Un passo avanti fondamentale verso la fine della “carestia” di libri, di Francesca Perretta e Manuela Esposito

Autore: Francesca Perretta e Manuela Esposito

La “carestia mondiale” di libri, così come viene definita la mancanza di accesso a più del 90% dei libri pubblicati nel mondo da parte delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa, sta probabilmente giungendo al termine. Un passo fondamentale in questa direzione è stato infatti compiuto il 1° ottobre 2018 con la ratifica, da parte dell’Unione Europea, del Trattato di Marrakech. In tal modo questo trattato internazionale entra ufficialmente a far parte, attraverso l’adozione di una Direttiva (2017/1564) e un Regolamento UE specifici, del corpus legislativo europeo e, di conseguenza, esso avrà una grande influenza sulle norme nazionali che regolano le eccezioni al diritto d’autore.

Il Trattato di Marrakech, ufficialmente “Trattato di Marrakech volto ad agevolare l’accesso alle opere pubblicate alle persone cieche, ipovedenti o con altre difficoltà di lettura di testi a stampa” è un trattato internazionale sottoscritto il 27 giugno 2013 a Marrakech, Marocco, in occasione della Conferenza Diplomatica dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI). Esso è però entrato effettivamente in vigore solo il 30 settembre 2016, quando è stata raggiunta la necessaria quota di 20 paesi aderenti. Con i 28 paesi dell’UE, sono ad oggi più di 70 i paesi che potranno condividere le proprie biblioteche in formato adattato.

Il Trattato ha ad oggetto eccezioni uniche e di grande rilievo poste al diritto d’autore in favore delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa. In particolare, consente la possibilità di effettuare scambi internazionali non commerciali di materiale librario protetto da diritto d’autore, purché prodotto in formati “accessibili” (con tale espressione, si intendono i testi trascritti in braille, riprodotti in caratteri ingranditi, i libri digitali e audio adattati e le trasmissioni radiofoniche) destinati specificamente a consentire la fruizione dei contenuti da parte delle persone cieche e ipovedenti o con altre difficoltà di lettura, come per esempio le persone con dislessia.

La ratio ispiratrice del Trattato è, dunque, proprio quella di porre fine alla “carestia” di libri nel mondo; esso, inoltre, rappresenta un grande passo in avanti nella ricerca di un equilibrio tra il dovere di rendere la cultura accessibile a tutti e, dall’altro lato, il diritto di ciascun autore di vedere tutelati i propri diritti di proprietà intellettuale. Infatti, il Trattato fornisce garanzie agli autori e agli editori, impedendo un uso e una diffusione impropri delle opere pubblicate e ribadendo che le eccezioni al diritto d’autore devono essere limitate a determinati casi previsti, non pregiudicando in modo irragionevole gli interessi legittimi dei titolari.

Bárbara Martín Muñoz, Vicepresidente dell’Unione Europea dei Ciechi (EBU) e responsabile della sua campagna per la ratifica da parte dell’UE del Trattato, ha affermato che “il percorso verso il Trattato di Marrakech è stato lungo, tortuoso e molto duro”. Infatti, le negoziazioni con l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) sono durate più di 3 anni e, successivamente, l’Unione Europea ha impiegato quasi lo stesso tempo per mettere a punto la Direttiva e il Regolamento e per ratificare il Trattato.

Ad oggi, gli Stati dell’UE stanno lavorando per adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla Direttiva 2017/1564, mentre il Regolamento europeo è immediatamente applicabile nei paesi membri senza bisogno di legislazione aggiuntiva. In Italia, i lavori per la trasposizione della Direttiva sono in fase avanzata.

