Trattamenti di quiescenza – Contribuzione figurativa – Penalizzazioni, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Egr. Prof. Enrico GIOVANNINI
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Via Veneto, 56
00187 ROMA
fax 06 4821207
segreteriaministrogiovannini@lavoro.gov.it

E, p.c.  Egr. Prof.ssa Maria Cecilia GUERRA
 Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche
Sociali
Via Fornovo, 8, palazzina A
00192 ROMA
fax 06 46834790
segreteriaviceministroguerra@lavoro.gov.it

OGGETTO: Trattamenti di quiescenza – Contribuzione figurativa – Penalizzazioni

Gentile Signor Ministro,

desidero, innanzi tutto, rinnovarLe i miei migliori auguri di un buon lavoro. Considero un vero privilegio interfacciarmi personalmente con Lei per l'impegno comune a tutelare i diritti e gli interessi dei lavoratori minorati della vista in Italia. La responsabilità di fare il Ministro del Lavoro in un momento così difficile per il nostro Paese sarà per Lei un'occasione unica per farci sentire quanto valore, orgoglio, professionalità, forza e risorse offrirà all'Italia, giorno per giorno con il Suo impegno e fatica.
Ciò doverosamente premesso, vorrei esporLe un problema di prioritaria importanza.
Gentile Signor Ministro, apprendo dagli organi di informazione l'annuncio di una imminente riforma delle pensioni per consentire una maggiore flessibilità in uscita, apportando in tal senso <modifiche limitate puntuali> alla vigente normativa <per favorire l'occupazione in questa fase congiunturale>. Condivido con Lei la premura ad essere estremamente attenti a toccare una riforma che sta producendo una serie di effetti voluti, perché l'instabilità normativa è causa prima della debolezza di un Paese.
Al riguardo, nella presentazione delle linee guida della Sua azione di Governo, avendo promesso di valutare anche le proposte che sono state fatte in passato, sono a richiamare la Sua attenzione su una emergenza che interessa non solo i lavoratori non vedenti ma, più in generale, tutti coloro che, a vario titolo, hanno diritto a godere di periodi di contribuzione figurativa; mi riferisco, ad esempio, allo stato di disoccupazione, alla cassa integrazione straordinaria o in deroga, alla maternità facoltativa, e per i portatori di handicap ai permessi ex legge n. 104/1992 per se stessi e per familiari che prestano assistenza e alla maggiorazione figurativa concessa dal Legislatore a particolare categorie per il carattere usurante del lavoro prestato.
Attualmente, come è noto, il decreto legge n. 216 del 2011, tra le proroghe dei termini in materia di lavoro, all'art. 6, comma 2-quater, a parziale modifica dell'art. 24, comma 10, terzo e quarto periodo, del decreto legge n. 201 del 2011, prevede che la riduzione in percentuale dei trattamenti pensionistici, non trovi applicazione, limitatamente ai soggetti che maturino il requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, qualora la predetta anzianità contributiva ivi prevista derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l'assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni ordinaria.
Faccio ora riferimento, in particolare, ai lavoratori portatori di handicap, per vocazione associativa degni della mia massima attenzione. Tra le salvaguardie disciplinate, non sono stati considerati i giorni di assenza dal lavoro ai sensi della legge n. 104/1992 (equiparati alla presenza in servizio come previsto, da ultimo, dall'art. 71, comma 5, del decreto legge 112 del 2008) e i periodi di maggiorazione contributiva a compensazione del carattere usurante dell'attività prestata; parlo dei due mesi all'anno per un massimo di cinque anni per gli invalidi civili (legge n. 388/2000, art. 80, comma 3) e dei quattro mesi all'anno per i lavoratori non vedenti (leggi n. 113/1985, art. 9, comma 2, e n. 120/1991, art. 2).
Considerando la finalità di norme <specialissime e di stretta interpretazione>, la fiducia riposta dai lavoratori titolari dei benefici previdenziali dell'anzianità figurativa, su cui fanno affidamento per costruire il proprio tenore di vita e per coltivare i propri progetti, dovrebbe essere agevolata ed invogliata, in attuazione dei principi costituzionali volti alla promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro di tutti i cittadini (art. 4 Cost.), nonché alla elevazione professionale ed al doveroso rispetto dei diritti inviolabili del cittadino e della dignità delle persone affette da disabilità (artt. 2, 3 e 4 Cost.).
Pertanto, nel rispetto di tale principio, possiamo affermare che con le citate leggi speciali il Legislatore si è voluto ispirare alle precipue esigenze, perseguendo la finalità di favorire il reinserimento sociale dei portatori di handicap, non distogliendo l'invalido dall'apprendimento e dall'esercizio di un'attività lavorativa e soprattutto stigmatizzando il passaggio da una concezione meramente assistenzialistica a progetti di inserimento sociale più ampi e mirati.
Tutto ciò esposto, sono a chiederLe, gentile Signor Ministro, di valutare l'opportunità di includere anche i periodi di contribuzione figurativa in favore di lavoratori disabili ai fini del computo della base contributiva effettiva per l'accesso al pensionamento, senza incorrere nelle previste penalizzazioni.
Si tratta di questioni che ritengo di affrontare ed indicare quali prioritarie per la Sua azione di Governo e che il Vice Ministro GUERRA, con cui ho avuto modo di interloquire in più occasioni riconoscendoLe una elevata professionalità, già da tempo segue con attenzione.
Sicuro di una fattiva collaborazione da parte del Suo Dicastero con la nostra Organizzazione di rappresentanza, per un certo e positivo accoglimento della presente istanza, Le invio distinti saluti.

         IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele

 

Bari: Camerata Musicale Barese, di Luigi Iurlo

Autore: Luigi Iurlo

L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione Provinciale di Bari, informa che, in occasione della Settantunesima Stagione Concertistica 2012-2013, la Camerata Musicale Barese riserva 6 biglietti gratuiti (tre per i non vedenti e tre per gli accompagnatori), per i seguenti spettacoli in programma:
 
Mercoledì 22 maggio – violoncellista luca pincini, pianista gilda buttà – Cineteatro Nuovo Palazzo – ore 21.00;
Venerdì 24 maggio – chitarrista luca Minervino, violinista massimo de bonfils – Auditorium La Vallisa – ore 21.00;
Martedì 28 maggio – pianista domenico di leo, narratore Michele suozzo – Auditorium La Vallisa – ore 21.00;
Venerdì 31 maggio – pianista Anastasia cromoglasova – Auditorium La Vallisa – ore 21.00.
 
Le prenotazioni dei biglietti gratuiti  devono essere effettuate, fino ad esaurimento delle disponibilità, presso l'U.I.C.I., Sezione Provinciale di Bari.
 
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Sezione Provinciale di Bari
Il Presidente
(Luigi Iurlo)
Telefono e fax 0805429082 – 0805429058
E-mail uicba@uiciechi.it

 

Bari: Tre giorni di salute, sport e benessere per la lotta ai tumori al seno, Redazionale

Autore: Redazionale

L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione Provinciale di Bari, prenderà parte a tre giorni di salute, sport e benessere per la lotta ai tumori al seno, il 24, 25 e 26 maggio 2013. organizzate da Susan G. Komen Italia "Race For The Cure". Tre giorni ricchi di iniziative rivolte a famiglie, aziende, scuole, atleti e sportivi della domenica.
E' possibile iscriversi alla Susan G. Komen Italia "RACE FOR THE CURE" anche presso la Sezione Provinciale di Bari dell'U.I.C.I. di Bari, Viale Ennio n. 54. Con il versamento di soli 10 euro sarà possibile ritirare una borsa contenente prodotti per il corpo e non solo oltre ad una t-shirt. Per giunta, gli iscritti alla Susan G. Komen Italia avranno diritto a partecipare, domenica 26 maggio, presso il Teatro Team, con un biglietto di ingresso di soli 5 euro, ad un concerto in onore dei Beatles. Per i non iscritti, invece, il biglietto di ingresso è pari a 16 euro. Di seguito il programma delle tre giornate in oggetto e dell'evento concertistico.

INFO RACE 2013 BARI.pdf
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BARI RACE FOR THE CURE, 24 – 25 – 26 MAGGIO 2013
TRE GIORNI DI SALUTE, SPORT E BENESSERE PER LA LOTTA AI TUMORI DEL SENO- 7ª ed.
La Race for the Cure è l'evento simbolo della Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno. La manifestazione si propone di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza
della prevenzione e di uno stile di vita sano, raccogliere fondi ed esprimere solidarietà alle Donne in Rosa, donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che testimoniano che da questa malattia si può guarire.
La Race è un evento di tre giorni ricco di iniziative dedicate alla salute, allo sport e al benessere, che culmina la domenica con la partecipatissima corsa di 5 km e passeggiata di 2 km.
Correre non è indispensabile. Puoi passeggiare, partecipare alle attività che si susseguono nei tre giorni della manifestazione o semplicemente stare in compagnia con i tuoi amici e la famiglia, l'importante è esserci! Tanto divertimento per tutti, anche per i "perfetti sedentari" che possono godersi l'atmosfera festiva in attesa delle premiazioni. Se non puoi esserci … iscriviti comunque e sostieni la Race e la lotta ai tumori del seno!
Madrine dell'evento saranno nuovamente le attrici Maria Grazia Cucinotta, da sempre molto vicina ai progetti della Susan G. Komen Italia e Rosanna Banfi, "Donna in Rosa" lei stessa.
QUANDO E DOVE Il Villaggio Race (Piazza Prefettura) apre già venerdì 24 e sabato 25 maggio per il ritiro delle borse gara e le iscrizioni dell'ultima ora. Ad aspettarti tanti stand degli sponsor, intrattenimenti per bambini, attività sportive e laboratori
educativi. E domenica 26 maggio, alle 9.30, tutti ai nastri di partenza su Piazza Prefettura. Il percorso si snoda attraverso un circuito di 5 km (percorrendo il Lungomare Nazario Sauro fino all'altezza di Piazza Gramsci e ritorno) e una passeggiata nel centro storico di Bari (passando per la Muraglia, Chiesa di Santa Chiara, Piazza Federico di Svevia e Piazza Massari) e termina con le premiazioni e i festeggiamenti in Piazza Prefettura.
COME ISCRIVERSI E RITIRARE LA BORSA GARA, IL PETTORALE E LA T-SHIRT E' possibile iscriversi on line, presso gli uffici della Komen Italia, e in altri punti di iscrizione pubblicati sul sito www.raceforthecure.it aggiornato continuamente.
La donazione minima per partecipare alla Race è di 10€ (sia adulti che bambini). Presentando la propria ricevuta al Villaggio Race, l'iscritto potrà ritirare la nuovissima borsa gara con la t-shirt da collezione e il pettorale della Race (Piazza Prefettura: 24 maggio dalle 15.00 alle 20.00 – 25 maggio dalle 10.00 alle 20.00 – 26 maggio entro le ore 9.00).
Per partecipare alla gara competitiva è necessario aver compiuto 18 anni (entro il 26.05.13) ed essere tesserato per il 2013 alla FIDAL o altro ente di promozione sportiva convenzionato con la FIDAL (AICS, UISP, ACSI, LIBERTAS).
Il tesserino va esibito al ritiro del pettorale presso lo stand "iscrizione competitivi" al Villaggio Race; in caso contrario, l'iscrizione sarà considerata valida esclusivamente per la gara non competitiva. L'iscrizione deve essere comunque effettuata entro il 24 maggio e comunicata a Bari Road Runners (rinopiepoli@libero.it  |
fax 080 5521691) o alla Komen Italia (bari.race@komen.it).
Ulteriori informazioni su www.raceforthecure.it.
CREA UNA SQUADRA Partecipare insieme è più divertente! Iscrivi almeno 10 persone entro il 22 maggio e potrai concorrere con i tuoi compagni ai premi per il gruppo più simpatico ed originale, quello proveniente da più lontano, il circolo sportivo o la palestra più numerosa, la più grande squadra aziendale, femminile, scolastica o universitaria, ospedaliera, "in divisa", nuova iscritta e la più numerosa in assoluto.
I PREMI Non vince solamente chi corre più veloce! Tantissimi premi ad estrazione tra i partecipanti e le squadre presenti alla cerimonia finale.
DIVENTA VOLONTARIO Se vuoi donarci un po' del tuo tempo e della tua esperienza scrivi a:
bari.race@komen.it
 
