Reggio Emilia – Giornate Culturali I.Ri.Fo.R.

Sabato 20 e domenica 21 novembre si è svolto a Reggio Emilia il weekend di attività culturali e ricreative rivolte ai soci non vedenti e ipovedenti della terza età della locale Sezione uici, nell’ambito del progetto organizzato dal Consiglio Regionale I.Ri.Fo.R. Emilia-Romanga.

Due giornate dedicate alla visita di importanti siti del centro storico della città.

La visita è iniziata alle ore 9:30 del sabato con l’incontro dei partecipanti in Piazza Tricolore nel portico del grattacielo. Il gruppo, assistito dalla guida Arch. Fabio Fornasari, ha visitato dapprima i Chiostri di San Pietro, il più imponente complesso monumentale di Reggio Emilia, un tesoro di arte e bellezza la cui storia inizia nel Cinquecento; lasciati i Chiostri, il gruppo ha proseguito il cammino lungo via Emilia verso il Palazzo del Capitano del Popolo, il palazzo più caratteristico nel cuore della città, a lungo coinvolto nelle vicende storiche, artistiche e politiche reggiane dal medioevo in poi e ha raggiunto Piazza San Prospero. Qui si affaccia l’omonima Basilica, testimonianza insigne del barocco emiliano, che ospita, sotto l’altare maggiore, le spoglie del Santo Patrono. La facciata risale alla metà del Settecento, opera di G.B. Cattani, e ospita undici statue di Santi protettori e dottori della Chiesa. Al limite del sagrato sono collocati sei caratteristici leoni in marmo rosso di Verona la cui destinazione originale era di sostenere sei colonne per costruire tre pronai davanti alle tre porte della Basilica.

Di lì la visita è proseguita in direzione Piazza Prampolini, detta anche Piazza Grande, il cuore pulsante della città, luogo delle più importanti manifestazioni cittadine e sede del mercato settimanale (martedì e venerdì). Su di un lato di Piazza Prampolini, si trova la Statua del Crostolo che proviene dalla Villa Ducale di Rivalta, dove era già presente nel 1754. Su questa piazza si affacciano i più importanti edifici della vita politica e religiosa della città, tra gli altri il palazzo vescovile ed il Duomo, di cui si può ammirare il Battistero, la cui costruzione originale risale al medioevo. Molto interessante la visita della cattedrale o duomo di Reggio Emilia, dedicata a santa Maria Assunta, di impianto romanico, oggetto di numerose ricostruzioni e modifiche nel corso dei secoli.

Alle Ore 12:30 il gruppo ha fatto sosta in un ristorante tipico, il Ristorante Condor sito in Via Lazzaro Spallanzani. Dopo il pranzo la giornata si è conclusa con la visita al Museo e alla Sala del Tricolore, cosiddetta perché qui, il 7 gennaio 1797, nacque la bandiera nazionale italiana

Domenica 21 novembre, la seconda giornata di visita è partita alle ore 9:30.

L’appuntamento per i partecipanti era sotto il portico del Teatro Valli, che si affaccia su una delle più importanti piazze cittadine, sulla quale si affacciano anche l’altro teatro cittadino, il Teatro Ariosto, la Galleria San Rocco e i Giardini Pubblici. Il percorso alla scoperta delle bellezze della città di Reggio Emilia è partito proprio dal giardino, il Parco del Popolo, cuore verde della città, facendo la conoscenza dei suoi tesori, dalle piante secolari, alle statue e busti di personaggi famosi, dalla fontana monumentale, al Monumento ai Caduti, fino alla Scuola dell’infanzia Diana immersa nei Giardini Pubblici, nel cuore del centro storico di Reggio Emilia e anche simbolicamente al centro del sistema educativo comunale da 0 a 6 anni per cui la città è nota in tutto il mondo.

Lasciati i Giardini Pubblici, Il percorso guidato ha fatto tappa ai Musei Civici, anche per ammirare le belle architetture dei tre teatri, il Teatro Romolo Valli, il Teatro Ludovico Ariosto e il Teatro Cavallerizza negli splendidi modellini tridimensionali costruiti dall’Arch. Fornasari, Finché, alle 12:30 si è svolto un allegro pranzo in un ristorante tipico, la Pizzeria Piccola Piedigrotta in Piazza XXV Aprile 1.

Dopo il pranzo, il gruppo è stato condotto alla Galleria Parmeggiani, il signorile palazzo, di stile gotico-rinascimentale fatto costruire da Luigi Parmeggiani tra il 1925 e il 1928 (su progetto dell’ingegnere reggiano Ascanio Ferrari) per ospitare la sua raccolta d’arte, poi al Monumento alla resistenza e di nuovo ai Musei Civici per visitare il nuovo allestimento di recente riapertura, dove alle ore 15:30 i partecipanti si sono salutati e ha avuto fine il percorso.

Pubblicato il 24/11/2021.