Sommario rivista “Slash Magazine” n. 2 Marzo Aprile 2021

Si ricorda che per abbonarsi è sufficiente inviare una e-mail all’indirizzo ustampa@uici.it, indicando il titolo della testata che si desidera ricevere (Slash Magazine), oltre al proprio nome, cognome e indirizzo postale. Vi attendiamo numerosi!

Sommario.

In questo numero:
Editoriale, di Luisa Bartolucci

Cultura:

L’appello: intervista a Alessandro D’avenia.

Che Fine hanno fatto i bambini: annalisa Cuzzocrea presenta il suo ultimo lavoro; 

Questo giorno incombe;

l’amicizia secondo silvia avallone;

Cara pace; 

L’anno che a roma fu due volte Natale; 

Dire, fare,baciare: intervista a  Claudia de Lillo, Elasti.

Biancaneve nel Novecento: intervista a Marilù Oliva; 

La felicità degli altri; 

Quello  che si salva;

Il tempo di vivere con  te, ne parliamo con giuseppe culicchia;

Tre Madri; 

Di tu in noi: un po’ di poesia; 

Omicidio a regola  d’arte; 

Intervista a franco Matteucci; 

Enrico ruggeri illustra  il  suo “Un gioco da ragazzi”; 

Con gli occhi di un cieco: intervista a Matteo restani; 

Beppe viola attraverso i suoi racconti; 

Torna in libreria daniela sacerdoti; 

Media: 

Schermi, se li conosci non li eviti: intervista a Lorella Zanardo; 

games: 

Videogiochi accessibili: intervista ad arianna ortelli, 

Musica: 

Incontriamo mario Biondi; 

Dodi Battaglia e… Il coraggio di vincere. 

Andrea allione e… le sorelle Marinetti! 

Chiara gargioli intervista orietta berti; 

letteratura in musica, l’esperimento di gianluca Lalli. 

Novità in radio: 

Boomer VS Millenial.

Rubriche: 

Orizzonti multimediali, a cura di Marino Attini; 

ausili e tecnologie a  a cura di Nunziante Esposito.

Il simposio dei lettori, a cura di Rossella Lazzari; 

C’è luce in cucina, a cura di Lucia esposito; 

Pillola di inglese a cura di rosa Martellucci; 

I nostri speciali: 

la giornata della memoria; 

Lia Levi

Massimo Finzi

Mario Venezia e Antonio Parisella

Matteo Marani

Chiusura.

Buon ascolto!

Pubblicato il 12/05/2021.

Protesi retinica NR-60: uno studio d’avanguardia

Autore: Mario Barbuto

Care Amiche e Cari Amici, con il supporto della IAPB e del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva, si può oggi avviare la sperimentazione di un dispositivo di protesi retinica: NR-600.

Si tratta dell’ultimo ritrovato prodotto dalla società israeliana Nano Retina Ltd nel campo delle protesi retiniche: un dispositivo miniaturizzato impiantato all’interno della retina e un paio di occhiali esterni dotati di specifiche funzioni.

NR-600 è in grado di ripristinare una capacità visiva rudimentale, ma allo stesso tempo funzionale, in pazienti affetti da gravi distrofie retiniche ereditarie in stato avanzato.

Il dispositivo NR-600 si prefigge l’ambizioso compito di convertire gli input visivi in stimoli elettrici, sollecitando l’attività neuronale della retina interna. Il segnale a essi trasmesso, utilizza un percorso visivo naturale e si propaga dalla retina al nervo ottico fino a raggiungere la corteccia visiva, dove i segnali vengono percepiti come fosfeni.

Affinché il funzionamento del dispositivo sia adeguato, occorre indossare un paio di occhiali dotati di una lente speciale capace di proiettare un raggio infrarosso sull’impianto per alimentarlo e  favorire in tal modo la conversione degli stimoli fisici in segnali elettronici.

