Quando la tanto agognata accessibilità diventa un a chimera

L’European Disability Forum (EDF) e l’International Association of Accessibility Professionals (IAAP) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che chiarisce i limiti della tecnologia nota come “overlay di accessibilità” e ha avvertito che questa tecnologia non rende i siti Web accessibili o conformi alla legislazione europea sull’accessibilità.

Gli overlay di accessibilità consentono agli utenti di modificare l’aspetto dei contenuti online. Sebbene ciò possa aiutare alcune persone, funzionalità simili sono già disponibili nei browser e nei dispositivi odierni e alcuni overlay possono interferire con l’altra tecnologia utilizzata dalle persone con disabilità per accedere ai contenuti online (nota come tecnologia assistiva).

Molti servizi online pubblici e privati utilizzano ora overlay di accessibilità invece di correggere il loro sito Web per garantire che sia conforme alle leggi sull’accessibilità e agli standard di accessibilità digitale.

Il nostro obiettivo con questa dichiarazione è garantire che le persone che non sono esperti di accessibilità digitale capiscano cosa può e non può fare questa tecnologia. Consigliamo vivamente agli acquirenti di tecnologia di impegnarsi attivamente con esperti di accessibilità digitale, persone con disabilità e le loro organizzazioni rappresentative per comprendere le esigenze degli utenti e come soddisfarle.

“Può essere difficile per le persone che non sono specialisti dell’accessibilità digitale, inclusi utenti, sviluppatori, designer e proprietari di siti Web che acquistano tecnologia, capire cosa possono e non possono offrire gli overlay di accessibilità e i limiti e i potenziali rischi di qualsiasi nuova tecnologia.”

“Gli utenti di tecnologie assistive hanno già i loro dispositivi e browser configurati con le loro impostazioni preferite. La tecnologia di sovrapposizione può interferire con la tecnologia assistiva dell’utente e sovrascrivere le impostazioni dell’utente, costringendo le persone a utilizzare invece la sovrapposizione. Ciò rende il sito Web meno accessibile ad alcuni gruppi di utenti e potrebbe impedire l’accesso ai contenuti.

“I proprietari di siti Web che non sono specialisti dell’accessibilità digitale possono essere indotti a credere che gli overlay possano ‘aggiustare’ l’accessibilità di un sito Web, ma non è così. Gli overlay non rendono il sito web accessibile o conforme alla legislazione europea sull’accessibilità. Non costituiscono un’alternativa accettabile o un sostituto per riparare il sito Web stesso.

INVAT, Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie.

Accessibility Days 2023

Accessibility 360: ricerca e tecnologie per migliorare la vita indipendente delle persone con disabilità visiva – Giovedì 18 – Venerdì 19 Maggio 2023

Per l’edizione 2023 di “Accessibility Days” avremo il piacere di essere ospitati presso l’Edificio Marco Polo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Viale dello Scalo S. Lorenzo, 82 Roma, gentilmente messo a disposizione dal Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali. L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sarà presente nella sessione di giovedì 18 maggio 2023 alle ore 12, si tratta di una sessione che per la prima volta mette assieme impegno, ricerca e collaborazione di quattro tra le più significative realtà storicamente impegnate nel mondo della disabilità visiva a 360 gradi, per questo un titolo che riassume questo impegno e tante interessanti aggiornamenti sui progetti in corso di sviluppo assieme, in particolare l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sarà rappresentata dal componente della Direzione nazionale Marino Attini che presenterà in anteprima assoluta il volume “La città del presente”, un libro di circa 200 pagine che vuole essere una guida, con spunti progettuali, per realizzare o migliorare l’accessibilità in tanti contesti che vanno dall’ambito urbano ai diversi ambiti che possono abbracciare la vita e le abitudini quotidiane di non vedenti e ipovedenti; ma non solo, una raccolta di informazioni e casi pratici, corredati da tantissime foto, prende in esame non solo l’accessibilità visiva ma anche quella motoria. Il volume è destinato soprattutto agli addetti ai lavori e ai progettisti ed è frutto di un lungo lavoro del Gruppo di Lavoro 4 che in seno all’Unione si occupa proprio di vita indipendente.

