Imparare ad accogliere i bimbi ciechi o ipovedenti negli asili nido, riconoscendo le loro necessità e studiando come riadattare spazi, giochi e attività educative per favorire l’apprendimento e la socializzazione. Sono questi gli scopi del corso di formazione online, completamente gratuito per le educatrici dei nidi pubblici, privati e convenzionati del Lazio, disponibile sulla piattaforma www.formazionesantalessio.it. Il corso è realizzato dal Centro Regionale Sant’Alessio all’interno del progetto “Il nido è di tutti” ed è promosso dalla Regione Lazio, nell’ambito del Pacchetto Famiglia, con l’Asp Asilo Savoia.
“Nonostante la crisi sanitaria in corso – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli – continuano le iniziative promosse dalla Regione Lazio per l’inclusione. L’asilo nido è una tappa fondamentale per lo sviluppo dei bambini. Nella fascia d’età dai 3 mesi ai 3 anni, l’apprendimento avviene grazie allo sviluppo sensoriale: toccare, udire i suoni, muoversi nello spazio e scoprire con la bocca sono esperienze naturali importantissime, soprattutto per i bimbi disabili visivi, e queste esperienze nei nidi vengono indirizzate da personale competente. Questo progetto mira proprio a fornire alle educatrici e agli educatori strumenti ancora più avanzati per favorire l’ingresso negli asili dei piccoli non vedenti. In questo modo, superata l’emergenza Covid-19, quando le attività dei nidi potranno ripartire, potremo garantire nidi maggiormente inclusivi”.
“Un’opportunità di apprendimento che certamente migliorerà l’inclusione dei bimbi con disabilità visiva – fa sapere Amedeo Piva, presidente del Sant’Alessio, Ente pubblico leader nella formazione e riabilitazione di adulti e bambini disabili visivi -. Attualmente solo il 5% dei piccoli non vedenti o ipovedenti frequenta il nido, è importante dire alle famiglie che nei nidi della nostra regione troveranno personale adeguatamente formato per dare a tutti le migliori opportunità di inserimento e prepararli ad affrontare le successive tappe formative”.
Il corso online si compone di 12 moduli, fino a 100 ore di formazione riconosciute con attestato di frequenza. “Le lezioni sono tenute dagli specialisti del Sant’Alessio che hanno peculiare e riconosciuta competenza nel campo di cecità e ipovisione – continua Piva -, offrono una panoramica sugli aspetti della disabilità visiva nella prima infanzia e forniscono indicazioni tiflologiche, psicopedagogiche e strategie per la realizzazione della programmazione educativa. Al termine del corso, le educatrici – aggiunge il presidente del Sant’Alessio – avranno acquisito conoscenze relative alla psicologia dello sviluppo nel bambino con disabilità visiva anche con minorazioni aggiuntive, sapranno adeguare gli strumenti per migliorare l’apprendimento, rilevare le abilità e preparare i bimbi ciechi e ipovedenti alle successive tappe formative”.
“Come sempre l’Asp Asilo Savoia, insieme alla Regione Lazio e al S. Alessio, dimostra che il sistema pubblico dei servizi alla persona è in grado di dare risposte efficaci, innovative e adeguate alle esigenze delle comunità – aggiunge il presidente dell’Asp Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni -. L’attuale fase di emergenza sanitaria ci stimola ancora di più nell’elaborazione di soluzione e strumenti di intervento moderni che ci consentiranno, una volta superata l’attuale situazione, di concorrere tutti insieme alla ripresa economico-sociale del Paese”.
Archivi autore: Giada Voci
Pesaro Urbino – Iniziativa a favore della formazione dei nostri ragazzi, di Maria Mencarini
La sezione provinciale di Pesaro Urbino ha organizzato specificatamente un servizio di supporto telefonico per docenti, educatori, genitori degli alunni e studenti di tutta la provincia di ogni ordine e grado.
La consulenza gratuita è espletata dai professionisti del centro tiflodidattico I.Ri.Fo.R. Pesaro esperti nella tiflodidattica e nel supporto tecnico informatico per le varie disabilità visive e, nello specifico, anche per bambini e ragazzi con pluriminorazioni anche gravi.
Il servizio è disponibile al numero cellulare 349.5335429 nelle mattine di lunedì e venerdì dalle ore 10 alle ore 13, e lunedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18.
Il servizio si affianca a quello dello sportello psicologico gratuito già in funzione dai primi giorni di chiusura delle scuole.
Invito quindi genitori e insegnanti ad approfittare di questa opportunità per avere un valido aiuto nella gestione della scuola digitale che non deve lasciare indietro nessuno anche se, purtroppo, stiamo registrando diverse carenze soprattutto nella scuola primaria dove, ovviamente, la presenza fisica è particolarmente importante e predominante.
