“Voce Nostra” n. 10 16-31 maggio 2020

Si comunica che in data 15 maggio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Voce Nostra” n. 10 16-31 maggio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 15 maggio 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2393

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Il dovere di essere liberi (di Mario Barbuto)

Attualità (a cura di Vincenzo Massa)

Per sommi capi (di Antonio Russo)

Uici Campania: partito il progetto «formassistenza» (di Nadia Massimiano)

Medicina- Mani, come evitare che la pelle si irriti per i troppi lavaggi

In cucina- I fagiolini

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Ricerca sull’impatto dei Veicoli Connessi e Autonomi sulla mobilità delle persone con disabilità visiva

Entro il 29 maggio è possibile partecipare alla ricerca sull’impatto che i Veicoli Connessi e Autonomi hanno sulla mobilità delle persone con disabilità visiva. Nel prossimo futuro, sempre più il trasporto pubblico e privato si baserà sui cosiddetti Veicoli Connessi e Autonomi, veicoli connessi a internet e dotati di sensori che ricevono segnali percependo la realtà circostante e interagendo con gli altri veicoli. Consapevole dell’importanza del tema, l’UICI, in un’azione coordinata dall’Unione Europea dei Ciechi, sta collaborando alla prima fase del progetto europeo PAsCAL (https://www.pascal-project.eu/) per mettere in evidenza le problematiche e le opportunità che tali veicoli possono generare per le persone con disabilità visiva. Chiunque sia interessato a dare il proprio contributo, può farlo entro venerdì 29 maggio, compilando il questionario reperibile in lingua italiana al seguente link: https://www.soscisurvey.de/CAV_pascal_ita/?q=EBU_ITA.

Nota tecnica: vista la complessità della struttura del questionario, consigliamo di compilarlo solo a chi ha buone competenze informatiche e preferibilmente utilizzando un computer. Il tempo medio di compilazione è di 30 minuti.

“Il Corriere dei Ciechi” n. 5 maggio 2020

Si comunica che in data 15 maggio 2020 è stata inserita nel sito www.uiciechi.it la rivista “Il Corriere dei Ciechi” n. 5 maggio 2020 nel formato doc, PDF normale e PDF accessibile.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2392

Si riporta di seguito il sommario:

EDITORIALE

Il dovere di essere liberi

Mario Barbuto

CENTENARIO DELL’UNIONE

La Storia dell’Unione

Vincenzo Massa

Lettera aperta al nostro Centenario

Linda Legname

ATTUALITÀ

Lavorare in sicurezza per costruire il futuro

Maurizio Landini

70 anni di Cisl, con la persona al centro

Annamaria Furlan

La nostra priorità è la tutela della salute

Carmelo Barbagallo

“ConTattoConTe, a casa insieme a noi”

Linda Legname

La didattica a distanza

Francesca Piccardi

Di necessità, virtù

Nicola Stilla

RELAZIONI INTERNAZIONALI

La strategia europea per la parità di genere

traduzione di Luisa Bosisio Fazzi

SOSTEGNO PSICOLOGICO

Siamo sempre qui per voi

AA.VV.

STORIE DI VITA

È come vivere alla radio

Daniela Bucci e Stefano Borgato

RUBRICHE

Agenzia IURA

Roberta Natale

L’Unione in movimento

Eugenio Saltarel

Occhio alla ricerca

Andrea Cusumano

Una finestra sul sociale Anna Monterubbianesi.

Copertina 05-2020

L’illustrazione di Davide Bonazzi, adattata alla prima di Copertina de Il Corriere dei Ciechi di maggio, rappresenta un gruppo di persone inquadrate frontalmente che camminano per strada, tutte opportunamente distanziate fra loro per note ragioni di sicurezza. La composizione richiama un po’ il famoso “quarto stato” di Pellizza da Volpedo, simbolo delle conquiste dei lavoratori. Fra i personaggi distinguiamo un operaio, una donna in abito da ufficio, diversi uomini e donne che reggono uno striscione con la scritta “lavoro” in Braille, mentre in posizione centrale c’è una donna accompagnata dal suo cane guida. Quest’ultima è illuminata da un fascio di luce proveniente dall’alto, metafora della necessità di fare luce sulla condizione lavorativa delle persone con disabilità visiva, e anche richiamo alle parole di Paolo Bentivoglio “Il lavoro è luce che ritorna”.

