Oggi ci ha lasciato il prof. Luciano Paschetta, studioso e dirigente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per tantissimi anni.
Caro, carissimo Luciano,
nelle orecchie ancora le parole della nostra ultima conversazione telefonica di pochi giorni or sono. Negli occhi si riaffacciano quelle lacrime che tu, proprio al termine di quella conversazione, hai voluto e saputo confortare in me, travolto dal dolore e pervaso dalla certezza che quello sarebbe stato il nostro ultimo colloquio in questa vita terrena.
Io, giovane quindicenne, appena arrivato a Bologna e al Cavazza, vedevo e conoscevo un poco per volta, questa persona un po’ più grande di me. Un po’ più avanti, già all’ultima classe di liceo, molto più matura e seria, ma sempre disponibile a una parola, a un gesto di aiuto, a un consiglio, per noi giovanissimi, appena arrivati.
Poi, Luciano, negli anni successivi, sei ritornato nella tua Torino dove hai iniziato la tua carriera di insegnante che ti ha condotto tanto lontano e ti ha donato tante soddisfazioni personali.
L’inclusione scolastica, la tua missione e la tua bandiera di sempre, ti ha accompagnato dall’occupazione del Cavazza ai tuoi percorsi di insegnante e preside, ai tuoi studi specifici che hanno regalato alla nostra comunità le pubblicazioni pregevoli a tua firma, utili, spesso, a illuminare il cammino di tanti: insegnanti, operatori scolastici, genitori, dirigenti associativi.
Solo a maggior esempio, valga l’indimenticabile libro scritto da te a quattro mani con Giuliana Conte Oberto, “Il bambino cieco nella scuola di tutti”.
Concluso il tuo percorso lavorativo nella scuola, sei approdato all’Irifor nazionale con il ruolo di direttore scientifico che hai onorato per oltre un quinquennio e che mi ha consentito di lavorare fianco a fianco con te, prezioso collaboratore e amico fidato, quando ho assunto la carica di presidente nazionale dell’Unione, il 15 marzo del 2014.
Come dirigente associativo hai messo sempre a disposizione le tue competenze e il tuo tempo in Piemonte e sul piano nazionale: consigliere e presidente sezionale e regionale; esperto e consulente a ogni livello, sulle problematiche della scuola e dell’istruzione dei nostri ragazzi. In questa veste ho avuto l’onore di proporre il tuo nominativo per svolgere funzioni tecniche e rappresentative anche in ambito FAND dove hai offerto generosamente il tuo servizio in momenti istituzionali di altissimo livello in Parlamento e presso gli organi ministeriali.
Infine, ancora in Piemonte, solo qochi mesi fa, a batterti come un leone perché vi fosse istituito un Centro di Consulenza Tiflodidattica a supporto delle scuole della Regione.
Nella certezza di averti accanto in questa impresa, sicuri di poter contare sulla tua presenza e consulenza, abbiamo dato corso al primo nucleo di questo Centro, anche grazie a una nostra insegnante che abbiamo ottenuto dal Ministero dell’Istruzione a tempo pieno.
Caro Luciano,
oggi, nel giorno della tua scomparsa, piango le lacrime dell’amico per la perdita di un amico. Piango le lacrime del presidente per la perdita di un consulente e collaboratore prezioso, pronto anche nelle ultime ore a dare consigli, fornire suggerimenti, indicare le vie di un cammino difficile, ma necessario a garantire l’inclusione vera e non solo la sua pallida ombra.
Quel Centro che tanto hai voluto negli ultimi mesi e che stiamo per mettere in moto grazie alle tue sollecitazioni affettuose e alle tue insistenze cortesi, farò in modo che possa ricordare a tutti noi il tuo ultimo desiderio in vita, intitolandolo proprio a te e in tuo onore: Centro di Consulenza TifloDidattica “Luciano Paschetta”.
Addio, amico Luciano!
Ti abbraccio ancora e ti tengo con me, nel cuore, per sempre…
Mario Barbuto
Il funerale si svolgerà il 1° ottobre 2020 alle ore 14,30 presso la Parrocchia Nostra Signora Delle Vittorie – via Maroncelli n. 11 a Moncalieri (TO).
Per invio telegrammi: Fam. Paschetta, via dei Mille n. 5, 10024 – Moncalieri (TO).
Care amiche e cari amici, l’edizione del Centenario del Premio Braille si terrà sabato 24 ottobre 2020 a Genova, presso il Teatro Carlo Felice, Passo Eugenio Montale, 4, con ingresso al pubblico dalle ore 20.00.
Tra i magnifici artisti nostri ospiti: Antonello Venditti, Mario Biondi, Gianfranco Berardi e altri, in una serata condotta e presentata dalla nota presentatrice televisiva Monica Leofreddi.
Per favorire la partecipazione più ampia dei nostri soci e dirigenti, la Presidenza e la Direzione Nazionale offriranno a ciascuna sezione territoriale un contributo giornaliero di 60 Euro a persona e altrettanto per l’accompagnatore, per contribuire alla copertura delle spese di soggiorno. Inoltre, è offerto l’alloggio in hotel a Genova, in camera singola o doppia per le notti di sabato 24 e domenica 25 ottobre.
Ogni sezione potrà indicare due propri soci, con relativo accompagnatore per una presenza a Genova che dovrà protrarsi anche nei giorni di domenica 25 e lunedì 26.
Domenica 25, infatti, si svolgerà la cerimonia di consegna della Campana Aurelia appositamente forgiata dalle fonderie vaticane per celebrare la ricorrenza del Centenario.
Lunedì 26, nel contesto di una mostra fotografica storica, si svolgerà la cerimonia di annullo ufficiale del francobollo celebrativo del centenario, appositamente emesso da Poste Italiane per onorare la ricorrenza dei cento anni di vita dell’Unione Italiana ciechi e Ipovedenti.