È importante sottolineare con chiarezza che attraverso questo sistema non si restituisce una visione normale come quella che si aveva prima dell’insorgenza dei sintomi più severi. Infatti la visione “artificiale” che è in grado di fornire NR-600 si caratterizza come una visione costituita di pixel in bianco e nero e un campo visivo limitato.

Chi sono i candidati ideali per questo trattamento?

Il reparto di Oftalmologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Università Cattolica del Sacro Cuore sta effettuando l’arruolamento dei pazienti per lo studio. I candidati ideali per questo trattamento sono soggetti di ambo i sessi con diagnosi confermata di Retinite Pigmentosa o Distrofia dei coni e dei bastoncelli in fase terminale ed un’età compresa tra i 18 e gli 80 anni.

Per poter essere impiantati, tutti i soggetti devono possedere un residuo visivo pari alla sola percezione luminosa (presente o assente da massimo cinque anni) ed aver perso la loro capacità di riconoscere persone e oggetti nonché di orientarsi e muoversi nello spazio che li circonda.

Tuttavia, devono aver avuto una storia di precedente visione utile ed una funzionalità confermata delle cellule della retina interna (cellule gangliari) e del nervo ottico nell’occhio da sottoporre a impianto, come determinato dalla percezione documentata della luce o da una risposta misurabile evocata per stimolazione elettrica. Devono essere in grado di intendere e di volere, anche per poter comprendere e soddisfare i requisiti dello studio clinico cui partecipano e completare gli esami ed il training visivo che saranno loro richiesti.

Chi non può partecipare a questo studio?

Non potranno partecipare allo studio tutti i pazienti con forme di cecità causate da una problematica oftalmologica diversa da una distrofia retinica ereditaria.

Il candidato con distrofia retinica ereditaria non dovrà avere o avere avuto:

1) un distacco di retina, una retinopatia diabetica, una malattia infiammatoria della retina, un trauma oculare e/o altre affezioni della retina che potrebbero non consentire al dispositivo di funzionare correttamente.

2) una malattia che abbia causato danni al nervo ottico (ad esempio un glaucoma).

3) un’alterazione della parte anteriore dell’occhio (ad esempio una cicatrice sulla cornea) che non permette all’oftalmologo di visualizzare la retina e/o ostacola la penetrazione del raggio a infrarossi sul dispositivo impiantato nell’occhio.

4) una grave ptosi della palpebra (palpebra abbassata) che non consente all’occhio di rimanere correttamente aperto.

5) una miopia, un’ipermetropia o un astigmatismo molto elevati (≥ ±8 diottrie sferiche e 3,5 diottrie cilindriche).

6) uno strabismo (deviazione degli assi visivi) o un nistagmo (movimento involontario degli occhi) molto evidenti.

7) una retina molto assottigliata (lo spessore retinico sarà analizzato durante la visita di screening mediante OCT).

8) una forma di retinite pigmentosa sindromica.

9) una gravidanza in corso.

10) un ipertiroidismo grave.

11) patologie neurologiche e/o psichiatriche, ad esempio la malattia di Parkinson, l’epilessia o una grave depressione.

12) un’aspettativa di vita inferiore a 1 anno dal momento del reclutamento nello studio.

Non potranno infine partecipare allo studio, le persone che hanno già preso parte a un altro studio con farmaco o dispositivo sperimentale potenzialmente in conflitto con gli obiettivi, il follow-up o i test di questo studio.

L’inserimento del dispositivo nella retina avverrà attraverso un intervento chirurgico della durata di circa due ore e sarà effettuato prevalentemente in anestesia generale utilizzando attrezzature oftalmologiche standard.

Dove si svolgeranno le visite?

I pazienti considerati potenzialmente eleggibili per questo studio clinico saranno visitati presso il reparto di Oftalmologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Università Cattolica del sacro Cuore, a Roma.

