C N L P – “Lo zen per tutti”, di Giulio Cesare Giacobbe

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Lo zen per tutti”, di Giulio Cesare Giacobbe – Numero Catalogo: 90108

Sullo Zen sono stati scritti molti libri, ma tutti a orientamento teorico, storico o filosofico. Nessuno finora ha spiegato cosa sia lo Zen nella pratica e quale valenza possa avere nella vita quotidiana di noi occidentali. Questo libro colma questa lacuna. Che cos’è davvero lo Zen? Ce lo racconta, in questo suo primo saggio dedicato all’argomento, il più innovativo e celebre divulgatore italiano nel campo della psicologia e delle discipline orientali. Giulio Cesare Giacobbe, mescolando la sua contagiosa carica ironica con una profonda conoscenza della filosofia buddhista, tra simpatici aneddoti e un corso intensivo di storia dello Zen, riesce a guidarci fino al cuore essenziale e terapeutico di questa disciplina.

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C N L P – “Il fascino discreto degli stronzi”, di Giulio Cesare Giacobbe

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Il fascino discreto degli stronzi”, di Giulio Cesare Giacobbe – Numero Catalogo: 90081

“Tutti gli uomini sono stronzi” è un ritornello in voga fra le donne. Ho il dannato sospetto che anche tu la pensi così. In questo caso ti consiglio di leggere questo libro. Non voglio farti cambiare opinione. So che è impossibile. Voglio fare una cosa più facile. Voglio cambiare te. Voglio farti diventare una stronza, in modo che cominci a girare anche l’altro ritornello: “Tutte le donne sono stronze”. Questo libro è il seguito ideale di “Come diventare bella, ricca e stronza”. Ma stavolta è dedicato a tutti. Anche agli uomini. Per diventare stronzi bisogna però prima capire cosa sono veramente gli stronzi. E perché, nonostante tutto, ci attirano tanto. In cosa consiste il loro fascino discreto. Stronzo vuol dire adulto. E tutti, vogliamo diventare adulti. Ma pochi ci riescono. Puoi capire se sei uno stronzo, o una stronza, e non più un “bambino”, o una “bambina”, leggendo questo libro e facendo il test che trovi nelle ultime pagine.

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C N L P – “Fate il vostro gioco”, di Antonio Manzini

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Fate il vostro gioco”, di Antonio Manzini – Numero Catalogo: 89966

Rocco è a terra, tradito da Caterina che ha lasciato la questura di Aosta, abbandonato dagli amici, anima in pena si aggira per la città con la sola voglia di rapporti carnali e privi di senso. Si complica anche il suo legame quasi paterno con l’adolescente suo vicino di casa, Gabriele, perché nella storia irrompe finalmente la madre, Cecilia, un personaggio fragile, buio, contraddittorio. Questa volta il vicequestore Schiavone deve vedersela con una storia di ludopatia, di avidità. Andando su e giù da Aosta al casinò di Saint-Vincent distante una manciata di chilometri si scontra con le incongruenze di uno Stato che lucra sul fallimento di famiglie trascinate nel fondo del barile dal demone del gioco d’azzardo. Nonostante la complessità dell’indagine Rocco non dimentica e cerca di ricucire i rapporti coi suoi amici romani: Sebastiano è ai domiciliari, Furio e Brizio a malapena gli rivolgono la parola. Ma l’impresa è resa più difficile perché l’ombra di Enzo Baiocchi, catturato dalla polizia e diventato ormai un pentito, si allunga ancora sulla vita del vicequestore. Le sorprese che il destino ha in serbo per Schiavone non sono finite e le domande cui dare una risposta sono tante: che fine ha fatto Caterina? Per chi lavorava? E perché la procura riprende a indagare sulla morte di Luigi Baiocchi?

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La speranza e il futuro, di Mario Barbuto

Eccomi di ritorno da un nuovo viaggio. Eccomi, con la mia valigia sempre più carica di incontri, di storie, passioni ed emozioni. La apro e fatico a riconoscere quel che ci ho messo dentro. Si è tutto mescolato a casaccio! Le mie mani continuano a muoversi al suo interno e all’improvviso mi arrivano le voci delle mille persone incontrate qua e là, in giro sulle strade di questo nostro meraviglioso paese.
Riconosco quella di Anna, una ragazza fantastica di diciotto anni, divenuta cieca da un momento all’altro, a causa di un incidente. La presenza pronta dell’Unione, unitamente ai nostri ausili, le hanno dato la forza di ricominciare a sognare, offrendole la possibilità di riprendersi la vita tra le mani. La tecnologia, in questo caso, è stata nostra complice. Poi ci sono Filippo, Angelo, Lucia… Le loro voci sono chiare e forti così come le loro richieste, troppe volte rimaste inevase dalle istituzioni interpellate e qualche volta inascoltate perfino da noi, magari perché troppo impegnati a gestire le nostre quotidianità di routine. Voci orgogliose, cariche di energia, scaturite dal desiderio di costruire un domani migliore, riuscendo a realizzarsi come studenti prima e come giovani professionisti dopo. Una energia contagiosa, prorompente, che arriva fino a noi, regalandoci così la forza e la voglia di continuare. Insieme. Per affermare ed esigere quei Diritti tanto faticati che ogni giorno vengono rimessi in forse da una società distratta e involuta.
Ecco, questo presidente, insieme agli altri, soci e dirigenti, è chiamato al compito più alto ed esaltante: difendere e tutelare i nostri Diritti. Dinanzi a tutti e di fronte a tutto. Quei Diritti all’istruzione, alla cura delle persone con disabilità plurime, al lavoro, alla mobilità, all’accessibilità, alla lettura, a una vita normale, insomma… Quei Diritti di uguaglianza e di cittadinanza guadagnati e conquistati da chi è venuto prima di noi e affidatici ora per garantirne stabilità, tutela, rafforzamento. La mia mano continua a frugare nella valigia perché ho la sensazione di dimenticare qualcosa. Sì, ecco, lui si chiama Giorgio! Ha 85 anni, è cieco assoluto. Da quando è rimasto vedovo vive da solo. Una vita a metà. La sua sola compagnia? I nostri libri parlati. Che accompagnano le sue giornate. Ama i romanzi d’amore, Giorgio. Mentre ascolta le tante storie narrate, torna indietro col pensiero, alla sua giovinezza. E da lì riparte, affrontando la quotidianità con ritrovata consapevolezza. Una valigia, la mia, davvero colma! Un bagaglio in alcuni momenti difficile da portare e sostenere. Ma quando faccio il bilancio del suo contenuto, quel bagaglio diviene per incanto leggero da portare. Perché quel bagaglio è l’Unione. La nostra Unione. I suoi volti, le sue storie, le sue tante anime. Così diverse eppure così vicine, così unite. Unione, noi, tutti insieme, legati nella consapevolezza assoluta che solo insieme siamo Unione; insieme nella costruzione del futuro. Quell’Unione che parla con una sola voce, più forte, più credibile, più autorevole. Tanto da essere ascoltata sempre. Quell’Unione da amare e da servire per camminare insieme verso il futuro, ritornando ad ascoltare, sentire, pensare, sognare e immaginare. Buon Natale e un sereno 2019 a tutte e a tutti.

