In occasione della giornata nazionale dedicata al cane guida, giunta alla sua undicesima celebrazione, organizzeremo una diretta radio per seguire momento per momento l’andamento delle iniziative che si svolgeranno in varie città, tramite il prezioso lavoro delle nostre strutture territoriali e regionali.
Grazie alla collaborazione di Radio Oltre, trasmetteremo dagli studi di Bologna in connessione tra le due emittenti web: Radio Oltre e la nostra SlashRadio.
La trasmissione sarà domenica mattina 16 ottobre, dalle 10.30 alle 12.30.
Ricordandovi il tema che accomunerà tutte le iniziative che si svolgeranno durante la giornata, con la frase “Liberi di andare insieme! stampata sulle magliette, per sottolineare che la persona cieca ed il suo cane guida non devono mai essere separati in nessun contesto della vita, vi invitiamo a far sentire la vostra voce e testimoniare con forza questo principio di libertà.
Per chi volesse chiamarci, sono disponibili i numeri:
051 855 4363
051 580 486.
Per ascoltare la trasmissione:
http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
www.cavazza.it/radio/ascolta.m3u
oppure tramite Tunein radio: http://tunein.com/radio/Radio-Oltre-s95192/
Archivi autore: Simona Sciaudone
Uniti è bello… gemellati è… meglio!, di Mirella Gavioli
7-9 ottobre 2016, inaugurato il gemellaggio tra le sezioni U.I.C.I DI MANTOVA E U.I.C.I. DI COMO
“UNITI E’ BELLO… GEMELLATI E’ MEGLIO”!
Questo è il motto riportato sulla grande torta che, lo scorso venerdì 7 ottobre, tra brindisi ed effetti speciali, ha contribuito a fare del mio compleanno, il compleanno di altre 53 persone che, con me, da Mantova e da Como e non solo, hanno voluto trasformare un profondo desiderio, in una stimolante realtà.
E’ cominciato con un vivo e cordiale momento di accoglienza istituzionale e conviviale, presso la sezione U.I.C.I. di Mantova, l’intenso fine settimana che, fino al tardo pomeriggio di domenica, ha visto le sezioni di Mantova e di Como, unite per un simbolico quanto significativo segnale di aggregazione, condivisione, crescita associativa e personale che garantirà un valore aggiunto al senso di appartenenza e di scambio che arricchisce. Il gemellaggio tra le due sezioni è il frutto di una profonda convinzione del valore della “fratellanza” e della collaborazione che tanto gli attuali presidenti Mirella Gavioli e Claudio la Corte, quanto il past president comasco Daniele Rigoldi, con il saggio sostegno dello storico Mario Mazzoleni, hanno saputo finalmente concretizzare non solo con le parole o lo scambio di omaggi dedicati o pensati per l’occasione ma, con lo spirito di persone capaci di fare dell’unione, un valore aggiunto. Sono stati molti ed apprezzati i momenti conviviali che hanno offerto la degustazione di piatti tipici della cucina nostrana, così come molti ed accurati, sono stati i momenti dedicati alle visite guidate storico-culturali che hanno portato il nutrito e curioso gruppo di visitatori, a conoscere alcune delle bellezze più rappresentative della nostra città, riconosciuta “capitale italiana della cultura 2016”, quali Palazzo Te, Palazzo Ducale, passando per la basilica di Sant’Andrea e la particolare Rotonda di San Lorenzo, ed il centro storico con le piazze delle Erbe e Sordello, in cui sono collocati. Si è vissuta anche l’esperienza della traversata in motonave partendo dal lago di mezzo, per arrivare al fiume po’, passando per il fiume Mincio, con le sue suggestive chiuse e paratie, come suggestivo è anche il paesaggio, la flora e la fauna che si incontrano lungo il tragitto. Al termine dell’ennesimo gustoso momento conviviale e di socializzazione, la trasferta mantovana si è conclusa con l’esperienza storico-culturale alla basilica e al complesso benedettino del Polirone con i suoi chiostri, in San Benedetto Po’, che ha rigenerato la voglia di ritornare per poter approfondire tanto piacere e il gusto del cibo e del sapere.
