Alto Adige – Prevenzione Coronavirus

Autore: Valter Calò

Ai soci ed utenti dell’Unione Ciechi ed Ipovedenti Alto Adige
In linea con le circolari Provinciali e le normative Nazionali sull’operare dell’Ufficio Sezionale dell’Unione Ciechi e Ipovedenti sito in Via Garibaldi 6 a Bolzano vengono apportate le seguenti linee preventive, dall’applicazione immediata, 10 marzo 2020 ore 10:00:
– in ufficio può entrare solo un utente alla volta e se accompagnato, l’accompagnatore deve rimanere nel corridoio interno della nostra sede;
– all’interno dei nostri uffici non possono essere presenti più di due persone esterne, ovvero non dipendenti;
– all’interno del nostro ufficio le persone, dipendenti, soci o persone esterne alla nostra associazione, dovranno stare ad una distanza minima di un metro;
– in ogni vano interno della sezione, non possono essere presenti più di due persone, sia dipendenti che persone socie o esterne alla nostra associazione;
– ogni persona che entra nella nostra sede, deve sottoporsi alla disinfezione delle mani;
– persone con sintomi di malattia, non possono entrare nella nostra sede;
– si invitano gli utenti, se possibile, a non venire di persona, ma contattare telefonicamente al n. 0471-971117 o tramite email all’indirizzo info@unioneciechi.bz.it il nostro personale;
– ogni due ore, il personale dipendente deve arieggiare, per minimo 15 minuti, tutta la sezione;
– l’igienizzazione giornaliera delle scrivanie è compito del personale dipendente, mentre per gli ambienti, provvederà la ditta incaricata;
– il personale dipendente e i consiglieri sezionali, devono rispettare e far rispettare tutte queste pratiche preventive dettate dalle linee guida.
Queste regole comportamentali, rimangono in vigore secondo le normative vigenti, sarà premura dell’Unione informare sui loro cambiamenti o la loro revoca.
Info:
Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Alto Adige ONLUS/APS
Tel.: 0471-971117, e-mail: info@unioneciechi.bz.it
Web: www.unioneciechi.bz.it

Il Presidente UICI Alto Adige, Valter Calò

Lazio – Convenzione Centri odontoiatrici OIS

Si informa che il Consiglio Regionale del Lazio ha stipulato una vantaggiosa convenzione con i Centri OIS, 5 cliniche odontoiatriche romane specializzate in implantologia, offrendo una grande opportunità ai nostri associati, dipendenti e familiari. 

VANTAGGI ESCLUSIVI DELLA CONVENZIONE:

  • check up completo della salute dentale;
  • sconto 15% sul listino centri OIS in vigore;
  • preventivo gratuito e senza impegno previa visita diagnostica;
  • pulizia dei denti (detartrasi) a €39;
  • kit di igiene;

Per appuntamenti e informazioni è possibile contattare il sig. Marco Natalini al numero 3457995876.

Si ricorda che la convezione è rivolta a tutti i soci, i dipendenti e ai loro familiari. Per usufruire della suddetta convenzione è necessario esibire la lettera in allegato o la tessera associativa.

Allegato

Allegato

Di seguito l’elenco delle sedi dei centri OIS:

Centro OIS CENTOCELLE
Dir. Sanitario: Dott. Favoriti Mario
V.le della Primavera, 16/b (00172 Roma)
MERCATO RIONALE-SCALA ANGOLO FARMACIA
info@centroisprimavera.it

CENTRO OIS CORNELIA
Titolare studio: Dott. Favoriti Mario
Via B. da Sassoferrato, 6 (00165 Roma)
info@centroiscornelia.it

CENTRO OIS SAN PAOLO
Dir. Sanitario: Dott. Massimilla Michele
Via Laurentina, 1/d (00145 Roma)
info@centroisanpaolo.it

