Lavoro: riflessioni dopo il convegno all’Istituto dei Ciechi di Milano di venerdì 30 Novembre 2018, di Franco Lisi

Sono ormai spente le luci sul convegno “Istruzione, formazione e lavoro, un approccio integrato per vincere la sfida dell’occupazione per le persone con disabilità visiva” che ha avuto luogo all’Istituto dei Ciechi di Milano venerdì 30 novembre 2018.

Guardare da qui a quella giornata è come se il tempo non fosse mai trascorso, tali sono ancor oggi vivide le emozioni provate e lusingati come siamo per gli attestati di merito ricevuti dai partecipanti che a vario titolo hanno varcato la soglia della sala Barozzi.

I ritmi frenetici dei preparativi, il compiacimento per le adesioni agli inviti che i relatori confermavano con sorprendente sollecitudine, la selezione degli argomenti da trattare, la composizione dei workshop pomeridiani, le registrazioni on-line che salivano in barba ad ogni più rosea previsione, sono stati momenti indelebili che ora fanno indissolubilmente parte di noi organizzatori.

Formazione, Istruzione, Accessibilità, Normativa, Autonomia, Inclusione, naturalmente Lavoro, non sono già lontane “voci alte e fioche disperse nell’etere senza tempo tinta”, bensì l’intero di un puzzle costruito con tenacia e pazienza, con dedizione e consapevolezza.

Guardare da qui a quella giornata si ha come la sensazione di ascoltare gli strumenti di una composizione, di soffermarsi sulle sue parti, di analizzarne i contenuti.

La certezza che ogni risultato sia frutto di un’azione corale, di una convergenza di intenti, di un’assunzione di responsabilità individuale e collettiva, rappresenta il tesoro più grande, il valore più alto, il regalo più bello che ciascuno dei presenti potrà declinare e conservare a lungo nel proprio bagaglio esperienziale.

La consapevolezza che non esiste “catena più forte del suo anello più debole” è stata la “mano invisibile” all’origine di ogni intenzione e di ogni azione.

Ecco l’arcano del successo dell’iniziativa di quel venerdì all’Istituto: la professionalità e il senso di appartenenza del suo personale.

Allora, quando diverse competenze operano in convergenza per un obiettivo condiviso, quando la spinta prorompente della collaborazione sinergica della Pubblica Amministrazione, del Mondo Accademico, dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, dell’Istituto dei Ciechi di Milano è sostenuta dalla medesima visione, è possibile parlare dell’occupazione dei disabili senza il timore di cadere nella retorica, nella demagogia e in una finta moralità.

Trecento partecipanti alla manifestazione, 40 relatori intervenuti, 10 workshop monotematici organizzati, 20 aziende coinvolte, 50 colloqui individuali, testimoniano la concretezza e l’efficacia dei servizi dell’Istituto dei Ciechi di Milano e, soprattutto, la gioia di sapere che anche le vette dei monti più alti possono essere scalate e conquistate.

Gli intervenuti hanno affrontato il tema del lavoro da diverse angolazioni, mettendo in luce i requisiti indispensabili e le   condizioni necessarie perché i processi di inclusione delle persone con disabilità visiva possano definirsi compiuti e pienamente riusciti.

Ancora una volta, ahinoi, abbiamo “toccato con mano” che alla disabilità non vengono fatti sconti. Abbiamo visto che la persona con disabilità può realizzare il sogno di avere un lavoro rispondente alle proprie competenze e alle proprie attitudini a patto che sia capace di soddisfare le aspettative del mercato. Abbiamo ascoltato che per vincere la sfida dell’occupazione per le persone con disabilità visiva occorre un approccio integrato che sviluppi le credenziali necessarie per presentarsi all’ingresso del mondo del lavoro. Ma tutto ciò non basta!

Non va dimenticato e non va fatto dimenticare, in tutta onestà, che la disabilità porta inesorabilmente con sé, dentro di sé, la grande componente della “fragilità”, dinanzi alla quale non è concesso abbassare la testa in nome dell’uguaglianza, delle pari opportunità, del valore delle differenze. Di qui il perenne conflitto dialettico di questo millennio tra uguaglianza e diversità che si sta peraltro consumando in ogni dove ed in tutti i contesti per rispondere al quesito: uguali o diversi?

Al gruppo Dirigente il compito e la responsabilità di convincere attraverso la forza travolgente del potenziale tradotto in azione, di promuovere l’immagine della disabilità come “differente normalità”, di adoperarci per tessere una rete di relazioni sociali sempre più ampia che condividi gli stessi obiettivi.

