La sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli (Rappresentanza di Sant’Anastasia) e l’ASD Real Vesuviana, firmano un protocollo d’intesa con l’ASD La Fattoria, Associazione specializzata in attività E.D.A. (Equitazione Diversamente Abili).
Il progetto ha come scopo far trascorrere in allegria, ai disabili visivi, momenti di attività sociale e ricreativa e trarre tutti i benefici dello stare a contatto con i cavalli; il cavallo, infatti, permette di crescere, vincere le proprie paure e lavorare su se stessi per guadagnare la sua fiducia creando un legame molto forte. La Pet Therapy è importantissima in caso di disabilità in quanto, grazie alla relazione con l’animale, si possono trovare nuovi entusiasmo e motivazione nell’affrontare piccoli compiti quotidiani e sperimentare una modalità facile e spontanea di interazione. Altri benefici della Pet Therapy sono: diminuzione dell’ansia e dell’apatia; miglioramento dell’attenzione; aumento dell’autostima; miglioramento delle capacità motorie e dell’abilità manuale.
Il progetto è rivolto ad adulti e ragazzi affetti da minorazione visiva (Ipovedenti e Ciechi) Soci dell’UICI con tessera rinnovata per l’anno 2017, requisito fondamentale per potervi partecipare.
Il progetto avrà una durata di sette mesi, da maggio a novembre c.a., con un incontro mensile previsto per ogni primo martedì del mese in orario pomeridiano; gli iscritti dovranno pagare soltanto una piccolissima quota assicurativa che andrà a coprire l’intera durata del progetto.
Il termine ultimo per effettuare l’iscrizione è il 5 maggio 2017 e saranno accolte solo le prime n.20 adesioni; la data di inizio è previsto per martedì 9 maggio 2017 dalle ore 16,30 alle ore 18,30 presso l’Associazione La Fattoria sita in Via Filaro , 2, laterale di Via Fellapane, Ercolano (Na).
Per info.: 3346048850. E-mail: uici-anastasia@uicinapoli.it
REFERENTE DI PROGETTO Sandra Minichini
Archivi autore: Simona Sciaudone
Runner in Vista – camminata non competitiva a favore di UICI, di Mario Barbuto
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus sarà protagonista di un’iniziativa, promossa da Proxima Spa e Larry Smith Italia, dal titolo “Runner in vista”, patrocinata dal Coni e dal CIP: una camminata non competitiva di cinque chilometri che si svolgerà, in giorni diversi, in undici città italiane, da maggio a luglio 2017 per favorire l’incontro tra “runner” vedenti e non vedenti nella condivisione di un’esperienza unica: correre uniti, correre al buio.
Sarà una camminata con partenza e arrivo nei pressi dei Centri Commerciali promotori dell’iniziativa, come da calendario che riepiloga le undici tappe.
La partenza è prevista alle ore 9 nell’area esterna di ogni Centro Commerciale.
L’iscrizione alla camminata costa cinque Euro a persona e da’ diritto al kit gara che comprenderà:
• una T-shirt tecnica;
• uno zainetto porta indumenti;
• una fascia scaldacollo che potrà essere usata anche per oscurare la vista e provare in prima persona l’esperienza di correre al buio;
• un nastrino che servirà ai runner non vedenti e a chi desidera provare l’esperienza di correre al buio, per farsi accompagnare da una guida o da un amico;
• dei prodotti offerti dagli sponsor tecnici.
Per ciascuna tappa sono previsti mille kit gara. Oltre questo numero sarà comunque possibile partecipare, presentandosi il giorno della gara e devolvendo un’offerta libera (che darà diritto SOLO esclusivamente a camminare sul percorso e al ristoro finale, ma non al pacco gara). Pertanto per assicurarvi il pacco gara vi invito a iscrivervi quanto prima e a presentarvi alle camminate almeno trenta minuti prima della partenza per il ritiro dello stesso.
Il ricavato sarà interamente devoluto alla nostra Unione e contribuirà a sostenere il nostro programma di Fundraising “ESPLORA”, rivolto allo sviluppo di progetti dedicati alla mobilità e all’orientamento.
E’ possibile iscriversi alle camminate:
• sul sito https://runnerinvista.it/iscriviti/ ;
• il giorno della gara nell’area di partenza;
• nelle gallerie dei Centri Commerciali coinvolti, presso le hostess di Proxima Spa, nei due fine settimana precedenti la tappa, tra le 10.00 e le 20.00.
Invito caldamente a promuovere l’iniziativa sul territorio, a iscriversi alle camminate e a condividere sui propri canali informativi sezionali il sito web della manifestazione e le ulteriori, seguenti pagine di social media:
Sito: https://runnerinvista.it
Facebook: https://www.facebook.com/runnerinvista/
Instagram: https://www.instagram.com/runnerinvista/?hl=it
Linkedin: https://www.linkedin.com/company-beta/11068746/
Confido nella preziosa collaborazione di ciascuno di noi perché Runner in Vista rappresenta un’esperienza di comunità, in cui lo sport diventa lo strumento di apprendimento che veicolerà messaggi come il rispetto per il Prossimo e il prendersi cura gli uni degli altri, aiutando a far percepire sia le barriere che le potenzialità di ogni singolo individuo per superarle.
Per ulteriori informazioni sull’iniziativa vi invito a contattare le nostre Claudia ed Elena, raggiungibili ai numeri
06 69988 347 o 348
o via e-mail all’indirizzo
fundraising@uiciechi.it
Tutti in pista, dunque, per partecipare con emozione a una esperienza di vita e di comunità, dando anche una mano allo sviluppo dei nostri progetti associativi e alla promozione dell’immagine più viva e più sana dell’Unione.
Mario Barbuto
Esperienza e riflessione di una giovane tirocinante extracurriculare, di Ylenia Vatano
Vi racconto una breve storia. Sono una ragazza di 24 anni, mi sono laureata da poco in “Scienze dell’Amministrazione” presso la facoltà Unitelma Sapienza di Roma. Dal 6 marzo scorso sono impegnata in un tirocinio formativo extracurriculare presso la sede territoriale UICI di Vibo Valentia. Questa opportunità è nata dal fatto che esiste una convenzione (stipulata nel 2015) tra l’Ateneo e la Presidenza Nazionale UICI. Sono entusiasta di vivere questa esperienza perché, giorno dopo giorno, mi arricchisco sia sotto il profilo professionale (sto mettendo in pratica tutte le conoscenze acquisite durante la mia formazione universitaria) che sotto il profilo umano. La realtà dell’UICI di Vibo Valentia mi ha colpito da subito e questo perché le persone intorno a me si sono dimostrate cordiali e disponibili, tanto da coinvolgermi immediatamente in tante attività associative. Le ore di tirocinio scorrono velocemente perché mi trovo perfettamente a mio agio: l’aria che si respira all’interno è serena e tranquilla, dove tutti aiutano tutti con il sorriso sulle labbra, soddisfatti di poter essere utili agli altri. Quello che posso dire è che mi sento di far parte di una grande famiglia allargata! Come è già noto in questi giorni, l’aria festosa che si respira in Sezione è stata offuscata da un velo di tristezza: è scomparso prematuramente il Presidente territoriale Giovanni Barberio e questo è motivo di grande dolore per tutti noi. Il Presidente lascia la moglie Francesca e un figlio in tenera età. Anche io sono coinvolta in questa sofferenza perché ho avuto la fortuna di conoscere il Presidente e capisco bene la perdita subita dalla Sezione tutta. Il Presidente mi ha dato da subito la sensazione di un uomo carico di vitalità e con tanta voglia di vivere. Proprio per questo, era una persona benvoluta da tutti, chiunque l’abbia conosciuto lo descrive come un vulcano in azione, pieno di idee, di iniziative e di progetti. Certamente nella sua vita terrena ha lasciato una traccia: una vita spesa al servizio degli altri. Approfitto di questa mia occasione per fare dei ringraziamenti: al mio tutor aziendale Tommaso, a Paolo della segreteria di Vibo Valentia e un ricordo certamente al Presidente Barberio e a tutti quelli che mi hanno sostenuta e consentito di vedere realizzato il sogno di poter applicare nei servizi del terzo settore le mie conoscenze. Sono onorata e orgogliosa di essere il primo caso in Italia a eseguire un tirocinio extracurriculare presso l’UICI e aver dato un’idea a quanti vogliano vivere la mia stessa esperienza, anche in altre sezioni territoriali dell’UICI.