CENTRO OIS LIDO DI OSTIA
Dir. Sanitario: Dott. Giorgi Demetrio Lorenzo
Via Isole del Capo Verde, 322 (00121 Lido di Ostia)
info@centroisostia.it

CENTRO OIS ODERISI DA GUBBIO (zona Marconi)
Titolare studio: Dott. Staffoli Simone
Via Oderisi da Gubbio, 137
info@centroisoderisi.it

Marche – Giovani non vedenti a lezione di sport con Daniele Cassioli

Il campione paralimpico di sci nautico al Museo Omero per promuovere l’attività sportiva tra i bambini e i ragazzi ciechi e ipovedenti in un evento organizzato da Uici Marche, Uici Ancona, Lions Club di Jesi e dalla sua associazione

Da qualche anno gira l’Italia per incontrare i più piccoli e offrire nuove opportunità a bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti, con la consapevolezza che la sua storia può essere di stimolo per altre persone nella sua stessa condizione. Lui è Daniele Cassioli, classe 1986, cieco dalla nascita per una retinite pigmentosa che però non gli ha impedito di diventare fisioterapista e di imparare a ‘volare’ sull’acqua così bene da essere considerato il più grande sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi, con 25 titoli mondiali, 25 titoli europei e 39 titoli italiani.

E proprio per raccontare la sua straordinaria esperienza e cercare di avvicinare quanti più giovani con disabilità visiva allo sport, Daniele sarà ad Ancona il prossimo 22 febbraio per un evento gratuito ospitato dal Museo Tattile Statale Omero e promosso dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti delle Marche, dalla sezione territoriale Uici di Ancona, dal Lions Club di Jesi e dalla sua associazione ‘Real Eyes Sport’ che si occupa proprio della promozione sportiva tra i giovani. Ingresso dalle 15.30, adesioni entro il 20 febbraio a Uici Marche (uicmarc@uiciechi.it o 071.53144).

“Siamo davvero felici per la presenza di Daniele Cassioli ad Ancona in questa tappa marchigiana del suo ‘tour’ – commenta la presidente regionale Uici, Alina Pulcini –. Lo sport è uno strumento utilissimo per contrastare l’isolamento in cui rischiano di cadere i nostri ragazzi, per avvicinarli ai loro coetanei e permettere loro di sviluppare in modo armonico il corpo e le potenzialità”.

“E’ la mia prima volta nella Marche per occasioni di questo genere – racconta Daniele – e sono molto contento che anche questo territorio si stia muovendo per la promozione dello sport tra i bambini che non vedono. Credo che la cosa più utile per il bene dei più giovani sia proprio fare squadra e vivere le esperienze. L’obiettivo più grande della nostra associazione? Che i bambini escano più spesso di casa. Perché il mondo che frequenteranno da adulti è il mondo di tutti e se da una parte si cerca di promuovere un ambiente su misura per loro, arriverà il momento in cui dovranno affrontare le difficoltà ‘esterne’ in un mondo diverso, più grande. La pratica sportiva può allenarli e prepararli ad entrare in quel mondo con un passo diverso e una marcia in più”.

Trasmissione su SlashRadio per redazione dei programmi di intervento di Servizio Civile Universale e progettazione anno 2020

Con comunicato n. 9 del 16 gennaio u.s. è stato dato conto della costituzione di un Gruppo nazionale di lavoro e consulenza di supporto all’Ufficio di Servizio Civile della Presidenza Nazionale UICI e alle strutture territoriali, per curare tutti gli adempimenti connessi alla Programmazione e alla Progettazione 2020 secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 40/2017, dal “Piano triennale 2020 – 2022 e dal Piano annuale 2020 per la programmazione del Servizio Civile Universale” e dalla Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 9.12.2019.

Il Gruppo è al lavoro per individuare una proposta univoca di programma da utilizzare quale piattaforma per la presentazione dei progetti entro i termini previsti dalla normativa, e, conseguentemente, un nuovo schema di proposta progettuale da adottare per tutte le strutture territoriali che vorranno partecipare al prossimo bando con scadenza 31.03.2020..

