“Corriere Braille” n. 34 8-14 settembre 2020

Si comunica che in data 7 settembre 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Corriere Braille” n. 34 8-14 settembre 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 27 agosto 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2441

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Trento – Nuovo direttivo

Vibo Valentia – Assemblea dei soci

Duemila più venti, uguale cento (di Sergio Prelato)

60 anni di cecità trascorsi nei 100 dell’Unione (di Carlo Carletti)

Dona il tuo 5×1000 all’Uici.

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Dal Gran Premio di Monza la Formula 1 approda su Slash Radio Web

È con orgoglio che vi annunciamo il primo appuntamento con un servizio mai ascoltato prima in Italia: le radiocronache, pensate e realizzate nello specifico per gli ascoltatori ciechi e ipovedenti, dei Gran Premi di Formula 1!

L’iniziativa, frutto della collaborazione tra la Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti Onlus-APS e Scuderia Ferrari Club di Riga (Lettonia) proporrà ai nostri ascoltatori appassionati dei bolidi di Maranello le radiocronache delle tappe del Mondiale 2020 di Formula 1.

Si è cominciato domenica 6 settembre 2020: a partire dalle ore 15:00 Slash Radio Web ha trasmesso in diretta il Gran Premio di Monza, raccontato da uno staff di commentatori dislocato in tre paesi diversi e capitanato da Valerio Palmigiano, fondatore di Scuderia Ferrari Club di Riga. 

Questo servizio di radiocronaca diretta agli ascoltatori ciechi e ipovedenti costituisce solo la più recente tappa di un percorso di collaborazione tra l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS e lo SFC Riga, già iniziato con i due eventi in pista organizzati insieme negli ultimi anni. Invitiamo gli ascoltatori a collegarsi su Slash Radio Web per vivere le emozioni della gara sulle Rosse di Charles Leclerc e Sebastian Vettel, e a scriverci le loro impressioni per rendere questa avventura sempre più soddisfacente e coinvolgente.

Proposte di modifica dello Statuto Sociale, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

il gruppo di lavoro costituito nell’assemblea nazionale dei quadri dirigenti del 5 e 6 ottobre 2019, ha completato l’esame e ha formulato le proposte di modifica allo Statuto Sociale da sottoporre all’intero quadro associativo in preparazione del Congresso.

È stato pertanto elaborato un testo di Statuto nel quale sono ricomprese le modifiche proposte e fatte proprie dal Gruppo.

Per renderlo più chiaro e leggibile, è stata aggiunta una breve nota illustrativa dove sono state elencate le principali modifiche proposte, con relativa indicazione di articolo e comma modificato.

Consideriamo quindi aperto il dibattito sul tema e auspichiamo che i presidenti sezionali e regionali riescano a promuovere un confronto ampio e approfondito tra tutti i soci per una partecipazione davvero significativa al processo di adeguamento della carta costitutiva dell’Unione.

Il testo costituirà la base di discussione in seno alle assemblee precongressuali per raccogliere ogni ulteriore osservazione e suggerimento, in modo da integrare la presente proposta e sottoporla alla Direzione Nazionale per la sua formalizzazione definitiva davanti al Congresso di novembre.

