Fai la differenza: ferma la violenza

L’allarme dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti: in crescita la violenza sulle donne con disabilità

Una donna su tre che subisce qualunque forma di violenza, non la riconosce come tale. Ancora troppo carenti i percorsi di supporto dedicato. Legname (UICI): urgente la formazione specialistica degli operatori, l’accessibilità dei servizi in base alle diverse disabilità, sensibilizzare le donne a prendere consapevolezza e monitorare il fenomeno su scala nazionale

Il 24 novembre u.s. in Senato l’evento voluto dall’Uici e dalla senatrice Urania Papatheu. Tante le donne delle istituzioni che hanno aderito tra le quali la Ministra per le disabilità, Erika Stefani, la Ministra per le Pari Opportunità e la famiglia, Elena Bonetti e l’europarlamentare Patrizia Toia. Le testimonianze di esperte e rappresentanti dell’associazionismo e del mondo della cultura, tra cui Fiorella Mannoia.

Il 25 panchine, scarpe rosse e targhette in Braille apposte dalle donne dell’Unione popoleranno gli spazi istituzionali e le piazze in un flashmob a staffetta che unirà tutta l’Italia.

Più numerosi gli abusi tra le donne con disabilità, che purtroppo sono molto meno consapevoli e per questo molte volte non denunciano. Non possono contare su servizi di sostegno adeguati e sono spesso vittime di discriminazioni e abusi multipli, soprattutto di carattere psicologico e relazionale. Ma il fenomeno, in crescita radicale in tutta Italia anche a causa del Covid, è complesso da mappare e monitorare per mancanza di dati statistici disaggregati. È la fotografia tracciata nel corso dell’evento promosso dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, grazie anche al particolare impulso della senatrice Urania Papatheu in qualità di componente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio che si è svolto a Roma presso la Sala Zuccari del Senato. Obiettivo: sollecitare uno sforzo corale delle istituzioni e dell’opinione pubblica affinché si prenda coscienza di questa grave situazione, si aiutino le donne con disabilità a rompere il muro del silenzio, si attuino misure adeguate per eliminare questo lato oscuro e invisibile della violenza contro le donne.

L’evento ha innanzitutto evidenziato come le donne con disabilità siano esposte a un maggior rischio di subire violenza rispetto alle altre donne, richiamando gli ultimi dati Istat disponibili (2014). Se il 31,5% delle donne senza limitazioni ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita, la percentuale sale al 36,6% per le donne con disabilità, mentre il rischio di subire stupri o tentati stupri è doppio per le donne con disabilità (10%) rispetto a quelle senza limitazioni (4,7%). Tutto questo a fronte di un 31,4% di donne con disabilità che ha subito violenza psicologica dal partner attuale, rispetto al 25% delle donne normodotate. Eppure, anche a fronte di queste evidenze, in Italia è ancora molto carente un sistema di protezione e presa in carico. Sulle donne con disabilità non si parla mai o lo si fa quando è troppo tardi e i casi sono notizia eclatante.

“Finché si continuerà a negare identità e valore alla sfera umana, affettiva, sessuale e sociale delle donne disabili, considerando appunto la disabilità solo in quanto tale, la violenza contro queste donne resterà più facile da agire, sempre più difficile da far emergere e impossibile da gestire ed eliminare” ha dichiarato Linda Legname, vice presidente dell’UICI. “Questo anche perché, come evidenzia il lavoro delle associazioni di volontariato e degli esperti, sono le stesse donne con disabilità a non riconoscere quando sono vittime di violenza. Quando, con fatica, decidono di denunciare il sistema spesso non è in grado di dare loro risposte adeguate facendo accrescere il senso di solitudine e fragilità. È indispensabile innanzitutto assicurare piena accessibilità e fruibilità dei servizi di accoglienza e supporto, promuovere azioni formative specifiche rivolte agli operatori dei centri di assistenza, così come al personale di polizia, delle strutture sanitarie e della magistratura perché siano attrezzati con conoscenze e strumenti appropriati. Altrettanto importanti – ha proseguito Linda Legname – sono le campagne di sensibilizzazione, a partire dalla famiglia e dalla scuola, per combattere quelle forme di violenza, anche invisibili, contro le donne con disabilità ma che minano nel profondo la costruzione del loro progetto di vita e la loro felicità”.

