“Il Corriere dei Ciechi” n. 5 maggio 2020

Si comunica che in data 15 maggio 2020 è stata inserita nel sito www.uiciechi.it la rivista “Il Corriere dei Ciechi” n. 5 maggio 2020 nel formato doc, PDF normale e PDF accessibile.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2392

Si riporta di seguito il sommario:

EDITORIALE

Il dovere di essere liberi

Mario Barbuto

CENTENARIO DELL’UNIONE

La Storia dell’Unione

Vincenzo Massa

Lettera aperta al nostro Centenario

Linda Legname

ATTUALITÀ

Lavorare in sicurezza per costruire il futuro

Maurizio Landini

70 anni di Cisl, con la persona al centro

Annamaria Furlan

La nostra priorità è la tutela della salute

Carmelo Barbagallo

“ConTattoConTe, a casa insieme a noi”

Linda Legname

La didattica a distanza

Francesca Piccardi

Di necessità, virtù

Nicola Stilla

RELAZIONI INTERNAZIONALI

La strategia europea per la parità di genere

traduzione di Luisa Bosisio Fazzi

SOSTEGNO PSICOLOGICO

Siamo sempre qui per voi

AA.VV.

STORIE DI VITA

È come vivere alla radio

Daniela Bucci e Stefano Borgato

RUBRICHE

Agenzia IURA

Roberta Natale

L’Unione in movimento

Eugenio Saltarel

Occhio alla ricerca

Andrea Cusumano

Una finestra sul sociale Anna Monterubbianesi.

Copertina 05-2020

L’illustrazione di Davide Bonazzi, adattata alla prima di Copertina de Il Corriere dei Ciechi di maggio, rappresenta un gruppo di persone inquadrate frontalmente che camminano per strada, tutte opportunamente distanziate fra loro per note ragioni di sicurezza. La composizione richiama un po’ il famoso “quarto stato” di Pellizza da Volpedo, simbolo delle conquiste dei lavoratori. Fra i personaggi distinguiamo un operaio, una donna in abito da ufficio, diversi uomini e donne che reggono uno striscione con la scritta “lavoro” in Braille, mentre in posizione centrale c’è una donna accompagnata dal suo cane guida. Quest’ultima è illuminata da un fascio di luce proveniente dall’alto, metafora della necessità di fare luce sulla condizione lavorativa delle persone con disabilità visiva, e anche richiamo alle parole di Paolo Bentivoglio “Il lavoro è luce che ritorna”.