Statuto Modifiche del 1 Settembre.pdf

Statuto Modifiche del 1 Settembre.doc

Statuto Note.pdf

Statuto Note.txt

Ma un Congresso è solo questione di numeri?, di Giovanni Taverna

Autore: Giovanni Taverna

Ho letto con sommo interesse l’articolo di Mario Mirabile comparso su questo quotidiano; ne ho tratto motivi di condivisione ma anche qualche brividino. Dal punto di vista del noto principio “una testa un voto”, il suo discorso non fa una grinza, neppure un plisset: sulla base dei suoi numeri le piccole sezioni hanno una rappresentanza dei soci ampiamente sopravvalutata . A colpo d’occhio, pardon, d’orecchio, mi colpisce un poco che non venga proposto alcun correttivo, ma questo potrà essere trovato proseguendo la discussione. Il  quesito che mi provoca i brividini è invece su tutt’altro piano: il Congresso è  solo una questione di numeri? Messa così la domanda , potrei risultare non particolarmente presente a  me stesso, dato che tutti mi direbbero che ovviamente qualsiasi consesso democratico si basa sui numeri e se i numeri non rappresentano perfettamente il corpo totale si possono avere squilibri e  storture. Fin qui tutto bene, entro certi limiti sono totalmente in sintonia con questa visione. I limiti ai quali accenno non so se stiano a lato, sopra o sotto la questione e spero di riuscire a spiegarmi con soddisfacente chiarezza. Se l’unico compito del congresso fosse elettorale, il problema posto da Mario avrebbe una soluzione draconiana: raddoppiare la rappresentanza delle sezioni più grandi o dimezzare la rappresentanza delle sezioni piccole; ambedue le soluzioni foriere di qualche conseguenza forse indigeribili dal corpo associativo: il raddoppio delle rappresentanze porterebbe a congressi ancor più elefantiaci dei presenti, con gli aggravi di spesa e le difficoltà organizzative derivanti. Ma comunque, con un po’ di sacrifici magari sarebbe affrontabile. La riduzione alla metà della rappresentanza delle piccole sezioni potrebbe invece causare traumi più massivi con conseguenti mal di pancia generalizzati. Ma anche qui un consiglio nazionale votato al suicidio potrebbe adottare la misura, dato che con i congressi composti come ora alla votazione congressuale una proposta del genere passerebbe difficilmente. Ora arrivo al centro del discorso; il Congresso non ha solo una funzione elettorale, ma anche una funzione di creazione o modificazione di norme della vita sociale e la programmazione delle linee guida delle attività globali dei cinque anni successivi. L’approvazione di norme e linee è  certo sottoposta al principio di rappresentanza numerica ma non solo a questo, almeno a mio parere. Chi ha responsabilità dirigenziali nazionali e regionali sa benissimo quanta strada ci sia ancora da fare per ottenere omogeneamente in tutto il territorio nazionale una applicazione puntuale delle regole e una altrettanto puntuale persecuzione delle linee guida stabilite da un congresso; tutto questo non è  frutto di una generalizzata impreparazione della dirigenza territoriale, che pure in parte è reale, ma deriva anche in gran parte dalla condivisione piena e sentita delle regole e delle linee guida; chi le approva fino ad un certo punto o le ritiene pleonastiche, confuse o non adattabili alla realtà locale tende a svicolare; è fin troppo ovvio affermare che regole e linee saranno tanto più applicate fedelmente e precisamente quanto più la loro formulazione sarà stata condivisa da tutte le realtà anche quelle piccole o minime. Quindi una riduzione sostanziale della presenza congressuale di 66 sezioni temo porterebbe con se il rischio di abbassare la soglia di condivisione delle regole e delle linee guida sotto una soglia pericolosa, causata proprio dalla mancata partecipazione alla loro formulazione.Temo quindi che la soluzione al problema posto da Mario si riduca all’aumento di quasi il doppio delle rappresentanze delle grandi sezioni, se ce lo possiamo permettere dal punto di vista economico. Mi permetto di aggiungere un ulteriore motivo di riflessione su un tema affine; in ogni modo, nelle condizioni attuali, anche una proporzione uniforme tra rappresentanti congressuali e soci sarebbe reale e democraticamente pesante  se le assemblee sezionali non raggiungessero certi numeri? O se questi numeri fossero troppo bassi il problema del rapporto democrazia  versus numeri rappresentati  non sarebbe ugualmente falsato? Tra epidemia e il resto i numeri di questa tornata assembleare potrebbero non avere un valido valore statistico, ma andrà valutato attentamente il risultato dei mezzi che sono stati messi in campo per aumentare i numeri delle presenze assembleari, cioè le assemblee on line e il voto informatico, ma se non riusciamo ad apportare mutamenti sostanziali a questa situazione temo che anche con tutti i bilanciamenti congressuali possibili lo squilibrio della rappresentanza non sarà realmente superato alla radice.

Museo Omero – Forma e Materia: un percorso scultoreo a Villa Fermani, con speciale audioguida

Corridonia (Macerata)
5 Settembre – 11 Ottobre 2020
Inaugurazione Sabato 5 Settembre, ore 17
  

Lo storico parco di Villa Fermani a Corridonia ospita fino all’11 ottobre 2020 le sculture di dodici famosi artisti marchigiani: Giovanni Beato, Silvio Craia, Egidio Del Bianco, Anna Donati, Valfrido Gazzetti, Jhoannes Genemans, Tonino Maurizi, Rocco Natale, Jessica Pelucchini, Sandro Piermarini, Paolo Pompei e Valerio Valeri.
Le loro opere, in armonia con l’ambiente circostante, raccontano il tradizionale rapporto tra forma e materia a partire proprio dalla concretezza della corporeità fisica dell’opera.
La proposta allestitiva di un’esposizione d’arte contemporanea a cielo aperto vuole anche rinnovare la storica tradizione di vivere l’arte a diretto contatto con la natura attraverso un approccio tattile/multi-sensoriale grazie alla collaborazione con del Museo Tattile Statale Omero. E’ possibile prenotare la visita e usufruire di una speciale audioguida realizzata dal Museo Tattile Statale Omero. Si allega mappa del percorso espositivo da stampare a rilievo con Fornetto tipo Minolta, che consente di visitare la mostra in autonomia. Il file audio di presentazione della mostra, con informazioni sugli artisti e le didascalie delle opere vai puoi essere scaricato dal sito del museo  http://www.museoomero.it/main?p=news_id_6135 (in fondo alla pagina).