Analoghe condizioni di partecipazione sono previste anche per i componenti del Consiglio Nazionale, con relativo accompagnatore.
Sugli eventi di domenica e lunedì verranno fornite ulteriori informazioni dettagliate, man mano che i nostri amici dirigenti UICI della Liguria impegnati nell’organizzazione, potranno definire insieme a noi modalità, luoghi e orari di svolgimento delle manifestazioni previste.
Confido in una presenza ampia e significativa da parte del territorio e in proposito prego ciascun presidente sezionale e regionale di voler profondere il massimo impegno per garantire una partecipazione numerosa all’insieme degli eventi che celebreranno a Genova il nostro Centenario di Fondazione e recheranno l’onore dovuto ai nostri grandi dirigenti del passato.
I presidenti sezionali avranno la cortesia di voler segnalare alla segreteria della presidenza nazionale i nominativi delle persone che parteciperanno alle celebrazioni di Genova, entro il prossimo 12 ottobre, scrivendo a: segreteria@uiciechi.it
Analoga segnalazione attendiamo anche dai consiglieri nazionali che desiderino prendere parte alle manifestazioni celebrative su indicate. In attesa di incontrarci a Genova e celebrare tutti insieme il compleanno più importante della nostra Unione, saluto tutte e tutti con affetto.
Al via in cinque regioni il progetto dell’UICI in favore degli studenti con disabilità visive
Care Amiche e Amici, con grande gioia vi comunico che le attività per Bloom Again entrano nella fase operativa. È una splendida coincidenza che questo progetto si sia concretizzato proprio nell’anno del centenario e sono certo che il contributo e le azioni che verranno portate avanti per i nostri ragazzi e per le loro famiglie nelle regioni protagoniste di Bloom Again nei prossimi tre anni, porteranno risultati e benefici eccellenti.
I temi del progetto sono quelli cari alla nostra associazione e che richiamano problematiche per le quali ogni giorno ci impegniamo: mai più bambini ciechi senza i loro libri di testo in Braille a scuola, mai più biblioteche non fruibili ai non vedenti, mai più bambini e ragazzi privati del diritto di autoaffermazione. Sono convinto che Bloom Again porrà le basi per sostenere sempre i percorsi proposti dal progetto per una società davvero inclusiva.
Promuovere l’inclusione dei minori con disabilità visiva e disabilità aggiuntive, fornire gli strumenti per gestire e vivere in maniera produttiva ed efficace la propria quotidianità, conquistare e prendere coscienza della propria autonomia per superare le barriere culturali e sociali e favorire il loro percorso di crescita è la mission che da 100 anni persegue l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Dalla mission alla fattibilità nasce il progetto “Bloom Again. Tutti i sensi hanno colore” proposto dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, finanziato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto coinvolge la rete di cinque regioni italiane: Campania, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana. Le regioni lavoreranno in sinergia per rispondere ai bisogni dei bambini, delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze cieche, ipovedenti e con disabilità plurime, nel loro percorso di vita scolastico e sociale.
Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.
Il progetto, avviato nella sua prima fase il 18 maggio 2020, procederà secondo un programma di attività sui territori che dal 18 settembre hanno coinvolto nelle varie regioni tantissimi bambini e ragazzi.
A seguire e contestualmente tante altre attività e interventi: “Workshop esperienziali”, campi abilitativi e riabilitativi, monitoraggio costante sull’applicazione delle nuove metodologie e l’importante ruolo della comunicazione che ci aiuterà a diffondere e sostenere il progetto nei vari contesti sociali e istituzionali.
Il 24 settembre si è riunita ancora una volta la Direzione Nazionale della nostra Associazione: eravamo presenti tutti, il sottoscritto e Angelina Pimpinella collegati tramite piattaforma Zoom; assistevano anche Segretario e Direttore generali, il capo servizio dell’ufficio amministrazione, il responsabile per il servizio stampa e informazione e il personale di segreteria. I lavori sono stati aperti dal Presidente Barbuto e siamo subito passati ad approvare il verbale della seduta precedente e a prendere atto degli altri documenti allegati all’invito: Commissione cani guida, comitato di gestione del Libro Parlato, gruppo per la selezione di temi sul braille, gruppo tecnico per la definizione della trascrizione di testi in braille e della Commissione sulla pensionistica.
Dopo questi adempimenti abbiamo preso atto del fatto che il Vicepresidente Stefano Tortini, essendo stato eletto rappresentante di sezione nel Consiglio regionale emiliano della nostra Associazione, non potrà più ricoprire la carica di Vicepresidente nazionale, e quindi si è reso necessario procedere alla sua sostituzione, eleggendo una nuova persona che ricoprisse tale carica: all’unanimità abbiamo nominato Mario Girardi, che ha ringraziato tutti, seguito dal saluto di Tortini, intervenuto telefonicamente, che ha confermato la sua volontà di tornare ad operare sul territorio e ha rivolto un caloroso saluto e ringraziamento a tutti noi per il lavoro svolto insieme in questi anni.
Siamo quindi passati a discutere della futura Legge di bilancio e sui diversi provvedimenti normativi in corso di approvazione: nella situazione attuale abbiamo immaginato e deciso di prevedere un bilancio per il 2021 con le stesse entrate da parte dello Stato del 2020; dopo il Congresso sarà necessario darsi da fare con questo obiettivo da raggiungere, non solo per l’Unione, ma per tutti gli enti collegati: Biblioteca, Federazione, istituti, Irifor, ecc… Si dovrà intervenire anche sulla pensionistica per migliorare tutti i provvedimenti in fase di approvazione a livello governativo e parlamentare.
