Giovedì 26 novembre, dalle ore nove alle ore tredici, curato dall’Unità Territoriale di Coordinamento, della Biblioteca Italiana per Ciechi, si è svolto, nei locali della sezione provinciale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, (via S. Giuseppe dei Nudi 80, l’incontro seminariale “dalla normativa ai bisogni degli alunni con disabilità visiva”.
Ha aperto i lavori il coordinatore delle Unità Territoriali di Coordinamento e Presidente della Biblioteca Italiana per Ciechi Regina Margherita di Monza, il Preside-Prof. Pietro Piscitelli, il quale, dopo il saluto caloroso all’affollata platea di genitori, di insegnanti e componenti dell’UICI a livello provinciale, regionale e nazionale, ha esposto in sintesi tutti i servizi offerti dalla nostra gloriosa Biblioteca Regina Margherita, dai centri di consulenza tiflodidattica, alla trascrizione dei libri di testo in Braille, e tanto altro; ha evidenziato l’importanza dell’incontro che quest’anno assume un carattere più specificamente rivolto alle recenti normative di riforma del sistema scolastico e alle relazioni tra genitori e insegnanti, ma anche tra figli e genitori; ha ringraziato tutti i partecipanti per il contributo che, con le loro testimonianze, potranno dare forza e motivazione al lavoro di tutta l’associazione. Successivamente è intervenuto il Presidente Regionale dr. Vincenzo Massa che, dopo il saluto dell’intero consiglio regionale dell’Uici,
ha evidenziato la centralità che assume per l’unione il problema dell’istruzione, dell’inclusione scolastica,
la distanza che ancora esiste tra il bisogno di inclusione che si registra tra i nostri ragazzi e la realtà dei territori della nostra regione in cui mancano ancora servizi essenziali di garanzia del diritto allo studio; ha invitato tutti i presenti a un coinvolgimento attivo per rendere sempre più efficaci le battaglie dell’Unione per ottenere l’applicazione delle leggi e la piena esigibilità dei nostri diritti. Ha, successivamente, preso la parola il Presidente della Sezione Provinciale di Napoli, dr. Mario Mirabile, che ha esposto i problemi con cui fare i conti quotidianamente:
il mancato finanziamento da parte della Città Metropolitana per l’attivazione dell’assistenza post-scolastica,
il commissariamento dell’Istituto Martuscelli con il conseguente blocco dei servizi erogati ai ragazzi che erano ospitati fino a giugno del 2015,
la mancanza di servizio di trasporto sostitutivo da casa a scuola e viceversa per gli alunni residenti in provincia di Napoli, servizi che erano stati promessi in più incontri tenutisi in giugno, agosto, settembre, ottobre e novembre del corrente anno e che ancora rimangono nel vago;
problemi legati, inoltre, a disomogeneità consistenti tra i bisogni di supporti dei nostri studenti e realtà di risorse umane e tiflodidattiche delle varie scuole del territorio cittadino e provinciale;
tuttavia, aggiunge il presidente Mirabile, “dobbiamo essere fieri dell’impegno che oggi si può toccare con mano e ascoltare con soddisfazione: le voci del comitato dei genitori, capace, con il suo entusiasmo, di coinvolgere tanti presenti, gli insegnanti in sala che si faranno portavoce presso le scuole di appartenenza delle istanze, proposte ed idee che emergeranno dall’incontro in corso”.
Nel concludere il suo intervento, Mario Mirabile, annuncia la presenza in sala della dottoressa Landolfi, in rappresentanza dell’Ufficio Regionale Scolastico e delegata dal direttore generale d-r Luisa Franzese, a portare il saluto della direzione a tutti i partecipanti al convegno;
la parola viene, dunque , offerta alla dottoressa Landolfi.
La rappresentante dell’u.s.r. dichiara la disponibilità dell’intero ufficio ad essere vicino alle problematiche di cui si sostanzia all’incontro e, più in generale, ai bisogni di tutte le persone con disabilità;
comunica che la nuova direttrice generale, che svolge la propria funzione solo da un anno, intende aprire una concreta consultazione stabile e fattiva con tutte le associazioni rappresentative delle persone con bisogni speciali; che la nostra associazione avrà certamente il rilievo che merita per l’impegno che ha dimostrato e dimostra in tutte le battaglie e le conquiste volte alla realizzazione dell’emancipazione sociale, culturale, professionale delle persone cieche ed ipovedenti.
Interviene, subito dopo, la coordinatrice del comitato genitori, Teresa Paragliola, madre di Francesco e Salvatore Urso, 2 gemelli che frequentano il terzo liceo scientifico con risultati brillanti e positivamente integrati nelle loro classi di appartenenza;
Teresa, emozionata, ma decisa, esprime la soddisfazione di ritrovarsi tra tanti genitori con i quali ha interloquito in preparazione dell’incontro-seminario,
ha invitato tutti a far sì che da questa bella occasione di confronto, nasca una sorta di consultazione periodica su tutti i problemi scolastici e relazionali con i figli e con la scuola, ha proposto la forma dell’autoaiuto attraverso i contatti diretti, ma anche trovandosi all’unione con la responsabile dell’istruzione Silvana Piscopo; tali proposte sono state favorevolmente accolte dai genitori ma anche da tutti i componenti dell’Unione presenti in sala.