Concorso europeo di temi sul Braille – ultimi giorni per partecipare

Mancano pochissimi giorni per partecipare all’edizione 2018 del Concorso europeo di temi sul Braille EBU – ONKYO. Entro il 10 giugno il gruppo di selezione italiano potrà ricevere gli elaborati in lingua italiana per la prima fase di selezione del concorso. Si tratta di un’occasione unica per tutti coloro che utilizzano e/o che apprezzano il Braille per esprimere il proprio sostegno a questo meraviglioso strumento di letto-scrittura.
Questo concorso di scrittura è la sezione europea dell’ONKYO International Braille Essay Contest, concorso mondiale di temi sul Braille finanziato dalla società Onkyo e dalla rivista Braille Mainichi giapponesi. Istituito la prima volta nel 2003 come concorso nazionale giapponese, l’iniziativa è stata estesa a livello internazionale nella sua forma attuale a partire dal 2010. Nel corso degli anni, più volte gli italiani hanno ricevuto importanti riconoscimenti dalla giuria europea: all’Italia è stato attribuito due volte il primo premio assoluto “Otsuki”, a Roobi Roobi nel 2013 e a Marina Valenti nel 2017. Nel 2015 al tema di Maurizio Gabelli è stato riconosciuto l’alto encomio dell’EBU. Tutti gli elaborati selezionati a livello nazionale per il concorso europeo sono disponibili alla pagina dedicata al concorso sul sito dell’UICI: http://www.uiciechi.it/AttivitaInternazionali/temibraille.asp.
Lo scopo del concorso rimane, attraverso gli anni, quello di dimostrare l’importanza e l’attualità del sistema di letto-scrittura Braille come chiave di accesso per le persone con disabilità visiva all’inclusione in tutti i settori della vita.
Per l’edizione 2017 del concorso, oltre che dal Giappone, sono stati ricevuti elaborati da 106 diversi paesi del mondo; questa cifra testimonia da sola del successo e dell’interesse che il concorso riscuote e di quanto il Braille ancora oggi sia ritenuto uno strumento fondamentale per l’autonomia e l’inclusione dei non vedenti.
In Europa, il concorso viene gestito dall’Unione Europea dei Ciechi (E.B.U.) con la collaborazione delle associazioni nazionali affiliate. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti effettua una preselezione degli elaborati italiani da presentare alla giuria europea del concorso.
I premi in palio per il concorso europeo sono il Premio Otsuki (1° premio) di 2000 dollari, suddivisi nelle categorie giovani e adulti/anziani, due Premi di Eccellenza (1000 dollari) e quattro Premi per Opere di Merito (500 dollari).
Segue il testo del comunicato n. 70 del 2 maggio 2018, che allega il regolamento del concorso.
Comunicato Numero: 70
Oggetto: Concorso europeo di temi sul Braille. Scadenza per la ricezione degli elaborati: 10 giugno 2018
Data: 02/05/2018
Ufficio: EST
Protocollo: 5096
L’Unione Europea dei Ciechi organizza anche quest’anno il Concorso Europeo di Temi sul Braille, sponsorizzato dalla Società Onkyo e dalla rivista “Braille Mainichi” giapponesi.
Come negli anni passati, il concorso propone una pluralità di temi tra i quali scegliere:

– “Il ruolo del Braille nella promozione della partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, educativa, sociale e familiare”.
Esempi su come trattare questo tema di carattere generale, sono:
– il Braille nell’era della tecnologia;
– l’uso del Braille a tutte le età;
– il Braille e il voto;
– “Vivere con il Braille”. Incoraggiamo insegnanti, trascrittori e tutti coloro che fanno in qualche maniera uso del Braille o vorrebbero farne uso a riflettere sul ruolo del Braille. Viene incoraggiata la descrizione oggettiva di soluzioni, idee e prodotti innovativi per promuovere il Braille in tutta Europa;
– “Storie divertenti sul Braille”;
– “Il futuro del Braille”;
– “Vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con l’uso della sintesi vocale e di documenti e libri parlati”;
– “Braille e touchscreen: le nuove frontiere del sistema”;
– “Il Braille e l’arte”;
– “Il Braille e la musica”;
– “Il Braille e l’accesso al turismo”.
L’elenco non ha carattere restrittivo e i partecipanti al concorso hanno facoltà di trattare un tema di loro scelta relativo all’uso del Braille.
La lunghezza degli elaborati di tipo narrativo deve essere tra le 800 e le 1000 parole (con una tolleranza massima del 10 percento in meno o in più). Se selezionati dalla giuria italiana, potranno concorrere alla selezione europea anche elaborati di tipo non narrativo quali lettere, poesie, ecc. di lunghezza inferiore.
I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati alla creatività personale, al di là della semplice narrazione della storia della propria vita, magari con un testo sotto forma di lettera, poesia o intervista.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti collaborerà allo svolgimento del concorso, provvedendo alla diffusione delle informazioni a livello nazionale e svolgendo funzioni di segreteria durante la fase iniziale di selezione delle composizioni dei concorrenti italiani.
Le composizioni, in formato elettronico accessibile, dovranno pervenire entro il 10 giugno 2018 al nostro Ufficio Relazioni Internazionali, via Borgognona 38, 00187 Roma, tel. 06 69988388/375, e-mail: inter@uiciechi.it.
In allegato il regolamento del concorso.
Auspichiamo una partecipazione numerosa.
Vive cordialità.
Mario Barbuto
Presidente Nazionale
All.1