Abbiamo anche fatto un veloce excursus sulle iniziative intraprese in questo periodo: si è lavorato per ottenere la deroga al distanziamento sociale in caso di accompagnatori di persone disabili; per migliorare la possibilità di usufruire anche da parte di chi ha problemi alla vista dei vantaggi messi in campo durante questo periodo di pandemia: smart working ed estensione dei permessi della legge 104/92 per quanto riguarda il campo lavorativo; trasporti, soprattutto quello ferroviario; la presa in carico dei problemi degli studenti con disabilità visiva, soprattutto in caso di didattica in distanza, ecc…
Per il fondo di solidarietà, abbiamo preso in esame 54 richieste di contributo da parte delle sezioni, esaurendole quasi tutte positivamente: nel bilancio, a questo proposito, erano previsti 440 mila euro, ne abbiamo potuti distribuire circa 540, visto che molte iniziative rientravano fra quelle finanziabili attraverso il contributo straordinario erogato per la celebrazione del centenario dell’Unione. Ovviamente ogni sezione riceverà il comunicato delle decisioni prese a riguardo.
Sempre su questo argomento abbiamo saputo che sono state presentate 24 richieste da sezioni territoriali per le spese di sanificazione e affitto di sale che consentissero lo svolgimento delle assemblee di quest’anno: abbiamo valutato ogni domanda e assegnato ad ogni sezione richiedente un contributo sulla base della deliberazione a suo tempo assunta in argomento, spendendo per questi interventi circa 17.000 euro. Mentre si svolge la Direzione si sono già svolte due delle 4 assemblee precongressuali già previste in riunioni precedenti: abbiamo convenuto di sostenere i costi relativi alle sale in cui questi incontri si sono svolti e si svolgeranno nel prossimo week-end.
Tra il 7 e il 15 ottobre prossimo si svolgeranno 5 seminari precongressuali sui diversi temi che richiederanno approfondimenti da parte del prossimo Congresso e delle mozioni che da esso nasceranno; questi seminari avverranno in via telematica e coinvolgeranno, secondo il loro specifico tema, le commissioni interessate i cui componenti sono invitati tutti ad intervenire; seguirà apposito comunicato con tutte le istruzioni e le informazioni necessarie. Abbiamo anche deciso di riconoscere un piccolo contributo agli esperti che abbiamo chiamato a supportare la discussione sui diversi temi oggetto dei seminari.
Il 24 ottobre alle 21 presso il teatro Carlo Felice di Genova avrà luogo la cerimonia della consegna del Premio Braille del centenario; allo spettacolo prenderanno parte artisti ed autorità e saranno invitati, a carico della sede nazionale, due componenti dei Consigli di ogni sezione coi relativi accompagnatori. Il pomeriggio successivo avrà luogo la cerimonia della consegna della campana Aurelia al rappresentante della diocesi genovese presso la Chiesa delle Vigne nel centro storico cittadino; la mattina del 26 ottobre, giorno preciso del centenario, avrà luogo la cerimonia dell’annullamento del francobollo da parte delle Poste italiane alla presenza delle autorità locali.
Il 2 ottobre, nel quadro della giornata del sorriso, la casa produttrice della Coca Cola produrrà 5.000 confezioni con la scritta in Braille per celebrare il nostro centenario; mentre il 19 ottobre la Direzione sarà ricevuta dal Presidente della Repubblica sempre per un incontro che darà sicuramente molto valore al nostro centenario.
Passando quindi alla preparazione del XXIV Congresso, come noto, lo svolgeremo presso l’Ergife Palace Hotel a Roma nei giorni dal 5 all’8 novembre prossimi: lo svolgimento sarà ben delineato da quanto prevede in merito lo statuto associativo; se dovessero rimanere delle camere non utilizzate saranno messe a disposizione a pagamento di chi vorrà intervenire come uditore allo stesso Congresso a carico proprio; anche qui seguirà apposito comunicato.
Il Presidente ha poi illustrato lo stato di avanzamento della preparazione del progetto unico che d’ora in poi la nostra Associazione dovrà presentare per ottenere i volontari in servizio civile universale: il progetto deve essere stilato comprendendo tutte le richieste delle diverse sezioni che devono essere inserite in modo da poter presentare un complesso di interventi omogeneo; il lavoro di appunto omogeneizzare tutti i diversi bisogni e richieste delle sezioni richiederà parecchio tempo e richiederà agli esperti di cui finora ci siamo avvalsi un impegno notevole. Pertanto, considerato che è importante per noi riuscire ad ottenere il servizio di volontariato, abbiamo deciso di erogare un contributo economico per questi due esperti che sarà loro versato in due tranche.
Quindi abbiamo prorogato di un anno due contratti con società che lavorano per la preparazione del Gennariello e de Il Corriere dei Ciechi.
Per quanto riguarda invece il Centro Nazionale per il Libro Parlato abbiamo definito alcune regole per il pagamento dei lettori non volontari, chiarito alcune situazioni emerse con il centro di produzione di Brescia e per la necessaria adozione di un nuovo database in modo da poterci interfacciare a livello europeo con organizzazioni che operano nel settore dell’audiolibro.
Per il patrimonio poi abbiamo esaminato le pratiche relative a: Bolzano, Brindisi, Cremona, Pavia, Pordenone e Torino; mentre per i contributi le richieste di: Univoc, Biella, Bolzano, Monza e Viterbo.
È stata ratificata l’unica deliberazione assunta dal Presidente nazionale in via di urgenza e quindi siamo passati alle comunicazioni dei componenti la Direzione: Legname, Caravello, Corradetti e Girardi; il Segretario generale ci ha informato che finalmente, alla fine del mese, avremo il gonfalone dell’Unione.
