Torino: Workshop – Riabilitazione e Tecnologia Assistiva per l’ipovedente, Redazionale

Autore: Redazionale

Torino – 15 Novembre 2013 – Hotel NH Ambasciatori – Corso Vittorio Emanuele II 104
Organizzato da CIT s.r.l. – Centro Ipovisione Torino Via Valfre 3/a Torino
La popolazione adulta, e non solo, è sempre più colpita dalla costante crescita delle forme di ipovisione e attende risposte immediate, condivise e precise. Intanto gli operatori stanno lavorando a reti di informazione, diagnosi e riabilitazione efficaci e basate su conoscenze e tecnologie in evoluzione. Gli sforzi scientifici della ricerca di base, della medicina e della chirurgia stanno posticipando gli eventi più avversi per gli ipovedenti, ma la loro diffusione va ancora completata. Allo stesso modo la riabilitazione conta su tecnologie vicine alle esigenze di mobilità, teleassistenza e integrazione sensoriale richieste dall’utenza, ma la loro conoscenza richiede aggiornamento e divulgazione. In questo quadro l’oculista e l’ortottista chiamati a diagnosticare e seguire una situazione di ipovisione traggono giovamento dalla padronanza delle ultime tecniche e sanno di proporre soluzioni complete, fino all’uso dei recenti tablet o smartphone.

Programma

08.30-09.15 Registrazione partecipanti
09.15-09.30 Saluto e apertura lavori
09.30-10.00 Indicazioni e vantaggi nella prescrizione di ausili assistivi S. D’Amelio (Medico Oculista, Direttore Centro malattie oculari e Responsabile Centro di riabilitazione visiva Ospedale Oftalmico di Torino), M.P. Micieli (Medico Oculista presso Centro di riabilitazione visiva Ospedale Oftalmico di Torino)
10.00-10.30 Inquadramento funzionale del paziente ipovedente S. Paliotta (Medico Oculista presso Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus)
10.30-10.45 PAUSA
10.45-11.30 Terapie rigenerative in ipovisione P.G. Limoli (Medico Oculista, Segretario Scientifi co Low Vision Academy Italy)
11.30-12.00 Il ruolo e l’importanza dello Psicologo nella riabilitazione del soggetto ipovedente E. Rellini (Psicologa e Psicoterapeuta presso Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus)
12.00-12.30 La tecnologia assistiva ottica ed elettronica nella riabilitazione visiva M. Sulfaro (Ortottista Assistente in Oftalmologia presso Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus)
12.30-13.30 Dibattito
13.30-14.30 PAUSA
14.30-15.00 Dalla parte degli ipovedenti: sostegno, cooperazione ed esigenze E. Tomatis, (Presidente Sezione Torino UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus), A. Lenzi (Responsabile settore informatico e ausili della Sezione provinciale di Torino UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus), M. Martines (Componente Commissione Osservatorio Siti Internet UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus)
15.00-17.00 Esercitazioni tecnico-pratiche. Vengono eseguite suddividendo i partecipanti in 4 gruppi che provano direttamente alcuni ausili (tablet, Iphone con sintesi vocali, occhiali ingrandenti e sistemi illuminanti). Ogni tipologia di esercitazione dura 30 minuti M.P. Micieli, S. Paliotta, M. Sulfaro, C. Visconti
17.00-17.30 Role-play “Gestione del paziente ipovedente” E. Rellini (Psicologa e Psicoterapeuta presso Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus)
17.30-18.00 Tavola rotonda “Tecnologia Assistiva: risorsa o falso mito?” Moderatori: C. Visconti, L. Ximenes (Ottici Optometristi, Esperti in ipovisione e strumentazione assistiva, responsabili C.i.T)
18.00-18.30 Compilazione verifica di apprendimento
18.30-18.45 Consegna attestati di partecipazione

