Una appassionante passeggiata tra viti e ulivi

Autore: Cristina Minerva

Durante il Soggiorno Primo Sole di Tirrenia 2025, un bel gruppo di ospiti ha aderito alla nostra proposta di visitare un’azienda agricola nel territorio pisano.

La scelta si è concretizzata in una splendida gita alla Fattoria San Vito, situata nella località di Calci.

Questa azienda agricola, di particolare interesse, si estende per circa 100.000 mq, di cui 7 ettari occupano un vigneto storico e i restanti 3 ettari, con circa 2000 piante, riguardano un uliveto.

Siamo all’interno della Val Graziosa, un’ampia conca del Monte Pisano, e il suo nome non è casuale. Alle sue pendici di sinistra si erge la bellissima Certosa di Calci, di grande valore architettonico, mentre sul versante di destra si trova la Torretta di Caprona, dove combatté Dante Alighieri.

All’arrivo, con il nostro pullman, dopo circa 40 minuti di viaggio, ci ha accolto il proprietario, Matteo, raggiunto poi dalla figlia Pakinam, entrambi con grande affabilità.

Abbiamo ascoltato il racconto dell’apertura di questa azienda agricola, narrato da Matteo stesso, che ha spiegato la sua decisione di riaprire questa bella realtà, dopo aver lasciato un precedente impegno di circa 40 anni come libraio in città, vicino all’Università.

Il ritorno all’attività di famiglia, che vanta un’esperienza di 300 anni nelle successive generazioni, è stato in parte determinato dalla situazione economica, ormai più difficile, e dall’impossibilità di un lavoro che si adattasse alle molteplici incursioni della tecnologia nella vendita delle dispense universitarie. Questo lo ha riavvicinato al podere di famiglia.

Il “Vignaiolo”, come oggi Matteo ama definirsi, ha potuto finalmente trasformare questa attività nella sua professione principale, riscoprendo la terra da cui si era allontanato per intraprendere nuove sfide.

La passione è cresciuta di giorno in giorno, regalando emozioni sempre nuove. La tenuta agricola ha sviluppato in lui il piacere di cercare, nella naturalità del metodo di coltura, la realizzazione di una produzione biologica di alto livello.

Nella vigna, tra i pampini e i filari, abbiamo potuto toccare con mano i primi grappoli ancora immaturi, già molto ben definiti, che si affacciano ad ogni tralcio.

Ogni grappolo d’uva ha forme diverse, e gli acini si uniscono in un abbraccio come tanti piccoli elementi, che non possono stare lontani gli uni dagli altri.

Pensiamo, con trasporto e con un parallelo significativo, anche alla nostra grande Associazione, l’Unione, che, come un meraviglioso grappolo di vite, ha nel legame tra ogni suo acino e gli altri l’essenza della propria forza, per donare la sicurezza di un’uva piena e completa. Questa si staglia nella vigna, come noi nella società, con il suo impegno valoroso e produttivo a favore di tutti noi.

Dopo la visita al vigneto, siamo entrati nella fresca e ordinata cantina, dove il nostro Matteo ci ha illustrato tutto il procedimento, dalla vendemmia alla produzione vinicola, soffermandosi sui particolari della lavorazione caratteristica per ottenere i diversi tipi di prodotto, dal vino bianco al vino rosso, in base alla presenza temporale di poche ore del frutto e delle bucce nella catena operativa, che poi porterà alle diverse qualità di vino.

Non pensavamo che le bucce potessero avere un ruolo così determinante per ottenere quanto desiderato nella produzione di vini diversi. Ricordiamoci che tutte le uve, all’interno dell’acino, sono di colore chiaro e, senza l’involucro, darebbero origine solo a vini bianchi.

I vini che abbiamo assaggiato durante la degustazione offerta durante la visita, due bianchi e due rossi, portano nomi legati al territorio: il primo bianco, di 11 gradi, più leggero e giovane, si chiama Montemagno.

Il secondo bianco, più intenso e dorato, di 12 gradi, si chiama Nicosia.

Successivamente, abbiamo degustato i vini rossi: il primo, di 13 gradi, Verrucano, di un bel colore rubino con aroma e retrogusto intensi; il secondo, Cartusia, con fermentazione e consistenza più decise, ha una gradazione di 14 gradi.

Tra i bianchi e i rossi, una croccante e calda bruschetta ci ha permesso di assaporare un olio delizioso, anche questo prodotto di assoluto livello naturale, con caratteristiche biologiche di alta qualità.

L’olio deriva da varietà tipiche locali, come il leccino, il moraiolo e il frantoiano.

Le olive vengono raccolte rigorosamente a mano in questa azienda, e le piante si estendono dal centro del paese di Calci, salendo lungo le mura dei Frati della Certosa fino alla località Tre Colli, a un’altezza di circa 250 metri.