Costituzione del Comitato Paritetico tra MIUR e UICI, di Marco Condidorio

Autore: Marco Condidorio

Appuntamento storico al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dove questo mercoledì si insedierà il comitato paritetico tecnico voluto fortemente dalla compagine associativa, che trova la sua sintesi politica nel Coordinamento degli enti.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-Ats e il Miur iniziano così un importante cammino a favore dell’inclusione scolastica.
Frutto di questo nuovo percorso, che è solo l’inizio di quel dialogo per tutti noi essenziale, ai fini del conseguimento di obiettivi che ci riguardano da vicino, si concretizzerà attraverso:
l’esercizio del diritto allo studio mediante percorsi di inclusione reale per tutti i nostri bambini, alunni e studenti in condizione di disabilità sensoriale e/o con minorazioni aggiuntive;
La piena inclusione umana e professionale per tutti gli insegnanti e docenti non vedenti: registri elettronici accessibili; libri di testo immediatamente fruibili;
Accessibilità e fruibilità delle piattaforme web per candidati non vedenti, ipovedenti gravi, che intendano migliorare la loro posizione professionale nella scuola o aspirino a diventare docenti o dirigenti scolastici attraverso un concorso.
E così, dando seguito a quanto stabilito all’art. 4 del protocollo di intesa sottoscritto tra UICI e MIUR il 23 agosto 2018, nel mese di novembre è giunta la comunicazione dal Ministero circa la convocazione del tavolo tecnico per il suo insediamento.
Ma leggiamo uno stralcio del decreto ministeriale:
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca attraverso
il Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione
La Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
IL DIRETTORE GENERALE
Vista la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, approvata a New York il 13 dicembre 2006, nonché la relativa legge di ratifica del Parlamento italiano del 3 marzo 2009, n. 18; la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”; il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante approvazione del “Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione” e successive modificazioni; la legge 22 marzo 2000, n. 69, recante “Interventi finanziari per il potenziamento e la qualificazione dell’offerta di integrazione scolastica degli alunni con handicap”;
Visto la Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF) dell’Organizzazione mondiale della Sanità, approvata con Risoluzione dell’Assemblea mondiale della Sanità il 22 maggio 2001; la legge 3 aprile 2001, n. 138, recante “Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici”; la legge 9 gennaio 2004, n. 4, recante “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”; la direttiva del MIUR 4 agosto 2009, recante “Linee guida per l´integrazione scolastica degli alunni con disabilità”; la legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante “Norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”; la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, e in particolare i commi 180 e 181, lettera c; la legge 22 giugno 2016, n. 112, recante “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”; il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; considerata la legge n. 162 del 28 luglio 2016; il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c, della legge 13 luglio 2015, n. 107”; la necessità di rafforzare l’inclusione scolastica, la formazione e la socializzazione delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti con disabilità visiva e/o minorazioni aggiuntive di ogni ordine e grado; la necessità di rispondere alle diverse criticità afferenti ai bisogni educativi e didattici specifici, promuovendo azioni finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, nel rispetto del diritto all’autodeterminazione e all’accomodamento ragionevole e nella prospettiva di migliorare la qualità della vita; opportuno attivare specifiche iniziative e idonei servizi per un potenziamento delle attività che contribuiscano all’integrazione degli studenti con disabilità visiva.
Il Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS, sottoscritto in data 23.08.2018, con il quale il MIUR e l’UICI si impegnano a collaborare e realizzare quanto disposto all’art. 2 del predetto protocollo; che all’art. 4 del succitato Protocollo d’intesa è prevista la costituzione di un Comitato Paritetico coordinato dal MIUR e costituito da esperti del settore nominati dal MIUR e dall’UICI.
Il giorno 19 dicembre 2018 porremo sul tavolo del dialogo tra MIUR e UICI, con tutti gli enti ad essa collegati, alcuni temi, che consolidino l’affermazione del diritto della persona alla piena partecipazione scolastica e professionale, senza discriminazione di alcun genere, didattiche professionalmente esercitate nel pieno diritto allo studio dell’allievo; professionalità pienamente realizzate per insegnanti e docenti in condizioni di cecità assoluta, di ipovisione grave e/ con minorazioni aggiuntive per il pieno diritto del lavoratore in condizioni di disabilità ad essere messo nelle condizioni di esercitare la propria professione senza alcuna discriminazione, di tipo tecnologico, ambientale, sociale e professionale; ma a partire dalle competenze e professionalità di cui è provvisto.
Tanti e tutti importanti i temi che saranno affrontati; certo non potremo esporli tutti in quel giorno ma, saremo sufficientemente preparati perché nel giorno dell’insediamento non ci sfugga l’occasione di presentarci quale voce e corpo di una grande rete di servizi, competenze e professionalità.
E infatti si legge riguardo alla costituzione del comitato, circa la sede ove si svolgeranno gli incontri dello stesso, agli obiettivi e finalità che:
il predetto Comitato Paritetico vada istituito presso la Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione, avente competenza in via generale sulla materia del diritto all’istruzione di ogni studente.
A firma del Direttore Generale Giovanna Boda leggiamo:
Per le finalità e gli obbiettivi sin qui sintetizzati,
decreta i seguenti articoli
L’ Art. 1 Riguarda le Finalità e compiti
1. Per i motivi di cui in premessa, è istituito il Comitato Paritetico avente compiti consultivi e propositivi con riferimento alla promozione di iniziative, azioni e interventi volti a garantire l’istruzione, la formazione e l’educazione delle persone con disabilità visiva e a sostenere l’inclusione scolastica.
2. Il Comitato paritetico cura, in particolare, l’attuazione di quanto previsto nel protocollo alla luce degli obiettivi indicati nell’art. 2 del Protocollo d’intesa.
L’ Art. 2 pertinente alla composizione
1. Il Comitato Paritetico è coordinato dalla Dr.ssa Clelia Caiazza, Dirigente dell’Ufficio IV della Direzione generale per lo Studente, l’integrazione
e la partecipazione, ed è così composto:
Andrea Bordoni Dirigente tecnico DG per lo Studente;
Maria Patrizia Bettini Dirigente tecnico DG per lo Studente;
Maria Grazia Corradini Docente comandato Ufficio IV DG per lo Studente;
Guido Dell’Acqua Docente utilizzato Ufficio IV DG per lo Studente;
Marco Condidorio Componente Direzione Nazionale UICI e coordinatore Commissione Nazionale UICI “Istruzione e formazione”;
Linda Legname Componente Direzione Nazionale UICI;
Giampiero Notari Vice Presidente Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita”;
Giuseppe Lapietra Componente Commissione Nazionale UICI “Istruzione e formazione”.
Sarà cura degli organi associativi, Consigli regionali dell’UICI e di quelli territoriali; dei CCT della Federazione, quelli della Biblioteca per Ciechi Regina Margherita e di tutti i centri di trascrizione e di Ipovisione di diffondere e far conoscere il protocollo di intesa Miur/UICI con la collaborazione dell’I.Ri.Fo.R e di tutti gli enti che a vario titolo operano all’interno della grande rete associativa in favore dell’inclusione scolastica e lavorativa delle persone in condizioni di disabilità.