La parola è poi stata presa dal consigliere provinciale UICI di Napoli e responsabile delle tecnologie assistive, sig. Giuseppe Fornaro, che ha sinteticamente informato di tutto ciò che può essere di supporto alle persone cieche ed ipovedenti per la conquista sempre più ampia di autonomia personale, culturale ed informativa e si è reso disponibile a dimostrare concretamente le funzioni e l’utilizzo degli ausili in esposizione contestuale.
La Prof. Silvana Piscopo, responsabile del gruppo di lavoro sull’istruzione-formazione e cultura, interviene ponendo l’accento su alcune questioni di fondo:
il passaggio dalla scuola frequentata dai ciechi senza sostegni né di docenti né di tecnologie, alla legge quadro n. 104 del 1992 con l’introduzione del sostegno nelle secondarie di secondo grado;
la funzione del piano educativo individualizzato(p.e.i.) da intendersi come documento non burocratico, ma di valore progettuale e d’impegno socio-psico-pedagogico;
l’esigenza di puntualità nella programmazione di obiettivi da centrare in primis sul valore della persona destinataria e non sulla riduzione dell’alunno alla sua disabilità, perché il piano didattico personalizzato assuma significato di valorizzazione ed incremento di capacità e persegua obiettivi qualificati e tali da consentire agli studenti ciechi ed ipovedenti una formazione che permetta di scegliere con libertà e consapevolezza gli indirizzi più consoni alle attitudini di ciascuno ;
l’attenzione all’uso della parola come veicolo centrale delle relazioni e comunicazione;
la qualità dell’accoglienza come premessa per il concreto processo di inclusione,
la progettazione di attività formative per lo sviluppo dell’autonomia negli ambienti interni e circostanti la scuola;
la presa in carico dell’intero consiglio di classe di ciascun ragazzo cieco o ipovedente e la relativa formazione di tutti i docenti che dovranno essere protagonisti del percorso culturale ed educativo di ogni allievo con disabilità visiva;
la cifra dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti che è stata ed è quella della dignità e cultura di ogni persona, della conquista e non della concessione pietosa, del diritto riconosciuto e non del regalo rimediato.
Dopo una breve pausa si è passati alla fase seminariale vera e propria con la dottoressa Maura Paladino psicologa e psicoterapeuta, da tempo impegnata nell’Irifor profonda conoscitrice delle dinamiche relazionali.
La dottoressa Paladino apre un canale di comunicazione diretta con tutti i partecipanti, partendo dalla narrazione di una favola incentrata sulla relatività dei comportamenti individuali e collettivi dai quali discendono giudizi e pregiudizi; in tal senso la parola “disabile”, ad esempio, è una variabile di contesto e non una definizione oggettiva; la discussione, improntata al metodo della circolarità, si fa vivace, appassionata, ricca di contributi di genitori ed insegnanti; ancora più intense diventano le osservazioni quando si ragiona di relazioni di contesti familiari e scolastici; al centro ci sono le parole, il come vengono dette, i contesti in cui le pronunciamo, le modalità che utilizziamo.
Quindi Maura Paladino procede con la relazione che intercorre tra ruoli, fiducia nel ruolo che ciascuno esercita mettendo in risalto che, frequentemente,
il timore di non essere sufficientemente stimati nei ruoli che svolgiamo come adulti, ci induce a perdere di vista l’autorevolezza che consiste nel prenderci cura dei ragazzi, nel diventare per loro referenziali anche nel gestire i naturali conflitti tra generazioni.
L’incontro si conclude con la presentazione di un gioco didattico da utilizzare nella scuola primaria e il successivo saluto del rappresentante dei genitori della sezione provinciale di Caserta sig. Giuseppe Nacca e con un appuntamento di tutti i presenti per un prossimo incontro di organizzazione e riflessione su quanto è emerso da tutti gli interventi.
Archivi autore: Simona Sciaudone
Irifor Trentino – Dark Notes Christmas edition dei concerti al buio
La Cooperativa IRIFOR propone un’edizione natalizia dei concerti al buio, con tre formazioni corali che si alterneranno nel buio della Sala Rossa, in via della Malvasia 15 a Trento.
I concerti al buio sono un’esperienza unica, capace di trasmettere sensazioni, emozioni e suggestioni indelebili al pubblico, che nel buio potrà cogliere nuove sfumature musicali. I partecipanti avranno la possibilità di conoscere ed avvicinarsi alla disabilità sensoriale visiva ma anche di godere dell’espressione creativa trasmessa dalla musica in una situazione di buio totale. Gli artisti vedenti sperimenteranno in prima persona possibilità e ricchezza nel limite visivo.