Per le olive, si procede a una raccolta abbastanza precoce, portando i frutti entro poche ore al frantoio, per mantenere le proprietà organolettiche e evitare che l’olio ricavato assuma un sapore diverso da quello gradevolissimo che abbiamo potuto assaggiare, delicato e meravigliosamente abbinabile a ogni piatto, come ci ha spiegato il coltivatore.

Il racconto è stato così apprezzato, insieme agli assaggi successivi, che molte persone hanno poi acquistato i prodotti dell’azienda.

La gita è stata davvero partecipata con entusiasmo da molti, che hanno manifestato con gratitudine il piacere di questa escursione.

Ancora una volta, IRIFOR e UICI hanno reso possibile la realizzazione di una bella uscita collettiva, donando agli ospiti del Soggiorno Primo Sole il massimo piacere. Questo, unito alle attività di vacanza sulla spiaggia e alla meravigliosa coesione nel gruppo, tra tanti spunti di divertimento, ha creato ancora una volta la cornice ideale per trascorrere quindici giorni di straordinaria gradevolezza.

Una giornata al Centro Addestramento Paracadutisti di Pisa

Autore: Cristina Minerva

Grazie a IRIFOR e a UICI, il 5 giugno, durante il soggiorno Primo Sole di Tirrenia 2025, si è svolta una visita di particolare rilievo al Museo storico delle Aviotruppe di Pisa.

Con un pullman molto confortevole e piacevole, siamo arrivati in modo comodo e rilassato presso la Caserma Gamerra, in via Di Gello 138, a Pisa.

Ci attendeva il Paracadutista Sergente Maggiore Pietro Rubino, in tuta mimetica e basco amaranto, responsabile del Museo, che ci ha accolti con grande attenzione e cortesia.

Nel giardino di fronte all’ingresso del Museo erano esposti autoblindo, elicottero e altri veicoli militari, tra cui jeep e moto, che ci sono stati subito descritti.

Dopo i cordiali saluti e l’incontro con il Presidente UICI della Regione Toscana, Massimo Diodati, che ha voluto unirsi a questa bella avventura insieme al suo Labrador Lenny, abbiamo iniziato la visita con una scultura lignea di un paracadutista in procinto di lanciarsi, con l’atteggiamento tipico e inclinato verso il tuffo che lo porterà a librarsi nel cielo.

Ci siamo immedesimati nell’atmosfera vissuta dai paracadutisti, condividendo il fascino e il senso di pericolo di questa attività così avventurosa.

Tutti abbiamo toccato la statua, con il paracadute sulla schiena ancora chiuso, e per un attimo abbiamo provato l’ebbrezza di un gesto acrobatico.

Il Museo si compone di 15 sale che raccolgono oltre 3.000 cimeli, tra armamenti, uniformi, medaglie, distintivi, stemmi e gagliardetti, molti dei quali sono anche toccabili.

Il Sergente Maggiore che ci accompagnava ha descritto con cura e dettaglio tutto ciò che incontravamo lungo il percorso. Tra le prime cose che ci ha detto, ha sottolineato quanto fosse emozionato per questo incontro, poiché si era preparato con entusiasmo a questo appuntamento, desideroso di conoscerci e di ampliare le proprie competenze illustrative.

Era infatti la prima volta che incontrava un gruppo di disabili visivi, e noi, a Tirrenia, rappresentiamo un insieme di persone molto coese e armoniose, pur portando con dignità e orgoglio il nostro svantaggio sensoriale.

Ogni sala racconta un pezzo di storia ben definito, arricchito dai commenti della nostra simpatica guida militare.

Abbiamo potuto rivivere il passato attraverso sale dedicate a momenti storici specifici: Prima Guerra Mondiale, Seconda Guerra Mondiale, Guerra d’Africa, ripresa dell’attività dopo il 1946, missioni di pace all’estero, e così via.

Ci è stato descritto con cura anche lo stemma della Divisione Folgore, con i suoi bei colori: l’azzurro, che rappresenta il cielo, e l’oro, simbolo della saetta che sfreccia nell’aria.

Ci ha colpiti particolarmente la ricostruzione dell’ospedale da campo, con la sua Croce Rossa e il suo allestimento, che comprendeva anche medicinali e un lettino, e che ci ha fatto riflettere su quanta sofferenza e disagio abbiamo attraversato, portando con noi l’amaro ricordo di quanto siano devastanti le immagini legate alle guerre.

Dislocati nelle varie sale, ci sono tantissimi armamenti come mortai, fucili e mitra, raccolti in esposizioni che, purtroppo, ci portano in un sentimento di grande amarezza. Non per noi, che siamo stati fortunati e non abbiamo mai vissuto periodi così tragici della nostra storia, ma per tutte le generazioni meno fortunate della nostra, che hanno dovuto conoscere questi strumenti di morte, spesso a costo di giovani innocenti.