A tal fine, visto il notevole sforzo occorrente in termini di predisposizione di progettualità idonea e utile a tutti i territori, per consentire a le Strutture partecipanti: Sedi Regionali, Sezioni territoriali, Biblioteca di Monza, I.Ri.Fo.R. e U.N.I.Vo.C siano il più possibile coinvolte nella stesura definitiva della proposta, il Gruppo è pronto a illustrare e condividere per punti una bozza programmatica, nel corso di un incontro da svolgersi su SlashRadio dalle 15.00 alle 18.30 nella giornata di Giovedì 13.02.2020.

All’incontro sono invitati a partecipare i responsabili della progettazione del Servizio Civile Universale delle Sedi Regionali e delle Sezioni territoriali oltre che degli enti di accoglienza come Irifor Nazionale, Univoc nazionale e Biblioteca di Monza.

Preparazione e organizzazione prossime assemblee sezionali, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

al fine di facilitare le operazioni connesse all’organizzazione e allo svolgimento delle prossime assemblee sezionali, nella speranza di ridurre al minimo le possibili interpretazioni difformi delle nostre regole statutarie e regolamentari, in allegato, una sintetica guida che potrà aiutare i dirigenti territoriali e tutti i nostri soci per una primavera serena di confronto e di dibattito, anche nel rispetto del clima solenne di celebrazione del centenario di fondazione della nostra Unione.

Con l’occasione, auguro a tutte e a tutti di trascorrere con gioia e solennità il periodo che ci attende nello svolgimento delle nostre assemblee e delle manifestazioni per il nostro centesimo compleanno.

Un grande abbraccio e a presto

Allegato – Elezioni sezioni territoriali

Lombardia – La riqualificazione professionale: un’opportunità in una sfida, di Massimiliano Penna

Autore: Massimiliano Penna

Se l’istruzione rappresenta il primo e fondamentale passo del lungo percorso che dovrebbe portare ad una vera inclusione sociale, il lavoro rappresenta lo strumento per eccellenza attraverso il quale la stessa si può realizzare.

Da sempre l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), tanto a livello centrale quanto a livello periferico tramite le proprie strutture territoriali, è costantemente impegnata nell’affrontare il delicatissimo tema del lavoro per far sì che alle persone con disabilità visiva vengano garantite, compatibilmente con le problematiche che la disabilità visiva comporta, occasioni per mettere alla prova le competenze acquisite e raggiungere la piena realizzazione personale.

Per decenni le professioni cosiddette “tradizionali” come quella del centralinista hanno costituito un valido sbocco lavorativo; tuttavia i mutamenti del mercato del lavoro portati sia dalla crisi economica sia dall’avvento delle nuove tecnologie impongono profonde riflessioni, così da poter individuare azioni idonee ad individuare nuove occasioni di inserimento lavorativo per chi si affaccia sul mercato del lavoro e, per chi già vi è inserito, favorire quanto più possibile percorsi di riqualificazione professionale che permettano di continuare a svolgere la professione con le modalità che le nuove esigenze impongono.

L’avvento dei moderni strumenti tecnologici ha portato con sé enormi vantaggi impensabili fino a pochi decenni fa (basti pensare alla moltitudine di informazioni acquisibili tramite la rete internet), ma nel contempo rappresenta una continua sfida per le categorie deboli, le quali, per non essere escluse, necessitano di costanti adattamenti delle tecnologie assistive.

A livello regionale, fra il 2017 e il 2018 l’UICI Lombardia è stata impegnata quale capofila all’interno del progetto a valenza regionale “Azioni di sistema”.

Il progetto ha rappresentato un momento di enorme valore, in quanto ha consentito di attuare una profonda riflessione sull’attuale situazione lavorativa delle persone non vedenti ed ipovedenti in Lombardia.

