Odissea alle Gole con i ragazzi non vedenti

All’Odissea di domenica 1 settembre u.s. ha assistito un nutrito gruppo – una trentina – di non vedenti e ipovedenti guidato da Linda Legname, presidente del Centro Helen Keller, la scuola cani-guida di Messina. Linda Legname, dopo aver visto una delle prime repliche insieme con il presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto, ha organizzato la gita alle Gole nell’ambito di un Campo abilitativo dell’Uici.

Dopo lo spettacolo, gli attori si sono messi a disposizione dei ragazzi non vedenti e ipovedenti per far “vedere” i loro costumi. Una visione tattile, ovviamente, che passava dalle mani.

“Un’esperienza davvero strabiliante questa serata – ha detto Ignazio Grillo, trapanese, uno dei ragazzi del gruppo – perché prima abbiamo percepito suoni e odori della natura che ci hanno consentito di immergerci completamente in questo spettacolo. Ci sembrava quasi di vivere le vicende di Ulisse, di essere i suoi compagni di viaggio. E gli attori sono stati molto bravi nell’illustrare lo stato d’animo dei personaggi, facendoci immedesimare nei loro sentimenti. Un processo catartico che ci ha purificati interiormente”.

Anche Costanza Carnemolla, siracusana, ha parlato di “esperienza meravigliosa”.

“Nonostante – ha spiegato – fossimo reduci da un campo e avessimo pochissime ore di sonno, nessuno di noi si è annoiato. Anzi. Il tempo è stato gestito al meglio e io ho seguito con gusto lo spettacolo dall’inizio alla fine anche perché il regista ha saputo raccontare quest’Odissea in maniera diversa. Ogni scena era costruita in modo tale che si potessero percepire emozioni e sensazioni. Poi le voci degli attori, secondo me, erano affascinanti. E anche il fatto di aver seguito lo spettacolo seduti sul greto del fiume è stato bellissimo”.

“Dopo quindici giorni – ha raccontato Linda Legname – sono tornata a vedere l’Odissea con i miei ragazzi del Campo abilitativo. Avevo raccontato loro della mia esperienza qui alle Gole ed erano curiosi ed entusiasti. Così, tra le tante attività del Campo, dalle immersioni subacquee alla scherma, dall’autonomia personale a quella domestica, ci siamo voluti regalare anche quest’evento culturale. E vedere i ragazzi così entusiasti per lo spettacolo ci ha rafforzato nella convinzione che nei nostri Campi abilitativi vadano inserite attività dedicate a una cultura capace di raccontare la realtà che viviamo facendo riflettere”.

Foto di gruppo dei ragazzi non vedenti e ipovedenti insieme a Linda Legname e agli attori

Museo Omero – Progetto di Servizio Civile Universale

Il Museo Tattile Statale Omero accoglierà presso la propria sede 6 volontari in Servizio Civile Universale con il progetto “Museo Omero: patrimonio da condividere”.
I giovani interessati a dedicarsi a se stessi e agli altri con un progetto di Educazione e Promozione culturale, paesaggistica e ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport (Area Attività artistiche finalizzate a processi di inclusione) possono presentare domanda entro e non oltre le ore 14.00 del 10 ottobre 2019.
I volontari che parteciperanno al progetto potranno acquisire competenze altamente specifiche che saranno certificate dall’I.Ri.Fo.R, Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione onlus, e dall’ente proponente.
Il servizio ha una durata di 12 mesi per un monte ore totale annuo di 1145 (circa 25/30 ore settimanali su 5 o 6 giorni a settimana) e riconosce ai partecipanti un assegno mensile di 433,80 euro.

Requisiti di ammissione

Per l’ammissione alla selezione è richiesto al giovane il possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
  • aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
  • non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.

Modalità di ammissione

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domande on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.

Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 10 ottobre 2019.

Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione domanda sulla piattaforma DOL occorre essere riconosciuto dal sistema, che può avvenire in due modalità:

  • I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero e i cittadini di Paesi extra Unione Europea regolarmente soggiornanti in Italia possono accedervi esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale agid.gov.it/it/piattaforme/spid sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede.
  • I cittadini appartenenti ad un Paese dell’Unione Europea diverso dall’Italia o a Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein, che ancora non possono disporre dello SPID, e i cittadini di Paesi extra Unione Europea in attesa di rilascio di permesso di soggiorno, possono accedere ai servizi della piattaforma DOL previa richiesta di apposite credenziali al Dipartimento, secondo una procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.
    La scheda CV (in allegato, compilazione facoltativa) e una copia del documento di identità in corso di validità dovranno pervenire direttamente al Museo Omero attraverso email a segreteria@museoomero.it

NOTA BENE: È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile universale, da scegliere tra i progetti inseriti nel bando e tra quelli inseriti nei bandi regionali e delle Province autonome contestualmente pubblicati.

I colloqui per la selezione saranno effettuati entro il 10 novembre 2019 presso il Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana – Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona.

Info Per informazioni: cristiana.carlini@museoomero.it e la segreteria del Museo al tel. 071 2811935 (orari apertura dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00, martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00).

Scheda sintetica del progetto in allegato. Ulteriori dettagli al link: http://www.museoomero.it/main?p=servizio-civile-universale-invito-a-partecipare-2019

scheda elementi essenziali progetto

scheda cv facoltativo

 

Museo Omero – Proposte educative 2019-2020

Il Dipartimento Educazione del Museo Omero propone per l’anno 2019/2020 una serie di attività volte ad educare lo sguardo, il pensiero e le mani.

I nostri obiettivi: fare dell’arte un’esperienza piacevole per tutti, sentirsi bene nello Spazio-Museo.

Le attività sono con prenotazione obbligatoria: cellulare e whatsapp 335 569 69 85; e-mail: didattica@museoomero.it

Ecco le nostre proposte:

Per le SCUOLE di ogni ordine e grado: Percorsi bendati, laboratori con l’argilla, creazione di libri tattili, nozioni di Braille, incontri di arte e musica. Le attività sono pensate per essere accessibili a tutti: le persone con disabilità fisica, cognitiva e/o sensoriale partecipano insieme al gruppo classe. Comprendono un’iniziale visita guidata in collezione e una parte pratica e creativa in laboratorio.
Durata: 2 ore. Costo: euro 85 a classe.
Sono previsti inoltre percorsi educativi inclusivi gratuiti per le classi con alunni non vedenti o ipovedenti.

Vedi il dettaglio http://www.museoomero.it/main?p=servizi_educativi_laboratorio_scuole

Per le FAMIGLIE: Laboratori con la manipolazione dell’argilla per creare un quadro tattile, la creazione di una storia di famiglia tattile e un mini corso di ceramica (bambini nella fascia di età 4 – 12 anni); per ragazzi e genitori da 8 a 99 anni c’è il percorso bendato “Contemporaneamente Di-Segno”.
Durata: 2 ore. Costo: euro 4,00 a partecipante. Gratuito: bambini 0 – 4 anni, disabili e loro accompagnatori.
Costo mini corso di ceramica: 30 euro a famiglia. 
Queste attività, guidate dalle operatrici del Museo, si attivano per un minimo di 3 famiglie.

Poi ci sono percorsi gratuiti di scoperta pensati per tutti i bambini e un’offerta specifica per famiglie con bambini nello spettro autistico dai 3 ai 6 anni.

Vedi il dettaglio http://www.museoomero.it/main?p=servizi_educativi_famiglie

Per i GRUPPI composti da minimo 10 persone il Museo propone “Contemporaneamente Di-Segno”: un percorso bendato alla scoperta dell’arte contemporanea.
Durata: 1 ora. Costo: 3,50 euro a persona, esclusi bambini 0 – 4 anni, disabili e loro accompagnatori. Se siete meno di dieci persone non possiamo offrirvi una visita guidata… ma ugualmente un’esperienza indimenticabile e gratuita.
Vedi il dettaglio http://www.museoomero.it/main?p=servizi_educativi_gruppi

Per le PERSONE NON VEDENTI E IPOVEDENTI il Museo Omero offre un viaggio alla scoperta della scultura e dell’architettura, dal periodo classico al contemporaneo, mediante una selezione delle opere più rappresentative.
Per la singola persona non vedente la visita può essere strutturata sui desideri del visitatore privilegiando un’epoca o un autore di maggiore interesse.
Per i gruppi la visita prevede introduzioni esplicative per ogni sala con la possibilità di esplorare tattilmente le opere selezionate dall’operatore.
I singoli non vedenti e ipovedenti e i loro accompagnatori che giungono ad Ancona per visitare il Museo Omero possono godere di un pernottamento gratuito con prima colazione offerto dal Museo presso l’Hotel Fortuna. L’ospitalità non è prevista per i gruppi.