Ylenia Vatano
–
Napoli – Strategie di orientamento e nozioni di autonomia… è questa la formula giusta per la nostra indipendenza!, di Antonella Improta
Continuano i progetti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti provincia di Napoli, per stimolare i soci a coltivare la propria indipendenza. Dopo il corso di autonomia in cucina, tenutosi presso la cooperativa Bambù a San Giorgio a Cremano è la volta di una full immersion di soli due giorni dedicati alle strategie di orientamento. Il mini corso, proposto dal comitato pari opportunità ha dato la possibilità ad 8 donne non vedenti ed ipovedenti di mettersi alla prova e scoprire l’importanza di essere autonome in strada. Le nostre protagoniste, diverse tra loro per età e storie di vita, sono state accomunate per soli due giorni dagli stessi obiettivi quali il superamento della paura e dei pregiudizi… perché, come ha detto Corrado Bortolin, uno degli istruttori che le ha accompagnate in questa splendida avventura, accettare di muoversi con il bastone bianco, simbolo di indipendenza ma anche di un handicap, è spesso difficile e in alcuni casi va fatto per gradi! Le nostre amiche, più o meno pronte ad accogliere questo strumento nella loro vita, hanno deciso di compiere un primo passo superando qualche istante di vergogna con l’ironia e la forza che solo l’aggregazione può dare. I due Istruttori Aniomap, Giovanni Bosco Vitiello e Corrado Bortolin, gestendo magistralmente la situazione hanno dimostrato che con impegno, determinazione e sacrificio si possono ottenere risultati soddisfacenti il cui fine ultimo è quello di accrescere l’autostima e renderci migliori. Lo stesso sacrificio ed impegno, che sicuramente contraddistingue chi sceglie di diventare un istruttore Aniomap, decidendo di ottenere una qualifica che tra i suoi prerequisiti, prevede di vivere la propria quotidianità per 600 ore da bendati scoprendo così i limiti e le capacità di una persona con disabilità visiva. Queste persone dunque, inconsapevolmente sono gli eroi dei ciechi e degli ipovedenti che si affidano a loro per superare il timore di uscire di casa con un bastone bianco, acquisire la tecnica giusta per attraversare la strada, vestirsi, truccarsi, cucinare e fare i genitori al meglio. Peccato che di queste figure professionali ve ne siano solo 40 in tutta Italia, perché costruire corsi per Istruttori di Orientamento, Mobilità ed Autonomia Personale è dispendioso, ma ci si augura, che il successo di questi piccoli progetti e la loro diffusione, sfoci nella possibilità di preparare nuovi corsi di formazione.
EasyDom, Casa domotizzata. Visita per verificare se può essere utile ad un disabile visivo, di Nunziante Esposito
Nel mese di Marzo 2017 è stata programmata una visita ad una casa domotizzata per verificarne quale utilità possa apportare alla vita quotidiana di ciechi ed Ipovedenti.
Anche se in modo non proprio simile, mi è sembrato di rivivere la visita che la Commissione OSI fece alla casa del futuro della Microsoft nella sua sede a Redmond in USA.
Non sono novità eccezionali, perché tutti veniamo a conoscenza giorno per giorno dei progressi che le nuove tecnologie stanno avendo in tutti i campi, ma trovare tutto concentrato in un solo posto, programmato appositamente per poterne venire a conoscenza in modo pratico, è sembrato doveroso valutare i progressi della tecnica nelle cose quotidiane, ma anche e soprattutto per verificare una realizzazione con comandi vocali.
Entrati nella casa domotizzata e precisamente nel salone, dopo i convenevoli di rito, ci siamo accomodati ed è iniziata la spiegazione di quello che è stato realizzato e la dimostrazione pratica di quello che si può fare tramite un device mobile, precisamente un Windows phone, utilizzando la guida vocale Cortana, e con un computer con Windows 10 e sempre con l’utilizzo della stessa guida vocale.
Premesse:
1. Cortana è presente nel sistema operativo Windows a partire dalla versione 8.1, ma nell’ambiente dei disabili visivi non è usata molto in quanto non riesce ancora a gestire in modo completo tutto il sistema operativo e le applicazioni comunemente usate dai disabili visivi. Però, abbiamo potuto apprezzarne l’utilizzo con i comandi vocali nella gestione della casa smart EasyDom, sia da un dispositivo Windows Phone, sia tramite un computer.
2. E’ da considerare che Windows Phone non si sa se sarà mantenuto sul mercato da Microsoft, quindi, è importante verificare se il sistema è gestibile dai device mobili con sistema operativo Android e iOS, due sistemi operativi che hanno già al loro interno uno screen-reader.
3. E’ sicuro che, avere la possibilità di comandare tutti i dispositivi di una casa dalla console di un computer o tramite un device mobile, quale uno smartphone o un tablet, mediante la voce come consentito da Cortana, Siri o Google Now, ci semplifica non poco l’utilizzo dei dispositivi e degli elettrodomestici di una casa.
4. Anche se giorno per giorno ne sono immessi sul mercato sempre di più, tranne alcuni tipi di televisore che hanno un sistema operativo Android, di elettrodomestici smart ce ne sono veramente pochi.
5. Da diversi anni c’è la possibilità di poter gestire da remoto e tramite un telefono l’antifurto di casa e, tramite questo impianto, l’attivazione e la disattivazione di alcune delle utenze di casa. Per esempio, farsi accendere il riscaldamento piuttosto che il forno o altra utenza, ma non è la stessa cosa.
6. Di dispositivi che si possono comandare tramite App apposite ce ne sono già in giro, ma anche in questo caso non è la stessa cosa.
Ciò premesso, vediamo da vicino lo stato dell’arte attuale e per la smart home che abbiamo visitato.