Ricco e articolato il programma dell’iniziativa in Senato promossa dalla senatrice Urania Papatheu e dall’UICI, moderato dalla giornalista RAI Dania Mondini. Ha preso il via con la lettura di una poesia attribuita a W. Shakespeare dedicata alle donne, in segno di omaggio e attenzione letta dal Presidente dell’UICI Mario Barbuto a cui è seguito l’intervento della senatrice Urania Papatheu, componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere. “Sono tanto legata al tema della disabilità perché questo mi insegna a studiare e ad ascoltare le voci delle persone marginalizzate, a non pensare di avere tutte le risposte, a cercare piuttosto domande più complete e più complesse, a non farmi andare bene le cose per come stanno, a fare molta autocritica e a fermarmi per riflettere sui miei errori e su quelli della società” ha dichiarato la senatrice Urania Papatheu. “In realtà, l’unica disabilità che sento di avere è quella di essere donna, oggi. E chi ha la fortuna di non essere affetto da disabilità si deve occupare e si deve preoccupare per chi è meno fortunato”.

L’evento ha restituito un quadro di un fenomeno grave, e ancora quasi del tutto sommerso. Le esperte chiamate dall’UICI hanno evidenziato innanzitutto un problema di mancanza di consapevolezza da parte delle stesse donne disabili vittime di violenza, che non sanno riconoscere quando sono oggetto di violenza, spesso di tipo relazionale e perpetrata nella famiglia di origine o acquisita, come casi più frequenti – e che si manifesta attraverso forme di controllo – dalla gestione del denaro o del proprio tempo fino all’educazione dei figli o ancora con abusi sul posto di lavoro o nella scuola. Il punto chiave è quindi mettere in condizione le donne con disabilità di riconoscere i gesti che celano la violenza. Ne consegue la necessità di aumentare la capacità di risposta del sistema che evidenzia carenze importanti perché mancano formazione adeguata degli operatori e strumenti, anche di informazione, adatti alle diverse forme di disabilità. Basti pensare, nel caso delle donne disabili non vedenti, alle difficoltà che possono incontrare nel raggiungere e orientarsi nei luoghi di accoglienza e supporto o ancora nel reperire informazioni sui percorsi di aiuto, quando non supportate da tecnologie di ausilio vocale o compatibili con il sistema di scrittura braille. Sotto questo aspetto il ruolo dei Centri Antiviolenza diventa fondamentale e andrebbero mappate, estese e messe in rete le buone pratiche che alcuni territori già esprimono, come è il caso di associazioni ed esperienze attive a Torino, Pisa, Roma, Bologna e Nuoro. Fondamentale, infine, promuovere e rafforzare i percorsi di presa in carico, protezione e riconquista dell’autostima e del senso di indipendenza delle donne con disabilità per consentire loro di sottrarsi alle situazioni potenzialmente o effettivamente violente.

Il sostegno all’evento di UICI da parte di autorevoli rappresentanti del Governo e della politica lascia tuttavia ben sperare nella possibilità di un cambio di passo nella lotta contro la violenza delle donne con disabilità.

“Il nuovo Piano nazionale di contrasto alla violenza, e le azioni specifiche messe in campo per tutelare le donne con disabilità, sono passi avanti concreti che stiamo mettendo in campo per debellare un fenomeno particolarmente grave e odioso” ha commentato la Ministra per le disabilità, Erika Stefani. “Il prossimo passo dovrà essere, da parte di tutti, il rafforzamento della rete, la sensibilizzazione, l’educazione diffusa a riconoscere i segni della violenza e i segnali del rischio potenziale. La lotta alla violenza chiama tutti in causa: una segnalazione può salvare vite”.

“Il Governo ha fatto la scelta di rendere strutturale la sua azione con il nuovo Piano Nazionale di contrasto alla violenza contro le donne appena varato con azioni sistemiche di investimento in queste politiche” ha dichiarato in un messaggio la Ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. “All’interno del nuovo Piano viene posta grande attenzione anche alle donne con disabilità per riuscire a intercettare coloro che non riescono a chiedere aiuto o che subiscono discriminazioni multiple. Il Nuovo Piano è ancora di più al loro fianco nell’offrire percorsi di aiuto ma anche per accompagnarle in quel necessario processo di ricostruzione di una vita per sé e per i loro figli”.