Smart Braille: l’eccellenza di I.Ri.Fo.R. ancora una volta al servizio dei più deboli, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Domenica 27 ottobre ha avuto inizio il primo percorso di formazione per insegnare ad una signora sordo-cieca ad utilizzare l’I-phone: si tratta del progetto Smart Braille una innovativa iniziativa dell’I.Ri.Fo.R..
L’Istituto di Via del Tritone, da sempre attento ai bisogni dei più deboli, ha dapprima preparato una “pattuglia” di formatori capaci di insegnare, a persone affette da sordo cecità, l’uso dell’I-phone. Come si sa questo smartphone nasce già con inserito una modalità d’uso che lo rende accessibile ai disabili visivi attraverso la vocalizzazione dello schermo, ma qui si trattava di permetterne l’uso a chi, oltre a non vedere , non sente.
Il Centro ricerche scientifiche dell’U.I.C.I., in collaborazione con i tecnici Apple, ha sviluppato una tabella braille di output e di input con la rappresentazione standard dei caratteri, che è stata presa a modello dalla casa produttrice per permettere di utilizzare i propri prodotti con una vasta gamma di terminali braille. Ciò ha reso possibile interfacciare all’I-phone, in collegamento bluetooth, un tastierino con display braille con il quale il sordo cieco può dialogare con lo smartphone.
Ovviamente questo non potrà essere usato da lui come telefono, ma per tutte le sue altre molte funzioni e potrà avere “sotto mano” la possibilità di essere in contatto con il mondo intero e, in particolare, potrà essere partecipe di tutto ciò che in esso accade.

Luciano Paschetta

Il punto sul lavoro dei disabili visivi, una doverosa risposta, di Paolo Colombo

Autore: Paolo Colombo

 Carissimo Angelo,
innanzitutto permettimi di ringraziarti per l’attenzione e l’acume con cui segui e tratti delle problematiche dei non vedenti.
Ti ringrazio per aver ricordato il nostro impegno nell’organizzazione di incontri, dibattiti e concorsi di idee per le nuove occupazioni, l’attività intensa svolta in questi anni, la dichiarazione dello stato di emergenza del lavoro dei non vedenti, l’istituzione di un tavolo tecnico, l’individuazione delle nuove figure del perito fonico e del mediatore civile.
Consentimi di evidenziare anche la politica dei protocolli di intesa che stiamo perseguendo con molta tenacia con i sindacati  le organizzazioni dei datori di lavoro, le iniziative di aggiornamento normativo della L.113/85, l’ideazione di uno strumento di politica attiva come servizio di intermediazione al lavoro. Qui brevemente mi preme sottolineare che non è affatto diminuita l’attenzione per la ricerca di nuove occupazioni per i non vedenti, basti solo pensare alle già citate figure del perito fonico e del mediatore civile, che è stata recentemente reintrodotta dal legislatore, ma anche a quella dell’operatore del benessere per cui stiamo tentando di ottenere il riconoscimento normativo e, credimi, individuare tre nuove occupazioni in un paio di anni non è cosa di poco conto.
 Fra l’altro l’IRIFOR ha ancora in atto un concorso di idee per le nuove occupazioni ed ancora mi sembra estremamente importante non trascurare le opportunità fornite dalle occupazioni tradizionali per i non vedenti: il centralinismo con l’evoluzione delle figure equipollenti(ex Decreto Salvi); la fisioterapia; l’insegnamento; le libere professioni e le attività di artigianato ed impresa se rivisitate e qualificate con specifici percorsi di formazione e aggiornamento e con apposite discipline di tutela possono ancora dare grandi soddisfazioni alle persone non vedenti.
Infine, a mio avviso, ciò che davvero conta è porre il non vedente nelle stesse condizioni di tutte le persone, la vera sfida da vincere è quella delle pari opportunità anche in materia di lavoro a prescindere dal fatto che le occupazioni siano tradizionali o nuove come d’altronde accade a volte altrove.
 Grazie
Caserta, 25/10/13                                                    Avv. Paolo Colombo

 

 

Simposio di scultura con artisti non vedenti e ipovedenti – Seconda edizione, Redazionale

Autore: Redazionale

Chiesa dell’Arte e Pemart srl, con il patrocinio del comune di Carrara e la collaborazione dell’Istituto del marmo di Carrara Pietro Tacca, indicono la seconda edizione del simposio di scultura in marmo con artisti non vedenti “Le mani per creare” che si svolgerà da lunedì 18 agosto a domenica 24 agosto 2014.