Componenti per la realizzazione:
1. Un computer che contiene il programma di gestione dei dispositivi della smart home.
2. Tutti i fili dell’impianto tradizionale vengono sostituiti con un solo cavetto con tre fili.
3. Per ogni elemento dell’impianto, prese, interruttori, eccetera, serve un circuito di interfaccia.
Il computer è, con il suo programma di gestione della smart home, il cervello che consente di effettuare le impostazioni e di dare i comandi. Il tutto in funzione delle esigenze che si hanno, con comandi diretti o con la programmazione predisposta.
Le interfacce dell’impianto, ognuna per ogni dispositivo, servono a collegare i dispositivi con il cavetto a tre fili che collega tutti gli elementi dell’impianto.
Il cavetto con tre fili che, praticamente, collega l’output/input del computer con tutte le interfacce, serve per fornire i comandi da parte del computer ai dispositivi o per inviare i segnali dai dispositivi al computer. In pratica una sorta di bus di dati.
Il sistema è fatto in modo che, tramite l’interfaccia da web, tramite device mobile o tramite computer, si può programmare qualsiasi scenario, prevedendo di attivare o disattivare qualsiasi utenza o dispositivo installato.
Tanto per far capire meglio cosa si può fare, ecco due esempi per tutti:
Esempio 1:
se sto uscendo, attiverò lo scenario Uscita che prevede di chiudere tutte le tapparelle, di chiudere l’elettrovalvola del gas e quella dell’acqua, di inserire l’allarme dopo due minuti dopo che sono uscito, di accendere e poi spegnere tutte le luci dopo un minuto che sono uscito, di spegnere l’impianto multimediale e di spegnere le eventuali altre utenze.
Esempio 2:
Se ritorno a casa, prima di entrare, attiverò lo scenario Entrata che prevede di alzare le tapparelle se è giorno, accendere le luci se è già buio, aprire le elettrovalvole del gas e dell’acqua, accende l’impianto multimediale con la musica che mi piace, oppure il televisore sul programma preferito, attivazione del riscaldamento se non è stato già attivato e in base alla temperatura rilevata, eccetera.
E’ chiaro che quelli indicati sono degli scenari semplici di esempio.
Infatti, avendo la possibilità di effettuare tutti gli scenari che mi servono, ne posso programmare quanti ne voglio, con tutte le combinazioni di azioni che mi servono, per tutti i momenti e le necessità della giornata. Inoltre, con un solo comando dato a voce e tramite un device mobile, faccio fare all’impianto quello che mi serve.
Per concludere, si programmano gli scenari e si scelgono all’occorrenza, in base alle necessità di quello che ci serve in quel momento. Tutto ciò si fa dal tablet o il computer di casa, piuttosto che da uno smartphone in casa o da remoto e tramite una connessione web.
Nota bene: è da precisare che se per una qualsiasi ragione non dovesse funzionare l’impianto smart, tutto funziona normalmente con i comandi locali, quindi, funziona ugualmente come se la casa non fosse stata domotizzata.
Considerazioni.
Al di là che si possono creare e si può usufruire degli scenari preimpostati dall’utente, è da considerare che, potendo fornire comandi a tutti i dispositivi che abbiamo in una casa, quando questi dispositivi saranno tutti smart, quindi, con la possibilità di programmarli e dare loro dei comandi complessi e non solo accensione/spegnimento come quelli che attualmente non sono smart, avremo anche noi disabili della vista, un vantaggio non indifferente, soprattutto se sarà possibile comandare l’impianto con qualsiasi smartphone, perché qualsiasi dispositivo può essere comandato a voce.
Attualmente, sono pochi i dispositivi smart che si riesce a comandare con comandi complessi in una casa, quindi, questo tipo di impianto può sembrare poco utile. Però, se consideriamo che gli elettrodomestici smart stanno cominciando ad apparire sul mercato, per esempio, abbiamo già alcuni tipi di televisori, qualche lavatrice, qualche forno ed altri piccoli elettrodomestici, e, considerando che ci sono antifurti già gestibili, come per le caldaie e i condizionatori, qualche pensiero si può fare.
La ragione è semplice. Una volta montato un impianto di questo tipo, con una interfaccia per ogni elemento dell’impianto, quando sarà il momento che si potrà usufruire degli elettrodomestici smart, li potremo usare in modo semplice, con la possibilità di poterli programmare e comandare anche a voce, sia in casa, sia da remoto, con la possibilità di usarli completamente attraverso l’impianto smart.
Da quello che ci hanno spiegato i tecnici che hanno creato questo tipo di impianto che si gestisce con Windows 10 e Cortana, tutto a voce, un impianto di questo tipo non costa molto. Il costo complessivo, dipende dalla grandezza della casa e dagli elementi da gestire. Per una casa non molto grande, tale costo per rifare l’impianto si aggira intorno ai 5000 euro.
E’ ovvio che se si ristruttura casa e si deve rifare l’impianto, la convenienza è quella di farsi fare un impianto domotizzato.
Di seguito, quanto concordato a fine incontro.
Alla fine della visita, avendo valutato positivamente un impianto del genere, abbiamo preso accordi per avviare una collaborazione tra l’Unione e la società che ha costruito questo prototipo di casa domotizata.
La società che ha preparato il prototipo:
1. Fornisce un ambiente da testare tramite web, con le credenziali di accesso, per poter testare il software che consente di programmare un impianto tipo.
2. Metterà a disposizione le App per ambiente di programmazione iOS e Android per device mobili.
3. consentirà di installare un ambiente software su un computer da noi fornito per poter fare le prove di accessibilità del software di gestione dei componenti.
4. Ci fornirà l’assistenza adatta affinché possiamo effettuare i test, impegnandosi altresì a rendere accessibile quello che non dovesse esserlo.
L’Unione, una volta che sarà tutto accessibile, si impegna a dare la massima visibilità a questo impianto, dandone informazione attraverso tutti i canali informativi dell’associazione a tutti i disabili visivi italiani.
Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uiciechi.it
“Stupefacenti. Analisi, problematiche e legislazione italiana” – Saggio dell’avvocato Gianluca Fava, di Mario Mirabile
In questo articolo ci occupiamo del lavoro editoriale di Gianluca Fava, avvocato penalista e consigliere della Sezione territoriale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, nonché componente della commissione nazionale per le nuove attività lavorative che ha pubblicato un saggio dal titolo “Stupefacenti. Analisi, problematiche e legislazione italiana”. Ma chi è Gianluca Fava e perché ha deciso di approfondire nel suo saggio un argomento così scabroso e complesso come quello degli stupefacenti? Ne abbiamo parlato direttamente con l’autore:
D: Gianluca da quanto tempo svolgi la professione di avvocato penalista?
R: svolgo questa professione da più di 16 anni, mi sono abilitato a dicembre 2000.
D: come mai hai deciso di intraprendere questa carriera? Quando hai capito che era la professione che avresti voluto svolgere nella vita?
R: pur non essendo figlio di avvocato, credo che avvocati si nasce! Sono stato affascinato dai processi sin da piccolo; ricordo di aver seguito in tv tutto il processo di Enzo Tortora. Ero tra le scuole medie e le superiori e mi sono davvero appassionato. Quando ho iniziato ad esercitare la professione, non mi sembrava vero di poter conoscere quegli avvocati Della valle, Spiezia, Garrone, Coppola, tutti quei personaggi che per me erano una sorta di mito.
