“Voce Nostra” n. 9 1-15 maggio 2020

Si comunica che in data 6 maggio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Voce Nostra” n. 9 1-15 maggio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 6 maggio 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2388

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Attualità (a cura di Vincenzo Massa)

A mani nude (di Antonio Russo)

Emergenza in Croazia – Sfide per i sordociechi (di Angela Pimpinella)

Appello ai musei e ai luoghi della cultura per l’accessibilità digitale totale

Medicina- Polmoni, il Covid-19 li ha portati in primo piano ma sappiamo difenderli?

In cucina- Peperoni

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Servizio Civile – Riattivazione dei progetti attualmente interrotti

Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha provveduto ad aggiornarela procedura che consente agli enti di dare comunicazione in merito ai progetti già attivi o da riattivare dopo un periodo di temporanea interruzione.

Per quanto riguarda l’Unione, utilizzando la nuova funzionalità del sistema informatico Helios, sarà possibile comunicare all’Ufficio per il Servizio Civile Universale:

a) La RIATTIVAZIONE dei progetti ex art. 40 legge 289/2002 e dei progetti ordinari delle sezioni di Lecce e Messina, temporaneamente interrotti (v. all. 1) indicando, necessariamente,  le seguenti informazioni:

  1. la data in cui si intende riattivare il progetto, da individuare tra le seguenti:

                  13/05/2020

                  25/05/2020

                  10/06/2020

                  24/06/2020

                  01/07/2020

                  15/07/2020

                  29/07/2020

  • se la sede progetto si riattiva secondo la previsione originaria (riattivazione ordinaria) o se viene convertita in nuove attività, che possono rispondere anche a obiettivi diversi, come quelle indicate nell’allegato 1 alla circolare del Dipartimento del 4 aprile 2020 relativa alla riattivazione rimodulata, in tal caso occorre indicare il codice;

ALLEGATO 1

  • se i volontari opereranno presso la sede originaria di attuazione del progetto o presso la sede di altro ente (sul campo). In quest’ultimo caso occorre specificare il nome dell’ente, se trattasi di ente pubblico o privato, l’indirizzo completo della sede e il codice se si tratta di sede già accreditata;
  • se i volontari opereranno da remoto presso il luogo in cui dimorano
  • se parte dei volontari opereranno in presenza e parte da remoto, in forma mista;
  • il numero dei volontari che hanno dato il consenso a riprendere il servizio dopo avere loro illustrato le eventuali nuove attività che saranno chiamati a svolgere (per i progetti rimodulati) e le relative modalità di svolgimento in presenza o da remoto.

Anche le Sedi titolari dei progetti non ancora avviati (n. 21 ordinari e n. 7 con misure aggiuntive (v. all. 2), dovranno comunicare le informazioni sopra indicate eccezion fatta per la data di avvio che, tenuto conto delle osservazioni formulate dalle Strutture interessate e considerato che siamo ancora in attesa dell’approvazione delle graduatorie, è stata già segnalata al Dipartimento nel 24 giugno 2020.

ALLEGATO 2

b) L’AGGIORNAMENTO, eventuale, delle informazioni presenti sul sistema relativamente alle sedi già riattivate alla data del 16 aprile 2020 a esclusione del numero dei volontari.

Al fine di facilitare la raccolta e la trasmissione delle informazioni sopra descritte a questa Sede Nazionale, in allegato, apposito report con le note esplicative riferite alle varie voci (all. 3 e 4).

ALLEGATO 3

ALLEGATO 4

Con l’occasione ricordiamo che sia gli operatori volontari che non hanno ripreso servizio il 16 aprile u.s., sia quelli che non intendono comunque riprenderlo anche quando il progetto sarà riattivato, devono fare ricorso all’ordinaria interruzione di servizio così come prevista dalle disposizioni vigenti, con conseguente rescissione del contratto di servizio civile universale.

Pertanto, al fine di dare le dovute comunicazioni al Dipartimento, le Strutture provvederanno a comunicare tempestivamente a questa Sede Nazionale i nominativi degli operatori volontari come sopra individuati.

Infine, per le ragioni che tutti conosciamo e che sono state dettagliatamente esposte nei precedenti comunicati, ossia la necessità urgente di fornire servizi di assistenza e svolgere azioni di supporto in favore dei nostri utenti ciechi, ipovedenti e con disabilità plurime, le Strutture titolari dei progetti attualmente interrotti sono vivamente invitate a riattivarli con sollecitudine, adoperandosi  concreto perché vengano riprese le attività degli operatori volontari del Servizio Civile Universale.

