“Voce Nostra” n. 19 16-31 ottobre 2020

Si comunica che in data 16 ottobre 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Voce Nostra” n. 19 16-31 ottobre 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 15 ottobre 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2457

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Attualità (a cura di Vincenzo Massa)

Di cento in cento (di Antonio Russo)

Medicina- Covid e tamponi, cosa c’è da sapere: rapidi o classici, a pagamento o gratis, tempi di risposta e affidabilità

In cucina- Carciofi

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Presentazione candidatura, di Giovanni Taverna

Autore: Giovanni Taverna

Giovanni Taverna nasce nel 1954 a Fiorenzuola d’Arda (PC) e ci si trova talmente bene che non si sposta più ed è ancora lì. A pochi chilometri si trova la casa natale di Verdi e quella di Peppone e don Camillo e di conseguenza è un amante sfegatato delle opere liriche e delle discussioni animate. Studia medicina perché vuol fare il chirurgo, ma grazie alla retinite pigmentosa si ritrova invece a fare lo psicoterapeuta in un centro per disabili gravissimi sia fisici che mentali e psichici, ove opera fino alla pensione d’invalidità; è stato consigliere comunale per 3 mandati, presidente provinciale delle ACLI, rappresentante sindacale e presidente per alcuni anni di una cooperativa sociale che si occupa di carcerati ed ex carcerati. Dal 2005 al 2020 è stato presidente della sezione UICI di Piacenza ed è sopravvissuto; è inoltre reduce da un mandato come consigliere nazionale e ne è uscito indenne.

Presentazione candidatura, di Marco Trombini

Dal 1994 sono entrato nel Consiglio dell’Unione di Ferrara. Da quel momento, ho seguito tutta la scala gerarchica diventando da prima consigliere delegato, poi vice presidente. Dal 2001 al 2015, ho ricoperto la carica di presidente provinciale. Dal 2015 al 2020, ho ricoperto la carica di presidente regionale del consiglio UICI dell’Emilia-Romagna.

A chi mi chiede il perché di questa mia candidatura al Consiglio Nazionale rispondo che, vorrei portare l’esperienza e la competenza che provengono dal territorio.

Io vedo il Consiglio nazionale come una squadra quindi, concorderei il mio impegno ed il mio ruolo con il Presidente e la Direzione nazionale. Detto ciò, mi ritengo abbastanza bravo nell’organizzare eventi sia esterni che interni alla nostra associazione. La visibilità della nostra Unione è fondamentale.

Pensando al Centenario della nostra grande associazione, penso che la nostra più grande vittoria di domani sarà riuscire a mantenere i diritti ottenuti fino ad oggi. Dagli inizi degli anni 2000, la politica ha fatto in modo che in tutta Italia crescesse l’egoismo sociale. Questo egoismo è stato amplificato con l’avvento di questa pandemia. Dall’avvento di questo virus la nostra associazione è cambiata e non in peggio. Grazie all’uso del digitale, abbiamo raggiunto maggiormente i nostri soci nelle loro case ed abbiamo trovato nuove modalità di riunione.

Per quanto detto sopra, dovremmo quindi proseguire con queste due strade raggiungendo un numero maggiore di soci e facendoci sempre più sentire dalla politica a tutti i livelli, iniziando dai parlamentari e proseguendo con gli amministratori regionali, provinciali e territoriali.

Catanzaro – Giornata mondiale della vista 2020: “La prevenzione salva la vista”

Intervenire in maniera efficace per contrastare il fenomeno della disabilità visiva, questa la mission del Comitato IAPB di Catanzaro, guidato dal Presidente Luciana Loprete che ha nell’ultimo ventennio operato secondo le indicazioni dell’IAPB Italia Onlus a favore della sensibilizzazione nei cittadini e nelle istituzioni sulla tutela del più importante dei cinque sensi, la vista.

Come confermato dagli oculisti e dagli oftalmologi a livello mondiale otto casi di disabilità visiva su dieci sono evitabili e quindi “È necessario fornire – ha aggiunto Luciana Loprete Presidente dell’IAPB CALABRIA – con ogni mezzo idoneo informazioni e consulenza sulle minorazioni visive, nonché un sostegno diretto ove fosse considerato necessario; servono più prevenzione e riabilitazione”  in occasione della Giornata Mondiale della Vista.