Gli apprezzamenti interscambiati tra i vari autori, attori e spettatori di questo “spettacolo vissuto tutto da protagonisti”, dedicato e curato nei minimi dettagli da un’ottima regia, si sono sprecati e, resta vivo nell’animo di tutti i partecipanti, il concetto fondamentale del voler sperimentare il piacere del condividere per darci altre opportunità di “essere motivati fautori del nostro presente e del nostro futuro”. ”
La certezza nella continuità, è che ci saranno altre occasioni, infatti la bellezza di un gemellaggio risiede nell’orizzonte comune, lo stretto legame di amicizia e consapevolezza del proprio compito e missione, condurrà entrambe le sezioni ad affrontare problemi, a cercare soluzioni e a generare nuove opportunità.
Buon gemellaggio a tutti
Mirella Gavioli
Torino – Giovedì 13 ottobre, Giornata Mondiale della Vista, visite gratuite in piazza Castello
Anche quest’anno l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, mantenendo fede ad un impegno che dura ormai da tempo, aderisce alla Giornata Mondiale della Vista, un’iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB). Per l’occasione l’UICI Torino ha in programma un prezioso momento di prevenzione e informazione.
Giovedì 13 ottobre (dalle 10 alle 18.30) in piazza Castello (lato via Accademia delle Scienze, presso il monumento ai Cavalieri d’Italia), uno staff di oculisti effettuerà visite gratuite rivolte a tutti i cittadini. In particolare verrà misurata la pressione oculare, un parametro fondamentale per la diagnosi di alcune gravi malattie come il glaucoma.
Questa patologia, che nel mondo colpisce 55 milioni di persone, viene definita “il ladro silenzioso della vista”, perché spesso nella fase iniziale non dà alcun sintomo: solo diagnosticandola in tempo è possibile affrontarla e curarla. Presso il gazebo in piazza Castello sarà inoltre possibile incontrare lo staff UICI Torino, chiedere informazioni, ricevere opuscoli e altro materiale relativo alle malattie degli occhi e alla disabilità visiva.
«In un momento così difficile per tanti italiani, emerge più che mai la necessità di un presidio sanitario di strada, gratuito e accessibile a tutti – sottolinea il presidente UICI Torino, Franco Lepore – La salute degli occhi non è un lusso per pochi, ma un bene prezioso che va tutelato con ogni mezzo. Per questo siamo felici di dare il nostro contributo a un’iniziativa che coinvolge i cinque continenti. Solo incontrando le persone e dialogando con loro si può veramente promuovere la cultura della prevenzione».
L’iniziativa è realizzata col patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Torino
Gemma Tiboldo, la prima donna alla guida dell’Uici biellese e piemontese. Il commosso ricordo del presidente regionale dell’Unione Ciechi, Adriano Gilberti
Grande cordoglio nell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per la scomparsa di Gemma Tiboldo. Nativa di Sagliano Micca ma residente a Biella, aveva compiuto 79 anni lo scorso 2 luglio. Diplomatasi al liceo linguistico, aveva approfondito lo studio della lingua inglese frequentando corsi specifici in Irlanda, Inghilterra e negli Stati Uniti. Tornata in Italia, era stata assunta all’INPS di Vercelli come centralinista. Da tempo era affetta da una malattia degenerativa che aveva compromesso gravemente il suo stato di salute. Vedova da anni, Gemma Tiboldo è stata la prima donna della storia alla guida dell’Unione Ciechi biellese e, successivamente, la prima ed unica a guidare l’UICI regionale.
Presidente della sezione biellese dal 1986 al 1998 e di UICI Piemonte dal 1998 al 2005, nel corso degli anni Gemma ha condotto una vera e propria battaglia per l’inclusione sociale e scolastica dei non vedenti, seguendo personalmente numerosi giovani fino al diploma e alla laurea. Eletta consigliera nazionale dell’Unione Ciechi nel 2005, è stata per molti anni componente della Commissione Nazionale UICI per i soci anziani. Inoltre, è stata membro del consiglio dell’Istituto Chiossone di Genova, centro di eccellenza nazionale nel campo della disabilità visiva.
Tra le iniziative alle quali ha contribuito attivamente, vale la pena ricordare la realizzazione del cosiddetto ‘Libro Parlato’ e l’avvio del progetto sperimentale intitolato “La Giostra dei Laboratori”, che a partire dal 2002 ha portato alla costituzione di un centro di supporto per giovani ciechi pluriminorati presso l’ex Istituto dei Ciechi di Torino. Ancora oggi, la sezione torinese dell’Unione Ciechi porta avanti il centro e i suoi servizi.
“Con il suo esempio, Gemma ci lascia una grande eredità morale e materiale”, commenta il presidente di UICI Piemonte Adriano Gilberti, biellese come lei. “Quando fu nominata presidente regionale – ricorda Gilberti – mi chiese di assumere la guida della sezione biellese di UICI e, siccome ero alle prime armi, non mi lasciò solo, seguendomi in ogni attività con tenacia e determinazione. Le sono profondamente riconoscente per avermi insegnato tante cose”.
I funerali sono in programma oggi pomeriggio, alle ore 15.30, nella Cattedrale di Santo Stefano, a Biella. Parteciperanno i rappresentanti di tutti le sezioni provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Modena- Diabete, alto rischio in vista
Circa 100 città italiane coinvolte per la Giornata Mondiale della Vista del 13 ottobre.
Check-up oculistici gratuiti in molte località per scongiurare la retinopatia diabetica, la prima causa di cecità in età lavorativa:
colpisce oltre un milione di persone solo in Italia Occhio al diabete che “ruba” la vista. Check-up oculistici gratuiti, tavole rotonde, incontri e tanto materiale informativo sarà distribuito per far conoscere l’importanza di una giusta prevenzione, il tutto per scongiurare il rischio di cecità causato dalla retinopatia diabetica.
Queste sono le attività che si terranno in circa 100 città in occasione della Giornata Mondiale della Vista promossa dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus insieme all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in una quarantina delle quali si svolgeranno i controlli oculari.
La Giornata si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e ha ricevuto il Patrocinio del Ministero della Salute. Tutte le iniziative si svolgono in collaborazione con i Comitati della IAPB Italia onlus e le Sezioni provinciali dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.
La retinopatia diabetica è la maggior causa di cecità in età lavorativa, ma può essere evitata grazie a controlli oculistici periodici.
L’occasione buona può essere proprio il 13 ottobre, quando per la prima volta in Italia è stata raggiunta un’elevata adesione, con iniziative d’informazione e prevenzione in moltissimi centri del nostro Paese: da Roma a Catania, passando per Napoli, Bari, Torino e tante altre città (si vedano: www.iapb.it o www.giornatamondialedellavista.it).
Il diabete è una malattia sempre più diffusa: colpisce, secondo gli ultimi dati OMS, 422 milioni di persone nel mondo e può avere effetti devastanti anche sulla vista. Solo in Italia sono affette da retinopatia diabetica almeno un milione di persone: è la prima causa di cecità in età lavorativa (20-65 anni) e colpisce circa 147 milioni di persone nel mondo. Per questo è fondamentale prestare attenzione agli stili di vita, compresa una corretta alimentazione.
“Tutti – afferma l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – devono recarsi dall’oculista. I controlli medici periodici sono essenziali soprattutto in caso di diabete. Questa Giornata mondiale è una manifestazione annuale a carattere sociale.
D’altronde la vista non è solo il senso che amiamo di più, ma è anche la nostra finestra principale sul mondo. Perderla significa minare l’autonomia personale e ciò non è accettabile”. La retinopatia diabetica è una malattia in cui i sintomi spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni sono in fase avanzata e le possibilità di trattamento sono ridotte.