D: Tu sei un non vedente. La tua condizione ti penalizza nello svolgimento della professione e in caso di risposta affermativa, in quale misura?
R: Posso dire che l’avvocatura per me è una vera e propria malattia! Certo devo riconoscere che la cecità mi penalizza e non poco! Se da un lato posso affermare che siamo agevolati dallo sviluppo delle nuove tecnologie, dall’altro l’avvocato non vedente è visto con un certo scetticismo. Tale scetticismo non lo percepisco nei giudici, ma soprattutto nei potenziali clienti che si rapportano con me con una certa diffidenza.
D: E’ una professione che ti soddisfa, o se potessi tornare indietro, la cambieresti?
R: Date le difficoltà, qualche volta ho anche pensato di abbandonare, ma come ho già detto, sono davvero felice di fare l’avvocato e la libera professione non la abbandonerei.
D: come mai hai deciso di scrivere un saggio sugli stupefacenti?
R: mi è stato proposto dall’editore
D: come è nato il rapporto di collaborazione con l’editore?
R:Il direttore di “Ratio legis”, la rivista della casa editrice Primiceri, mi ha contattato attraverso il mio sito e mi ha proposto di esaminare ed approfondire questo argomento. Per me è stata una vera sfida!
D: quando ci sarà la presentazione ufficiale del libro? C’è qualche appuntamento già programmato?
R:la prima presentazione assoluta del saggio ho avuto modo di farla su Slash radio, la prossima è prevista per il 30 maggio p.v. presso la libreria Raffaello di via Cherbacher a Napoli.
D: consiglieresti a giovani non vedenti di intraprendere la tua professione?
R: Certo che lo consiglierei, però spiegando loro le difficoltà che si possono incontrare. Probabilmente le difficoltà dipendono anche dalla città in cui si svolge la professione.
A Gianluca auguriamo il meglio e gli chiediamo di profondere le sue energie anche per convincere i giovani disabili visivi ad impegnarsi nello studio e ad assecondare i loro sogni.
Il saggio “Stupefacenti. Analisi, problematiche e legislazione italiana” edito da Primiceri editore e in commercio dal 24 marzo, in esso l’autore dà un ampio sguardo sulle sostanze stupefacenti sia da un punto di vista tecnico, che legislativo. Inoltre, il testo propone inizialmente anche un iter storico sull’evoluzione e diffusione dei vari tipi di sostanze dalle cosiddette droghe leggere alle sostanze pesanti, per poi analizzare, dettagliatamente, la legislazione italiana, fornendo anche dei significativi dati statistici.
A tale proposito si tenta di far chiarezza anche sul concetto stesso di droghe pesanti e droghe leggere, su quanto la medicina, la politica e persino la religione abbiano inciso, da un lato sulla diffusione e quindi sul consumo degli stupefacenti e dall’altro, su una demonizzazione degli stessi che non solo spesso non è spiegata, ma in molti casi non è nemmeno fondata.
Slash Radio Web, Palinsesto Settimana 10-14 aprile 2017
Oltre alle ormai consuete trasmissioni mattutine di Spotlight, in onda dal Lunedì al Venerdì, dalle 9.30 alle 10.30, nel corso delle quali, offriamo ai nostri ascoltatori una Rassegna Stampa ragionata di Periodici e Quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali, sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura, nei giorni di martedì 11, mercoledì 12 e giovedì 13 Aprile andranno in onda, su Slash Radio Web dalle 15.00 alle 17.30, tre nuove puntate di Slashbox.
In particolare segnaliamo:
– Martedì 11 Aprile sarà nostro ospite lo scrittore Carlo Lucarelli, del quale presenteremo l’ultimo lavoro “Intrigo italiano”; a seguire Mario Mirabile ci parlerà del progetto Blind Vision insieme all’artista Annalaura di Luggo e ad alcuni dei protagonisti del progetto;
– Mercoledì 12, invece, sarà insieme a noi lo scrittore Michele Vaccari, che presenterà il suo libro “Il tuo nemico” edito Frassinelli; a seguire andrà in onda Teste di Calcio e in conclusione la rubrica fissa “Dialogo con la Direzione”.
Questo mese saranno protagonisti il vicepresidente nazionale Stefano Tortini ed il componente della direzione Francesco Fratta.
– Giovedì 13 Aprile parleremo, ad ampio spettro, di calcio e non solo con il giornalista ed amico Stefano Benedetti direttore Operativo di Cittàceleste.it; quindi presenteremo il libro di Manuela Raffa “Francesca”, incentrato sulle vicende di Francesca da Rimini.
Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.
Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con i loro contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58.
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
E per chi usa il Mac: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u
Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web
sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.
Vi aspettiamo numerosi!
Prendere il contesto inclusivo per superare l’emergenza educativa e uscire dalla “medicalizzazione” della diversità, di Luciano Paschetta
Venerdì scorso il governo ha approvato in via definitiva le otto deleghe alla legge 107 accogliendo in buona parte gli emendamenti proposti dalle associazioni, tuttavia, come sempre, l’approvazione di una norma non rappresenta solo un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza.
In questi ultimi mesi, nel dibattito a “tutto tondo” che si è sviluppato sull’inclusione scolastica ho avuto modo di sottolineare più volte che a garantire una reale inclusione delle persone con disabilità, scolastica prima e sociale poi, era il livello di inclusività del “contesto”. Altri hanno avuto modo di ricordare che, perché l’inclusione si realizzi, occorre che la scuola e il contesto sociale cambi in questo senso, contemporaneamente però leggevamo articoli che parlavano di emergenza educativa nel nostro paese e statistiche che posizionavano la scuola italiana sempre più in basso. Oltre alla ormai diffusa convinzione che le leggi ci sono, ma poi tutto resta come sempre, credo occorra fare alcune riflessioni per capirne la carenza che sta degradando il nostro sistema educativo.
Il nostro sistema scolastico fino alla fine degli anni ’60 aveva funzionato secondo un modello che potremo definire: “scuola organismo”. Era questa la scuola gentiliana, governata e diretta dal centro, quella dove la norma era prescrittiva, che si reggeva su curriculum rigidi e su programmi predefiniti e dove il ruolo del docente rispetto all’organizzazione era sostanzialmente passivo e I suo dovere era applicare le norme e il suo piano di lavoro, quando richiesto, era , spesso, la trascrizione dell’indice del libro di testo. Definisco questo modello “scuola organismo” perché esso era caratterizzato dalle modalità di funzionamento analoghe a quelle dell’organismo umano, dove i vari organi funzionano ed interagiscono tra di loro secondo regole precise e determinati fenomeni si ripetono in modo immutato e ciclico. E’ questo il periodo che gli storici chiamano dell’”esclusione”: la scuola organismo non sapeva integrare il “diverso” al suo interno, così come l’organismo umano rigetta un corpo estraneo.