Con questa bella notizia, i lavori iniziati alle 8,30 si sono conclusi alle 13,50.
l’appuntamento con la nostra rubrica di dialogo diretto e senza rete, particolarmente significativo in queste giornate di avvicinamento al centenario e al congresso è fissato per
Mercoledì 30 Settembre 2020 dalle 16.30 alle 17.30, su SlashRadio,
Durante la trasmissione, nel mio ruolo di Presidente Nazionale, risponderò in diretta a tutte le domande che gli ascoltatori vorranno rivolgermi, su tutti gli argomenti che interessano la vita associativa.
Le domande, come al solito, saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi concernenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Come accennato, in questa situazione particolare di post emergenza sanitaria e soprattutto di completamento delle nostre assemblee sezionali, assume significato ancora maggiore l’occasione per stare insieme e condividere un frammento del nostro tempo grazie a SlashRadio.
Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:
PIÙ PREOCCUPATI MA PIÙ GENEROSI: L’ITALIA POST COVID-19 SI RISCOPRE ALTRUISTA
Quasi 5 milioni e mezzo di italiani pensano ad un lascito solidale
Oggi – dopo il lockdown e in pieno allarme pandemia – il 20% degli over 50 dichiara di aver fatto o di essere orientato a fare un lascito solidale in favore di un’organizzazione no profit, l’8% in più rispetto al 2018. Lo rivela la ricerca su “Gli italiani e la solidarietà dopo il Coronavirus” promossa dal Comitato Testamento Solidale. E se sono quasi 7 italiani su 10 che dichiarano di avere fatto una donazione almeno una volta nella vita, nel primo semestre di quest’anno la percentuale di chi ha compiuto un gesto concreto è salita al 28%, rispetto al 21% dell’anno precedente. Un raggio di luce in uno scenario complessivo di grande preoccupazione e incertezza per il futuro.
L’emergenza Coronavirus ha cambiato molte cose, tra queste anche la propensione degli italiani verso il testamento e il lascito solidale. Lo rivela l’ultima ricerca su “Gli italiani e la solidarietà dopo il Coronavirus”, diffusa in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale (13 settembre) e condotta nell’ultima settimana di giugno 2020 da Walden Lab per Comitato Testamento Solidale, di cui fanno parte 22 organizzazioni no profit – ActionAid, AIL, AISM, Associazione Luca Coscioni, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amnesty International, Amref, CBM, Greenpeace, Istituto Pasteur Italia, Fondazione Cenci Bolognetti, Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Mission Bambini, Progetto Arca, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma, UICI e Vidas – con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato.
L’indagine, che ha coinvolto un campione di 1000 casi rappresentativo dei circa 40 milioni di italiani di età compresa tra i 25 e i 75 anni, mostra che tra gli over 50, l’11% dichiara di aver pensato a un lascito solidale in seguito all’emergenza Covid-19, e sono 2 su 10 gli over 50 che hanno fatto o sono propensi a fare un lascito solidale in favore di un’organizzazione no profit, un totale di quasi 5 milioni e mezzo di persone. L’incremento rispetto al passato è importante: nel 2018 la percentuale di chi prendeva in considerazione l’idea di un lascito solidale era inferiore di ben 8 punti, al 12%. Come dire: la pandemia ha cambiato la nostra visione della vita, ma non in peggio, visto che aumenta l’attitudine a pensare al futuro “degli altri”.
Parallelamente cresce in modo significativo la percentuale di chi dichiara di avere fatto testamento o di essere orientato a farlo: in 4 anni (dal 2016) si è passati dal 13% al 21%.
IL LASCITO SOLIDALE, QUESTO EX SCONOSCIUTO
Il 72% della popolazione italiana adulta (25-75 anni) sa cosa sia un lascito solidale. Tra gli over 50, il segmento di popolazione più orientato all’idea di fare testamento, la crescita è molto netta: nel 2020 ha raggiunto l’80% (nel 2016 la conoscenza del lascito era pari al 55% e nel 2018 al 58%), segno evidente dell’efficacia delle campagne portate avanti in questi ultimi anni dalle principali Onp e dal Comitato Testamento Solidale per colmare il gap culturale registrato nelle precedenti indagini.
Peraltro la ricerca ribalta l’immaginario di una terza età distante dalla tecnologia e dalla rete mostrando una popolazione “silver” sempre più a suo agio con il web. Infatti, se aumenta la percentuale di quanti si dichiarano interessati a ricevere informazioni sul lascito solidale (un balzo di ben 6 punti rispetto al 2016 – dal 30% al 36%), internet e i siti delle organizzazioni risultano i canali più “graditi” per saperne di più (14%, contro il 7% del 2016), seguiti da e-mail e newsletter (14%, contro il 5% del 2016). La comunicazione cartacea, un tempo in cima alle preferenze, risulta fanalino di coda, in nettissimo calo rispetto al 2016 (passa dal 13 al 6%). Ma c’è anche un solido 8% che si affida al notaio e al commercialista (era il 5% quattro anni fa).
“Dal 2013, con il Comitato Testamento Solidale siamo impegnati nel fare cultura su questo importante strumento di donazione. L’emergenza coronavirus ha reso gli ambiti dei nostri interventi ancora più critici e il sostegno che le organizzazioni non profit possono dare a tante cause sociali dal contrasto della povertà alla lotta alla fame, dalla cura delle persone con malattie degenerative e disabilità, alla ricerca scientifica, dalla salvaguardia dell’ambiente alla difesa dei diritti umani è oggi ancora più decisivo – sostiene Rossano Bartoli portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega del Filo d’Oro. – Predisporre un testamento solidale è una scelta di cui tante persone parlano apertamente con i propri famigliari, non è necessario disporre di grandi patrimoni e si può valutare di destinare ad un’organizzazione no profit anche una piccola somma per aiutare gli altri”.