L’iniziativa ha visto l’adesione di tante voci della cultura, della politica, delle forze dell’ordine e degli operatori. Tra queste, il messaggio di Fiorella Mannoia, la Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, sen. Valeria Valente, l’europarlamentare Patrizia Toia, il capitano Mariantonia Secconi, Comandante Sezione Atti Persecutori del Reparto Analisi Criminologiche presso il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma e la presidente di D.i.RE-Donne in rete contro la violenza, Antonella Veltri. Di particolare forza i contributi della psicoterapeuta e criminologa, Virgilia Ciaravolo, co-autrice del libro “La violenza di genere dalla A alla Z” e della sociologa Simona Lancioni, responsabile del Centro “Informare un’H”, una struttura di riferimento nazionale in tema di divulgazione sui temi della disabilità delle donne e della violenza, le testimonianze di vita di donne non vedenti, tra cui Fernanda Flamigni e la psicologa Maria Luisa Gargiulo, a cui si sono unite alcune giovanissime studentesse cieche e ipovedenti con un video dei Centri di Consulenza Tiflodidattica dell’UICI. Ha concluso i lavori la Consigliera Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Alina Pulcini.

Con questa iniziativa l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha inteso avviare una nuova fase di attenzione sul tema della violenza contro le donne con disabilità alla luce dell’emergenza evidenziata dai dati. In questo senso l’UICI potrà mettere a disposizione di istituzioni e associazioni di supporto alle donne anche il proprio know how e le sue strutture locali presenti in più di 100 territori per iniziative comuni di sensibilizzazione e di potenziamento di interventi adeguati, mirati e personalizzati.

L’iniziativa di UICI è proseguita il 25 novembre, in cui ricorre in tutto il mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e ha visto protagonisti proprio i territori con le donne delle sezioni UICI unite in una grande iniziativa di mobilitazione e denuncia dal nord al sud dell’Italia. Dirigenti, ragazze, volontarie e iscritte all’Unione hanno dato vita ad un flashmob presso piazze e luoghi delle istituzioni, compiendo una serie di gesti simbolici, da performance artistiche in cui hanno dipinto di rosso le panchine pubbliche all’esposizione di scarpe rosse, fino all’organizzazione di iniziative e dibattiti pubblici per stimolare una presa di coscienza sul problema e promuovere un cambiamento culturale nel Paese affinché riconosca e protegga finalmente anche la soggettività delle donne con disabilità.

Pubblicato il 25/11/2021.

Ferrara – Poesie a bassa voce al femminile Con la parola oltre i conflitti

Oggi pomeriggio l’iniziativa delle biblioteche

L’assessore Gulinelli: «La parola può infamare e distruggere, ma anche combattere la
violenza»

Poesie lette a bassa voce, perché l’educazione passa attraverso le parole. Perché
la violenza psicologica è da condannare, tanto quanto quella fisica, e la poesia può
veicolare questo messaggio. È questo lo scopo dell’iniziativa «Leggiamoci negli occhi: le
biblioteche di Ferrara seminano parole contro la violenza»: una serie di letture simultanee, a
cura dell’assessorato alla Cultura con la collaborazione di Teatro Off, di Circi, dell’Unione
Italiana Ciechi Ferrara e di Udi Ferrara. Un evento organizzato in occasione della Giornata
internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si terrà oggi
pomeriggio a partire dalle 17.30, in una serie di biblioteche di Ferrara. Ognuna, in sostanza,
proporrà al pubblico un percorso poetico, fatto di varie postazioni, in cui verranno lette o
narrate a bassa voce una serie di poesie a tema femminile. Per l’occasione, è stato attivato
da Ferrara Off Teatro un workshop di lettura ad alta voce, per formare le lettrici che oggi
reciteranno i componimenti: il pubblico deve ’solo’ scegliere una delle biblioteche (o più di
una) e accomodarsi di fronte a una delle lettrici: «La poesia – spiega il dirigente del servizio
biblioteche, Angelo Andreotti – può accarezzare o colpire il cuore: ecco perché l’abbiamo
scelta». «La parola – commenta l’assessore Marco Gulinelli, parlando del titolo
dell’iniziativa – può infamare e distruggere, ma anche combattere la violenza e risolvere
conflittualità». Nella Biblioteca Ariostea sono state sistemate 10 postazioni, dove verranno
lette 10 poesie di poetesse di tutto il mondo. Alla Bassani, le postazioni e le poesie sono 9 e
sono tratte dall’Antologia di Spoon River di Masters. A Casa Niccolini, invece, ci saranno
3 volontarie tra i 16 e i 20 anni, che hanno scelto alcune poesie e canzoni da interpretare
(consigliato dai 12 anni in su). Alla Tebaldi, 2 postazioni, una per un brano tratto dal
‘Cantico delle creature’ e una per una poesia di Alda Merini. Alla Luppi, 4 postazioni per
poesie di Antonia Pozzi e anche alla Rodari le postazioni sono 4, per poetesse come
Mariangela Gualtieri. Alla Popolare Giardino un collegamento di varie poetesse dal mondo
con la Pozzi. Infine, al Centro Documentazione Donna, 4 postazioni con 4 poetesse.