Ove ritenuto opportuno e/o necessario, le strutture provvederanno a rimodulare le azioni secondo quanto indicato dal Dipartimento con la nota circolare del 4 aprile u.s. alla quale rinviamo, anche per gli aspetti operativi e organizzativi, come da  comunicato n. 70 del 22/04/2020 di questa Presidenza Nazionale.

Napoli – Incontro con i Dirigenti dell’Eav

Al fine di ridurre quanto più possibile i disagi ai viaggiatori diversamente abili nella “fase 2” dell’emergenza Covid 19, il giorno 4 maggio 2020, in videoconferenza, il Presidente Regionale UICI della Campania Vincenzo Massa, il Presidente UICI della Sezione di Napoli Mario Mirabile e il responsabile per l’autonomia e la mobilità della Sezione UICI di Napoli, insieme ai responsabili di altre associazioni, hanno incontrato i dirigenti dell’Ente Autonomo Volturno EAV, Azienda che gestisce diverse linee di trasporto su gomma e su ferro della Regione Campania. L’incontro, fortemente voluto dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ha consentito di individuare diverse criticità legate soprattutto alla riduzione dei posti a sedere negli autobus e sui vagoni ferroviari, all’esigenza di acquistare i titoli di viaggio anche online e alla necessità di differenziare i percorsi in entrata e in uscita dalle stazioni. I dirigenti UICI, non ritenendo sufficienti ed utili gli adesivi attualmente 0posizionati sui sediolini, hanno richiesto di evidenziare con dispositivi plantari, o almeno indicare con accorgimenti tattilmente riconoscibili in maniera immediata e inequivocabile i posti ove ci si può sedere, di sensibilizzare il personale viaggiante e di stazione sugli accorgimenti da adottare per agevolare i viaggiatori con disabilità visiva e di verificare sul sito internet di EAV l’accessibilità delle pagine dedicate, nonché della app. I rappresentanti di EAV e il disability manager di detta azienda, nell’accogliere le richieste avanzate dai rappresentanti delle associazioni,  si sono impegnati a mettere in atto tutte le azioni che, adottate in tempi brevissimi, possano agevolare la mobilità dei viaggiatori disabili, chiedendo un confronto costante atto a risolvere eventuali ulteriori difficoltà ed esigenze che emergeranno nelle prossime settimane.

Bolzano – Riapertura ufficio sezionale

Dopo un lungo periodo di grandi incertezze e difficoltà dove tutti noi, ci siamo dovuti adattare ad una situazione irreale e inconsueta, finalmente i nostri uffici riaprono: Il 4 maggio le nostre segretarie sono rientrate, dopo aver sostenuto gli utenti telefonicamente in modalità smartworking, ovvero lavorando da casa. Nell’ufficio sono state prese alcune misure di protezione e il 6 maggio sarà tutto pronto per ricevere anche il pubblico.
Questa situazione emergenziale non è finita ed è per questo motivo che abbiamo attrezzato i nostri uffici affinché sia gli utenti che le segretarie possano incontrarsi in sicurezza. Ecco alcune linee guida:

  1. Per accedere alla nostra sede, si consiglia di prendere appuntamento, affinché non si formino code in attesa;
  2. Se dovessero esserci persone in coda per entrare nella sede, chiediamo gentilmente di aspettare serenamente, rispettando le misure di sicurezza che prevedono minimo 1,5 metri tra una persona e l’altra;
  3. Vi ricordiamo che le persone disabili, in Provincia di Bolzano, possono essere tranquillamente accompagnate, non solo nel Comune di residenza, ma su tutto il territorio Provinciale;
  4. Appena entrati si trova un dispenser automatico per la distribuzione di gel disinfettante per le mani, si prega tutti di usarlo entrando nella nostra sede;
  5. Ricordiamo di entrare con la mascherina ben indossata, senza mascherina non è possibile entrare, per la sicurezza degli utenti e per la sicurezza delle nostre dipendenti;
  6. Le nostre segretarie sono state distanziate, troverete: Patrizia appena entrati a sinistra, nel suo solito ufficio. Serena, in fondo al corridoio nell’ufficio a sinistra. Davanti a Serena è stato posizionato uno schermo protettivo in plexiglass trasparente, per la sicurezza di tutti. Gabi la trovate in fondo al corridoio, a destra in sala riunioni;
  7. All’interno dei nostri uffici, vi ricordiamo di rispettare sempre la distanza di sicurezza, minimo 1,5m e seguire attentamente le disposizioni delle segretarie;
  8. Prima di uscire da casa, bisogna misurare la temperatura corporea e se dovesse essere uguale o superiore a 37,5 bisogna rimanere a casa e avvisare il medico di base;
  9. Nei nostri uffici, fino a che permarrà questa situazione, può entrare una persona disabile visiva alla volta, la quale può essere assistita all’interno della nostra sede dal suo accompagnatore;
  10. Per ogni situazione non menzionata sopra, si chiede di attenersi alle direttive e consigli delle nostre segretarie;
  11. Si ricorda che per uscire da casa è obbligatorio indossare una mascherina protettiva e i guanti, mantenere le distanze di sicurezza; in auto non più di due persone posizionate una davanti e una dietro; se si hanno sintomi di malattia bisogna stare a casa e avvisare il medico di base; sono proibiti assembramenti; attenzione, le persone anziane, immunodepresse o con più patologie sono tutti soggetti a rischio.

Questa situazione emergenziale risulta essere difficile e stressante per tutti, cerchiamo di risolverla assieme e con serenità. Speriamo finisca presto e non dimenticatevi che appena questa situazione migliorerà e sarà possibile incontrarci nuovamente, ci riuniremo tutti assieme per festeggiare nell’assemblea annuale che quest’anno avrà anche l’importante compito di eleggere il nuovo Direttivo.

Info:
Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Alto Adige ONLUS/APS
Tel.: 0471-971117, e-mail: info@unioneciechi.bz.it
Web: www.unioneciechi.bz.it

Genova – Segreteria telefonica del 5 maggio 2020

Novità:

Informiamo tutti i soci che a seguito delle nuove disposizioni governative l’ufficio della Sezione Territoriale UICI di Genova ha ripreso l’attività di consulenza ed assistenza ai soci che potranno accedere alla Sezione solo ed esclusivamente previo appuntamento telefonico al numero dell’ufficio 010 25 100 49; si raccomanda l’accesso all’ufficio con l’adeguata protezione della mascherina.

Martedì 5 maggio su SlashRadio alle ore 15:00 la rubrica “Scodinzolando” a cura della Commissione Nazionale Cani Guida dell’Unione; mercoledì 6 maggio sempre alle ore 15:00 la rubrica “Musical…Mente” a cura della Commissione Nazionale Studi Musicali dell’Unione; alle 17:30 nuovo appuntamento con il Presidente Nazionale dell’Unione Mario Barbuto che risponderà alle domande degli ascoltatori.

Giovedì 7 maggio alle ore 11:30 appuntamento con la nuova rubrica settimanale “Scodinzolando con Covid” presentata da Elena Ferroni, coordinatrice della Commissione Nazionale Cani Guida dell’Unione.

Il Consiglio della Sezione Territoriale UICI di Genova comunica che due psicologhe hanno dato la loro disponibilità per un supporto telefonico, nel tempo dell’emergenza Covid 19, a tutte le persone che vivessero uno stato di disagio e di sofferenza da quarantena.

Di seguito i recapiti delle psicologhe in questione con i giorni e le fasce orarie della loro disponibilità:

– Dottoressa Paola Balocco cell. 333 48 37 857; email paolabalocco@yahoo.it che è anche recapito Skype; disponibile il venerdì dalle ore 14 alle ore 18.

– Dottoressa Alva Voltolini, disponibile al martedì dalle ore 14 alle ore 18, cell. 335 13 95 147.

N.B. La Dottoressa Paola Balocco ha dato la disponibilità anche dopo la fine dell’emergenza corona virus.

In questo momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19, la sezione di Genova mette a disposizione un ulteriore servizio gratuito di sostegno psicologico ed emotivo grazie alla disponibilità della socia Cinzia Mongini.

Sarà possibile effettuare colloqui di sostegno (counselling), tramite telefono, audio o video chiamate WhatsApp oppure tramite skype. Per informazioni contattare la socia Cinzia Mongini al numero cellulare 349 5361505.