CONCORSO DI TEMI SUL BRAILLE EBU ONKYO 2018 – EUROPA

REGOLAMENTO

1. Scopo e tema

1.1 Il concorso europeo di temi sul Braille organizzato dall’Unione Europea dei Ciechi (EBU) per conto della ditta Onkyo e della rivista Braille Mainichi ha lo scopo di promuovere l’utilizzo del Braille come chiave di accesso per i non vedenti all’informazione e all’inclusione sociale.

1.2 Quest’anno il concorso propone i seguenti temi:

– “Il ruolo del Braille nella promozione della partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, educativa, sociale e familiare”. Esempi di come questo tema generale possa essere trattato sono: il Braille nell’era della tecnologia, l’uso del Braille a tutte le età, il Braille e il voto.

– “Vivere con il Braille”. Incoraggiamo insegnanti, trascrittori e tutti coloro che fanno in qualche maniera uso del Braille o vorrebbero farne uso a riflettere sul ruolo del Braille. Viene incoraggiata la descrizione oggettiva di soluzioni, idee e prodotti innovativi per promuovere il Braille in tutta Europa.

– “Storie divertenti sul Braille”

– “Il futuro del Braille”

– “Vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con l’uso della sintesi vocale e di documenti e libri registrati”

– “Braille e touchscreen: le nuove frontiere del sistema”

“Il Braille e l’arte”

– “Il Braille e la musica”

– “Il Braille e l’accesso al turismo”.

Importante: tale elenco non ha carattere esclusivo e i partecipanti al concorso possono decidere di trattare un tema di loro scelta relativo all’uso del Braille. I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati a dare spazio alla propria creatività non limitandosi al classico racconto della storia della propria vita, ma elaborando il testo sotto forma, ad esempio, di lettera, poesia o intervista.

2. Condizioni generali

2.1 Chi può concorrere

Possono partecipare al concorso tutti gli utilizzatori del Braille, comprese le persone vedenti, che risiedano in Italia. Non vi è alcun limite d’età.

È consentita la partecipazione per più anni consecutivi, tranne per i vincitori del primo premio che non potranno partecipare di nuovo al concorso per un periodo di tre anni.
Non possono prendere parte al concorso gli scrittori professionisti, ovvero coloro che sono retribuiti per la regolare pubblicazione delle loro opere sul libero mercato dei media.

2.2 Elaborati

* Gli elaborati devono essere presentati in formato digitale.

* I concorrenti non possono presentare più di un elaborato.

* Gli elaborati già presentati in edizioni precedenti del concorso non possono essere presentati di nuovo.
* Le composizioni devono essere in inglese o in italiano.
* La lunghezza degli elaborati di tipo narrativo deve essere tra le 800 e le 1000 parole (con una tolleranza massima del 10% in meno o in più). Se selezionati dalla giuria italiana, potranno concorrere alla selezione europea anche elaborati di tipo non narrativo (per es. lettere, poesie) di lunghezza inferiore.
* Gli elaborati devono includere le seguenti informazioni: nome, cognome, sesso ed età del concorrente, paese, numero delle parole dell’elaborato, indirizzo postale, numero di telefono ed eventualmente indirizzo e-mail.
* IMPORTANTE! Le succitate informazioni devono essere poste all’inizio dell’elaborato, prima del titolo.*
2.3 Diritti d’autore
Con la loro partecipazione a questo concorso
– Gli autori cedono automaticamente e in maniera esclusiva a livello mondiale tutti i diritti, inclusi quelli d’autore, all’EBU, che potrà consentire l’esercizio di tali diritti in licenza o cederli.

– Gli autori permettono all’EBU l’utilizzo del loro nome e dei loro elaborati per attività di informazione e promozione con qualunque modalità l’EBU ritenga opportuna.

– In quanto detentore di diritto d’autore, l’EBU può dare il permesso agli autori e ai suoi Membri Nazionali di fare uso degli elaborati nella maniera che essi ritengano adeguata.