“Dark Notes – Christmas Edition” per il periodo pre-natalizio regalerà vibranti emozioni nell’oscurità grazie alla partecipazione di:
Freedom Gospel Choir di Trento (3 dicembre)
Coro Vigolana (17 dicembre)
Coro Piramidi di Segonzano (22 dicembre)
L’ingresso è ad offerta libera ed è obbligatoria la prenotazione al numero 0461/1959595.
Tutti i concerti inizieranno alle 20.00.
Il primo appuntamento è il 3 dicembre con il Freedom Gospel Choir Trento, nato nel 2011 per la passione del genere gospel e spiritual di alcuni dei suoi fondatori. Accanto a brani della tradizione americana nel tempo si sono aggiunti pezzi di origine africana. Il coro ha all’attivo numerosi concerti in occasione di importanti eventi sia provinciali che nazionali, oltre che la partecipazione all’udienza di papa Francesco nel maggio 2014 e al programma televisivo “La canzone di noi” su Tv 2000. Il coro è accompagnato da una pianoforte elettronico e da piccoli strumenti a percussioni. La provenienza dei suoi componenti è assolutamente eterogenea, dal Trentino al mondo. Il coro è presieduto da Magda Massimini e diretto da Angelo Bassetti. Con curiosità ed entusiasmo la formazione si appresta a vivere la nuova esperienza del concerto al buio per regalare al pubblico un’emozionante serata.
La serata del 17 dicembre vedrà sul palco della Sala Rossa il Coro Vigolana, nato nel 1991 a Vigolo Vattaro e diretto dal Maestro Matteo Micheloni. Il coro è composto da voci femminili e maschili e negli anni è stato caratterizzato da una crescita vocale e da un repertorio sempre più ricco che spazia tra canti di montagna e tradizionali mescolando canti sacri e profani con un’attenzione al folklore italiano e straniero. I due autori più influenti sul repertorio del Coro Vigolana sono Bepi de Marzi e Marco Màiero. Il coro, che ha all’attivo ben tre album (“Fantasia”, “Fiabe” e “Andiamo insieme”), si è esibito in numerosi concorsi, rassegne e manifestazioni sia in Italia che all’estero: al Parlamento di Strasburgo, in Spagna e oltreoceano in Brasile. Il prossimo anno il Coro festeggerà i 25 anni di attività ma prima di chiudere questo intenso 2015 si cimenterà in questa nuova avventura accompagnando il pubblico nel buio con l’unione delle voci maschili e femminili che lo caratterizzano.
Il 22 dicembre, invece, sarà la volta del Coro Piramidi di Segonzano, che muove i suoi primi passi nel 1990 e viene fondato ufficialmente nel 1991, guidato dal Maestro Marcello Zancanella. Nei decenni il coro ha partecipato a numerosi festival e concorsi, anche fuori dal territorio nazionale, entrando in contatto con molti cori stranieri. Il repertorio è composto da brani alpini, popolari, canti polifonici e ricerche musicali particolari. Gli elementi del Coro di Segonzano saranno presenti nel buio della Sala Rossa per concludere la rassegna natalizia di “Dark Notes” con le loro note.
Vi aspettiamo numerosi!
Caserta – I ciechi e gli ipovedenti di Caserta non credono alle loro orecchie: divieto di sosta gratuita nelle strisce blu, di Vincenzo del Piano
Da giorni, rimbalza tra news e giornali l’ordinanza del commissario straordinario del comune di Caserta che ha deciso di far pagare anche i disabili che parcheggiano nelle strisce blu.
C’è chi non crede ai suoi occhi e chi non crede alle sue orecchie, come i ciechi e gli ipovedenti casertani che hanno appreso la notizia.
L’ordinanza è stata motivo di indignazione da parte del mondo delle associazioni e non di meno per l’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta, per questo motivo intervistiamo il presidente della U.I.C.I. casertana l’Avv. Giulia Antonella Cannavale.
Presidente, che cosa ne pensa di questa ordinanza flash?
“guardi, sono giorni che vengo tempestata da telefonate di ciechi ed ipovedenti iscritti alla U.I.C.I., ovviamente è una ordinanza che ha lasciato stupore e indignazione. Sicuramente il commissario avrà avuto i suoi buoni motivi, tra l’altro pare dovuti da uno studio che ha effettuato il dirigente di ufficio, ma forse manca qualcosa a questo studio.”
Presidente, secondo lei, cosa manca?
“L’ordinanza fa riferimento ad una sentenza della cassazione del 2009.
Bene, nonostante in Italia la cassazione è il grado di giudizio più alto, la sentenza non è legge e fa giurisprudenza quando essa è a Sezioni Unite, in quanto, in questo caso si ha la corretta applicazione della legge, c.d. azione nomofilattica della Suprema Corte. Inoltre, la sentenza è è volta a giudicare un caso specifico del caso in esame e non sempre può essere applicata a casi simili o addirittura diversi. Sarebbe stato opportuno, approfondire sulle leggi, poiché sono le leggi che stabiliscono luoghi, tempi, cosa e chi deve fare.”