Quel modello è andato in crisi , non solo sotto la spinta ideologica del ‘68, ma come conseguenza del passaggio dalla scuola di “élite” a quella di “massa” e a partire dagli anni ‘70 la scuola si organizza secondo un modello che chiameremo ” modello arena”. Un’arena caratterizzata da un valore della norma sempre più debole, nella quale, rotti i vecchi schemi, nascono spontanee iniziative di sperimentazione con diversi tentativi di progettazione settoriale: è tipico di questo periodo avere, all’interno di un istituto, un gruppo di docenti che lavorano benissimo programmando insieme ed innovando la loro azione didattica, a fianco di altri che continuano più rigidamente a seguire i programmi ed ignorano cosa fanno i colleghi. E’ in questo “clima” che si avviano i primi inserimenti di alunni con disabilità nella scuola di tutti, che, nel ’77, preceduta nel ’74 dalla riforma Malfatti, viene emanata la legge 517, la quale pone quale “conditio sine qua non “perché l’integrazione si realizzi la modifica del contesto scuola. Cosa questa che, in questi anni, è avvenuta solo in modo disorganico e disomogeneo a “macchia di leopardo”, il “sistema” nel suo complesso non mutò, nonostante la legge 104, né le cose sono cambiate molto neanche con la concessione alle scuole dell’autonomia didattica e organizzativa, un modello di “scuola sistema dove la norma è solo più atto di indirizzo nell’ambito della quale ogni istituto esercita la sua autonomia dalla progettazione del piano dell’offerta formativa (definisce la propria carta dei servizi ed il regolamento disciplinare(è possibile anche modificare fino al 20% del curriculum, rendere flessibile l’orario dei docenti nel corso dell’anno, lavorare per classi aperte, ecc.), la normativa non è più prescrittiva: non descrive più il “come fare”, non precisa più le procedure specifiche, ma si limita a fornire gli “indirizzi”, ad indicare le “piste” entro le quali muoversi per raggiungere gli obiettivi definiti nel P.T.O.F..
Parallelamente all’evoluzione del sistema abbiamo avuto l’evoluzione dei principi ai quali si riferiva la scolarizzazione degli alunni con disabilità: fino alla fine degli anni ’60 la loro educabilità era fondata su una pedagogia incentrata sulle specifiche disabilità (scuole speciali per alunni con disabilità intellettive, visive, motorie auditive). Nei primi anni ’70 la proposta pedagogica dei sostenitori dell’integrazione degli alunni con disabilità , faceva riferimento alla pedagogia di “tutti” ed era incentrata sull’alunno in quanto persona da educare ed ha questo modello si ispirò la legge 517 , quando subordinò il successo dell’integrazione ad un adeguamento del contesto. L’evoluzione del modello, così come avvenuta negli anni ’80, ‘90 e continuata negli anni 2000, sottovalutando l’importanza del contesto e facendo del docente di sostegno il “perno” del processo di inclusione, ha favorito il sorgere delle cattedre di pedagogia speciale (non specialistica) il che ha incentrato il modello di inclusione su una “pedagogia speciale” riservata solo agli alunni con problemi, e ha rafforzato lo svilupparsi della delega creando il binomio tra l’alunno con disabilità e il “suo” docente per il sostegno. Tutto ciò a fatto dell’alunno con disabilità sempre più un “problema” di cui si occupa la pedagogia speciale o un “caso” di cui si devono occupare esperti del settore (psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatrici infantili, riabilitatori, ecc.)
Come abbiamo detto, al di là di felici situazioni, il sistema nel suo complesso spesso esprime ancora scarse capacità e competenze progettuali e organizzative e rimane incapace di utilizzare tutte le opportunità che la norma gli offre, rimanendo in un “limbo” tra il “vecchio” che non c’è più ed un “nuovo” che non riesce a costruire., con l’inevitabile caduta di qualità del servizio scolastico in generale e di una crescente incapacità nel garantire il successo dell’inclusione degli alunni con disabilità.
Se questa è, sia pur molto sintetica, l’analisi di come si è venuto evolvendo il nostro sistema scolastico e, al suo interno, il modello di inclusione, è necessario cercar di capirne la causa profonda.
In questi ultimi due mesi leggendo e rileggendo i testi degli atti di delega della legge 107 per proporne gli emendamenti possibili, ho fatto alcune considerazioni che vorrei condividere. La scuola dagli anni ’70 ad oggi dal punto di vista normativo è molto cambiata, così come è cambiata la normativa sull’inclusione , in entrambi i casi in senso positivo, negli anni nelle scuole sono entrate diverse nuove figure: il docente per il sostegno, ma anche psicologi, educatori, psicomotricisti, assistenti alla comunicazione alla persona, ecc. alla cui scarsa specializzazione abbiamo spesso imputato la “debolezza” del modello di inclusione, questo può essere vero, ma perché sostanzialmente il contesto oggi è meno inclusivo di quanto lo fosse nei primi anni ’70 e perché la nostra scuola non è riuscita a stare al passo con quella del resto dell’Europa? Cosa è mancato?
E proprio scorrendo gli atti di delega che ho notato come nel nostro sistema educativo manchi una figura fondamentale: quella del Pedagogista, tanto che nella commissione di valutazione per la definizione del profilo di funzionamento prevista dall’atto di delega 378, volendo inserire una figura con competenze pedagogiche non si è potuto far di meglio che in dicare genericamente un rappresentante esperto del MIUR, nella stesura del P.E.I. gli “esperti” sono tutti di area sanitaria (neurospichiatra infantile e riabilitatori), mi si dirà, ma i pedagogisti sono i docenti, questo può essere vero nella scuola per l’infanzia e nella primaria, ma certamente non nella secondaria. In quasi nessuno dei piani di studio che hanno condotto all’insegnamento delle diverse discipline sono previsti esami di pedagogia, docimologia e didattica della disciplina (non sto parlando di crediti relativi alle tematiche della disabilità). Questo mentre la scuola dell’autonomia non è più la scuola del “programma” uguale per tutti (principio di uguaglianza), ma la scuola della progettazione di percorsi formativi “per tutti e per ciascuno” (principio di equità). Una progettazione per unità didattiche per ciascuna delle quali dovrebbero essere previsti: le metodologie, e gli strumenti didattici da utilizzare, i tempi e le modalità di valutazione formativa e sommativa da applicare, capacità di progettazione queste che possiede solo chi è esperto pedagogista e che non appartengono certo alla generalità dei docenti. Le grandi assenti dalle nostre scuole sono le scienze pedagogiche: come potrà diventare inclusivo un contesto scolastico in cui i docenti imparano ad insegnare sulla pelle dei ragazzi, di tutti i ragazzi.
Nell’atto di delega 377 sulla formazione iniziale dei docenti per la scuola secondaria si è chiesto l’acquisizione di almeno 30 CFU sulle tematiche pedagogiche riferite alla disabilità, ma come si potrà parlare con profitto di metodologie didattiche particolari a studenti che nulla sanno di pedagogia e didattica.
Infine è sicuramente lodevole aver inserito i servizi per l’infanzia (0-3 anni) nel sistema educativo , atto di delega 380, ma anche qui a sostenere le famiglie fornendo consulenza saranno, ancora una volta, figure dell’area sanitaria, pediatri, psicologi e neuropsichiatrici infantili per i quali il bambino con difficoltà diventerà un “caso” da curare, anziché essere affidato ad un pedagogista che si “prenda cura” della sua educazione ed aiuti i genitori a vivere il loro ruolo di educatori dando loro gli strumenti per educare il bambino con attenzione alla sua diversità.