Io non so se questa battaglia dovrà essere giocata attorno ad un tavolo, su un campo di battaglia o su entrambi gli scenari. Penso che i non vedenti non debbano correre il rischio di essere lasciati soli per nessun motivo ed in nessun luogo a fronteggiare un futuro disseminato di incognite, di muri, di pregiudizi, di pretese.

È un compito che deve caricare di tensione e di enorme adrenalina il nostro tessuto associativo.

Dobbiamo proteggere, difendere, fortificare i confini che ci aiutano a delineare, circoscrivere e marcare la specificità della disabilità visiva, in campo didattico (nelle metodologie e didattiche tiflologiche), in campo tecnologico (nel disporre di adeguata tecnologia assistiva e nella fruizione di procedure/applicativi accessibili), in campo strettamente personale e psicologico (nelle autonomie, nell’orientamento e mobilità, nell’abbattimento delle barriere architettoniche e nel rispetto della normativa vigente).

Quando ti affacci alla finestra della specificità e ti appresti ad osservare il mondo con gli occhi della mente, è come ritrovarsi sul ciglio di un’autostrada a 8 corsie: vedi gente che va, gente che viene, accelerazioni improvvise e velocità sostenute, sorpassi e rientri. Ti accorgi che ognuno è concentrato sulla propria traiettoria, quasi fosse solo su quel tracciato e quasi non esistesse altro al mondo che quel tracciato; è totalmente ignaro di quel che accade e che si muove oltre la finestra, ormai lontana, sullo sfondo, dietro le spalle.

Dobbiamo sostenere i nostri ragazzi nel farsi largo, passo dopo passo, sulla via dell’integrazione, nell’affilare le “armi” della conoscenza, dell’indipendenza, della competizione.

E’ necessario il sostegno della conoscenza per affermare la ragione dei diritti e per rivendicarli con la consapevolezza e la coscienza di chi sa di poter affermare la propria esistenza quale uomo tra gli uomini con orgoglio e dignità; è necessario possedere l’arma dell’indipendenza, per mettere in luce la ragione dei doveri, per assumersi la responsabilità del proprio ruolo e degli obiettivi prefissati; è necessario affidarsi alla competizione, per reclamare a gran voce la ragione delle pari opportunità, per invogliare a desiderare il superamento dei propri limiti secondo il dilemma “vivere per migliorare o per diventare se stessi” e a porsi in continuazione nuovi traguardi.

Si tratta di punti di forza particolarmente apprezzati da qualsiasi organizzazione aziendale e non preclusi ad alcuno; ragioni da sventolare a quelle finestre spalancate sull’affollato ed anonimo mondo del lavoro, un non luogo, come sembra essere diventato, da umanizzare con i valori della diversità, della solidarietà, della passione; doni, questi ultimi, che la persona con disabilità condivide con il team dei colleghi e la rendono capace di esaltare la propria autonomia (libertà di pensiero) e unicità di persona; strumenti che aprono le porte alla magia dell’incontro, del dialogo, del confronto, della crescita.

Guardare da qui al giorno del Convegno ci fa rivivere l’atmosfera indimenticabile di quegli istanti legati da aspettative, da parole, da prospettive.

L’attenzione rivolta ai candidati non vedenti da Presidenti, Amministratori Delegati, Responsabili delle Risorse Umane, è il primo risultato non casuale di un cammino contrassegnato da studi, fatiche, progetti, ricerche, contatti, sogni! Opportunità da cogliere, da coltivare, da cui imparare. Opportunità che rivestono di uguaglianza e che chiedono di continuare a resistere per proiettarti in avanti, con rinnovata speranza, verso un domani ancora da venire.

L’attesa di una convocazione e di un finanziamento adeguato, l’individuazione della mansione adatta, i sopralluoghi per la verifica dell’accessibilità delle procedure e per la conoscenza del contesto aziendale, la progettazione e la realizzazione di un percorso di formazione mirata, sono alcuni ulteriori passi che separano dal traguardo, da un futuro lontano, forse vicino, vicino ma tanto lontano!

Il fiato incomincia a farsi corto; sono in agguato pensieri depotenzianti del tipo “io non ce la faccio”, “sono uno sfigato”, “è tutta una messa in scena”, ecc.; vengono avanti la rassegnazione e la voglia di mollare.

