Napoli – Strategie di orientamento e nozioni di autonomia… è questa la formula giusta per la nostra indipendenza!, di Antonella Improta

Autore: Antonella Improta

Continuano i progetti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti provincia di Napoli, per stimolare i soci a coltivare la propria indipendenza. Dopo il corso di autonomia in cucina, tenutosi presso la cooperativa Bambù a San Giorgio a Cremano è la volta di una full immersion di soli due giorni dedicati alle strategie di orientamento. Il mini corso, proposto dal comitato pari opportunità ha dato la possibilità ad 8 donne non vedenti ed ipovedenti di mettersi alla prova e scoprire l’importanza di essere autonome in strada. Le nostre protagoniste, diverse tra loro per età e storie di vita, sono state accomunate per soli due giorni dagli stessi obiettivi quali il superamento della paura e dei pregiudizi… perché, come ha detto Corrado Bortolin, uno degli istruttori che le ha accompagnate in questa splendida avventura, accettare di muoversi con il bastone bianco, simbolo di indipendenza ma anche di un handicap, è spesso difficile e in alcuni casi va fatto per gradi! Le nostre amiche, più o meno pronte ad accogliere questo strumento nella loro vita, hanno deciso di compiere un primo passo superando qualche istante di vergogna con l’ironia e la forza che solo l’aggregazione può dare. I due Istruttori Aniomap, Giovanni Bosco Vitiello e Corrado Bortolin, gestendo magistralmente la situazione hanno dimostrato che con impegno, determinazione e sacrificio si possono ottenere risultati soddisfacenti il cui fine ultimo è quello di accrescere l’autostima e renderci migliori. Lo stesso sacrificio ed impegno, che sicuramente contraddistingue chi sceglie di diventare un istruttore Aniomap, decidendo di ottenere una qualifica che tra i suoi prerequisiti, prevede di vivere la propria quotidianità per 600 ore da bendati scoprendo così i limiti e le capacità di una persona con disabilità visiva. Queste persone dunque, inconsapevolmente sono gli eroi dei ciechi e degli ipovedenti che si affidano a loro per superare il timore di uscire di casa con un bastone bianco, acquisire la tecnica giusta per attraversare la strada, vestirsi, truccarsi, cucinare e fare i genitori al meglio. Peccato che di queste figure professionali ve ne siano solo 40 in tutta Italia, perché costruire corsi per Istruttori di Orientamento, Mobilità ed Autonomia Personale è dispendioso, ma ci si augura, che il successo di questi piccoli progetti e la loro diffusione, sfoci nella possibilità di preparare nuovi corsi di formazione.