1 ITALIANO SU 2 È PIÙ POVERO MA PIÙ ALTRUISTA
La buona notizia è che la paura e lo choc per quanto vissuto non ci hanno resi più egoisti: 1 italiano su 2 si sente personalmente più sensibile alle sofferenze e alle difficoltà degli altri; più preoccupato per il bene comune (49%); disponibile a sostenere una buona causa facendo volontariato (31%) o donazioni (25%). Inoltre, rispetto agli ambiti più importanti ai quali dedicare più cure e attenzioni nel prossimo futuro, se sembrano quasi scontate le risposte che riguardano la salute (66%) e i risparmi (47%), una tendenza più intimista e orientata agli affetti denotano le risposte su famiglia (61%) e amici (40%).
In generale, il 56% degli italiani pensa che dedicherà più attenzione alla natura e all’ambiente; il 50% si dichiara disposto ad accettare sacrifici; il 49% dedicherà più attenzione al senso civico e al rispetto delle regole; il 45% si sente personalmente più propenso alla solidarietà verso il prossimo.
“I valori in cui crediamo sono parte integrante della nostra vita e possono continuare a definire la nostra identità anche dopo di noi. La legge ci offre uno strumento che consente di realizzare ciò, proiettandoci nel futuro facendo del bene: è il lascito solidale – ha spiegato Gianluca Abbate, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Sociale e al Terzo Settore. – Per questo motivo il Consiglio nazionale del Notariato, anche in un anno difficile come questo, ha rinnovato il proprio impegno al fianco di Testamento Solidale al fine di promuovere la conoscenza dei lasciti. Il notaio rappresenta un punto di riferimento, umano e professionale, per dare corretta attuazione alle disposizioni testamentarie, anche ispirate da solidarietà sociale.”
INVERSIONE DI TENDENZA: RISALGONO LE DONAZIONI
Il lascito dunque è un aspetto di una più generale tendenza: l’emergenza Covid-19 ha spinto in alto la generosità degli italiani e il loro senso di solidarietà verso il prossimo. Sono più di 6 su 10 coloro che dichiarano di essere stati – almeno una volta nella vita – donatori o sostenitori di cause benefiche; nel corso del 2019, il 21% ha donato a una Onp per una causa solidale, mentre nel primo semestre del 2020 la percentuale raggiunge il 28%, con un incremento di ben 7 punti. A trainare le donazioni, ça va sans dire, le donazioni in favore di cause legate all’emergenza sanitaria: i tre quarti dei donatori (il 21%, pari al 77% dei donatori nel 2020) dichiarano infatti di avere donato per sostenere la Protezione Civile ed altri enti coinvolti nelle risposte all’emergenza sanitaria. Anche la donazione media aumenta lievemente, dato anche questo in controtendenza rispetto agli ultimi anni: da 70 euro nel 2018 arriva a 77 euro del 2020.
In generale, tra chi ha donato negli ultimi 2 anni, la ricerca medico-scientifica e l’aiuto alle persone indigenti in Italia aprono la classifica, ma anche le cause “globali” continuano a smuovere la generosità degli italiani: emergenze umanitarie, aiuti contro fame e povertà e adozioni a distanza resistono, a dimostrazione del fatto che gli italiani, nonostante la crisi, continuano anche a interessarsi a ciò che avviene fuori dai confini nazionali. Figurano tra le cause più amate anche la protezione dell’ambiente e degli animali.
SPAVENTATI E PREOCCUPATI, MA NON RASSEGNATI
Più in generale, guardando al futuro del Paese, 1 italiano su 3 ritiene che oggi le persone siano più sensibili alle sofferenze e alle difficoltà degli altri; la stessa percentuale di quanti pensano che ci sarà più attenzione per il bene comune; mentre il 31% ritiene che gli italiani saranno più disposti a impegnarsi personalmente per una buona causa.
In generale, se c’è un 41% di persone convinto che la società italiana sarà uguale a prima, sono 32 su 100 gli italiani che credono che sarà migliore, contro i 27 su 100 che prevedono che sarà peggiore. A destare più sfiducia è, semmai, la situazione personale: passando dai destini del Paese a quelli privati, la visione si fa più pessimista. A fronte di un 30% convinto che la propria posizione sia destinata a peggiorare, solo un 25% vede il proprio futuro in risalita. Per il restante 46% tutto resterà com’è.
In generale, aumenta la preoccupazione per il futuro (che riguarda il 75% del campione) e diminuisce la prospettiva di benessere economico (per il 43%).
IL NO PROFIT FA LA DIFFERENZA
Nel momento della crisi, il Terzo settore ha un ruolo chiave a supporto dell’emergenza socio-sanitaria: 65 su 100 pensano che le organizzazioni del no profit abbiano fatto e stiano facendo molto, e sono pochi di più (69 su 100) coloro che credono che potrebbero fare di più, con un differenziale minimo fra attualità e potenzialità. Anche le PMI sono percepite come attori sociali importanti per la ripresa: il 55% degli intervistati pensa che abbiano fatto bene la loro parte, il 68% è convinto che possano ancora giocare un ruolo decisivo.
CREARE CULTURA DEL LASCITO: IL COMITATO TESTAMENTO SOLIDALE
Il Comitato Testamento Solidale, coordinamento di 22 tra le più importanti organizzazioni attive in Italia nel Terzo Settore – ha lo scopo di promuovere la cultura e i valori del lascito solidale in Italia.
Accedendo al sito www.testamentosolidale.org è possibile avere un’esaustiva panoramica sui progetti e le iniziative realizzate dalle associazioni non profit e scaricare la Guida ai lasciti solidali che offre informazioni ampie e dettagliate sull’argomento.
Immagine teaser realizzata dal Comitato per promuovere i risultati dell’indagine e per celebrare la Giornata Internazionale del Lascito Solidale (13 settembre). Il titolo è “Soli? No, Solidali”.