INVAT, l’Istituto nazionale per la valutazione e validazione di ausili e tecnologie, grazie al lavoro svolto in collaborazione con ABI e Bancomat, farà il punto sull’applicazione di un software specificatamente studiato per essere integrato sui terminali pos touch per renderli pienamente fruibili ai non vedenti e agli ipovedenti, ne parleranno Nunziante Esposito e Giuseppe Fornaro Francesco Cusati presenterà una nuova skill per l’assistente vocale Alexa, che permette a tutti i soci UICI di consultare e ascoltare comodamente la grande biblioteca del Centro Nazionale del Libro Parlato e si chiama “Libro parlato in voce”, frutto di un grande lavoro di squadra sviluppato da UICI e INVAT in collaborazione con Amazon.

Sarà sempre Francesco Cusati a presentare una bellissima convenzione che vede partecipi e strettamente legati la Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano con tutte le facoltà del Politecnico di Milano, in particolare verranno descritte le attività di supporto ai tesisti, la formazione nei corsi universitari e la collaborazione nella ricerca. Al termine sarà introdotto il progetto del Politecnico BUDD-E, un droide autonomo per orientarsi e correre.

I.Ri.Fo.R. presenterà le ultime attività di ricerca riguardanti il riconoscimento dei prodotti in autonomia da parte delle persone cieche e ipovedenti. In particolar sarà illustrata l’iniziativa in atto in collaborazione con DASH, mostrando come il nuovo packaging dei PODS per lavatrice sia di semplice fruizione grazie al riconoscimento tattile delle icone e all’uso dei QR code navilens che ne consente anche un approfondimento dei contenuti.

Anche quest’anno ci sarà la possibilità di fruire di alcuni contenuti attraverso lo streaming online. Per assistere allo streaming occorre registrarsi all’evento sul sito https://accessibilitydays.it/2023/it/

tramite email vi saranno inviate le informazioni necessarie per il collegamento.

Vi aspettiamo numerosi e interessati.

Pubblicato il 15/05/2023.

U.I.C.I. Piemonte – NVDA DAY: Seminario online gratuito sulla presentazione dello screen reader NVDA

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Piemonte, attraverso la sua commissione informatica e nuove tecnologie, è lieta di annunciare l’evento “NVDA DAY“, dedicato alla presentazione dello screen reader NVDA. L’evento si terrà sabato 13 maggio 2023 dalle 9:30 alle 13:30, online tramite la piattaforma Zoom.

NVDA (NonVisual Desktop Access) è un software gratuito per ambiente Windows, open-source e altamente personalizzabile per persone non vedenti e con disabilità visive.

Durante l’evento, gli esperti della commissione informatica e nuove tecnologie di UICI Piemonte approfondiranno le potenzialità dello screen reader NVDA. Il programma dell’evento prevede:

  • Saluto del Presidente UICI Piemonte, Franco Lepore, alle 9:30.
  • Presentazione di Simone Dal Maso di NVDA Italia su “NVDA: uno screen reader in continua evoluzione” alle 9:45.
  • Relazione a cura della commissione informatica su “NVDA e JAWS: criticità e svantaggi delle 2 soluzioni” alle 10:45.
  • Relazione del comitato informatica su “NVDA nei vari ambienti e contesti: lavoro, scuola e tempo libero” alle 11:15.
  • Relazione del comitato informatica su “NVDA avanzato: addons” alle 11:30.
  • “Laboratorio di assistenza in remoto” a cura di Alessio Lenzi e Valter Scarfia alle 12:00.
  • Spazio domande alle 13:00.

L’evento è aperto a tutti coloro che sono interessati a conoscere meglio lo screen reader NVDA, sia persone con disabilità visiva, sia professionisti dell’informatica o sviluppatori di software.