PRENDI POSIZIONE NELLA LOTTA AI TUMORI DEL SENO I fondi raccolti dalla Race di Bari saranno devoluti a favore di progetti volti a promuovere la diagnosi precoce, il benessere psico-fisico delle donne operate, l'aggiornamento degli operatori sanitari e l'acquisto di apparecchiature di diagnosi e cura nel territorio pugliese.
CORRI O PASSEGGIA INSIEME A NOI.
E se non puoi venire, offri comunque un tuo contributo. Anche un euro può fare la differenza.
CORRI CON NOI ANCHE A:
ROMA 17 18 , 19 maggio BOLOGNA 27 , 28 , 29 settembre
Per info e iscrizioni: roma.race@komen.it; bologna.race@komen.it
Ti aspettiamo e … passaparola!!
Susan G. Komen Italia Tel: 080.5593622 \ 346 0314796 Fax: 080.5593014
bari.race@komen.it;
www.raceforthecure.it
 
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Beatles.pdf
Teatro Team per la Susan G. Komen Italia
La Jazz Studio Orchestra interpreta i Beatles
Venerdì 24 maggio alle 21, chi si iscrive alla "Bari Race for the Cure" per la lotta ai tumori del seno paga solo 5 euro.
Il concerto è della Jazz Studio Orchestra diretta dal maestro Paolo Lepore. Protagonisti d'eccezione, i Beatles, attraverso le voci soliste di Silvia Anglani, Serena Brancale, Stefania Dipierro, Gigi Zanni, Cinthia Eremo, Fabio Lepore e Antonio Tuzza. Insieme per una nobile causa: lottare contro le neoplasie della mammella a fianco alla Susan G. Komen Italia – Comitato Puglia, presieduto dal prof. Vincenzo Lattanzio.
Il concerto, omaggio all'insostituibile gruppo di Liverpool è in programma il 24 maggio al Teatro Team di Bari con inizio alle 21.
Lo spettacolo è reso possibile grazie alla sensibilità di Bartolomeo Pinto e del suo Teatro
che, insieme alla Jazz Studio Orchestra, hanno voluto offrire il loro contributo alla Susan
G. Komen Italia, un'organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato, che dal
2000 opera in Italia nella lotta ai tumori del seno.
La Susan G. Komen Italia si sostiene principalmente grazie alla sua ormai famosa Race
for the Cure, la manifestazione sportiva (che si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica) attraverso la quale finanzia progetti sul territorio e che a Bari giunge quest'anno alla settima edizione.
Ma, come fare a partecipare al concerto? E' presto detto: saranno riservati posti limitati in galleria al costo di 5 euro a chi si sarà iscritto alla Race del 26 maggio. Per tutti gli altri, il costo sarà di 16 euro. Chi si iscriverà on line, potrà presentarsi al teatro la sera stessa con la stampa dell'iscrizione e ritirare il biglietto.
Quest'anno il week-end di Sport, Salute e Benessere sarà organizzato, ancora una volta, in Piazza Prefettura proprio a partire da venerdì 24 maggio e culminerà con la corsa e passeggiata di 5km di domenica 26.
"Ogni anno, sebbene le possibilità di guarigione siano alte, quasi 12.000 donne – su 47mila casi – perdono la loro battaglia, spiega il prof. Lattanzio. I tumori del seno rappresentano, infatti, le neoplasie maligne più frequenti fra le donne di tutte le età e la principale causa di morte nella popolazione femminile oltre i 35 anni. La prevenzione è, dunque, fondamentale se si vuole sconfiggere il cancro. Sono grato, pertanto, a Bartolomeo Pinto ed all'amico Paolo Lepore con la sua Jazz Studio Orchestra per la loro
grande disponibilità nei confronti di un problema di forte rilevanza sociale".
(Per informazioni: Teatro Team tel. 0805210877 – www.teatroteam.it ; Susan G. Komen
Italia – Comitato regionale Puglia – c/o Serv Senologia SARIS AOU Policlinico Bari tel. 0805593622 – bari.race@komen.it).

 

Reatech Italia – Accessibilità Inclusione Autonomia, Redazionale

Autore: Redazionale

Milano, 10 – 12 ottobre 2013

Convegno categorie protette: una risorsa per il mondo del lavoro
5 giugno 2013-05-20
Reatech Italia, rassegna italiana dedicata al mondo della disabilità e a tutte le persone con esigenze speciali, organizza un Convegno dedicato alle categorie protette.