Seppur quest’anno la pandemia da Covid-19 ha ovviamente imposto limitazioni tali da impedire eventi con la partecipazione attiva della cittadinanza il Comitato di Catanzaro dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità insieme all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in occasione della Giornata Mondiale della Vista, l’8 ottobre scorso, ha svolto la maggior parte delle iniziative in presenza ristretta e nel rispetto delle direttive ed attraverso le ormai note modalità di comunicazione attraverso:

⁃ La registrazione di uno spot incisivo andato in onda nelle tv locali e stampa online nei giorni precedenti 

⁃ La realizzazione un’intervista di carattere medico-informativo grazie all’utilizzo di piattaforme online 

⁃ L’effettuazione di screening gratuiti previa prenotazione 

Per ribadire quali siano le azioni possibili e necessarie per portare a livelli adeguati gli standard legati alla prevenzione, nonchè per per un’azione più decisa per la riduzione dell’incidenza delle malattie oculari, si sono svolte nell’arco dell’anno momenti di divulgazione di carattere scientifico con un riscontro pratico di visite gratuite sottoponendo a screenging circa 105 persone al mese presso l’ambulatorio oculistico “Mario Barbuto” situato nella sede operativa UICI di Catanzaro. Ambulatorio questo, allestito con impegno e sacrificio e dotato di:

  • Autorefrattometro e Topografo;
  • Tonometro ad applanazione;
  • Lampada a fessura;
  • Ottotipo;
  • Cassetta lenti;
  • Video-ingrandotori;
  • Set di test per ipovedenti e quanto necessario alla riabilitazione visiva. 

Gli studi svolti sul territorio grazie alla collaborazione dei medici specialisti hanno permesso di identificare gruppi di popolazione a maggior rischio, e nello specifico si è rilevato che i giovani e gli anziani sono coloro che per fattori legati all’età sono tra i più colpiti pertanto è con tale consapevolezza che si è arrivati alla conclusione che la promozione della salute e del benessere deve esercitarsi attraverso interventi precoci.

Esempio di quanto appena affermato è legato ad una testimonianza resa da una delle persone che ha scoperto grazie alla prevenzione quanto di seguito: 

“Sono un giovane ragazzo che ha svolto il Servizio Civile Nazionale nella sede di Catanzaro, un’esperienza a mio avviso di forte crescita in ambito personale e lavorativo. Partecipando a tutte le attività realizzate dalla sezione, soprattutto sulla prevenzione, decido non solo di sottopormi io stesso a screening ma anche di coinvolgere i miei familiari. Dai semplici controlli effettuati è emerso che mio fratello è affetto da un edema papillare, su consiglio degli specialisti e del personale della sezione è stato consigliato un approfondimento neurologico d’urgenza. Vorrei precisare che mio fratello non presentava nessun tipo di sintomo, non accusava nessun disturbo se non un leggero astigmatismo. Spesso siamo distratti dallo “stare bene” sottovalutando il nostro fisico. Se non fosse stata per questa possibilità offerta dall’Unione Italiana dei Ciechi sez Catanzaro,  e non fossimo mai venuti a conoscenza di questo “semplice” calo di vista, dovuto in realtà ad altro, ne saremmo venuti a conoscenza, quando ormai era troppo tardi per la vita di un ragazzo di 14 anni.”

Foto scattata durante un momento della visita di prevenzione a una paziente

Sezione Territoriale di Catanzaro

Tel. 0961721427

Fax. 0961797994

mail. uiccz@uiciechi.it

pec. uiccz@pec.it

Catanzaro – Giornata Nazionale del Cane Guida: 16 ottobre 2020

Il 16 Ottobre ricorre per volere dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti la giornata dei nostri amici a quattro zampe e nella nostra città di Catanzaro da parte della sezione territoriale negli anni è stata fatta una forte sensibilizzazione a tutta la cittadinanza, ma nonostante gli innumerevoli tentativi volti a sensibilizzare al rispetto delle leggi vigenti in favore dei cani guida i possessori di questi ultimi spesso e volentieri si trovano a dover discutere per far sì che venga data la possibilità di espletare il loro lavoro ai nostri amici a quattro zampe, capita spesso infatti che agli stessi venga impedito loro di entrare ad esempio in alcuni pubblici esercizi, mezzi pubblici di trasporto. 