Raccomando a tutti coloro che leggeranno questa informativa, di contribuire alla diffusione del servizio che aiuterà certamente i nostri ragazzi; vi ringrazio anticipatamente e vi saluto cordialmente.
“Corriere Braille” n. 16 22-28 aprile 2020
Si comunica che in data 22 aprile 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Corriere Braille” n. 16 22-28 aprile 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 22 aprile 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente:
Si riporta di seguito il sommario della rivista:
Noi nell’emergenza (di Mario Barbuto)
Emergenza di oggi e quale possibile futuro per domani (di Giorgio Ricci)
Appello ai musei e ai luoghi della cultura per l’accessibilità digitale totale
Uici di Pordenone al tempo del Covid-19 (di Giorgio Piccinin)
Iniziative Uici Modena
Uici Catanzaro: La solidarietà ai tempi del Covid-19
Cosa bolle in pentola per i fisioterapisti (di Giovanni Cancelliere)
Informatutto: Speciale Covid-19 (a cura di Alessandro Locati)
Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp
Dimissioni formali di Marco Condidorio dalla Direzione Nazionale
Nell’ultima riunione della Direzione Nazionale abbiamo preso atto delle dimissioni di Marco Condidorio da componente della Direzione Nazionale.
Infatti, a norma dell’art. 3, comma 26, del Regolamento Generale, le dimissioni, una volta che siano state acquisite agli atti, sono irrevocabili e sono immediatamente efficaci dal momento della protocollazione.
La Direzione ha voluto esprimere il proprio rammarico per questa scelta, non mancando, allo stesso tempo, di sottolineare l’inopportunità temporale della decisione e ha assunto alcune conseguenti misure di carattere organizzativo che vi riassumo di seguito:
- la Commissione istruzione rimane affidata al coordinamento della componente Linda Legname,
- la Commissione terza età viene affidata al coordinamento del componente Eugenio Saltarel,
- al tavolo tecnico costituito presso il MIUR, in sostituzione di Condidorio, viene prevista la partecipazione, anche in rappresentanza della Federazione delle Istituzioni pro Ciechi, del Prof. Michele Borra, Vice Presidente della Federazione e persona di particolare competenza nel ramo,
- acquisita la disponibilità dei componenti interessati, le competenze territoriali vengono modificate come segue:
- la Basilicata e la Puglia vengono affidate a Linda Legname,
- il Molise a Adoriano Corradetti,
- la Campania a Angelina Pimpinella.
Nella prossima riunione del Consiglio Nazionale sarà affrontato il tema della eventuale sostituzione in Direzione e saranno assunte tutte le decisioni opportune.
Museo Omero – Biennale Arteinsieme un appello ai musei e ai luoghi della cultura per l’accessibilità digitale totale
In questo periodo in cui anche i musei e i luoghi della cultura si sono trasferiti sul web, il Museo Tattile Statale Omero di Ancona promuove un’edizione speciale della Biennale Arteinsieme – cultura e culture senza barriere, invitando tutti i musei e i luoghi della cultura ad adottare iniziative digitali accessibili alle persone con disabilità.
Utilizzare i canali social, ma con attenzione alla fruibilità del materiale proposto: video con sottotitoli per le persone sorde e descrizioni audio per le persone non vedenti, immagini con descrizione scritta o audio per le persone non vedenti, testi chiari e ad alta leggibilità per le persone con disagio mentale.
I musei e i luoghi della cultura sono inoltre invitati a pubblicare sui loro social e siti web un messaggio testo e audio di vicinanza e solidarietà alle persone con disabilità, per farle sentire meno sole e parte integrante della nostra società.
Un appello lanciato in un periodo difficile per tutti, ma a volte drammatico per le persone più fragili o con disabilità. Grazie anche alla collaborazione del Mibact l’invito è stato ampiamente diffuso a tutte le realtà museali italiane.
Il materiale realizzato può essere inviato all’email artesieme@museoomero.it e viene costantemente condiviso e pubblicato nella pagina Facebook Biennale Arteinsieme dove sono disponibili ulteriori informazioni. Ad oggi hanno risposto all’appello, tra gli altri, la Pinacoteca di Brera di Milano, la Certosa e museo nazionale di San Martino di Napoli, l’Archivio di Stato di Ancona, i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata, Il Palazzo delle Esposizioni di Roma.
La Biennale Arteinsieme, nata nel 2003, Anno Europeo del Disabile, ha lo scopo di favorire l’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità e di quelle svantaggiate per provenienza da culture altre attraverso la valorizzazione dell’arte e dei beni culturali, con particolare riferimento all’arte contemporanea. Le istituzioni culturali fino ad oggi coinvolte nel progetto sono infatti più di 1.500. Per la prima volta, a diffusione nazionale, le realtà museali e i luoghi della cultura si impegnano per essere totalmente accessibili a livello digitale.