Il Servizio Civile protagonista alla XXIII Edizione del Premio Louis Braille, di Pierfrancesco Greco

La kermesse, organizzata dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e condotta dalla bellissima Elisa Isoardi, si è svolta, nella serata dello scorso 3 dicembre, a Roma, nell’imponente cornice dell’Auditorium della Conciliazione. «L’attività dei volontari è una missione che serve ai nostri Cuori, facendoci superare i nostri limiti», ha affermato nel corso della manifestazione Annamaria Palummo, coordinatrice della Commissione Uici per il Servizio Civile e i soci. L’evento sarà trasmesso il prossimo 27 dicembre, in seconda serata, su Rai 1. Poche cose nell’esperienza della vita riescono a scaldare il cuore, colmandolo con la piacevole sensazione della soddisfazione, della compiutezza, della gioia interiore: una di queste cose è senz’altro l’impegno nel dar forma a ciò in cui si crede. Impegno che, quando viene tradotto nel servizio agli altri, diventa ragione di vita; una ragione di vita, la quale, allorché essa trova ispirazione nella dimensione del volontariato, si trasfigura in missione.
Ecco, il volontariato è una missione, che ha trovato la sua istituzionalizzazione, attraverso apposite leggi dello Stato, nella fantastica realtà del Servizio Civile Nazionale, diventato Universale con il Decreto Legislativo n. 40 del 2017. Una realtà che vive grazie all’impegno di tante ragazze e tanti ragazzi, innamorati della vita e disponibili a rendere più bella la vita di tutti; un Servizio che chiama, come si legge sul sito predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a «impegnarsi in un progetto finalizzato alla difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica Italiana, con azioni concrete per le comunità e per il territorio. È un impegno per gli altri, è una partecipazione di responsabilità, è un’occasione per crescere confrontandosi, è un modo per conoscere (…), per capire e condividere, è una crescita professionale, è uno strumento di pace e di integrazione, è una forma di aiuto a chi vive in disagio o ha minori opportunità, è un atto di amore e di solidarietà verso gli altri, è una occasione di confronto con altre culture, è una risorsa per il Paese, è una esperienza utile per avvicinarsi al mondo del lavoro».
Una risorsa, quella del Servizio Civile Universale, che quest’anno è stata protagonista alla XXIII Edizione del Premio Louis Braille, svoltasi, nella serata dello scorso 3 dicembre, a Roma, nell’imponente cornice dell’Auditorium della Conciliazione, a due passi da piazza San Pietro. «Con il Premio Braille – ha sottolineato il Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Mario Barbuto – la nostra Associazione intende mantenere vivo il dialogo con i cittadini e con le istituzioni, a ogni livello, per evidenziare le principali criticità che coinvolgono le persone con disabilità visiva. Questo evento, quindi, è un’occasione d’incontro, di riflessione e anche di festa, da condividere con tutti, col pubblico presente in teatro e con quello che si avvarrà della trasmissione televisiva offerta a noi da Rai 1; trasmissione che consentirà a tantissime famiglie di vedere e ascoltare le emozioni che hanno preso vita in quest’edizione del Premio».
Un’Edizione che non è fuori luogo definire speciale: condotta dalla bravissima Elisa Isoardi, splendida nel calcare l’impegnativo proscenio in uno scintillante abito da sera, la manifestazione, oltre a registrare la partecipazione d’illustri artisti, quali, Michele Placido, Biagio Izzo, Cristiano de Andrè, Peppino di Capri, Annalisa Minetti, Simona Molinari, Violante Placido, Paolo Ruffini, Paolo Migone, Giovanni Caccamo, Piero Mazzocchetti, Miriam Candurro, Annabelle Belmondo, Roberta Morise, Sarah Jane Morris e Tony Remy, è stata impreziosita dai tre momenti dedicati alle premiazioni, destinate per il 2018 a protagonisti d’assoluta eccezione, come Andrea Camilleri, la Banca d’Italia e Dalila Addario, Volontaria del Servizio Civile; una vincitrice, quest’ultima, che, come evidenziato da Elisa Isoardi, ha recato sul palcoscenico dell’Auditorium capitolino, accompagnata da altri volontari, dal Presidente Mario Barbuto e dai dirigenti Nazionali dell’Uici, «un onore particolare». Un onore traboccante senso civico e altruismo, spiegato alla conduttrice e alla vasta platea da Annamaria Palummo, Consigliere Nazionale dell’Uici e coordinatrice della Commissione per il Servizio Civile e i soci, salita sulla ribalta per raccontare una missione alta: «questo riconoscimento – ha asserito la dott.ssa Palummo – rende onore a tutti i ragazzi che portano avanti