Fonte: RESTO DEL CARLINO di Ferrara di mercoledì 24 novembre 2021.

Pubblicato il 25/11/2021.

Ferrara – “Leggiamoci negli occhi”

“Leggiamoci negli occhi- Le biblioteche di Ferrara seminano parole contro la violenza”, è l’iniziativa che si svolgerà oggi a partire dalle 17.30 in tutte le loro sedi ad ingresso libero, con la collaborazione di Ferrara Off Teatro, l’Associazione Circi e l’Unione Italiana ciechi.
Ideatrice dell’iniziativa è stata Elisa Galeati della Biblioteca Bassani a cui Angelo Andreotti dirigente del Sistema Biblioteche ha riconosciuto il merito di aver utilizzato la poesia non sempre seguita con la dovuta attenzione, come il mezzo per arrivare al cuore della gente. All’Ariostea ci saranno 10 postazioni sparse in vari luoghi, 2 alla biblioteca Tebaldi, 3 alla Luppi, 3 alla Rodari, 9 alla Popolare Giardino. (m.g.)

Fonte: “La Nuova Ferrara” del 24 novembre 2021.

Pubblicato il 25/11/2021.

Museo Omero – Incontro con Francesco Rèpice

Vi invitiamo venerdì 3 dicembre alle ore 17:00 all’Auditorium “O. Tamburi”, presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, per una grande giornata di calcio e di riflessione sul racconto sportivo, con alcuni dei massimi protagonisti.

Protagonista sarà Francesco Rèpice, il più importante radiocronista della RAI per il calcio, che possiede la rara capacità di far “vedere” il gioco più popolare anche a chi non possiede l’uso della vista. Per questa sua pregevole capacità verrà premiato dal Museo Omero e dalla Consulta Regionale per la disabilità della Regione Marche con una scultura dal titolo “Radiovisione”, appositamente realizzata da Felice Tagliaferri, presente alla premiazione.

Alla giornata parteciperanno, nel ruolo di intervistatori, altri due giornalisti sportivi, Andrea Carloni, Presidente dell’Unione della Stampa Sportiva Italiana, e Paolo Papili, radiocronista di Radio Tua.

L’evento verrà trasmesso in diretta Youtube sulla pagina del Museo Omero.

Come scrive Aldo Grassini, Presidente del Museo Omero e grande appassionato di calcio, a proposito di Rèpice: “la sua descrizione, sempre puntuale e in tempo reale, riesce a fondere la percezione del gioco con gli effetti emotivi prodotti dalle reazioni rumorose del pubblico; descrive con precisione i movimenti dei giocatori sul terreno di gioco, precisa e addirittura prevede come il pallone viene calciato, racconta con partecipazione il contatto anche fisico dei giocatori, riferisce criticamente sugli interventi dell’arbitro e, soprattutto, modula sempre la voce sulla pericolosità dell’azione di gioco sicché l’ascoltatore vive con la dovuta intensità emotiva ogni momento della partita. Insomma, Rèpice è il radiocronista che ogni sportivo che non può integrare l’ascolto con la visione, vorrebbe avere come compagno nella fruizione del gioco più bello del mondo!”

Il Museo Omero e la Consulta Regionale per la Disabilità – Regione Marche vogliono celebrare così la Giornata internazionale delle persone con disabilità che non riguarda soltanto l’arte e la cultura “alta”, ma anche la vita quotidiana e le attività ludiche e ricreative.

Incontro aperto alla cittadinanza, non occorre prenotare. Green pass obbligatorio.

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona

tel. 071.2811935

www.museoomero.it

info@museoomero.it

#MuseoOmero

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Pubblicato il 25/11/2021.

Reggio Emilia – Giornate Culturali I.Ri.Fo.R.

