorosa di non farcela, ma non pensandoci troppo, impulsiva come sono, decisi di provarci. Mi spaventava non poco l’impatto che avrei avuto con chi era dall’altra parte del computer, però, se avevo deciso di mettermi in gioco, l’avrei fatto, sfidando la mia autostima che non è molta.

L’esperimento che ancora oggi continua per due volte alla settimana, con la soddisfazione di tutte, ebbe inizio il 14 marzo e terminerà quando ognuna di noi potrà dedicarsi liberamente ad altro.

Gli incontri si concluderanno con l’avere imparato i punti base con cui la fantasia delle piccole apprendiste potrà sbizzarrirsi a creare disegni colorati e forse, chi può dirlo, indumenti da indossare, confezionati con le proprie mani. E’ l’augurio che mi sento di fare loro, perché ricordino positivamente questi mesi d’innegabile disagio, convivere col quale non è stato facile per nessuno.

Non ho mai visto personalmente le ragazze che seguono le mie spiegazioni, e non vi nascondo che la loro presenza fisica mi manca, ma mi risultano piacevoli le loro giovani voci che chiedono, rendendo sempre più gratificante per me ogni incontro con loro.

Se a qualcuna non viene facile un movimento, so che corre a chiedere delucidazioni alla nonna, logicamente se ha la possibilità di averla vicina, assaporando con lei una ritrovata complicità.

Non mi soffermo a commentare oltre un’esperienza bella che ha dato qualche momento di creatività a delle ragazzine, forse non abituate ad usare le mani, se non per digitare compulsivamente sulle icone dello smartphone, ma che ha reso maggiormente orgogliosa me per essere stata in qualche modo capace di trasmettere loro la voglia di cimentarsi con una di quelle belle arti antiche che oggi sono purtroppo scomparse, ma che pretendono calma e riflessione, consentendo alla coordinazione delle mani col cervello dei movimenti armoniosi.

Torino – Segreteria telefonica del 17 aprile 2020

COMUNICATI DEL 17 APRILE 2020

•          Riunione Consiglio Direttivo UICI Torino

•          Teniamoci in contatto

•          Servizio spesa a domicilio UNIVoC

•          Servizio UNIVoC supporto telefonico

•          Emergenza Coronavirus: restiamo a casa

•          Decreto “Cura Italia” e persone con disabilità

•          Spesa assistita e consegne a domicilio

Riunione Consiglio Direttivo UICI Torino

L’emergenza Covid-19 non ferma l’attività del Consiglio Direttivo UICI Torino, che mercoledì 22 aprile, alle ore 16, si riunirà in teleconferenza per affrontare alcuni temi rilevanti. Tra gli argomenti all’ordine del Giorno, la relazione morale sulle attività del 2019 e il bilancio consuntivo, la gestione di attività e servizi in questo delicato momento di emergenza, ma anche le strategie per la successiva fase di riapertura.

Teniamoci in contatto

A causa dell’emergenza Coronavirus la sezione UICI Torino ha dovuto, per ragioni di sicurezza, chiudere le sedi associative e i centri riabilitativi. La riapertura sarà possibile solo quando ve ne saranno le condizioni. Al riguardo seguiamo con la massima attenzione le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie e politiche. Ma anche a distanza cerchiamo ogni possibile mezzo per mantenere un contatto con i soci e per non farli sentire soli. Per necessità urgenti è possibile contattare la sezione sia al telefono, sia via e-mail. Il numero telefonico di riferimento è il 338 35 77 720, attivo dal lunedì al venerdì, in orario 10-12 e 15-17 (risponde la sig.ra Maria Triventi della segreteria UICI Torino). In alternativa è possibile usare la casella di posta elettronica uicto@uiciechi.it. Il personale UICI Torino provvederà a leggere le e-mail e farle arrivare ai vari consiglieri. Ricordiamo inoltre che il sito internet www.uictorino.it e la pagina Facebook UICI Torino vengono costantemente aggiornati, per fornire in tempo reale novità e aggiornamenti, ma anche suggerimenti di proposte accessibili per trascorrere queste lunghe giornate.