questa missione del Servizio Civile. Seppur istituzionalizzato, esso, infatti, ha i crismi dell’afflato empatico, della compenetrazione, della condivisione emotiva in cui sboccia lo slancio missionario, avente dentro i valori che noi vogliamo rappresentare con questo premio. Valori aulici, incommensurabili, quali la solidarietà, la propensione all’aiuto e, soprattutto, l’impegno quotidiano verso le persone come noi, le quali, pur avendo la minorazione sensoriale, trovano la bellezza della vita grazie a loro, ai nostri volontari. Perciò credo che quella di stasera sia l’espressione massima della riconoscenza per l’opera che le nostre ragazze e i nostri ragazzi profondono ogni giorno: l’espressione massima della riconoscenza per il modus operandi con cui tante ragazze e tanti ragazzi rendono concreta quotidianamente la loro disponibilità a servire lo Stato attraverso il servizio che prestano a noi. Sì, la loro è veramente una missione: una missione che serve ai nostri Cuori, facendoci superare i nostri limiti». Quei cuori che hanno palpitato d’emozione nel sentire queste parole, a cui hanno fatto seguito quelle in cui si articola la motivazione dell’assegnazione del Premio Braille 2018 a un rappresentante del Servizio Civile, lette dalla scrittrice e giornalista Rai Vittoriana Abate: «Ai volontari del Servizio Civile Universale: care ragazze e cari ragazzi, a voi, che con la vostra presenza e con il vostro aiuto rendete più semplici le nostre giornate; a voi che sapete costruire legami d’amicizia ben oltre i doveri del Servizio». Dolce e significativa, in particolare, è la ragione che ha indotto l’Uici ad assegnare il prestigioso riconoscimento proprio a Dalila Addario, la quale, come ha spiegato la conduttrice Isoardi, pur in gravidanza, non ha voluto mancare al soggiorno estivo per i pluridisabili: «Un esempio, questo, della sensibilità – ha affermato il Presidente Nazionale Mario Barbuto – che connota i nostri volontari. Quei volontari che Dalila, in quest’occasione, rappresenta splendidamente». Uno splendore che, dopo la consegna del premio, effettuata dalla modella francese Annabelle Belmondo, nipote del grandissimo Jean Paul, si è promanato anche nelle parole di Dalila, per la quale «il Servizio Civile prestato nell’Uici è volontariato, ma è anche sfida, è rivincita, è crescita personale: ecco perché voglio invitare tutti i ragazzi a prendere parte a questa bellissima e indimenticabile avventura, soprattutto in seno all’Uici, ove impegno, bontà d’animo e voglia di mettersi in gioco rendono ogni istante importante, per noi e per tutti».
Un momento di toccante bellezza, incastonato in una serata ove arte e solidarietà hanno trovato impeccabile fusione, tra musica, risate, commozione e poesia, come quella regalata dal maestro Andrea Camilleri nel video registrato qualche giorno fa presso la sua casa romana, ove ha ricevuto il Premio Braille alla carriera dalle mani del presidente Barbuto: visibilmente commosso, il grande scrittore siciliano ha ringraziato l’Uici per questo riconoscimento, che lo fa «sentire parte di una grande famiglia», indugiando a lungo, nella sua riflessione, sulla sua sopraggiunta condizione di non vedente, da cui egli sta traendo nuove risorse interiori, nuova forza mentale, nuova vena ispirativa, grazie a cui, certamente, saprà regalare altre storie, altri intrecci, altri personaggi «fantastici, eppure tanto vivi e reali», come sta scritto nella motivazione del premio, alla nostra quotidianità. Quella quotidianità che per molti ciechi ha riservato e riserverà nuove prospettive professionali, grazie anche ad aziende e istituzioni come la Banca d’Italia, terzo soggetto premiato durante la serata, quale riconoscimento alla sua politica di promozione lavorativa dei non vedenti, sulla cui scorta è possibile valicare le già acquisite funzioni proprie dei centralinisti. Insomma, sono stati refoli verbali e artistici di straordinaria intensità umana, morale e artistica, quelli che lo scorso 3 dicembre hanno attinto la formale e monumentale eleganza dell’Auditorium della Conciliazione; momenti unici, rispetto ai quali le parole fanno fatica a veicolare il valore in essi insito; attimi che solo la poesia può aiutare a disegnare… Attimi di vera emozione tersa carpiti a una sera da altre diversa.

A Massa Marittima la prima stagione teatrale totalmente accessibile anche a persone con disabilità

Il sindaco Giuntini: “L’accesso all’arte ed alla cultura è un diritto di tutti”

Nel cartellone gli spettacoli di Giuseppe Cederna, Paolo Sassanelli, Ivano Marescotti e il duo Cattaneo e Rossato di Radio Capital

