U.I.C.I. Vibo Valentia – Ottava Edizione di “Incontri d’Autore”

Il pensiero degli organizzatori dopo la presentazione del libro “Inno alla Vita” di Francesco Gabriele

Un “Inno alla Vita”, nonostante le notevoli difficoltà causate da gravi problemi fisici, nonostante una carrozzina, nonostante la scoperta – da bambino – di una tetraparesi dura da accettare, nonostante i sacrifici moltiplicatisi nello studio, nella missione di maestro elementare e in quella di marito e padre: nonostante tutto, un “Inno alla Vita”! È stato questo il toccante messaggio di Francesco Gabriele, ora ottantenne e con poca forza nelle braccia, ma tanta nel cuore e nello spirito. La presentazione del suo libro ha regalato emozioni e spunti di riflessione al numeroso pubblico intervenuto presso i locali del CEV (Comitato Editori Vibonesi) di Palazzo Gagliardi. A coordinare magistralmente i lavori, introdotti dalle letture di Domenico Costa, Stella Sorrentino e Paolo Massaria, il giornalista Maurizio Bonanno. Al suo fianco, oltre all’autore e al Presidente della Sezione Territoriale U.I.C.I. Giuseppe Bartucca, essenziale e brillantemente esaustivo nel suo discorso d’apertura, i nuovi assessori del Comune Capoluogo, Antonella Tripodi (Cultura) e Rosa Chiaravalloti (Politiche Sociali), entrambi cariche d’entusiasmo e determinate nel voler far tesoro di esperienze e potenzialità, per “crescere insieme, partendo dalle piccole cose”. Il saluto del Sindaco, Maria Limardo, sempre vicina all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e a quanti nel disagio, ha fatto comprendere ancora meglio quanto sia importante “fare rete” per raggiungere obiettivi difficili per la sola politica, o per il singolo cittadino. Può sembrare eccessivo parlare così in riferimento alla semplice presentazione di un libro, ma – in realtà – si è trattato non di una “semplice presentazione”, ma di una “presentazione semplice” quanto ricca d’umanità e determinazione. Quindi, anche un – ormai abituale – incontro, può rappresentare una “nuova iniezione di fiducia e passione”; la stessa passione spesso latitante, ma che non può non arrivare quando, ad esempio, la cantautrice Meissa la dona con la sua splendida voce, che parla di Cielo in modo nuovo e fresco: tutto questo in un caldo pomeriggio d’estate; tutto questo nella tormentata Vibo Valentia.

Nella foto, a partire da sinistra, Giuseppe Bartucca, Maurizio Bonanno, Rosa Chiaravallotti e Antonella Tripodi

Pubblicato il 06/07/2022.

U.I.C.I. Mantova – Attività

Angolo della presidente Mirella Gavioli

Mentre il caldo e il periodo estivo si fanno avanti prepotenti, noi non ci lasciamo intimorire e perseveriamo nel volerci ritrovare felici e contenti. Giovedì 7 luglio, presso la nostra sezione, si terrà un incontro riservato alle famiglie, ai nostri ragazzi, agli assistenti alla comunicazione e della funzione strumentale scolastica, per un momento di conoscenza e di confronto con i responsabili e referenti del servizio tiflodidattico e tifloinformatico della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano che, per la prima volta, si prenderanno carico di coordinare il servizio di supporto scolastico, per garantire la continuità attraverso le cooperative e gli assistenti alla comunicazione con cui si è creata la rete, per la miglior inclusione e formazione dei nostri studenti con disabilità visiva inseriti nelle scuole di ogni ordine e grado. Per sabato 9 luglio, proponiamo una serata conviviale e musicale in compagnia, con ritrovo alle ore 20, presso l’area attrezzata dei giardini del Te a Mantova, alla festa ARCI. Le adesioni dovranno pervenire alla segreteria o alla referente Orietta Baraldi entro giovedì 7.

Notizie dalla nostra sezione

Disability card: Associazioni di categoria e procedure di rilascio in favore delle persone con disabilità. Abilitazione personale UICI

Finalmente, anche l’UICI, come Associazione storica di categoria, può richiedere, in nome e per conto dei cittadini non vedenti, la Disability Card (Cfr. INPS, messaggio n. 853 del 22/02/2022).

Il personale UICI è ora abilitato alla gestione di tale servizio e a disposizione dei soci per informazioni e per avviare la procedura di richiesta. Si prega di prendere appuntamento presso gli uffici sezionali, si precisa che è necessaria una fototessera.

Per conoscere le convenzioni attualmente attive e quelle in fase di stipula in Italia, consultate il sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro per le disabilità, alla voce Carta europea – elenco delle convenzioni, il link di accesso immediato:  

https://disabilita.governo.it/it/carta-europea-disabilita/elenco-delle-convenzioni/

Notizie dal Consiglio regionale lombardo UICI:

I.Ri.Fo.R. Lombardia – Soggiorni estivi per famiglie e ragazzi con disabilità visiva – anno 2022

Le proposte riabilitative quest’anno sono tre, in modo da includere l’utenza più vasta possibile e rispondere alle necessità di tutti. I campi si svolgeranno presso la struttura ampiamente rodata di Villa Sant’Ignazio a Duna Verde di Caorle (VE), una casa vacanze immersa nel verde con spiaggia privata ad esclusiva disposizione dei partecipanti. Di seguito, alcune informazioni sintetiche circa le iniziative:

a) Soggiorno estivo per famiglie 2022: dal 9 al 19 luglio p.v. Rivolto a nuclei familiari composti da un genitore e un bambino con disabilità visiva e eventuali difficoltà aggiuntive di età compresa tra 0 e 10 anni.  Attività riabilitative previste: musicoterapia, neuropsicomotricità, fisioterapia, idrostimolazione, logopedia, psicomotricità, stimolazione basale, stimolazioni visive, orientamento e mobilità. L’esperienza ha differenti finalità: riabilitativa per i piccoli, formativa, socializzante e motivazionale per i genitori. Durante il soggiorno, le famiglie affiancheranno i piccoli in svariate attività di carattere riabilitativo con operatori specializzati, con i quali potranno confrontarsi. Ad alcune attività potranno partecipare a scopo formativo ed educativo anche i fratelli e le sorelle dei piccoli. Per i genitori è prevista inoltre un’attività di relax e massaggio. Un team di educatori si occuperà dell’attività di babysitteraggio e animazione.

b) “A passo sicuro” – Campo estivo per ragazzi e ragazze con disabilità visiva dai 14 ai 21 anni: dal 22 luglio al 5 agosto p.v. Rivolto a ragazzi e ragazze con disabilità visiva di età indicativamente compresa tra 14 e 21 anni. Attività educativo-riabilitative previste: autonomia personale, orientamento e mobilità, laboratorio di teatro e attività di subacquea e vela. Si tratta di un campo estivo di carattere educativo e riabilitativo con finalità, oltre che riabilitative, formative e socializzanti. Saranno presenti n. 4 operatori (un istruttore di Orientamento, mobilità e autonomia personale, un esperto di idro-stimolazione, un arteterapeuta/musicoterapeuta e un insegnante di vela) che proporranno ai partecipanti percorsi di carattere riabilitativo in un contesto ludico e ricco di esperienze inedite.

c) “Insieme, alla scoperta delle possibilità di autonomia nel quotidiano” – Campo estivo per ragazzi e ragazze con disabilità complessa: dal 22 luglio al 5 agosto p.v. Rivolto a ragazzi e ragazze con disabilità visiva e difficoltà aggiuntive indicativamente dagli 11 ai 35 anni. Per favorire la partecipazione dei più piccoli, il campo sarà aperto anche a un numero limitato di nuclei familiari composti da un genitore e da un bambino.  Attività educativo-riabilitative previste: orientamento, mobilità e autonomia personale, idrostimolazione, neuropsicomotricità e musicoterapia. Si tratta di un’iniziativa progettata per i giovani che presentano, ciascuno ovviamente secondo le proprie specificità, difficoltà aggiuntive rispetto a quella visiva. Saranno presenti n. 4 operatori (un istruttore di Orientamento, mobilità e autonomia personale, una musicoterapista, un esperto di idro-stimolazione e una neuro-psicomotricista) che proporranno ai partecipanti laboratori e percorsi di carattere formativo, riabilitativo, socializzante e ludico in un contesto inclusivo e stimolante pensato apposta per andare incontro alle loro necessità.

In sezione è disponibile la comunicazione dettagliata relativa al “Soggiorno estivo per Famiglie”, completa di informazioni circa le quote di compartecipazione e della modulistica per formalizzare l’iscrizione; ci riserviamo di inviare a breve le comunicazioni dettagliate e la modulistica dei successivi due campi (b e c). Vi chiedo sin d’ora, considerati i tempi stretti, di segnalarci comunque eventuali ragazzi interessati a prendere parte alle iniziative b) e c). Vi ricordo a tale scopo che la nostra coordinatrice delle attività riabilitative regionali Sig.ra Silvia Marzoli è a piena disposizione delle strutture U.I.C.I. e dei genitori per ogni necessità, chiarimento o informazione: cell. 334/6340071 – E-mail silviamarzoli29@gmail.com (contattabile per telefono dalle ore 14.00 in poi).

Pubblicato il 06/07/2022.

Coppa del mondo a squadre per ciechi e ipovedenti: L’Italia dell’A.S.C.I.D. ora punta al nono posto

Tre vittorie, un pareggio e tre sconfitte. È più che dignitoso il bilancio della squadra italiana dell’A.S.C.I.d. (Associazione Scacchisti Ciechi Italiani dilettantistica), composta da Franco Antonini, Marco Casadei, Bersan Vrioni e Giancarlo Badano, alla Coppa del Mondo a Squadre per Ciechi e Ipovedenti.
L’Italia si è classificata sesta nel suo girone, evitando certamente gli ultimi quattro posti, e ora può puntare anche a un nono posto che sarebbe ben superiore a ogni previsione.
Gli azzurri, battuti dalle “corazzate” Serbia e Spagna e dai padroni di casa della Macedonia del Nord, hanno però pattato con il forte Israele, e sconfitto, oltre alla Croazia, fanalino di coda, anche due squadre di prestigio come Germania e soprattutto India. Il passo falso con l’Italia ha impedito all’India di entrare nelle semifinali per i primi posti, a cui aspirava.
Oggi è giorno di riposo, domani e dopodomani il torneo si conclude con semifinali e finali. Nelle “finaline” per i piazzamenti, l’Italia, sesta del suo girone, si batterà contro la Francia quinta dell’altro girone. Se vincesse farebbe la finalina per il nono posto, altrimenti quella per l’undicesimo posto.
Le semifinali per puntare alla vittoria del torneo, saranno quelle tra la favoritissima Polonia e la Spagna, e tra Serbia e Ucraina.

Nella foto i quattro giocatori dell’A.S.C.I.d. (Associazione Scacchisti ciechi Italiani dilettantistica) con l’allenatore Raffaele Di Paolo.



Pubblicato il 05/07/2022.

U.I.C.I. Lombardia – Valentina, la ballerina non vedente che insegna la gioia della danza (anche a chi vede)

Autore: Barbara Apicella

La cecità non le ha impedito di realizzare il suo sogno. Era una bambina quando ha indossato per la prima volta le scarpette e il tutù. La musica e il ritmo li aveva nel sangue e dopo le prime esperienze nella danza classica si è avvicinata a quella moderna. Come tante bambine degli anni Ottanta è cresciuta con il mito di Heather Parisi: ha così scoperto, oltre alla danza moderna, anche il jazz (dove è riuscita a trovare la sua dimensione), il latino americano, il pop e le danze orientali. Giovane ha iniziato ad insegnare danza, prima ai bimbi e poi agli adulti. Ma intanto i problemi di vista hanno iniziato a farsi sentire e dopo la prima gravidanza ha dovuto interrompere quella che, per lei, era (ed è) vita: la danza. Ma, complice anche il lockdown, ha riscoperto l’amore per la danza e non solo è ritornata ad insegnare, ma ha raggiunto anche il traguardo di essere la prima donna non vedente, ad aver conseguito il diploma di insegnante di danza con la tecnica Simonson.

Questa è la storia di Valentina Bertani, 45 anni, insegnante di danza non vedente di Arcore, un comune nella provincia di Monza e Brianza. Un fiore all’occhiello per l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Monza dove Valentina – insieme alle altre due insegnanti Virginia Fumagalli e Cinzia Manzoni – aveva dato vita al progetto Svista Dance, per avvicinare al mondo della danza anche le persone con disabilità visiva. Perché, anche se non ci si vede è possibile muoversi in modo armonioso nello spazio, e vivere quel senso di estrema libertà che il ritmo riesce a dare.

“Durante l’emergenza sanitaria grazie a Virginia e Cinzia mi sono rimessa in gioco” spiega. “Abbiamo iniziato a cercare in rete se ci fosse qualcosa simile al nostro progetto di Svista Dance. Se c’erano già risultati su quel fronte. E abbiamo scoperto che un progetto simile era stato avviato con successo in Brasile. Così siamo partite, armate di tanto coraggio e di entusiasmo, certe che la danza avrebbe aiutato le persone con disabilità visiva ad uscire di casa, a socializzare e magari, come nel nostro caso, avrebbe cambiato la vita anche a qualcuna di loro”.

Poi la scoperta del metodo Simonson, un metodo molto in voga negli Stati Uniti ma ancora poco conosciuto e praticato in Italia, basato su una tecnica che permette a tutti di danzare. “Da 3 a 100 anni” ha spiegato Valentina. “Perché, a differenza di altri metodi è molto rispettoso del corpo e non sovraccarica l’apparato muscolo scheletrico. Si impara a muoversi in modo corretto senza caricare sui legamenti. Così anche chi ha superato gli anti e vuole avvicinarsi alla danza può farlo senza problemi”.

Valentina è una tosta: la cecità non le ha impedito di proseguire nella sua passione. Durante il lockdown si alzava all’alba per seguire on line le lezioni. Poi ad aprile un volo a Barcellona per i corsi in presenza: tante lezioni, non solo di danza, ma anche di anatomia e biologia. E poi, superato l’esame, l’inizio di una nuova avventura: come ballerina, come insegnante e come donna. Con il grande sogno di abbattere definitivamente le barriere culturali, dimostrando che le persone non vedenti possono senza problemi insegnare danza, e correggere le posizioni e passi esattamente come fa una insegnante normodotata.

“Purtroppo, soprattutto nel mondo della danza, esistono ancora tanti pregiudizi” continua. “Eppure, come già dimostrato, basta bendare gli occhi all’allievo per dimostragli come il collega e l’insegnante non vedente percepiscono lo spazio e il proprio corpo. Il sogno è quello di insegnare nelle scuole, mettere a disposizione delle future generazioni, ma anche di chi in età adulta si è avvicinato alla danza, quanto ho appreso”.

E poi un messaggio speciale alle ragazze e alle donne con disabilità visiva: “Uscite, non rimanete a casa, non nascondetevi. Lo sport (danza compresa) è terapeutico. Per tutti”.

Pubblicato il 04/07/2022.

U.I.C.I. Torino – Accessibilità a Torino: elogio dell’imperfezione

Autore: Sergio Prelato

Con piacere pubblichiamo, di seguito, la riflessione di Sergio Prelato, consigliere nazionale e provinciale UICI, che da molti anni si occupa di mobilità, accessibilità e barriere architettoniche nella nostra città.

Torino è una città che in questi ultimi vent’anni ha eliminato con grande caparbietà molte barriere architettoniche e senso-percettive. Molto è stato fatto e molto resta da fare. Le stazioni, che sono la porta d’ingresso di una città, come Porta Nuova, Porta Susa e altre minori, ma non meno importanti, sono dotate di tutti i presidi per essere pienamente accessibili. La metropolitana, pur avendo delle imperfezioni da correggere in superficie per quanto riguarda la disabilità visiva, è una infrastruttura all’avanguardia, sia dentro che fuori. Le ultime due stazioni, Italia 61 e Bengasi, sono state progettate e messe in esercizio con la totale sinergia di associazioni come la nostra, e i risultati si vedono: semafori sonori e percorsi tattili puntuali, sia dentro che fuori le stazioni, ascensori accessibili, fermate bus accessibili, almeno quelle coinvolte nei lotti dei lavori. Intanto la Città, con le varie amministrazioni, pur fra mille difficoltà economiche e legate alla pandemia, ha continuato a tessere la sua ragnatela di accessibilità per tutti. Questo non vuol dire che si sia fatta una città a misura di disabile: si è continuato a pianificare e costruire una città per tutti, quindi anche per i cittadini con disabilità.

La metro di Porta Nuova è perfettamente collegata con scale mobili interne all’atrio stazione, circondata sui due terzi da semafori sonori e percorsi tattili, nonché ascensori e ingressi senza dislivelli. Porta Susa è un arcipelago di semafori sonori, come da normativa e relativi percorsi: forse qualche miglioria si potrà ancora realizzare, ma nel complesso è una infrastruttura collegata alla città con estrema attenzione. La rete di piste ciclabili, come quelle di corso Matteotti e via Nizza, che dopo piazza Carducci prosegue fino al Lingotto, è un esempio di riqualificazione urbana integrata, come previsto dai Peba (Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche). Le zone come questa hanno visto una primavera urbana: tutto più bello e pulito, ordinato, più amichevole per le bici, più a misura d’uomo.

Situazioni come quella della COOP di piazza Botticelli, e relativa risistemazione del corso stesso, sono esempi mirabili, anche in periferia, senza contare corso Grosseto, collegato anche alle stazioni ferroviarie. Le nuove quattro fermate Metro di Collegno saranno accessibili sia dentro che fuori. La linea 2 della metro ha già in sé, come deve essere, il DNA per essere accessibile. I nuovi mezzi, nonostante le difficoltà tecniche su alcuni presidi vocali Gps, sono sempre più accessibili e tecnologicamente all’avanguardia. La GTT, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Torino, fa formazione ai suoi autisti, per agevolare le persone con disabilità. Musei sempre più accoglienti e accessibili a livello comunale ma non solo, accolgono visitatori e turisti. Tutte le recenti risistemazioni di pensiline bus tengono conto dell’accessibilità, che si tratti di ordinaria risistemazione o di straordinaria riqualificazione. Quanto poi, ai monopattini, speriamo che i nuovi bandi abbiano un impatto positivo e possano incidere sul peccato veniale di questi mezzi.

Per realizzare un Peba ci vogliono molte risorse: quando si troveranno in modo costante il lavoro legato all’accessibilità avrà gambe più veloci e robuste, ma nel frattempo la città ha continuato a “farsi bella” e accessibile e universale. Noi siamo stati al fianco di chi ha amministrato ieri e oggi e lo stesso faremo con chi amministrerà in futuro. Nella precedente amministrazione è stato rilevante il lavoro di Franco Lepore, disability manager della città di Torino. Oltre ad aver fatto da apripista su molti temi legati alla disabilità in generale, ha prodotto documenti rilevanti sull’accessibilità al servizio di tutti, ottima eredità per i suoi successori che non partiranno da zero. Un ottimo lavoro anche sulla gestione delle emergenze riguardo alla disabilità è stato fatto dallo stesso disability manager, che non ha mai mancato di coinvolgere tutte le realtà associative cittadine.

Ci sono imperfezioni e cose ancora da fare? Certo, chi è privo di difetti, scagli la prima pietra. Però il valore enorme di Torino sta nella co-progettazione con i cittadini attivi sui temi dell’accessibilità e nell’unire la competenza dei tecnici e la responsabilità della politica con l’esperienza delle associazioni di disabili. Questo approccio ha portato ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Niente è stato fatto per i cittadini disabili senza di loro. Torino come sempre sarà all’avanguardia e insegnerà e imparerà da altre città. Mentre ci prendiamo un caffè in piazza San Carlo, il “salotto buono”, teniamo gli occhi aperti sul lavoro da svolgere, ma nello stesso tempo godiamo di una città che sta vestendo da anni i panni dell’universal design, detto anche il “caso Torino”, in molti ambiti. Discreti come sempre, ma già presenti nel futuro.

Museo Tattile Omero – M’illumino d’immenso

Martedì 5 luglio alle ore 17:00 presso il Museo Tattile Omero di Ancona verrà presentata l’ultima opera realizzata dallo scultore Felice Tagliaferri dal titolo “M’illumino d’immenso”.

La scultura è tra le vincitrici dell’avviso pubblico “PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

“M’illumino d’immenso” vuole raccontare come l’esplorazione tattile di un’opera d’arte illumina la mente e accende il piacere della bellezza.

Vieni a scoprila insieme a noi.

Pubblicato il 04/07/2022.

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale

Il 22 giugno 2022 si è riunito, attraverso la piattaforma ZOOM, alle ore 15.00, il Consiglio Nazionale.

Il presidente nazionale, Mario Barbuto, saluta le signore e i signori consiglieri. Il presidente del collegio dei probiviri Fortunato Pirrotta e il nuovo presidente Regionale UICI della Sardegna Pietro Manca.

Viene approvato il verbale del 29 e 30 aprile 2022.

Viene discussa la proposta di definizione di criteri oggettivi per il rilascio della tessera a quota ridotta. La proposta, elaborata da un gruppo di lavoro del Consiglio, dopo ampia discussione, viene approvata con 20 voti favorevoli e 16 contrari, nella seguente formulazione:

Quota associativa agevolata, di € 10,00, potrà essere concessa alle seguenti categorie:

1) Soci minorenni

2) Soci che non beneficiano di alcuna indennità e/o trattamento pensionistico erogato dall’INPS con riferimento alla condizione di disabilità.

Vengono discusse le strategie associative a sostegno del lavoro e dell’occupazione di ciechi e ipovedenti. Ogni consigliere ha dato il proprio contributo ricco di spunti, riflessioni e proposte che una volta elaborate possono costituire le linee guida future dell’associazione su questo rilevantissimo e importantissimo problema.

Il Presidente propone al GdL1 di redigere una sintesi con tutte le riflessioni emerse durante la discussione, così da poterle attuare a partire dal prossimo mese di settembre.

Infine viene discusso il modo di lavorare del consigliere nel corso delle sedute.

Tutti i consiglieri danno atto di una volontà generale di mantenere un clima costruttivo e pacato, per dare al confronto il senso della maggiore utilità possibile.

La vicepresidente Linda Legname svolge quindi le seguenti comunicazioni:

Fundraising

fornisce informazioni dettagliate sulla raccolta del 5 per mille che registra una piccola crescita di consenso e di entrate e sul conto corrente speciale dedicato alle vittime della guerra in Ucraina che ha raggiunto i trentamila Euro circa.

Premio Braille

come deliberato dalla Direzione nazionale, si svolgerà il prossimo 17 novembre alle ore 20.00 al Teatro alla Scala di Milano. Seguiranno presto ulteriori, utili dettagli.

Contributo straordinario di 200 Euro.

Fornite indicazioni sugli effettivi aventi diritto.

Il Consiglio Nazionale termina i suoi lavori alle 20.30.

U.I.C.I. Piemonte – Nuovi citofoni e ascensori inaccessibili a non vedenti

Sparisce la tastiera, arriva il touchscreen. Entrare e uscire dagli edifici diventa un problema

Il presidente regionale Lepore: “Favorevoli alle nuove tecnologie, solo se migliorative”

Citofoni e ascensori di ultima generazione non sono accessibili ai disabili visivi. La denuncia arriva dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti del Piemonte, dopo le numerose segnalazioni giunte dai suoi associati. I vecchi dispositivi con tastiera fisica, percepibile dai polpastrelli, stanno progressivamente lasciando il posto a modelli più aggiornati, dotati di tecnologia touchscreen. Il risultato è che chi non vede si trova davanti ad una lastra di vetro anonima e senza alcun riferimento tattile.

“I non vedenti – spiega il presidente di UICI Piemonte, Franco Lepore – si trovano di fronte ad una barriera sensopercettiva insormontabile, impossibilitati a svolgere azioni quotidiane banali come suonare un campanello o selezionare il piano desiderato. In altre parole, una persona con difficoltà visive non può più entrare nel proprio palazzo o raggiungere autonomamente la propria abitazione, a meno che non sia accompagnata da qualcuno”.

Non si tratta di una questione culturale, ma di un problema pratico. “Siamo assolutamente favorevoli all’introduzione di prodotti innovativi e altamente tecnologici anche perché le nuove tecnologie stanno consentendo a ciechi e ipovedenti di compiere azioni fino a qualche tempo fa inimmaginabili – sottolinea il presidente Lepore -. Tuttavia i nuovi modelli di citofoni e ascensori touchscreen, totalmente inaccessibili ai disabili visivi, rischiano di limitare notevolmente l’autonomia personale e la mobilità di chi non vede”.

Del resto, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano oltre 13 anni fa con la legge 3 marzo 2009, n. 18, impone l’adozione di misure appropriate per assicurare alle persone con disabilità il migliore accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione. Da qui la richiesta dell’UICI di mantenere i pulsanti fisici sui citofoni così da agevolarne l’utilizzo da parte dei non vedenti e, poi, l’appello a prevedere anche la numerazione in rilievo e in Braille per i pulsanti di comando degli ascensori.

“Manifestiamo sin da ora la nostra totale disponibilità a lavorare insieme per risolvere al più presto queste criticità – conclude il presidente dell’UICI regionale, Franco Lepore -. Abbiamo già chiesto un incontro con i rappresentanti della Regione Piemonte per discutere di questo problema, ma per il momento siamo stati inascoltati. Nel contempo, invitiamo le aziende costruttrici a contattarci al fine di individuare congiuntamente gli accorgimenti più opportuni per rendere pienamente accessibili anche i citofoni e gli ascensori di ultima generazione, nel rispetto delle normative che impongono il superamento delle barriere architettoniche e sensopercettive. Dobbiamo assolutamente evitare che le nuove tecnologie ci facciano compiere un pericoloso passo indietro rispetto alla piena inclusione delle persone con disabilità visiva”.

Pubblicato il 01/07/2022.