Obiettivo dell'iniziativa è quello di fare chiarezza su cosa sia cambiato con la riforma del lavoro, sugli incentivi per le aziende che assumono e sulle sanzioni previste dalla normativa, e su come sia possibile selezionare un candidato appartenente ad una categoria protetta con successo.

 

Le idee in viaggio, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Considerazioni sull'assemblea nazionale UICI del 17 e 18 maggio 2013

 

      Si è appena conclusa l'assemblea nazionale dei dirigenti associativi che ha segnato, a mio avviso, un punto di svolta tanto positivo quanto auspicabile.
      Con la lettera di convocazione dell'assemblea, il presidente Daniele ha posto in discussione quattro punti fondamentali per il presente e per il futuro della nostra associazione:
– unità dei ciechi e degli ipovedenti italiani;
– attività di finanziamento e gestione delle risorse;
– forme e modalità della comunicazione e dell'informazione;
– riforma dello statuto e ridefinizione del modello associativo.
      A rileggerla, quella lettera di convocazione, si coglie finalmente l'aria nuova e la matura consapevolezza dei temi che ci tocca affrontare e gestire positivamente se vogliamo assicurare alla nostra Unione altri decenni e decenni di presenza e di forza a tutela dei diritti di tutti i ciechi e ipovedenti italiani.
      Abbiamo compiuto, in quell'assemblea,  un difficile esercizio di sintesi dovuto al tempo davvero risicato a disposizione di ciascuno, soltanto cinque minuti a testa per ognuna delle due sessioni di lavoro, per un totale di dieci minuti per l'insieme dei quattro argomenti.
      La sintesi, purtroppo, è andata spesso a scapito della chiarezza e della completezza, ma tutti abbiamo accettato la regola consapevolmente, per favorire il maggior numero di interventi e consentire il massimo di circolazione delle idee.
      Ebbene, le idee si sono messe in viaggio!
Seminate già nel congresso del 2010; coltivate in tanti mesi di paziente e oscuro lavoro; sono finalmente fiorite in questa piovosa primavera, penetrando con le loro essenze nella coscienza di tutti i dirigenti associativi.
      Quelle idee in viaggio, infatti, rivelano il termometro di una associazione ormai generalmente consapevole della necessità del cambiamento, da realizzare  non come atto che sconvolge l'equilibrio conseguito e spazza via quanto di buono è stato accumulato, anzi, al contrario, da perseguire come processo graduale e progressivo di riforma che consenta di adeguare l'Unione alle esigenze del ventunesimo secolo, senza tuttavia dissipare le esperienze acquisite in novantatre anni di storia.
      In estrema sintesi, si tratta di un processo di cambiamento che riguarda dirigenti e soci e che potremmo riassumere così:
– conservatori nei valori;
– progressisti negli obiettivi;
– moderni nelle forme.
      L'Unione di oggi e di domani esige da tutti noi un nuovo e più elevato impegno di partecipazione; una maggiore capacità di ascoltare, di gestire e di risolvere; una più matura condivisione della responsabilità e della fatica del timone.
      Mai più sia lasciato colpevolmente solo l'uomo al comando; mai più sia egli costretto a chiedere il nostro aiuto. Quell'aiuto, piuttosto, deve diventare una costante quotidiana della nostra presenza  nell'associazione, della nostra partecipazione attiva alla fatica delle scelte.
      Le grandi sfide ci attendono come sempre e più di sempre.
      I temi caldi sono ricchezza della nostra storia, parte del nostro presente e promessa del futuro: Lavoro, istruzione, integrazione, mobilità, vita indipendente, sport, cultura, tempo libero, pari opportunità, giovani, anziani, dignità della persona.
      Per fronteggiare queste sfide dobbiamo attrezzare una associazione forte, compatta, unita, democratica, rispettosa, orgogliosa, trasparente.
      Un viaggio lungo, da compiere tutti insieme, secondo le idee fiorite in questa assemblea nazionale di maggio, per giungere al congresso del 2015 accompagnati da un ampio, civile e maturo dibattito su quello che siamo e quello che dobbiamo essere per rimanere realmente al servizio dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
      Un viaggio improntato sul confronto, che conduca a scelte meditate, consapevoli e largamente condivise circa gli obiettivi da perseguire, le modalità d'azione, le persone che saranno chiamate a guidare l'associazione e a spartire il fardello del vertice negli anni a venire.