La nostra attenzione vuole pertanto concentrarsi sulle abitudini dei cittadini che non hanno ancora l’opportunità di conoscere quali realmente sono le difficoltà che un possessore di cane guida incontra giornalmente durante il suo cammino.  

I marciapiedi stretti privi di scivoli, con lavori in corso anche non segnalati, spesso ingombri di motorini o di altro materiale, è una mancanza di rispetto verso tutta la popolazione, ma ancor di più per chi spontaneamente e affettuosamente svolge il proprio lavoro. 

E in molte occasioni trovare un semaforo sonoro sembra un’utopia, per cui i nostri accompagnatori a quattro zampe, vengono fortemente responsabilizzati, quindi l’attenzione è molto più alta, mettendo così l’animale in condizioni di stress per tutto il percorso; essere accompagnati da un cane guida per il non vedente è un’immensa gioia, soltanto così riusciamo ad acquistare la piena autonomia, senza peraltro tralasciare che il cane guida trasmette un affetto grandissimo, infatti con il non vedente si istaura un rapporto quasi simbiotico. 

Personalmente – aggiunge Lidia Travaglio Vice Presidente dell’UICI di Catanzaro – sono stata accompagnata da cane guida per tanti anni e devo dire che sono stati momenti di felicità immensa, sentire il mio cane che mi accompagnava con assoluta devozione mi faceva sentire grata, in quel momento avvertivo la sensazione che mi stesse donando i suoi occhi e diventava parte della mia persona ed oggi che purtroppo è venuta a mancare posso affermare con certezza assoluta che il cane guida oltre che essere uno strumento di autonomia è prima di ogni cosa un essere vivente che è capace più di tanti altri, a donare tutto se stesso per il bene del proprio conduttore e la sua mancanza improvvisa, ha generato in me come penso in altri ciechi, uno stato di sconforto ed abbandono perché il cane nel corso degli anni diventa parte integrante della famiglia. Ricordo infatti con felicità ma anche con un pizzico di tristezza i momenti vissuti anche dalla mia famiglia in quanto anche mio marito, cieco assoluto ha provato beneficio dalla presenza del cane guida unitamente a mia figlia che oggi è divenuta donna, ma che lo è divenuta anche grazie all’esperienza vissuta con la presenza della nostra amata ASIA, sua compagna di giochi.”

Ci auguriamo pertanto che anche nelle scuole ci possano essere dei momenti di informazione, in modo da rendere possibile l’approccio più accogliente per i nostri amici che ci regalano tanta autonomia in cambio di affetto.

Museo Omero – Numero 13 di AISTHESIS, rivista vocale e online

Numero 13 di AISTHESIS, rivista vocale e online del Museo Omero

Il numero di settembre (n.13/2020) della Rivista AISTHESIS, TOCCARE L’ARTE CON TUTTI I SENSI, affronta più temi: arte ed ecologia, il cinema che oltrepassa lo schermo e InclusivOpera a Macerata.

•          L’arte e il pensiero ecologico sul paesaggio

di Stefano Verri, storico dell’arte

•          Oltre la vista, vedere oltre

di Maurizio Pasetti, scrittore e sceneggiatore

•          Dall’accessibilità alla partecipazione – InclusivOpera Macerata

di Elena Di Giovanni, coordinatrice progetto InclusivOpera- Macerata Opera Festival

Disponbile anche in formato mp3 con la voce di LUCA VIOLINI e in formato PDF accessibile in italiano, inglese (traduzione Simon Jarvis) e presto in spagnolo: http://www.museoomero.it/main?pp=rivista_aisthesis

Rivista vocale online Aisthesis del Museo Tattile Statale Omero

Sede della redazione e della direzione: Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

Banchina da Chio 28 – Ancona.

Editore: Associazione Per il Museo Tattile Statale Omero ONLUS.

Direttore: Aldo Grassini.

Direttrice Responsabile: Gabriella Papini.