Presidente, come lei sa, il comune è commissariato e quindi forse l’ordinanza ha presupposti di bilancio”
“IL commissario sa fare il suo lavoro e lo sa fare bene, ma secondo questa ordinanza si vuole far credere che è legata ad una voce di bilancio, penso che sia stata imboccata una strada sbagliata. la voce di bilancio che riguarda i il noleggio del suolo comune per i parcheggi è esclusivamente attiva, in quanto la cooperativa che gestisce il servizio, versa nelle casse del comune un canone fisso, quindi è una entrata senza perdite. Senza contare che, il comune dovrebbe coinvolgere le associazioni di categoria prima e non dopo, non dimentichiamoci che, l’Italia con la legge 3 marzo 2009, n. 18, ha ratificato la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.”
Presidente, ma l’ordinanza prevede a carico della coop., di individuare, nell’ambito delle strisce blu e nel rispetto dell’art. 11 comma 5 del DPR n. 503/96, un posto auto riservato alla sosta dei veicoli dei disabili “certo, ma non credo che la coop. sia stata così flash a pari merito dell’ordinanza, quindi, mi chiedo, i disabili che in questi giorni parcheggeranno sulle strisce blu, a cosa andranno incontro? Se non pagano il ticket saranno multati, se invece, pagheranno il ticket aiuteranno la coop. a maggiorare le proprie entrate, perché alla fine l’obiettivo di questa ordinanza mi sembra proprio questo.”
Presidente, come unione dei ciechi ed ipovedenti che cosa intendete fare?
“noi per prima cosa chiediamo un incontro urgente con il commissario e con tutte le associazioni di categoria, affinché, questa ordinanza sia revocata, in caso contrario saremo costretti a tutelare i nostri diritti.”
Presidente, in che modo secondo lei bisogna tutelare questi diritti.
“I ciechi e gli ipovedenti hanno sempre lottato per la loro emancipazione ed integrazione e sicuramente non spaventa un’azione legale avverso una ordinanza. In questo caso, si configura una class action, poiché sono lesi i diritti di più persone, persone che quotidianamente lottano contro quelle indifferenze di cattivo costume e di cattiva gestione amministrativa. Spero che non bisognerà arrivare a questo per dimostrare che siamo una comunità civile, la disabilità non è sinonimo di diversità, la disabilità deve essere sinonimo di unità.”
Vincenzo del Piano
Asti – Ad Asti al via “Arte al buio” Iniziativa senza precedenti, nell’ambito della Settimana della Disabilità
Una mostra tattile nell’ambito della settimana della disabilità, che si tiene dal 30 novembre al 5 dicembre. È un’iniziativa unica in Italia quella sta per prendere il via ad Asti a Palazzo del Michelerio, in corso Alfieri, su impulso della sezione locale di UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
In mostra le sculture di 5 artisti famosi: Felice Tagliaferri, scultore non vedente, degli astigiani Marco Aru e Enrica Grezzo, e infine di Luigi Scarsi e Giovanni Borgarello.
Come spiega il presidente dell’UICI di Asti, Mario Alciati: “Non si tratta di una semplice esposizione ma di una esperienza sensoriale durante la quale tutti quanti potranno provare la percezione dell’opera d’arte attraverso l’esplorazione tattile e la propria immaginazione”.
La sala che ospiterà la mostra verrà infatti oscurata completamente e i non vedenti accompagneranno i gruppi alla scoperta delle opere. L’iniziativa si intitola “Arte al Buio” e durerà dall’1 al 4 dicembre. Al termine di questo periodo, le opere saranno pubblicate sui social e inviate tramite posta elettronica e il pubblico potrà confrontare esperienze e sensazioni vissute con la realtà.
L’esposizione sarà visitabile tutti i pomeriggi dalle ore 15.30 alle 19.30, mentre la mattina di venerdì 4 dicembre l’iniziativa sarà aperta alle scuole del territorio.
Per info è possibile contattare il Comune di Asti ai numeri 0141.39.95.67 0141.39.96.44
Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale, di Eugenio Saltarel
Il 28 novembre 2015 alle ore 11 si è riunita la Direzione nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti composta dai sottoelencati soci così come appena eletti dal Consiglio Nazionale che ha sospeso i suoi lavori per permettere questa riunione: Caravello Katia, Condidorio Marco, Corradetti Adoriano, Fratta Francesco, Girardi Mario, Legname Linda, Pimpinella Angelina, Saltarel Eugenio, Tortini Stefano, Zoccano Vincenzo.
Ha presieduto i lavori il Presidente nazionale dott. Mario Barbuto.
Era presente anche il Segretario Generale dott. Locati.