Sabato 20 e domenica 21 novembre si è svolto a Reggio Emilia il weekend di attività culturali e ricreative rivolte ai soci non vedenti e ipovedenti della terza età della locale Sezione uici, nell’ambito del progetto organizzato dal Consiglio Regionale I.Ri.Fo.R. Emilia-Romanga.

Due giornate dedicate alla visita di importanti siti del centro storico della città.

La visita è iniziata alle ore 9:30 del sabato con l’incontro dei partecipanti in Piazza Tricolore nel portico del grattacielo. Il gruppo, assistito dalla guida Arch. Fabio Fornasari, ha visitato dapprima i Chiostri di San Pietro, il più imponente complesso monumentale di Reggio Emilia, un tesoro di arte e bellezza la cui storia inizia nel Cinquecento; lasciati i Chiostri, il gruppo ha proseguito il cammino lungo via Emilia verso il Palazzo del Capitano del Popolo, il palazzo più caratteristico nel cuore della città, a lungo coinvolto nelle vicende storiche, artistiche e politiche reggiane dal medioevo in poi e ha raggiunto Piazza San Prospero. Qui si affaccia l’omonima Basilica, testimonianza insigne del barocco emiliano, che ospita, sotto l’altare maggiore, le spoglie del Santo Patrono. La facciata risale alla metà del Settecento, opera di G.B. Cattani, e ospita undici statue di Santi protettori e dottori della Chiesa. Al limite del sagrato sono collocati sei caratteristici leoni in marmo rosso di Verona la cui destinazione originale era di sostenere sei colonne per costruire tre pronai davanti alle tre porte della Basilica.

Di lì la visita è proseguita in direzione Piazza Prampolini, detta anche Piazza Grande, il cuore pulsante della città, luogo delle più importanti manifestazioni cittadine e sede del mercato settimanale (martedì e venerdì). Su di un lato di Piazza Prampolini, si trova la Statua del Crostolo che proviene dalla Villa Ducale di Rivalta, dove era già presente nel 1754. Su questa piazza si affacciano i più importanti edifici della vita politica e religiosa della città, tra gli altri il palazzo vescovile ed il Duomo, di cui si può ammirare il Battistero, la cui costruzione originale risale al medioevo. Molto interessante la visita della cattedrale o duomo di Reggio Emilia, dedicata a santa Maria Assunta, di impianto romanico, oggetto di numerose ricostruzioni e modifiche nel corso dei secoli.

Alle Ore 12:30 il gruppo ha fatto sosta in un ristorante tipico, il Ristorante Condor sito in Via Lazzaro Spallanzani. Dopo il pranzo la giornata si è conclusa con la visita al Museo e alla Sala del Tricolore, cosiddetta perché qui, il 7 gennaio 1797, nacque la bandiera nazionale italiana

Domenica 21 novembre, la seconda giornata di visita è partita alle ore 9:30.

L’appuntamento per i partecipanti era sotto il portico del Teatro Valli, che si affaccia su una delle più importanti piazze cittadine, sulla quale si affacciano anche l’altro teatro cittadino, il Teatro Ariosto, la Galleria San Rocco e i Giardini Pubblici. Il percorso alla scoperta delle bellezze della città di Reggio Emilia è partito proprio dal giardino, il Parco del Popolo, cuore verde della città, facendo la conoscenza dei suoi tesori, dalle piante secolari, alle statue e busti di personaggi famosi, dalla fontana monumentale, al Monumento ai Caduti, fino alla Scuola dell’infanzia Diana immersa nei Giardini Pubblici, nel cuore del centro storico di Reggio Emilia e anche simbolicamente al centro del sistema educativo comunale da 0 a 6 anni per cui la città è nota in tutto il mondo.

Lasciati i Giardini Pubblici, Il percorso guidato ha fatto tappa ai Musei Civici, anche per ammirare le belle architetture dei tre teatri, il Teatro Romolo Valli, il Teatro Ludovico Ariosto e il Teatro Cavallerizza negli splendidi modellini tridimensionali costruiti dall’Arch. Fornasari, Finché, alle 12:30 si è svolto un allegro pranzo in un ristorante tipico, la Pizzeria Piccola Piedigrotta in Piazza XXV Aprile 1.

Dopo il pranzo, il gruppo è stato condotto alla Galleria Parmeggiani, il signorile palazzo, di stile gotico-rinascimentale fatto costruire da Luigi Parmeggiani tra il 1925 e il 1928 (su progetto dell’ingegnere reggiano Ascanio Ferrari) per ospitare la sua raccolta d’arte, poi al Monumento alla resistenza e di nuovo ai Musei Civici per visitare il nuovo allestimento di recente riapertura, dove alle ore 15:30 i partecipanti si sono salutati e ha avuto fine il percorso.