Servizio spesa a domicilio U.N.I.Vo.C.

Per venire incontro alle necessità di chi è più solo, in questo momento di grave emergenza, la sezione U.N.I.Vo.C. ha rafforzato il servizio di spesa a domicilio rivolto alle persone con disabilità visiva. Compatibilmente con la disponibilità di volontari in servizio, chi avesse bisogno di ricevere a casa prodotti di prima necessità, può farne richiesta alla sezione. L’incaricato che recapiterà la spesa a domicilio, avrà cura di lasciarla fuori dalla porta di casa, così da evitare ogni possibile occasione di contagio. Per maggiori informazioni e per richiedere il servizio è possibile contattare la sig.ra Enza Ammendolia (al numero 339 683 60 01) oppure la sig.ra Laura Nanni (al numero 333 777 33 09). Per ragioni di sicurezza è invece temporaneamente sospeso il servizio di accompagnamento.

Servizio U.N.I.Vo.C. supporto telefonico

In questi giorni di isolamento forzato, chi vive da solo è particolarmente esposto al rischio di lasciarsi sopraffare dallo sconforto e dal senso di abbandono. Per mantenere un contatto con i soci e gli amici, la sezione U.N.I.Vo.C. ha deciso di attivare un servizio di supporto a distanza, svolto telefonicamente. Chi avesse necessità particolari o semplicemente avesse bisogno di parlare con qualcuno e di sentire una voce amica, può contattare la sig.ra Enza Ammendolia (al numero 339 683 60 01) oppure la sig.ra Laura Nanni (al numero 333 777 33 09). Entrambe sono disponibili, nei limiti del possibile, ad affrontare eventuali criticità, ma soprattutto a mettersi in ascolto, offrendo una parola di sostegno e di incoraggiamento in questo momento difficile.

Emergenza Coronavirus: restiamo a casa

Ricordiamo che, come disposto dalla autorità competenti per l’intero territorio nazionale, al fine di limitare al massimo ogni possibile occasione di contagio, tutti i cittadini sono chiamati a rimanere il più possibile in casa. E’ consentito uscire solo per comprovate ragioni di salute, per andare al lavoro, o per acquistare prodotti essenziali. Se una persona con disabilità visiva ha necessità di uscire di casa per una delle ragioni sopra indicate, può farlo con l’aiuto di un accompagnatore. Tutti gli altri movimenti, comprese visite ai parenti e passeggiate, devono essere eliminati. Per chi ha un cane, sono possibili uscite, purché molto brevi.

Ricordiamo inoltre che è essenziale lavarsi spesso le mani, evitare di toccarsi occhi, naso e bocca, mantenere una distanza di almeno un metro dagli altri individui. Alle persone anziane a chi abbia un fisico già reso più fragile da altre patologie, si raccomanda una speciale cautela.

Decreto “Cura Italia” e persone con disabilità

Per far fronte all’emergenza, lo scorso 16 marzo il Governo ha varato il decreto “Cura Italia”, che contiene anche una serie di misure a sostegno delle persone con disabilità. Tra i provvedimenti riguardanti il lavoro, segnaliamo un’estensione dei permessi retribuiti previsti dalla legge 104/1992 per i mesi di marzo e aprile. Ai 3 giorni mensili ordinari se ne aggiungono ulteriori 12. Quindi per il periodo marzo-aprile sono previsti complessivamente 18 giorni: 3 per ogni mese più 12 distribuibili sul bimestre. L’estensione dei permessi si applica sia a chi assista un familiare con grave disabilità, sia ai lavoratori disabili, purché già in possesso del riconoscimento della legge 104. Per conoscere più nel dettaglio gli interventi per le persone disabili previsti dal decreto “Cura Italia”, rinviamo al compendio scritto dall’avocato Franco Lepore, disability manager della Città di Torino e responsabile settore lavoro Uici Piemonte. Il testo è pubblicato sul nostro sito internet www.uictorino.it.