Comunichiamo che i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati dalla Consigliera Ornella Tarantino e Luciano Frasca sono sospesi fino a data da destinarsi.

Prossimo appuntamento con l’aggiornamento della segreteria a lunedì 11 maggio 2020.

“Corriere Braille” n. 17 1-7 maggio 2020

Si comunica che in data 5 maggio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Corriere Braille” n. 17 1-7 maggio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 5 maggio 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2387

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Uici e Covid 19

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale (a cura di Eugenio Saltarel)

E… la storia continua (di Vincenzo Massa)

Un’esperienza da condividere (di Mena Mascia)

Coronavirus e occhi (di Andrea Cusumano).

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Ripresa del 4 maggio 2020, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

il 4 maggio molte nostre sedi territoriali e regionali riprenderanno le attività in presenza per le quali mi permetto raccomandare flessibilità e prudenza.

In allegato, due documenti di sintesi che potranno aiutarci nel predisporre tutte le misure necessarie ad assicurare la salute pubblica, dei nostri dipendenti, collaboratori, volontari e associati.

Considerate le difficoltà nel trasporto pubblico, a causa delle misure di distanziamento, sarà opportuno anche differenziare gli orari di entrata e di uscita e mostrare maggiore flessibilità nell’organizzare le attività di lavoro in presenza.

Lavoro agile e telelavoro rimangono comunque una soluzione praticabile e consigliabile per favorire una ripresa graduale delle attività in presenza, evitando l’esposizione delle persone a rischi inutili.

Sono certo che ciascuno di noi saprà svolgere il proprio compito con responsabilità e giudizio, così come abbiamo dimostrato fin qui, pur nella difficile situazione che ci è toccato in sorte di vivere e fronteggiare.

Dobbiamo tenere duro ancora un po’ e ce la faremo ad assolvere con dignità i nostri doveri di cittadini e di dirigenti con fermezza, convinzione, gradualità e cautela.

Un augurio affettuoso di buon lavoro e un grande abbraccio a tutte e a tutti.

Allegato 1

Allegato 2

Cara Sezione, che fai?, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

In questo periodo di emergenza ci siamo chiesti come si poteva cercare di non lasciare da soli i soci e gli amici dell’Unione.

Contatto con i soci

Dopo aver chiuso l’ufficio al pubblico con una decisione unanime del Consiglio, abbiamo predisposto i telefoni in modo da essere raggiunti in qualsiasi momento e il nostro personale UICI, I.Ri.Fo.R. e i volontari, sono rimasti a casa ma pronti a rispondere a ogni richiesta.

Abbiamo fissato un appuntamento quotidiano nella sala telefonica e sono stati contattati tutti i soci telefonicamente dando loro tutte le informazioni utili per vivere meglio questo momento.

Sono stati forniti loro numeri utili, consigli burocratici e appuntamenti su iniziative nostre o di altre realtà locali.

Nella stanza telefonica abbiamo trattato più argomenti:

regole da corona virus, regole associative, riferimenti dalla nostra sede regionale e nazionale, ascolto comune della radio web dell’Unione, storia dell’arte, storia popolare, salute, poesia, giochi e ogni altro argomento che i presenti hanno desiderato.

Ogni giorno partecipano una decina di soci in media e la maggioranza sono donne giovani e meno giovani.

Insieme abbiamo festeggiato e riflettuto sul 25 aprile incontrando un partigiano che è nostro socio e due suoi amici che si occupano di divulgazione storica.

Abbiamo programmato per il prossimo futuro alcuni temi come:

usura, medicina, diritto e diritti, incontro con giornalisti del territorio.

L’attività della sezione è proseguita anche nel contatto con le istituzioni locali, con le istituzioni religiose e con le altre associazioni.

Nella sala telefonica abbiamo potuto godere della benedizione del vescovo prima di Pasqua e incontrato il difensore civico regionale.

Ieri il consiglio ha deciso, all’unanimità di non riaprire la sezione al pubblico e di mantenere il personale a casa con lavoro a distanza ma mettendo in atto tutte le azioni di legge per prepararci alla prossima apertura se sarà possibile.