Imparare la storia è un percorso formativo, perché la memoria dovrebbe tenerci lontani dalla possibilità di ripetere gli errori del passato, quelli che hanno portato l’umanità nel baratro delle guerre. Purtroppo, ancora oggi, sappiamo che intorno a noi ci sono troppi focolai di guerra che ammorbano gli animi!

Una postazione significativa nel museo è quella dedicata alle comunicazioni radio, che abbiamo potuto toccare e apprezzare grazie alla bella descrizione del nostro accompagnatore, il quale ci ha raccontato come, un tempo, le comunicazioni fossero ancora molto difficili e richiedessero attrezzature ingombranti, seppur indispensabili.

Un elicottero militare gigantesco troneggia nel piazzale antistante l’ingresso, con la sua struttura imponente e i suoi undici sedili per altrettanti militari trasportabili. La pala rotore, di enorme ampiezza, ci è stata descritta, dando l’impressione di un peso e di una complessità apparentemente ingovernabile.

Qualcuno tra noi si è soffermato accanto al velivolo, analizzandolo nei minimi dettagli.

Purtroppo, il tempo non ci ha permesso di salire a bordo, perché eravamo in un numero elevato di partecipanti, e ciò avrebbe richiesto più tempo di quello a nostra disposizione.

Ma che bello pensare di essere seduti nella scomoda linearità di questo velivolo, che tanti militari hanno dovuto invece utilizzare, loro malgrado!

Tutte le persone intervenute in questa visita hanno apprezzato la scelta fatta, anche se densa di suggestioni, che ci ha profondamente permesso di conoscere la storia del paracadutismo e tutte le sfumature di questa vita avventurosa e pericolosa di chi l’ha sperimentata nel passato.

Un doveroso ringraziamento è stato espresso da tutti al Sergente Maggiore Pietro Rubino, che si è dimostrato completamente e generosamente efficace nel supportarci con le sue narrazioni, piene di amore per la sua attività.

U.I.C.I. Ravenna – Progetto I.RI.FO.R. “Promozione del benessere fisico nella Terza età”

Attività motoria al Parco Teodorico di Ravenna-  maggio e settembre 2022

   Anche il 2022 ci ha visti protagonisti di due serie di giornate all’aria aperta all’insegna del benessere fisico e psichico.

   Assieme a Daina, la nostra strepitosa docente che ci ha guidati in questa rinnovata esperienza di attenzione e ascolto del nostro essere, abbiamo affrontato alcune tecniche utili a conoscere, stimolare e rilassare alcune parti o l’insieme del nostro corpo; tante volte inconsciamente o in modo superficiale, mettiamo “in tensione” alcune di esse per bilanciare situazioni di stress o di nevralgie che avvertiamo: obiettivo principale è stato apprendere piccoli movimenti o trazioni impercettibili allo sguardo che ci possono aiutare a sbloccare o addolcire rigidità di corpo e mente.  Il beneficio non sta certo in un risultato eclatante quanto piuttosto nel fare propria una filosofia dello stare bene con noi stessi.

   Avere coscienza del proprio corpo con i suoi limiti e capacità e prendersi qualche minuto nella giornata per “ascoltarsi” e ripetere le sequenze mirate con naturalezza e mai provocando sforzo o dolore fisico, pian piano ci portano ad una elasticità ed equilibrio utili a fronteggiare momenti di stress o eccessive fatiche.

   Abbiamo usufruito dei tanti spazi dedicati all’interno del Parco Teodorico di Ravenna e fin dagli incontri di primavera abbiamo potuto utilizzare IL PARCO DI ALEX, come “palestra” all’aria aperta. Una donazione alla comunità locale con tanti attrezzi per persone normodotate o con ridotta mobilità, per eseguire esercizi in sequenza per il potenziamento muscolare, doppiamente stimolanti in mezzo al verde.

   Grazie e complimenti agli organizzatori e ideatori, arrivederci al prossimo progetto con Daina come fantastica istruttrice !!!

Primo Sole Tirrenia 2022

Autore: Cristina Minerva

Si è concluso sabato 11 giugno 2022 il periodo dedicato al Primo Sole di Tirrenia, iniziato il 28 maggio.

Anche in questa occasione la partecipazione si è dimostrata attiva e coinvolgente per questo nostro appuntamento ormai atteso e consolidato.

Le giornate sono state particolarmente gradevoli e con un tempo atmosferico molto favorevole e gradito, quindi la maggior parte del tempo trascorso in tutto il periodo è stato dedicato allo sviluppo del programma anche nei pressi della spiaggia e del mare.