Campagna fiscale 2020: CAF ANMIL S.r.l. convenzionato – Servizi soci UICI

Anche quest’anno è in essere la convenzione con il CAF ANMIL S.r.l.

Dato lo stato di emergenza, la campagna fiscale è partita in sordina solo lo scorso 4 maggio e, al momento, i Centri di assistenza fiscale contingentano le attività in presenza attenendosi alle norme di comportamento sanitario e sociale e prediligendo il servizio di assistenza telematica.

Come detto, abbiamo scelto di proseguire il rapporto convenzionale con il CAF ANMIL S.r.l., sulla base dei seguenti servizi.

Destinatari:

· Soci UICI, coniugi e parenti di I° grado che fanno riferimento a Sezioni UICI convenzionate con l’ANMIL S.r.l. Come già avvenuto negli scorsi anni, il personale in Sezione UICI è pronto, già da ora, a prendere gli appuntamenti di quanti vogliano rivolgersi all’ANMIL per la presentazione del proprio 730 o del modello redditi (ex UNICO).Per fissare l’appuntamento con l’operatore ANMIL, sarà sufficiente mettersi in contatto con la Sezione e prendere accordi con il personale sezionale.

· Soci UICI, coniugi e parenti di I° grado che fanno riferimento a Sezioni UICI non convenzionate con l’ANMIL S.r.l. Anche dove la Sezione UICI non abbia aderito alla Convenzione con l’ANMIL, ai soci UICI, ai coniugi e parenti di I° grado verrà riservato il medesimo tariffario, in forza di Accordi generali stipulati tra questa Presidenza Nazionale e la Direzione Generale del CAF ANMIL S.r.l.In questo caso, l’interessato sarà libero di contattare direttamente gli Uffici dell’ANMIL e presentarsi come socio dell’Unione o suo familiare.

Nota bene: In entrambi i casi, se necessario, le fotocopie saranno fatte gratuitamente (sebbene sia più agevole e rapido per tutti presentarsi già con i documenti fotocopiati). Al momento, data l’emergenza epidemiologica in corso, con i recenti decreti di contenimento del contagio Covid-19 è prevista la possibilità per il contribuente di inviare per via telematica la documentazione ai Centri di Assistenza Fiscale, , qualora ritenuta più agevole. In tale prospettiva, l’operatore CAF ANMIL vorrà informare le Sezioni UICI circa le nuove opportunità in essere.

Tariffe:

Il tariffario per la campagna fiscale 2020 avrà validità su tutto il territorio nazionale e riguarderà i soci UICI.

Modello 730 singolo per soci UICI  Euro 13,00

Modello 730 singolo per coniugi e parenti di I° grado Euro 22,00

Modello 730 congiunto per soci UICI       Euro 20,00

Modello 730 congiunto per parenti di I° grado  Euro 27,00

Modello redditi (ex UNICO) per soci UICI         Euro 26,00

Modello redditi (ex UNICO) per coniugi e parenti di I° grado        Euro 32,00

ISEE gratuito.

*Per parenti di I° grado si intendono FIGLI e GENITORI dei soci UICI (conviventi, o meno).

*Il coniuge del socio UICI riceve dall’ANMIL il medesimo trattamento dei parenti di I° grado

Inoltre, precisiamo che:

1. per chi si rivolgerà direttamente agli Uffici del CAF ANMIL S.r.l., sarà sufficiente esibire la tessera associativa in corso di validità per dimostrare di essere socio dell’Unione;

2. i compensi sono intesi IVA inclusa e soggetti all’emissione di fattura per chi si avvale del servizio fiscale CAF ANMIL S.r.l. Il pagamento avverrà al momento della raccolta dei documenti. La dichiarazione dei redditi, una volta elaborata dal CAF, verrà inviata comodamente per e-mail o ritirata brevi manu in UICI o presso l’ANMIL, a vostra preferenza;

3. non è prevista discrezionalità tariffaria tra le parti CAF ANMIL S.r.l. e UICI a livello provinciale.