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, di Mario Mirabile

Autore: Mario mirabile

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”; lo sancisce in maniera chiara ed esplicita l’articolo 1 della Costituzione Italiana; ovvero il primo articolo della legge fondamentale del nostro Stato a cui i nostri governanti, i rappresentanti delle istituzioni, coloro che a vario titolo sono impiegati nella pubblica amministrazione e, più in generale, tutta la cittadinanza dovrebbe attenersi scrupolosamente in maniera sia formale, ma soprattutto sostanziale. In ossequio all’articolo su citato, ma possiamo dire a tutta la nostra Carta Costituzionale, nel corso dei decenni il Parlamento ha scritto leggi importanti che hanno consentito anche ai disabili di inserirsi nel mondo del lavoro e così di realizzarsi come uomini e come cittadini, contribuendo in tal modo alla crescita del nostro paese. “Il lavoro per un cieco è luce che ritorna”; lo affermava molti decenni or sono Paolo Bentivoglio, uno dei Presidenti dell’Unione Italiana dei Ciechi, proprio a significare che i disabili visivi non devono essere oggetto della sola assistenza, bensì devono poter sviluppare le proprie attitudini ed esprimere le proprie potenzialità attraverso il lavoro, alla pari degli altri cittadini. Purtroppo da troppi anni ormai, le leggi in materia di collocamento mirato e obbligatorio vengono puntualmente disattese ed eluse da enti pubblici e aziende private con la complicità più o meno consapevole delle istituzioni preposte a vigilare sul rispetto delle norme in tali materie. La legge 113 del 1985 in materia di assunzione obbligatoria dei centralinisti telefonici privi della vista, pur se vigente a tutti gli effetti, viene disattesa da troppi enti con scuse più o meno banali: non serve il centralinista, abbiamo installato il voip, non possiamo assumere un disabile visivo per problemi logistici. Tutte giustificazioni, queste, che in una Nazione normale dovrebbero essere facilmente smontate con il solo disposto normativo: quando esiste un centralino dotato di posto operatore, il 51% degli addetti deve essere privo della vista. Per le aziende private, invece, l’obbligo c’è per i centralini con almeno 5 linee urbane. Dunque nulla di più chiaro e nulla di più facilmente verificabile, ma sempre se vivessimo in una Nazione Normale, in cui le leggi vengono scritte per essere applicate e non per essere ignorate, o peggio eluse.  Purtroppo nell’Area Metropolitana di Napoli, da molti, troppi anni ormai le aziende private non assumono più disabili visivi, tante amministrazioni pubbliche cercano in tutti i modi di ignorare il disposto di questa normativa e quel che è peggio è che gli enti preposti alla vigilanza se ne lavano le mani. E pure il Ministero del Lavoro, considerando l’evoluzione tecnologica, con decreto del 10 gennaio 2000  ha introdotto diverse figure equipollenti a quella del centralinista, quali l’operatore telefonico addetto alle pubbliche relazioni, alla gestione di banche dati, al telemarketing e al telesoccorso, tutte mansioni a cui un disabile visivo  adeguatamente formato può essere adibito e se ci fosse solo un po’ di buona volontà ed attenzione, forse tanti ciechi ed ipovedenti potrebbero essere occupati. Lo stesso si può dire per le mancate assunzioni dei fisioterapisti privi della vista, di cui le Aziende sanitarie pubbliche e i centri di riabilitazione privati  ritengono di poter fare a meno nonostante l’obbligo sancito dalla legge n. 29 del 1994, anch’essa vigente. Fin qui ho fatto riferimento soltanto alle professioni per cui esistono specifiche norme che ne disciplinano il collocamento obbligatorio e non ho esaminato le molteplici possibilità derivanti dalle disposizioni sul collocamento mirato, per intenderci dalla legge n. 68 del 1999, né dalle possibilità offerte dallo sviluppo delle nuove tecnologie che, adeguatamente utilizzate, possono contribuire all’inserimento lavorativo dei ciechi e degli ipovedenti. Probabilmente di tutte queste possibilità i rappresentanti delle istituzioni non ne hanno contezza e in molti casi, purtroppo, ignorano un’altra disposizione fondamentale della nostra costituzione secondo cui: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art. 3 della Costituzione). Nelle prossime settimane saremo tutti concentrati ad affrontare la “fase 2” dell’emergenza da COVID 19, ma mi farebbe davvero piacere che quanto prima al centro dell’agenda politica possa esserci il tema dell’inserimento lavorativo, anzi il rispetto delle norme vigenti in materia di lavoro per i disabili.