Spesa assistita e consegne a domicilio

Nel pieno dell’emergenza, anche fare la spesa online o al telefono sta diventando complicato, a causa dei tempi d’attesa che spesso si sono molto allungati. La nostra Unione ha chiesto alle catene della grande distribuzione di riservare un canale preferenziale per le persone disabili che vivono sole o che non possono contare su altri aiuti.

Nella nostra città, il supermercato Carrefour di Corso Montecucco mantiene attivo il progetto “i miei occhi per la tua spesa”, che consente ai disabili visivi di fare acquisti con l’assistenza di un operatore Carrefour. Il servizio è gratuito ed è attivo il mercoledì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 19 (con un massimo di 4 assistenze per ogni turno). Per richiedere l’accompagnamento è necessario telefonare al numero 011 70 74 759 oppure 011 70 74 762.

Per chi abita nella zona del ciriacese, ricordiamo l’accordo che la nostra sezione ha da poco sottoscritto con il supermercato Crai di San Francesco al Campo (via Torino 168). Le persone con disabilità visiva possono ordinare telefonicamente la spesa e riceverla a domicilio senza costi aggiuntivi, se i loro acquisti superano la cifra di 50 €. Gli ordini possono essere effettuati telefonando al numero 011 014 21 06 il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 18 e il martedì e il venerdì dalle 8 alle 10. Le consegne avvengono il martedì e il venerdì dopo le 10, previo accordo con i clienti.

Inoltre sul sito www.confesercenti-to.it è disponibile una lista, divisa per Comuni, di negozi, piccoli e grandi, che effettuano consegne a domicilio.

Torino – Notiziario audio 011NEWS, n. 15-2020

Al seguente link potete ascoltare la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 15/2020 di venerdì 17/4/2020:

https://www.uictorino.it/?mailpoet_router&endpoint=track&action=click&data=WyIxMTI2IiwiMWRlOWdyOXEzZ3Rja2NnczRvOGtvbzRvY280bzhzNGsiLCIyOCIsIjUwNDNhODdhN2ExNSIsZmFsc2Vd

In primo piano:

– Giampiero Griffo, esperto di disabilità, nella squadra nominata dal Governo per progettare la ripartenza del Paese;

– Scuola: per aiutare genitori e insegnanti, la sede nazionale UICI lancia un servizio di consulenza telefonica;

– Decreti, ordinanze e moduli diffusi dalle pubbliche amministrazioni in questi tempi di emergenza sono spesso inaccessibili ai disabili: servono accorgimenti per non escludere nessuno.

Buon ascolto!

Sport – Rinviato il Torneo internazionale di Scacchi “Memorial Claudio Levantini”

Con la presente comunichiamo che il Torneo internazionale di Scacchi “Memorial Claudio Levantini”, indetto dal nostro Gruppo sportivo, che avrebbe dovuto tenersi dal 14 al 17 maggio 2020, è stato rinviato.
A causa delle attuali condizioni sanitarie mondiali dovute alla pandemia di Covid-19, che tutti conosciamo purtroppo molto bene, è stato necessario cancellare la data di maggio in cui avrebbe dovuto svolgersi questo torneo, presso le sale dell’Istituto dei Ciechi di Milano.
Speriamo di poter riproporre la manifestazione in ottobre, mantenendone inalterate le modalità, sempre che le condizioni lo permettano.
Sarà comunque nostra premura comunicare a tutti il più sollecitamente possibile la data effettiva del torneo.
Tenetevi in forma perché lo sport non si ferma!
A rivederci tutti al più presto per riprendere la vita del nostro GSD!