Altri servizi del CAF ANMIL S.r.l. (Visure catastali, Tasse sugli immobili, etc). Per tutte le altre pratiche inserite nel portafoglio del CAF ANMIL S.r.l., rimandiamo al tariffario ANMIL localmente definito, che troverete esposto anche presso le Sezioni UICI.

Allegato 1: Convenzione.doc

Allegato 2: Convenzione.pdf

Codice ATECO – Comunicazioni

Da varie nostre sezioni territoriali sono pervenuti quesiti circa la individuazione del corretto Codice ATECO per le attività svolte dall’Unione.

La lista ATECO è direttamente derivata dalla NACE, la nomenclatura europea delle attività economiche, che rappresenta il riferimento europeo per la produzione e la divulgazione di dati statistici relativi alle attività economiche, ed è uno strumento fondamentale anche dal punto di vista fiscale.

Come abbiamo visto, la classificazione si è rilevata, poi, di particolare importanza in questa fase di emergenza per classificare correttamente le attività svolte dall’UICI sul territorio, anche ai fini dell’autorizzazione agli spostamenti.

Dal momento che, dai rilievi svolti, risulta che in molti casi siano stati adottati codici differenti da parte delle nostre sezioni e sedi regionali, desidero raccomandare vivamente l’adozione del medesimo Codice per tutti, a partire dalla Sede Nazionale.

Il Codice che appare maggiormente confacente all’insieme delle attività svolte dall’UICI in base alla vigente Classificazione ATECO è il CODICE ATECO 88.99.00, corrispondente a: ALTRE ATTIVITÀ DI ASSISTENZA SOCIALE NON RESIDENZIALE NCA.

In tale area di attività sono ricompresi, fra l’altro, servizi sociali e di assistenza sociale erogati da enti pubblici o da organizzazioni private, servizi di consulenza, attività di tutela e di orientamento per bambini ed adolescenti, accertamento del diritto al ricevimento di aiuti, attività di beneficenza, raccolta di fondi o altre attività di supporto, finalizzate a opere di assistenza sociale.

Si invitano pertanto tutte le nostre strutture ad adottare il predetto Codice 88.99.00, eventualmente modificando quello in essere, se diverso.

Per le strutture in possesso di Partita IVA, la richiesta di modifica del proprio Codice ATECO va effettuata attraverso i moduli AA9/11 e AA7/10 disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate. La modifica può essere facilmente comunicata con la presentazione della prima dichiarazione dei redditi utile (ad es. modello Redditi ex Unico), evitando, in tal modo, ogni eventuale sanzione.

Per le Sezioni e le Sedi regionali che non avessero la partita IVA, ma solo il codice fiscale, il modello da utilizzare per la variazione del Codice ATECO è il modulo AA5/6, che consente, ai soggetti registrati a Fisconline o abilitati a Entratel, di compilare e trasmettere i files contenenti le comunicazioni di variazione dati per soggetti diversi dalle persone fisiche non tenuti alla presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini IVA. Il modello può, pertanto, essere inviato telematicamente in proprio, tramite preventiva registrazione a Fisconline, oppure tramite intermediario abilitato.