Gli appassionati di sfide invece hanno potuto cimentarsi nelle gare di showdown e nelle altre attività di giochi a carte, come scopone scientifico, e in altre competizioni.

Si sono mantenute le attività già apprezzate negli scorsi appuntamenti con Lettura giornaliera ad Alta Voce, sempre seguita con grande interesse dagli appassionati del genere. In questa nostra proposta è stato scelto il libro “La misura dell’uomo” di Marco Malvaldi, completamente letto con le sue 295 pagine e simpaticamente commentato dagli ascoltatori.

I giochi per il rinforzo allegro della memoria hanno avuto buon riscontro. Catene di parole da ricordare con regole che stimolano la conoscenza e il livello giocoso di memorizzazione.

Tra i vari passatempi serali si sono alternati momenti musicali con cantanti e gare di barzellette, canti regionali da esprimere insieme e giochi con l’uso dell’olfatto. La chitarra ha sottolineato i vari momenti dando brio e buonumore a tutti.

Tra le proposte ha suscitato un grande interesse la gita ai monumenti della Piazza dei Miracoli a Pisa. Si è percepita la soddisfazione di tutti per la valida collaborazione offertaci dall’Opera della Primaziale Pisana (o Opera del Duomo), fabbriceria creata per la gestione del complesso monumentale, con la delicata accoglienza a tutti noi, per renderci la visita di sicuro gradimento. Il responsabile Saverio Magagnini ci ha dedicato una completa disponibilità per tutta la durata della visita.

La Dirigente della Polizia Municipale di Pisa, Paola Batini, ha dato il suo più completo appoggio alla nostra gita, mettendoci a disposizione personale qualificato per destinarci un posto dedicato al nostro gruppo, anche per il parcheggio, cosa non sempre facile da ottenere in una città così amata dai turisti.

Molto simpatica anche la proposta che ci ha dedicato la Vicepresidente di La Spezia, fisioterapista, Antonella D’Isanto, arrivata qui tra noi per offrirci il suo competente supporto nel condurre lo “Yoga del Sorriso”, che ha prodotto gioiose e nuove sensazioni di intenso benessere.

Nunziante Esposito ha come sempre curato le sue lezioni di informatica, di i-Pad e di i-Phone e ha preso parte a tutte le attività giornaliere e serali.

Molto apprezzata la serata di gala del 9 giugno per la conclusione del periodo di vacanza, durante la quale abbiamo distribuito i premi e sentito la dedica del nostro Presidente Nazionale Mario Barbuto e del Vicepresidente I.Ri.Fo.R. Vincenzo Massa, con la loro vicinanza e il loro affetto.

La migliore sensazione che ognuno ha potuto rilevare complessivamente è la sicura volontà di tutti i presenti di sentirsi parte importante del gruppo e tutti sicuramente integrati, amici e completamente coesi all’Unione.

Tutte le persone che partecipano a questo appuntamento imperdibile trovano sempre il conforto della gioia e della relazione con il gusto di sentirsi vicini.

I partecipanti al progetto sono stati oltre sessanta, provenienti da varie Regioni italiane.

Pubblicato il 14/06/2022.

Non è mai troppo tardi

Autore: Cesare Barca

Sappiamo bene come, ancor oggi vi siano tante chiacchiere, tanta mitologia per tentare di definire il valore dell’età, il suo rilievo sociale, il suo valore funzionale.

Sono spesso affermazioni assai lontane dalla realtà. Si sostiene che il fattore fondamentale della possibilità delle nostre azioni sia determinato soprattutto dall’età della persona e dalla sua capacità di azione, mentre sappiamo bene che nessuno è troppo giovane o troppo anziano per realizzare tutti quei sogni, quei desideri profondi che sembrano decisamente superati e si tiene invece l’urgenza di affrontare una nuova realtà esistenziale liberata da ogni fantasia.

Non riusciamo, insomma, a convincerci del fatto assolutamente naturale che, finché si è vivi, non è mai troppo tardi! Eppure dobbiamo crederci perché la strada da percorrere è comunque ancora molto lunga e può essere ancora ricca di realizzazioni che neppure pensavamo di poter concretizzare, ancora ricca di incontri imprevisti, di situazioni e avvenimenti che pensavamo cessati definitivamente: non è così. Si può sempre ricominciare: il gioco non è ancora finito, il fuoco è ancora acceso, non lasciamo che si spenga.

La gestione del tempo è, tutto sommato, un concetto relativo se si tiene in considerazione soltanto il suo percorso senza darne una definizione assoluta e definitiva. Già, il tempo è prezioso perché prezioso è il percorso della nostra vita e per vivere le numerose esperienze della nostra esistenza non è mai troppo presto e non è mai troppo tardi.