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale, di Vitantonio Zito

Autore: Vitantonio Zito

Nei giorni 19 e 20 aprile, presso il Centro Studi "Le Torri" di Tirrenia (Pisa), ha avuto luogo la tornata primaverile del Consiglio nazionale dell'Unione, presieduta dal presidente nazionale prof. Tommaso Daniele con la collaborazione del vice presidente avv. Giuseppe Terranova e del segretario generale dott. Alessandro Locati. Espletate le consuete formalità, i lavori hanno avuto inizio con la presa d'atto, da parte del Consiglio, della sostituzione del consigliere nazionale compianto Antonino Gemmellaro, recentemente scomparso, con il dott. Mario Barbuto. Il Presidente e Barbuto hanno poi ricordato brevemente la figura dello scomparso e la sua fedeltà all'Unione. Proseguendo i lavori, il Consiglio ha ascoltato l'intervento di Mario Barbuto sul suo impegno e sulla sua collaborazione costruttiva nel Consiglio Nazionale. Nelle sue comunicazioni il Presidente ha rilevato la necessità di sensibilizzare i componenti della commissione "Affari Sociali" della Camera dei Deputati quando dovranno esaminare il Decreto sul "Patto di Stabilità", al fine di ottenere un miglioramento delle condizioni dei minorati della vista; ha riferito sugli esiti delle conferenze stampa sull'accessibilità e sui falsi ciechi; ha sollecitato alle sezioni l'installazione del sistema Voip per un ulteriore sviluppo delle comunicazioni nell'ambito dell'Unione; ha informato il Consiglio sullo svolgimento in atto di un corso on line per la formazione dei Quadri Dirigenti e ha illustrato l'ordine del giorno della prossima Assemblea dei Quadri programmata per i giorni 19 e 20 maggio prossimi. Proseguendo i lavori, dopo un ampio e approfondito dibattito, il Consiglio ha approvato la Relazione Morale sull'attività dell'Unione nell'anno 2012 con due astensioni e il Conto Consuntivo esercizio finanziario 2012 con una astensione. Inoltre, il Consiglio ha rigettato il ricorso di un socio della sezione di Torino avverso una delibera adottata dalla Direzione Nazionale; ha eletto due probiviri nelle persone di Paolo Recce, effettivo, ed Eliana Vergine, supplente, in sostituzione di due dimissionari; ha esaminato alcune proposte della Direzione per il recupero dei soci, rinviando, però, l'esame del problema ad una riunione straordinaria del Consiglio Nazionale; ha preso atto dei riferimenti sul riconoscimento alle strutture periferiche dell'Unione della qualifica di Onlus; ha ascoltato i riferimenti sulla proposta di disegno di legge sulla massoterapia e sulle modifiche alla legge "Stanca"; ha preso atto che la XVIII edizione del premio Braille sarà celebrata a Roma il 24 luglio prossimo; ha conferito la qualifica di socio onorario dell'Unione al prof. Corrado Petrocelli, Magnifico Rettore dell'Università di Bari e ai signori Carla Terzitta di Nuoro, Alessio Pianigiani e Alessandro Pannacci di Siena e a Vittorio Bongiorno oculista di Napoli. Ha concluso i lavori con la ratifica delle delibere d'urgenza adottate dalla Direzione Nazionale.

Vitantonio Zito

 

Viaggio verso la civiltà dei diritti umani, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Intervento del Presidente Nazionale al FAND DAY

Buongiorno a tutti,
benvenuti al FAND DAY, vi porto il saluto dei ciechi e degli ipovedenti italiani, di quelli che sono qui presenti in sala venuti da ogni parte d'Italia e di quelli che ci ascoltano attraverso la rete internet.
 Ho deciso di rinunciare a parlare dei problemi dei ciechi e degli ipovedenti per dare spazio alla presentazione di un ordine del giorno relativo all'I.S.E.E., l'indice della situazione economica equivalente, sicuramente di interesse più generale. Lo faccio nella mia veste di Presidente onorario della FAND e ringrazio i colleghi che me lo hanno consentito.
L'ordine del giorno contiene le varie tappe del processo che ha portato alla stesura definitiva del Decreto; processo che ha visto coinvolte tutte le associazioni di disabili e le altre parti sociali, in un confronto serrato con il Governo che aveva impostato l'articolo 5 della "Legge di Stabilità" con l'unico obiettivo di effettuare dei forti risparmi sulla spesa pubblica.
Non passerò in rassegna le varie tappe di questo processo, mi limiterò a dire dove abbiamo vinto e dove abbiamo perso. Abbiamo vinto quando siamo riusciti ad ottenere che l'indennità di accompagnamento, così genericamente detta, non fosse assoggettata al reddito né individuale, né familiare: è stata una grande vittoria nella quale eravamo in pochi a credere. Abbiamo perso quando non siamo riusciti ad evitare che dette indennità e tutte le altre prestazioni economiche a qualsiasi titolo erogate, facessero parte del reddito che doveva determinare il diritto a ricevere le prestazioni dei servizi. Abbiamo perso quando non abbiamo ottenuto il raddoppio delle franchigie pensate per compensare i disagi prodotti dalla disabilità.
L'ordine del giorno in parola invita il Governo a non presentare il Decreto sull'I.S.E.E. o in subordine a presentarlo accogliendo le richieste dei disabili sopracitate.
Fin qui il contenuto dell'ordine del giorno, ora vorrei spendere qualche parola sulla strategia da adottare per farlo accogliere. La Fand deve decidere se intestarsi in esclusiva questa battaglia o chiedere il coinvolgimento di tutte le organizzazioni che hanno partecipato alla stesura del Decreto che, dopo aver superato gli scogli del Consiglio dei Ministri, delle Commissioni competenti, delle due Camere, del Consiglio di Stato, si è arenato nelle secche della Conferenza delle Regioni e, per fortuna, il Governo uscente non è riuscito a ripresentarlo a fine Legislatura. L'alternativa, dunque, è tra una battaglia solitaria o in compagnia di altri soggetti sociali.
Personalmente propendo per la seconda ipotesi: ritengo che sia finito il tempo per le battaglie solitarie e che di fronte alla crisi finanziaria, economica, sociale, morale, politica e culturale che attraversa l'intero pianeta, sia necessario unire le forze per ricacciare indietro tutti i tentativi in atto, anche nel nostro Paese, di esclusione sociale.
Due esempi per tutti: la feroce campagna contro i falsi invalidi e la cancellazione dalle ultime leggi finanziarie, pressoché totale, di tutti i capitoli relativi al sociale, con grave pregiudizio dell'accesso all'istruzione, alla formazione professionale, all'impiego, alla riabilitazione, alla prevenzione, all'informazione, alla cultura, ai beni culturali, al tempo libero. Lo stato sociale ormai è solo un ricordo. Non è questa la sede per un'analisi, ma è innegabile che l'inversione di tendenza sia dovuta al progressivo affermarsi del capitalismo, in America con Reagan e in Inghilterra con la Thatcher. Il massimo degli effetti negativi del capitalismo si verifica con l'avvento della globalizzazione che celebra il capitalismo finanziario più selvaggio, con la deificazione del denaro per il denaro, il potere per il potere, il successo per il successo. Un complesso di valori che sono agli antipodi della cultura e della civiltà mediterranea che affonda le sue radici nel Cristianesimo ed ha il suo fondamento nel principio di solidarietà.
È il tempo delle multinazionali senza scrupolo, dei signori della finanza che spostano i loro capitali nei paradisi fiscali e si fanno scudo delle organizzazioni sociali per mascherare i loro trucchi, i loro imbrogli, volti a bypassare le leggi dello Stato. Il trionfo della finanza in economia ha prodotto devastanti effetti negli equilibri sociali: il 10% della popolazione possiede il 90% della ricchezza mondiale, là dove prima esisteva un solco profondo tra ricchi e poveri, ora è stato scavato un vero e proprio abisso, con grande pregiudizio dei più deboli e fra i più deboli i disabili.
Di fronte ad un tale stato di fatto non possiamo rimanere inerti, neutrali, dobbiamo innalzare la bandiera della resistenza e batterci per una diversa visione della vita che rovesci la scala dei valori esistenti e ponga l'uomo con la sua dignità al centro dell'impegno sociale.
Dobbiamo utilizzare l'arma dei diritti umani, dobbiamo rivendicare il diritto ad avere i diritti, come sostiene Stefano Rodotà nel suo ultimo libro. Diritti che sono largamente presenti nella Costituzione del nostro Paese, si pensi al principio della solidarietà dell'articolo 2, al principio di uguaglianza dell'articolo 3, al principio di assistenza dell'articolo 38, principio che ritroviamo nella Carta di Nizza del 2000 sui Diritti fondamentali dell'uomo e ancora più presenti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
È tempo di dire basta al primato dell'economia e batterci per il ripristino di quello della politica, della buona politica, perché la cattiva politica produce l'antipolitica e l'antipolitica il populismo che, incapace di spiegare i fenomeni sociali, si affida all'azione dell'uomo della provvidenza; noi dobbiamo batterci per un altro tipo di Stato, dobbiamo batterci per un pluralismo democratico, per la sovranità popolare, per la cittadinanza piena, per la partecipazione attiva dei cittadini: dobbiamo compiere una vera e propria rivoluzione copernicana.
Per compiere il miracolo di questo obiettivo, dobbiamo creare una forte alleanza fra tutti coloro che credono nei diritti umani, nel diritto di avere i diritti, e siamo tanti: il mondo della disabilità, le loro famiglie, il mondo del volontariato, il Terzo Settore, i disoccupati, i poveri; siamo davvero tanti, un fiume di energie che se correttamente incanalato può accendere più di una speranza.
Speranza che affidiamo al Vice Ministro Cecilia Guerra che per professione, cultura e scelta politica può sostenerci nel viaggio verso la civiltà dei diritti umani.
Grazie della vostra attenzione.