Bolzano – Campagna “#LeggiPerMe”: La tua voce, dono prezioso per chi non vede

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti lancia la seguente campagna:
La tua voce, dono prezioso per chi non vede! Leggi un brano e regala un frammento del tuo tempo sospeso fra telelavoro, prelibatezze culinarie, didattica a distanza e conference call.
Questa l’idea della Campagna “#LeggiPerMe”, che è stata lanciata per condividere un po’ di tempo tra chi legge e chi ascolta. Per partecipare alla Campagna “#LeggiPerMe” bastano la passione per la lettura, la voglia di mettersi in gioco e un pizzico di altruismo.
Ecco come fare per registrare il proprio testo del cuore: si sceglie un racconto breve, una poesia, una fiaba o il capitolo di un libro a cui si è particolarmente affezionato, un testo della durata di una decina di minuti. Per creare il formato audio si possono utilizzare lo smartphone e le applicazioni di registrazione vocale, usando auricolari con microfono incorporato per garantire una migliore qualità audio. All’inizio specificare il titolo del brano scelto, da quale eventuale testo è tratto, il nome
dell’autore e l’editore. Il brano va registrato in un unico file audio. Al termine della registrazione, registrare il proprio nome e cognome. A questo punto si può inviare il file audio a: volontarilp@uiciechi.it aggiungendo nome, età, professione e città dalla quale si scrive. Per partecipare c’è tempo fino al 15 giugno.
Invitiamo tutti a partecipare a questa splendida campagna e ringraziamo già in anticipo chi vorrà donare la propria voce! Sul sito http://www.uiciechi.it/leggiperme.asp è possibile accedere all’elenco
dei brani registrati.
L’azione viene promossa a livello nazionale, la lingua è l’italiano, ma si può concludere la registrazione mandando un saluto o una frase in lingua tedesca o ladina, così da sottolineare la diversità linguistica della nostra Provincia.
Vi chiediamo inoltre di mandare anche alla nostra Sezione il Vostro file audio, vorremmo farne una raccolta e distribuirlo tra i nostri soci dei tre gruppi linguistici, indirizzo e-mail: info@unioneciechi.bz.it

Info:
Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Alto Adige ONLUS/APS
Tel.: 0471-971117, e-mail: info@unioneciechi.bz.it
Web: www.unioneciechi.bz.it

Un’importante Sentenza contro le discriminazioni in ragione della disabilità

Le buone notizie, soprattutto in questo periodo, meritano la maggior visibilità possibile e tale è quella riguardante la Sentenza prodotta dalla Corte d’Appello di Venezia, giunta dopo una lunga battaglia giudiziaria, che ha condannato il Comune di Belluno e la Società di gestione della scala mobile che porta al centro storico della città, per discriminazione nei confronti di quelle persone con disabilità visiva accompagnate dai loro cani guida, alle quali era stato vietato di accedere a quella stessa scala mobile.

«La Corte d’Appello IV sez. civile con sentenza n. 1146/20 del 28.04.2020, ha ritenuto responsabili sia il Comune di Belluno sia la società partecipata Bellunum s.r.l. di condotte discriminatorie nei confronti dei ricorrenti, persone disabili visive accompagnate dal proprio cane guida per i fatti accaduti il 09.05.2015 presso le scale mobili Lambioi e per il cartello di divieto di accesso apposto, condannando quindi l’Amministrazione, in solido con Bellunum s.r.l., al risarcimento del danno morale subito, nonché alla cessazione delle condotte discriminatorie nei loro confronti»: a quale Sentenza e a quale vicenda si riferisce l’avvocato Chiara Frare con queste parole?

A un caso che occupò per molto tempo le pagine del nostro giornale, tra il 2015 e il 2017, dopo cioè che alcune persone con disabilità visiva, accompagnate dal proprio cane guida, si erano visto negare l’accesso alla scala mobile di Lambioi, che porta al centro storico di Belluno, di fronte a un cartello indicatore di divieto, recante la scritta Inclusi i cani guida.

Il momento più “caldo” si era avuto nel mese di maggio del 2015, quando un cospicuo gruppo di persone, provenienti da varie città d’Italia, si erano recate con i loro cani guida ai piedi di quella stessa scala mobile, chiedendo di salire, nel rispetto delle Leggi, e con l’intento dimostrativo «di far vedere che gli animali sono perfettamente in grado di prendere le scale mobili in tutta sicurezza, oltre che per rivendicare la libertà di movimento e il rispetto della dignità». Ciò aveva portato al blocco dell’impianto, da parte della Società Bellunum che lo gestisce, e anche all’arrivo della Polizia, lasciando le persone momentaneamente bloccate sulla scala mobile, senza la possibilità di salire né di scendere in sicurezza e lasciando anche in sospeso la situazione, tra polemiche varie e preannunciate azioni legali.