L’intervento sarà eseguito dal Prof. Rizzo, Direttore del Dipartimento di Oftalmologia, coadiuvato dalla sua equipe. Completato il decorso operatorio, le visite per l’ottimizzazione della protesi ed il percorso di riabilitazione si terranno presso il Polo Nazionale di Ipovisione IAPB Italia onlus, sito sempre all’interno del Policlinico A. Gemelli.

A chi rivolgersi?

Tutti coloro che siano in possesso dei requisiti sopra citati, possono contattare con una singola e-mail i seguenti indirizzi, inserendo nel testo un recapito per la conduzione di un pre-screening telefonico:

Dr. Marco Sulfaro: m.sulfaro@iapb.it

Dr. Giorgio Placidi: giorgio.placidi@guest.policlinicogemelli.it

Dr. Elisa De Siena: elisa.desiena@yahoo.com

Con l’auspicio che questo studio possa rappresentare un ulteriore passo importante sul cammino della evoluzione della ricerca tecnologica e medica, nella certezza di incontrare l’interesse di molti, pur nel quadro di una informazione corretta e senza voler suscitare false speranze o dare comunicazioni sensazionalistiche, invito tutti i pazienti potenziali a segnalare il proprio nominativo e svolgere un colloquio preliminare di accertamento e selezione.

Il mio invito nasce soprattutto dalla serietà e affidabilità dei professionisti e clinici che sovraintendono allo sviluppo e alla conduzione dello studio i quali hanno voluto riconoscere nell’UICI il veicolo principale e privilegiato di contatto con la vasta platea delle persone interessate.

Come Unione, grazie alla disponibilità dei medici incaricati dello studio, seguiremo con attenzione e interesse ogni passo e ogni persona, certi di interpretare in tal modo la nostra missione di contrasto alla cecità e tutela della vista.

Pubblicato in data 11/05/2021.

Torino – Mezzi pubblici e disabilità visiva

L’UICI Torino: “Bene le App, ma non trascuriamo gli annunci a bordo”

Prosegue il confronto con l’azienda GTT per una mobilità più attenta a chi non vede

Per una persona con disabilità visiva, poter usare in sicurezza e autonomia la rete urbana dei mezzi pubblici è una questione di fondamentale importanza, tanto più in un momento così difficile come quello che stiamo attraversando a causa dell’emergenza pandemica. Ecco perché, da tempo, l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino ha avviato, insieme ad altre associazioni di persone disabili, un confronto con il GTT (Gruppo Torinese Trasporti), l’azienda che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo piemontese. Questa collaborazione ha dato buoni risultati sul fronte dell’accessibilità. Ora azienda e associazioni cercano di fare ulteriori passi avanti.

Recentemente GTT ha rinnovato l’area del proprio sito internet dedicata alle persone con disabilità: vi si possono trovare tutte le indicazioni relative all’accessibilità dei servizi forniti dall’azienda. La pagina è stata progettata per essere intuitiva e facile da navigare, con un’interfaccia fruibile anche dalle persone cieche e ipovedenti.  «Si tratta di un passo avanti significativo, che apprezziamo: condensare tutte le informazioni utili un unico spazio, curato e aggiornato, rende più facili le ricerche e, di conseguenza, migliora la qualità degli spostamenti» è il commento di Christian Bruno, membro del Comitato Autonomie e Mobilità UICI Torino. Oltre alle pagine web del sito, l’azienda torinese propone agli utenti una serie di applicazioni per dispositivi mobili.