Sicilia – Coronavirus, dai ciechi un aiuto per la teledidattica scolastica
Il presidente regionale dell’Unione Minincleri, “La nostra esperienza per prevenire patologie legate all’uso degli schermi dei pc”. Il lavoro della Stamperia Braille per lo studio a distanza per non vedenti e ipovedenti e l’assistenza psicologica. Il nodo dei finanziamenti
L’allarme era stato lanciato a Messina in un convegno dell’Uici del dicembre scorso: fasce sempre più ampie di giovani diventano ipovedenti per patologie legate all’uso massiccio degli schermi a luce blu.
E l’emergenza coronavirus e le disposizioni del Ministero dell’Istruzione sulla teledidattica, con gli studenti che devono trascorrere ore davanti al pc, hanno fatto riesplodere il problema.
“È ai nostri esperti dei Centri di consulenza tiflodidattica – sottolinea Gaetano Minincleri, presidente regionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti – che gli insegnanti curriculari si rivolgono con crescente preoccupazione anche per i rischi che corrono i loro allievi vedenti, che cominciano a mostrare segni, per esempio, di secchezza oculare. E noi cerchiamo di rassicurarli e indirizzarli al meglio in base all’esperienza da noi acquisita negli anni e alle collaborazioni con importanti strutture pubbliche di medicina sul territorio”.
La fiducia del mondo della scuola nell’Uici e nella Stamperia Braille deriva dai decenni in cui quest’ultima istituzione ha sostenuto, stampando libri in braille e in large print, l’integrazione nelle aule prima di pochi non vedenti e poi di un numero sempre maggiore di ipovedenti. Questi ultimi, per avere idea della situazione, nel nostro Paese sono un milione e mezzo a fronte dei trecentosessantamila non vedenti.
“Immaginerete i problemi – spiega Nando Sutera, responsabile del Centro di consulenza tiflodidattica, che serve Catania, Messina, Siracusa ed Enna – quando le scuole sono passate alla teledidattica. Lavoriamo venti ore al giorno anche perché non possiamo adottare soluzioni buone per tutti: ogni studente con problemi di visione ha bisogno che gli venga cucita addosso la teledidattica come un abito su misura. Ma grazie al grande senso di responsabilità degli insegnanti curriculari e di sostegno e degli assistenti alla comunicazione, che hanno un ruolo tecnico, riusciamo ad adeguare il materiale didattico alla condizione sensoriale del ragazzo facendo sì, per esempio, che un file di testo possa essere ascoltato usando la sintesi vocale. E con alcune famiglie stiamo lavorando anche alla realizzazione di video che possano alzare il livello del confronto sulla didattica a distanza e il sostegno“.
“Abbiamo poi scoperto – aggiunge Minincleri, che è anche un ex docente – di poter essere utili anche in altro. Per esempio siamo ormai pronti a estendere anche alla scuola siciliana la rete di assistenza psicologica telefonica approntata per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Insomma, stiamo consolidando una rete virtuosa dialogante sui bisogni di tutti gli studenti, siano essi non vedenti, ipovedenti o vedenti“.
Il presidente Minincleri ha poi posto l’accento su due questioni particolarmente delicate: la carenza di dispositivi multimediali ed elettronici specifici per gli studenti in particolare con pluridisabilità e anche altro.
“I nostri governanti – ha sottolineato – continuano, giustamente, a ripeterci, che nessuno dev’essere lasciato indietro, soprattutto gli ultimi. Ma questo contrasta con le recenti voci di tagli a strutture come Uici e Stamperia Braille che, durante quest’emergenza, si stanno impegnando con tutte le loro forze perché il diritto all’uguaglianza tra cittadini sancito dalla Costituzione venga garantito”.


Sicilia – Coronavirus: Unione ciechi, un numero di telefono di aiuto ai vedenti
Istituito dal presidente regionale dell’Unione Minincleri per soddisfare le numerose richieste di assistenza legata ai disturbi visivi indotti dalla teledidattica e a quelli psicologici causati dall’emergenza coronavirus
Il presidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti della Sicilia, Gaetano Minincleri, ha istituito stamattina un numero di telefono dedicato per soddisfare le numerose richieste di assistenza legata ai disturbi visivi indotti dalla teledidattica e a quelli psicologici causati dall’emergenza coronavirus che giungono all’Uici in particolare dalle scuole isolane. Il numero dello sportello telefonico è lo 095/2501340 e sarà attivo tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30.
Catanzaro – La solidarietà ai tempi del Covid-19
Da settimane ormai, a causa di questo silenzioso ed invisibile nemico che è il Covid-19, stiamo vivendo fra la paura di essere contagiati e il senso di responsabilità, solidarietà e coesione che oggi più che mai sono necessari per superare l’emergenza sanitaria. Questa situazione ci obbliga a stare in casa per il bene di tutti ma non può far dimenticare che tante persone si trovano in difficoltà, soprattutto in questo momento.