“I programmi di screening e i trattamenti precoci per la retinopatia diabetica, invece, consentono – prosegue Castronovo – di ridurre in maniera significativa le gravi complicanze visive che si sommano, ad esempio, a quelle renali e cardiache. Però questo richiede un miglioramento della rete dei diversi specialisti coinvolti nella gestione della persona diabetica, come medici di famiglia, diabetologi e oculisti. Investire oggi in prevenzione significa risparmiare domani:
preservare il bene prezioso della vista non è soltanto un dovere morale, ma anche un atto di saggia e lungimirante politica sanitaria perché evita l’incremento della spesa socio-sanitaria futura”.
Il 13 ottobre 2016 nei maggiori punti di interesse del centro di Modena sarà disponibile materiale informativo.
La Sezione Provinciale di Modena dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è a disposizione della cittadinanza con il servizio di patronato e il centro di distribuzione del Libro Parlato oltre che con convezioni con oculisti ed ortottisti.
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Provinciale di Modena Via Don Lorenzo Milani, 54
41122 Modena
Tel: 059300012 Fax: 059260759
E-mail: uicmo@uiciechi.it
www.uicimodena.it
Soggiorno estivo montano a Pozza di Fassa 2016, di Simone Andretto
Esistono luoghi, ambienti e tempi, che per loro natura sono evocativi di sensazioni, atmosfere, stati dell’anima e condizioni del corpo, evocazioni significative, che l’esperienze vissute hanno inciso nell’intimo umano. Questi luoghi e tempi, per il gruppo pari opportunità del Veneto si chiamano estate in Val di Fassa.
La memoria condivisa che si fa storia, storia di gruppo e personale, si rafforza e si perpetua ogni anno, presso l’hotel Montana a Pozza di Fassa (TN), dal 24 luglio al 7 agosto 2016, organizzato dal settore pari opportunità e diretto dalla coordinatrice Sig.ra Luciana dalle Molle.
Le iniziative, sempre organizzate e dirette dal Dott. Paolo Giovanni Zanin, in collaborazione con la sua equipe, vertono su una gamma di proposte, dall’escursione tipicamente alpina, alla passeggiata naturalistica, alla meta culturale-storico-gastronomica, dove l’importante non è raggiungere l’obiettivo della conquista della vetta, ma sperimentare e rafforzare il rapporto umano, in connessione con la comunità dell’ambiente montano.
I partecipanti, 65 soci con accompagnatori e simpatizzanti, hanno aderito entusiasticamente alle proposte, tutte libere, contribuendo con il loro impegno alla positiva riuscita delle iniziative. Tra le escursioni culturali e ricreative realizzate, ricordiamo valle San Nicolò e le “Cascatelle”, rifugio del Buffaure, passo e lago Fedaia, mostra sulla prima guerra mondiale a Moena, santuario della Madonna di Pinè e lago di Baselga, portate regolarmente a termine, nonostante le condizioni meteorologiche non siano state sempre favorevoli.
Per concludere, auspichiamo che questi eventi coinvolgano maggiormente il settore giovanile dell’associazione ed amici sostenitori.
Fish – Videosorveglianza? No, grazie
La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap osserva con preoccupazione culturale, politica e pratica l’accelerazione verso l’approvazione di una norma che prevede l’adozione della videosorveglianza negli asili-nido, nelle scuole d’infanzia e nelle strutture sanitarie e sociosanitarie destinate alle persone anziane o con disabilità. Il testo unificato di ben sette proposte di legge è all’esame in questi giorni delle Commissioni Lavoro, Istruzione, Affari Sociali della Camera per poi passare celermente all’approvazione dell’Aula.
Ancora poche le voci critiche: prevale l’adesione ad una tendenza dai toni demagogici che si appiattisce sulla presunta funzione deterrente delle videocamere negli asili, nelle stanze e sugli spazio sanitari e socio sanitari.
Sarebbe questa, secondo i proponenti, la soluzione per contrastare gli abusi e le violenze.