Il progetto si chiama “Teatro on air” prenderà il via il 9 febbraio 2019 e consiste in una stagione teatrale pensata per essere condivisa con le persone che non possono andare a teatro: non vedenti, disabili, malati e anziani. In programma spettacoli che rinunciano alla scenografia ai costumi, alle azioni e si affida solo alla parola con un cartellone composto interamente da spettacoli di lettura con la voce come unica e grande protagonista. Gli spettacoli andranno in scena in una location particolare come l’ex Convento delle Clarisse a Massa Marittima (Gr) e il pubblico potrà essere presente in sala ma potrà seguire da tutta Italia gli spettacoli anche online in diretta, gratuitamente, tramite la web radio dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna e con il quale condividere nello stesso istante le suggestioni e le emozioni della parola letta. Il progetto, realizzato dall’Associazione Liber Pater con la Cooperativa sociale Arcobaleno e il sostegno del Comune di Massa Marittima, è frutto della collaborazione tra l’Unione Italiana ciechi e ipovedenti e la Lega Italiana Lotta alla distrofia muscolare, l’Anmil ( Associazione Nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi) e il Favo ( Federazione Italiana delle associazioni di volontariato in oncologia), e vede la partecipazione e il coinvolgimento di grandi nomi del panorama teatrale nazionale. Il cartellone si snoderà tra il 9 febbraio al 4 maggio 2019, e ancora in via di definizione ma qualche data è già stata confermata. Come il giorno di apertura il 9 febbraio con il prestigioso nome dell’attore Giuseppe Cederna che porterà in scena “Odisseo il migrante”, il 9 marzo Paolo Sassanelli reciterà il “Grande inquisitore di Dostoevskij, Ivano Marescotti il 30 marzo sarà sul palco con “L’uomo nell’astuccio di Cechov mentre il 4 maggio “Parole note live” con Giancarlo Cattaneo e Maurizio Rossato di Radio Capital. “Il teatro è un luogo che stimola le persone ad aggregarsi serenamente, a ridere insieme, a commuoversi insieme, a sognare insieme – spiega l’autore e regista Massimiliano Gracili ideatore della rassegna – e sostenere il progetto “Teatro on air” significa permettere a molte persone lontane, sparse per l’Italia e che normalmente non hanno accesso ai teatri, di poter fruire e godere gratuitamente degli spettacoli in cartellone grazie ad internet. In più significa contribuire allo sviluppo culturale di un territorio e compiere un atto di generosità a favore della collettività, dei giovani e delle persone meno fortunate”. “Il progetto “Teatro on Air” è davvero molto bello – sottolinea il sindaco Marcello Giuntini -, rappresenta la sintesi della collaborazione di tante importanti realtà impegnate nel sociale e nella diffusione della cultura, e vede la partecipazione di attori importanti a disposizione di un pubblico che troppo spesso è tagliato fuori dal circuito teatrale. L’accesso all’arte ed alla cultura è un diritto di tutti e per questo – conclude Giuntini – è necessario impegnarci a ridurre le barriere ed i limiti che in tanti con grande difficoltà sono costretti ad affrontare”.
Nei prossimi giorni per chi vuole sostenere il progetto prenderà il via una campagna di crowdfunding sulla piattaforma www.retedeldono.it Per informazioni sito web: www.teatro-on-air.com

Fabrizio Lucarini tel. 3407612178

Il premio “Turismi accessibili” diventa internazionale

Si aprono le iscrizioni anche a chi risiede fuori dei confini italiani. Pur restando concentrato sul turismo accessibile in Italia, infatti, possono partecipare professionisti, aziende ed enti italiani e no. Le opere in concorso devono, comunque, essere realizzate in lingua italiana.

È online il bando relativo alla quarta edizione del premio “TURISMI ACCESSIBILI – Giornalisti, Comunicatori e Pubblicitari superano le barriere” bandito dalla onlus Diritti Diretti (www.dirittidiretti.it) che progetta, insegna e comunica il turismo accessibile dal 2008.
Fino al 14 maggio 2019, infatti, si può partecipare gratuitamente al concorso ideato da Simona Petaccia (Giornalista e Presidente Diritti Diretti) per far conoscere le buone pratiche sull’accessibilità raccontate da giornalisti, pubblicitari e comunicatori attraverso articoli, servizi radio-televisivi, spot pubblicitari, video e campagne di comunicazione su chi ha prodotto sviluppo socio-economico unendo l’accessibilità ai concetti di appeal, innovazione, bellezza e/o sostenibilità.
Poi, come per le edizioni precedenti, l’invito alla partecipazione è indirizzato anche alle realtà pubbliche e private (enti, aziende, istituzioni culturali, associazioni ecc.) che hanno affidato iniziative d’informazione e di comunicazione sull’accessibilità a tali professionisti.
Da quest’anno, però, il premio offre una novità perché apre le sue porte anche a chi risiede fuori dei confini italiani. Pur restando concentrato sul turismo accessibile in Italia, infatti, possono partecipare professionisti, aziende ed enti italiani e no. Le opere in concorso devono, comunque, essere realizzate in lingua italiana.
«Il nostro premio – ha dichiarato Simona Petaccia – riconosce la bravura di chi ha già realizzato l’accessibilità nelle varie tipologie di turismo: culturale, enogastronomico, sportivo, congressuale, balneare, montano, termale, scolastico, religioso ecc.».
«Per questo – ha continuato la Presidente – è un piacere constatare che il pubblico aumenta di anno in anno (721 voti nel 2016, 1.347 voti nel 2017 e 1.775 nel 2018) mostrando ai nostri referenti (imprenditori del turismo, cittadini, turisti, media e amministratori pubblici) come la progettazione inclusiva non sia un’operazione costosa e aumenti il numero di visitatori favorendo sviluppo economico, turistico, culturale e sociale».
«TURISMI ACCESSIBILI – conclude Petaccia – è un premio autofinanziato da Diritti Diretti, ma è stato una soddisfazione il riscontrare come siamo riusciti a far appassionare le persone al tema dell’accessibilità universale e a ricevere una buona risposta da parte delle istituzioni. L’edizione precedente ha, infatti, ottenuto il patrocinio di: Parlamento europeo, Commissione europea – Rappresentanza in Italia, MiBAC – Ministero dei beni e delle attività culturali e Regione Abruzzo. In più, quale suo premio di rappresentanza, il Presidente della Repubblica Italiana ha voluto destinare una medaglia alla relativa cerimonia di consegna dei riconoscimenti. Quest’anno cercheremo di risvegliare lo stesso interesse e, magari, superarlo».
Sono previsti due riconoscimenti:
PREMIO DEL PUBBLICO – L’opera più votata riceve Euro 1.000,00 (Mille);
PREMIO DEGLI ESPERTI – L’opera scelta dalla onlus Diritti Diretti riceve una targa.