Non essendo stato possibile inviare in precedenza l’ordine del giorno ai partecipanti, lo stesso viene definito prima di iniziare i lavori.
Anzitutto vengono eletti il Vicepresidente nazionale e il Membro dell’Ufficio di Presidenza nei signori: Tortini Stefano Vicepresidente, Saltarel Eugenio membro Ufficio di Presidenza. La votazione dà per entrambi lo stesso risultato: 10 voti favorevoli e una scheda bianca. In questo modo si fa beneficiare l’Ufficio di Presidenza dell’esperienza di una persona più anziana e dell’intraprendenza di quella più giovane.
Al dott. Saltarel viene affidato l’incarico di provvedere alla relazione del presente report.
Si passa quindi alla definizione dei nominativi di quei soci che possono dare garanzia di profonda conoscenza dell’Associazione e di capacità di giudizio equanime da proporre al Consiglio Nazionale come probiviri, identificandoli in: Luigi Gelmini, Aldo Grassini, Mario Censabella: probiviri effettivi; Ebe Montini e Lucio Carassale quali probiviri supplenti.
Successivamente si stabilisce di proporre al Consiglio Nazionale quali sindaci revisori dei conti eletti dallo stesso, oltre a quelli la cui nomina dipende dai diversi Ministeri, nelle persone di: Acella Alessandro e Zeuli Teodosio quali effettivi, oltre a Aloisio Paola e Loriga Francesco quali supplenti.
Di seguito si propone al Consiglio Nazionale la conferma dell’attuale Segretario Facente Funzione Alessandro Locati, stabilendo per lui un contratto che ne preveda in qualsiasi momento ad libitum del Consiglio l’interruzione, restando il dott. Locati pur sempre dipendente del Sodalizio; nello stesso tempo si ravvisa la necessità di proporre il dott. Salvatore Romano quale incaricato dell’organizzazione nella qualità di Direttore Generale così come avviene in diverse altre associazioni, dandosi il compito nella prossima riunione della Direzione di definire una serie di obiettivi sul raggiungimento dei quali valutare il rinnovo dell’incarico dopo un anno.
Viene poi approvata la relazione programmatica così come presentata successivamente al Consiglio nazionale, proponendo alcune lievi modifiche al testo in modo da renderla più rispondente alle esigenze di rapporto sociale con il resto delle associazioni e degli enti che operano nell’interesse dei privi della vista, dei disabili e dei cittadini più in generale, facendo riferimento anche alla carta dell’Onu e della Comunità Europea sul tema.
Allo stesso modo, sentito il rag. Silano che lo illustra, viene approvato il Bilancio preventivo per il 2016, così come poi approvato anche dal Consiglio Nazionale, che prevede in percentuale una riduzione dell’intervento pubblico seguendo un percorso ormai avviato negli ultimi anni. Per le cifre del Bilancio si rimanda alle pubblicazioni in merito sul sito dell’Associazione.
Katia Caravello relaziona quindi sulla situazione relativa all’assistenza scolastica soprattutto riguardo alle iniziative poste in essere dalla Regione Lombardia del Sodalizio, decidendosi di impegnarsi a raccogliere e mettere a disposizione di tutti il materiale su questo argomento, anche in ossequio alle decisioni congressuali e all’ordine del giorno dallo stesso Congresso approvato.
Al Consiglio Nazionale si propone quindi di confermare per un breve periodo la direzione delle riviste pubblicate dall’associazione alle stesse persone che già oggi la esercitano, in attesa di un quadro più chiaro che consenta di meglio adattare il settore allo sviluppo della vita associativa e alle esigenze dei lettori e ascoltatori. In questo settore si dovrà anche tener conto dell’evoluzione del lavoro della Commissione che si occuperà dell’informazione e della pubblicizzazione della vita associativa.
In fine si prendono alcuni accordi per limitare il livello di spesa relativa alla presenza dei membri della Direzione, facendo in modo che però ciò non implichi una minor resa da parte loro: in questo senso viene ridotto del 50% il rimborso bimestrale per l’uso del telefono, portandolo a 50 euro, oltre a dare incarico alla Segreteria di reperire soluzioni convenientemente decenti per il riposo notturno a prezzi modici; per il vitto resta il limite di 30 euro a pasto, portato a 60 in caso di accompagnatore.
Alle 14,00, esaurito quanto sopra esposto, la Direzione scioglie la sua seduta e si prepara a renderne conto al Consiglio Nazionale nello stesso pomeriggio.
Eugenio Saltarel
Perché non ritirare il “famigerato” emendamento?, di Gianluca Rapisarda
Cari amici,
da catanese, anch’io sono un convinto fruitore del Polo tattile multimediale, del quale non mi sognerei neanche minimamente di sminuire l’insostituibile ruolo culturale per i minorati della vista siciliani.
Tuttavia, non riesco a comprendere la lettera aperta al nostro Presidente Nazionale che, in questi giorni, alcuni dirigenti siciliani stanno facendo girare e circolare.
Non la capisco in quanto, secondo me, non coglie e non vuole “vedere” quello che è il vero e reale nocciolo della questione.
Infatti, se i ben 3500000 Euro che la Regione Sicilia eroga annualmente a favore della Stamperia Braille etnea non bastano all’Ente per soddisfare le esigenze ed istanze culturali dei suoi utenti, allora i responsabili di tale struttura, perché non hanno pensato bene di “concordare” con il Presidente Barbuto una strategia diversa ed alternativa alla presentazione di un emendamento volto a sottrarre risorse indispensabili per lo svolgimento delle attività di ricerca, riabilitazione e formazione dell’I.Ri.Fo.R?
Al riguardo, mi permetto di suggerire loro l’individuazione di altre possibili fonti di finanziamento quali la città metropolitana di Catania, la stessa Regione siciliana (dalla quale dipende tra l’altro il Polo tattile), fondi comunitari, che ritengo più adeguati e pertinenti per la specifica tipologia di tale Ente.
Certo, la fretta è spesso “cattiva consigliera” ed i ritmi ”frenetici e vorticosi” imposti dalla Legge di stabilità sovente non aiutano ed hanno senz’altro contribuito a tale spiacevole “incidente” e “pasticcio”, ma sono altrettanto convinto che anche i dirigenti della Stamperia Braille sanno perfettamente che depauperare e decurtare i contributi dell’I.Ri.Fo.R. significa fondamentalmente ridimensionare i tanti progetti di formazione, riqualificazione professionale, di autonomia e mobilità destinati a tutti i disabili visivi e ciechi pluriminorati d’Italia.
E nonostante la presentazione dell’ormai “famigerato” emendamento, io penso che non sia detta l’ultima parola e che possano esserci i margini per sbrogliare l’intricata “matassa”, già in occasione della discussione della legge finanziaria alla Camera a partire dalla prossima settimana.
A tal proposito, faccio un appello “accorato” ai dirigenti dell’UICI Sicilia perché compiano un atto di “giustizia” associativa, adoperandosi con tutte le loro forze ed energie per far ritirare alla camera il sopraccitato emendamento, o per lo meno perché esso preveda una sovvenzione in favore della Stamperia Braille in aggiunta all’integrale contributo dell’I.Ri.FoR.
Ma tutto ciò non può prescindere da uno “sforzo collaborativo” e da un coinvolgimento fattivo e diretto del nostro Presidente Nazionale che, pur nel rispetto delle responsabilità e delle competenze di tutti e di ciascuno, è sempre il garante del buon funzionamento della nostra amata Unione e di tutti gli Enti collegati.
Infatti, l’esperienza insegna che l’adozione di una simile metodologia di comportamento “partecipativo e sinergico” riduce sensibilmente le conflittualità ed i possibili contenziosi al nostro interno e responsabilizza tutti noi ad una gestione “coesa, democratica e collegiale” della nostra Associazione.
Questo non è più il tempo delle divisioni, delle lacerazioni e delle incomprensioni, ma quello delle soluzioni condivise ed unitarie.
D’altra parte, se la congiuntura economica attuale del Polo Tattile di Catania è davvero così drammatica, non penso che mancherà al nostro sempre sensibile Presidente Barbuto, venirgli incontro e farsi carico di tale criticità, se lo si chiamerà direttamente in causa.
Ed allora confido nel grande “senso di appartenenza e di responsabilità” dei vertici regionali dell’UICI Sicilia per farlo ritirare questo “benedetto” emendamento.
Sarebbe questo il più bel “regalo” di Natale per il Presidente Mario Barbuto, la più bella “strenna” natalizia per i ciechi ed ipovedenti italiani!
Quando l’”inclusione” si rivela esclusione, di Alfio Pulvirenti
Lunedì, 23 novembre 2015, un giovane Fisioterapista, ipovedente e laureato, si è presentato, per affrontare un colloquio di lavoro, presso una clinica convenzionata ed accreditata, situata nella capitale. Il dottor Rossi (nome convenzionale) usciva dall’ufficio del Direttore della clinica con l’impegno di produrre la documentazione necessaria al perfezionamento del rapporto di lavoro, per iniziare a prestare servizio successivamente. La documentazione, da integrarsi a quella già fornita, consisteva nella partita IVA. L’offerta di lavoro consisteva in un servizio che si sarebbe dovuto articolare su tre giorni per un orario giornaliero di tre ore, il cui compenso lordo sarebbe stato di 12 euro all’ora.