La capacità di volgere anche in quest’ultimo tratto di salita stati d’animo limitanti in sentimenti potenzianti di determinazione, autostima, fiducia può fare la differenza e sicuramente aiuta a mantenere un atteggiamento positivo verso le cose, verso chi ci circonda, verso la vita.

L’Istituto dei Ciechi di Milano è impegnato ad aprire varchi, a spianare la via, a fornire tutti gli strumenti necessari per rendere il cammino verso la vetta gradevole, stimolante, arricchente.

L’incoraggiamento ad accrescere l’intimo desiderio dell’Uomo di perseguire ciò che più ama è l’aiuto migliore, il servizio più elevato, l’essenza più autentica del ruolo delle nostre istituzioni.

Forse, la vita ci regala l’apoteosi dell’esistenza, la massima espressione di felicità, il godimento della pura e vera bellezza, quando le persone fanno quello che amano di più…

Lavorare è una delle due attività – l’altra è dormire – che facciamo per più tempo nella nostra vita. E’ bello e stimolante pensare al lavoro non come fatica, come necessità, come must, ma come risposta ad una libera scelta, ad una inclinazione, ad una vocazione, la chiamata della passione, di quello che ami, di ciò che ti fa battere il cuore…

“Forse, una grande opportunità del nostro tempo – contraddistinto dall’incertezza più assoluta – consiste proprio nella scelta di quello che ami maggiormente, se non altro per apparire il più bello del mondo, sulle note di una vita felice!” – A scuola di PNL Raffaele Tovazzi.

Quando Dostoevskij scrisse «la bellezza salverà il mondo», forse intendeva proprio questo.

Enna – “La scuola alla portata di tutti”, di Santino Di Gregorio

Giorno 11 giugno scorso, nei locali sociali della sezione territoriale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Enna si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati del corso di aggiornamento denominato “La scuola alla portata di tutti” indetto dall’I.RI.FO.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) di Enna quale unico ente riconosciuto dal MIUR per la formazione del personale docente che opera in favore di alunni/studenti ipovedenti o non vedenti.
Il corso, della durata di 60 ore ha offerto ai dieci partecipanti, l’opportunità di acquisire le competenze didattiche fondamentali da mettere in campo in presenza di alunni con disabilità visiva.
Nello specifico:
– individuazione di strumenti e modalità più efficaci per il raggiungimento di migliori risultati scolastici;
– approfondimento della sfera sanitaria relativa alle patologie della disabilità visiva e del quadro normativo in materia di inclusione scolastica;
– conoscenza della didattica speciale, del codice di letto-scrittura Braille, degli ausili tiflodidattici, tifloinformatici e delle nuove tecnologie assistive nonché delle metodologie tiflopedagogiche;
– attuazione degli accorgimenti e utilizzo degli strumenti necessari all’autonomia, orientamento e alla mobilità dell’alunno con disabilità visiva all’interno della scuola al fine di favorire il processo di inclusione.
Il Presidente dell’U.I.C.I ONLUS – Sez. territoriale di Enna, Rag. Santino Di Gregorio si congratula con i dieci corsisti, Anna Cortese, Mariarita Screpis, Serena Saddemi, Donatella Fonte, Angela Caruso, Maria Luisa Guerriero, Belinda Di Marco, Rossella Scarlata, Maria Assunta Giadone e Dominique Zoda per l’impegno profuso dimostrato durante le fasi dell’apprendimento e con tutti i collaboratori per aver contribuito alla realizzazione di un importante momento formativo che ha potenziato e arricchito il territorio di Enna di figure altamente specializzate in grado di fronteggiare ogni eventuale difficoltà riguardante la partecipazione di alunni/studenti ipovedenti e non vedenti alle attività didattiche curriculari sia in ambito scolastico che universitario.

Corso di formazione avanzato “Il senso e la forma: educazione estetica tra corpo e mente”

Corso di formazione avanzato rivolto a insegnanti curriculari di discipline artistiche, teorico-pratiche, insegnanti di sostegno, educatori e mediatori culturali, operatori museali, responsabili di servizi educativi, tiflologi e audio descrittori di collezioni d’arte, per l’inclusione scolastica e sociale delle persone non vedenti e ipovedenti.

Il senso e la forma: educazione estetica tra corpo e mente.