Redazione: Monica Bernacchia, Andrea Sòcrati, Annalisa Trasatti, Massimiliano Trubbiani, Alessia Varricchio.

Voce: Luca Violini.

Presentazione candidatura, di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

Salve, sono Giuseppe Fornaro,

mi candido per le prossime elezioni al Consiglio Nazionale dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

Nel chiederti il tuo sostegno, trovo doveroso presentare nella maniera più sintetica possibile la mia storia associativa nei passi che ritengo più significativi, tralasciando la descrizione dell’impegno attuale e quotidiano che riverso capillarmente nella città e nella provincia in cui risiedo.

Vengo subito ad informarti di quanto segue:

Il mio impegno in seno all’associazione è iniziato a 30 anni, appassionato di informatica fin dal primo vagito di una sintesi vocale che interagiva con un sistema arcaico che pure, in questo modo, rappresentava la nascita di una nuova epoca per la categoria dei disabili visivi.

Dal 2001 mi occupo di accessibilità di ausili e siti web collaborando con il “Gruppo OSI” attualmente inglobato nell’istituto INVAT, un impegno regolare e costante che mi vede negli ultimi cinque anni anche come referente della Commissione Ausili e tecnologie.

Con l’avvento di nuove opportunità politiche offerte sul territorio dei paesi vesuviani, dal 2007 è stato possibile istituire una nuova sede periferica che gestisco con molta soddisfazione ; il mio impegno politico sul territorio mi ha permesso di poter creare reti di collaborazione tra associazioni di volontariato e Pubbliche Amministrazioni a beneficio di persone cieche ed ipovedenti nelle scuole, nelle famiglie e presso i singoli per le più svariate necessità, e soprattutto in questo difficile periodo storico caratterizzato da chiusure ed impedimenti che hanno reso la vita dei disabili ancora più difficile.

Dal 2009 ho fortemente voluto, insieme ad altre persone, un’associazione sportiva, “REAL VESUVIANA”, allo scopo di raggiungere obiettivi di benessere e salute psicofisica che lo sport apporta anche e soprattutto ai disabili. Questa realtà sportiva ha permesso la partecipazione a molte persone prive della vista a numerosi tornei nazionali di sport paralimpici come: Goalball, Torball e Showdown, con risultati notevoli sia personali che di squadra.

Dal 2010 sono consigliere della sezione provinciale di Napoli ,accumulando esperienza politica e conoscenza delle trattazioni dei temi sociali che soprattutto riguardano la categoria.

Dal 2016 è stato instaurato un rapporto di collaborazione continuativo con Apple Accademy di Napoli, rapporto che ha consentito la realizzazione di alcune App create appositamente per i ciechi a seguito di un’opera di sensibilizzazione promossa dal sottoscritto in collaborazione con alcuni sviluppatori Italiani dell’Accademia.

Tanto altro, pur sempre importante,non ho presentato in questa lettera per il timore di diventare prolisso inutilmente o peggio sembrare autocelebrativo, cosa che non mi appartiene. 

Tuttavia se è tua intenzione conoscermi meglio ho postato alla tua attenzione dei link in coda per poterti sincerare di quanto ho scritto ma anche per informarti di tanto che non ho menzionato ma che pure fa parte del mio impegno a nome dell’Unione Italiana Ciechi.