Il dottor Rossi, due giorni dopo, avendo la necessità di ricevere alcune informazioni, utili all’apertura della partita IVA, ha telefonato alla Clinica ma la Responsabile, con cui ha conferito, gli dice che, essendo ritornata a lavoro la precedente Fisioterapista, per il momento non hanno necessità della sua collaborazione. Il fatto, descritto volutamente nel dettaglio, impone una profonda riflessione al mondo della cecità in generale ma soprattutto agli organi decisori dell’U.I.C.I. Prima si parlava di inserimento “scolastico”, poi di integrazione “scolastica”, oggi si parla di “inclusione” estendendo il concetto a tutti gli ambiti in cui la persona si viene a trovare. La clinica di cui si tratta è inclusiva, possono lavorarvi sia Fisioterapisti normodotati sia Fisioterapisti con problemi visivi ma, nella realtà dei fatti, l’imprenditore, il quale deve badare al profitto dell’azienda, può scegliere di fare lavorare chi, secondo il suo metro di giudizio, risponde ai requisiti ritenuti necessari. In altre parole accade che se il Fisioterapista normodotato ha l’opportunità di essere provato nell’esercizio della sua opera, al Fisioterapista non vedente viene offerta solo l’opportunità di presentarsi al colloquio senza che questi possa mostrare le proprie capacità. Il percorso evolutivo dall’inserimento all’inclusione sembrerebbe non aver scalfito sufficientemente il pregiudizio, insito nella cultura dominante, che produce danno ai cittadini diversamente abili. Forse occorre fare risalire allo stato di coscienza di chiunque abbia la possibilità di decidere, la necessità di operare, con tutti i mezzi leciti possibili, per aggiornare le vecchie leggi che obbligavano il datore di lavoro, pubblico e privato, all’assunzione dei lavoratori non vedenti ed ipovedenti. La ricerca di nuovi spazi occupazionali costituisce un altro filone di interesse e deve essere attenzionato ma senza le leggi che impongano l’assunzione dei diversi professionisti con difficoltà visive, la strada da precorrere non lascerebbe intravedere la meta.
Ascoli e Fermo – Assemblea Associativa dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Ascoli e Fermo – 22 novembre 2015.
Domenica scorsa 22 Novembre, ad Ascoli Piceno i soci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Ascoli Piceno e di Fermo, si sono dati convegno per l’assemblea associativa autunnale.
All’ordine del giorno la discussione e l’approvazione della relazione programmatica ed il bilancio preventivo per il 2016.
I temi che hanno appassionato l’uditorio sono stati, come sempre, quelli che poi risultano vitali per le persone con problemi di vista: l’istruzione, il lavoro, l’autonomia personale.
Il Presidente Cristiano Vittori ha aperto i lavori salutando i numerosissimi intervenuti ed affidando la presidenza dell’assemblea al Cav. Adoriano Corradetti neoeletto al Consiglio Nazionale dell’associazione.
Questi ha esordito portando il saluto della Presidenza Nazionale ed ha offerto una panoramica sui i problemi più urgenti attualmente sul tappeto; Il vicepresidente Regionale Dr Armando Giampieri ha illustrato le attività che in questo momento occupano l’associazione nel confronto con le autorità politiche regionali, vale a dire l’assistenza didattica domiciliare per i minorati sensoriali.
Numerosi sono stati gli esponenti politici che hanno voluto dare lustro a questo incontro: la Vicepresidente della Regione Marche Anna Casini, i Consiglieri Regionali Piero Celani e Fabio Urbinati, il Sindaco ed il Vicesindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli e Donatella Ferretti.
Tutte le autorità politiche hanno espresso vivo apprezzamento per il lavoro dell’Unione Ciechi e per le capacità da essa dimostrate di interlocuzione con le istituzioni e di proposta a tutti i livelli.
La Vicepresidente Regionale Anna Casini ha voluto rassicurare i dirigenti associativi e le famiglie che la Regione Marche terrà nel dovuto conto l’assistenza didattica ai minorati sensoriali; il Consigliere Urbinati ha posto in rilievo la sinergia che, attraverso il coinvolgimento dei senatori Marchigiani, si è riusciti ad attivare per difendere le conquiste dell’associazione nella legge di Stabilità in discussione in parlamento.
Piero Celani ha ricordato gli aspetti di una ormai radicata e positiva collaborazione fra l’associazione e le istituzioni locali da molti anni.
Il sindaco Castelli ed il Vicesindaco Ferretti hanno ribadito la disponibilità del Comune di Ascoli a porre attenzione agli aspetti socio-assistenziali di cui l’associazione è portatrice.
Il Presidente dell’Assemblea il Cav Adoriano Corradetti, chiudendo i lavori assembleari, ha voluto ringraziare tutti gli intervenuti, soci, simpatizzanti, familiari e soprattutto l’amministrazione comunale di Ascoli Piceno per aver concesso la Sala del Consiglio Comunale come luogo di assoluto prestigio istituzionale per lo svolgimento di questa assemblea.
Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità 3-6 dicembre 2015
Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale
Un giorno all’anno tutto l’anno
Un red carpet dedicato a te!
3-6 dicembre 2015
La Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale nell’ambito delle manifestazioni organizzate dal MIBACT per la “Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità” promuove iniziative nei musei e nelle aree archeologiche del Lazio.