In particolare, attraverso l’app Moovit, è possibile ricevere precise informazioni su linee, orari, passaggi dei mezzi e fermate. L’App è compatibile con le sintesi vocali (VoiceOver e TalkBack) presenti sui telefoni, cosa che la rende adatta a ciechi e ipovedenti. Inoltre ha il vantaggio di poter essere usata anche a bordo dei veicoli. «Ovviamente tutte queste soluzioni sono preziose per noi e vanno accolte con grande interesse – osserva ancora Bruno – D’altra parte le App, pur utilissime, non possono sostituire del tutto i tradizionali sistemi di annuncio vocale presenti sui mezzi. La platea dei disabili visivi è molto ampia: ci sono persone anziane, che magari non hanno grande familiarità con la tecnologia ma che non possono essere tagliate fuori. Inoltre l’esperienza insegna che l’annuncio vocale delle formate è utile anche per i vedenti: pensiamo, ad esempio, ai turisti o a chi si trovi in una zona della città che non conosce bene». Ecco perché serve un impegno su molteplici fronti. Attraverso la disability manager di GTT, la dott. Rita Gambino, ma senza trascurare il confronto diretto con conducenti di tram e bus, UICI Torino prosegue nel suo lavoro di sensibilizzazione, spiegando il valore degli strumenti per l’accessibilità (e, di conseguenza, i problemi che nascono quando questi strumenti vengono a mancare).

Tra le novità lanciate dall’azienda in materia di inclusione, va segnalato anche la possibilità, per i ciechi e gli ipovedenti che viaggiano da soli, muniti di bastone bianco o cane guida, di segnalare a GTT il loro viaggio extraurbano, con un preavviso di almeno 24 ore. In questo modo il conducente saprà della presenza di una persona con disabilità visiva e presterà particolare attenzione. «Una buona idea – conclude Bruno – viste le incognita che talvolta ci troviamo ad affrontare muovendoci nella provincia».

Pubblicato in data 11/05/2021.

Sant’Anastasia (NA) – Sportello Inclusione

Nel mese di Giugno 2021 riprenderanno, per n. 1 anno, le attività volte al rafforzamento dello Sportello Inclusione nel territorio di S. Anastasia, già gestito con successo dalla Eco Società Cooperativa Sociale Onlus e dal presidio U.I.C.I. S. Anastasia-Pomigliano e paesi vesuviani, con il patrocinio morale dello stesso comune di S. Anastasia.

Le attività, che si svolgeranno due pomeriggi a settimana per n. 6 ore complessive, saranno erogate da una educatrice professionale e da una psicologa, congiuntamente ad altri professionisti addetti, esperti dell’inclusione delle disabilità, presso la biblioteca comunale sita in via Arco n. 56.

Fra i principali servizi offerti ricordiamo: ascolto e consulenza psicologica, servizi educativi, tutoraggio, supporto informatico, orientamento, indirizzo e accompagnamento ai servizi sociali comunali, supporto amministrativo al disbrigo pratiche, organizzazione di laboratori e gruppi di ascolto/mutuo aiuto.

Tutti i servizi saranno opportunamente promossi nel territorio, presso i principali punti informativi nevralgici (scuole, associazioni ed altri enti “antenne”) ed attuati in rete con le altre forze sociali territoriali, al fine di estendere le opportunità di inclusione attiva dei soggetti minori e adulti diversamente abili.

Particolare attenzione è riservata stavolta ai soggetti con disabilità visiva, per i quali lo Sportello prevede l’attuazione di una gamma aggiuntiva di servizi specialistici, erogati da professionisti esperti, anche con l’ausilio di attrezzature innovative e ricorrendo a progettazioni sperimentali.

Pubblicato in data 11/06/2021.

Campobasso – Finalmente esauditi

Autore: Mena Mascia

È con viva soddisfazione e la più profonda emozione che ho il piacere di rendere noto che a Campobasso, la città nella quale vivo che in via Giambattista Vico esiste un parco intitolato a Louis Braille e che editando il suo nome sui parchi d’Italia la nostra piccola regione si fregia di indicarne l’esistenza, rendendo visibile l’unione italiana ciechi ed ipovedenti che attraverso la sua dirigenza territoriale ha fortemente voluto questa realizzazione, frutto della riconoscenza dei suoi soci che necessitando di sentirsi cittadini e lavoratori attivi, nonostante le nuove tecnologie, continuano ad usare la scrittura braille per rendersi autonomi nel quotidiano. Adoperano la lavatrice ed i fornelli forniti di mascherine braille, possono vedere l’ora senza disturbare il vicino, sono in grado di assumere le medicine in piena indipendenza e somministrare la terapia alle persone anziane loro affidate, laddove fossero chiamati a farlo.

Tutti gli anni il 21 febbraio ho l’abitudine di recarmi in una scuola per parlare di un amico mai troppo amato nell’arco di un’intera vita, Louis Braille, per l’appunto, ed ogni volta il cuore mi batte all’impazzata per la riconoscenza che gli porto. Emozioni sempre nuove caratterizzano questa giornata che è stata resa tale solo nel 2006 con la Legge 126 del 3 agosto, data in cui il nostro Parlamento ha stabilito che il 21 di febbraio si celebri la Giornata Nazionale del Braille, mentre la Convenzione delle Nazioni Unite sulle persone con disabilità visiva riconosce al
Braille la dignità di una lingua scritta.

Personalmente non posso che plaudire alla sensibilità dell’amministrazione comunale che ci ha ascoltati, facendo in modo che il nome di un benefattore dell’umanità meno fortunata possa venir ricordato, mentre la sua fama protegge i bambini che alla sua ombra o al sole giocano, ed i vecchi che leggendo quel nome forse si chiederanno a chi possa corrispondere quell’identità per rivolgere verso colui che di quel nome fu il padrone una preghiera. Grazie per l’attenzione, dunque, con la riconoscenza di tutti noi che non vediamo.

Pubblicato in data 11/05/2021.

Pordenone – Nuova pubblicazione “Curiosità dal mondo”

La Biblioteca del libro parlato “Marcello Mecchia” dell’U.I.C.I. di Pordenone ha predisposto una nuova pubblicazione braille denominata “Curiosità dal mondo – compendio di notizie e informazioni utili per tutti i gusti”. Si tratta di una raccolta in due fascicoli di una serie di articoli strani, curiosi e a volte divertenti, apparsi solitamente nelle retrovie delle testate giornalistiche. La pubblicazione sarà disponibile da fine mese di maggio con un contributo spese di Euro 15,00. Il pagamento potrà essere effettuato tramite apposito bollettino postale incluso nella spedizione.

Per prenotazioni: U.I.C.I. Onlus-Aps Pordenone – Galleria San Marco 4 – 33170 Pordenone – tel. 0434-21941 – e-mail: uicpn@uici.it.     

Pubblicato in data 11/05/2021.

Pubblicazione rivista “Il Corriere dei Ciechi” n. 5 maggio 2021

Si comunica che in data 11 maggio 2021 è stata inserita nel sito www.uici.it la rivista “Il Corriere dei Ciechi” n. 5 maggio 2021 nel formato doc, PDF normale e PDF accessibile.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

https://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2556

Si riporta di seguito il sommario:

EDITORIALE

Buona festa, mamma!

Linda Legname

LAVORO

L’Italia si cura con il lavoro

Luigi Sbarra

Un cambio di passo

PierPaolo Bombardieri

Il diritto al lavoro

Claudia Fiaschi

ATTUALITÀ

Salviamo le nostre tradizioni

Cristina Minerva

“Ragazzi interrotti”: la storia di Alyssa

Elisabetta Franchi e Alyssa Bruni

Un secolo di tecnologie

Marino Attini

La guerra dei radar umani

Edoardo Frittoli

Si può fare

Federica Carbonin

IPOVISIONE

Ipovedenti: la nascita di una categoria

Angelo Mombelli

SOSTEGNO PSICOLOGICO

Mi piego, ma non mi spezzo!

Nadia Massimiano

RUBRICHE

Agenzia IURA

Roberta Natale

La Direzione Nazionale

Vincenzo Massa

Il Consiglio Nazionale

Vincenzo Massa

Occhio alla Ricerca

Andrea Cusumano

Una finestra sul Sociale

Giuseppe Manzo.