Infine l’atto di delega 378 richiamando l’art. 14 della legge 328/2000, per favorire l’inclusività del territorio, prevede nella procedura per l’inclusione scolastica la redazione del Progetto individuale che, unitamente al P.E.I. sarà alla base nella definizione delle risorse per il sostegno da affidare alla scuola, ma anche in questo caso manca la figura che dovrebbe avere le competenze necessarie a tracciare un percorso educativo efficace: quella del pedagogista, ma il decreto non poteva prevederlo mancando , nel nostro paese, il riconoscimento di tale figura.
Se è vero , come è vero che ciò che garantisce il successo del processo di inclusione è il livello di inclusività del contesto, se non vogliamo che questa resti , ancora una volta, una bella affermazione è urgente il riconoscimento della figura che, capace di “prendersi cura” (non curare” i ragazzi con disabilità affiancando i genitori nei primi anni di vita non per indicare “terapie”, ma suggerire comportamenti educativi e percorsi formativi idonei a sviluppare le potenzialità del loro bambino, ma anche di fornire alla scuola e alle diverse agenzie educative del territorio il necessario supporto per la progettazione di percorsi educativi attenti ai bisogni del singolo, sia in grado di rendere i diversi contesti inclusivi, favorendo altresì il superamento dell’emergenza educativa: il pedagogista. Da diversi mesi è giacente in Senato il Disegno di legge n. 2443 già approvato alla camera che ne prevede l’istituzione, ma che sembra essersi arenato, ci attende una nuova battaglia, rendere consapevoli parlamentari di un principio sul quale abbiamo promosso il processo di inclusione quando affermavamo che la scuola che è capace di includere gli alunni più deboli è la scuola che va meglio per tutti, così dotare il nostro sistema educativo di una figura con specifiche competenze nel settore, vuol dire uscire dalla “medicalizzazione” della diversità, favorire il superamento dell’emergenza educativa, rendere la nostra scuola più efficace e inclusiva.
Luciano Paschetta
Napoli – Termina il progetto “occhio ai bambini 2017”, di Mario Mirabile
Sono stati ben 21 i giorni in cui si è svolta la campagna di prevenzione “Occhio ai bambini 2017”, con screening oculistici effettuati a centinaia di bambini frequentanti la prima e la seconda elementare di scuole ubicate a Marano di Napoli, Torre Annunziata, Pollenatrocchia, Pomigliano d’Arco, Saviano e nella IV e nella Vi Municipalità di Napoli. Sono stati distribuiti migliaia di volantini, di opuscoli e di cd sull’importanza della prevenzione delle patologie oculari; i nostri volontari sono stati impegnati a spiegare ai bambini chi sono i disabili visivi, quali sono le loro difficoltà, quali possono essere le potenzialità e quali ausili vengono utilizzati. E’ stato fatto un importante lavoro di squadra e a tutti quelli che hanno collaborato va la mia profonda gratitudine: al responsabile sezionale per la prevenzione e la riabilitazione Ciro Taranto, che ha coordinato le attività; ai nostri dipendenti Carmine e Paola che hanno gestito tutta l’attività burocratica; ai consiglieri, ai rappresentanti, ai collaboratori che hanno supportato l’iniziativa, contattando le scuole, sensibilizzando i docenti, i dirigenti e le famiglie sull’importanza della prevenzione; il nostro Paride e i volontari del servizio civile che non hanno fatto mancare il loro sostegno; gli oculisti dell’Azienda Ospedaliera Santobono Pausilipon Claudio Piroli, Roberta Carelli, Antonello Chiosi, Federico Iacono, Ciro Picardi, Massimo Rossano, Agnese Santarpia e Ornella Santinelli oltre ai Dott. Olimpia Guarino, Paolo Landolfo e Pasquale Di Giacomo, che hanno messo a disposizione la loro competenza, la loro professionalità, ma soprattutto la loro sensibilità e disponibilità verso la nostra Associazione. E’ doveroso ancora ringraziare la IAPB Italia ONLUS per aver sovvenzionato il progetto, la Città Metropolitana di Napoli per aver patrocinato l’iniziativa e tutti i dirigenti scolastici che hanno aderito ad essa.
Ancora una volta la Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha dimostrato di essere una grande squadra e, consentitemelo, una grande famiglia pronta a mettersi in gioco ogni qual volta viene chiamata in causa e in tutti i momenti importanti della vita associativa.
Ora non ci resta che rimboccarci le maniche e partire con la prossima sfida…..!
Mario Mirabile
Torino – Comunicati del 7 aprile 2017
La Segreteria U.I.C.I. – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus Sezione Provinciale di Torino C.so Vittorio Emanuele II, 63 – 10128 Torino tel. 011/535567 – fax 011/5617583
e-mail: uicto@uiciechi.it – sito: www.uictorino.it
Facebook: www.facebook.com/uicitorino – Twitter: @uicitorino
COMUNICATI DEL 7 APRILE 2017
1) Assemblea dei soci – sabato 22 aprile
2) Auguri Comitato Anziani
3) Proroga gestione CRV Ivrea
4) Campagna fiscale 2017: servizi dichiarazione redditi
5) Progetto per inserimento lavorativo disabili visivi
6) Soggiorno marino IRiFoR
7) Ricarica tessera libera circolazione presso UICI Torino
8) Iniziativa UNIVOC: gita a Genova
9) Circolo dei lettori
10) Comitato pari opportunità e associazione Verba
11) Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino
12) Sportello legale
13) Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo
14) Accompagnamenti UNIVoC
15) Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti
Assemblea dei soci – sabato 22 aprile
Sabato 22 aprile (ore 9.30, in seconda convocazione) presso i locali di via Nizza 151 si svolgerà la prima assemblea annuale 2017 dei soci UICI Torino. Si tratta di un momento fondamentale nella vita associativa della nostra sezione: per questo confidiamo in un’ampia partecipazione da parte degli iscritti. Ricordiamo che, per avere diritto di voto, è necessario aver rinnovato la propria iscrizione all’Unione per l’anno 2017. Coloro che ancora non l’avessero fatto potranno regolarizzare la propria posizione associativa il giorno stesso dell’assemblea. Ricordiamo inoltre che non è possibile farsi rappresentare per delega. Nel caso dei minorenni, il diritto di voto spetta a uno solo dei genitori.
L’assemblea avrà il seguente ordine del giorno:
1) Nomina del Presidente dell’Assemblea, del segretario, del Vicepresidente, di n. 5 scrutatori (di cui due non vedenti che conoscano il braille), e n. 3 questori;
2) Approvazione del verbale dell’assemblea precedente;
3) Lettura ed approvazione della Relazione sulle attività svolte nell’anno 2016;
4) Lettura ed approvazione del Bilancio consuntivo 2016;
5) Variazioni al Bilancio preventivo – esercizio 2017;
6) Premiazione dei 10 Soci più anziani di iscrizione all’UICI e dei 3 Soci neo maggiorenni;
7) Varie ed eventuali.