La video dichiarazione del portavoce Rossano Bartoli e le interviste ai 3 esperti: Caterina Bonizzi, Psicologa e Psicoterapeuta; Carlo Borzaga, Professore ordinario di Politica Economica all’Università degli Studi di Trento; Mario Pollo, Professore di Pedagogia Generale e Sociale e di Psicologia alla LUMSA di Roma.
Il testamento solidale è un argomento sempre più discusso in famiglia, dove si pensa di contribuire a cause sociali attraverso un lascito solidale, come ci racconta Rossano Bartoli, portavoce del Comitato Testamento Solidale. #testamentosolidale2020 Consiglio Nazionale del Notariato
Anche se non siamo milionari e filantropi, possiamo donare qualcosa di noi che serva alle generazioni future per migliorare il mondo umano. Intervista a Caterina Bonizzi, Psicologa e Psicoterapeuta. #testamentosolidale2020 Consiglio Nazionale del Notariato
Il no profit fa la differenza. Nel momento dell’emergenza il Terzo settore viene percepito come determinante nel supporto offerto per uscire dalla crisi socio-sanitaria: 65 italiani su 100 pensano che le organizzazioni del no profit abbiano fatto e stiano facendo molto. Intervista a Carlo Borzaga, Professore ordinario di Politica Economica all’Università degli Studi di Trento. #testamentosolidale2020 Consiglio Nazionale del Notariato
Spaventati e preoccupati, ma non rassegnati: l’emergenza coronavirus ha lasciato un segno profondo nella percezione del futuro ma ha anche sollecitato la parte migliore di molti italiani. Ne parliamo con Mario Pollo, Professore di Pedagogia Generale e Sociale e di Psicologia alla LUMSA di Roma. #testamentosolidale2020 Consiglio Nazionale del Notariato
Di seguito le modalità per partecipare alle Assemblee interregionali precongressuali.
Le assemblee saranno aperte a tutti e si svolgeranno prevalentemente in modalità on line tramite la piattaforma Zoom. Hanno diritto di parola e di intervento i delegati al congresso, i presidenti regionali e sezionali e i consiglieri nazionali delle strutture interessate secondo il calendario e i raggruppamentisotto indicati.
Per intervenire, occorre collegarsi attraverso la piattaforma Zoom. Dopo aver effettuato l’accesso, inviare un messaggio al numero 339 206 9747, indicando cognome, nome e il numero di telefono con i quali ci si è registrati sulla piattaforma.
Riepilogo delle Assemblee, tutte con orario di inizio ore 9.30:
Scuola, Lavoro, Accessibilità, pensioni di inabilità e invalidità…
Tanti gli appuntamenti di queste settimane. Tante le norme in discussione e in via di emanazione. Tanta, spesso, la confusione e l’incertezza…
Per la Scuola abbiamo confermato anche per il 2020-2021 il comando di due insegnanti che ci consentiranno di rafforzare il nostro Centro tiflodidattico in Friuli e alto Veneto, oltre ad aprirne uno nuovo in Piemonte, rispondendo all’appello dei dirigenti associativi di quel territorio.
Grazie all’impegno instancabile della nostra commissione nazionale Istruzione e Formazione, in queste settimane abbiamo incontrato per ben due volte le famiglie dei ragazzi, con una presenza di partecipanti superiore alle 170 unità. Ma abbiamo incontrato anche i docenti non vedenti e ipovedenti, offrendo finalmente a questa categoria di lavoratori una occasione preziosa per far sentire la loro voce e rappresentare le problematiche comuni.
Come non mai, è stata restituita dignità a questi lavoratori che faticano forse più di altri a svolgere il proprio compito e compiere la propria missione di insegnamento in autonomia perché le condizioni di lavoro e la strumentazione a disposizione sono spesso ostili, per non dire del tutto inaccessibili e inutilizzabili in modo indipendente.
Questi incontri ci hanno aiutato a produrre un documento di raccomandazioni che abbiamo offerto alle autorità scolastiche in concomitanza con l’apertura del nuovo anno, cercando di dare ogni utile indicazione volta a garantire la migliore accoglienza e la frequenza più proficua per i nostri alunni ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive, pur in un momento così complicato.
Abbiamo contribuito a garantire la prosecuzione della cassa integrazione e del lavoro agile per molti nostri lavoratori centralinisti e fisioterapisti, ma cercando al contempo di difendere la dignità del Lavoro e la presenza utile ed efficace dei ciechi e degli ipovedenti nel cuore del tessuto produttivo. Ci sarà infatti un rischio di progressiva riduzione delle opportunità di lavoro per le nostre categorie di persone e questo rischio noi dovremo saper prevedere, prevenire e contrastare con puntiglio, orgoglio e determinazione.
Sulle pensioni stiamo operando per allargare l’attuale platea dei beneficiari degli aumenti scattati dal 20 luglio scorso, che appare davvero troppo ristretta alle condizioni attuali. Dobbiamo inoltre prepararci a una campagna forte e incisiva che preveda un incremento significativo degli assegni pensionistici per i ciechi, ma anche per i ventesimisti e per i decimisti, fin qui forse troppo trascurati.
Sull’accessibilità, abbiamo favorito l’approvazione di una modifica normativa che allarga sensibilmente il numero delle aziende tenute a rispettare i parametri previsti, ma occorrerà fare molto di più nei prossimi mesi per garantire a tutti, finalmente, la possibilità di fruire in autonomia e libertà delle occasioni di informazione proposte tramite siti web, applicazioni, pagine dei social media.