“Conversazioni d’arte: Le grandi mostre – Costantino 313 d. C.” – Mercoledì 22 maggio 2013 – ore 15.00, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale – Servizio II – Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio, nell'ambito del nuovo ciclo di trasmissioni on-line sul tema: "Le grandi mostre", organizzano per mercoledì 22 maggio, con inizio alle ore 15,00 e termine alle ore 18,00, un incontro dal titolo "Costantino 313 d. C.".
La mostra, oggetto della presente trasmissione, dopo l'edizione milanese allestita a Palazzo Reale e curata dalla Prof.ssa Gemma Sena Chiesa, è ora approdata al Colosseo, arricchita da una sezione dedicata a Roma e curata dalla Dott.ssa Mariarosaria Barbera.
L'esposizione, realizzata in occasione dei 1700 anni dalla promulgazione dell'editto di Milano, l'editto di tolleranza con cui gli imperatori Costantino e Licinio concedevano libertà di culto ai cristiani, offre l'occasione per parlare, dal punto di vista storico ed archeologico, di un'epoca che segna un passaggio cruciale  nella storia dell'impero romano.
La presentazione dei temi legati alla diffusione del cristianesimo ed alla sua evoluzione da culto lecito privato a religione unica dell'impero romano, offre inoltre lo spunto per presentare alcuni recenti studi su documenti riferibili al contesto musicale dell'epoca paleocristiana.
Nel corso della puntata verranno fornite, come di consueto, notizie ed informazioni su attività e progetti per l'accessibilità ai contenuti culturali da parte delle persone con disabilità visiva. In particolare sarà presentata la Biennale Arte Insieme, Cultura e Culture senza ostacoli.
La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci.
Interverranno, tra gli altri:
Gemma Sena Chiesa già professore ordinario di Archeologia classica dell'Università degli Studi di Milano,
Mariarosaria Barbera, soprintendente per i Beni Archeologici di Roma del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Roberto Melini, professore di  Archeologia musicale del mondo antico presso il Conservatorio musicale F.A. Bonporti di Trento,
ed infine per il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, il presidente Aldo Grassini ed Andrea Socrati, responsabile dei progetti speciali.
Per il Centro servizi educativi del museo e del territorio della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prenderà parte alla trasmissione Elisabetta Borgia.
Gli ascoltatori potranno scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 06.69988353, 066791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all'indirizzo diretta@uiciechi.it  o ancora compilando l'apposito form della rubrica "Parla con l'Unione".
Per collegarsi sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp.
Il contenuto delle trasmissioni  potrà essere riascoltato sul sito di S'ed on line all'indirizzo www.sed.beniculturali.it, sul sito della Direzione Generale per la Valorizzazione www.valorizzazione.beniculturali.it e sul sito dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all'indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale nonché in podcast tramite il nuovo portale giornale.uici.it.
Vi attendiamo numerosi!
Si pregano le strutture in indirizzo di dare la massima diffusione alla presente circolare e di favorire nelle sezioni la creazione di folti gruppi di ascolto.
Cordiali saluti.
Il Presidente Nazionale
Prof. Tommaso Daniele
 