Vedi il dettaglio http://www.museoomero.it/main?p=servizi_educativi_non_vedenti

Per i CENTRI DIURNI E le ASSOCIAZIONI per persone con disabilità il Museo Omero progetta e realizza laboratori accessibili dedicati a persone con disabilità cognitiva, visiva, uditiva: “E tu… che ritmo sei?”, “Pagine sensibili”, “La compagnia del teatro”. I progetti sono tutti gratuiti. I percorsi possono essere adattati alle esigenze dei partecipanti. Il rapporto con l’operatore è garantito 1 a 6 per disabili; per i gruppi è 1 ogni 15, inclusi accompagnatori.

Vedi il dettaglio http://www.museoomero.it/main?p=servizi_educativi_centri-diurni

DIPARTIMENTO EDUCAZIONE: Manuela Alessandrini, Francesca Graziani, Francesca Santi, Anna Chiara Broggi.
Cellulare e whatsapp: 335 569 69 85
e-mail: didattica@museoomero.it
Responsabili progetti: Aldo Grassini, Andrea Sòcrati.
Ingresso al Museo: libero.
http://www.museoomero.it/main?p=servizi_educativi

Locandina delle Proposte 2019-2020

Locandina delle Proposte 2019-2020

Iniziative IAPB e collaborazione UICI

Sulla base di quanto previsto dal nostro statuto sociale che indica nella “prevenzione della cecità” una delle voci di maggior rilievo della nostra missione associativa, tenuto conto dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dalla nostra Assemblea Nazionale dei quadri dirigenti nel 2018 relativo alla gestione delle relazioni con IAPB, abbiamo cercato di sviluppare una nuova rete di contatti e rapporti sia con i vertici dell’Agenzia, sia con organizzazioni similari come CBM Italia e SI.GLA (Società Italiana Glaucoma) con la quale, in particolare, abbiamo definito un programma di azione comune in vista del 2020.

Con IAPB, in attesa che siano definitivamente chiarite le ben note vicende legate alla controversia giudiziaria relativa alle modalità di modifica dello statuto, abbiamo comunque stabilito di tornare a svolgere parte attiva in seno agli organi direttivi nazionali, sia pure nella posizione di semplice componente di minoranza.

Siamo comunque certi di poter raggiungere, nel tempo, più positive modalità di cooperazione e di cogestione della IAPB, in conformità con lo spirito dei padri fondatori dell’Agenzia e con le aspettative della cittadinanza tutta, interessata alle azioni di prevenzione da sviluppare, piuttosto che alle mere beghe e controversie legali alle quali siamo oggi condannati e raccomandiamo pertanto di non interrompere le attività comuni intraprese e anzi di svilupparne di nuove.

In questo spirito e con questi auspici, riteniamo appunto opportuno che le nostre strutture territoriali intrattengano positivi rapporti di collaborazione con IAPB, sviluppando iniziative comuni o aderendo alle campagne di prevenzione previste, purché non ci vengano richieste improprie sottoscrizioni di impegni che vadano oltre l’ambito specifico della singola iniziativa che rischierebbero di ledere il sacrosanto principio di autonomia che sezioni territoriali e sedi regionali dell’Unione devono comunque mantenere e tutelare.

Sulla base delle indicazioni sopra richiamate, invitiamo pertanto i nostri organi dirigenti regionali e territoriali a dare liberamente la propria adesione e ad assicurare l’indispensabile apporto dell’Unione alle iniziative comuni perché abbiano il pieno successo, in primo luogo per rendere un servizio ai cittadini italiani, in seconda istanza per contribuire a modificare e migliorare quel clima di reciproca collaborazione con IAPB particolarmente compromesso negli ultimi anni.