Il corso di formazione avanzato, della durata di 20 ore complessive, da svolgersi nei giorni 12, 13 e 14 settembre 2019, presso la sede del Museo tattile Anteros dell’Istituto dei Ciechi F. Cavazza, in via Castiglione 71, si prefigge lo scopo di formare il personale in oggetto alla conoscenza e trasmissione dei valori di forma e contenuto delle immagini artistiche, mediante tecniche di descrizione, appropriazione esperienziale e restituzione pratica dei temi del Ritratto e della Figura, soggetti qui assunti quali paradigmi conoscitivi per lo sviluppo del pensiero concreto, astratto e simbolico, entro la vita cognitiva, espressiva e immaginativa delle persone non vedenti e ipovedenti. In questo contesto si forniranno lineamenti di pedagogia speciale delle arti funzionali ai processi di apprendimento delle forme, con particolare attenzione alla costruzione mentale dell’immagine artistica, secondo il principio dell’equivalente estetico. Si forniranno altresì tecniche di guida alla lettura aptica, propriocettiva e cinestesica, di capolavori scelti, con particolare attenzione alla sincronia tra descrizione verbale e percezione tattile delle immagini tradotte in valore plastico. Mediante i laboratori di modellazione della creta si illustrerà una metodologia operativa funzionale al rinforzo delle competenze manuali per un potenziamento delle facoltà cognitive, immaginative ed espressive dei bambini e dei ragazzi non vedenti, ipovedenti e normovedenti. 

Operatori coinvolti:

Per la sezione teorica: 4 ore

Docenti: Loretta Secchi e Collaboratori

Per la sezione pratica: 16 ore

Docenti: Loretta Secchi, Virginia Veratti, Giampaolo Rocca, Stefano Manzotti, Enrico Schirru, Michele Piccolo e Matteo Stefani.

 12 settembre 2019 – ore 9,00/13,00  e  14.00/18,00

1.Comunicare la metafora tra linguaggio verbale e visivo.

1.1) Conoscere la pittura: la visione isolata e la visione di insieme. Tecniche di traduzione dell’immagine artistica, secondo il principio dell’equivalente estetico.

1.2) Storia dell’arte come storia delle idee. Le categorie della rappresentazione per una funzionale codificazione delle morfologie presenti nelle immagini artistiche finalizzate alla strutturazione del pensiero visivo e alla loro estensione di senso ed uso quotidiano.  

1.3) Lettura preiconografica, analisi iconografica e interpretazione iconologica delle opere d’arte pittoriche: dalla forma al contenuto.

1.4) La percezione tattile e le sue funzioni vicarianti la vista. I percorsi selettivi dell’occhio trasformati in percorsi selettivi del tatto.

1.5) Analisi dei prerequisiti e illustrazione delle tecniche cinestetiche e propriocettive funzionali a una efficace educazione estetica inclusiva, dedicata ai bambini e ai ragazzi minorati della vista ma anche ai bambini e ragazzi normovedenti.

1.6) Esercitazioni di lettura tattile di opere e temi scelti, basate sullo studio del ritratto e dell’eloquenza del gesto nella rappresentazione della figura.

13 settembre 2019 – ore 9,00/13,00  e  14.00/18,00

2) Studi professionali di modellazione della creta e copia di un’opera scelta.

2.1)   Illustrazione delle finalità pedagogiche e cognitive della manipolazione della creta, per una educazione alla restituzione, in modellato, dell’immagine mentale costruita grazie alla percezione tattile e uditiva.

2.2)   Fondamenti teorico-pratici della modellazione della creta e loro adattamento alle esigenze specifiche dei bambini e dei ragazzi con minorazione visiva.

2.3)   Significato cognitivo, interpretativo e creativo della copia di un modello di riferimento.

2.4)   Traducibilità e restituzione significata, in modellato, della mimica facciale e delle posture del corpo.

2.5)   Analisi dei manufatti a confronto.

14 settembre 2019 – ore 9,00/13,00

3) Visita presso il Museo Tolomeo e la Pinacoteca Nazionale di Bologna.

3.1) Esercizi di descrizione e rappresentazione delle opere d’arte mediante la tecnica del Tableau vivant con uso di materiali tiflodidattici tattilmente percepibili.

Costo del Corso: 170 euro;

Chiusura iscrizioni: 20 luglio

Termine ultimo pagamenti: 5 agosto

Si rilascia attestato di partecipazione

Programma del Corso:

FB: Museo Tattile Anteros

FB: Istituto dei Ciechi

Francesco Cavazza Onlus

www.cavazza.it

Per info e iscrizioni: loretta.secchi@cavazza.it

Stadio di San Siro, il Milan pensa a un settore per non vedenti, di Marco Rolando

È un’iniziativa davvero meritevole quella che il Milan ha voluto dedicare ai tifosi non vedenti e ipovedenti che frequentano lo stadio di San Siro: un servizio di audio-descrizione della partita fruibili con dei semplici auricolari seduti a poca di distanza dal campo.