È pur vero che spesso riteniamo che la nostra vita non sia esattamente quella che avremmo desiderato e, talora, è possibile lasciarsi incatenare da mille impegni e da circostanze particolarmente negative ritenendo, così, che la nostra vita possa assumere un valore stressante tale da impedirci di soddisfare le nostre esigenze fondamentali, i nostri bisogni personali, le nostre piccole o grandi urgenze.

Spesso siamo portati a ritenere che il nostro tempo libero venga consumato dagli altri e per gli altri.

Dovremmo pensare allora che gli altri siamo noi perché l’appartenenza è sempre e comunque collettiva e non possiamo ritenere che il tempo necessario per realizzare le nostre attese, le nostre aspirazioni sia già trascorso.

Noi siamo soliti impegnarci assai più per mantenere inalterata la routine, invece di cercare di eliminarla o almeno interromperla. Dovremmo comprendere che comunque sia la nostra vita è dinamica, molto più di quanto si vorrebbe, perché le crisi possibili della nostra esistenza sono spesso imprevedibili.

Siamo spesso costretti a voltare pagina per scoprire che il giorno che verrà è ben diverso dalle nostre attese.

Dovremmo dunque spegnere il nostro focolare, abbandonare la nostra speranza? No, è sempre possibile il rinnovamento, perché anche le situazioni più pesanti ci inducono comunque ad intraprendere altre direzioni nel viaggio della nostra esistenza.

Si tratta talora di un viaggio faticoso che ci permette tuttavia di scoprire una nuova realtà. Sarà un viaggio da compiere con le valigie confezionate nel tempo e con i mezzi che abbiamo posseduto senza sperperare: quello che abbiamo sprecato non lo ritroveremo mai più ma quello che abbiamo saputo vivere coerentemente sarà sempre il sostegno costante del nostro cammino.

Abbandoniamo pertanto l’incomprensione sociale e gustiamo la fragranza delle nostre giornate, della nostra esistenza: per gioire di ogni istante della nostra vita non è mai troppo tardi. Non è mai troppo tardi per amare e per essere amati, non è mai troppo tardi per comprendere noi stessi e gli altri, non è mai troppo tardi per essere “amore”.

Pubblicato il 06/06/2022.

Irifor – Soggiorno “Primo Sole”

Dal 28 maggio al 11 giugno 2022, presso il Centro “Le Torri G.Fucà – Olympic Beach Hotel” di Tirrenia, I.Ri.Fo.R. Nazionale organizzerà anche quest’anno il soggiorno “Primo Sole”, dedicato alla terza età, ma aperto a tutti i soci, per favorire il processo di inclusione e di integrazione tra generazioni.

L’offerta del soggiorno, a persona, valida per gli ospiti con disabilità visiva e per gli accompagnatori, si articola nei seguenti importi:

  • Camera singola in Torre B Euro 938,00
  • Camera doppia in Torre B Euro 868,00
  • Camera doppia in Torre A Euro 1050,00

La quota comprende:

• Servizio di Pensione Completa con acqua e vino ai pasti per 14 giorni

• Cocktail di benvenuto

• Cena Tipica con degustazione dei piatti Toscani e Trentini

• sala riunioni a completa disposizione per iniziative e serate ludiche

• animazione e intrattenimento

• una serata con piano bar e cantante

• servizio spiaggia, ombrellone e sdraio

Le quote sono riservate ai soci dell’Uici che partecipano all’intero soggiorno (14 giorni).

Alla quota va aggiunta la tassa di soggiorno di Euro 7,50, dovuta al comune di Pisa.

Servizi a richiesta a pagamento:

  a. Escursioni.

  b. Parrucchiera.

  c. Estetista.

  d. Infermiera.

Corso gratuito di Alfabetizzazione informatica per computer e per smartphone

I corsi di Alfabetizzazione informatica saranno tenuti, con la consueta competenza, dal nostro Nunziante Esposito e dovranno essere richiesti all’atto della prenotazione del soggiorno. 

Attività ludico ricreative

Con la collaborazione dello staff dell’hotel saranno organizzati giochi di squadra, tornei amichevoli di showdown, Bowling, bocce, scacchi e altro ancora, per il divertimento di tutti.

Non mancheranno infine, serate culturali ed eventi musicali.

Prenotazioni e informazioni

Per prenotazioni inviare mail al seguente indirizzo mail archivio@irifor.eu

Per informazioni, chiarimenti circa i transfert da e per le stazioni ferroviarie di Pisa e Livorno è possibile rivolgersi direttamente a:

Olympic Beach Le Torri:

tel. 050 32.270 

email: info@centroletorri.it

Tutte le attività saranno realizzate nel rispetto delle normative anti Covid 19 vigenti al momento dello svolgimento dell’iniziativa.

Vi attendiamo numerosi.