PAGINA FACEBOOK: @TurismiAccessibili.
SITO WEB: www.turismipertutti.it.
CONTATTI: 800 910 580 – info@dirittidiretti.it.

Catania – 13 dicembre 2018: inaugurato il nuovo Ambulatorio di prevenzione oftalmologica pediatrica, di Anna Buccheri

In occasione della Giornata nazionale del cieco che si celebra ogni 13 dicembre per Santa Lucia, la sezione Territoriale UICI di Catania ha organizzato la Cerimonia inaugurale del nuovo Ambulatorio di prevenzione oftalmologica pediatrica. L’Ambulatorio è il frutto di un lavoro di collaborazione avviato da anni ormai con la Clinica Oculistica dell’Università di Catania nella quale si sono formati gli oculisti e gli ortottisti che prestano la loro opera quotidianamente e da tempo all’UICI nell’Ambulatorio di prevenzione delle patologie oculistiche già esistente e nel Centro di riabilitazione attivo anch’esso da anni e della recente convenzione con l’Unità di Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Il pomeriggio si è aperto con un momento musicale: un quartetto d’archi e un oboista del Liceo Musicale Bellini di Catania, con un intermezzo tutto natalizio con la zampogna; canti di Natale di una seconda classe della scuola primaria del Circolo Didattico di Sant’Agata Li Battiati frequentata da un bambino con disabilità visiva capitanati da una delle maestre e accompagnati dalla DS prof.ssa Patrizia Pittalà.
Il compito di moderare l’incontro è toccato a Sarah Donzuso, giornalista di esperienza e grande sensibilità che ha proceduto ad introdurre gli interventi secondo il seguente ordine:
dott. Mario Barbuto, Presidente Nazionale UICI, che ha esortato a continuare a lavorare nell’ambito della prevenzione unica arma valida per sconfiggere la disabilità visiva perché l’utopia permette di migliorare la realtà e i bambini sono il nostro futuro;
prof. Francesco Bandello, Direttore della Clinica Oculistica dell’Università Vita-Salute Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, che ha ringraziato la Presidente UICI Rita Puglisi per la disponibilità e l’attenzione alla tematica della prevenzione e ha riconosciuto nell’Ambulatorio il segno concreto che dà senso alle attività svolte negli anni mettendo insieme disponibilità e competenze, collaboratori e collaboratrici, in un rapporto costante con la Clinica Oculistica di Catania e il prof. Avitabile, ed ha espresso l’augurio di una collaborazione positiva e serena per realizzare progetti di prevenzione in questo ambito importante e quindi poter tracciare un bilancio di quanto si farà;
prof. Teresio Avitabile, Direttore Clinica Oculistica dell’Università di Catania Ospedale Policlinico-Vittorio Emanuele e Segretario SOI, ha ricordato la collaborazione ormai collaudata con la Sezione Territoriale UICI di Catania la cui Presidente cerca sempre di creare convergenze su progetti e con l’UICI in generale attraverso la SOI (Società Oculisti Italiani), infine ha ribadito la necessità e l’importanza della prevenzione rivolta ai bambini, soggetti più deboli ai quali è terribile dover dire “non c’è niente da fare”;
dott.ssa Monica Stoppani, Consulente specialista per l’oftalmologia pediatrica e strabismo, che ha sottolineato che la collaborazione porta sempre qualcosa di positivo e ha ringraziato tutti coloro che lavorano a Catania per un miglioramento sul territorio specialmente in ambito pediatrico;
prof. Raffaele Falsaperla, Primario Neonatologia e UTIN Santo Bambino di Catania, che ha posto l’attenzione sulla sinergia multidisciplinare e riconoscendo nella collaborazione che si è creata tra Neonatologia, UICI e Clinica Oculistica di Catania e Unità Oculistica del San Raffaele di Milano un esempio virtuoso espressione dell’impegno a collaborare con l’obiettivo comune della diagnosi precoce;
prof.ssa Rita Puglisi, Presidente UICI di Catania, ha espresso soddisfazione per un traguardo che ha richiesto tempo, lavoro di rete e formazione continua e professionalizzante, traguardo perseguito attraverso la collaborazione con la Clinica Oculistica dell’Università di Catania, la convenzione con l’Unità di Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il protocollo con la Fondazione Mariani e il sostegno di Neonatologia del Santo Bambino di Catania per un progetto esteso, articolato e ampio che sia anche un’opportunità per la città di Catania in un’ottica di cittadinanza attiva, di responsabilità e di impegno sociale che i disabili visivi vogliono praticare al pari dei loro concittadini, in un ambiente strutturato, pensato e organizzato per essere adeguato e rispondente sia per le famiglie sia per i bambini, accogliente fisicamente (mobili, colori, suppellettili, immagini, giochi, servizi, assenza di barriere architettoniche), in cui si cura la comunicazione (si spiega cosa e perché si fa, chi lo fa e perché lo fa al bambino rendendolo partecipe di un intervento che lo riguarda) usando accortezza e attenzione nel costruire la relazione e un clima di collaborazione perché il rapporto sia “caldo” e non sia freddo, asettico e distaccato.
La moderatrice della serata, dott.ssa Sarah Donzuso, dopo aver registrato la risonanza dell’evento sulla stampa, ha ringraziato alcune delle autorità e delle personalità presenti. Tra queste vanno ricordate:
il prof. Gaetano Minincleri, Presidente UICI Regione Sicilia;
la dott.ssa Linda Legname, Componente Direzione Nazionale UICI;
la dott.ssa Stefania Basile, ortottista che ha agito da facilitatore per la creazione del rapporto con il San Raffaele;
il Presidente della Commissione Servizi Sociali del Comune di Catania, dott. Sebi Anastasi;
l’Assessore al Decentramento, all’Anagrafe e all’Innovazione tecnologica del Comune di Catania, Alessandro Lo Porto, intervenuto in rappresentanza del Sindaco, che ha riconosciuto nell’Ambulatorio un progetto pilota di grande valenza a cui l’Amministrazione comunale esprime vicinanza;
il dott. Claudio Pellegrino, Delegato provinciale CIP e rappresentante Associazione Life onlus;
il Pro-Rettore dell’Ateneo catanese, ch.mo prof. Giancarlo Magnano che ha dato risalto all’importanza dell’iniziativa sotto l’aspetto sociale, medico, culturale e scientifico, e a livello cittadino, dimostrazione che si può superare la difficoltà tutta meridionale di lavorare insieme.
A questo punto si è proceduto al taglio del nastro per l’inaugurazione vera e propria. È seguito un rinfresco che ha dato modo a tutti i convenuti (componente medica, soci e socie, amici, impiegati, consiglieri e garanti) di ritrovarsi tutti insieme in un’atmosfera di festa più informale a cui si è unito anche il Sindaco di Catania, dott. Salvo Pogliese.