Per partecipare al seminario, è sufficiente registrarsi al seguente link: https://shorturl.at/jsBG7 oppure inviare una mail a segreteria@uicpiemonte.it. La partecipazione all’evento è gratuita. E’ possibile intervenire anche in presenza presso la sede UICI di Torino, previa segnalazione all’indirizzo segreteria@uicpiemonte.it.

Non perdete l’occasione di approfondire le potenzialità di NVDA e scoprire come questo strumento può essere utilizzato in molti contesti!

Pubblicato il 05/05/2023.

Accessibilità, importanti prassi progettuali da seguire

Il nostro gruppo di lavoro GdL4, (Vita indipendente: Accessibilità, Mobilità, Autonomia, Cani Guida, Turismo Sociale, Sport, Tempo libero), si occupa di accessibilità dell’ambiente urbano a livello nazionale.

Riteniamo pericoloso installare percorsi tattili a terra su strade carrabili.

Il percorso tattile a terra, tipo LVE, deve arrestarsi alla soglia dell’attraversamento stradale, partendo dalla guida naturale più vicina in zona pedonale e terminare in asse con le strisce bianche.

Di norma tale percorso inizia dal muro che solitamente rappresenta la guida naturale per eccellenza, data la presenza di edifici sulla via, poi, a circa 20 cm dalla guida naturale stessa, deve partire un percorso perpendicolare al muro, di codice lineare.

Se l’attraversamento non è dotato di semaforo, il percorso di codice lineare deve interrompersi al centro della zebratura prima dell’attraversamento, cioè in area pedonale, in modo da posizionare correttamente il pedone con disabilità visiva,

Se presente un semaforo sonoro per non vedenti, allora il percorso di codice lineare deve portare il pedone parallelamente a circa 35 cm, ove possibile, dalla scatola di attivazione del palo semaforico a portata di braccio.

     In caso di assenza di semaforo sonoro, il pedone deve partire al centro della zebratura per compensare l’angolo di deviazione a sinistra o a destra, durante la fase di attraversamento, permettendogli di intercettare l’area pedonale presente frontalmente.

     Questo angolo di deviazione inizia dopo la partenza, circa 8 o 9 metri, superata questa metratura, la direzione rettilinea è difficile da mantenere: in tali frangenti l’esperienza del pedone, i corsi di orientamento frequentati, la conoscenza della morfologia dell’incrocio, consentiranno il raggiungimento del versante opposto.

Inoltre il percorso di codice lineare deve finire a ridosso perpendicolarmente a un codice cosiddetto di “pericolo valicabile”, che deve coprire tutta “la luce” e la lunghezza delle strisce bianche, distante circa 40 cm dall’inizio della prima zebratura. In questo modo il pedone cieco, o ipovedente ha la percezione, data l’assenza di gradini, dell’inizio dell’attraversamento.

In quel punto, rigorosamente pedonale e quindi sicuro, come insegnato e appreso da corsi di orientamento e mobilità, e dalle esperienze di chi si muove in autonomia non con metodi estemporanei, il pedone si ferma per attivare in maniera selettiva i cosiddetti” sensi vicarianti” come l’udito o il residuo visivo, se presente, prestando attenzione al “traffico laterale”. In caso di presenza di intersezioni e anticipando la propria intenzione di procedere sulle strisce pedonali deve rendere visibile il suo bastone bianco.

Un percorso LVE  di codice lineare sulla strada carrabile darebbe al pedone un falso senso di sicurezza nell’area di maggior criticità, cioè l’attraversamento stradale, inducendo l’abbassamento dell’attenzione e della attivazione dei sensi vicarianti.

I pedoni ciechi o ipovedenti, non possono e non devono avere una parte passiva, nonostante la limitazione visiva, nell’affrontare il punto critico.

Tutte queste componenti, in caso di attraversamento senza percorso LVE sulla parte veicolare, unite al passaggio su una zona di strisce pedonali, indurranno un comportamento prudente sia da parte dell’automobilista che del pedone.