Grazie

Giuseppe Fornaro

3735419953 Napoli – Punto d’ascolto;
http://giornale.uici.it/napoli-punto-dascolto-di-giuseppe-fornaro/
Sant’Anastasia (NA) – “Tocca a me!”
http://giornale.uici.it/santanastasia-na-tocca-a-me-di-giuseppe-fornaro/
L’appello di Giuseppe Fornaro per la fase 2 dei non vedenti e degli ipovedenti
https://www.glianastasiani.it/2020/05/04/lappello-di-giuseppe-fornaro-per-la-fase-2-dei-non-vedenti-e-degli-ipovedenti/
Sant’Anastasia – Corso di Euro Progettazione
http://giornale.uici.it/santanastasia-corso-di-euro-progettazione/
Applicazioni utili per i dispositivi delle persone con disabilità visiva
http://www.superando.it/2019/09/03/applicazioni-utili-per-i-dispositivi-delle-persone-con-disabilita-visiva
Scrivo, leggo e comunico grazie al Braille
http://www.superando.it/2020/02/17/scrivo-leggo-e-comunico-grazie-al-braille
Servizi attivi per persone con disabilità visiva
http://www.superando.it/2020/04/15/servizi-attivi-per-persone-con-disabilita-visiva
Soste selvagge e coscienze in stand-by
http://www.superando.it/2020/03/02/soste-selvagge-e-coscienze-in-stand-by
Dispositivi che garantiranno l’autonomia delle persone con disabilità visiva
https://www.superando.it/2017/10/02/dispositivi-che-garantiranno-lautonomia-delle-persone-con-disabilita-visiva/
Il grave disagio di molte persone con disabilità visiva
http://www.superando.it/2020/05/06/il-grave-disagio-di-molte-persone-con-disabilita-visiva
Napoli – “Three Technology Days;
http://giornale.uici.it/napoli-three-technology-days-di-sandra-minichini/
Sant’Anastasia – XIII Giornata Nazionale del Braille
http://giornale.uici.it/santanastasia-xiii-giornata-nazionale-del-braille/
Sant’Anastasia, incontro sulla ”XII Giornata Nazionale del Braille”
https://www.ilmediano.com/santanastasia-incontro-sulla-xii-giornata-nazionale-del-braille/
Il primo dei “percorsi ad ostacoli” dei non vedenti a Sant’Anastasia
http://www.glianastasiani.it/2017/11/06/il-primo-dei-percorsi-ad-ostacoli-dei-non-vedenti-a-santanastasia/
UICI Sant’Anastasia – Fidati di lui;
http://giornale.uici.it/uici-santanastasia-fidati-di-lui-di-sandra-minichi/
progetto “OPEN SPORT: oltre lo sguardo”
https://www.ilmediano.com/somma-vesuviana-al-via-la-manifestazione-open-sport-oltre-lo-sguardo/
PROGETTO “MUS’ART.LAB” LABORATORI CREATIVI.
http://giornale.uici.it/napoli-musart-lab-laboratori-creativi/
progetto: “Sport e accessibilità per tutti. La valorizzazione dell’esistente”.
https://www.ilmediano.com/SantAnastasia-UICI-i-nuovi-progetti-per-il-2013/
Se un piccolo borgo, tra i più belli d’Italia, diventa esempio di accessibilità
https://www.superando.it/2018/01/31/se-un-piccolo-borgo-tra-i-piu-belli-ditalia-diventa-esempio-di-accessibilita/

Presentazione candidatura, di Annamaria Palummo

Autore: Annamaria Palummo

Presentazione candidatura nella lista di Mario Barbuto di Annamaria Palummo

Parlare in ordine alla propria individualità nell’aulico contesto del XXIV Congresso Nazionale della nostra amata e centenaria Associazione, è arduo e, allo stesso tempo, eccezionale: in primis, perché il racconto è chiamato ad assumere i connotati della coerenza, dell’efficacia e della linearità; e, poi, perché inerentemente alla celebrazione del congresso e alla definizione del programma per il prossimo quinquennio, nonché relativamente allo spirito di squadra, di più, al legame morale e solidaristico, in cui l’Unione trova la propria forza e la propria unicità, la mia persona e le mie aspirazioni si devono coniugare, integrare, fondere con la mission rappresentativa e rivendicativa in cui si sostanzia la nostra centenaria vicenda associativa; aspirazioni, che, per quanto mi riguarda, devono trovare quale sbocco naturale l’impegno e il servizio, attraverso cui mettere a frutto i tratti propositivi che mi inducono a offrire il mio contributo all’opera del nostro sodalizio e che, sinteticamente, è possibile evincere da queste poche righe.

Aver ricoperto ruoli dirigenziali a ogni livello, come Consigliere della sezione di Cosenza, come Consigliere e Presidente dell’UICI calabrese e, nell’ultimo quinquennio, come Consigliere nazionale, mi ha fornito gli strumenti per comprendere bene e a fondo l’organizzazione, nonché la possibilità di acquisire conoscenze e competenze utili allo sviluppo di dinamiche positive nelle relazioni con i soci e con le istituzioni e nella definizione delle posizioni del gruppo dirigente emerse nelle varie occasioni di confronto e incontro a cui, di volta in volta, ho partecipato.