Anziani protagonisti della propria vita, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Ho avuto modo frequentemente di occuparmi e di preoccuparmi della condizione degli anziani, sia come componente della Commissione nazionale che analizza le loro problematiche, sia come responsabile di Senior, una rivista sonora distribuita su disco a cura dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Non posso sottacere l’importanza del soggiorno estivo per Anziani di Tirrenia che mi ha sempre consentito di cogliere e condividere le differenti situazioni esistenziali di tanti uomini e di tante donne.

L’esperienza acquisita attraverso la conoscenza di differenti casi umani, mi ha condotto a precisi convincimenti che tento, con questo scritto, di sintetizzare. L’anziano, qualunque sia stato l’itinerario percorso, va considerato innanzitutto come persona partendo dal presupposto che la vecchiaia non è una malattia ma una condizione di vita.

È assolutamente necessario sganciarsi da ricordi nostalgici ormai d’altri tempi appartenenti a realtà patriarcali, quando oggi siamo di fronte a situazioni di piccoli gruppi familiari o addirittura di singles. È indispensabile conoscere se l’anziano è divenuto cieco in età adulta o addirittura in età avanzata, oppure se proviene da una cecità congenita.

Infatti, le diverse situazioni personali comportano un differente approccio e conseguentemente un metodo diversificato nel fornire eventuali supporti.

Ma che cosa possiamo fare oggi perché l’anziano possa finalmente godere della propria dignità, perché possa appartenere alla cittadinanza attiva, perché abbia diritto alle cure necessarie o eventualmente alla sua riabilitazione anche con un adeguato sostegno alla famiglia? E ancora, come concretizzare la protezione contro la non autosufficienza vista la proposta sindacale risalente addirittura al momento di possibile rilancio del 2005 che intendeva promuovere servizi integrati grazie allo stanziamento di un fondo nazionale? Il Governo non ha soldi e il fondo rimane solo una speranza, almeno per ora. Le conquiste utili per un recupero di dignità, di autonomia, di cittadinanza attiva sono per ora soltanto impegni sacrosanti, ma di difficile conquista.

Stiamo cercando di fotografare un concetto in movimento e sappiamo che l’immagine può uscire sfocata. Forse consideriamo che la separazione tra giovani e anziani sia un dato incontrovertibile: non è sempre così. Vi sono situazioni in cui molti giovani si accostano a persone avanti negli anni nel segno del rispetto per il mondo di affetti, di storia, di bisogni e di diritti che è racchiuso in ogni anziano. È pur vero: vi sono molti vecchi dalle mille risorse ma sono molti di più coloro che hanno bisogno di essere assistiti e sostenuti. Occorre tuttavia integrare questa visione dell’anziano bisognoso di assistenza con quella dell’anziano protagonista della propria vita. Lo sanno bene coloro che vivono accanto agli anziani.

Sanno che le risorse di ciascuno vanno alimentate perché non diminuisca la loro voglia di vivere, perché sappiano apprezzare gli aspetti positivi della loro esistenza e affrontare le difficoltà psichiche, fisiche e di relazione.

Tali difficoltà, del resto, non affliggono soltanto gli anziani, ma in essi sono aggravate dall’età. Tra l’altro, il prolungamento della durata media della vita, talvolta accompagnato da piccoli miglioramenti materiali ed economici, ci permette di sperare che saremo sempre più in presenza di anziani validi da ogni punto di vista, poco inclini a trascorrere gli anni contando soltanto sull’assistenza, ma piuttosto desiderosi di riempire le proprie giornate di attività che abbiano per loro significato evitando così la mancanza di prospettive e sentimenti di umiliazione.

Nell’ultimo Congresso Nazionale e in quelli precedenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti sono state approvate interessanti mozioni finali sulle condizioni dell’anziano con disabilità visiva evidenziando l’impegno da parte dell’Unione Italiana dei Ciechi nei diversi settori di intervento. Inoltre la commissione aveva richiesto che venga attuato quanto previsto dalla mozione congressuale che riguarda l’istituzione di un fondo capitolo specifico delle spese per gli anziani, impartire direttive alle strutture periferiche e sottoporre all’attenzione di queste la vigilanza presso le case di riposo comuni, dove sono ospitati gli anziani non vedenti, affinché non vengano pregiudizialmente discriminati e non adeguatamente assistiti, in particolare i ciechi pluriminorati. Ritorna il tema della discriminazione, del disagio e della solitudine. E’ questa la situazione in cui con molta frequenza vengono a trovarsi tutte quelle persone che perdono la vista da adulti. Tuttavia assistiamo, anche in queste circostanze, ad alcuni brillanti risultati conseguiti da uomini e donne che, sradicati talora improvvisamente da quanto avevano costruito anche grazie all’utilizzo della vista, riescono a ridare senso e precise finalità alla loro nuova e difficile condizione esistenziale. Gli esempi potrebbero essere molti. L’audiorivista Senior, giunta ormai al ventiquattresimo anno di attività, può testimoniare questo assunto: l’anziano vuole essere anzitutto considerato membro socialmente attivo e propositivo, capace di scegliere la propria qualità di vita comunitaria e famigliare.