Problemi tecnici

Osserviamo inoltre che l’inserimento di un percorso LVE. all’interno di una strada asfaltata, pone molte criticità tecniche e a breve termine potrebbe risultare pericoloso per i pedoni e per i veicoli.

1. Lo strato di asfalto, definito tuvenant o binder, cioè il grosso dell’asfalto, alto circa 12 cm più il “tappetino di rifinitura”, sono elementi che interferiscono con la stabilità del percorso LVE

2. È necessario installare una base di cemento di altezza uguale allo strato di binder, o tuvenant, per poi avere una superficie su cui installare le piastrelle di codice lineare larghe 60 cm e lunghe il necessario all’attraversamento.

Questo blocco su cui posa il percorso oltre che costoso non è sicuro date le continue sollecitazioni dei mezzi che ci passano sopra.

In breve tempo le piastrelle, anche per la dilatazione dell’asfalto, possono spingere e rendere ammalorato il percorso, che in questo caso potrebbe essere di inciampo per il pedone cieco, o ipovedente, disorientandolo nel momento più delicato dell’attraversamento e danneggiare motociclisti o veicoli di passaggio.

3. Il pedone cieco o ipovedente, partendo da un’area pedonale, potrebbe non percepire il passaggio nell’area carrabile, con grave pericolo personale.

4. Il costo di installazione, nonché di manutenzione periodica inevitabile, porterebbe a “cantieramenti” importanti dei tratti di carreggiata oggetto di manutenzione.

5. In caso di riasfaltatura, questi manufatti, necessari per il percorso, dovrebbero essere rifatti totalmente dato l’inevitabile assestamento che si sarà creato nel tempo.

Il presidio più importante e sicuro, previsto peraltro dal DPR 503 del 1996, prescrive l’installazione di impianti semaforici con sistemi sonori durante i cicli di verde per il pedone, gli unici che possono dare una direzionalità certa al pedone cieco o ipovedente.

Auspichiamo che le indicazioni qui riportate possano essere utili in ogni situazione di progettazione, realizzazione, manutenzione, di percorsi urbani accessibili.

Pubblicato il 21/03/2023.

Audiodescrizioni – Film “I Soliti ignoti”

Il Centro Diego Fabbri di Forlì è fiero di comunicare la sua collaborazione con il BERGAMO FILM MEETING anche nell’edizione 2023, uno degli appuntamenti più importanti nel calendario dei festival italiani.

In un’ottica di piena accessibilità, promozione e diffusione della cultura, il Festival propone il capolavoro di Mario Monicelli “I soliti ignoti”, con il supporto audiodoescrittivo per il pubblico non vedente.

Considerato uno dei capolavori del cinema italiano, il film è anche noto come caposcuola del genere Commedia all’italiana. Si aggiudicò due Nastri d’argento e una candidatura ai Premi Oscar 1959 come miglior film straniero. Vede tra i suoi protagonisti Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Totò e Claudia Cardinale.

Per la prima volta in assoluto, la celebre pellicola viene resa accessibile alle persone cieche e ipovedenti grazie allo staff del Centro Diego Fabbri che ne ha curato l’audiodescrizione.

Il Film sarà disponibile e accessibile gratuitamente in streaming sul sito www.bergamofilmmeeting.it, da oggi fino alla mezzanotte di domenica 19 marzo.

Pubblicato il 17/03/2023.

U.I.C.I. Piemonte – Convegno Accessibilità Digitale, disponibili le registrazioni dei lavori

Venerdì 2 dicembre 2022 l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Piemonte ha organizzato il convegno “Accessibilità digitale: la password per la piena inclusione”. Registrazioni e materiale del convegno sono disponibili sul nostro sito all’indirizzo:

Link diretto alla playlist sul canale YouTube di UIC Piemonte: https://youtube.com/playlist?list=PLJnR1HYdef8zoqD0Ixn1NO9-r2Pp2EJMN

Pubblicato il 21/12/2022.