Invero, l’appartenenza, la realtà dell’appartenenza, è un capitolo centrale della mia storia individuale: intendo, ovviamente, l’appartenenza al mondo dei disabili visivi, che mi ha permesso di sviluppare una sensibilità e una specificità marcate, rispetto alla volontà di addivenire alla conoscenza dell’altro, inteso come persona presentante esigenze speciali; una conoscenza mirata alla comprensione delle esigenze specifiche e, quindi, all’aiuto, traente linfa nelle  competenze e nelle conoscenze che ho acquisito nel tempo; competenze e conoscenze che io voglio adoperare sul campo,  volgendo il lavoro verso proposte risolutive e indicative, in merito a possibili percorsi  orientati alla soluzione, o quantomeno ad una prospettiva risolutiva, delle criticità connesse alla disabilità visiva. Semplificando, credo che l’azione motivata verso gli altri sia frutto di un amore smisurato verso la vita e il rispetto di essa, in ogni circostanza.

Il livello motivazionale è la base per programmare la nostra azione sociale. Io, nel piccolo del mio percorso, ho cercato sempre di mettere al centro la responsabilità, relativamente al ruolo assunto, tanto che, nella sequenza delle azioni svolte singolarmente o collegialmente, ho costantemente seguito la stella polare del già citato spirito di servizio, delle aspettative altrui; la stella illuminante il bisogno interiore che mi agita e, nel contempo, rasserena, è quella di  confermare attenzione e disponibilità verso le categorie potenzialmente svantaggiate.

Come coordinatore della commissione nazionale servizio civile e servizi ai soci, ho avuto l’opportunità di conoscere le aspettative e le necessità, inerenti alla summenzionata sfera di riferimento, riguardanti tutto il territorio nazionale, non solo la mia Calabria, riuscendo ad avere riscontro delle criticità legate ai progetti locali e alle tensioni naturalmente scaturite dalle relazioni volontari/soci. Di fronte a me e ai colleghi della commissione si è configurata una sfida:  entrare nelle varie dinamiche critiche, spesso di natura burocratica, con attenzione, competenza, collaborazione, dando, laddove possibile, indirizzo e sostegno all’ufficio nazionale e ai responsabili di progetto. È stato un banco di prova difficile ma stimolante, con i nostri associati e i giovani volontari che sono entrati in sintonia rispetto al nostro orientamento operativo e dove il lavoro dirigenziale ha avuto come risultato quello di migliorare, di chiarire il piano di azione futura; almeno per me è stato così. In questa area di intervento un appuntamento che ci ha resi protagonisti è stato il premio BRAILLE, che ho avuto l’onore di consegnare ai giovani volontari nel dicembre del 2018, sul proscenio dell’Auditorium della Conciliazione, a Roma.

Per il resto, ci sono ancora da risolvere i problemi legati a una progettazione rispondente in forma più incisiva alle necessità dei nostri soci e al recepimento, da parte del dipartimento delle politiche giovanili, di tale basilare esigenza, in quanto a livello periferico il servizio civile spesso è considerato uno dei servizi di aiuto essenziale.