A provarlo per la prima volta c’era la delegazione della Fondazione dell’Istituto dei Ciechi di Milano, durante la partita Milan Frosinone disputatasi il 19 maggio 2019. Un match un po’ sofferto per il Milan (anche se chiuso con un bel due a zero a favore dei rossoneri), che però i tifosi non vedenti ricorderanno con particolare gioia.

L’obiettivo del Club Rossonero è realizzare, a partire dal prossimo anno, un settore dedicato a non vedenti e ipovedenti a bordo campo, con audiodescrizioni della partita fatte in diretta da uno speaker sportivo, formato dall’Istituto dei Ciechi. Il servizio dovrà essere poi integrato da un team di steward (anch’essi formati dall’Istituto) che si occuperà di assistere i tifosi non vedenti e ipovedenti durante la partita.

In Italia è la prima iniziativa di questo genere, ma allo stadio Emirates di Londra è già realtà. Non è un caso che l’attuale amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis, provenga proprio dal club dell’Arsenal, di casa all’Emirates.

E così, la sera della sfida con il Frosinone, diciassette persone comprese gli accompagnatori hanno potuto assistere alla partita munite di cuffiette per la radio-cronaca, entusiaste per la possibilità di sentire le urla dei tifosi, di gioire per un gol, di percepire la tensione sportiva dal campo. Certo, alcuni dettagli sono da migliorare, ma la direzione intrapresa è quella giusta. Fra di loro c’erano Rodolfo Masto, presidente della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano, Franco Lisi, direttore scientifico e Francesco Cusati, presidente del gruppo sportivo dei non vedenti milanesi.

«Questo era un primo step e il bilancio è molto positivo», spiega Masto. «Formeremo le persone che dovranno raccontarci la partita. Perché non ci interessa soltanto il fatto tecnico, ma anche la descrizione dell’ambiente, gli striscioni, il comportamento dei giocatori in panchina. Apprezziamo la disponibilità del Milan e speriamo che altri club seguano l’esempio. Una iniziativa del genere fa cultura di integrazione».

Positive le reazioni di tutti gli utenti dei social che hanno inondato di complimenti la società: «Non sono un tifoso del Milan, ma apprezzo tantissimo l’iniziativa e vi faccio i più sinceri complimenti» o anche «iniziativa molto lodevole e complimenti all’AC Milan con la speranza che sia d’aiuto anche a certi arbitri che ci hanno diretto quest’anno» e infine: «Complimenti, no alle barriere di comunicazione e visive».

La delegazione di non vedenti con l’amministratore delegato del Milan Ivan Grazidis. Da sinistra Franco Lisi con in braccio sua figlia Valentina, Rodolfo Masto, Ivan Grazidis, Francesco Cusati, Florinda Trombetta

La delegazione di non vedenti con l’amministratore delegato del Milan Ivan Grazidis. Da sinistra Franco Lisi con in braccio sua figlia Valentina, Rodolfo Masto, Ivan Grazidis, Francesco Cusati, Florinda Trombetta

Napoli – Il braille come valore sociale per tutti i ciechi di ogni età

Sala consiliare comune di San Giuseppe Vesuviano

Mercoledì, 29 maggio 2019

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e il Comune di San Giuseppe Vesuviano, con il patrocinio della Biblioteca Italiana per i Ciechi Regina Margherita e dell’Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.), organizzano per mercoledì 29 maggio un incontro a cui è invitata l’intera cittadinanza per promuovere e diffondere il metodo di lettura e scrittura Braille, quale strumento indispensabile di inclusione sociale e culturale dei disabili visivi.

“A distanza di quasi 2 secoli dall’invenzione di questo sistema di comunicazione” , afferma Giuseppe Ambrosino, responsabile del presidio della zona vesuviana e nolana dell’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti “ esso, nonostante siamo nell’era delle tecnologie, resta per i disabili visivi il sistema principale e imprescindibile per l’accesso alla cultura, all’istruzione e all’informazione”. “È fondamentale creare questi momenti di riflessione”, aggiunge il presidente provinciale UICI Mario Mirabile, “perché sono ancora in troppi coloro che considerano il Braille un sistema superato e obsoleto”.