Abbiamo operato ancora, per la realizzazione di una banca dati unica nazionale dei contrassegni H per la circolazione e la sosta dei veicoli autorizzati, ponendo termine, finalmente, a quel tormentone che vede una regola diversa sotto ogni campanile degli ottomila comuni italiani. Forse, inoltre, una apposita applicazione, nel prossimo futuro, segnalerà alle autorità di ciascun comune la presenza e il diritto di circolazione e sosta di qualsiasi veicolo provvisto di contrassegno H.
E intanto si avvicina il tempo della legge di Bilancio. Quell’appuntamento fatale che ogni anno, puntualmente, leva il sonno a questo vostro Presidente per alcune settimane. Siamo ben consapevoli che ogni politica di sostegno delle nostre sezioni sul territorio, ogni iniziativa legata alle attività dell’Irifor, del Libro Parlato, di SlashRadio, dipende dalla nostra capacità di garantire all’Unione le risorse necessarie a livello nazionale per provvedere a una loro ripartizione equa e utile sul territorio, come avviene, per nostra fortuna, già da alcuni anni.
Ci fanno ridere, o forse piangere, quei pochissimi miserabili che ritengono questo un esercizio criticabile. Forse perché costoro non hanno mai svolto funzioni dirigenti nella nostra Associazione e non conoscono i sacrifici legati alla raccolta e gestione di ogni singolo Euro. Forse invece, perché a questi rari sproloquiatori poco importa della solidità finanziaria della nostra Unione e ogni argomento, perfino il più idiota, diviene buono a infangare e denigrare.
E intanto noi, abbiamo completato le Assemblee elettive per rinnovare gli Organi associativi, come Statuto comanda. Abbiamo concluso la fase di insediamento dei Consigli sezionali e praticamente ormai anche quella di tutti i Consigli regionali. Ora siamo pronti per le assemblee precongressuali con i tre argomenti da trattare in vista del nostro appuntamento di novembre:
– titolo e tema del Congresso;
– modifiche allo Statuto sociale;
– candidature alla Presidenza e al Consiglio Nazionale.
E in ottobre terremo anche cinque Seminari Tematici di avvicinamento al Congresso, sui temi più rilevanti del nostro impegno associativo dei prossimi cinque anni: Lavoro, scuola, mobilità, comunicazione, raccolta fondi, patrimonio sociale, assetto organizzativo dell’Unione e tanto altro ancora.
Vogliamo arrivare al Congresso preparati e informati, sì, certo, sulle candidature e sui dirigenti che vorremo scegliere per guidare l’Unione nel prossimo quinquennio, ma soprattutto e ancor di più sui temi principali e portanti che dovranno contrassegnare la nostra azione associativa, intorno ai quali costruire obiettivi ben precisi e raccogliere quei risultati che tutti ci attendiamo.
Ora dobbiamo correre. Il tempo è poco e dobbiamo oltre tutto recuperare i tre mesi perduti a causa dell’emergenza sanitaria.
Eppure qualcuno aveva già cominciato a seminare sconforto, dubbio e sfiducia sulle capacità di tenuta e di reazione della nostra Associazione, invocando a squarciagola il rinvio di tutto, la sospensione di tutto, insomma, in una parola, la chiusura per Covid della nostra Unione.
Abbiamo rifiutato questa insensata prospettiva; abbiamo lottato con tenacia e determinazione nei mesi passati per assicurare a tutto il nostro territorio le condizioni di massima normalità perché si potessero compiere quegli atti di vita associativa e quegli adempimenti statutari previsti e obbligatori.
Noi ci siamo attestati, con caparbia determinazione, sulla linea della difesa delle garanzie democratiche di tutti i soci e della tutela della fisionomia associativa, nel rispetto di regole, scadenze, responsabilità, consuetudini.
Noi siamo rimasti al nostro posto. Ogni giorno.
Noi non siamo fuggiti e non fuggiremo mai dinanzi alle responsabilità e alle emergenze.
I nostri dirigenti e il nostro Congresso, sono certo, sapranno ricordare, valutare, giudicare, scegliere.
Lettera alla Dirigente, dottoressa Clelia Caiazza – Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione e al Dirigente, dottor Luigi Fiorentino – Capo di Gabinetto Ministero dell’Istruzione
L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, in prossimità della ripresa delle attività scolastiche dopo lunga pausa, desidera contribuire al grande impegno comune volto a garantire le migliori condizioni di accoglienza e di frequenza degli alunni, nella sicurezza di tutta la collettività di studenti, insegnanti e operatori in genere. L’attenzione nostra è rivolta in particolare agli alunni con disabilità visiva e disabilità aggiuntive i quali richiedono, oggi più che mai, comportamenti adeguati per poter fruire in piena libertà e cittadinanza del proprio diritto all’istruzione nella scuola di tutti. Nei giorni scorsi, abbiamo svolto un’ampia consultazione con famiglie, docenti ed esperti per raccogliere le principali problematiche legate a questa ripresa d’anno scolastico e abbiamo ritenuto utile condensarle nel sintetico documento di raccomandazioni qui allegato che desideriamo condividere con l’intero mondo della Scuola. Nello spirito cooperante che contraddistingue i rapporti del Ministero con la nostra Associazione, pertanto, confidiamo vogliate dare ampia diffusione a dette raccomandazioni che potranno essere, ce lo auguriamo, ausilio prezioso nell’affrontare il problema dell’accoglienza di alunni con disabilità visive e aggiuntive e della loro regolare e proficua frequenza scolastica. La nostra Associazione rimane comunque a disposizione con le proprie strutture e i propri esperti per supportare l’impegno della Scuola per un felice svolgimento d’anno.