A questo punto è opportuno focalizzare l’attenzione su di me, in particolare su come si è coniugata la mia vita professionale con l’Unione: questo è il secondo capitolo da narrare, partendo dalla formazione universitaria, indirizzata verso le Scienze Economiche e Sociali, costituente il substrato di partenza. L’esigenza di dimostrare l’interesse per gli studi e le dinamiche sociali mi ha portato fin da giovane a impegnarmi in politica ricoprendo, dall’età di 26 anni, per quasi un lustro, il ruolo di Assessore alle politiche sociali nel mio piccolo comune di residenza, Cerisano; inoltre, nell’azienda in cui sono stata assunta, tramite il collocamento mirato, sono riuscita a  fare carriera utilizzando tutti gli ausili assistivi necessari alla mia ipovisione, arrivando a  svolgere il ruolo di consulente specialistico di front office, nonché il ruolo di dirigente sindacale e di rappresentante per la sicurezza. Insomma, tante esperienze, tante mansioni, che svolgo tuttora e che, in 20 anni, mi hanno dato l’opportunità di conoscere ogni ambito e ogni aspetto di natura relazionale con l’azienda e con i lavoratori,  sia in termini contrattuali, sia sotto l’aspetto della conciliazione e delle politiche attive per l’inserimento. Il costante aggiornamento sui temi della sicurezza e della contrattazione mi ha reso forte e intraprendente nelle dinamiche relazionali con diverse istituzioni, fornendomi, anche all’interno della nostra Associazione, chiavi di lettura di tutti i processi sociali e politici dirimenti. Una dimensione lavorativa intensa e soddisfacente, in cui trova posto anche l’insegnamento, prestato in seno ai Corsi specialistici in tiflopedagogia, riservati agli aspiranti insegnanti di sostegno, curati dall’Università della Calabria e che tanta soddisfazione mi riservano rispetto alla mia voglia di sensibilizzare il mio prossimo sulla bellezza del dare a tutti la possibilità di una vita appagante in ogni ambito esistenziale.

Questo è il compendio di ciò che sono… Sono certa che insieme potremo continuare a lavorare bene, anzi, potremo fare sempre meglio: del resto, l’esperienza polivalente acquisita con i ruoli e con la curiosità intrinseca alla mia formazione e alla mia crescita personale, resa più fervida dal legame sentimentale con una persona eccezionale, qual è mio marito Pierfrancesco, che, in virtù di una non comune sensibilità non disgiunta da una cultura vastissima, ha totalmente abbracciato la mia condizione e il mio impegno associativo,  possa intersecarsi proficuamente con il programma del Presidente Mario Barbuto e con l’esigenza di mettere la nostra associazione al centro delle dinamiche istituzionali nazionali ed europee. L’UICI deve aprire il nuovo centenario con la prospettiva di sedimentare le conquiste e con la convinzione di aprirne di nuove verso gli ipovedenti, che fanno parte del nostro acronimo ma anche della mappa dei nostri bisogni, e verso i pluriminorati che hanno esigenze multiple, verso le quali va attivata tutta la nostra energia e la nostra passione.

Ovviamente, i grandi temi legati all’inclusione, quale autonomia, scuola e lavoro, ci devono rendere tutti, candidati al consiglio nazionale e dirigenti territoriali e regionali, uniti e appassionati nel declinare le nuove esigenze, oltre che attrezzati ad affrontare le nuove sfide: in ultima analisi, alla fine, o meglio, all’inizio di ogni nostra battaglia, a partire da quelle per la vita intraprese dai nostri predecessori e padri fondatori, deve spiccare la voglia di essere protagonisti di una Storia che è fatta da ognuno di noi, dai bisogni comuni, dal sogno dell’autonomia e dell’indipendenza valicante il limite, tenendo sempre presente che, come sottolineo spesso, sacrificio e impegno della felicità sono il segno, sono la strada per trovare, con forza, la luce nelle aurore che non si vedono ma che, in ogni caso, ci spingono verso orizzonti nuovi, verso altri cento anni di futuro.

Cerisano 15/10/20

Dott.ssa Annamaria Palummo

Nella foto la dottoressa Annamaria Palummo

Marche – I giorni del Covid visti da un cane guida: Italo racconta la sua nuova quotidianità

Annullati gli incontri con le scuole, l’Uici Marche celebra la Giornata nazionale del cane guida con la testimonianza di Stefania e del suo inseparabile Italo

Si celebra venerdì 16 ottobre la Giornata nazionale del Cane Guida, dedicata agli straordinari accompagnatori a quattro zampe che permettono ogni giorno alle persone non vedenti di muoversi in autonomia.

“L’attuale emergenza sanitaria – spiega Stefania Terrè, vice presidente Uici Marche – quest’anno ci ha impedito di incontrare gli studenti nelle scuole, ma cogliamo comunque l’occasione per ringraziare i nostri inseparabili compagni di vita sensibilizzando ‘gli umani’ e raccontando il prezioso lavoro che svolgono ogni giorno. Per questo abbiamo preparato un piccolo racconto sulla quotidianità del covid vista da un cane guida. Il protagonista, naturalmente, è il nostro bellissimo Italo. Buona lettura e buona giornata del cane guida a tutti gli amici che ci mettono quotidianamente a disposizione i loro occhi e la loro dedizione”.