“È molto triste rilevare come, non riuscendo o volendo realmente intervenire sulla qualità dei servizi e non volendo impegnare risorse in questi obiettivi, si preferisca scegliere una pseudo-soluzione eclatante e demagogica. Questo è il punto centrale: la reale qualità dei servizi, tema del tutto eluso”, commenta Vincenzo Falabella, presidente della FISH.
“Riteniamo poi che questa proposta, oltre ad essere discutibile per il diritto alla riservatezza personale, reale e percepita, sia del tutto inadeguata ed inefficace a contrastare le cause profonde della violenza e degli abusi che purtroppo i fatti di cronaca, anche recenti, riportano.”
“Non intendiamo assolvere o attenuare le responsabilità individuali, ma riteniamo sia ormai il momento di interrogarsi invece sugli ambienti in cui questi reati vengono consumati e sulle loro origini. Nulla cambierà nelle istituzioni totali e segreganti, nelle strutture che inducono l’isolamento ove questi episodi di violenza, più o meno evidente, siano inevitabili e a ben poco servano le migliaia di telecamere che si intende installare”
Sono necessarie invece norme operative certe in termini di prevenzione e contrasto agli abusi, dei trattamenti degradanti, delle negligenze, dell’eccesso di sedazione, dell’abuso della contenzione, incidendo sulla formazione del personale, sull’aggiornamento continuo, sullo sviluppo delle competenze, sulla preparazione nella gestione dei cosiddetti “comportamenti problema”, sull’adozione di strumenti e metodi per il benessere degli operatori. Ed ancora, sulla trasparenza delle strutture e sul loro rapporto con il territorio di riferimento e la chiusura delle strutture segreganti. E promuovendo la reale inclusione delle persone con disabilità.
“Una proposta interamente da rigettare quella all’esame della Commissioni. Ne chiediamo l’accantonamento e l’inizio di una riflessione ben diversa su altre basi, con altri presupposti. Cogliamo l’evidenza dell’assenza di copertura economica (qualcuno ha fatto i conti?) e di impraticabilità operativa di questa proposta, per avviare un confronto più elevato culturalmente e politicamente”, conclude Falabella.
In effetti, per essere efficace la videosorveglianza dovrebbe essere istallata in tutti gli ambienti di tutti gli asili-nido, le scuole di infanzia, le strutture per disabili ed anziani. I filmati, stimabili in milioni di giga, dovrebbero essere conservati (non si sa per quanti anni) in modo criptato su server dedicati e messi a disposizione del Pubblico Ministero in caso di indagini o denunce. Tutto ciò, oltre al risibile effetto immediato ed all’improbabile efficacia futura, comporterebbe costi per i quali i proponenti non quantificano né prevedono alcuna copertura finanziaria.
10 ottobre 2016
FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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Asti – Occhio al diabete che “ruba” la vista
Check-up oculistici gratuiti, tavole rotonde, incontri e tanto materiale informativo sarà distribuito per far conoscere l’importanza di una giusta prevenzione, il tutto per scongiurare il rischio di cecità causato dalla retinopatia diabetica. Queste sono le attività che si terranno in circa 100 città in occasione della Giornata Mondiale della Vista promossa dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus insieme all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in una quarantina delle quali si svolgeranno icontrolli oculari.
La Giornata si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e ha ricevuto il Patrocinio del Ministero della Salute. Tutte le iniziative si svolgono in collaborazione con i Comitati della IAPB Italia onlus e le Sezioni provinciali dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.
La retinopatia diabetica è la maggior causa di cecità in età lavorativa, ma può essere evitata grazie a controlli oculistici periodici. L’occasione buona può essere proprio il 13 ottobre, quando per la prima volta in Italia è stata raggiunta un’elevata adesione, con iniziative d’informazione e prevenzione in moltissimi centri del nostro Paese: da Roma a Catania, passando per Napoli, Bari,Torino e tante altre città (si vedano: www.iapb.it o www.giornatamondialedellavista.it).