Le opere eseguite dovranno attenersi al tema “ALIMENTAZIONE E AMBIENTE”.

La partecipazione alla seconda edizione del simposio è riservata a persone di ogni nazionalità, senza limiti di età, ipo e/o non vedenti.

La domanda di partecipazione, redatta sul modello allegato al Bando e almeno 3 foto dell’opera che si intende presentare, dovranno essere inviati entro e non oltre il 28 Febbraio 2014.

Bando, domanda e info al seguente link:
www.museoomero.it/main?p=news_id_4945

Seminario Nazionale “Dalla pelle al cuore. Cecità ed ipovisione: sessualità, affettività, diritti e amore. Come passare dagli stereotipi e tabù ad una cultura di condivisione?” – Brescia 16-17 Novembre 2013, Redazionale

Autore: Redazionale

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS
Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione ONLUS
in collaborazione con
UICI Consiglio Regionale della Lombardia
UICI Sezione Provinciale di Brescia
I.Ri.Fo.R. Consiglio Regionale della Lombardia

La S.V. è invitata a partecipare al Seminario Nazionale “Dalla pelle al cuore. Cecità ed ipovisione: sessualità, affettività, diritti e amore. Come passare dagli stereotipi e tabù ad una cultura di condivisione?” che si terrà a Brescia il 16-17 Novembre 2013 presso il Novo Hotel Brescia Due in Via Pietro Nenni, 22.

PROGRAMMA

Sabato 16 Novembre

Ore 15,00 Apertura dei lavori

Tommaso Daniele
Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Nicola Stilla
Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Sandra Inverardi
Presidente della Sezione Provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS di Brescia

Luisa Bartolucci
Coordinatore della Commissione Nazionale per le Pari Opportunità UomoDonna dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Saluto delle autorità presenti

Marilisa D’Amico
Donne e disabilità visiva:diritti negati e diritti contesi, ostacoli, barriere e soluzioni

Chiara Valentini
Violenza e femminicidio, fenomeni sempre più diffusi: quali le cause? Quali le manchevolezze da parte delle istituzioni? Quali le responsabilità dei media? Quali le azioni positive?

Domenico Matarozzo
Essere maschi oggi: una nuova identità, una nuova autocoscienza

Maria Teresa Coglitore
Piacere e dolore nell’esperienza femminile

Dibattito

Ore 20,00 Chiusura dei lavori

Domenica 17 Novembre

Ore 9,00 Riapertura dei lavori

Marco Silvaggi
Il dolore delle donne, implicazioni psicologiche e fisiche: prevenzione, diagnosi, soluzioni; eventuali implicazioni legate alla cecità ed ipovisione

Dibattito

Coffee break

Marco Rossi
Amore, sessualità e disabilità visiva: andare oltre i tabù tra stereotipi, desideri maschili e femminili, approcci, paure, rifiuti, successi e speranze verso una piena realizzazione di sé

Dibattito

Ore 12,30 Conclusioni

Coordina Luisa Bartolucci

Scarica l’invito

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale del 24 ottobre 2013, a cura di Claudio Romano

Autore: Claudio Romano

Il 24 ottobre a Roma , nella sede centrale dell’Unione, si è riunita, in seduta ordinaria, la Direzione Nazionale presieduta dal presidente Tommaso Daniele con la collaborazione del vice presidente Giuseppe Terranova e del segretario generale facente funzioni Alessandro Locati.

1) Aprendo i lavori, il Presidente ha riferito:

a) la Legge di Stabilità 2014 predisposta dal Governo ed attualmente all’esame del Parlamento, prevede, per il 2014, il completo ripristino dei contributi all’Unione, al Centro Nazionale del Libro Parlato ed all’I.Ri.Fo.R. “tagliati” drasticamente negli scorsi anni; un risultato altrettanto positivo è rappresentato dal fatto che la concessione dell’indennità di accompagnamento continuerà a non essere assoggettata ad alcun reddito. Si tratta di un indubbio successo della pressante azione della Presidenza, della Direzione Nazionale e della dirigenza tutta nei confronti dell’Esecutivo e del Parlamento: si è saputo argomentare nelle sedi proprie la “bontà” delle richieste dell’Unione; nello stesso tempo, in generale, nell’aver saputo sensibilizzare le autorità istituzionali per quanto attiene i diritti fondamentali delle persone con disabilità. Naturalmente, si dovrà vigilare affinché nelle prossime settimane, quanto sopra, trovi piena accoglienza da parte del Parlamento.
Un’azione di sensibilizzazione verso i Gruppi parlamentari della Camera e del Senato è in essere da parte della Presidenza e della Direzione anche per i contributi da destinare alla Biblioteca “Regina Margherita” di Monza.
Nel contempo, sono da registrare in maniera critica nella già citata Legge di Stabilità, gli inadeguati finanziamenti al Fondo nazionale per le non autosufficienze, per il quale sono previsti 250 milioni e per il Fondo per le politiche sociali (300 milioni);
b) il 22 ottobre l’Unione e l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa destinato a favorire la realizzazione di iniziative e progetti sperimentali per la massima accessibilità dei non vedenti alle strutture e ai prodotti e servizi bancari, anche con il supporto di strumentazioni tecnologiche altamente evolute e sempre più diffuse. Nell’ambito di tale iniziativa è stata prevista la costituzione di un apposito tavolo di confronto (vedere circolare 243/2013);
c) volendo riproporre la necessità di incrementare il servizio delle audio descrizioni dei programmi televisivi della RAI, ha incontrato il vice Direttore Generale della predetta azienda;
d) il 17 ottobre nella sede dell’Unione, si è svolta l’auspicata riunione per verificare la possibilità di costituire una federazione tra le associazioni di persone disabili della vista; all’incontro hanno partecipato i rappresentanti di: l’Associazione Disabili Visivi, l’Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti, l’Associazione CIIVA, l’Associazione Acromatici Italiani, Retina Italia, l’Associazione Italiana dei Ciechi esperantisti; erano assenti: ANPVI – Associazione Nazionale Privi della Vista ed Ipovedenti, MAC – Movimento Apostolico Ciechi, Associazione Guidiamoci, Movimento Disabili Rinnovamento Democratico. Mentre si è concordato di soprassedere per ora alla costituzione di una federazione, nell’immediato, si è ritenuto opportuno costituire un coordinamento tra le associazioni e di promuovere analoga collaborazione anche in periferia.

2) Successivamente, dopo i riferimenti dei suoi componenti in ordine ai settori e territori di competenza, la Direzione:

a) ha stabilito che la prossima riunione del Consiglio Nazionale, differentemente dal calendario delle attività del 2013, si svolgerà anziché sabato 22 e domenica 23 novembre, sabato 23 (pomeriggio) e domenica 24 (mattina) novembre a Tirrenia; l’ordine del giorno prevede tra gli altri, la trattazione dei seguenti punti: la Relazione Programmatica 2014, il bilancio preventivo 2014, la seconda variazione al preventivo 2013, le modifiche allo Statuto, il coordinamento tra le associazioni delle persone disabili della vista, le nuove professioni, le piattaforme tecnologiche accessibili per i registri scolastici e per i libri di testo. Come consuetudine, la riunione sarà trasmessa in diretta tramite internet;
b) ha predisposto la Relazione Programmatica 2014 da sottoporre all’esame del prossimo Consiglio Nazionale per la sua approvazione;
c) ha proceduto alla ripartizione del 5 per mille 2011 tra le 19 sezioni che non avevano deciso di partecipare direttamente al suddetto strumento di autofinanziamento;
d) ha definito la struttura del primo numero del periodico realizzato per la raccolta fondi che verrà inviato a 10 mila aziende;
e) ha deciso di aderire ad un’interessante proposta di collaborazione del Conservatorio di Padova mirata ad individuare una intesa tra il menzionato Conservatorio e l’Unione; in sintesi, la collaborazione si potrà sviluppare  sui tre seguenti principali punti:
1) rinnovare e rendere più aperto verso tutto il territorio nazionale un corso triennale di diploma accademico di I livello;
2) promuovere sul territorio nazionale una campagna di informazione e di sensibilizzazione che coinvolga i Conservatori, gli utenti ed i decisori in materia di politiche culturali e di formazione;
3) promuovere iniziative di formazione a livello sia nazionale che internazionale, in cui i ragazzi musicisti non vedenti, provenienti da diversi paesi, abbiano la possibilità di trovarsi insieme, fare musica e scambiarsi esperienze;
f) ha deliberato di sottoscrivere una convenzione con SOUNDnVISION SRL, TEOREMA ED. MUSICALI, per stabilire un rapporto di collaborazione tecnica/scientifica nel settore tiflologico al fine di ricercare e studiare applicazioni atte all’abbattimento delle barriere che impediscono la fruizione di programmi televisivi e multimediali;
g) ha deciso l’organizzazione di un Corso di formazione per il personale relativo alla progettazione.

3) Proseguendo i lavori, la Direzione, dopo un approfondito esame dei documenti, ha predisposto la seconda variazione al bilancio di previsione 2013 ed il bilancio di previsione esercizio 2014 da sottoporre entrambi alla prossima riunione del Consiglio Nazionale.

Banche: pronto Decalogo per migliorare relazioni con clienti ciechi o ipovedenti, di Alessandro Locati

Autore: Alessandro Locati

Al via il Tavolo di confronto Abi-Uici Onlus per la realizzazione di iniziative e progetti sperimentali per la massima accessibilità alle strutture e ai prodotti e servizi bancari.
Favorire la massima accessibilità da parte di questa specifica tipologia di clienti a strutture, prodotti e servizi bancari, anche con il supporto di strumentazioni tecnologiche altamente evolute e sempre più diffuse. A questo mira, tra l’altro, il Tavolo di confronto costituito con la sottoscrizione negli scorsi giorni, a Roma, di uno specifico Protocollo d’intesa tra il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, e il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, Tommaso Daniele.
Abi e Unione hanno avviato i lavori del Tavolo di confronto con la messa a punto di un apposito Decalogo, inviato a tutto il mondo bancario, con i suggerimenti utili per migliorare la relazione con le persone cieche o ipovedenti: non un semplice annuncio, ma un primo passo molto concreto nel più ampio impegno sull’accessibilità.
Il Tavolo di confronto rappresenta la cornice istituzionale in cui si svilupperà la collaborazione tra le parti firmatarie, per:
-favorire lo scambio di informazioni;
-esaminare congiuntamente tematiche specifiche e normative di riferimento che incidono nella relazione tra la clientela dei soggetti ciechi/ipovedenti e le banche;
-condividere eventuali buone pratiche implementate dal settore bancario o promosse direttamente dall’Unione, per favorire al massimo l’accessibilità a prodotti, servizi e strutture bancarie per questo tipo di persone.
Nell’ambito del Tavolo le parti lavoreranno, tra l’altro, alla definizione di iniziative sperimentali per promuovere un canale di confronto preferenziale tra le banche e le persone cieche/ipovedenti attraverso momenti formativi, visite nelle filiali finalizzate a fare esperienze concrete rispetto alle strutture esistenti (percorsi attrezzati, parcheggi dedicati, ecc.), alle strumentazioni innovative (Token evoluti e parlanti, bancomat evoluti, totem, meccanismi di prenotazione dell’appuntamento, ecc.), nonché ai prodotti creati per specifiche esigenze.

Il decalogo degli accorgimenti utili nella relazione con un soggetto non vedente, messi a punto dal Tavolo di Confronto ABI e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
I. La puntualità negli appuntamenti per un non vedente è particolarmente rilevante: è quindi importante rispettare gli orari precedentemente concordati e avvertire per tempo in caso di ritardi.
II. Anche quando il cieco è accompagnato, è comunque opportuno rivolgersi direttamente a lui – e non all’accompagnatore -per avere le informazioni necessarie allo svolgimento delle operazioni.
III. Quando ci si accosta ad un cieco è indispensabile segnalare la propria presenzapresentarsi in modo chiaro, fornendo tutte le informazioni necessarie e da lui richieste.
IV. Per comunicare la propria intenzione di iniziare un dialogo con il cieco è sufficiente rivolgergli la parola.
V. E’ preferibile, ove la conformazione degli ambienti lo consenta, svolgere l’incontro in un ufficio o comunque in un luogo che favorisca il dialogo senza ulteriori eccessivi stimoli sonori.
VI. Se c’è la possibilità di sedersi, va indicata al cieco la sedia, ponendo la sua mano sullo schienale della stessa.
VII. Se si deve consegnare della documentazione, è opportuno metterla direttamente nelle mani del cieco, evitando di lasciarla su piani di appoggio, dove potrebbe essere confusa con altro materiale e/o dimenticata dal cieco.
VIII. Se si deve accompagnare un cieco, è sufficiente offrirgli il braccio, in modo che egli cammini sempre leggermente più indietro di voi. Occorre avvertirlo se ci sono gradini da scendere/salire o qualsiasi altro impedimento sul percorso.
IX. Se è necessario indirizzare un cieco in qualche luogo e non lo si può accompagnare, è opportuno descrivere con la massima precisione il percorso da seguire, segnalandogli i punti di riferimento significativi.
X. Quando ci si accomiata da un cieco, o anche semplicemente ci si allontana per qualche tempo, lo si deve sempre avvertire. Prima di salutarsi è, inoltre, importante ricapitolare sinteticamente quanto concordato/fatto nel corso dell’incontro, per consentire al non vedente di memorizzare le informazioni e gli eventuali step successivi. (Roma, 26 ottobre 2013)

Giorno 200 – Iran, di Alessandro Bordini

Sono in treno, ho lasciato Ankara lo scorso mercoledì mattina e dovrei raggiungere Teheran stanotte, verso le 2, dopo quindi poco più di 60 ore di viaggio.
Oggi è venerdì 18 ottobre 2013 e scade il 200esimo giorno dalla mia partenza.
Considerando l’Italia, l’Iran è il 36esimo paese visitato, il secondo asiatico, dopo la Turchia.
Ad oggi ho completato un solo continente, quello che ha forse rappresentato il vero inizio del mio viaggio ed anche un ottimo banco di prova per il mio progetto: l’Africa.
Sto coprendo l’Europa a tratti e posso assolutamente affermare che muoversi attraverso il nostro continente, considerando la questione dei visti, della cultura, della lingua e degli ambienti, è relativamente semplice; ovviamente spirito di adattamento e voglia di avventura sono prerogative importanti.
Non ho la minima idea di come sarà attraversare l’Asia e, come fatto fino ad ora voglio affrontare ogni singolo giorno senza aspettative, in maniera da poter vivere tutte le esperienze come totali scoperte e senza essere influenzato da preconcetti che ne muterebbero il valore; l’unica certezza che mi accompagna è che vivrò un’esperienza fantastica, non posso che essere grato per questo.
La teoria formulata prima della mia partenza e che rappresenta il cuore del mio progetto si è rivelata esatta: le persone, se trattate come tali, sanno veramente dimostrare un’umanità sorprendente, parlando all’anima della gente si può risvegliare quella coscienza, talvolta assopita, che ci rivela tutti fratelli e figli della stessa madre, la terra.
Consci di ciò spetta a noi il primo passo verso gli altri, siamo noi a dover rispondere con un sorriso al primo che si incontra,anche se devo ammettere che, forse perché animato da ottimismo e positività, sono stato spesso battuto sul tempo da un’infinità di persone meravigliose che mi hanno rivolto fin da subito una calorosa disponibilità e, quando ho invece incontrato un’apparente diffidenza o semplice indifferenza, sono bastate poche semplici parole, sincere e dirette al cuore, per ottenere risposte eccezionali.
Sono stato protagonista e spettatore di un particolare fenomeno: quando mettevo al corrente le persone che incontravo e che mi stavano aiutando, riguardo al mio viaggio, secondo i loro occhi smettevo di essere un semplice disabile bisognoso di aiuto, lo stupore e la meraviglia, assieme ad una profonda gratitudine, erano tangibili e passavo dall’essere deficitario di qualcosa a dispensatore di energia; ogni volta ho provato una profonda gioia ed ho ricevuto la carica necessaria per andare avanti con maggiore determinazione ed entusiasmo.
La vita è nostra, signore e signori, e il mondo un bel giardino da passeggiare,
E la nota più positiva è che siamo sempre in tempo per convincercene.

Mostra Amazzonia se tu fossi Indio, Redazionale

Autore: Redazionale

26 ottobre 2013 – 19 gennaio 2014

Inaugurazione 26 ottobre ore 17,30

Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, Ancona
Suoni, immagini, oggetti e impressioni tattili: una mostra antropologica e multisensoriale ideata per immergersi nella vita quotidiana dei popoli della foresta amazzonica.

Collezione privata di ALDO LO CURTO, medico volontario itinerante.
A cura di LEANDRA GATTO.
INAUGURAZIONE sabato 26 ottobre ore 17,30.
Interverranno: il Presidente del Museo Tattile Statale Omero, Aldo Grassini, la curatrice della mostra, Leandra Gatto, il Presidente della ONLUS Time for Peace Marche, Sandro Cittadini, il direttore del Museu do Indio (in diretta skype) . Seguirà il laboratorio per bambini e famiglie “Se tu fossi indio”.
PROMOTORE: Museo Tattile Statale Omero.

In collaborazione con: Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero” Onlus, Time for Peace Marche, Soconas Incomindios, Museu do Indio, Funai (National Indian Foundation – Brazil).
Progetto allestimento: Architetto Massimo Di Matteo.
ORARIO APERTURA: Giovedì, venerdì, sabato 16 – 19; domenica 10 – 13 e 16 – 19.
Mattino su prenotazione per gruppi e scuole.

Aperture straordinarie: 1 novembre, 26 dicembre, 6 gennaio 10 – 13 e 16 – 19.
INGRESSO LIBERO.
Visite guidate e laboratori didattici per gruppi e scuole a cura di Leandra Gatto e dei Servizi Educativi del Museo Tattile Statale Omero. Prenotazione obbligatoria. Costo di 3 euro a persona, esclusi docenti e accompagnatori.
INFORMAZIONI
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

Banchina Giovanni da Chio, 28 – 60121 Ancona

email info@museoomero.it

tel. 071 2811935

sito www.museoomero.it

sito vocale 800 20 22 20

Concluso positivamente il progetto “Turismo culturale per disabili visivi”, di Orlando Paladino

Autore: Orlando Paladino

L’Unione Italiana dei Ciechi degli Ipovedenti ha annunciato la conclusione del progetto “Turismo culturale per disabili visivi”, con risultati positivi.  Anzi ampiamente positivi, sottolinea il Presidente  Nazionale dell’Unione, professor Tommaso Daniele, che mette in rilievo come il progetto, che prevedeva il coinvolgimento di 500 disabili visivi nei siti museali e culturali del Lazio, della Toscana e della Campania, abbia ampiamente superato il numero previsto.
Il progetto, finanziato dall’ufficio per la gioventù del Dipartimento per le politiche giovanili della presidenza del Consiglio dei Ministri, nel periodo previsto per l’organizzazione e la effettuazione delle visite culturali (dal settembre 2012 al giugno 2013) ha visto la partecipazione di ben 690 disabili visivi, ed altrettanti accompagnatori.
La fredda logica dei numeri avolte risulta più significativa di qualunque suggestione verbale: disabili partecipanti 690, visite effettuate a siti museali culturali in 88 giorni di impegno numero 70.
Nel Lazio le visite hanno avuto luogo nei seguenti siti: Museo dell’Arte del 21º secolo-MAXXI, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Museo Barracco, Musei Capitolini, Mercati Traianei, Foro Romano, Colosseo, Musei Vaticani.
In Toscana: Galleria degli Uffizi, Museo di storia naturale, Galleria del costume di palazzo Pitti ,museo Marino Marini, Museo dell’arte della lana, piazze e monumenti di Firenze.
In Campania: Scavi Archeologici di Pompei, Palazzo Reale di Napoli. Da notare che per gli Scavi di Pompei, che avevano particolari problemi di accessibilità, sono state realizzate, a cura del progetto, ben 41 tavole tattili polimateriche nonché un album di disegni a rilievo.
Va evidenziato il sostegno dato al progetto dal Centro Servizi Educativi del Museo e del Territorio del Ministero per i Beni Artistici e Culturali.
L’indice di gradimento dei partecipanti, accertato mediante appositi questionari, ha dato risultati a dir poco entusiastici, il giudizio di eccellenza avendo raggiunto praticamente la totalità, sfiorando il 100%.
Oltre l’entusiasmo dei partecipanti e degli accompagnatori (alcuni di essi non avevano mai visitato siti museali) va sottolineato che il progetto ha presentato significativi punti di forza, raggiungendo e spesso superando, gli obiettivi prefissati.
In primo luogo gli operatori museali hanno recepito direttamente dai disabili visivi, senza intermediazioni, le esigenze specifiche e gli accorgimenti da prevedere per una fruizione più avanzata; in sostanza una conoscenza “dal basso” e non derivata  da specialisti, veri o presunti.
Ancora, la presenza di gruppi di disabili visivi, cosa prima non frequente, se non del tutto assente, ha fatto sì che le strutture si siano gradatamente adeguate a ricevere disabili visivi in gruppo, e non come sporadici visitatori.
Ancora, la presenza di gruppi di disabili visivi, cosa prima non frequente, se non del tutto assente, ha fatto sì che le strutture si siano gradatamente adeguate a ricevere disabili visivi in gruppo, e non come sporadici visitatori
Altro risultato: tutte le strutture visitate, ed anche alcune non comprese nel progetto, hanno ampliato o stanno ampliando i percorsi accessibili e le modalità di ricezione e di visita.
Si deve, infine, sottolineare come il progetto abbia generato fra i disabili visivi una spiccata propensione alle visite museali, tanto che risulta che più di un gruppo, che non ha potuto partecipare al progetto, si appresta a visite autonome.
In sostanza può dirsi che il progetto oltre che assecondare la propensione alla fruizione di opere artistiche da parte dei disabili visivi e la sensibilità degli operatori museali, ha creato esigenze più avanzate.
Allo svolgimento del progetto è stato dedicato un numero speciale del periodico “Oltre il confine”, scaricabile al link

http://www.irifor.eu/wp-content/uploads/2013/10/oltreilconfinespeciale.pdf