U.I.C.I. Vibo Valentia – “Incontri d’autore”

Venerdì 1° Luglio ore 17 – Palazzo Gagliardi

Presentazione del Libro “Inno alla vita” di Francesco Gabriele

Riparte il 1° Luglio, dopo due anni di pausa Covid, l’importante iniziativa targata U.I.C.I. denominata “Incontri d’Autore”, grazie alla quale gli scrittori calabresi si aprono al mondo della disabilità visiva e viceversa, consentendo – attraverso le case editrici – la trasformazione di ogni testo in braille ed in versione audio, per la fruizione allargata a chi non vede, vede poco, o ha gravi difficoltà di lettura. Libri di autori della nostra regione divengono “patrimonio di tutti”, perché la cultura è tale solo se “reale patrimonio di tutti”

Ecco le opere presentate, dagli stessi autori, nelle sette precedenti edizioni di “Incontri d’Autore”, trascritte nel sistema di lettura e scrittura braille e registrate in versione audio da prestatori di voce – nell’apposita Cabina di Registrazione posta nei locali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Vibo Valentia: “I diari di mio padre” di Gregorio Corigliano (2013); “Maledetto Sud” di Vito Teti (2014); “Il cacciatore di meduse” di Ruggero Pegna (2015); “Un bicchiere di sole” di Giuseppe Falcomatà (2016); “La democrazia mafiosa” di Claudio Cavaliere (2017); “Attenti al Sud” di Mimmo Gangemi (2018); “La laminetta di Hipponion e la definitiva rivelazione dei rituali orfici” di Maurizio Bonanno (2019).

La ripresa dell’evento rende la giornata della nuova presentazione ancora più intensa e significativa, tra l’altro, con al centro un libro scritto e presentato da un autore con disabilità, Francesco Gabriele, il quale – dalla sua città adottiva di San Giovanni in Fiore, lancia un messaggio di reale comunicazione inclusiva, grazie al testo “Inno alla vita”, che racconta le proprie particolari esperienze di insegnante elementare in carrozzina, padre di 5 figlie, tutte vissute alla luce del Vangelo.

Introdurrà l’evento il Presidente U.I.C.I. Giuseppe Bartucca, con la partecipazione di Maria Limardo, Sindaco di Vibo Valentia, e dell’Assessore alla Cultura Antonella Tripodi. Coordinerà il giornalista Maurizio Bonanno. Si potrà anche godere degli straordinari momenti musicali proposti dalla cantautrice Meissa.

Pubblicato il 01/07/2022.

Museo Omero – Le novità di luglio

Al Museo Omero da venerdì 1 luglio entrerà in vigore l’orario estivo.

Ti aspettiamo dal martedì al sabato dalle 17:00 alle 20:00 e la domenica e festivi dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00.

Il 3 luglio, prima domenica del mese, aderiamo a “Domenica al museo” pertanto l’ingresso è gratuito anche alle Collezione Design. Prenotazione e mascherina chirurgica consigliata.

Tel. e whatsapp: 335 56 96 985 oppure e-mail: didattica@museoomero.it

Per i bambini è sempre disponibile l’attività gratuita “Oggetti alla mano” per indagare la natura e la funzione degli oggetti in esposizione.

Inaugura sabato 2 luglio alle 17:30, presso la Mole Vanvitelliana, la quinta edizione di Ancona Foto Festival dal titolo “Frontiere”. Quest’anno per la prima volta il Museo Tattile Statale Omero collabora al festival realizzando il disegno a rilievo della foto esposta in mostra “Frontiere. I fantasmi dei balcani” di Ivo Saglietti, con lo scopo di illustrare a tutti il procedimento di realizzazione di questo particolare supporto tiflodidattico utile ad un pubblico con disabilità visiva. Dal 3 luglio al 4 settembre è inoltre possibile visitare a San Benedetto del Tronto, presso Pietraia dei Poeti di Marcello Sgattoni, la collettiva di artisti sensibili dal titolo “Dopo il covid, la guerra”, aderente alla Biennale Arteinsieme. Per info scrivere a info@pietraiadeipoeti.it o chiamare il 338 877 16 58.

Pubblicato il 01/07/2022.