Ciao a tutti! Mi chiamo Italo e sono un cane guida. Come state?

Vi faccio questa domanda perché ultimamente la sento di continuo. Negli ultimi mesi deve essere successo qualcosa agli umani perché improvvisamente hanno tutti la museruola. Anche io ne ho una, ma a me non la mettono mai perché so che si indossa quando qualcuno combina guai. Quindi gli umani devono aver combinato qualcosa… Sì, perché non è più come prima delle museruole, adesso gli umani non possono toccarsi, abbracciarsi e tanto meno grattarsi la schiena come fa la mia padrona con me. Insomma, devono stare lontani l’uno dall’altro. Sembra che hanno paura di attaccarsi qualcosa. Forse le pulci o qualcosa di peggio. Non lo so, io non ho le pulci.

Sapete, ultimamente ho lavorato tantissimo. Purtroppo, la mia nonna, che è pure la mamma di Stefania, prima dell’estate è caduta e si è fratturata una spalla. Stefania e io ci siamo occupati di lei. Andavamo a farle la spesa, a prenderle le medicine in farmacia, dal panettiere, correndo da una parte all’altra della città ogni giorno, in un sacco di posti che conosco. La nonna dice che se non ci fossi stato io, Stefania non sarebbe riuscita a fare tutte queste cose per lei. O di sicuro le avrebbe fatte con molta più difficoltà. E, come lei, tante persone che non vedono avrebbero fatto più fatica in questo periodo tanto strano, senza di noi. Siamo proprio Supercani… bau!

Ad Ancona e nel paese dove vivo oramai mi conoscono tutti. Quando ci incontrano per strada mi salutano chiamandomi per nome. Anche nei negozi sono molto gentili. Da quando ci sono in giro tutte queste museruole bisogna fare la fila fuori e quando tocca a noi le persone mi chiamano: “Italo vieni tocca a te!”. La mia padrona dice che sono più famoso di lei che si diletta a fare l’attrice!

Come vi dicevo, sono un cane da assistenza e per questo c’è una legge che mi consente di entrare ovunque. Ma proprio dappertutto. Purtroppo però, ogni tanto capita qualcuno che vorrebbe lasciarmi fuori. Qualche settimana fa, ad esempio, un medico non voleva farmi entrare nel suo studio. Stefania gli ha fatto notare la pettorina, allora lui mi ha guardato di traverso, come ho fatto io la prima volta che ho visto una tartaruga, poi ha ringhiato qualcosa e infine ha chiesto alla mia padrona: “Perché… lei è cieca?”.

La mia padrona in questi casi prima di rispondere si morde la lingua, perché non ha la coda, se rispondesse subito le verrebbero in mente solo cose bruttissime. Allora dopo un pochino gli ha detto: “Sì in effetti è proprio così, sono cieca”. Lei ha fatto finta di niente, ma io lo sentivo che ci era rimasta male.

Spesso le dicono che non sembra cieca… Ma perché, che faccia hanno i ciechi? Bau! Non capisco.

Speriamo che questo periodo difficile finisca presto, perché per me e la mia padrona non è facile tenere le distanze dagli altri. Io cerco di fare del mio meglio, ma le persone a volte non capiscono, a volte non si spostano nemmeno dal marciapiede quando passiamo o, peggio, ci parcheggiano sopra macchine e motorini e noi siamo costretti a camminare in mezzo alla strada. Qualcuno continua a volermi accarezzare anche mentre sto lavorando e questo non va bene perché mi distrae dal mio lavoro. Ma quando smetto di lavorare però, gioco tantissimo con la mia pallina, con Stefania, e tutti i miei amici Brenda, Yoshi, Zoe. Scusate, ora vi saluto, devo andare a farmi bello. Questa sera porto Stefania a teatro e dopo andrò a salutare i miei amici attori famosi… quasi quanto me!

Italo