Per favorire una più efficace discussione, la relazione morale 2016 è stata pubblicata in formato accessibile sul nostro sito www.uictorino.it. Inoltre, i documenti oggetto di discussione possono essere consultati presso i nostri uffici, in orario di segreteria, oppure se ne può richiedere l’invio tramite posta elettronica.
Al termine dell’assemblea, per chi lo desidera sarà possibile partecipare al pranzo sociale, che si svolgerà presso il ristorante La Stadera, in corso Dante 85. Di seguito il menù:
• Flan di zucchini con cuore di robiola su salsa di peperoni rossi
• Tortino di baccalà e patate
• Battuta di vitello con trito di olive e capperi
• Fusilli con crema di spinaci, gorgonzola e speck
• Risotto alla pescatora (tutto pulito e sgusciato)
• Filetto di orata al forno sfumato all’arneis su nuvola di patate
• Carpaccio di ananas con gelato e crema alle fragole – caffè
Costo, bevande incluse, 35,00 Euro.
A ciascun socio e a un suo accompagnatore la sezione UICI Torino riconosce un contributo di 10 Euro per il pranzo. Ai soci con meno di 25 anni viene riconosciuto un contributo di 15 Euro. Eventuali terze persone pagheranno il pasto per intero. Per partecipare al pranzo è necessario prenotarsi, contattando la nostra segreteria al numero 011 53 55 67 entro mercoledì 19 aprile.
Auguri Comitato Anziani
In occasione della Pasqua, giovedì 13 aprile dalle ore 15,30, presso i locali della nostra sezione, il gruppo anziani organizza un momento di ritrovo, occasione per scambiarsi gli auguri e mangiare insieme una fetta di Colomba. Chi desidera partecipare è pregato di comunicarlo, contattando i nostri uffici entro mercoledì 12 aprile.
Proroga gestione CRV Ivrea
In attesa di un pronunciamento definitivo da parte dell’Asl Torino 4 sul futuro del Centro di Riabilitazione Visiva di Ivrea, informiamo che il mandato Uici Torino per la gestione del centro, già prorogato fino al 31 marzo, è stato confermato per un ulteriore mese, quindi fino al 30 aprile. Questo consentirà di non interrompere i servizi di assistenza, fondamentali per i disabili visivi della zona. Comunichiamo inoltre che, in tempi brevi, il Centro verrà trasferito: dai locali di corso Nigra, dove attualmente si trova, traslocherà in una struttura in via Jervis, nei pressi della stazione ferroviaria.
Campagna fiscale 2017: servizi dichiarazione redditi Cari Soci Contribuenti, siamo alle porte della campagna fiscale 2017 e ritorna il periodo della dichiarazione dei redditi. Anche quest’anno la nostra sezione ha attivato uno sportello di consulenza fiscale a tariffe agevolate, in convenzione con il CAF Anmil Torino. Sarà possibile ricevere assistenza per la compilazione dei modelli 730 e Unico. Il servizio a tariffe agevolate è riservato esclusivamente ai soci UICI Torino in regola con il tesseramento e ai loro familiari.
Per manifestazioni d’interesse potete contattare la nostra segreteria al numero 011535567. Successivamente i nostri impiegati vi contatteranno per concordare un appuntamento.
Il tariffario e l’elenco dei documenti richiesti per la compilazione della dichiarazione dei redditi verranno resi disponibili sul sito www.uictorino.it , via e-mail o in formato cartaceo, da ritirare in sezione.
Progetto per inserimento lavorativo disabili visivi La nostra sezione sta collaborando ad un progetto sperimentale volto a favorire l’inserimento lavorativo dei disabili visivi. In particolare, obiettivo del progetto è quello di favorire il collocamento o il mantenimento, presso aziende private, di ciechi e ipovedenti che, utilizzando particolari supporti tecnologici e con la sensibilizzazione e il coinvolgimento diretto del datore di lavoro, possono svolgere con competenza la mansione lavorativa necessaria all’azienda. Il progetto è caratterizzato dalle seguenti fasi: individuazione dei disabili visivi da inserire nel progetto; individuazione delle aziende interessate al progetto; corso di formazione per i disabili visivi selezionati; accompagnamento al lavoro tramite stage.
L’UICI Torino è costantemente impegnata a favorire l’inserimento lavorativo dei disabili visivi, oggi anche attraverso l’individuazione di nuove attività professionali. Pertanto la nostra sezione sta ricercando ciechi e ipovedenti interessati a partecipare al progetto. Invitiamo chiunque fosse interessato ad inviare un proprio curriculum all’indirizzo mail uicto@uiciechi.it. Il progetto è strutturato per l’inserimento lavorativo di 12 persone, pertanto i disabili visivi da inserire saranno individuati attraverso una selezione. Infine si fa presente che il progetto partirà solo se avrà ricevuto tutti i finanziamenti necessari da parte di istituzioni e fondazioni.
Soggiorno marino I.Ri.Fo.R.
Anche quest’anno, nel periodo estivo, l’I.Ri.Fo.R. Torino organizza un soggiorno al mare: è una preziosa occasione per godersi qualche giorno di relax e divertimento, ma anche per incontrare amici in un clima di serenità e convivialità. La vacanza si svolgerà da domenica 2 a sabato 15 luglio, a Pinarella di Cervia, località balneare sul litorale romagnolo. Per l’organizzazione del soggiorno, quest’anno la nostra sezione ha deciso di affidarsi a un’agenzia specializzata, la Slow Days, particolarmente sensibile alle esigenze delle persone con disabilità visiva. La sistemazione sarà presso l’ hotel Roxy dotato di tutti i comfort, in camera doppia o singola. L’albergo dista circa 200 metri dal mare raggiungibile attraversando una pineta completamente pedonale. Nella zona sono presenti diverse località di interesse culturale, come le saline di Cervia, il centro storico di Ravenna, San Marino con possibilità di eventuali gite ed escursioni. Per tutta la durata del soggiorno sarà presente un responsabile dell’agenzia Slow Days, disponibile ad assistere gli ospiti per qualsiasi evenienza. Il soggiorno comprende trattamento di pensione completa, con servizio al tavolo e in più bibite succhi e caffetteria a disposizione durante tutta la giornata, aperitivo della casa e stuzzichini, animazione tutte le sere in spiaggia o in hotel, servizio spiaggia comprensivo di ombrellone e due sdraio per ogni camera, vasca idromassaggio in spiaggia, wi-fi. La quota richiesta che include il trasporto in pullman di andata e ritorno, è di 990 Euro a persona in camera doppia e 1.290 Euro in camera singola. A tutti i partecipanti disabili visivi residenti in Torino e provincia viene riconosciuto un contributo dall’ I.Ri.Fo.R. di Euro 10,00 giornalieri, portando così le quote complessive di partecipazione a Euro 860,00 in camera doppia e a Euro 1160,00 in camera singola.
In caso di partecipazione di bambini, o per sistemazioni differenti a quanto sopra detto, il prezzo varia in funzione delle singole situazioni; in tal caso vi invitiamo a contattare i nostri uffici.