U.I.C.I. Piemonte – Convegno “Accessibilità digitale: la password per una piena inclusione”

Venerdì 2 dicembre 2022 dalle ore 15.00 alle 18.00

Salone d’onore, Castello del Valentino

viale Mattioli 39 – Torino

Oggi le barriere non sono più solo nei luoghi fisici, ma anche sul web inteso in tutte le sue forme. Cercare informazioni su un servizio, leggere una notizia, acquistare online un prodotto, consultare il proprio conto corrente, sono semplici operazioni che però, per alcune persone con disabilità, rischiano di essere alquanto difficoltose, se non addirittura impossibili, a causa dell’inaccessibilità di molti siti internet e applicazioni mobili.

Diverse norme nazionali e internazionali sanciscono il diritto di accesso agli strumenti informatici per le persone con disabilità. Tuttavia tali norme, oltre a non essere adeguatamente conosciute, vengono spesso disattese. Questo evidenzia quanto sia ancora lontana una vera accessibilità digitale.

Con questo convegno l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Piemonte intende promuovere la conoscenza delle principali norme nazionali e internazionali che regolano la materia. Nel contempo vogliamo illustrare le principali tecnologie assistive utilizzate da ciechi e ipovedenti per navigare sul web. Infine vogliamo condividere delle buone prassi al fine di rendere siti internet e applicazioni mobili sempre più accessibili.

Ricordiamo che l’accessibilità digitale non deve essere considerata come una gentile concessione, ma rappresenta un diritto sancito dalla legge per favorire la piena inclusione delle persone con disabilità.

Programma del convegno

ore 15.00 Presentazione dei lavori e saluti delle Autorità

ore 15.30 Il panorama normativo in tema di accessibilità digitale

Haydée LONGO – Avvocata, fondatrice dello studio legale Lex4all

ore 15.50 Le nuove linee guida in tema di accessibilità degli strumenti informatici

Claudio CELEGHIN – AGID (Agenzia per l’Italia Digitale)

Responsabile Servizio Accessibilità e usabilità dei servizi digitali

ore 16.10 L’accessibilità digitale nella Pubblica Amministrazione

Paolo BRUNA – CSI Piemonte (Consorzio per il Sistema Informativo)

Project Manager area Digital & UX Design

ore 16.30 Le barriere digitali nella vita delle persone con disabilità visiva

Valter SCARFIA – Presidente UICI sezione di Alessandria e

referente settore tecnologia UICI Piemonte

ore 16.50 Libri digitali accessibili a tutti

Cristina MUSSINELLI – Segretario Generale Fondazione LIA (Libri

Italiani Accessibili)

ore 17.10 Fare ricerca sull’accessibilità digitale: presentazione di una ricerca sul mondo bancario

Dajana GIOFFRE’ – AccessiWay – Chief Visionary Officer

ore 17.30 Dibattito

ore 18.00 Chiusura lavori

Modera i lavori: Franco LEPORE – Presidente regionale UICI Piemonte

È possibile partecipare all’evento a distanza tramite la piattaforma Zoom del Politecnico di Torino collegandosi al seguente link: https://polito-it.zoom.us/j/85957414861?pwd=UGhleEwyTFE2VGF2OWFSZmx2S3N5dz09

Per chi interviene in presenza si segnala che, al termine del convegno, è possibile effettuare una visita guidata gratuita del Castello del Valentino.

Per informazioni e prenotazioni: segreteria@uicpiemonte.it – tel. 011 56 27 870.

Pubblicato il 29/11/2022.

Accessibilità: costruiamola seriamente, non per finta

Autore: Francesco Tranfaglia

In questi giorni sugli organi di stampa dedicati è comparsa in pompa magna la notizia che Iliad, l’operatore di telefonia mobile che opera nel nostro mercato da ben 4 anni, ha fatto dono della possibilità di navigare nel suo sito ai suoi clienti con disabilità.

Si potrebbe dire meglio tardi che mai, ma purtroppo dobbiamo constatare ancora una volta che il dono si è rivelato l’ennesimo motivo di frustrazione per le persone con disabilità, e che per Iliad non è ancora giunto il tempo per vantare una piena inclusività.