Dal canto nostro avevamo ricordato in più occasioni che quel divieto si collocava in palese violazione delle Leggi vigenti (Legge 37/74, aggiornata dalla Legge 60/06), che obbligano ad accogliere i cani guida in ogni luogo pubblico o aperto al pubblico.

Rimandando i Lettori ai nostri vari contributi con i quali abbiamo seguito passo dopo passo la vicenda (nella colonnina qui a fianco dei Link correlati), arriviamo all’oggi, accogliendo l’ottima notizia dei giorni scorsi, che soprattutto in questi tempi di emergenza merita la maggior visibilità possibile.

Come preannunciato già nel 2017, le persone coinvolte avevano presentato rapidamente una denuncia agli organi competenti, basata anche sulla violazione di un’ulteriore norma, quella Legge 67/06 che vieta ogni tipo di discriminazione contro le persone con disabilità. In prima istanza, però, il Tribunale di Belluno aveva rigettato il tutto. Dopo anni di battaglie legali, quindi, si è arrivati ora alla Sentenza della Corte d’appello di Venezia, citata da Chiara Frare, che ha accettato tutte le istanze presentate dalle persone con disabilità visiva, condannando l’Amministrazione Comunale di Belluno e la Società Bellunum per la violazione delle leggi citate.

«Si tratta di una Sentenza importantissima – commenta la legale patrocinante -, di un grande passo in avanti per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità, vittime di discriminazioni. Se infatti il danno risarcibile, come in questo caso, si configura per una lesione anche solo potenziale della sfera di diritto del disabile, è evidente che siamo di fronte ad una prova del danno in re ipsa [“nella stessa natura della cosa”, N.d.R.], certamente liquidabile, come nel caso in esame, in via equitativa».

Riferendosi poi alla Legge 67/06, Frare ne sottolinea l’importanza, parlando di «uno strumento di tutela potente per situazioni di questo tipo, che deve però essere più conosciuto e pubblicizzato e soprattutto applicato secondo buon senso e secondo i princìpi che la legge stessa intende tutelare, vale a dire il diritto per le persone con disabilità di non essere discriminate rispetto agli altri, proprio in ragione della propria disabilità».

Palese è la soddisfazione delle persone con disabilità visiva – condivisa pienmente anche dal nostro giornale – ovvero di coloro che in quei giorni del 2015 furono bloccati davanti o addirittura sui gradini di quelle scale mobili. «Tutti noi – affermano – siamo appagati dal risultato ottenuto, poiché quel giorno, assieme ai nostri cani guida, ci siamo ritrovati a subire su quelle scale mobili un’umiliazione e una discriminazione, in quanto persone con disabilità visiva che hanno scelto un cane guida come ausilio per la propria libertà di vivere autonomamente. L’impegno e le competenze dell’avvocato Frare sono state determinanti per l’ottenimento di questa Sentenza, che rappresenta un importante traguardo contro la lotta alle discriminazioni». (S.B.) Queste sono le persone con disabilità visiva che hanno sottoscritto il comunicato con il quale è stata resa nota e commentata la Sentenza della Corte d’Appello di Venezia: Alessandra Bragagnolo, Ilaria Frenez, Fernando Giacomin, Mauro Quintavalle, Laura Raffaeli, Massimo Vettoretti, Nadia Zanella e Simona Zanella.

Fonte: Superando.it del 12.05.2020

Molise – Emergenza Covid-19: l’unione fa la forza, di Marilena Chiacchiari

Autore: Marilena Chiacchiari

In questo periodo storico così pernicioso, così drammatico e complicato per buona parte dell’umanità, la vasta platea di persone disabili vive con maggiore preoccupazione e sofferenza questa inusitata battaglia contro un nemico invisibile che sta falcidiando centinaia di migliaia di individui, sta minando benessere, certezze e futuro di un buon numero di categorie sociali.

Si aggiunga poi che mai come in questo periodo, l’assunto secondo il quale disabilità uguale fragilità, nostro malgrado, si sta mostrando in tutta la sua drammatica e sconcertante evidenza: basti pensare all’importanza e allo spazio che le istituzioni politiche, a tutti i livelli, stanno annettendo a questo tema così delicato in tutti i decreti legislativi, ordinanze, circolari interpretative, succedutesi tanto copiosamente quanto confusamente in poco più di due mesi di emergenza!