Grazie alla disponibilità dell’assessore all’Istruzione Silvia Annunziata, l’iniziativa si svolgerà nella Sala Consiliare del Comune sangiuseppese alla presenza di insegnanti e alunni del territorio, nella convinzione che è fondamentale diffondere la cultura dell’inclusione dei cittadini disabili.

PROGRAMMA

09:00 – Registrazione dei partecipanti

09:30 – Saluti istituzionali:

Introduzioni

Silvia ANNUNZIATA (Assessore all’Istruzione del Comune di San Giuseppe Vesuviano)

Giuseppe AMBROSINO (Responsabile del Presidio territoriale Zona Vesuviana e Nolana dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e componente GLIR in seno alla Direzione Regionale scolastica);

Mario MIRABILE (Presidente sezione territoriale di Napoli dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti);

h.10,00 – Lettura al buio

Lucia MANZO e Angelo MANZO

h. 10:30 – Tavola rotonda sul tema dell’incontro

COORDINA: Giuseppe BIASCO (Direttore Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione di Napoli)

Vincenzo MASSA Presidente regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Vincenzo DEL PIANO (Direttore Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione della Campania)

Silvana PISCOPO (Componente Commissione nazionale Istruzione Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti)

Pietro PISCITELLI (Presidente Biblioteca Italiana per i Ciechi, Regina Margherita)

h.12:00 – Conclusioni

Vincenzo CATAPANO (Sindaco di San Giuseppe Vesuviano)

I presenti potranno richiedere attestato di partecipazione dell’I.Ri.Fo.R., Ente riconosciuto dal MIUR quale riferimento per la formazione scolastica sulle tematiche della disabilità visiva e accreditato per l’erogazione di formazione al personale docente  (D.M. 177/2000).

Per ulteriori informazioni – Giuseppe Ambrosino – tel. 3688026273 – e-mail pt.vesuvianolano@uicinapoli.it

Locandina dell'evento

Locandina dell’evento

Irifor Lombardia – Soggiorni estivi anno 2019

La stagione estiva è ormai alle porte. Le vacanze sono ancora un’incognita? Allora ecco la soluzione! Nel solco di una ormai consolidata tradizione, anche quest’anno l’Irifor (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) della Lombardia, grazie anche al co-finanziamento dell’Irifor Nazionale, organizzerà a Duna Verde di Caorle (Ve) il Soggiorno Estivo per Famiglie con bambini o bambine da 0 a 9 anni e il Campo Estivo educativo-riabilitativo per ragazzi e ragazze disabili visivi. Ecco di seguito una presentazione sintetica delle 2 iniziative.

Soggiorno estivo per famiglie con bambini o bambine da 0 a 9 anni – Caorle (ve) 13-23 luglio 2019

Il soggiorno, come sempre, è riservato alle famiglie dei bambini con disabilità visiva anche con eventuali minorazioni aggiuntive di età compresa tra 0 e 9 anni e rappresenta una speciale occasione per vivere, in un contesto di vacanza e svago, un’esperienza altamente formativa; i genitori, parteciperanno da vicino all’attività riabilitativa dei figli, e potranno esserne protagonisti consapevoli e competenti; avranno la preziosa opportunità di interfacciarsi con i tecnici della riabilitazione e di confrontarsi per condividere esperienze, consigli ed informazioni, con una benefica e certa ricaduta di carattere psicologico e motivazionale. Il numero di partecipanti previsto per il soggiorno estivo è di 21 nuclei familiari; per nucleo familiare si intende il-la bambino-a ipo o non vedente accompagnato-a da uno dei due genitori (la partecipazione, previo pagamento del soggiorno, è allargata a tutti i componenti del nucleo familiare). Nel caso in cui perverranno richieste in sovrannumero, dovremo necessariamente procedere ad una selezione di massima. Onde evitare qualsiasi problema, tale selezione sarà effettuata semplicemente sulla base dei seguenti criteri:

1) la data di presentazione dell’istanza di partecipazione;

2) la provenienza della famiglia (si cercherà di favorire la partecipazione di almeno un nucleo familiare per ogni provincia lombarda);

3) il coinvolgimento da parte della famiglia nel servizio di Intervento Precoce che il nostro Irifor svolge a Milano e Brescia.

Il soggiorno si svolgerà presso la Casa per Ferie Villa Sant’Ignazio sita in Via Selva Rosata, 87 Duna Verde di Caorle (Ve) dal 13 al 23 luglio 2019.