Il diabete è una malattia sempre più diffusa: colpisce, secondo gli ultimi dati OMS, 422 milioni di persone nel mondo e può avere effetti devastanti anche sulla vista. Solo in Italia sono affette da retinopatia diabetica almeno un milione di persone: è la prima causa di cecità in età lavorativa (20-65 anni) e colpisce circa 147 milioni di persone nel mondo. Per questo è fondamentale prestare attenzione agli stili di vita, compresa una corretta alimentazione.
D’altronde la vista non è solo il senso che amiamo di più, ma è anche la nostra finestra principale sul mondo. Perderla significa minare l’autonomia personale e ciò non è accettabile”. La retinopatia diabetica è una malattia in cui i sintomi spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni sono in fase avanzata e le possibilità di trattamento sono ridotte.
I programmi discreening e i trattamenti precoci per la retinopatia diabetica, invece, consentono di ridurre in maniera significativa le gravi complicanze visive che si sommano, ad esempio, a quelle renali e cardiache. Però questo richiede un miglioramento della rete dei diversi specialisti coinvolti nella gestione della persona diabetica, come medici di famiglia, diabetologi e oculisti. Investire oggi in prevenzione significa risparmiare domani: preservare il bene prezioso della vista non è soltanto un dovere morale, ma anche un atto di saggia e lungimirante politica sanitaria perché evita l’incremento della spesa socio-sanitaria futura”.
Ad Asti, presso l’Ospedale Cardinal Massaia, giovedì 13 ottobre mattina sarà possibile effettuare uno screening visivo previa prenotazione presso la segreteria dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Asti, telefonando al numero 0141/592086 il martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9 alle 12.
Nell’atrio dell’Ospedale sarà presente un banchetto informativo e l’accoglienza sarà curata dall’Unione Volontari pro Ciechi di Asti.
Napoli – Giornata mondiale della vista
Nell’ambito delle celebrazioni per la giornata mondiale della vista che ogni anno cade il secondo giovedì di ottobre, Giovedì 13 ottobre dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 16 alle 20, tutti i cittadini potranno sottoporsi a check-up oculistici gratuiti, grazie ad una unità mobile oftalmica che stazionerà a Casoria (NA) in via Pio XII 107.
“Degenerazione maculare, glaucoma, retinopatia diabetica e cataratta, soprattutto dopo i 50 anni”, come afferma Mario Mirabile attuale presidente dell’UICI sezione provinciale di Napoli, “sono le principali cause di danni alla vista”.
L’iniziativa è organizzata, oltre che dalla Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, anche dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia ONLUS, sotto l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio del Comune di Casoria e il contributo della farmacia del Dott. Domenico Bruno.
Inoltre, in Napoli alla rotonda Diaz, nell’ambito della manifestazione dedicata allo sport e alla prevenzione “Campus 3S”, sarà possibile sottoporsi ad altri check-up gratuiti, venerdì 14 e sabato 15 ottobre.
Tutto ciò sarà possibile grazie all’ausilio di oculisti volontari, i quali assieme all’Unionee alla IAPB Italia ONLUS, contribuiscono a diffondere la cultura della prevenzione della cecità.
Quest’ultima manifestazione, si concluderà domenica 16 ottobre con Prevention race, una maratona che percorrerà il lungomare cittadino.
Alla partenza della maratona, si potrà assistere anche alla passerella di alcuni iscritti all’UICI, ciascuno con il proprio cane guida, atteso che, proprio il 16 ottobre, cade la giornata nazionale del cane guida.