E’ necessario che tutti i partecipanti con cecità assoluta si facciano carico di un proprio accompagnatore per l’intero periodo del soggiorno. Le iscrizioni, che dovranno essere accompagnate dal versamento di una caparra di 200 Euro, si raccolgono nei nostri uffici entro venerdì 21 aprile. In caso di successiva disdetta la caparra verrà trattenuta e restituito il solo saldo della quota. Per maggiori dettagli potete consultare il nostro sito internet all’indirizzo www.uictorino.it oppure contattare i nostri uffici al numero 011/535567.
Ricarica tessera libera circolazione presso UICI Torino Anche presso la nostra sezione di corso Vittorio Emanuele II n. 63 è possibile ricaricare il titolo di viaggio sulla tessera di libera circolazione, rilasciata lo scorso anno dalla Regione Piemonte in sostituzione della vecchia cosiddetta “tessera gialla”.
Per la ricarica, che, lo ricordiamo, è gratuita, dovete rivolgervi alla nostra segreteria in orario di apertura uffici. Oltre alla tessera vi ricordiamo di portare, se già pervenuta, la comunicazione della società 5T recante le modalità di rinnovo, e la carta d’identità: ad alcuni titolari viene infatti richiesta la sottoscrizione di un’autocertificazione, da inviare alla 5T unitamente alla copia della carta d’identità. Ovviamente vi aiuteremo anche in questo passaggio.
Vi ricordiamo che il titolo di viaggio ha validità di un anno dalla data di emissione della tessera, che è riportata sulla parte sinistra del lato frontale.
Iniziativa UNIVOC: gita a Genova
L’UNIVOC, unitamente al Comitato Anziani, organizza per il giorno 14 maggio 2017 una gita a Genova. La partenza è prevista per le ore 7:15 in corso Vittorio Emanuele II 63, con arrivo a Genova per le ore 09:30; il rientro a Torino è previsto per le ore 19:30.
Alle 10:00 sarà possibile visitare il Museo del Mare, alle 12:30 si svolgerà il pranzo in un locale del luogo e nel pomeriggio sarà possibile fare una passeggiata nel vicino lungomare.
La quota di partecipazione è di 35 euro, comprensivi di tutto. Per le prenotazioni, fino a esaurimento posti, è possibile telefonare a Laura al numero 3337773309
Circolo dei lettori
Giovedì 18 maggio alle 16:00 l’UNIVOC, unitamente al Comitato Anziani, organizza l’incontro con i volontari del Circolo dei Lettori! Vi aspettiamo numerosi!
Comitato pari opportunità e associazione Verba Ricordiamo la collaborazione in atto tra il comitato pari opportunità della nostra sezione e l’associazione Verba, che da oltre quindici anni offre un aiuto concreto alle donne più fragili e più sole. Tra le tante, preziose iniziative, va segnalato l’ambulatorio Fior di Loto, che garantisce prestazioni ginecologiche alle donne disabili. La struttura, gestita in collaborazione con l’Asl Torino 1, si trova in via Silvio Pellico 28: offre visite gratuite e consulenze su vari temi, dalla gravidanza alle malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, presso la sede dell’associazione Verba, in via San Marino 10, esiste uno sportello di ascolto rivolto alle donne vittime di violenza, che lì possono trovare assistenza psicologica e legale. Per saperne di più potete contattare le referenti del nostro comitato pari opportunità, oppure direttamente la responsabile dell’associazione, Giada Morandi, al numero 011 011 28 007.
Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino Ricordiamo che i responsabili dei comitati attivi presso la nostra sezione UICI sono sempre a disposizione di tutte le persone che necessitano di assistenza, consulenza o informazioni, telefoniche o su appuntamento, nei seguenti giorni e orari:
• Comitato Anziani: tutti i lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
• Comitato Centralinisti: tutti i lunedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Comitato Fisioterapisti: tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle ore 17.30
• Comitato Ipovedenti: tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Gruppo Informatico: tutti i venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
• Comitato Pari Opportunità: tutti i venerdì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Comitato genitori: contattare la signora Maria Inglese all’indirizzo email mariainglese92@gmail.com
Si invitano tutte le persone che necessitano di assistenza a prenotare il loro appuntamento al numero di telefono 011 535567.
Sportello legale
VEDIAMO cosa dice la legge!!!
Ricordiamo che, al fine di essere sempre più vicina alle esigenze dei soci, la sezione UICI di Torino ha attivato uno sportello di consulenza legale presso i propri uffici. La consulenza legale sarà offerta gratuitamente dal Presidente nonché Avvocato Franco Lepore a tutti i soci regolarmente iscritti all’associazione. Tale servizio permetterà agli interessati di ottenere consulenze legali in diverse materie, dalle questioni di famiglia a controversie condominiali, da problemi sul lavoro a cause di risarcimento danni, dal recupero crediti a questioni di successione ecc.. i soci potranno beneficiare di una consulenza per ogni singola questione. Non potranno essere espressi pareri in ordine all’operato di altri avvocati.
L’Avv. Lepore sarà lieto di ricevere tutti gli interessati direttamente presso la sede UICI di Corso Vittorio Emanuele 63, previo appuntamento telefonico al numero 011/535567, tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00. All’atto della prenotazione, invitiamo i soci a specificare genericamente la materia oggetto della richiesta della consulenza.
Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo Ricordiamo che è attiva la casella di posta elettronica dilloalpresidente@uictorino.it, uno strumento dedicato a soci e amici che vogliano porre quesiti, segnalare iniziative, avanzare suggerimenti o critiche (purché costruttive) relative alla vita associativa del nostro sodalizio e più in generale alla condizione dei disabili visivi.
Le e-mail verranno lette personalmente dal Presidente, che risponderà nel più breve tempo possibile, compatibilmente con gli impegni lavorativi e istituzionali. Questo è un ulteriore strumento per promuovere un contatto diretto, immediato e personale con i nostri soci.
Accompagnamenti UNIVoC
Si informano gli utenti che le richieste di accompagnamento potranno essere rivolte alla signora Laura, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19 dal lunedì al venerdì, telefonando al numero 011/859523 o cellulare 333/7773309 oppure alla signora Enza al numero 339/6836001.
Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti Il Circolo dell’Amicizia tra ciechi e vedenti con sede presso la Famija Turineisa in Via Po 43 a Torino comunica il programma delle proprie attività:
• mercoledì 12 aprile
auguri di buona Pasqua
un gioioso incontro per scambiarci gli auguri di una lieta festività, per brindare insieme e gustare la tradizionale colomba simbolo di pace .
• mercoledì 19 aprile
salone turchese ore 21:00 serata musicale organizzata dalla famija turineisa
• giovedì 20 aprile
Riunione del Consiglio Direttivo
• mercoledì 26 aprile
caccia al tesoro e apericena
appuntamento alle ore 18:30, alla bocciofila di corso Siracusa 211 per dare il via ai giochi.
seguiranno le premiazioni e quindi un apericena alle ore 20:30 circa (quota €12 ). prenotazioni da Vito telefono 011 7412838 e da Rina telefono 011 6615044 entro il lunedì 24 aprile (per l’apericena)
• mercoledì 3 maggio
serata dedicata al gioco
dando inizio al maggio Musicale che vi riserverà tante gradite sorprese