Napoli – 6 dicembre 2018: Resoconto sull’incontro annuale dell’unità territoriale di coordinamento, a cura di Silvana Piscopo

Quest’anno, come, in parte nell’anno precedente, abbiamo scelto, di concerto con il centro di consulenza tiflodidattica di Napoli, il presidente della Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” di Monza, il professor Pietro Piscitelli e la Commissione Istruzione e Formazione provinciale di Napoli, coordinata dalla prof.ssa Silvana Piscopo, di dedicare gran parte della giornata alle esperienze dirette di operatori della scuola, dello sport, di giovani impegnati in attività sportive.
Dopo la registrazione dei partecipanti, il presidente della sezione provinciale di Napoli, dott. Mario Mirabile ha aperto i lavori con un saluto caloroso verso tutti i presenti, ma anche con il rammarico di non riscontrare la partecipazione della direzione generale scolastica che, pur sollecitata ad intervenire, ha disertato il campo e, più in generale, non facilita quel confronto costruttivo che da tempo l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, propone in tutte le iniziative a carattere formativo e culturale.

Si entra nel vivo dei lavoro con l’intervento del professor Pietro Piscitelli al quale è stato affidato l’onere di fare il punto sulle varie opportunità che l’Unione mette a disposizione nel campo dei servizi per l’inclusione scolastica: l’ascolto si fa attento quando vengono spiegate le funzioni dei vari enti collegati come la Biblioteca per i Ciechi, la Federazione, l’Irifor, il coordinamento di questi ed altri enti collegati che hanno dato vita al Network per l’inclusione scolastica (Nis) che si caratterizza per la possibilità di servizi specifici e diffusi su buona parte del territorio nazionale; il professor Piscitelli, presidente della Biblioteca “Regina Margherita”, continuando la propria esposizione, si sofferma sulle funzioni dei Centri di Consulenza Tiflodidattica, presìdi indispensabili per tutte le scuole, evidenziando come talvolta le diffidenze di dirigenti poco informati, rendano difficile il lavoro che i consulenti svolgono nel corso delle loro prestazioni specifiche, riconosce la necessità di un incremento da ridefinire nelle regioni più grandi come la Campania perché la sola Napoli e provincia assiste 180 ragazzi ciechi ed ipovedenti con un unico centro ed una sola funzionaria; continua la sua comunicazione presentando la recente realizzazione del Protocollo di intesa tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, l’Irifor, la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi: un passo importante che apre nuovi orizzonti per la formazione e l’educazione degli studenti, segna una tappa fondamentale nel riconoscimento dell’Uici che, attraverso gli enti collegati, potrà svolgere un ruolo significativo nella formazione e nell’aggiornamento del personale docente e degli operatori educativi; conclude la relazione esprimendo disappunto per l’assenza di dirigenti dell’amministrazione scolastica.

Prende la parola Silvana Piscopo, coordinatrice della Commissione istruzione di Napoli che, partendo dalle esperienze maturate in questi3 anni da consigliera dell’associazione con l’incarico di coordinatrice della Commissione istruzione, ha avuto modo di contribuire alla stesura di molti piani educativi individuali su richiesta di scuole frequentate da bambini e ragazzi ciechi; ha evidenziato le forti disomogeneità tra scuole e l’incidenza delle variabili di contesto: spesso gli alunni vantano un profitto positivo, ma difettano di consapevolezza del proprio sé, rinunciano alla socialità per paura del giudizio collettivo, per il timore di mostrare le proprie lacune nello svolgere attività di normale gestione personale, come il sapersi vestire con cura, il saper mangiare in autonomia, il sapersi gestire nei movimenti; è dunque indispensabile sviluppare da parte delle scuole e da parte dell’Unione un paziente rapporto con le famiglie per aiutarle a comprendere che i risultati scolastici vanno strettamente connessi alla crescita personale di cui lo sviluppo dell’indipendenza, dell’autonomia di pensiero e di azioni costituiscono gli ingredienti basilari; perché un ragazzo possa aprirsi agli altri, ha bisogno di autostimarsi e lo potrà fare più concretamente e correttamente se gli adulti docenti, operatori della comunicazione, genitori, si predispongano ad un cambio di paradigma: partendo, cioè, da tutto ciò che il bambino o ragazzo è capace di fare, invece di impaurirlo per ciò che non è ancora in grado di dimostrare; creare ansia di prestazione produce insicurezza e, spesso, solitudine: dunque dovremmo organizzare il lavoro di apprendimento e di crescita avvalendoci di figure professionali differenziate ma in grado di convergere sugli obiettivi educativi e formativi. Dobbiamo chiedere gli educatori alla comunicazione e l’autonomia, purché competente in campo tiflologico, dobbiamo diffondere la prassi della formazione integrata con attività ludiche, sportive, creative, perché la persona cieca o ipovedente, come tutti, ha diritto di stare al mondo come entità sociale e personalità onnilaterale.