Sì, perché come sta accadendo purtroppo spesso, invece di seguire la via maestra di produrre siti che tengono conto già in fase di sviluppo delle regole prescritte dal consorzio mondiale W3C per realizzare contenuti web accessibili, si è scelta una scorciatoia, un apparente uovo di Colombo.

Si tratta di un overlay di correzione automatica, che vediamo comparire sempre più spesso nei siti della Pubblica Amministrazione e non solo, che promette una accessibilità automatizzata ma che in realtà genera il solito accrocco dove la persona disabile naviga con fatica.

Nello specifico, ad una analisi solo sommaria, il sito di Iliad non presenta una suddivisione corretta per intestazioni, i link e le immagini hanno etichette di scarsa comprensibilità e le parti interattive, i cosiddetti form, non sono interamente completabili.

Come INVAT (Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie) da anni mettiamo a disposizione di chiunque lo richieda le competenze di utenti web con disabilità visive, e saremmo ben stati lieti di offrire ad Iliad un supporto puntuale e verificato dall’esperienza d’uso, ma purtroppo non ci hanno consultati.

L’episodio è particolarmente preoccupante perché in Italia, il prossimo novembre, scatterà l’obbligo per tutte le aziende con fatturato annuo superiore ai 500 milioni per tre anni, di rendere completamente accessibili i propri servizi offerti via Web. Non vorremmo che per risparmiare qualche spicciolo, queste prendessero esempio da Iliad e ricorressero all’accrocco. Sarebbe l’ennesima beffa nei confronti delle persone con disabilità che tradisce buone intenzioni ma produce pessimi risultati. La stessa AgID, che in Italia si occupa di normazione e di regolamenti tecnici per le piattaforme informatiche, norme e regolamenti afferenti anche l’accessibilità, spiega, in un articolo eloquente ed esaustivo, perché questi accrocchi non possano sostituire l’intervento umano. Leggasi a tal proposito l’articolo seguente:

https://medium.com/@AgidGov/correzione-automatica-di-problematiche-di-accessibilit%C3%A0-luso-degli-accessibility-overlays-f8a787476bac

Giova altresì ricordare che tali soluzioni stanno subendo una contestazione legale di rilevante importanza proprio negli USA, culla del diritto in questo ambito, proprio perché trattasi di soluzioni tampone che spesso e volentieri creano più difficoltà che benefici reali nella navigazione di una piattaforma web. L’uso di questi overlays di correzione automatica è un fenomeno che desta non poche perplessità e preoccupazioni, in quanto si sta diffondendo a macchia di leopardo, dal momento che, non solo entità private, bensì anche Pubbliche Amministrazioni si stanno avvalendo di queste soluzioni. Soluzioni proposte per una manciata di euro, evidentemente spesi male, alle spalle dei contribuenti; platea della quale anche i disabili, a buon diritto/dovere fanno parte: beffa nella beffa dunque! E a proposito di beffe: una chiosa finale, da sorriso beffardo, se non fosse che quanto scritto sul sito MondoMobileWeb è tremendamente vero; citiamo dall’articolo: “Il tool è identificabile in basso a sinistra dello schermo (sia nella versione desktop che mobile) attraverso un’icona rossa che permette di impostare tutte le personalizzazioni necessarie a rendere le pagine accessibili al maggior numero di utenti.”! Un’icona rossa… come rampognare un utente sordomuto che non apprezza la nona sinfonia di Beethoven… ogni commento suonerebbe come superfluo…

www.invat.info

Francesco Tranfaglia – gruppo osservatorio siti internet di INVAT – Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie

Pubblicato il 11/07/2022.