Per contatti Gianluca Fava 3394867416
Progetto musei accessibili, di Linda Dametto
Nella mattinata di domenica 2 ottobre è stata organizzata dall’Associazione culturale La Girobussola, in collaborazione con 3DArcheolab ed il Museo Archelogogico Nazionale di Ferrara, l’inaugurazione di un percorso tattile all’interno della sezione del museo dedicata al mondo etrusco. Questa iniziativa segue all’inaugurazione di un medesimo progetto di accessibilità effettuata dagli stessi presso il Museo Etrusco di Marzabotto. Ad accoglierci sono stati i responsabili del progetto, Marta Giacomoni de La Girobussola, Giulio Bigliardi presidente di 3DArcheolab e la direttrice del museo Paola Desantis. In attesa dell’arrivo di tutte le persone iscritte alla visita guidata (era necessario iscriversi per tempo), siamo stati condotti all’interno di una grande sala dove la direttrice Desantis ci ha illustrato la storia del museo, conosciuto anche come il museo che illustra la storia dell’antica città di Spina. Successivamente è stato introdotto il progetto in questione, nato grazie alla fusione di intenti e volontà da parte di due realtà esperte nel settore dell’accessibilità, l’associazione La Girobussola, che si occupa di cultura e turismo accessibili e 3DArcheolab, laboratorio che utilizza le nuove tecnologie (rilievo 3d, modellazione 3d, stampa 3d, laser cutter) per rendere l’inclusione culturale sempre più facile e possibile.
Parlare di accessibilità significa prima di tutto togliere qualsiasi tipo di barriera, il che all’interno di un museo si può tradurre con l’eliminazione, dove possibile, delle teche di vetro che separano il fruitore dall’opera. Questo è un punto fondamentale sul quale sia Marta che Giulio hanno posto l’attenzione, il loro lavoro, infatti, si inserisce lì dove non è possibile effettuare questo tipo di operazione. Si cerca, dunque, di andare incontro a chi lavora all’interno del museo, creando progetti ad hoc che possano rendere le collezioni esposte accessibili anche a persone con disabilità visiva sfruttando nel migliore dei modi le risorse economiche disponibili (non investendo tutto nella realizzazione di un’unica riproduzione, ma distribuendo le risorse per realizzare più oggetti e quindi creando un percorso tattile più completo).
Dopo averci illustrato le modalità con le quali è nata la collaborazione con la direttrice Desantis (che aveva potuto prendere parte alla nascita del precedente progetto di accessibilità museale a Marzabotto), e aver specificato che il finanziamento per questo progetto è frutto del supermanto della selezione relativa ad un bando predisposto dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna, siamo stati condotti all’interno della stanza che ospitava le riproduzioni ed il percorso tattile. In un angolo della sala sono stati predisposti alcuni reperti etruschi originali (anfora, vaso, piatto, mortaio e brocca), che ci è stato possibile toccare, in quanto messi in sicurezza su un ripiano. Ogni oggetto era accompagnato da una descrizione in braille e da un cartellino identificativo in nero (ma non in caratteri adatti a persone ipovedenti). I presenti hanno potuto constatare di persona le dimensioni ed i materiali con cui venivano realizzati i manufatti in epoca etrusca. Alcuni di essi presentano nella superficie esterna delle raffigurazioni che sono state riprodotte in schede tattili utilizzando la tecnica Minolta. La particolarità di queste schede è la presenza, in ognuna di esse, di un QR-code che, una volta selezionato con lo smartphone, riproduce un contenuto testuale che descrive la figura in oggetto e che può essere letto utilizzando la sintesi vocale. Le schede in questione non rigurdavano esclusivamente le raffigurazioni dei vasi ma anche la dimensione geometrica dei manufatti, alcune mappe relative all’occupazione etrusca dell’Italia, l’alfabeto etrusco ed effigi originali dell’epoca. Affianco alle schede sono state realizzate delle riproduzioni in 3D di statue e oggetti dell’epoca con l’utilizzo di diversi materiali (plastica, polvere di gesso, metallo e legno). Successivamente ci è stata data la possibilità di toccare con mano altri manufatti orginali (delle anfora poste al piano inferiore del museo) e di percorrere il labirinto del giardino, posto al centro del cortile del palazzo che ospita il museo archeologico. Si tratta di un labirinto ad un’unica entrata, quindi facilmente percorribile e dunque senza rischio di perdere l’orientamento, il che ha reso l’esperienza originale e rasserenante.
In conclusione si può ritenere il percorso ben fatto, realizzato pensando sia alle necessità di fruitori non vedenti che ipovedenti, sia alla possibilità di arricchimento personale per le persone vedenti che andranno al museo e che sceglieranno di vedere le preziosità etrusche con un nuovo punto di vista.