Le adesioni dovranno pervenire alla Presidenza Regionale dell’Irifor entro e non oltre il 17 giugno p.v. all’indirizzo e-mail segreteria_irifor@uicilombardia.org.

Campo estivo educativo-riabilitativo per ragazzi e ragazze disabili visivi – duna verde di Caorle (ve) dal 26 luglio – 9 agosto 2019

Potranno partecipare al soggiorno estivo n. 21 giovani di età compresa tra i 12 e i 35 anni (con priorità per la fascia d’età compresa tra 13 e 18 anni) e n. 4 bambini dai 9 ai 12 anni accompagnati da uno o entrambi i genitori. Quest’ultimo aspetto rappresenta la principale novità confermata nel progetto dopo il successo della sperimentazione dell’anno scorso: ovvero l’inclusione nel novero dei partecipanti dei piccoli tra i 9 e i 12 anni che finora non avevano trovato spazio in questo tipo di iniziativa. La finalità è quella di preparare i ragazzi più piccoli all’esperienza del campo estivo in modo morbido e graduale, offrendo la possibilità alle famiglie di questi ragazzi di essere ospitate, con spese a proprio carico, presso la struttura ove l’attività si svolge. Naturalmente i genitori (o gli eventuali parenti che vorranno partecipare) non interferiranno con le attività che il bambino svolgerà assieme agli altri e alle altre durante la giornata, e saranno presenti unicamente nelle ore serali e notturne. Nell’ambito di questi quattro posti riservati ai bambini più piccoli accompagnati dai genitori, potranno essere inseriti, in via eccezionale, anche ragazzi oltre i 12 anni con gravi pluridisabilità, i quali, per ragioni di sicurezza e di salute, necessitano di un’assistenza specifica che il personale degli educatori-operatori presenti al campo non può fornire senza il supporto-presenza-supervisione di un familiare; le richieste di partecipazione relative a queste situazioni, verranno naturalmente valutate caso per caso ed accolte solo ed esclusivamente laddove si evidenzino chiaramente le necessità sopra descritte. Le adesioni dovranno pervenire alla Presidenza Regionale dell’Irifor su apposita scheda, direttamente dalle famiglie (tramite fax: 02-76.00.15.28 o e-mail: segreteria_irifor@uicilombardia.org) entro e non oltre il 24 giugno p.v.

Al ricevimento delle adesioni, si provvederà alla eventuale selezione sulla base dei seguenti parametri:

  1. a) data di ricezione
  2. b) provenienza (si cercherà di favorire la partecipazione di almeno una famiglia per ogni provincia lombarda).

Ulteriori informazioni sui soggiorni potranno essere fornite dalla responsabile dei Progetti Riabilitativi, Sig.ra Silvia Marzoli cell. 334-6340071 – E-mail silviamarzoli29@gmail.com (contattabile per telefono dalle ore 14.00 in poi).

Per maggiori dettagli, è possibile consultare la pagina dedicata presente sul sito web del Consiglio Regionale Lombardo Uici, raggiungibile al seguente url, dove è altresì disponibile il download delle schede di adesione:

http://www.uicilombardia.org/index.php/notizie/619-soggiorni-estivi-anno-2019

FID – Rinnovo cariche e Barbuto confermato presidente

Il 16 maggio si è tenuta a Roma l’assemblea del Forum Italiano sulla Disabilità che ha riconfermato Mario Barbuto nella carica di presidente e Antonio Cotura in quella di vice presidente.

Il Forum ha inoltre rinnovato il Consiglio direttivo e ha approvato la riforma dello Statuto che fa del FID un organismo più agile ed efficiente.

Il presidente Barbuto annuncia una sua lettera personale a ciascuno dei candidati al Parlamento europeo per chiedere un loro impegno preciso sui temi della disabilità, a partire dal libero esercizio del diritto di voto e di elezione da garantire a tutti in modo indipendente.

Le federazioni italiane delle persone con disabilità FAND e FISH, che costituiscono l’ossatura fondamentale del FID, hanno ribadito il loro fermo proposito di sviluppare modalità di dialogo e di concertazione per raggiungere posizioni comuni e condivise sui temi principali che riguardano milioni di persone con disabilità in tutta Italia.