“Capitan Uncino” Uisp: il varo nazionale delle barche autocostruite dai ragazzi con e senza disabilità, di Ivano Maiorella

Autore: Ivano Maiorella

Appuntamento sabato 18 maggio a Santa Marinella (Roma), alle ore 15: dalla Sicilia alla Lombardia, ragazzi con disabilità e senza, hanno realizzato otto barche a vela di quattro metri che metteranno in acqua tutti insieme
Roma, 13 maggio. Dopo mesi di progettazione, costruzione, verniciatura e decorazione, le barche a vela del progetto "Capitan Uncino- in mare aperto per tutte le abilità" sono pronte per il varo nazionale, previsto sabato 18 maggio alle 15, nel Porto turistico Odescalchi di Santa Marinella (Roma). Il progetto, promosso dall'Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito della legge 383 di promozione sociale, ha visto protagonisti circa 500 ragazzi e ragazze con disabilità e senza, in sette città italiane, dalla Sicilia alla Lombardia: Noto (Sr), Ferrara, Como, Civitavecchia (Rm), Gaeta, Salerno, Tricase (Le).
L'idea che ha animato il progetto è che lo sport, la vela in particolare, possa rappresentare uno strumento di aggregazione e integrazione sociale.
Tutto è stato fatto in casa dai ragazzi, con chiodi, compensato marino e lana di vetro. Dai sette mini-cantieri sono state costruite otto barche a vela di quattro metri, realizzate sulle esigenze di tutti, ragazzi e ragazze con disabilità e senza. Ogni gruppo ha vissuto un'esperienza basata sul lavoro in comune e sulla condivisione della cultura del mare. Le regole si sono ispirate all'antica filibusta (XVI-XVII secolo), come educazione all'autorganizzazione, alla condivisione delle responsabilità e al rispetto delle diverse abilità. 
Il programma del varo nazionale a Santa Marinella, sul litorale laziale, poco a sud di Civitavecchia, è distribuito su due giorni. Sabato 18 alle 15 è prevista la messa in acqua degli scafi, nello scivolo del Porticciolo turistico. Le barche, assistite da gommoni e scafi d'appoggio, percorreranno in flottiglia circa 300 metri, contrassegnati da due boe. I ragazzi provenienti dalle sette città, insieme ai loro istruttori e insegnanti, si daranno il cambio a bordo delle barche e sarà agevole seguirli da terra, mare permettendo. Domenica 19 maggio si incomincia alle 9.15 con una cerimonia pubblica presso la sala del teatro della Parrocchia di San Giuseppe, di fronte al mare. Ciascun equipaggio presenterà l'inno composto per l'occasione, il motto e illustrerà le fasi salienti dell'esperienza sia per la parte della filibusta, sia per il laboratorio di costruzione della barca. Partecipano anche rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali.
ECCO LE FOTO DELLA COSTRUZIONE DELLE BARCHE DALLE VARIE CITTA':
https://www.dropbox.com/sh/vfx1lycchr23gr2/yPb_W69g2z
Ivano Maiorella
Responsabile Ufficio stampa e comunicazione Uisp
Sede nazionale Uisp: Largo Nino Franchellucci, 73 – 00155 Roma
Tel. 06/43984340-316
i.maiorella@uisp.it
 

Inchiesta offshoreLeaks-Lettera denuncia all’Espresso, dell’avv. Daniele Bocciolini