Pubblicato il 24/11/2021.

Rimini – Teatro Audiodescritto

Teatro Della Regina di Cattolica

> Giovedì 25 novembre alle ore 21 sul palco del Teatro della Regina di Cattolica va in scena lo spettacolo “Interno famigliare” con audiodescrizione per non vedenti.

> L’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) Sezione Territoriale di Rimini e il Teatro della Regina di Cattolica, insieme per superare i limiti della disabilità visiva.

Con il ritorno a teatro, al Teatro della Regina di Cattolica torna, anche per la stagione 2021-2022, il progetto Teatro No-Limits nato per garantire l’accessibilità e accrescere la fruizione del patrimonio culturale da parte degli spettatori con disabilità sensoriali. In collaborazione con la sezione territoriale di Rimini dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e grazie al Centro Diego Fabbri, ideatore del progetto, che cura e garantisce le audiodescrizioni degli spettacoli, sarà possibile anche per i non vedenti assistere pienamente agli eventi in cartellone.

Dopo il primo spettacolo audiodescritto, andato in scena il 20 novembre, “AMORE” di e con Pippo Delbono, che ha portato sul palco con coraggio un tema delicato, l’amore, in uno spettacolo che sorprende ed emoziona, grazie ai racconti con cui gli interpreti condividono una realtà dura e umana, il prossimo appuntamento, sempre audiodescritto andrà in scena giovedì 25 novembre alle ore 21,15 si tratta di “Interno famigliare” un racconto tratto dalla raccolta Il mare non bagna Napoli, capolavoro della Ortese, con Iaia Forte accompagnata dalle note del sax di Javier Girotto.

“Ho partecipato personalmente allo spettacolo “Amore”, completamente audiodescritto grazie alla competenza e alla professionalità del Centro Diego Fabbri di Forlì. – dice Nicolina Emanuele, presidente della sezione Uici di Rimini. –  L’audiodescrizione di questo ed altri spettacoli in cartellone al Teatro della Regina di Cattolica è possibile grazie all’intuizione, alla sensibilità e all’investimento costante sia della direttrice del teatro, Simonetta Salvetti, sia di Ater Fondazione che da sempre credono nel progetto e lo sostengono per offrire al pubblico non vedente e ipovedente la possibilità di vivere il teatro in modo totale, pieno ed inclusivo. Nella serata d’apertura l’UICI della sezione di Rimini, che da sempre collabora e partecipa all’iniziativa, era presente con una piccola rappresentanza di sette soci, un gruppo che speriamo di far crescere sempre più. Ringrazio i promotori di questa importante iniziativa perché rendere fruibile a tutti la cultura è il miglior investimento che un Paese possa fare.” 

Il progetto Teatro No-Limits è realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì e promosso in collaborazione con Comune di Forlì, Dipartimento di Interpretazione e Traduzione-DIT-Università di Bologna sede Forlì, UIC-sezione FC, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna e il sostegno dell’Azienda San Crispino-Viticoltori italiani, è unico in Italia e consente agli utenti non vedenti di accedere alle stagioni teatrali dei teatri che fanno parte del circuito. L’audiodescrizione rende “visibili” scene, costumi e movimenti degli attori, cioè quei particolari silenziosi che permettono al pubblico con disabilità visiva di assistere pienamente allo spettacolo.

Bologna – “La violenza non è cieca”

L’UICI di Bologna contro la violenza di genere. “La violenza non è cieca”, sabato 27 novembre 2021 dalle ore 10:00 via Zoom Meeting.

“La violenza non è cieca. Un quadro della violenza di genere dipinto a più mani”. È il titolo del webinar organizzato dalla sezione territoriale di Bologna dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti APS in occasione della celebrazione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La violenza “non è cieca”, così come non è sorda, non è bionda o mora, non è abile o disabile, non è giovane o vecchia. La violenza non ha colore politico o fede religiosa, non ha un’etnia o un confine geografico.

La violenza è un fenomeno sociale drammaticamente inclusivo.

La violenza sulle donne può riguardare tutti e, in un certo qual modo, deve riguardare tutti: deve riguardare quelle ragazze e quelle donne che hanno avuto la fortuna di non subire abusi e maltrattamenti, ma deve riguardare anche tutti gli uomini, maltrattanti o meno.