Per info e prenotazione visita chiamare l’Associazione Lanzi di Corridonia al numero 331 5331079 o scrivere a labirinto@cheapnet.it

Immagine della mappa tattile

“Slash Magazine” n. 4 Luglio-Agosto 2020

Carissimi amici e lettori molto presto giungerà nelle vostre case il numero di Luglio-Agosto di Slash Magazine, il periodico legato alla nostra radio web, dalla quale prende anche il nome. Auspicando di far cosa gradita riportiamo di seguito il sommario del numero in parola. Ricordiamo che la rivista è edita su cd e che chi desidera riceverla può richiederla, a titolo gratuito, inviando una e-mail all’indirizzo ustampa@uiciechi.it, indicando il proprio nome, cognome, indirizzo al quale si desidera venga recapitato il cd e, naturalmente il titolo del periodico: Slash magazine. Vi attendiamo numerosi all’ascolto!

Di seguito il sommario:

Editoriale (di Luisa Bartolucci)

Cultura e libri:  

Incursioni nel mito: intervista a Mariagrazia Ciani; 

L’odissea nell’interpretazione, di Marilù Oliva;

Flower power: intervista ad Alessandra viola; 

Cinque donne e un arancino, parliamone con l’autrice, di Chiara Maria Gargioli;

Il giallo di via Poma;

Il segreto del mercante di libri: intervista a Marcello Simoni;  

Alice basso racconta il suo “morso della  vipera”: di Luisa Bartolucci, Renzo Giannantonio e  Rossella Lazzari;

Un bellissmo spreco di tempo: di Renzo Giannantonio; 

L’imbuto della storia: intervista a cura di Marino tambuscio e Luisa Bartolucci ;

Riccardo Pirrone presenta “Taffo, ironia della morte” riderne è l’unico modo per uscirne vivi; 

Il nuovo romanzo di Carmelo Di Gesaro; 

La società dei giornalisti estinti: intervista a Marco Gasperetti;

Pensieri in libertà: di Luisa Bartolucci; 

Ancora sulla famiglia Florio: di Chiara Maria Gargioli; 

Le indomabili secondo Davide Steccanella: di Renzo Giannantonio; 

Nata di luna buona: intervista ad Iva Zanicchi; 

Bud Spencer nel racconto di sua figlia; 

Ricordando Franca Valeri; 

Storia di un figlio: parliamone con gli autori di Chiara Maria Gargioli; 

L’accademia del profumo: intervista ad Ambra Martone; 

Musica: 

A tu per tu con Edoardo Bennato ed il suo nuovo libro; 

Paolo Talanca racconta Ivan Graziani: di Renzo Giannantonio; 

Gli ultimi giorni di Jimi Hendrix: intervista di Chiara Maria Gargioli; 

Alla scoperta della musica di carlo corazza: di Cristina della Bianca e Luisa Bartolucci;

Slashmusic: John denver, a cura di Giuseppe voci; 

Sport: 

Audiodescrizioni a domicilio; 

Rubriche: 

Ausili e tecnologie: a cura di Nunziante Esposito e Gianluca Casalino; 

Orizzonti Multimediali, a cura di Marino Attini; 

Il salotto di Stefania Cavalieri, a cura di Stefania Cavalieri e Gianluca Peverada;

Cinemando, a cura di Marika Giori; 

Il simposio dei lettori, a cura di Rossella Lazzari; 

Slash art, a cura del Museo tattile statale Omero; 

C’è luce in cucina, a cura di Lucia Esposito; 

Pillola di inglese a cura di Rosa Martellucci;

Parola di direttore, di Mario Barbuto.