Un pc speciale per aiutare ipovedenti e ciechi a navigare in rete e ad usare il computer

Una postazione informatica adattata alle persone ipovedenti e non vedenti per aiutare chi ha una disabilità visiva a imparare a navigare e a utilizzare il pc. Un dono prezioso quello consegnato nei giorni scorsi alla sezione di Monza dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti. A farlo le socie dell’Inner Wheel di Monza, da sempre sensibili e attente alle esigenze dell’UICI. Già nel 2021 il club di servizio aveva contribuito generosamente alla realizzazione del percorso guidato per le persone non vedenti all’interno del Roseto Niso Fumagalli di Monza. Adesso un’altra donazione: una postazione informatica.
“Un grazie alle socie – ha commentato Silvana Oliva, presidente dell’UICI di Monza -. Nei mesi scorsi ci hanno contattato annunciandoci che volevano farci un dono e chiedendoci di che cosa avevamo bisogno. Avevano infatti ricevuto una donazione con l’esplicita richiesta che quei fondi venissero utilizzati in un service proprio a sostegno delle persone con disabilità visiva. Noi abbiamo chiesto espressamente un pc”.
Una postazione attrezzata anche con rete Internet e con l’ingrandimento per le persone ipovedenti, e la sintesi vocale per le persone non vedenti. Così che i soci che hanno bisogno di utilizzare un computer, o semplicemente imparare a conoscere il mondo della rete, lo possono fare anche nella sede di via Tonale avendo a disposizione un pc tutto loro.
“Sempre solidali con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Monza, anche quest’anno grazie alla generosità di Clotilde, cugina ipovedente della nostra socia Franca, tramite Inner Wheel Monza ha reso possibile l’acquisto di una postazione informatica con due software specifici: uno ingrandente per gli utenti ipovedenti e l’altro dotato di sintesi vocale – ha dichiarato la presidente Donatella Sadino – Come ci hanno spiegato il vicepresidente Maurizio Erba e i consiglieri Marcella Rocca e Antonio Monguzzi, la postazione sarà di grande aiuto a tutti i soci che dopo un adeguato corso di formazione saranno in grado di approcciarsi alla tecnologia indispensabile per acquisire maggiore autonomia.
La missione dell’Inner Wheel è rispondere concretamente ai bisogni sociali emergenti e, per mantenere fede a questo impegno abbiamo deciso di sostenere le persone con disabilità visiva che consentirà a molti, adulti e ragazzi, di trovarsi davanti ad una tastiera “parlante” o ad un video “ingrandito”, scrivendo o navigando in massima libertà.
Durante la cerimonia di consegna e inaugurazione, colpite dalla calorosa accoglienza e gratitudine che i soci della sede Monza ci hanno riservato, abbiamo assistito da vicino a brevi dimostrazioni sul funzionamento dei due software appena installati, incuriosendoci e meravigliandoci sulle conquiste tecnologiche.
Un ringraziamento particolare a Nicola Stilla e a Silvana Oliva che hanno collaborato alla realizzazione del progetto voluto dal club che ho avuto l’onore di rappresentare”.

Link all’articolo: https://www.monzatoday.it/cronaca/computer-ipovedenti-donazione.html

Pubblicato il 11/07/2022.

U.I.C.I. Torino – Accessibilità a Torino: elogio dell’imperfezione

Autore: Sergio Prelato

Con piacere pubblichiamo, di seguito, la riflessione di Sergio Prelato, consigliere nazionale e provinciale UICI, che da molti anni si occupa di mobilità, accessibilità e barriere architettoniche nella nostra città.

Torino è una città che in questi ultimi vent’anni ha eliminato con grande caparbietà molte barriere architettoniche e senso-percettive. Molto è stato fatto e molto resta da fare. Le stazioni, che sono la porta d’ingresso di una città, come Porta Nuova, Porta Susa e altre minori, ma non meno importanti, sono dotate di tutti i presidi per essere pienamente accessibili. La metropolitana, pur avendo delle imperfezioni da correggere in superficie per quanto riguarda la disabilità visiva, è una infrastruttura all’avanguardia, sia dentro che fuori. Le ultime due stazioni, Italia 61 e Bengasi, sono state progettate e messe in esercizio con la totale sinergia di associazioni come la nostra, e i risultati si vedono: semafori sonori e percorsi tattili puntuali, sia dentro che fuori le stazioni, ascensori accessibili, fermate bus accessibili, almeno quelle coinvolte nei lotti dei lavori. Intanto la Città, con le varie amministrazioni, pur fra mille difficoltà economiche e legate alla pandemia, ha continuato a tessere la sua ragnatela di accessibilità per tutti. Questo non vuol dire che si sia fatta una città a misura di disabile: si è continuato a pianificare e costruire una città per tutti, quindi anche per i cittadini con disabilità.