Raccomandazioni per la migliore accoglienza e frequenza scolastica di alunni ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive In prossimità dell’apertura dell’anno scolastico che sarà comunque difficile e particolare per tutti, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, tramite la propria commissione nazionale Istruzione e Formazione, ha ritenuto opportuno svolgere un’ampia consultazione con i docenti non vedenti e ipovedenti e con le famiglie degli alunni con disabilità visiva e disabilità aggiuntive. Da tale consultazione, ampia e approfondita sull’intero territorio nazionale, sono emerse riflessioni e considerazioni che facciamo totalmente nostre e sintetizziamo nelle raccomandazioni che seguono. Tutte le nostre strutture sull’intero territorio Nazionale, con particolare riferimento ai 19 Centri di Consulenza Tiflodidattica, rimangono a disposizione per offrire consulenza, supporto, orientamento e sostegno alla scuola in un momento tanto complicato.
In particolare siamo consapevoli della necessità che siano osservate le norme relative al distanziamento fisico, ma vogliamo richiamare l’attenzione sul comma 2 dell’articolo 9 del DPCM 17 Maggio 2020 che consente a tutti gli operatori di assistenza di derogare a tali norme, quando necessario e con gli opportuni presidi di protezione della salute propria e degli altri. Per gli alunni ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive, infatti, il contatto fisico è a volte necessario alla didattica e allo svolgimento delle attività di insegnamento quali l’apprendimento della scrittura e lettura Braille, l’esplorazione degli ambienti, la didattica degli strumenti musicali ecc.
Alunni e famiglie Tutti gli studenti e le studentesse con disabilità devono poter contare fin dal 1) primo giorno di scuola sull’insegnante di sostegno e sulle figure dell’assistente all’autonomia e comunicazione laddove previsto; 2) Si raccomanda a tutti i dirigenti scolastici: organizzare incontri preliminari per consentire agli studenti e alle a) studentesse cieche, ipovedenti e con pluridisabilità di conoscere preventivamente i nuovi spazi rimodulati della classe e della scuola; avere cura per l’adattamento funzionale degli ambienti e degli spazi con b) particolare riguardo alla illuminazione, alla disposizione di banchi e arredi che possibilmente devono essere mantenuti fissi al fine di favorire l’orientamento spaziale; evitare l’adozione di banchi a ruote e monoposto perché troppo piccoli c) per contenere la strumentazione speciale e troppo pericolosi perché inadatti ad accogliere persone con difficoltà fisiche e comportamentali aggiuntive; predisporre preventivamente orari di ingresso e uscita funzionali alle d) famiglie per organizzare in sinergia e in tempi utili con gli enti locali il servizio di trasporto; istituire all’interno della scuola ambienti di accoglienza presidiati da e) personale adeguato riservati ad alunni costretti ad arrivare prima dell’inizio delle lezione o a lasciare la scuola dopo il loro termine; consentire la compresenza in classe dell’insegnante di sostegno e degli f) altri operatori qualificati in possesso delle garanzie sanitarie previste dalla normativa vigente, funzionali al percorso scolastico dell’alunno/a; assicurare agli insegnanti e operatori impegnati con più di un alunno g) con disabilità la sanificazione del materiale didattico comune e la sostituzione dei DPI a ogni cambio turno; garantire lo svolgimento della didattica domiciliare con la presenza h) dell’insegnante di sostegno e degli operatori specializzati, nel caso in cui lo studente con disabilità ne abbia fatto richiesta per comprovate ragioni sanitarie; vigilare circa l’impiego costante dei dispositivi di protezione da parte di i) tutti gli operatori scolastici al fine di tutelare la salute dello studente e della comunità; garantire una programmazione concordata e finalizzata al j) raggiungimento degli obiettivi previsti dal PEI e con il supporto degli insegnanti di sostegno assegnati e dalle figure di operatori specializzati, anche nella deprecata eventualità di dover ricorrere alla DDI; assicurare l’impiego di piattaforme per la didattica a distanza accessibili k) e usabili ai ciechi e agli ipovedenti secondo quando previsto dalle normative nazionali e internazionali vigenti, anche con l’assistenza di mediatori tifloinformatici particolarmente utili in presenza di alunni ciechi e ipovedenti della scuola primaria. Infine desideriamo sottolineare che la prevista immissione in servizio di nuovi insegnanti esige un aggiornamento specifico sulla disabilità visiva e sulle disabilità aggiuntive. In proposito abbiamo già reso disponibili appositi moduli formativi tramite la piattaforma Sofia.
Docenti La scuola italiana si nutre della competenza di milioni di insegnanti tra questi ci sono i docenti non vedenti e i ipovedenti i quali intendono esercitare a pieno titolo la propria funzione accanto ai loro colleghi. Per rendere effettivo questo esercizio raccomandiamo ai Dirigenti scolastici di semplici misure quali: Così come indicato dall’articolo 2 della Legge n. 601 del 1962 garantire la a) libertà di avvalersi dell’assistente d’aula; Qualora si dovesse optare di svolgere lezioni in ambienti diversi dai soliti b) (teatri, cinema) garantire la possibilità di sopralluoghi preventivo per consentire un’adeguata conoscenza degli spazi; c) Individuare e adattare piattaforme accessibili e usabili per la DDI; L’uso del Braille e più in generale dell’esplorazione tattile rende d) impossibile servirsi dei guanti come dispositivi di protezione, di conseguenza appare quanto mai opportuna una sanificazione più frequente delle tastiere e delle superfici.
La fondazione polacca Chance for the Blind organizza dall’11 al 14 settembre 2020 la conferenza “Reha for the blind”, che sarà anche trasmessa in streaming. Oltre che in inglese, è prevista la traduzione dei lavori in russo e polacco. Il programma comprende interventi di ospiti internazionali relativi al ruolo cruciale dell’educazione a tutti i livelli, all’accessibilità dei siti culturali e di interesse turistico. Si parlerà anche del turismo come strumento di riabilitazione per i non vedenti e dell’audiodescrizione per l’accesso all’arte e alla cultura.