Vera o finta democrazia: cosa vogliamo fare nei prossimi anni?, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Prima di entrare nel merito dell’articolo, è doveroso da parte mia fare alcune di precisazioni per sgomberare il campo da ogni equivoco:

  1. mi permetto di esprimere la mia opinione, perché credo nel ruolo fondamentale che il nostro sodalizio ha avuto, ha ed avrà per tutti i disabili visivi italiani;
  2. non ambisco ad alcun incarico nazionale, né intendo muovere critiche alla Presidenza e alla Dirigenza attuale, ma voglio soltanto condividere alcune riflessioni, a mio parere molto importanti, atte a stimolare la discussione in vista dell’imminente congresso in cui dobbiamo mettere le basi per il prossimo quinquennio e non solo;
  3. avendo partecipato ad assemblee di altre associazioni storiche, sono fermamente convinto che la nostra associazione è una delle poche in cui i soci possano con il proprio voto, contribuire alla scelta dei quadri dirigenti, sia a livello locale, sia a livello nazionale, ma al contempo credo che qualcosa nel nostro statuto in tema di rappresentanza debba essere assolutamente rivista;
  4.  non intendo fare la guerra alla piccole sezioni, ma voglio soltanto rappresentare la necessità delle sezioni con un maggior numero di soci di avere maggiore considerazione.

Qualche mese fa, ci è stato inviato l’elenco numerico degli associati al 31 dicembre 2019: 38.901 disabili visivi che al 31 dicembre 2019 risultavano essere iscritti all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Non voglio addentrarmi in discussioni finalizzate a ricercare le motivazioni da cui deriva questo dato, ma è fuor di dubbio che il numero è di gran lunga inferiore rispetto ai 120/130 mila individui che percepiscono una indennità dall’INPS. Un numero ancora più scarno, se si considerano i numeri degli Ipovedenti di cui, teoricamente, la nostra associazione dovrebbe farsi carico. In virtù di alcune scelte portate avanti in questi ultimi anni dalla dirigenza nazionale, vedi criteri di ripartizione del fondo sociale,  e in vista del prossimo congresso, sento l’esigenza di soffermarmi su alcuni dati. Nel nostro sodalizio ci sono 66 sezioni con meno di 300 soci ciascuna, tra queste 13 sezioni hanno addirittura meno di 100 soci ciascuna, che, in totale, hanno n. 11.508 soci effettivi. Dette sezioni, in base alle disposizioni statutarie attualmente in vigore, esprimono n. 132 delegati al congresso. Ci sono invece n. 8 sezioni che hanno più di 1.000 soci ciascuna, che, in totale, hanno 10.809 soci effettivi. Dette sezioni, in base alle disposizioni statutarie attualmente vigenti, esprimono n. 34 delegati al congresso.  Tenendo conto del dato appena enunciato, credo che sia palese un vero e proprio difetto di rappresentanza democratica. Volendo giocare un po’ con le statistiche, un delegato eletto in una sezione con meno di 300 soci al congresso rappresenta in media n. 87 soci; mentre un delegato eletto in una sezione con più di mille soci ne rappresenta in media 317. A tutto ciò si aggiunga il fatto che i presidenti regionali sono membri di diritto in quanto consiglieri nazionali. Dunque le piccole regioni possono contare su un ulteriore delegato che fa aumentare ancora di più il divario e il difetto di rappresentanza delle realtà più grandi. I numeri appena citati, ovviamente, creano difetti di rappresentanza anche nei consigli regionali. Anche in questi organismi, infatti, con le regole attuali, minoranze organizzate diventano maggioranze. Spero che da queste poche righe possa avviarsi una discussione profiqua atta a correggere eventuali difetti dello Statuto e rendere la nostra Grande Associazione più democratica nel vero senso della parola.

Sicilia – Non vedenti in cima all’Etna

Grazie a un progetto Irifor per colmare, dopo il lockdown, il deficit di esperienze e socializzazione dei ragazzi ciechi. Valerio, sedici anni, racconta delle “lacrime di commozione per aver raggiunto la vetta del vulcano”. Otto diverse esperienze varie province della Sicilia

“Io vedo solo ombre, però il viaggio fino ai crateri sommitali dell’Etna è stata un’esperienza molto importante per me”.

Valerio Messina, sedici anni, il maggiore del gruppo di non vedenti che nei giorni scorsi ha raggiunto la cima del vulcano più alto d’Europa, è visibilmente emozionato nel raccontare quanto sperimentato grazie a un progetto nazionale dell’Irifor, calato nel territorio siciliano dalle articolazioni regionali dell’ente.

“Collegato all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti onlus – ha spiegato il presidente siciliano Gaetano Minincleri, che presiede anche l’Irifor – abbiamo appunto questo istituto nato soprattutto per perseguire la ricerca sui non vedenti, ma anche la formazione per l’avviamento al lavoro dei disabili visivi e la loro riabilitazione. Proprio dall’Irifor è stato finanziato il progetto nazionale Gioco la mia parte che si sta rivelando di grande importanza per colmare il deficit di esperienze e socializzazione dopo il lockdown e il distanziamento sociale causati dal coronavirus. Il lungo periodo in cui i nostri ragazzi sono rimasti chiusi in casa ha infatti creato dei problemi di adattamento”.