“Le donne con disabilità rischiano doppiamente, in quanto donne ed in quanto disabili. E’ dovere dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti essere al loro fianco ed a fianco di tutte le donne che vivono l’esperienza traumatica della violenza. Abbiamo voluto organizzare questo incontro per dare il nostro contributo alla conoscenza di questa realtà complessa, cercando di darne un quadro quanto più completo possibile” a dirlo è Andrea Prantoni, Presidente della sezione territoriale di Bologna dell’U.I.C.I.

All’incontro interverranno:  

  • Paolo Ballarin

co-presidente associazione Senza Violenza, per il trattamento di uomini che usano violenza in relazioni di intimità, Bologna

  • Serena Bersani

giornalista professionista, consigliera dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna e componente della rete Giulia Giornaliste.

  • Corine Giangregorio

Operatrice antiviolenza CHIAMA chiAMA di MondoDonna Onlus, Bologna.

  • Chiara Gius

Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Bologna.

Osservatorio di ricerca sul femminicidio dell’Università di Bologna.

  • Laura Saracino

Responsabile settore accoglienza di Casa delle donne per non subire violenza, Bologna.

Modera:

  • Katia Caravello

Coordinatrice della Commissione Pari Opportunità della sezione territoriale di Bologna dell’U.I.C.I. APS.

Curatrice del blog Le lenti del pregiudizio.

Il webinar si terrà sabato 27 novembre 2021 dalle 10:00 alle 12:30 (i partecipanti potranno registrarsi a partire dalle 9:30) sulla piattaforma Zoom Meeting. Per ricevere le istruzioni per il collegamento ed avere così l’opportunità di dialogare direttamente con i relatori scrivere a:

pariopportunita@uicibologna.it

o contattare telefonicamente:

Andrea Prantoni: 3466190873

Katia Caravello: 3773048009

L’evento sarà trasmesso sui canali social della sezione UICI Bologna e del blog Le lenti del pregiudizio.

Pubblicato il 24/11/2021.

Siena – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Giovedì 25 novembre p.v. ore 17

La sezione di Siena dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS, organizza un evento online su piattaforma Zoom per ricordare che la violenza è sempre esecrabile ma lo è soprattutto quando viene perpetrata contro le donne.

Programma
Saluto del presidente Massimo Vita;
intervento della consigliera di parità della provincia di Siena,
Lucia setti Caruggi;
testimonianza del centro antiviolenza di Siena;
intervento testimonianza di Alberico Soemi;
letture di Paola Lambardi.
Parteciperanno i consiglieri sezionali.
Coordina Cristiana Mastacchi.

Per seguire l’evento collegarsi alla pagina facebook uicisiena o al link zoom sotto riportato.
https://zoom.us/j/8983990377

Pubblicato il 24/11/2021.

Marche – 25 novembre, donne dell’Uici in prima linea

“Per chi non vede, il rifiuto diventa violenza”

Ecco il calendario degli eventi, provincia per provincia, promossi nella nostra regione dalle dirigenti dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti

“Una donna che diventa cieca in età adulta sente la propria vita improvvisamente stravolta, spesso rifiuta la malattia, isolandosi dal mondo. Ma quando è il compagno a rifiutarti perché non vedi più, la sofferenza diventa insopportabile. Ogni via d’uscita sembra preclusa e non sempre si ha la possibilità e la forza di separarsi”.

Stefania Terrè, vicepresidente Uici Marche (Unione italiana ciechi e ipovedenti) esordisce così presentando le iniziative in programma nella regione per il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Un evento nazionale con collegamenti da tutta Italia e tanti momenti promossi in tre province delle Marche, Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro, per non dimenticare che la sofferenza arriva anche dall’indifferenza e dal rifiuto, dall’umiliazione e dalla mancanza di attenzioni. Le dirigenti e le socie dell’Uici Marche sono in prima linea per la celebrazione della Giornata mondiale che quest’anno custodisce un valore aggiunto.

Qui Ancona: “Quest’anno – sottolinea Terrè – abbiamo avuto l’occasione di unire le forze con altre associazioni del territorio per ribadire quanto sia importante contrastare ogni tipo di violenza. Ad Ancona abbiamo pensato di fare rete nel vero senso della parola. Le nostre socie si sono messe al lavoro e hanno partecipato alla realizzazione di una coperta rossa all’uncinetto e ai ferri che rappresenta esattamente il messaggio che vogliamo lanciare: insieme possiamo proteggerci, ognuna con la forza di cui è capace”. Iniziativa promossa insieme alla presidente del Forum delle donne di Ancona, Laurita Pergolesi, all’associazione Terza Via e alla Croce Rossa.