Autore: Daniele Bocciolini

Egregio Direttore Bruno Manfellotto,
Le scrivo in relazione all'articolo intitolato "Dynasty tra gioielli e fondazioni – Un intreccio di casate vip e lo "schermo" di enti caritatevoli', apparso il 4.04.2013 sul sito de "L'Espresso", attualmente on line al link http://espresso.repubblica.it/dettaglio/dynasty-tra-gioielli-e– fondazioni/2204669, e pubblicato alle pagg. 56-57 del numero edito l'11.04.2013 del settimanale "L'Espresso", di cui Lei è direttore responsabile.
Nel brano in oggetto, che si pone nell'ambito della maxi inchiesta condotta dal settimanale "L'Espresso" sui paradisi fiscali, cd. "Offshore-Leaks", si fa il nome dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, unitamente ad altre cd. "charities", quale presunto beneficiario di un trust nell'ambito di un complesso sistema societario-finanziario nelle Cook Islands.
In particolare, si legge nell'articolo: "E come tra i beneficiari sono riportati, vera sorpresa, anche tre enti caritatevoli, le famose "charities": Unione Italiana Ciechi; Lila ossia Lega italiana per la lotta contro l'Aids e il Centro per il bambino maltrattato (…). Domanda: che senso ha la presenza di enti caritatevoli in questo modello di architettura finanziaria? Secondo un importante uomo d'affari svizzero, che vuole restare anonimo, servirebbe "per proteggere il trust da eventuali indagini di magistrati". Una sorta di schermo, per offrire le credenziali di enti impegnati nella beneficenza molto noti anche a livello internazionale e cercare di evitare i controlli per capire cosa c'è realmente dietro. Interpellati da "l'Espresso", i responsabili delle tre fondazioni escludono di aver ricevuto donazioni o altre regalie. Lila, Unione Ciechi e il Centro per il bambino maltrattato si riservano azioni legali a tutela della propria onorabilità. E allora, quale è la natura di questo sistema finanziario? "L'Espresso" ha raccolto quasi tutte le dichiarazioni delle persone citate e dei rappresentanti delle charities, che negano ogni coinvolgimento".
Ebbene, alla luce di quanto appreso dalla lettura del predetto articolo, Le faccio presente che il prof. Tommaso Daniele, presidente nazionale, nonché legale rappresentante dell'unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, mi ha conferito apposito incarico al fine di ottenere la tutela degli interessi, nonché dell'onorabilità dell'Ente, nelle opportune sedi giudiziarie.
Difatti, a seguito della pubblicazione dell'articolo sul Settimanale da Lei diretto, è derivata una notevole lesione della reputazione nonché del buon nome dell'unione Italiana dei Ciechi; la notizia è stata, peraltro, amplificata dal clamore mediatico assunto dal contenuto dell'articolo da Voi pubblicato, che è stato ripreso da numerose testate giornalistiche, anche on line, nonché dai principali telegiornali nazionali.
Appare superfluo a tal proposito riferire come l'unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sia totalmente all'oscuro dell'operazione finanziaria da Voi descritta, e neghi qualsivoglia coinvolgimento o rapporto, anche indiretto, con le persone indicate.
Successivamente alla pubblicazione del predetto articolo, il prof. Tommaso Daniele, in nome e per conto dell'Unione, prima del conferimento dell'incarico allo scrivente difensore, emetteva il seguente comunicato stampa: "L'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Onlus coinvolta suo malgrado nei segreti dei paradisi fiscali. Con grande sorpresa e stupore si è appreso dai principali media che l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, insieme ad altre due fondazioni definite "caritatevoli", compare tra i beneficiari di due trust. Il Presidente Nazionale Tommaso Daniele smentisce categoricamente ogni rapporto con i suddetti trust, del tutto sconosciuti alla sede centrale e alle sedi periferiche dell'Unione: infatti il Presidente dichiara di aver svolto una indagine interna dalla quale risulta l'assoluta estraneità a quanto riportato dai media. Pertanto si invita chi ha effettuato l'inchiesta a fornire notizie dettagliate su chi avrebbe effettuato le donazioni e sui soggetti che le hanno ricevute, tutto questo per avere la possibilità di tutelare il buon nome e l'immagine dell'Associazione. L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus si riserva di adire le vie legali ove ne ricorressero gli estremi. Si prende atto che chi ha effettuato l'inchiesta ha segnalato che le fondazioni hanno dichiarato di essere estranee alla vicenda e che chi ha utilizzato il nome delle "Charities" lo ha fatto, probabilmente, per mettersi al riparo da inchieste della magistratura".
Ebbene, pur apparendo lodevole la finalità dell'inchiesta giornalistica da Voi condotta, su un tema di così stretta attualità come l'evasione fiscale nonché sui cd. "paradisi fiscali", appare di facile intuizione la portata delle conseguenze che sono state determinate dalla notizia pubblicata, ai danni di un Ente morale riconosciuto a livello nazionale e internazionale come l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
L'accostamento del nome dell'Unione all'inchiesta sui paradisi fiscali, appare, infatti, in grado di insinuare nel lettore medio il convincimento di un effettivo coinvolgimento dell'Ente da me assistito in un "operazione finanziaria" assai poco chiara, finalizzata ad eludere il fisco.
E' vero che è stato specificato che sono state raccolte le dichiarazioni dei rappresentanti delle "Charities" che negano qualsivoglia coinvolgimento. Ma tale specificazione appare del tutto insufficiente a tutelare il buon nome e l'onorabilità dell'Ente da me rappresentato, dinanzi all'enorme portata e al clamore suscitato dal riferimento stesso di un presunto coinvolgimento dell'unione Italiana Ciechi nel tipo di operazione finanziaria descritta.
Né appare in grado di arginare la portata degli effetti dannosi oramai prodotti, il riferimento nell'articolo sulla presunta motivazione per la quale il nome dell'Ente sia stato inserito nell'ambito della descritta operazione; peraltro, tale motivazione rientra nell'ambito di una mera congettura offerta da un non meglio identificato "importante uomo d'affari svizzero, che vuole restare anonimo".
Ad ogni modo, l'articolo, dopo aver effettuato le dovute specificazioni, ponendo al lettore una domanda, lasciando, pertanto, lo spazio ad un dubbio: "E allora, quale è la natura di questo sistema finanziario?'.
La presente al fine di proporLe la possibilità di effettuare una intervista al prof. Tommaso Daniele, quale presidente nazionale e legale rappresentante dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sul Settimanale da Lei diretto, come ristoro minimo dinanzi al danno oggettivamente cagionato dall'articolo nei modi che un Direttore del Suo calibro saprà agevolmente trovare.
Pur immaginando che si tratti di inchiesta giornalistica coperta da segreto, faccio comunque mia, altresì, la richiesta pervenuta dal prof. Tommaso Daniele ai titolari dell'inchiesta di fornire notizie dettagliate su chi avrebbe effettuato le donazioni e sui soggetti che le hanno ricevute; ad ogni modo, per esigenza di chiarezza e correttezza professionale, Le rappresento già l'intenzione dell'Unione di presentare apposita denuncia-querela contro ignoti al fine di approfondire l'intera vicenda.
Sperando di definire la questione in sede conciliativa, prima di agire in via giudiziaria, resto in attesa di un Suo riscontro entro e non oltre 10 giorni da questa comunicazione.
Distinti saluti

Avv. Daniele Bocciolini