“Così, in Sicilia – ha aggiunto Minincleri – abbiamo partecipato al bando e ottenuto piccole somme per realizzazioni modellate sulle caratteristiche dei nostri territori. Abbiamo varato otto progetti in altrettante province, destinati a gruppi da due a quattro non vedenti. E a Catania quattro ragazzi hanno avuto la possibilità di raggiungere, con la necessaria attrezzatura e accompagnati da volontari e guide, la sommità dell’Etna, dopo una lunga e bellissima passeggiata. Un’esperienza che difficilmente dimenticheranno”.

E Valerio Messina ha confermato: “Le sensazioni che ho provato sono state molto forti”.

“L’emozione di salire in vetta – ha sottolineato -, la paura di non riuscire ad arrivarci e il senso di liberazione di trovarsi sulla cima del vulcano. Siamo partiti alle sette del mattino, abbiamo preso la funivia e poi dei pullman fuoristrada che ci hanno portato a duemilanovecento metri di quota. Da lì ci aspettavano cinque lunghe ore di camminata molto dura e stancante per raggiungere la nostra meta. La parte conclusiva, gli ultimi quindici minuti, è stata terribile. La salita era ripidissima e pensavo davvero di non farcela. Poi però tutto il gruppo mi ha dato forza e ci siamo dati forza a vicenda. Così ce l’abbiamo fatta”.

“E l’emozione di raggiungere la vetta – ha concluso – è stata indescrivibile, non me l’aspettavo davvero. Le lacrime di commozione erano il segno del senso di liberazione provato. Un’emozione unica nel suo genere. Qualsiasi esperienza sportiva o di altro tipo è incomparabile”.

Protagonisti con Valerio dell’impresa, sono stati altri tre ragazzi non vedenti: Carmelo Colletta e Matteo Panebianco, entrambi di quindici anni, e Francesco Licandro, il più piccolo, di tredici.

I quattro ragazzi sono stati accompagnati da due volontari dell’Uici di Catania, Federico Grasso ed Elisabetta Sapuppo, da Luca Cosma, una guida alpina autorizzata a condurre i turisti fino ai crateri sommitali dell’Etna e una guida naturalistica, Rosario Calcagno, che ha dato anche lui un grande contributo parlando ai ragazzi delle caratteristiche degli ambienti che attraversavano.

A guidare il drappello, Nando Sutera, responsabile del Centro di consulenza tiflodidattica di Catania, che ha coordinato le attività progettuali per la Sicilia con i colleghi di Agrigento, Gioacchino Di Gloria, e Palermo, Maria Concetta Cusimano. Tutte le attività progettuali, infatti, sono il frutto del lavoro sinergico e di rete tra i tre Centri, i presidenti provinciali delle Sezioni Uici e l’Irifor Sicilia.

“Oltre alla straordinaria esperienza – ha spiegato Sutera – di escursione ai crateri sommitali del monte Etna, abbiamo realizzato, con i Centri di consulenza tiflodidattica delle altre province, delle esperienze indimenticabili per i nostri bambini e ragazzi non vedenti. A Trapani, per esempio, con le attività di canoa, a Palermo con quelle di vela, a Enna con uno straordinario viaggio all’interno di una fattoria didattica. E così anche a Siracusa, ad Avola. Parliamo di eventi dei giorni scorsi, ma ce ne saranno altri”.

“Per esempio – ha concluso – il viaggio di alcuni giorni in barca a vela da Messina alle Eolie e ritorno con tre bambini non vedenti accompagnati dalle loro mamme. Già assaporano il momento magico del viaggio per mare fino a Lipari, Salina e Vulcano”.

Link Youtube

Dichiarazione Gaetano Minincleri https://youtu.be/MA6xKj7OigA

Dichiarazione Valerio Messina https://youtu.be/_hVOwbNFIxw

Dichiarazione Nando Sutera https://youtu.be/cRESE6c401c

Clip escursione sull’Etna https://www.youtube.com/watch?v=5IimSbm-Hqw

Foto di gruppo sull’Etna

Il gruppo durante la scalata

“Voce nostra” n. 16 1-15 settembre 2020

Si comunica che in data 3 settembre 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Voce nostra” n. 16 1-15 settembre 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 2 settembre 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2440

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Attualità (a cura di Vincenzo Massa)

Campionati di Calcio Serie A 2020-21

Da soli in casa (di Antonio Russo)

Tanto pe’ scherza’

Medicina- I 12 batteri più pericolosi per l’uomo

In cucina- Pomodorini neri

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp