Proroga prenotazione Soggiorno di settembre “Ultimo Sole” a Tirrenia, non solo anziani

Autore: Tommaso Daniele

Essendo ancora disponibili dei posti,  è stata prorogata ai primi di settembre la data per la prenotazione del prossimo soggiorno marino che avrà luogo dal 9 al 23 Settembre presso il Centro Studi Le Torri "G. Fucà".
Ribadiamo periodo, tariffe e condizioni:
Da Domenica 9  settembre (giorno di arrivo) a Domenica 23 Settembre (giorno di partenza).
L'importo del soggiorno pro capite a pacchetto valido sia per l'anziano non vedente che per il suo accompagnatore, si articola nei seguenti importi:
 
Camera singola (Torre Piccola)  Euro 750.00;
Camera doppia (Torre Piccola ) Euro 650.00;
Camera doppia (Torre Grande) Euro 850.00;
Camera Tripla (Torre Grande) Euro 750.00;

Ai suddetti importi, vanno aggiunti Euro7.50 come tassa di soggiorno richiesta e dovuta al comune di Pisa, inoltre poiché  le tariffe sono già scontate non sono cumulabili ulteriori sconti, compreso lo sconto soci Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Il pacchetto comprende:
Trattamento di pensione completa con acqua e vino della casa dal pranzo del giorno di arrivo alla colazione del giorno di partenza;
Servizio Spiaggia;
Cocktail di benvenuto;
Animazione curata da Cesare Barca con la nota dedizione e simpatia;
Ginnastica in spiaggia;
Accesso alla piscina;

Il pacchetto non comprende:
Transfert
Escursioni
Uso del tavolo Showdown
Parrucchiera
Estetista
Infermiera
Eventuali Corsi di nuoto
Alfabetizzazione informatica, corso tenuto da Nunziante Esposito al costo a persona di circa Euro 50 e assoggettato all'iscrizione da  comunicarsi all'atto della prenotazione.
Quest'ultimi corsi potranno essere attivati in presenza di un numero minimo di partecipanti.

Le camere saranno consegnate entro le ore 14.00 del giorno di arrivo e dovranno essere liberate entro le ore 10.00 del giorno di partenza.

La commissione nazionale anziani, invita e si augura vivamente che le sezioni e i coordinatori anziani, diffondano e promuovano il soggiorno che non ha solo finalità ludiche ma anche terapeutiche e di socializzazione per gli anziani che sempre più, oggi, soffrono la solitudine.
L'apertura anche ai " non ancora anziani " rientra nello spirito dell'anno internazionale  dedicato all'invecchiamento attivo e alla solidarietà tra generazioni.
Le prenotazioni vanno fatte direttamente al Centro al numero telefonico:050 32270 fax 050 37485
e-mail : tirrenia@uiciechi.it .
La prenotazione  dovrà essere successivamente perfezionata con invio della caparra confirmatoria di Euro 70,00.

Il Presidente Nazionale
prof. Tommaso Daniele

Proposte del FID per il regolamento sulle disposizioni comuni in materia di fondi strutturali

Autore: Tommaso Daniele

Al dott. Enzo Moavero Milanesi
Ministro per gli Affari europei
 
seg.ministromoavero@governo.it
 

Proposte del FID per il regolamento sulle disposizioni comuni in materia di fondi strutturali
 
 
Illustrissimo Signor Ministro,
 
Ci rivolgiamo a Lei in merito al bilancio UE per i prossimi sette anni che nel mese di ottobre l'Italia sarà chiamata ad approvare in seno al Consiglio Affari Generali degli Stati Membri dell'Unione Europea. La preghiamo di considerare che per il Forum Italiano sulla Disabilità è di fondamentale importanza che sia assicurata un'adeguata copertura finanziaria  per l'inclusione sociale, la lotta contro la povertà, l'accesso al lavoro e ai servizi pubblici, la lotta contro la discriminazione e la promozione delle pari opportunità per tutti.
Questo appello è rivolto a tutti gli stati membri dell'UE su iniziativa della Piattaforma delle ONG sociali europee per assicurare un finanziamento sufficiente per lo sviluppo sociale ed economico nei prossimi sette anni.
La preghiamo di prendere in considerazione le seguenti proposte durante i negoziati per il regolamento sulle disposizioni comuni sui Fondi strutturali.
 
1. Mantenere l'importo complessivo di 376 miliardi di euro per i fondi UE per la coesione economica, sociale e territoriale, come originariamente proposto dalla Commissione Europea
Questi fondi sono lo strumento finanziario più importante per lo sviluppo sociale ed economico dell'UE. In molte regioni europee essi rappresentano la principale fonte di finanziamento pubblico, sia a livello nazionale, sia regionale e locale, dal momento che il sostegno nazionale è stato decurtato a causa della crisi e delle conseguenti misure di austerità.
 
2. Rimuovere la condizionalità macroeconomica da tutti i fondi strutturali
La sospensione dei pagamenti e degli impegni relativi ai Fondi di coesione, in particolare ai fondi strutturali, inasprisce ulteriormente l'impatto sociale negativo delle misure di austerità.. Infatti, nel quadro del trattato di consolidamento di bilancio e delle conseguenze della crisi economica gli Stati membri sono tenuti a tagliare i salari, le prestazioni pensionistiche, la protezione sociale e i servizi pubblici, compresi i servizi sociali, sanitari ed educativi. La rimozione del sostegno del FSE produrrà ulteriori effetti negativi sulla coesione sociale e sul raggiungimento degli obiettivi del 2020 sulla riduzione della povertà in Europa.
Privare uno Stato membro della possibilità di investire in efficienza energetica a causa della condizionalità macroeconomica, produrrà conseguenze deleterie soprattutto per le fasce più deboli che non possono permettersi di pagare  bollette energetiche in continuo aumento. Al giorno d'oggi si stima che tra i 50 e i 125 milioni di persone in Europa non avranno energia a sufficienza. Tuttavia noi siamo convinti che i cittadini UE  in difficoltà economiche, in particolare le persone con disabilità, non devono essere penalizzati a causa di azioni o situazioni riguardo a cui non portano nessuna responsabilità.
 
3. Utilizzare tutti i fondi per ridurre l'impatto sociale della crisi e dare sostegno all'attuazione degli obiettivi sociali della strategia Europa 2020
Ogni programma dovrebbe prevedere l'importo indicativo del sostegno volto a centrare gli obiettivi di riduzione della povertà.
 
4. Utilizzare i fondi UE per lo sviluppo di un'occupazione di qualità e sostenibile
I Fondi strutturali dell'UE dovrebbero essere utilizzati per intensificare il dialogo sociale e combattere la segmentazione del mercato del lavoro, con misure volte a combattere il lavoro precario, la disoccupazione, la sottoccupazione e il lavoro nero; per occuparsi della qualità dei posti di lavoro e delle condizioni di lavoro; per evitare l'impoverimento dei lavoratori e promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro, nonché garantire un'adeguata protezione sociale a coloro che sono assunti sulla base di  contratti a tempo determinato e ai lavoratori autonomi.
 
5. Mantenere le pre-condizioni (le condizionalità ex ante orizzontali) per gli stanziamenti dei Fondi strutturali
I Fondi strutturali dell'UE hanno il potenziale per attivare la piena partecipazione delle categorie più vulnerabili e delle persone a rischio di esclusione sociale e discriminazione. Investire nella diversità e uguaglianza può essere una forza trainante che conduce allo sviluppo economico, alla crescita e alla coesione sociale.
Condividiamo la proposta della Commissione di rafforzare la regolamentazione per assicurare che i fondi comunitari siano utilizzati in modo efficiente per raggiungere gli obiettivi per i quali gli Stati membri si sono già impegnati, in particolare la Carta dei diritti fondamentali, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e gli obiettivi della strategia Europa 2020. Per ottenere finanziamenti gli Stati membri devono spiegare come intendono mantenere i loro impegni per ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale, la non discriminazione, la parità di genere e i diritti delle persone con disabilità.
 
6. Includere le organizzazioni della società civile come partner a pieno titolo nella preparazione, attuazione, monitoraggio e valutazione dei programmi (contratto di partenariato)
Sostenere la proposta della Commissione di includere le ONG di cui all'articolo 5 – dedicato al partenariato insieme con le parti sociali e gli altri soggetti interessati. Riteniamo indispensabile una partnership che coinvolga le parti interessate su un piano di parità in tutte le fasi e a tutti i livelli di programmazione dei Fondi strutturali, ivi comprese le ONG che spesso attuano programmi, si rivolgono ai beneficiari su un piano di parità, svolgono un ruolo chiave nell'individuazione delle esigenze sociali, possiedono una buona conoscenza delle esigenze dei diversi gruppi destinatari e sono in grado di gestire efficacemente progetti integrati finanziati dai Fondi strutturali. Le Organizzazioni della società civile hanno inoltre le competenze necessarie per individuare come i Fondi strutturali possano riuscire a conseguire l'obiettivo della riduzione della povertà nel modo più efficiente ed efficace.
 
Confidando che presterà a quanto su esposto la massima attenzione  durante i negoziati e restando in attesa di un Suo cortese riscontro, mi è gradito porgerle i più distinti e cordiali saluti.
 
IL PRESIDENTE
prof. Tommaso Daniele

Invalidità civile e Privacy

Autore: Tommaso Daniele

Il Garante della protezione dei dati personali ha disposto che sulla busta contenente la documentazione sanitaria in materia di invalidità civile inviata dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale non deve essere riportata alcuna indicazione che possa rivelare, anche indirettamente, lo stato di salute dei destinatari (cfr. newsletter 4 luglio 2012, n. 360 direttamente consultabile al seguente indirizzo: http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1908061).
La normativa in materia di protezione dei dati personali prevede, infatti, che i plichi postali non debbano recare, sulla parte esterna, indicazioni tali da consentire a soggetti estranei di desumere il contenuto delle comunicazioni o degli atti in essi inseriti e dalle quali possano evincersi, anche indirettamente, informazioni idonee a rivelare lo stato di salute del destinatario.
In applicazione del principio formulato dal Garante e nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità degli interessati, l'INPS ha, pertanto, disposto che sulle buste utilizzate per l'invio di documentazione sanitaria sia apposto unicamente il timbro della filiale, denominazione e indirizzo del mittente, senza alcun altra formula o segno in dettaglio.

Il Presidente Nazionale
Prof. Tommaso Daniele

Bolzano: Incontro fra i soci e cultura alla gita di 2 giorni dell’Unione Ciechi e Ipovedenti al Festival della Musica di Bregenz

Autore: Josef Stockner

Si è svolta dal 27 al 28 agosto la gita di 2 giorni dei soci dell’Unione Ciechi e Ipovedenti dell’Alto
Adige al Festival della Musica di Bregenz. Vi hanno partecipato 47 ciechi e ipovedenti e i loro
accompagnatori per assistere l’opera “André Chenier” di Umberto Giordano; le visite guidate al
palcoscenico galleggiante più grande al mondo e alla città di Bregenz hanno completato il
programma. Durante i due giorni si sono presentate numerose occasioni per conoscersi a vicenda
e per scambiare informazioni ed esperienze, non solo tra i minorati della vista stessi ma anche tra
gli accompagnatori.

Nella tarda mattinata del 27.08 i partecipanti provenienti da tutto l’Alto Adige hanno raggiunto
Bregenz. Dopo il pranzo, passeggiando lungo il lago, hanno raggiunto il palco dove, tramite visita
guidata hanno avuto una prima impressione della strabiliante rappresentazione dell’opera in
programma la sera stessa. È stata spiegata la simbologia dell’enorme testa pesante 60 tonnellate
che si innalza sopra il lago creando così il palcoscenico. Durante la rappresentazione, cantanti e
ballerini si muovono proprio su questa struttura. Inoltre sono stati descritti i splendidi costumi, le
parrucche pompose e gli effetti speciali che oltre alla musica rendono così particolare lo
spettacolo. Dopo tutte queste illustrazioni la gioiosa attesa era grande. Purtroppo, causa
temporale, l’esibizione è stata dovuta essere spostata nella sala del Festspielhaus. Pertanto del
rigoglioso evento è rimasta pressoché solo la musica, la quale però è stata forse gioita in modo
ancor più intenso visto che mancavano i numerosi svaghi che sarebbero stati offerti all’occhio.
Il giorno seguente i partecipanti hanno visitato Bregenz, capoluogo del Vorarlberg che conta

28.000 abitanti. Sono stati illustrati sia fatti storici che attuali; inoltre è stata raggiunta la città alta,
che costituisce la parte vecchia di Bregenz. Il programma si è concluso con un pranzo al lago. Nel
pomeriggio il gruppo ha intrapreso il viaggio di ritorno verso l’Alto Adige.
La sezione provinciale di Bolzano dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS riunisce
i minorati della vista di tutti e tre i gruppi linguistici, li rappresenta e tutela i loro interessi, fornisce
aiuto per l'espletamento delle pratiche di pensione e simili, procura ausili tiflotecnici e aiuta nella
presentazione delle relative domande di contributo, si occupa sia della formazione professionale
che dell’inserimento nel mondo del lavoro e organizza soggiorni estivi nonché attività culturali per giovani e adulti. L’Ufficio dell’Unione si trova in Via Garibaldi 6 a Bolzano – Tel. 0471-971117, sito
internet www.unioneciechi.bz.it

Info: Josef Stockner, Presidente dell’Unione Ciechi e Ipovedenti
Tel.: 0471/971117
e-mail: info@unioneciechi.bz.it
Web: www.unioneciechi.bz.it

IL PRESIDENTE
-cav. Josef Stockner –

Presentazione progetto “Parla! un amico ti ascolta”

Autore: Tommaso Daniele

Dal prossimo fine settembre partirà l'iniziativa "Parla! Un amico ti ascolta" ideata e firmata dalla Commissione Nazionale Anziani,  rivolta a coloro che non vogliano trascorrere momenti di noia e solitudine.
Attraverso il sistema di audio conferenze Talkyoo, sarà possibile tramite una semplice chiamata telefonica trovare a ore e giorni prestabiliti, un amico che  per un'ora circa presidierà una stanza virtuale e risponderà alle chiamate. 
Il sistema di audio conferenza " Talkyoo", permette la contemporanea connessione di più persone.
La griglia con orari, giorni e "amico" in ascolto, sarà aggiornata ad  ogni variazione e comunicata alle sezioni provinciali, e ai coordinatori anziani di riferimento, ai quali chiediamo la fattiva collaborazione nella diffusione dell'iniziativa.
L'accesso alla stanza virtuale avviene chiamando uno dei numeri telefonici riportati più sotto e, a richiesta della voce registrata, digitare il codice di accesso. Prossimamente sarà nostra cura comunicare la data precisa di inizio.

* * * * *

PROCEDURA TALKYOO

Il codice della sala virtuale  è il seguente: 834910#
Ogni partecipante chiama il numero di telefono più conveniente (tra quelli elencati sotto), in base alla tariffa telefonica prevista dal  proprio operatore telefonico. Attenzione, se avete un contratto flat chiedete prima al vostro operatore se l´uso del servizio audioconferenze sia incluso.
Dopo avere chiamato uno dei numeri (indipendentemente da chi chiama quale numero) tutti inseriscono lo stesso codice (uguale anche chi chiama dall´estero). La conferenza inizia.
Può usare questa sala quando e quanto vuole, per tutte le conferenze che organizzerà, indipendentemente dal numero dei partecipanti (fino a 100)
Numeri di telefono  da chiamare:       
Città
Numeri Italia
Roma
06 888 12 000  
Milano
02 872 12 000
Bari
080 940 1111   
Bologna
051 070 1111   
Cagliari
070 776 1111   
Catania
095 829 1111   
Enna
0935 184 1111  
Firenze
055 469 1111   
Genova
010 853 1111  
Modena
059 834 1111
Napoli
081 1988 1111  
Palermo
091 860 1111   
Perugia
075 945 1111
Torino
011 034 1111   
Trieste
040 975 1111   
Venezia (Mestre)
041 882 1111

La chiamata causa solo i costi della chiamata nella rete fissa, nessun´ altro costo nascosto, tutto gratuito.
I costi della chiamata sono regolati dal  contratto sottoscritto con il gestore della rete telefonica, ad esempio con un contratto tipo " flat",  ovvero dove si paga un fisso e si telefona dove e quanto si vuole, i costi sono ridottissimi, mentre se il contratto è a consumo, i costi dipendono dalla durata e dal prefisso  del  numero a cui ci si collega.
 Lo stesso vale per i telefoni cellulari.
 Si consiglia di prendere preventive informazioni presso i gestori della  propria rete telefonica.
 Confidando che non dobbiate fruire del servizio, perché la vostra vita è piena di impegni e non avete modo di annoiarvi durante la giornata, la commissione nazionale anziani augura  a tutti di invecchiare con  consapevole serenità e in buona salute, in modo da poter anche dare una mano agli altri,  poiché, nel caso qualcuno di buona volontà, molto simpatico, brillante conversatore, paziente ascoltatore, volesse dare la propria disponibilità ad entrare a far parte del gruppo di  "Parla! Un amico ti ascolta", non ci opporremmo di certo.
 Per maggiori info contattare  il componente della Commissione Nazionale Anziani incaricato di seguire  l'avvio del progetto, Alberto Stagni.

Il Presidente Nazionale
prof. Tommaso Daniele

Il Museo Omero è presente al Festival Adriatico – Mediterraneo con tre iniziative

Autore: Redazionale

Durante tutto il festival troverete informazioni audio sul Museo raccontate dalla "Vela solare", installazione eco-socio-sostenibile che si  può incontrare passeggiando per Ancona, in piazza Roma: la Vela è una struttura sperimentale a impatto zero, alimentata da un sistema di pannelli fotovoltaici, ideazione dell' architetto Beatrice Baldi, alla cui  realizzazione ha contribuito anche il Museo Omero.

 La vela, simbolo di Adriatico Mediterraneo, si avvale quest'anno, anche grazie al Museo, di diffusori sonori e luminosi che trasmettono musica e messaggi divulgativi sul Festival e sul Museo Omero, diventando così un indicatore dello spazio in un percorso urbano.

La mostra "in_limine", in occasione e per tutta la durata del Festival, dal 25 agosto al 2 settembre, sarà aperta sino alle ore 22.00: un po' di tempo in più per venire a visitarla!
La stessa inoltre, data la grande affluenza di pubblico, è stata prorogata sino al 16 settembre.

La mostra "in_limine. Sulla soglia del nuovo Museo Omero", segna il primo passo verso il trasferimento del nostro Museo.

Oltre 40 opere contemporanee, De Chirico, Pomodoro, Consagra, Martini, Marini, Messina, solo alcuni degli autori rappresentati: inedite opere per Ancona, ultime acquisizioni del Museo. Queste e altre opere autentiche già in collezione dialogano con il titanismo dei capolavori michelangioleschi.

All'interno della mostra anche il percorso "in_limine+": artisti emergenti indagano la sinestesia, la sfera sensoriale delle percezioni, in un percorso che nasce a fianco dei grandi artisti del Novecento sino a divenire stanze delle meraviglie, calembour esperenziale. Sette installazioni multisensoriali, un inedito percorso al buio in cui perdersi tra echi di profumi e alchimie sonore.

Infine martedì 28 agosto alle ore 18:00 il Museo ospiterà presso la mostra la conferenza dal tema "L'esplorazione del mare, gli studi oceanografici, la scoperta delle bellezze sommerse -Nuovi scenari della ricerca in Adriatico e Mediterraneo", con la ricerca e con missioni e crociere scientifiche narrate Fabio Trincardi, Direttore dell'Istituto di Scienze

Marine (ISMAR) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Venezia, Mauro Marini e ad Alessandro Ceregato, sempre del Cnr-Ismar, i quali riferiranno i più recenti risultati della ricerca in Adriatico e sull'ecologia marina. L'iniziativa è a cura di ECONOMIA&CULTURA di Gabriella Papini.

Informazioni:
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina G. da Chio 28
60121 Ancona – Italia
tel. +39 071 2811935; +393317537468
fax +39 071 2818358
e-mail: info@museoomero.it
web: www.museoomero.it

Maratona di Bruxelles per la lotta al razzismo in Europa

Autore: Redazionale

La Rete Europea contro il Razzismo (ENAR), la quale invita a partecipare alla maratona di Bruxelles in rappresentanza della sua Fondazione e così a raccogliere fondi per la lotta al razzismo in Europa.
 
Gli eventi sportivi (in effetti si tratta di una maratona, di una mezza maratona e di una mini maratona di 4 km) si terranno il 7 ottobre 2012 a Bruxelles (Belgio). Per partecipare è necessario inviare un e-mail a  juliana@enar-eu.org entro il 20 settembre 2012, specificando se si intende partecipare alla maratona, alla mezza maratona o alla mini maratona. Al messaggio dovranno essere allegate una propria foto fatta durante un'attività sportiva e una breve descrizione di sé stessi e di perché si è deciso di correre per la Fondazione ENAR (massimo 80 parole). Per concludere bisogna indicare quanto denaro si intenderebbe raccogliere. Queste informazioni verranno pubblicate sul sito di ENAR con accanto un tasto Paypal per effettuare una donazione via internet.
 
ENAR fornisce inoltre alcuni suggerimenti su come rendere più efficace la propria campagna di reperimento fondi:
 
* ·         Scrivere una e-mail ai propri conoscenti chiedendo di dare il loro sostegno alla vostra intenzione di correre per la lotta contro il razzismo e inviando loro il link: http://www.enarfoundation.eu/brussels-marathon/article/run-for-the-enar-foundation per ulteriori informazioni
* ·         Pubblicare lo stesso link sul proprio profilo Facebook o Twitter, chiedendo ai visitatori di dare il loro sostegno (per es.: "Il 7 ottobre correrò la (mini) maratona di Bruxelles con l'obiettivo di raccogliere EUR … per la Fondazione ENAR per un'Europa senza razzismo. Sostienimi e potrai contribuire anche tu alla lotta contro il razzismo! Grazie" + link)  e di pubblicare lo stesso link sui loro rispettivi profili
* ·         Aggiungere lo stesso link sotto la propria firma email con un breve messaggio che chiede di sponsorizzare l'evento
 
 
 

 

Gli ipovedenti ed il turismo una integrazione possibile

Autore: Massimiliano Martines

Molte volte si è parlato di inclusione sociale degli ipovedenti in molti campi:  da quello affettivo a quello lavorativo a quello relazionale più in generale. Ritengo che il turismo sia uno di quei campi in cui i disabili visivi ed in particolare gli ipovedenti, tendono a nascondere le proprie difficoltà, di conseguenza preferiscono muoversi poco, oppure osare meno alla scoperta di strutture che oggi sono predisposte ad ospitare persone con difficoltà visive ma che non sono palesemente riconoscibili. 
Oggi viviamo un periodo di particolare crisi sia in Europa che nel nostro Paese, quindi le poche vacanze che ci si può permettere le si trascorrono in Italia, magari varcando i confini della propria regione alla ricerca di profumi e paesaggi diversi da quelli a cui si è abituati.
In questo mio girovagare per le campagne a ridosso tra le province di Roma e quella di Rieti per essere più precisi nella zona di Magliano Sabina; mi sono imbattuto in un posto davvero molto peculiare in quanto coniuga la tranquillità della campagna e la posizione davvero strategica in ordine alla sua raggiungibilità, nonché la ricchezza e la qualità dei servizi offerti; ma cosa davvero interessante anche se a prima vista non si direbbe, sia l'albergo che il ristorante sono dotati di quelle accortezze che lo rendono fruibile anche agli ipovedenti ed ai nostri amici non vedenti. Per citare alcuni esempi: i corridoi che conducono alle camere sono semplici nell'orientamento e nella loro individuazione, il tipo di luce non è eccessivamente abbagliante, i colori degli ambienti risultano molto caldi e naturalmente illuminati; quindi l'occhio si abitua facilmente a questa tipologia di ambiente, l'ascensore anche se per due piani risulta essere capiente e di facile accesso grazie all'apertura automatica delle porte scorrevoli ed al segnale acustico di apertura al raggiungimento del piano, la piscina adiacente è inserita in spazi ampi all'interno di un parco ed è di facile fruizione anche per le persone che non essere avvezze al nuoto. L'accesso è guidato da 4 scalini antiscivolamento che permettono di entrare in acqua in maniera molto dolce e graduale.       
Come dicevo prima  questa struttura non ha nulla di notabile che si faccia individuare  per essere predisposta ad ospitare gli ipovedenti o gli amici non vedenti, ma lo è in maniera naturale, grazie soprattutto alla professionalità ed alla sensibilità del personale, sempre pronto ad affrontare qualsivoglia esigenza, anche eventuali presenze di cani guida.  
Da ipovedente ho sempre cercato strutture che non fossero palesemente predisposte ad ospitare i disabili visivi, perché ho sempre creduto che, l'integrazione passa anche per questa strada, quella di aver il coraggio di affrontare certe difficoltà e non dover a tutti i costi avere la pappa pronta.
Ho voluto portare questa testimonianza per comunicare a tutti gli amici ipovedenti che ci vuole più coraggio. Spesso abbiamo a disposizione le cose a portata di mano ma non ce ne accorgiamo, forse per pigrizia.
Beh, ogni tanto dobbiamo osare senza abbandonare però la sacrosanta lotta per un mondo più inclusivo che pensi all'accessibilità fin dalla progettazione delle strutture, forse è una espressione che come componente della Commissione OSI uso spesso, ma credo che il concetto fondamentale sia il medesimo.
Massimiliano Martines
 

Domani chi sa! L’Unione che vorrei

Autore: Massimo Vita

Più volte mi sono espresso sul futuro della nostra Associazione, più volte ho detto la mia sullo statuto e sulle regole che fanno vivere la nostra organizzazione.
Adesso sono in vacanza e avendo qualche ora libera, ho deciso di mettere giù qualche idea su come vedrei il futuro della nostra organizzazione anche a seguito dell'imminente rimodulazione delle province.
Prima di rivolgere lo sguardo alla struttura associativa, vorrei dire qualche cosa sulla filosofia delle nostre scelte in materia di servizi sociali e riconoscimenti di vario genere.
Penso sarebbe importante che la nostra linea politica nei confronti del parlamento, del governo e delle forze sociali, si indirizzasse più sui diritti che sulla monetizzazione della differenza.
Mi spiego meglio:
più che chiedere gratuità dei servizi, pretendere servizi realmente accessibili;
più che difendere il presente sull'Isee, avere il coraggio di chiedere una gradualità reddituale per l'accesso ai servizi non legati alla patologia;
più che agitare i nostri animi per questioni interne, dovremmo affrontare un serio dibattito sull'integrazione scolastica chiedendo la revisione delle norme che la regolano ma, stando attenti a non ritornare indietro.
Sarebbe importante affrontare, con una grande iniziativa pubblica, le problematiche legate al riconoscimento delle invalidità e ai controlli coinvolgendo gli oculisti e i medici di base. Forse è il caso di eliminare le commissioni delle aziende sanitarie locali e affidare all'Inps l'intera partita. Ritengo che il difetto stia nella nomina delle commissioni accertatrici. La mia affermazione è giustificata dal fatto che vi sono meno falsi invalidi nel settore Inail e nel settore Inps e lì le commissioni mediche erano composte da dipendenti. Per dirla tutta, dobbiamo togliere questo settore dalle mani della politica e della malavita.
Vi sono tanti altri aspetti che vorrei trattare, come il lavoro e il dopo di noi, ma per ora mi limito a quanto espresso e vado a dire la mia sul riassetto territoriale della nostra associazione.
Se le province, come pare, verranno realmente accorpate o rimodulate, noi non potremo far finta di niente, altrimenti si creerebbero delle situazioni incresciose nei rapporti istituzionali.
Faccio l'esempio delle due province, Siena e Grosseto, le quali saranno accorpate. Il nuovo ente che ne nascerà, con chi dovrà dialogare delle due sezioni?
Chi parteciperà alla tripartita?
Chi alla consulta provinciale dell'handicap?
Come ci rapporteremo con gli uffici scolastici?
Per rimodularci non abbiamo bisogno di modifiche statutarie ma di uno studio attento che guardi al territorio e strutturi nuove sezioni calibrando la presenza territoriale di nuove rappresentanze che vadano vicino ai disabili visivi e ne seguano le problematiche territoriali.
La modifica statutaria che si dovrà mettere in cantiere, è quella dei compiti da affidare alle rappresentanze perché lavorando sul territorio in modo lontano dalla sede provinciale, si dovranno poter occupare con maggiore autonomia degli aspetti quotidiani. Mi riferisco ai comitati locali della società della salute o delle zone socio -sanitarie; mi riferisco ai rapporti con le amministrazioni locali e con le aziende sanitarie locali.
Dobbiamo far lavorare il consiglio nazionale e i consigli regionali affinchè il prossimo anno, quando arriveranno i primi accorpamenti, non ci facciamo trovare impreparati.
Qualcuno pone dei problemi sul criterio con cui si debba scegliere dove collocare la sede provinciale e se chiudere questa o quella sezione.
Io ritengo che la sede della sezione possa essere collocata dove ci fa più comodo rispetto alla struttura del nostro corpo associativo e che si debba lasciar decidere agli iscritti del territorio in una pubblica assemblea.
Il problema che io vedo più duro da affrontare, è quello della nostra capacità di organizzare consigli capaci di presenza capillare sul territorio e sui problemi. Ora più che mai non ci dovranno essere i presidenti tuttologi ma si dovranno strutturare degli organi dirigenti guardando alle competenze e guidare i collaboratori con maggiore spirito di collaborazione e di managerialità.
Avanti dunque verso il futuro che non è lontano. Avanti con fiducia e senza tentennamenti perché se così non sarà potremo perdere la sfida e gettare al vento la nostra storia e i nostri sacrifici.

Massimo Vita

I ciechi si devono preparare al futuro

Autore: Pino Bilotti

Colgo l'occasione di un articolo uscito su Repubblica per tracciare l'evoluzione che nel  prossimo futuro cambierà certamente la  vita dei non vedenti. Un cambiamento radicale e sempre più virtuale dove i nostri sensi diventano sempre più limitati per la loro messa a riposo. Un gioco delle parti che cerca di rendere la nostra esistenza meno difficile ma nello stesso tempo avvia un processo di inibizione e di atrofizzazione dei nostri sensi. Il tempo è l'unico maestro e testimone del processo di trasformazione e di cambiamento delle nostre abitudini di fruizione degli spazi.  E noi non vedenti  siamo pronti a tali trasformazioni?
Leggiamo  un po' cosa sta succedendo.
"La porta non ha lo stipite, non ha il battente e se è per questo neppure la maniglia.
Il badge non esiste più: la carta d'identità di ognuno è semplicemente la sua faccia.
Non serve nemmeno la chiavetta Usb e tantomeno il pc: tutto è caricato sul profilo personale, documenti di lavoro compresi.
I telefoni sono un retaggio arcaico, con il mondo si comunica in viva voce: su una lavagna "le carte" da condividere, con le dita si ingrandiscono i particolari e con un movimento delle braccia si spostano i dossier.
Non servono più i codici segreti personali perché tutto è già registrato sotto quel volto che corrisponde al nome.
Per cominciare, l'ufficio del futuro non ha la porta d'ingresso.
Non c'è chiave e nemmeno un pulsante.
Il varco nella parete si apre con il riconoscimento fotografico del dipendente e allora ecco che il muro diventa trasparente, una voce augura il "buongiorno" seguito dal vostro nome e cognome, la stanza si prepara ad accogliere voi e le vostre preferenze.
Grazie alla domotica, insieme all'apertura scattano anche i cambiamenti locali: insieme alla vostra foto, avrete depositato le vostre preferenze in fatto di colori (la luce cambia nuance a seconda di quello che avete programmato, potete volerla viola o bianca, o verdissima); temperatura, sistemazione dei supporti tecnologici, perfino localizzazione delle pareti mobili in modo da rendere flessibile al massimo lo spazio.
Il badge dei tempi moderni è la vostra faccia che l'occhio delle telecamere riconosce e abbina alle vostre esigenze.
Appena entrate, ecco la pausa caffè in collegamento con l'ufficio lontano 600 chilometri: una consolle, uno sgabello e sulla lavagna interattiva scorrono le immagini del documento da discutere e condividere.
Lo smart podium grande come una tv consente di intervenire – scrivendo o disegnando – a distanza.
E se bisogna collegarsi con qualcuno che è in viaggio, ecco sul tablet l'applicazione per la video-comunicazione.
Ma anche le riunioni ravvicinate cambiano registro: neppure più un foglio di carta, niente penne, addio tastiere, perché il lavoro avviene intorno a un tavolo multi-touch che proietta su una parete i documenti.
La tecnologia dei videogiochi permette di ingrandire i particolari: così, per esempio, la piattaforma petrolifera sperduta nell'oceano e il guasto da riparare diventano elementi che si ingrandiscono grazie alla realtà aumentata.
Non ci sarà più neppure uno spreco: niente luci accese o troppo caldo d'inverno e troppo freddo d'estate, perché è la domotica a regolare la temperatura in base al numero di persone presenti e a spegnere le luci quando non c'è più nessuno".
Come abbiamo letto i film di fantascienza ormai sono dietro l'angolo e noi ci dobbiamo conformare a tali trasformazioni, dove il nostro  corpo certamente verrà sorvegliato e controllato in tutte le sue azioni e  sorvegliato  da casa in modo di non avere difficoltà nei nostri percorsi.
Le relazioni fra individui  saranno sempre più facili, gli oggetti possono essere localizzati e individuati in modo istantaneo e immediato da sistemi di localizzazione. Le voci sintetizzate ci guideranno in tutte le nostre azioni facilitando i nostri movimenti, i percorsi tattili ci indicheranno in voce le direzioni da prendere    indicando in modo dettagliato ciò che si trova lungo il percorso in modo semplice e automaticamente.
Un futuro che  non vedrà più barriere, il tutto sembra  lontano ma è proprio dietro l'angolo.

Pino Bilotti