Ed in questo panorama così sconfortante e desolante, poco o nulla è stato normato e/o regolamentato a favore delle persone cieche ed ipovedenti che, per la natura intrinseca della disabilità dalla quale sono afflitte, rischiano di rimanere confinate e segregate nel perimetro delle mura domestiche senza poter fruire autonomamente od accompagnate, di una delle libertà più importanti universalmente riconosciute in una società civile; la libertà di movimento: senza una normativa che preveda deroghe ineludibili, certamente in sicurezza, la cosiddetta mobilità ridotta, rischia di tramutarsi in un pericolosissimo immobilismo, per i disabili della vista, non potendo ottemperare a quel comportamento di distanziamento sociale posto come “conditio sine qua non” per regolare il flusso di persone in movimento. Anche l’obbligo di indossare guanti protettivi sui mezzi di trasporto, ad esempio, può costituire un impedimento non trascurabile per i disabili visivi che della percezione tattile devono fare largamente uso nelle operazioni quotidiane più elementari.

In questo periodo così sconvolgente e travagliato, la presidenza del Consiglio regionale dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti del Molise, pur dovendo muoversi fra limiti e restrizioni imposti dalle circostanze, si è avvalsa di ogni mezzo, di ogni risorsa, per assicurare un sostegno adeguato e continuativo a tutte le persone cieche ed ipovedenti residenti in regione, predisponendo una serie di azioni volte a fornire risposte rassicuranti e concrete a tutte le istanze e le preoccupazioni palesate:

– è stato potenziato il servizio telefonico già operativo presso la segreteria regionale UICI, al fine di raccogliere segnalazioni, rispondere a quesiti di qualsivoglia genere, dispensare parole di conforto e di vicinanza a tutte quelle persone che necessitavano di un sostegno più corposo e solidale nell’affrontare questa emergenza;

– unitamente ai dirigenti UICI di altre realtà territoriali sono state rappresentate a tutti i livelli istituzionali ed associativi le difficoltà quotidiane nelle quali si devono districare i disabili della vista per poter dare continuità alla propria attività lavorativa, nonché per poter mantenere quel minimo di vita sociale irrinunciabile;

– ci si è attivati in sinergia con il dipartimento della protezione civile della Regione Molise e la sezione Lions Club di Montenero di Bisaccia per l’approvigionamento e la distribuzione di dispositivi di protezione individuale: sono state acquisite oltre 500 mascherine chirurgiche donate dallo stesso dipartimento della protezione civile regionale e sono state acquistate oltre 100 mascherine protettive con certificazione CE, che si stanno consegnando gratuitamente a tutti i soci UICI del territorio.

La presidenza del Consiglio regionale UICI Molise desidera dunque esprimere infinita gratitudine ed un ringraziamento sentitissimo alla segretaria regionale, Dr.ssa Mari Correa, che con assiduità, competenza e dedizione, si sta sobbarcando l’onere di non lasciare indietro nessuno, nell’opera instancabile di assistenza ai soci e di raccordo preziosissimo con istituzioni ed altre associazioni; desidera altresì rivolgere l’apprezzamento più sincero e partecipato alla Dr.ssa Alberta De Lisio direttrice regionale del dipartimento della protezione civile del Molise, al Maresciallo dei carabinieri, Dr. Massimo Di Stefano, presidente della sezione Lions Club di Montenero di Bisaccia, nonché all’avvocato Nicola Bonaduce che con encomiabile dedizione stanno procedendo nella capillare opera di distribuzione dei dispositivi di protezione personale.

Si auspica infine che nel più breve tempo possibile la dirigenza UICI molisana possa incontrare le istituzioni politiche locali per trovare le soluzioni più idonee atte a ripristinare in sicurezza il diritto alla mobilità delle persone cieche ed ipovedenti residenti sul territorio molisano.