La metro di Porta Nuova è perfettamente collegata con scale mobili interne all’atrio stazione, circondata sui due terzi da semafori sonori e percorsi tattili, nonché ascensori e ingressi senza dislivelli. Porta Susa è un arcipelago di semafori sonori, come da normativa e relativi percorsi: forse qualche miglioria si potrà ancora realizzare, ma nel complesso è una infrastruttura collegata alla città con estrema attenzione. La rete di piste ciclabili, come quelle di corso Matteotti e via Nizza, che dopo piazza Carducci prosegue fino al Lingotto, è un esempio di riqualificazione urbana integrata, come previsto dai Peba (Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche). Le zone come questa hanno visto una primavera urbana: tutto più bello e pulito, ordinato, più amichevole per le bici, più a misura d’uomo.

Situazioni come quella della COOP di piazza Botticelli, e relativa risistemazione del corso stesso, sono esempi mirabili, anche in periferia, senza contare corso Grosseto, collegato anche alle stazioni ferroviarie. Le nuove quattro fermate Metro di Collegno saranno accessibili sia dentro che fuori. La linea 2 della metro ha già in sé, come deve essere, il DNA per essere accessibile. I nuovi mezzi, nonostante le difficoltà tecniche su alcuni presidi vocali Gps, sono sempre più accessibili e tecnologicamente all’avanguardia. La GTT, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Torino, fa formazione ai suoi autisti, per agevolare le persone con disabilità. Musei sempre più accoglienti e accessibili a livello comunale ma non solo, accolgono visitatori e turisti. Tutte le recenti risistemazioni di pensiline bus tengono conto dell’accessibilità, che si tratti di ordinaria risistemazione o di straordinaria riqualificazione. Quanto poi, ai monopattini, speriamo che i nuovi bandi abbiano un impatto positivo e possano incidere sul peccato veniale di questi mezzi.

Per realizzare un Peba ci vogliono molte risorse: quando si troveranno in modo costante il lavoro legato all’accessibilità avrà gambe più veloci e robuste, ma nel frattempo la città ha continuato a “farsi bella” e accessibile e universale. Noi siamo stati al fianco di chi ha amministrato ieri e oggi e lo stesso faremo con chi amministrerà in futuro. Nella precedente amministrazione è stato rilevante il lavoro di Franco Lepore, disability manager della città di Torino. Oltre ad aver fatto da apripista su molti temi legati alla disabilità in generale, ha prodotto documenti rilevanti sull’accessibilità al servizio di tutti, ottima eredità per i suoi successori che non partiranno da zero. Un ottimo lavoro anche sulla gestione delle emergenze riguardo alla disabilità è stato fatto dallo stesso disability manager, che non ha mai mancato di coinvolgere tutte le realtà associative cittadine.

Ci sono imperfezioni e cose ancora da fare? Certo, chi è privo di difetti, scagli la prima pietra. Però il valore enorme di Torino sta nella co-progettazione con i cittadini attivi sui temi dell’accessibilità e nell’unire la competenza dei tecnici e la responsabilità della politica con l’esperienza delle associazioni di disabili. Questo approccio ha portato ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Niente è stato fatto per i cittadini disabili senza di loro. Torino come sempre sarà all’avanguardia e insegnerà e imparerà da altre città. Mentre ci prendiamo un caffè in piazza San Carlo, il “salotto buono”, teniamo gli occhi aperti sul lavoro da svolgere, ma nello stesso tempo godiamo di una città che sta vestendo da anni i panni dell’universal design, detto anche il “caso Torino”, in molti ambiti. Discreti come sempre, ma già presenti nel futuro.