Museo Omero – Mostra Rabarama e i giovani artisti

Ultima settimana per visitare la mostra con visite guidate gratuite

Finissage con il laboratorio per famiglie “Cambio pelle”  

Al Museo Omero c’è tempo fino al 1 Settembre per visitare la mostra “Rabarama e i giovani artisti” presso la settecentesca Mole Vanvitelliana di Ancona, evento centrale dell’VIII edizione della “Biennale Arteinsieme – cultura e culture senza barriere”.  Ingresso libero e visite guidate gratuite tutti i giorni alle ore 18.

Le opere di Rabarama sono “Trans-azione B” e “In-cinta”: affascinanti lavori che rappresentano figure umane raccolte su se stesse in momenti di riflessione, con sguardi intenti e pensierosi su corpi intagliati e marchiati con forme e colori diversi.
Accanto alle opere dell’artista i lavori finalisti del Concorso Arteinsieme: dodici sculture di studenti dei Licei Artistici e delle Accademie di Belle Arti ispirate alla poetica di Rabarama, postazioni audio e video con i lavori musicali realizzati dagli studenti di Conservatori e Licei musicali e ispirati al tema dell’orchestra, con riferimento al maestro Michele Mariotti. Per la sezione Libri speciali in esposizione dieci libri multisensoriali realizzati dagli alunni degli Istituti comprensivi che hanno inventato storie ispirate ai due testimonial, le hanno tradotte in Braille e illustrate con immagini tattili.

Laboratorio per famiglie “Cambio pelle”

Per salutare le opere che ci tengono compagnia da giugno, domenica 1 settembre alle ore 17 vi proponiamo un laboratorio per famiglie con visita in mostra “Rabarama e i giovani artisti” e la lettura del libro tattile “Cambio pelle” realizzato dal Dipartimento Educazione del Museo Omero.
Seguendo la trama della storia di Pippo il Camaleonte e la fantasia dei bambini, sarà curioso realizzare il vostro animale preferito che cambia pelle e magari toccare un serpente con una folta pelliccia o un pulcino con la corazza!!!
Al termine dell’attività una sorpresa per grandi e piccoli.

La mostra è promossa dal Museo Tattile Statale OmeroTACTUS Centro per le Arti Contemporanee, la Multisensorialità e l’Interculturalità in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali tramite la Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, la Direzione Generale Musei – Servizio II – Gestione e Valorizzazione dei Musei e dei Luoghi della Cultura, la Direzione Generale Educazione e Ricerca – Servizio I, Ufficio Studi – Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio (Sed).

INFO MOSTRA E LABORATORIO

Ingresso libero.
Per l’ultima settimana di mostra l’orario di apertura è: martedì-sabato 17-20 domenica 10-13 e 16-20.
Visite guidate gratuite tutti i giorni alle ore 18.

Laboratorio con prenotazione obbligatoria entro venerdì 31 agosto al tel./whatsapp 335 56 96 985.
Età consigliata: 4-10 anni.
Costo: 4 euro a partecipante.
Gratuito: bimbi 0-4 anni, disabili e loro accompagnatori. Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28 Ancona
www.museoomero.it
#museoomero #arteinsieme2019  Facebook, Twitter, Instagram, Youtube

Irifor – Attività formative 2019-2020: Percorso di formazione base di tiflodidattica

La Sede Centrale dell’I.Ri.Fo.R. propone un percorso di formazione base di Tiflodidattica di 140 ore, articolato in 4 corsi di 35 ore ciascuno, frequentabili anche separatamente, così strutturato:

1. Inclusione scolastica dei non vedenti e degli ipovedenti;

2. Braille: prerequisiti e didattica;

3. Sussidi tiflodidattici e discipline scolastiche;

4. Tifloinformatica.

I corsi sono destinati ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado e agli educatori scolastici ed extra-scolastici. Per favorire la partecipazione, i 4 corsi saranno svolti in FAD, attraverso il sistema interattivo GoToMeeting, scaricabile gratuitamente da Apple Store e Play Store. Saranno create delle aule virtuali, nelle quali sarà possibile interagire con i docenti. Per una interazione pienamente soddisfacente, si dovrà disporre di connessione via cavo o rete wireless. Poiché GoToMeeting non è completamente accessibile, sarà opportuno che i corsisti con disabilità visiva siano  affiancati da un assistente.