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7
20122 Milano
tel.: +39 327 83 46 575
Email: info@gsdnonvedentimilano.org
Web: www.gsdnonvedentimilano.org

“Voce Nostra” n. 8 16-30 aprile 2020

Si comunica che in data 20 aprile 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Voce Nostra” n. 8 16-30 aprile 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2380

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Attualità (a cura di Vincenzo Massa)

Restiamo a casa (di Antonio Russo)

Per non sentirsi soli (di Cesare Barca)

Coronavirus e bambini, le paure che non sanno confessare. Prendeteli sul serio (e non fidatevi del loro sorriso) (di Walter Veltroni)

Medicina- Perché è così difficile non toccarsi il viso con le mani

In cucina- Plumcake alla frutta

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Slash Radio Web: Comunicazioni e dialogo con il Presidente, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

oggi più che mai sento la necessità e l’urgenza di comunicare e dialogare con soci e dirigenti, anche in vista della riunione ordinaria del Consiglio Nazionale del 24 aprile prossimo.

Un mezzo prezioso è SlashRadio che mi offre la possibilità di informare, comunicare e soprattutto dialogare con voi.

Con questo obiettivo, d’accordo con la Radio, ho organizzato una trasmissione radiofonica fissata per:

Mercoledì 22 aprile 2020

dalle 17.30 alle 18.30.

Durante la trasmissione, nel mio ruolo di Presidente Nazionale, darò importanti comunicazioni  e risponderò in diretta a tutte le domande che mi vorrete rivolgere.

In questa situazione particolare causata dall’emergenza COVID 19, desidero più che mai condividere con voi un momento comune di incontro e riflessione e vivere insieme un frammento del nostro tempo, anche se abbiamo già avuto occasione con molti di scambiare opinioni e considerazioni su tutti i temi riguardanti la vita associativa e gli impegni gravosi che ci attendono nei prossimi mesi.

Le modalità di contatto per intervenire e dialogare sono:

– email, all’indirizzo chiedialpresidente@uiciechi.it

– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

telefono, durante la diretta, al numero 06.920.925.66

Per ascoltare SlashRadio sarà sufficiente digitare la stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Per sistemi IOS e MAC, la stringa sarà: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u

in alternativa accedere alla nostra app Slash Radio Web di Erasmo Di Donato.

Per i possessori dell’assistente vocale Alexa di Amazon è disponibile la skill di Slash

Radio Web.

I comandi sono:

– Alexa, AVVIA Slash Radio Web

Oppure                 

– Alexa APRI Slash Radio Web

di seguito il link di riferimento per Alexa Skill su Amazon Prime: https://www.amazon.it/dp/B07NS18BTQ/ref=sr_1_1_nodl…

Vi attendo numerosi e vi raccomando vivamente di presenziare e partecipare a questo momento di dialogo che tanto significherà per questo vostro Presidente.  Vi aspetto mercoledì alle 17.30 su SlashRadio e prego dirigenti e presidenti sezionali e regionali di essere presenti.

Modena – Iniziative UICI

In questo periodo particolare si è pensato di organizzare un appuntamento gioviale nel quale ritrovarci telefonicamente, ogni settimana, per trascorrere un’ora insieme.
Il primo di questi sarà venerdì 24 aprile alle ore 16.
La modalità che abbiamo pensato è quella della sala telefonica virtuale che alcuni di noi già conoscono.
Per accedere a questa sala virtuale bisogna comporre il numero 059 8341111 e successivamente digitare il codice d’accesso 192726 seguito dal tasto cancelletto.
Inoltre abbiamo pensato di realizzare una Lotteria a premi.
L’incasso naturalmente sarà utilizzato per mantenere le nostre attività in questo momento di crisi generale.
Ogni settimana all’interno del nostro incontro del venerdì annunceremo i nomi dei vincitori dei premi.
Ogni primo estratto del giovedì delle seguenti ruote vincerà i premi corrispondenti:
1) Bari: premio n. 1 mascherina chirurgica
2) Cagliari: premio n. 1 uovo fondente
3) Firenze: premio n. 1 mascherina chirurgica
4) Genova: premio n. 1 bilancia pesa persona parlante
5) Milano: premio n. 1 mascherina chirurgica
6) Napoli: premio n. 1 uovo al latte
7) Palermo: premio n. 1 bilancia pesa persona parlante
8) Roma: premio n. 1 sveglia parlante
9) Torino: premio: n. 1 uovo fondente
10) Venezia: premio n. 1 uovo al latte
11) Nazionale: premio n. 1 misura pressione parlante
Si può partecipare prenotando 1 o più numeri al 059 300012 o via mail a uicmo@uiciechi.it.
1 numero 3 euro, 5 numeri 12 euro
Il contributo anticipato va effettuato entro le ore 14 di ogni giovedì con le seguenti modalità:

  • bonifico bancario a Unione Ciechi di Modena, IBAN: IT41E0344012900000000312500
  • tramite Paypal modalità Familiari e amici (NO beni Servizi) a uicmo@uiciechi.it
    90 numeri = 270 € cerchiamo di raccogliere il massimo!!!

Nel caso venisse estratto un numero non prenotato il premio verrà rimesso in palio con una nuova lotteria la settimana seguente.
Ogni giovedì, dopo le 14, daremo comunicazione sui nostri soliti canali (gruppo whatsapp e facebook) dei numeri effettivamente prenotati!

Siamo in tanti, cerchiamo di dare il nostro contributo alla NOSTRA causa!

Ricordo infine che siamo in grado di fornirvi mascherine filtranti (Uni En 149:2019) su prenotazione.
Il costo di una mascherina è di 2 euro, consegna a domicilio con costo aggiuntivo di 5€.
Oppure potete ritirarle, solo su prenotazione da effettuare almeno 4 giorni prima, tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 presso la nostra sede in via Don Lorenzo Milani, 54 a Modena.
Pagamento:

  • in contanti alla consegna
  • tramite bonifico bancario Unione Ciechi di Modena, IBAN: IT41E0344012900000000312500
  • tramite Paypal modalità Familiari e amici (NO beni Servizi) a uicmo@uiciechi.it

La disponibilità sarà da mercoledì 22 aprile 2020.
Per le prenotazioni contattare via Whatsapp il numero: 3397385484 oppure
via mail a uicmo@uiciechi.it.
PROTEZIONE FACCIALE- MASCHERINA FILTRANTE DESCRIZIONE GENERALE
Mascherine classificate di Tipo 1 secondo norma UNI EN 149:2009,
prodotte in base alla procedura in deroga di cui all’art. 15 del D. Lgs. 18 del 17/03/2020. I test di laboratorio previsti dalla UNI EN 149:2009 sono in corso di realizzazione, sono state effettuate le prove di biocompatibilità (citotossicità) sul materiale di partenza con esito
positivo. CARATTERISTICHE TECNICHE Le mascherine sono MONOUSO. Non contengono lattice. Non sono da considerarsi sterili. Sono realizzate in 3 strati di tessuto non tessuto (100 % polipropilene, esente da fibre di vetro) idrorepellente e traspirante, peso gr 55 mq. Gli elastici sono realizzati in 100 % poliuretano e non contengono lattice. Buona resistenza alla trazione sia longitudinale che trasversale – Idrorepellente – Ultraleggera – Ipoallergenica. Colore BIANCO/AZZURRO o altri secondo disponibilità. Le dimensioni sono di mm 170X 100 USI PREVISTI E SCONSIGLIATI Le mascherine sono progettate per ridurre al minimo il trasferimento di microrganismi patogeni Sono inoltre in grado di ridurre la possibilità di contagio per via respiratoria, se indossate da una persona malata. Non sono idonee per un utilizzo in sala operatoria o altre condizioni simili. In particolari situazioni di epidemia o pandemia possono essere utilizzate anche da altre persone per ridurre il contagio interpersonale. Non vanno tuttavia intese come un Dispositivo di Protezione Individuale. Uso e getta (monouso).