Ancona – Accessibility Days 17-18 maggio 2019

Il 17 e il 18 maggio, presso il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, si terrà la terza edizione degli Accessibility Days, manifestazione volta a sensibilizzare sul tema dell’accessibilità chi si occupa di tecnologie digitali come sviluppatori, designer e maker, e aperta a tutti coloro a cui interessa l’argomento.
La due giorni prevede sessioni teoriche, laboratori pratici ed esperienze “sensoriali”, tra cui una “cena al buio” e visite guidate al Museo Omero.
Non mancherà il confronto con utenti con disabilità, che esporranno le loro esigenze di accesso a servizi e informazioni.
L’evento è organizzato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Sez. Territoriale di Ancona in collaborazione con DevMarche e Universal Access. Siete tutti invitati a partecipare.
Per informazioni e iscrizioni consultare il sito: https://accessibilitydays.it/it/

L’UICI e le istituzioni collegate, al Salone Internazionale del Libro di Torino 2019

L’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti, insieme alla Biblioteca Regina Margherita, alla Federazione Pro Ciechi e alla Stamperia di Catania, in collaborazione con Fondazione LIA, saranno presenti con un proprio stand al Salone Internazionale del Libro di Torino dal 9 al 13 maggio.

Il sistema di istituzioni presenti a Torino rappresenta parte della rete di collaborazioni sinergiche che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti intrattiene con le organizzazioni a essa collegate, al fine di garantire la piena inclusione scolastica, sociale e lavorativa delle persone con disabilità visiva… insieme per trasformare i limiti in punti di forza!

All’edizione del Salone del Libro di Torino che si apre il 9 maggio, alcune delle realtà del sistema parteciperanno per mostrare concretamente il fondamentale lavoro che svolgono per garantire alle persone con disabilità visiva il diritto di accedere alla lettura e alla cultura in generale.

Presso il nostro stand, S82, Padiglione 3, oltre a trovare tanto materiale informativo, grazie al personale presente, potrete soddisfare ogni vostra curiosità in merito alla cecità e all’ipovisione, conoscere le modalità e gli strumenti che consentono a chi ha problemi di vista di leggere e scrivere e partecipare ad attività coinvolgenti e stimolanti…, adatte per adulti e per piccini!

Per l’intera durata della manifestazione, inoltre, sarà attivo il laboratorio “Mi presti la tua voce?”. Insieme registreremo piccoli passi di grandi racconti del passato e daremo vita a un vero e proprio audiolibro che tutti i nostri utenti del Libro Parlato potranno ascoltare.

Mostreremo le tecniche di lettura ad alta voce, l’uso dei programmi audio e scopriremo insieme il piacere di leggere per gli altri.

Sono lieto di invitarti domenica 12 maggio, Sala Indaco 11.30-12.30, “Reading al buio”. Sarà un’esperienza emozionante che avvicinerà al mondo dell’accessibilità e farà conoscere le diverse modalità di lettura delle persone con disabilità visiva. Ospiti Francesca Pieri (DeA Planeta), Alice Basso (Garzanti) e Maria Clara Ori (Fondazione LIA).

Lunedì 13 maggio, invece, ti aspetto presso la Sala Magenta 12.00-13.00, per l’incontro “Perché produrre e-book accessibili?”. Raggiungere un bacino di lettori più ampio, migliorare qualitativamente i propri e-book ed essere conformi all’evoluzione della legislazione in materia: sono alcuni dei molti vantaggi per un editore di rendere il proprio catalogo accessibile a tutti. Partecipano Mario Barbuto (Presidente Fondazione LIA e UICI) Cristina Mussinelli (Segretario generale Fondazione LIA) e Denise Nobili (Fondazione LIA).

Irifor – Soggiorni per persone sordocieche

L’ I.Ri.Fo.R. anche quest’anno vuole favorire la possibilità di incontro per gli amici sordociechi e organizzerà due raduni, estivo e invernale, in collaborazione con la dottoressa Angela Pimpinella e con la competente Commissione UICI.

È importante individuare dei soggetti che possano partecipare e che devono possedere queste caratteristiche:

– Persone cieche con sordità (anche con protesi acustiche o impianti cocleari);

– Persone sorde con difficoltà visive (anche ipovedenti);

– Persone autosufficienti (senza deficit intellettivo o motorio);

– Persone che utilizzano questi sistemi di comunicazione: Malossi, List (lingua dei segni tattile), verbale, stampatello.

A breve verrà diffuso anche il programma preciso del raduno estivo e più in là il programma del raduno invernale.

Si prega di segnalare eventuali interessati all’indirizzo e-mail: segreteria.paladino@irifor.eu .