I corsi saranno svolti in sequenza tra il 1° ottobre 2019 e il 13 febbraio 2020. Le lezioni saranno tenute nei giorni centrali della settimana, dalle 15:00 alle 18:00. Tutte saranno registrate. Le presenze saranno accertate tramite tracciamento. Sarà rilasciata certificazione delle competenze ai corsisti che avranno frequentato almeno 24 ore su 35 e avranno superato la prova finale, da svolgersi in presenza. 

In calce ed in allegato, i dettagli didattici ed organizzativi dei 4 corsi, che, a breve, saranno pubblicati anche sulla piattaforma del MIUR “SOFIA”.

Per fruire di uno o più corsi, occorrerà inviare una richiesta di iscrizione a: archivio@pec.irifor.eu

indicando:

1.Il titolo (o i titoli) del corso (o dei corsi) di proprio specifico interesse;

2. Nome e Cognome;

3. Indirizzo postale;

4. Indirizzo digitale;

5. Numero di telefono;

6. Qualifica

(Se docenti, si prega di specificare se di ruolo, abilitati, a contratto a tempo determinato, con specializzazione per le attività di sostegno didattico, assegnati su posto comune, su posto di potenziamento o su posto di sostegno. Se educatori, si prega di specificare se scolastici e/o extrascolastici).

Alla richiesta di ammissione andrà allegata, pena l’esclusione, la ricevuta di pagamento della quota di iscrizione, fissata in € 80,00 a corso.

Il pagamento potrà essere realizzato tramite la Carta del Docente oppure tramite versamento sul conto corrente dell’Istituto, IBAN: IT 15 H 07601 03200 000034340000.

Gli iscritti riceveranno, al proprio indirizzo digitale, le credenziali di accesso e le comunicazioni che si renderanno eventualmente necessarie.

Le informazioni fornite con la richiesta di iscrizione saranno tutelate ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

La proposta nasce dall’esigenza, largamente avvertita, di dotare il personale docente ed il personale educativo delle conoscenze, teoriche e strumentali, minime indispensabili per sostenere efficacemente i bambini, gli alunni e gli studenti con disabilità visiva nei percorsi di apprendimento e di formazione. Si prega, perciò, di collaborare al successo dell’iniziativa, sollecitando l’attenzione e l’iscrizione di tutti i potenziali interessati.

Di seguito, il percorso formativo nel dettaglio:

INCLUSIONE SCOLASTICA DEI NON VEDENTI E DEGLI IPOVEDENTI: Allegato 1

BRAILLE: PREREQUISITI E DIDATTICA: Allegato 2

SUSSIDI TIFLODIDATTICI E DISCIPLINE SCOLASTICHE: Allegato 3

TIFLOINFORMATICA: Allegato 4

Irifor – Percorso di formazione base di tiflodidattica, di Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Autore: Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Siamo lieti di poter comunicare anche ai lettori della stampa associativa il lancio di un corso di tiflologia che si rivolge ai docenti in servizio, agli assistenti scolastici e post scolastici.

Sono 140 ore di formazione suddivise in 4 corsi da 35 ore. Il corso sarà svolto in FAD e vedrà la partecipazione dei massimi esperti della materia. Saranno quindi create delle vere e proprie aule virtuali, nelle quali sarà possibile interagire con i docenti. Il corso si concluderà con una prova in presenza per verificare le competenze acquisite. I 4 corsi, frequentabili anche separatamente, saranno così strutturati:

1. Inclusione scolastica dei non vedenti e degli ipovedenti;

2. Braille: prerequisiti e didattica;

3. Sussidi tiflodidattici e discipline scolastiche;

4. Tifloinformatica.

La proposta nasce dall’esigenza, largamente avvertita, di dotare il personale docente ed il personale educativo delle conoscenze, teoriche e strumentali, minime indispensabili per sostenere efficacemente i bambini, gli alunni e gli studenti con disabilità visiva nei percorsi di apprendimento e di formazione.

Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla costruzione di questa proposta e in particolare i coordinatori della Commissione Nazionale “Istruzione e Formazione” dell’Uici, il Presidente Nazionale, tutti i docenti.

Confidiamo nella collaborazione di tutti affinchè questo corso venga diffuso sul territorio anche perché i docenti in servizio potranno acquistarlo con la carta del docente tramite la piattaforma SOFIA del MIUR.

Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Vice Presidente e Direttore scientifico Irifor 

Irifor – La tiflologia come guida per il cammino scolastico di ciechi e ipovedenti, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

L’Istituto crede profondamente nella necessità di favorire la cultura tiflologica per migliorare l’integrazione scolastica e sociale dei nostri ragazzi e per questo ha dato vita a due iniziative:

Una convenzione con Erickson Italia e un libro su Mario Mazzeo. Della prima parlerò in un apposito articolo.

Il libro curato da Marco Mazzeo e Ersilia Bosco, rispettivamente figlio e moglie di Mario, si compone dei suoi scritti principali. Il volume uscirà entro fine settembre e sarà ufficialmenmte presentato al cconvegno Erickson di novembre a Rimini. Il volume sarà disponibile in cartaceo, CD audio,  ibook, a caratteri ingranditi e in braille.

Per ricordare chi era questo amico, riporto qui di seguito il ricordo che di lui scrisse un altro grande amico dell’integrazione scolastica e dirigente associativo: Enzo Tioli. Chiudo con un ricordo che di Mario fece una famiglia da lui seguita. Per sapere quando uscirà il volume tenete sotto controllo il nostro sito e i nostri social oltre che la stampa associativa.

Spero che tutti sapremo diffondere questo libro affinchè cresca la cultura dell’integrazione scolastica.

RICORDO DI MARIO MAZZEO

Con la drammatica scomparsa di Mario Mazzeo, la tiflologia italiana perde, senza ombra di dubbio, uno dei suoi massimi cultori: l’uomo che, negli ultimi quindici anni, con maggior impegno, assiduità ed efficacia, si è prodigato per diffonderla, per spiegarla, per darle una connotazione di grande calore umano. Con l’improvvisa scomparsa di Mario Mazzeo, “Tiflologia per l’integrazione”, perde uno dei suoi più validi e preziosi collaboratori.

Con la scomparsa di Mario Mazzeo noi tutti perdiamo un amico carissimo, sempre disponibile ad ascoltare, a comprendere, ad aiutare…

Mario aveva soltanto 54 anni e stava attraversando quella fase dell’esistenza nella quale i grandi intellettuali riescono a dare il meglio di sé. Ne dà sicura testimonianza l’eccezionale mole di lavoro che egli riusciva a svolgere, benché da qualche anno fosse afflitto da un male che gli imponeva inaudite sofferenze, sopportate con stoica serenità.

Dopo la cessazione dei corsi di specializzazione, presso l’Istituto “A. Romagnoli”, dove egli era stato apprezzato docente, Mario, quasi presagisse di poter disporre di poco tempo ancora, aveva moltiplicato i suoi impegni.

Svolgeva attività di libero professionista, a Roma, come psicologo.

Le sue collaborazioni con riviste specializzate sui problemi dell’handicap non si contano.

Da anni, provvedeva gratuitamente alla redazione di “Gennariello”, il glorioso mensile che, fin dal 1925, accompagna i bambini ciechi e che egli era riuscito a far amare anche dagli adulti.

Prestava opera di consulenza psicopedagogica a molte sezioni provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi, assumendo direttamente la cura di casi particolarmente gravi e complessi.

Il contributo che Mario ha dato, fino all’ultimo, ai gruppi speciali di lavoro ed alle commissioni dell’Unione è risultato sempre determinante.

Parlatore affascinante, Mario era richiestissimo, come docente nei corsi di specializzazione e di alta qualificazione per gli insegnanti, come relatore nei convegni, come conferenziere. La chiarezza dei concetti, fondata su di una preparazione vasta e profonda, la vivacità dell’esposizione, il caldo senso di umana simpatia che egli sapeva suscitare, trasformavano sistematicamente gli incontri con lui in occasioni per l’approfondimento ed il chiarimento anche dei problemi più delicati. Inevitabilmente, al termine di ogni incontro, Mario riusciva a conquistarsi una nuova nutrita schiera di ammiratori.

Dedicò un’attenzione particolarissima ai problemi formativi ed esistenziali degli ipovedenti, per i quali suggeriva possibili soluzioni, sulla base dei propri vissuti personali, rivisitati alla luce di una sicura dottrina.

I problemi della cecità sono sempre stati affrontati da lui con chiarezza di vedute e con grande sensibilità. Egli non ha mai tentato di nasconderne la gravità delle conseguenze e dei condizionamenti, la cui incidenza risulta più drammatica in determinate fasi dell’esistenza, come l’infanzia, l’adolescenza e la vecchiaia. Comunque, sapeva anche indicare prospettive rasserenanti.

Riusciva sempre a far emergere la dimensione umana dei problemi, dando ai suoi interlocutori (fossero essi giovani ciechi o genitori di bambini ciechi) la certezza di poter trovare in se stessi le risorse per superare anche le più difficili situazioni.

La fiducia incrollabile nella forza dello spirito e la ferma convinzione di non potersi sottrarre al dovere di tener fede agli impegni hanno condotto Mario Mazzeo a profondere tutte le sue energie, fino all’ultimo momento.

Mario ci ha lasciato la mattina di giovedì 1° marzo, tornando in aereo da Trieste, dove aveva partecipato ad un incontro di studio.

Eccezionale è stata la sua vita; degna di un apostolo è stata la sua fine.

(Enzo Tioli)

I GENITORI RICORDANO MARIO MAZZEO

Ci siamo sempre dati del “lei”, ma ora che le distanze non hanno più alcun peso, diamoci del “tu”, caro Mario.

Hai percorso negli ultimi anni un cammino davvero impervio: ho cercato di farti sentire la nostra stima e la nostra partecipazione alla tua grande sofferenza. Lottare contro un male che ti divora giorno dopo giorno e vivere comunque intensamente la propria professione fino alla fine, è qualcosa che solo poche persone sono in grado di fare. Tu lo hai fatto, Mario! Lo hai fatto e per renderti utile agli altri e per essere utile a te stesso, per non ripiegarti in uno sterile compatimento o in una angosciante attesa dell’evolversi della vicenda.

Non so se tu fossi “credente”; certo è che non ti dispiaceva che io pregassi per te. “Proviamole tutte, professore! Perché no?” – mi dicesti una volta in proposito tra il serio ed il faceto. Rimasi un po’ perplesso, ma poi capii che era un modo per sdrammatizzare un po’ la cosa.

Oggi prego il Signore che ti doni la gioia promessa ai giusti. Perché giusto tu sei stato, per quanto mi risulta dal conoscerti in tante occasioni. Giusto mi sei apparso nei tuoi discorsi e nel tuo modo di vivere. Mai presuntuoso, né ricco, né distaccato, sempre e invece preoccupato di indicarci il corretto percorso per far compiere a Cristina ulteriori passi avanti e per dare a noi maggiore serenità.

Grazie Mario! Grazie di tutto! Possa ciò che hai fatto con gratuita disponibilità per noi, in quindici anni di preziosi incontri da te a Roma o da noi a Foggia, meritarti il gratuito amoroso abbraccio del Padre che è nei Cieli. Non ch’io abbia validi elementi per ritenerlo, ma quand’anche la tua speranza in una dimensione ultraterrena fosse buia come i tuoi occhi di cieco, sono certo che il Padre ti ha aperto gli occhi e ti ha abbracciato contento di te e del tuo impegno per i tuoi fratelli.

Hai voluto essere subito “polvere”, senza attendere la lenta inesorabile dissoluzione, perché sei sempre stato persona dalla scelta decisa e totale. Per noi sei non “polvere”, ma presenza viva. Posso assicurarti che il nostro ricordo di te è più che mai vivo: è Cristina a richiamarti spesso alla nostra memoria; Cristina con i suoi problemi, con i suoi comportamenti di difficile interpretazione, per i quali non possiamo più contare sul tuo aiuto. Ma, ricordando e rileggendo le tue osservazioni, i tuoi consigli, rivedendo con gli occhi della mente il tuo sorriso benevolo e rassicurante, ci pare di trovare il bandolo della nuova matassa e di svolgerne il filo un po’ per volta.

Mario, dacci ancora una mano! Facci un gran favore! Cosa? Beh, chiedi al Signore di guidarci sempre nel nostro cammino e con la tua preghiera, gradita al Signore, otterrai per noi più di quanto possiamo sperare!

Un affettuoso abbraccio, caro Mario!

Vito, Maria e Cristina Pacillo

Estate. Tempo di vacanza e riflessione, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Scrivo queste poche righe per condividere, se qualcuno avrà la pazienza di leggerle, alcuni pensieri.

Prima di tutto voglio augurare buone vacanze a tutte e a tutti. Auguro buone vacanze anche a tutti coloro che collaborano e lavorano per la nostra famiglia associativa; poi, auguro a tutti i colleghi dirigenti e alle socie e ai soci una vacanza serena.

Penso, però, che non vi sia tempo migliore delle vacanze per fermarsi a riflettere e, come si dice, a farsi un esame di coscienza.

Non credo che dovremmo riflettere sulla nostra vita ma su alcuni temi portanti della nostra associazione certamente sì.

Penso che per una buona riflessione dovremmo farci guidare da queste quattro chiavi:

ci vuole continuità, coerenza, condivisione e non bastano le sole risposte tecniche.

Se la nostra riflessione si circostanzia su queste chiavi ci porterà sicuramente a dei risultati.

Io credo di poter dire che la chiave a cui ho certamente dato seguito è la quarta: non bastano le sole risposte tecniche.

Ho impegnato nella mia attività, tutta la mia passione e il mio amore per l’associazione e in particolare per l’I.Ri.Fo.R.

Le altre chiavi qualche problema me lo pongono perché, mentre riesco a valutare la mia continuità, le altre due chiavi non riesco a valutarle e spero che possano essere valutate da chi mi legge o da chi mi ha dato fiducia prima come dirigente locale, poi come dirigente regionale e infine come dirigente nazionale.

Tutti noi che sentiamo di poterci e doverci impegnare a ogni livello dobbiamo mettere al centro queste chiavi per poter rispettare chi, davvero, deve essere al centro del nostro agire: le persone.

Molto spesso, presi dal vortice del lavoro si perdono di vista le persone e questo ci porta lontano dal nostro compito primario.

Riusciamo anche a compiere azioni rilevanti su vari aspetti ma poi ci accorgiamo che chi ci osserva non sempre può comprendere cosa stiamo facendo o cosa stiamo cercando di comunicare.

Mi sono accorto, in alcune occasioni, che le mie azioni erano arrivate in modo distorto o impreciso ma non per cattiveria bensì proprio per la frenesia del nostro operare.

Allora, oggi che il riposo ci fornisce l’occasione, potremmo fermarci a riflettere sul nostro essere dirigenti proprio in base a queste quattro chiavi anche se da questa riflessione potrebbe scaturire qualche sorpresa poco piacevole per noi ma positiva per l’organizzazione.

Sembrerà strano ma vi propongo delle letture che vi stupiranno:

vi propongo lo Statuto sociale dell’Unione, dell’I.Ri.Fo.R e i relativi regolamenti.

Se lo faremo con il giusto approccio potremo ricavarne utili spunti di riflessioni che alla ripresa ci potrebbero aiutare per prepararci con maggiore forza all’anno del centenario e del Congresso.

Mi piace suggerire, e cercherò di farlo a mia volta, di leggere questi documenti calandoci dentro le quattro chiavi.

Un’altra lettura potrebbe essere quella delle mozioni congressuali e delle relazioni consuntive e programmatiche dei vari anni.

Credo di poter dire che, senza tema di smentita, si sia fatta tanta strada dal 2015 ma se si pensa a cosa ci siamo impegnati a compiere, molta strada abbiamo da fare.

Abbiamo un vantaggio, possiamo non perdere tempo in cerca di una guida perché la guida c’è e ha tutte le patenti per una guida capace e sicura.

Possiamo e dobbiamo lavorare sulle idee, sulle strategie e sulle persone che queste idee e queste strategie devono attuare guidate da un presidente capace, sicuro e determinato come Mario Barbuto. Tutti insieme, in modo condiviso e collegiale dovremo portare questa nostra grande casa nel futuro.