“Avvalendoci della pluriennale esperienza dell’Istituto dei Ciechi di Milano in materia di servizi al lavoro – dichiara il Presidente Regionale UICI della Lombardia Nicola Stilla, sono stati attuati interventi volti a favorire non solo l’inserimento lavorativo, ma anche il mantenimento lavorativo tramite percorsi di riqualificazione professionale. Il lavoro – prosegue Stilla – in questo caso ha rappresentato ovviamente lo scopo del progetto, ma al tempo stesso ha fatto da strumento che ha permesso, per la prima volta, la predisposizione di linee guida in materia di inserimento e mantenimento lavorativo, che potranno essere utilizzate da noi come associazione in sede di confronto con gli enti preposti, nonché dalle aziende disponibili ad inserire nel personale persone con disabilità visiva. La nostra azione prosegue poi quotidianamente con l’attuazione di ogni sforzo per individuare gli spazi più adatti a favorire l’inserimento lavorativo, ma il primo elemento da cui partire è la disponibilità delle aziende. Sul versante della riqualificazione, poi, non sempre vi è la disponibilità dei soggetti interessati e di conseguenza risulta evidente che da parte nostra sia necessaria anche una forte azione di tipo culturale. Naturalmente anche in questo caso la disponibilità delle aziende è il punto da cui partire e da parte nostra vi è la piena disponibilità a mettere a disposizione, ove venga richiesto, tutte le conoscenze in nostro possesso e tutta l’esperienza maturata in materia. Da parte nostra vi è sempre stata e vi sarà anche in futuro piena disponibilità al dialogo e al confronto come ad esempio avviene da tempo con tutte le sedi territoriali dell’Agenzia delle Entrate, al fine di predisporre interventi di riqualificazione professionale che siano realmente rispondenti ai nuovi assetti organizzativi. Il mercato del lavoro – conclude Stilla – negli ultimi anni ha subito profondi mutamenti sia per via della pressante crisi economica, sia in conseguenza della diffusione delle moderne tecnologie e restare al passo con i suddetti cambiamenti, ove ve ne siano le opportunità, diventa fondamentale ancor di più per le categorie deboli”.

Anche a livello nazionale la riqualificazione professionale per l’UICI rappresenta una delle priorità. Dall’anno scorso, infatti, è in atto un costante confronto con l’Agenzia delle Entrate, volto a predisporre percorsi di riqualificazione che permettano ai centralinisti telefonici di trovare nuovi spazi lavorativi compatibili con i nuovi assetti dell’ente.

“In primo luogo – dichiara il Vicepresidente Nazionale UICI Stefano Tortini – abbiamo proceduto ad una attenta indagine conoscitiva della situazione dei dipendenti con disabilità visiva presso l’ente anche al fine di verificare la disponibilità degli stessi ad intraprendere un percorso di questo tipo. La sfida che ci attende sarà delle più ardue in quanto, una volta pianificati gli interventi di concerto con la stessa Agenzia delle Entrate, saremo chiamati a predisporre percorsi formativi calibrati sulle singole situazioni. Dietro ogni lavoratore c’è infatti un insieme di potenzialità e di attitudini personali che vanno ben oltre la disabilità e anche in questo caso sarà nostro compito interpretare al meglio le singole situazioni”.

La figura del centralinista telefonico è ormai cambiata; i servizi automatizzati e l’instradamento diretto delle chiamate fanno sì che non sia più indispensabile un addetto preposto esclusivamente alla gestione delle chiamate stesse. Sarà allora indispensabile predisporre percorsi di riqualificazione che puntino a formare delle figure in grado di interagire col pubblico e soddisfare le diverse richieste avvalendosi dei moderni strumenti informatici.

Tutto ciò rappresenta sì una sfida, ma anche uno stimolo per mettere a frutto le migliori competenze presenti all’interno dell’Associazione, in vista di un obiettivo fondamentale sia dal punto di vista personale di ogni lavoratore che collettivo: l’inclusione sociale.

Marche – “Sussurri di vento” il nuovo libro di Augusta Tomassini, settima raccolta in tour in tutta Italia

La poetessa non vedente di Fossombrone, consigliere Uici Marche, racconta la sua ultima opera in un evento in programma per venerdì 31 gennaio all’Alexander Museum

“Il 31 gennaio sarò a Pesaro, all’Alexander Museum, a presentare l’ultimo nato, ‘Sussurri di vento’, che porterò l’8 febbraio anche alla Soms di Domodossola, dove ci saranno ad attendermi molti amici, tra cui Emanuela, la figlia di Alda Merini”.

E poi Sorrento, Gradara e la distribuzione internazionale che vede le sue poesie a San Pietroburgo, Londra, Budapest, Varsavia e anche in India. Mentre in tarda primavera uscirà la quarta raccolta ‘Mi chiamo per nome’ tradotta in spagnolo con la casa editrice Bertoni di Perugia e che sarà distribuita anche in Spagna, Argentina e probabilmente in Messico. “In mezzo ci sono viaggi in giro per l’Italia a ritirare riconoscimenti”.

L’agenda di Augusta Tomassini racconta la vita di una donna forte come le sue passioni, che non si è data per vinta e ha affrontato a viso aperto tutte le avversità: dai dolori che non le sono stati risparmiati alla Retinite pigmentosa che un po’ alla volta le ha portato via la vista, ma non la voglia di raccontare i suoi giorni e i sentimenti che li permeano.

“La copertina del nuovo libro è un dipinto realizzato da una mia carissima amica, Roberta Del Prete – spiega la poetessa di Fossombrone indicando i colori tenui e i tratti che richiamano l’Impressionismo -. L’appuntamento di Pesaro sarà particolarmente emozionante perché i versi saranno affidati a una lettrice d’eccezione: mia nipote Anita, di 10 anni”.

L’evento è in programma nella sala degli Specchi, dalle 19.00, con ingresso libero ed è solo il primo dei tanti appuntamenti in agenda. Completata l’ultima raccolta, edita dalla casa editrice Pegasus Edition di Cattolica, Augusta, che è anche componente della Commissione per le Pari Opportunità della Regione Marche e consigliere Uici Marche (Unione Ciechi e Ipovedenti), è già al lavoro sull’ottavo libro “che sarà qualcosa di diverso perché i versi partiranno da una immagine”.

La scrittura per Augusta “è qualcosa che mette l’anima in trasparenza, sussurra il linguaggio delle emozioni. Impossibile scrivere senza seguire i moti del cuore. I versi sono specchio dell’anima”.

Copertina libro

Copertina libro

Sicilia – Progetto “Inclusione per la valorizzazione del capitale umano e del territorio”

Il Consiglio Regionale Siciliano dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Onlus Aps, in qualità di Ente Capofila, unitamente all’IRIFOR Sicilia Onlus e all’Agenzia di Promozione Lavoro “Plurimpresa” s.r.l. ha avuto ammesso a finanziamento, da parte dell’Assessorato Regionale della Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro, il Progetto denominato “Inclusione per la valorizzazione del capitale umano e del territorio” Avviso 19/2018.

Il Progetto è rivolto a n.12 soggetti ipovedenti e non vedenti, residenti in Sicilia da almeno 6 mesi con un grado di invalidità certificata non inferiore al 66%, disoccupati, iscritti al C.P.I. territoriale competente, in possesso del titolo di studio di Licenza media, con età compresa tra i 16 anni compiuti e 60 anni non compiuti. La durata del progetto è di 32 mesi dalla data di avvio e trattasi di un Progetto articolato di Orientamento, Formazione e Tirocinio retribuito, finalizzato all’ottenimento di un attestato di qualifica professionale di “Tecnico di accoglienza turistica”.