Il 3 dicembre ricorre la “Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità” come stabilito dal “Programma di azione mondiale per le persone disabili” adottato nel 1982 dall’Assemblea Generale dell’ONU.
La Soprintendenza, in linea con la Carta di Madrid del 2006, vuole “promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità”, organizzando una serie di eventi che mirano alla condivisione di un patrimonio culturale comune e al superamento delle barriere dell’accessibilità.
Il ricco programma prevede quattro intensi giorni di incontri e visite in musei e aree archeologiche del Lazio.
È il Parco naturalistico archeologico di Vulci ad accogliere i visitatori il 3 dicembre alle ore 11.00 con un itinerario didattico lungo la via attrezzata per persone con ridotta capacità motoria da Porta Ovest all’area delle Domus Romane, con servizio navetta.
Alla Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia, il 4 dicembre alle ore 11.00 verrà inaugurato, con uno speciale red carpet, il percorso di visita della Tomba della Pulcella per persone con disabilità motoria e sensoriale.
Il Museo Nazionale Archeologico di Formia sempre il 4 dicembre dalle ore 17.00 offrirà visite guidate e laboratori sul cibo dei Romani.
Nella giornata del 5 dicembre si svolgeranno due differenti iniziative:
La Necropoli della Banditaccia di Cerveteri inaugurerà alle ore 10.00 il percorso di visita al Tumulo della Nave pensato per disabilità motorie.
l’Antiquarium di Pyrgi ospiterà una conferenza sulla storia del centro etrusco seguita da una visita tattile incentrata su elementi della decorazione architettonica degli edifici sacri e sulla statuaria (inizio ore 11.00).
Infine il 6 dicembre nell’ambito della manifestazione “I vicoli di Traetto raccontano… da Minturnae a Minturno” il Comprensorio archeologico di Minturno si animerà con visite guidate pensate per persone con disabilità motoria e cognitiva dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
La Soprintendenza Archeologia lavora affinché siano abbattute le barriere dell’accessibilità ai siti archeologici e le occasioni di incontro da “un giorno all’anno” possano diventare “tutto l’anno”.
Vi aspettiamo!
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Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Il Museo Lavinium di Pomezia presenta il percorso tattile
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra come ogni anno il 3 dicembre, il Museo Civico Archeologico Lavinium di Pomezia presenta il percorso tattile dedicato ai disabili visivi.
Il progetto, per cui è stato chiesto dal Comune un finanziamento alla Regione Lazio, mira a garantire la conoscenza e la comunicazione del patrimonio culturale del territorio a un pubblico più ampio possibile, fornendo gli strumenti adeguati per una fruizione museale che sia per tutti.
“Nel Museo, dove per motivi di conservazione e sicurezza non è possibile toccare reperti e opere – spiega la Direttrice Gloria Galante – è stato ideato e realizzato un apposito percorso di visita per non vedenti e ipovedenti, così da cogliere gli aspetti significativi delle opere esposte e ricostruire la storia dell’antica città di Lavinium attraverso una serie di strumenti, dai plastici alla riproduzione in scala delle statue fino alla tavola termoformata e alla guida in braille e per ipovedenti. Importante è stata l’apporto degli assistenti alla comunicazione tiflodidattica, i dott. Rosanna D’Apolito e Giuseppe Staffa, in tutte le fasi del lavoro”.
Il percorso tattile, sarà visitabile gratuitamente, previa prenotazione, tutti i mercoledì mattina, a partire dalla data di presentazione, e sarà accompagnato da visite didattiche e arricchito da laboratori rivolti in particolare alle scuole e alle famiglie.
“Si tratta di un progetto di grande valore culturale e sociale – dichiara la vice Sindaco Elisabetta Serra – che dimostra ancora una volta l’attenzione che il Museo Lavinium pone nei confronti della divulgazione del nostro patrimonio archeologico e della formazione culturale di ogni individuo con le sue specificità”.
“La nostra Amministrazione – conclude il Sindaco Fabio Fucci – sostiene e valorizza le risorse storico-culturali del territorio, di cui il Museo Lavinium è il fiore all’occhiello. Il percorso tattile che ci apprestiamo a presentare alla cittadinanza, alle scuole, alle associazioni e ai turisti è una soluzione innovativa presente in pochissimi musei italiani, che offre uno strumento di divulgazione destinato a diversi livelli di pubblico avvalendosi del connubio vincente tra informazione scientifica e tecnologia”.
L’appuntamento è per giovedì 3 dicembre alle ore 11.00 presso la sala conferenze del Museo Civico Archeologico Lavinium, via Pratica di Mare. Dopo la presentazione sarà possibile visitare il Museo con l’integrazione del percorso tattile.
Per informazioni e prenotazioni:
Museo Archeologico Lavinium – Città di Pomezia
Tel/fax 06-91984744
e-mail: museo.lavinium@yahoo.it