Oggi l’anziano vuole essere protagonista della propria esistenza e la nostra associazione deve tenerne conto: diversamente assisteremo ad un graduale inevitabile distacco associativo e comunitario.

La nostra associazione non ha saputo ancora far propria questa realtà nelle sue esigenze fondamentali, ma gli anziani sono comunque legati all’unione, alla loro associazione storica: credo sia giunto il momento di tenerne debito conto: se non ora, quando?

Cesare Barca

Referente nazionale anziani

L’I.Ri.Fo.R. e la terza età, di Massimo Vita

L’I.Ri.Fo.R., dopo una profonda riflessione con il supporto di un gruppo di lavoro, dopo un confronto con diversi dirigenti territoriali e l’ascolto degli utenti dei nostri soggiorni anziani, ha emesso un bando sperimentale.
Mi piace sottolineare che è la prima volta che l’istituto emette un bando per gli anziani: speriamo di ricevere tanti progetti ma, soprattutto, speriamo che le nostre strutture territoriali si adoperino per non perdere questa occasione.
Il bando permette di svolgere tante azioni, forse non consentirà di esaudire tutte le richieste del territorio, ma è una opportunità da non perdere.
Invito tutti gli amici dirigenti a farsi parte attiva per realizzare azioni utili ai nostri amici anziani.
Sottolineo che con questo bando si può rispondere all’esigenza di assicurare maggiori occasioni di socializzazione e curare il male più grave: la solitudine.
Qui di seguito riporto il bando per far si che tutti possano conoscerlo e magari sollecitare le sezioni o i consigli regionali affinché presentino progetti.
Massimo Vita
Vice Presidente Nazionale

Bando I.Ri.Fo.R. 2019 “Iniziative di socializzazione per il benessere nella Terza età” – Bando sperimentale per il finanziamento di attività di integrazione e socializzazione per il miglioramento della qualità della vita dei disabili visivi in età avanzata
PRESENTAZIONE
Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. indice un Bando sperimentale per il finanziamento di iniziative di integrazione e socializzazione per il miglioramento della qualità della vita dei disabili visivi in età avanzata (over 65 anni).
Questa scelta è dettata dalla consapevolezza che i soggetti appartenenti alla fascia anagrafica della Terza età rappresentano, ormai, la maggioranza dei disabili visivi. Tale situazione che può essere ricondotta, almeno in parte, al fenomeno del progressivo invecchiamento della popolazione nazionale, richiede interventi efficaci e capillari per garantire inclusione sociale, autonomia personale e, in ultima analisi, sostenere il miglioramento delle loro condizioni di vita.

Art.1 – OBIETTIVO
Obiettivo del Bando è migliorare l’integrazione sociale delle persone non vedenti e ipovedenti con un’età superiore a 65 anni.

Art.2 – DESTINATARI
Persone cieche, ipovedenti e/o con minorazioni aggiuntive con un’età superiore a 65 anni

Art.3 – ATTIVITA’ REALIZZABILI
Il Bando finanzierà, per ogni struttura territoriale, le seguenti attività:
a) Attività motorie (ginnastica dolce, yoga, scherma, ecc.)
Numero utenti: min. 5 – max. 20
b) Attività ricreative, culturali e di socializzazione (corsi e laboratori di teatro, passeggiate ecologiche, visite culturali, cineforum, ballo, laboratori di artigianato, cucito e cucina, gruppi di lettura ad alta voce, tornei di scacchi o carte, pesca)
Numero utenti: min. 10 – max. 30
c) Attività di gruppo di approccio alle nuove tecnologie
Numero utenti: min. 5 – max. 10
d) Laboratori di gruppo di Autonomia personale e domestica
Numero utenti: min. 5 – max. 10
e) Visite domiciliari svolte attraverso volontari, anche del Servizio Civile
Numero utenti: min. 5 – max. 30
f) Attività di integrazione e inclusione sociale da svolgersi in collaborazione con altri soggetti territoriali (centri diurni per anziani, associazioni culturali ecc.)
Numero utenti: min. 5 – max. 10
g) Servizi di trasporto da realizzarsi con altre associazioni del territorio (esempio Auser, Croce Rossa, UNIVOC, ecc.) al fine di favorire la partecipazione dei soci anziani alle attività associative ed extra associative.

Art.4 – SOGGETTI AMMESSI A PARTECIPARE
Possono rispondere al presente Bando le Sedi Regionali, che utilizzeranno operativamente le strutture territoriali.
Le strutture richiedenti potranno prevedere l’attuazione fino a un massimo di tre delle sette tipologie di intervento.

Art.5 – DURATA DEL BANDO
Il Bando si attiva con la sua pubblicazione sul sito internet dell’Istituto e resta valido fino al 26 aprile 2019.
Nel periodo di vigenza del Bando le strutture interessate potranno inviare le richieste di finanziamento dei corsi.
La Presidenza Nazionale si riserva la possibilità di chiedere integrazioni e/o chiarimenti alle strutture richiedenti.
Successivamente sarà stilato l’elenco delle strutture beneficiarie dei finanziamenti per la valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione Nazionale nella prima seduta utile.
Alle strutture ammesse sarà inviata comunicazione nelle forme consuete e, contestualmente, sarà erogato il 50% del finanziamento.
Le attività finanziate dovranno concludersi entro dodici mesi dalla ricezione della comunicazione di finanziamento.
Il saldo finale sarà erogato a conclusione delle attività, secondo le modalità indicate nel successivo articolo 8.2.

Art.6 – RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI
Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. ha stabilito di assegnare a questo Bando un budget complessivo di € 350.000,00.
L’I.Ri.Fo.R. nazionale assicurerà il cofinanziamento del progetto fino al 50% del valore finale del progetto finanziato, e pari ad un massimo di euro 3.500,00 per ogni struttura territoriale: pertanto, le strutture proponenti dovranno concorrere per la parte restante anche prevedendo quote di partecipazione a carico degli utenti.
Si precisa che, nel caso in cui l’ammontare totale dei progetti pervenuti dovesse essere superiore al budget complessivo destinato al Bando, il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. potrà adottare un criterio generale per decurtare ogni progetto in modo proporzionale.

Art.7 – COSTI AMMISSIBILI
a) Attività motorie (ginnastica dolce, yoga, scherma, ecc.)
Costo orario max. € 25,00/h
b) Attività ricreative, culturali e di socializzazione (corsi e laboratori di teatro, passeggiate ecologiche, visite culturali, cineforum, ballo, laboratori di artigianato, cucito e cucina, gruppi di lettura ad alta voce, tornei di scacchi o carte, pesca)
Costo orario max. € 20,00/h
c) Attività di gruppo di approccio alle nuove tecnologie
Costo orario max. € 30,00/h
d) Laboratori di gruppo di Autonomia personale e domestica,
Costo orario max. € 30,00/h (il compenso è riservato agli istruttori iscritti all’Albo I.Ri.Fo.R., salva la possibilità di prevedere la collaborazione a titolo gratuito di altri non vedenti o ipovedenti volontari in qualità di tutor)
e) Visite domiciliari svolte attraverso volontari, anche del Servizio Civile
Solo rimborso spese
f) Attività di integrazione e inclusione sociale da svolgersi in collaborazione con altri soggetti territoriali (centri diurni per anziani, associazioni culturali ecc.)
Solo rimborso spese
g) Servizi di trasporto da realizzarsi con altre associazioni del territorio (esempio Auser, Croce Rossa, UNIVOC, ecc.) al fine di favorire la partecipazione dei soci anziani alle attività associative ed extra associative.
Solo rimborso spese

Art.8 – DOCUMENTAZIONE DA INVIARE
8.1. – Documentazione per la richiesta del finanziamento
Sotto l’aspetto documentale, per la richiesta dei finanziamenti dovranno essere inviati:
1) formulario I.Ri.Fo.R. contenente l’indicazione dei costi, delle sedi di svolgimento, degli obiettivi attesi e dei metodi per la verifica del loro conseguimento;
2) progetto contenente il budget di previsione dei costi e i nominativi degli Esperti previsti con Cv allegati (nel caso non siano già in possesso dell’Istituto) e il sistema di monitoraggio delle attività adottato;
3) attestazione del cofinanziamento esterno (se il cofinanziamento è assicurato da una struttura uici o collaterale, occorre l’atto deliberativo e, se proviene da altri enti o privati, da idonea dichiarazione).
Tale documentazione dovrà essere inviata, come detto, alla Sede nazionale avvalendosi unicamente di posta elettronica certificata da recapitare al seguente indirizzo: archivio@pec.irifor.eu
8.2. – Documentazione per la richiesta del saldo
A conclusione delle attività, il saldo sarà erogato previa presentazione a questa Sede nazionale dei seguenti documenti:
a) Relazione dettagliata del coordinatore dell’iniziativa
b) Nota dei dati sintetici
c) Questionari di valutazione (a cura dei formatori/operatori)
d) Questionari di gradimento (a cura degli utenti).

Modulo Richiesta di finanziamento