La sezione territoriale Uici di Catanzaro infatti, da sempre attenta ad ascoltare e pronta a risolvere i bisogni delle persone non vedenti, ipovedenti, pluriminorati e delle loro famiglie, oggi in particolar modo sente che non può ignorare chi sul territorio ha necessità di supporto fisico ma anche morale. Per questo motivo la presidente sezionale Uici di Catanzaro Luciana Loprete ha deciso di prendere contatti con i responsabili delle case famiglie della zona per comprendere fattivamente il tipo di aiuto che potessero fornire loro. Così nella mattinata di venerdì 17 aprile si è andati a fare la spesa per acquistare beni di prima necessità, detersivi, tovaglioli, saponi per l’igiene della persona ma anche biscotti, dolci e bibite per addolcire questi tempi difficili.
Con spirito di abnegazione e amore verso il prossimo l’Uici non si è mai messa da parte e continuerà a farlo, senza alcun obbligo. Tante persone vorrebbero poter contribuire in qualche modo e per questo ora è possibile effettuare una donazione oppure predisporre dei pacchetti con i beni di prima necessità, pronti per essere ritirati dal personale indicato dalla Sezione per essere poi consegnato e donato. Anche un pensiero va bene lo stesso: l’importante è sostenersi a vicenda per il bene comune.
Pordenone – La sezione UICI al tempo del Covid-19, di Giorgio Piccinin
La sezione di Pordenone, in tempi di Corona virus, non ha staccato la spina con i propri soci malgrado la chiusura degli uffici.
Dopo aver reso comunque disponibili i recapiti delle impiegate e del presidente per ogni evenienza, ha infatti instaurato una serie di contatti telefonici ad personam con utenti anziani o potenzialmente più fragili ed ha istituito un appuntamento fisso, la domenica pomeriggio, per un momento d’incontro, anche se virtuale, sulla piattaforma telefonica Globafy con una buona risposta di partecipazione. Il sentirsi, salutarsi a distanza, anche in occasione degli auguri di Pasqua, rappresenta un segno di appartenenza e di cordialità che permette una variante all’isolamento quotidiano.
Sempre in prossimità della Pasqua e sempre con le medesime modalità si sono incontrati i componenti del consiglio che hanno fatto il punto sul momento e sulle immediate prospettive.
Inoltre, grazie all’attivissima volontaria Clementina Pace, sempre tramite la sopra citata piattaforma, ha avuto inizio un atelier di brevi letture che vede coinvolti alcuni soci particolarmente sensibili, supportati dai rispettivi educatori.
I nostri lettori volontari, donatori di voce, con i quali da anni ci si incontra mensilmente, hanno risposto con entusiasmo e curiosità alla proposta di un meeting virtuale, durante il quale sono state presentate brevi letture aventi come tema il mese di marzo.
Anche la ginnastica da casa ha trovato un suo nuovo spazio con autentiche lezioni settimanali, condotte tramite messaggi audio whatsapp e curate da Marisa Del Ben.
Infine, mediante bollettino settimanale si è continuato a diffondere aggiornamenti, notizie, opportunità creative ed informazioni utili.
Altre idee sono in programma per movimentare un periodo certamente non facile, nell’intento comune di sentirci uniti e partecipativi sfruttando le tecnologie.
“Il Corriere dei Ciechi” n. 4-2020
Si comunica che in data 21 aprile 2020 è stata inserita nel sito www.uiciechi.it la rivista “Il Corriere dei Ciechi” n. 4 aprile 2020 nel formato doc , PDF normale e PDF accessibile.
Il link diretto per il prelievo è il seguente:
Si riporta di seguito il sommario:
EDITORIALE
Noi nell’emergenza, di Mario Barbuto
CENTENARIO DELL’UNIONE
La Storia dell’Unione, di Vincenzo Massa
Ancora sulle donne, di Luisa Bartolucci
Universale, di Agata Bazzi
ATTUALITÀ
UICI e Covid 19
Un’esperienza che arricchisce, di Angela Pagano
RELAZIONI INTERNAZIONALI
Covid 19 e tutela delle donne con disabilità, traduzione di Luisa Bosisio Fazzi
SOSTEGNO PSICOLOGICO
Siamo qui per voi, di Katia Caravello
STORIE DI VITA
I maggiori rischi da coronavirus, di Daniela Bucci e Stefano Borgato
RUBRICHE
Agenzia IURA, a cura di Roberta Natale
L’Unione in movimento, a cura di Eugenio Saltarel
Occhio alla ricerca, a cura di Andrea Cusumano
Una finestra sul sociale, a cura di Giuseppe Manzo