L’evento ufficiale si svolgerà sabato 27 a partire dalle 15.30 in Piazza Roma, con la celebrazione pubblica a cui interverranno le altre associazioni e le autorità cittadine.

Qui Ascoli Piceno: “Ad Ascoli è tutto pronto per la Giornata internazionale – spiega la presidente della sezione territoriale, Gigliola Chiappini -. Negli anni non abbiamo mai registrato casi di violenza fisica nei confronti delle nostre associate, ma la violenza è anche mancanza di cura e nel caso di una donna che non vede le ripercussioni sono devastanti. Per questo non bisogna mai abbassare la guardia. Il 25 dipingeremo la panchina del giardino che si trova davanti alla nostra sede, in collegamento con il nazionale. In uno dei momenti dell’evento sarà presente l’assessore alle Pari opportunità del Comune, Maria Luisa Volponi, che insieme alle nostre socie porterà la sua testimonianza”.

Qui Pesaro: “Dipingeremo di rosso una panchina di via Frescobaldi – annuncia Maria Mencarini, presidente Uici di Pesaro e Urbino -, un piccolo parco del quartiere di Villa San Martino, alla presenza dell’assessore ai Servizi sociali del comune, Sara Mengucci, della Dirigente dell’ufficio scolastico, Alessandra Belloni, del parroco Don Lorenzo Volponi che benedirà la panchina e dei partecipanti che vorranno intervenire. Ci saranno anche studenti e insegnanti della terza media dell’istituto Manzoni, con la dirigente Loretta Mattioli, il presidente del quartiere Sami Tayeb, i nostri consiglieri, Valeria Castri e Giordano Cardellini, la vicepresidente Elisabetta Arcangeli e tutto il gruppo giovani della sezione che è stato il motore dell’iniziativa. In programma la lettura dei testi elaborati dagli alunni, il collegamento in diretta con il nazionale e l’omaggio delle pergamene e della nostra cioccolata solidale ai presenti. La giornata sarà trasmessa sui canali social e sulle emittenti televisive private”.

Foto di una nonna mentre prepara a maglia la coperta rossa

Foto che ritrae la vicepresidente Uici Marche, Stefania Terrè, insieme alla presidente del Forum delle donne di Ancona, Laurita Pergolesi, davanti alla coperta rossa

Pubblicato il 24//2021.

Horus: alla Federico II presentata una nuova cintura per l’autonomia dei ciechi

Tra innovazione tecnologica e accessibilità per le persone con disabilità, si pone un’eccellenza del tutto nostrana, l’Università Federico II di Napoli – 5G Academy.

Venerdì 19 novembre, il Consigliere Nazionale UICI Giuseppe Fornaro ha partecipato alla Cerimonia di chiusura della II edizione della 5G Academy postgraduate durante la quale, un gruppo di giovani ingegneri hanno presentato un prototipo di ausilio altamente innovativo: una cintura che, sfruttando la nuova tecnologia 5G, vibra in presenza di ostacoli. L’ausilio, ideato per le persone con minorazione visiva, potrà conferire a queste ultime maggior autonomia durante la mobilità.

Un progetto che si annovera tra quelli più avanguardisti affinché, in un futuro, sperando non troppo lontano, le persone cieche possano raggiungere la tanto agognata autonomia.

Queste le parole di Giuseppe Fornaro: “ringrazio sentitamente, il Prof. G. Ventre, la Prof.ssa A. Tulino, la Prof.ssa Amelia Focaccio e i giovani ingegneri dell’Università Federico II che hanno realizzato il progetto. A questi ultimi vorrei che giungesse il mio augurio di una brillante carriera professionale, senza mai perdere la tenacia e la passione che li animano.”

Horus è pensato alla quotidianità dei ciechi ed ipovedenti. Utilizza la tecnologia 5G ed algoritmi di intelligenza artificiale alimentati da sensori per il controllo di dispositivi VibroTattili che guidano i disabili visivi. Il prototipo e’ stato ideato e sperimentato in collaborazione con la New York University e con l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Napoli.

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato al progetto per l’attenzione verso la disabilità visiva.

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Pubblicato il 24/11/2021.