Prende la parola la dott.ssa Nicoletta Pisanò, tiflologa che lavora come assistente alla comunicazione con Gaetano e Paola: ci racconta dei problemi relazionali di Paola, la quale ha voluto che la sua educatrice Nicoletta, leggesse all’assemblea la sua testimonianza: la lettera ci descrive lo spaesamento della ragazzina quando manca l’insegnante di sostegno, perché né le maestre curricolari, né i compagni, si relazionano a lei come persona ci racconta dei suoi risultati lodevoli nel profitto, ma, al tempo stesso, del suo disagio nel trovarsi da sola quando gli altri svolgono attività ludiche integrative e ci fa capire come ancora siamo lontani, in troppe scuole, da una cultura inclusiva.

Segue in successione, l’intervento della prof.ssa Silvana Palmieri, docente di sostegno presso la Scuola Media viale delle Acacie di Napoli: una scuola che da molti anni è frequentata da ragazzi ciechi ed ipovedenti e che vanta una tradizione di buone pratiche integrative ed oggi, inclusive; attualmente abbiamo 3 ragazzi non vedenti che partecipano a pieno regime a tutte le attività extra curriculari: c’è Sharon che ha composto insieme con tutti i compagni una guida di un importante sito museale di Napoli, costruendo la riproduzione in formato braille e figure tattili; c’è Giovanni, il quale, pur manifestando riluttanza nell’adattamento alle regole scolastiche, ha trovato forte motivazione attraverso la preparazione delle attrezzature per lo showdown, si è aperto ai compagni, che, a loro volta, si riferiscono a lui nelle relative partite; una bella testimonianza di lavoro scolastico e, soprattutto di esperienza umana.

Dopo una breve pausa, utile a socializzare impressioni e creare una sana empatìa tra le persone presenti, oltre che gustare un po’ di pasticceria napoletana, i lavori riprendono con l’intervento della dott.ssa Nadia Massimiano, psicologa coordinatrice del progetto “Stessa strada per crescere insieme” per le regioni Campania e Calabria, finanziato dall’Irifor a sostegno della genitorialità.
La dott.ssa Massimiano, come da programma concordato, si è concentrata sul ruolo della famiglia nel processo di sviluppo multilaterale del bambino con disabilità visiva totale e-o parziale; ha evidenziato la legittimità delle ansie, delle paure, dei desideri di compensazione: sentimenti che, però, quando diventano troppo invasivi, possono compromettere l’equilibrio dei ragazzi; occorre, perciò, fare rete tra genitori per lo scambio di esperienze, lavorare per ridurre i conflitti tra scuola e famiglia, continuare a promuovere momenti di socializzazione tra ragazzi attraverso campi estivi in cui apprendano ciò che serve alla propria autonomia in casa e fuori.

Segue l’intervento della docente Gilda Sportelli, consigliera della sezione provinciale di Napoli:
l’intervento a lei affidato è rivolto alle azioni da promuovere per i nostri bambini e ragazzi ciechi con ulteriori disabilità; la prof.ssa Sportelli ci presenta le sue esperienze attraverso il lavoro di docente di sostegno di bambini affetti da sindrome di autismo, ma ci espone anche gli ostacoli che ha incontrato come insegnante non vedente nello svolgimento dei propri compiti, quando subentrano le crisi patologiche di questi ragazzi a lei affidati; ci parla, altresì, dell’esperienza fatta al centro di pluridisabilità funzionante all’istituto Martuscelli di Napoli e di quanto grave sia stato perdere quel presidio in un territorio in cui la rete di servizi coordinati è fragilissima e poco efficace; invita i presenti a consultarla sia per proporre attività, sia per eventuali problematiche scolastiche.

A seguire c’è un tandem costituito da Rocco Deicco, componente della Commissione istruzione e presidente dell’associazione sportiva Noived (non ed ipovedenti) e Salvatore Urso, giovane studente universitario che si è qualificato nelle paralimpiadi europee come vice campione di nuoto. Rocco Deicco, che ha collaborato a creare le attrezzature per lo showdown nella scuola di viale delle Acacie, di cui si è già descritta l’esperienza, chiede a tutti i docenti, operatori scolastici, genitori, di impegnarsi a promuovere e far promuovere attività sportive collettive alle quali facilitare e stimolare la partecipazione attiva di bambini e ragazzi non ed ipovedenti;
Salvatore Urso, vice campione paralimpico europeo di nuoto e matricola all’Università Federico II, facoltà di lettere moderne, si rivolge con gioiosa provocazione raccontandoci di una notte in cui con i suoi amici di scuola e non, andando a cercare dove divertirsi, è approdato a Roma da dove ha telefonato ai genitori inconsapevoli della sua bravata; ci ha detto che studiare e fare sport si può quando trovi genitori, amici, allenatori che hanno fiducia in te, ma occorre che prima tu stesso devi imparare a farti valere, a saper dare, saper prendere; Salvatore ci ha fatto divertire con le sue interlocuzioni con il pubblico, ma ci ha dato anche una bella lezione di fiducia nei giovani.

Infine, su sollecitazione del professor Piscitelli, hanno preso la parola la responsabile del Centro di Consulenza tiflodidattico di Napoli, (dott.ssa Carmela Nevano che ha fornito dettagli sulle specificità dei servizi offerti e ringraziato i presenti per la partecipazione coinvolta, la docente di sostegno Concetta Rauso di Caserta che ha portato i saluti della sezione Uici casertana, il dottor Nacca, coordinatore dei genitori della sezione di Caserta, da tempo impegnato a realizzare attività rivolte ai genitori e ai ragazzi ciechi ed ipovedenti.

Prima della conclusione ci ha portato il saluto del sindaco di Portici e dell’intero consiglio comunale, l’assessore alla cultura che, non solo ha ringraziato per le tante esperienze a confronto che ha potuto conoscere, ma si è impegnata ad attivare tutte le procedure utili a creare occasioni di cultura inclusiva per i ragazzi con disabilità visiva e pluridisabilità.

Con i ringraziamenti del presidente Mario Mirabile a tutti gli intervenuti, l’auspicio di ritrovarci in tante altre occasioni formative come questa appena conclusa.
Con il saluto e gli auguri per le prossime festività il prof. Piscitelli ha chiuso una bella e ricca giornata di lavoro che, speriamo, possa contribuire a far avanzare in positivo il processo di inclusione scolastica ed integrazione sociale di tutti i nostri studenti.