Copertina: L’immagine rappresenta una persona all’interno di un ufficio con accanto il suo cane guida, intenta a lavorare alla sua scrivania. Questa scrivania si allunga fino a diventare una strada sinuosa su cui camminano alcuni lavoratori: un uomo con il suo cane, una donna con una bandiera con sopra scritto in Braille “lavoro”, un operaio e altre persone. La strada esce dall’ufficio, si snoda lungo gli edifici della città e prosegue verso l’orizzonte. L’intento è mostrare i lavoratori in marcia per dare nuova visibilità ai loro diritti, con la speranza di uscire dalla precaria situazione attuale. I colori sono vibranti e richiamano la grafica dei manifesti dei lavoratori di inizio Novecento.

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uici.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Pubblicato in data 11/05/2021.

Catanzaro – Un Omaggio alla Mamma!

Autore: Antonella Mascaro

Per la Festa della Mamma, il Comitato IAPB di Catanzaro nella persona di Luciana Loprete, in collaborazione con l’UICI di Catanzaro diretto dalla neo Presidente Concetta Loprete e l’UNIVOC ha dedicato un intervento di Prevenzione Gratuita per tutte le Mamme, nel caldo pomeriggio di domenica 9 Maggio.  

Un’iniziativa che ha visto una ventina di mamme di diversa età sottoporsi a visite gratuite presso l‘ambulatorio oculistico “Mario Barbuto” della sede polivalente dell’UICI Catanzarese di Via Gattoleo 2.

L’arrivo di un bambino, infatti, può essere una piccola rivoluzione nella vita delle famiglie, in cui deve ricrearsi un nuovo equilibrio. Se la famiglia ha difficoltà economiche o sociali, la mamma è colei che sacrifica anche la propria salute per i propri figli. 

L’investimento di energie umane e professionali su questo servizio è motivato dal suo grande valore di prevenzione: l’obiettivo a lungo termine è infatti prevenire i disagi e le sofferenze che possono consolidarsi e crescere all’interno delle famiglie. 

Un ringraziamento al medico specialista Dott. Carmine Catalano per la disponibilità e a tutti i volontari UICI e UNIVOC che decidono di dedicare il proprio tempo anche di domenica pomeriggio a favore del bene comune. 

Pubblicato il 10/05/2021

Pubblicazione “Senior” n. 5 maggio 2021

Innanzitutto un grazie particolarmente vivo a quanti con costante attenzione offrono il loro impegno per costruire questa audiorivista che intende sempre promuovere condivisione per i propri lettori:

Alberto Stagni, Angelo De Gianni, Maria Desposito, Ignazio Cozzoli, Massimiliano, Adriana Cereda, Patrizia Modica, Patrizia Stagni, prof. Alfredo Giuseppe Iannocari, dott. Ezio Pescatori, dott.ssa Simona Roca, Elisabetta Vianello, nonché numerosi lettori che partecipano con il loro diretto contributo: sì, Senior lascia sempre spalancate le sue porte per favorire l’ingresso di tutti e desidera anzi ringraziarli per il loro interessamento.

In questo mese offre come sempre contenuti particolarmente avvincenti:

l’editoriale: “Ritroviamo il bambino che è dentro di noi!”, la poesia “A cuore aperto”, un ricordo per la festa della mamma, Senior informa, un buon piatto consigliato per questo momento primaverile, l’intervista ai lettori con “Parlami di te”, l’almanacco del mese, come mantenere viva la memoria, consigli di lettura, enigmistica, momenti di umorismo, suggerimenti di viaggio in luoghi particolarmente interessanti, breve lezione della lingua inglese, i consigli dell’ortopedico, musica leggera e classica con debite spiegazioni, le richieste musicali dei lettori e momenti musicali debitamente introdotti e commentati, tanta posta e risposta e infine una commedia in 30 minuti: “Difensore d’ufficio”.

Che ne dite: può bastare? Noi siamo sempre coinvolti e lieti dell’attenzione dei nostri lettori e l’espressione viva del loro gradimento.

Per la redazione

Cesare Barca

Di seguito il sommario:

Pubblicato il 10/05/2021