Marilena Chiacchiari – presidente del consiglio regionale UICI Molise

Informazioni relative all’emergenza, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

molte delle nostre sedi territoriali e regionali hanno ripreso alcune delle attività in presenza, attenendosi alle norme di comportamento sanitario e sociale già indicate nel nostro comunicato del 4 maggio scorso.

È ancora viva in me l’eco della speciale benedizione apostolica che Papa Francesco ha voluto dedicare esplicitamente all’Unione, della quale ho dato lettura personalmente su SlashRadio nella mia trasmissione di dialogo del 6 maggio.

Stiamo completando la fornitura delle mascherine alle Sedi, articolata in tre fasi:

a) Spedizione del 50% delle “Purim” A1:2009 FFP2 lavabili, avvenuta giovedì 7 maggio;

b) Spedizione dell’intero quantitativo delle chirurgiche della Protezione Civile, e anche qualcosa in più, tra oggi e domani;

c) Completamento spedizione Purim FFP2, entro la settimana. 

A proposito delle Purim FFP2 lavabili, voglio rassicurare tutti che abbiamo in nostro possesso la certificazione che le classifica appunto come A1:2009 FFP2 (Filtering Face Piece di classe II) e attribuisce loro il marchio C E. Esse pertanto rispondono alle prescrizioni governative in materia e possono essere sottoposte ad almeno sei cicli di lavaggio.

Prosegue la nostra interlocuzione con il Governo sia come Associazione, sia come FAND, in vista dei provvedimenti dell’emanando Decreto Legge, atteso a giorni.

Tra questi: distanziamento, trasporti, Scuola, Fruizione legge 104, reddito di emergenza e altro. Sarà mia cura dare informazioni precise man mano che i provvedimenti prenderanno forma.

Abbiamo sollevato una vibrata protesta verso Rete Ferroviaria Italiana per le misure adottate nel servizio di assistenza ai viaggiatori con ridotta mobilità, chiedendo un immediato momento di confronto e di concertazione per modificare regole che, in parte, appaiono arbitrarie e addirittura inutili.

Proseguono le nostre attività e i nostri servizi di:

– ascolto telefonico quotidiano, assicurato dai componenti della Direzione Nazionale

– sportello psicologico di ascolto

– supporto tiflodidattico e tifloinformatico

– aggiornamento delle nostre pagine web e socialmedia sull’emergenza Covid

– contatto e lavoro con i Media.

Al riguardo, mi permetto di sollecitare tutti i nostri dirigenti territoriali a garantire il massimo supporto ai nostri soci e tutte le occasioni di contatto e di confronto tra di loro con le modalità e gli strumenti disponibili già indicati anche nel breve questionario di qualche giorno fa, al quale hanno risposto la maggior parte dei Presidenti Sezionali e Regionali, fornendoci dati che saranno per noi molto preziosi per organizzare le attività future.

Dall’Ordine del Giorno del Consiglio Nazionale ogni dirigente potrà trarre spunto e motivazione perché sia  avviata una interlocuzione positiva con le istituzioni regionali e locali per intervenire a tutela dei nostri rappresentati in materia di trasporti, accompagnamenti, distanziamento, sussidi, servizi, dispositivi e quanto altro sia regolato nella vita pubblica e sociale delle comunità. A tutti, raccomando di segnalare le azioni positive perché costituiscano esempi da imitare e di indicare le criticità più rilevanti per intervenire a supporto ove necessario anche come Direzione e Presidenza Nazionale.

Da qualche giorno abbiamo avviato l’iniziativa “Leggi#Per#Me” che si protrarrà fino al 15 giugno prossimo, con la quale tutti i cittadini che vogliano aderirvi ci offrono un brano audio/video registrato della durata di 10-15 minuti, come piccolo divertimento personale come e atto di solidale vicinanza. Lo scrittore Gianrico Carofiglio ha dato il via all’iniziativa con la lettura di un brano direttamente dalla sua viva voce.

L’iniziativa è veicolata attraverso la pagina FaceBook della Presidenza Nazionale e supportata dal nostro sito web e dal CNLP.

Sarebbero auspicabili anche interventi dal Territorio per avere la voce e la lettura di personaggi di rilievo della politica, informazione, cultura, scienza, dello spettacolo, sport, ecc…

A ciascuno di noi, in queste settimane di riapertura, è richiesta prudenza, attenzione, determinazione, unità, compattezza. Sapremo essere all’altezza del compito e ce la faremo.

Lettera di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Alla struttura “Rapporti con le Associazioni”, servizio di assistenza di Rete Ferroviaria Italiana

e p c. alla Ministra dei Trasporti Paola De Micheli

al Comitato Esecutivo FAND

alla FishOnlus

Gent.mi,

abbiamo apprezzato molto la continuità di presenza del servizio di assistenza ai viaggiatori a ridotta mobilità anche durante il periodo dell’emergenza più acuta, così come la volontà di tutelare adeguatamente la salute e la sicurezza degli operatori e degli utenti, mediante l’adozione di misure adeguate di protezione.

Ci risulta invece incomprensibile l’adozione di tali misure da parte vostra, senza che abbiate avvertito la necessità e il dovere di consultare le Associazioni rappresentative delle persone con disabilità, contrariamente alle abitudini e alle buone pratiche che hanno sempre contraddistinto la vostra azione.

Ricordate l’affermazione di principio “mai più sopra di noi senza di noi”?

Quell’affermazione che dovrebbe rappresentare la via maestra dei rapporti con il mondo della disabilità che voi avete sempre mantenuto e che, inopinatamente, avete invece tralasciato proprio in questa circostanza, quando forse sarebbe stato ancora più importante di sempre ricorrere alla consultazione e alla concertazione.

l vostro comportamento inaccettabile ha causato in tanti di noi disappunto, mortificazione e sconforto, dandoci quasi l’impressione di essere ridotti al ruolo di oggetti trasportabili, privi di qualsiasi dignità umana da riconoscersi alla persona.

Signori, le centinaia e centinaia di Persone a Ridotta Mobilità che viaggiano ogni giorno lungo le linee della rete ferroviaria italiana non sono dei diportisti un po’ annoiati che si muovono per diletto, ma il più delle volte lavoratori, studenti, malati; esseri umani in movimento per ragioni di salute, di servizio, di impegno sociale che meritano rispetto e dignità. Quei sentimenti che avete sempre mostrato e che avete purtroppo irragionevolmente abbandonato ora, quando avete ideato e attuato le misure di cautela concomitanti con la ripartenza del 4 maggio scorso senza aver degnato le Associazioni di rappresentanza di un minimo di interlocuzione costruttiva.

Ebbene, in applicazione dei princìpi e delle norme della convenzione ONU (UNCRPD), della Carta costitutiva europea, della Costituzione italiana, ma soprattutto nel rispetto del buon senso e dell’intelligenza di tutti, nella mia funzione di Presidente Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e del Forum Italiano della Disabilità, sono a chiedere formalmente la convocazione immediata del tavolo di concertazione per sottoporre a esame e a modifica le regole da voi poste in essere che appaiono, in qualche caso, immotivate, irragionevoli, incomprensibili, inutili.

Intendo riferirmi tra l’altro, ma non solo, ad alcune procedure in atto per garantire il “distanziamento” quali l’uso coercitivo di carrozzina e carrello elevatore, il trattamento non conforme riservato ai cani guida, la definizione dei punti di incontro per l’inizio del servizio di assistenza, la modifica dei tempi di anticipo della prenotazione.

Sono certo che non vorrete disattendere questa mia sollecitazione che è poi la sollecitazione di tutte le Associazioni, ma soprattutto dell’utenza che esige attenzione e pretende il rispetto dovuto alle persone.

Confido pertanto in una pronta convocazione del tavolo di confronto, anche in modalità a distanza, per definire, tutti insieme, le regole che dovranno accompagnare questa fase pur faticosa che stiamo attraversando, rispettose della salute, della sicurezza e della dignità degli operatori di assistenza e degli utenti.

In attesa di sollecita e positiva risposta…

Mario Barbuto

Presidente Nazionale UICI e FID

Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

Forum Italiano della Disabilità