– I vincitori del concorso forniranno all’EBU alcune loro foto e riconosceranno il diritto dell’EBU a riprodurre, adattare, editare e pubblicare le loro foto su qualunque mezzo di comunicazione, incluso il web e la stampa.
3. Procedura
– I concorrenti devono far prevenire i loro elaborati all’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, via Borgognona 38, 00187 Roma, tel: 06 69988388/375, e-mail: inter@uiciechi.it entro martedì 10 giugno 2018.

– L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti effettuerà una preselezione in modo da presentare non più di cinque elaborati alla Giuria di selezione europea.

– Le decisioni della Giuria sono irrevocabili e contro di esse non è ammesso alcun appello o ricorso.
4. Premi
– Premio Otsuki (1° premio): USD 2000,00
– Premi di eccellenza
— categoria giovani, per persone di età non superiore a 25 anni : USD 1000,00
— categoria adulti/anziani per persone di età superiore a 25 anni: USD 1000,00

– Premi per opere di merito
— categoria giovani: due premi da USD 500,00 ciascuno
— categoria adulti/anziani: due premi da USD 500,00 ciascuno

Comunicato stampa congiunto dell’Unione Europea dei Ciechi (EBU) e della Federazione degli Editori Europei (FEP)

L’Unione Europea dei Ciechi e la Federazione degli Editori Europei si sono incontrati a Bruxelles il 23 maggio 2018.
Durante l’incontro, i rappresentanti dei due enti hanno avuto l’opportunità di discutere su argomenti di possibile cooperazione sia a livello europeo sia a livello nazionale e si sono impegnati a continuare questo dialogo costruttivo. Grazie alla rafforzata collaborazione, entrambe le organizzazioni e i loro rispettivi membri daranno il loro contributo al miglioramento dell’accessibilità, che richiede degli adattamenti tecnici del processo di pubblicazione e dell’intero ecosistema dalle piattaforme ai dispositivi. Entrambe le organizzazioni riconoscono il modello della Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili) e lo ritengono uno degli esempi di grande importanza dell’impegno a favorire l’accessibilità dei libri.
Entrambe le organizzazioni hanno accolto con favore l’attenzione dedicata all’accessibilità dal Premio dell’Unione europea per la letteratura (EUPL). Per il suo decimo anniversario, l’EUPL ha organizzato un concorso tra i suoi 108 vincitori precedenti per il quale il pubblico verrà invitato a votare e che prevede la piena accessibilità dei racconti brevi in concorso e del sistema di voto da parte di tutti i lettori.
L’EBU e la FEP hanno convenuto di incontrarsi regolarmente e di lavorare insieme per promuovere l’accessibilità; organizzeranno eventi congiunti e collaboreranno per convincere l’UE a impegnare maggiori risorse finanziarie nella ricerca e nei processi legati all’accessibilità.

L’Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union – EBU) è un’organizzazione europea non governativa e senza scopo di lucro fondata nel 1984. È uno dei sei organismi regionali della World Blind Union. L’EBU protegge e promuove gli interessi delle persone cieche e ipovedenti in Europa. L’EBU esplica la sua azione in 42 paesi europei attraverso una rete di organizzazioni nazionali di persone con disabilità visiva.

La Federazione degli editori europei è la voce di 29 associazioni nazionali di editori di libri, riviste e materiali educativi, in tutti i formati. La FEP è quindi la voce dell’industria editoriale europea.
Per ulteriori informazioni si prega di contattare:
EBU Mokrane Boussaid, Direttore Esecutivo, Unione Europea dei Ciechi +33 1 47 05 38 20 ebudirector@euroblind.org
FEP Anne Bergman-Tahon, Direttrice, Federazione degli Editori Europei +32 2 77 01 110, email: abergman@fep-fee.eu

Concorso europeo di temi sul Braille – scadenza 10 giugno 2018

C’è tempo fino al 10 giugno per partecipare all’edizione 2018 del Concorso europeo di temi sul Braille EBU – ONKYO. Esortiamo tutti coloro che utilizzano e/o che apprezzano il Braille a partecipare.
Questo concorso di scrittura è la sezione europea dell’”ONKYO International Braille Essay Contest”, concorso mondiale di temi sul Braille finanziato dalla società Onkyo e dalla rivista Braille Mainichi giapponesi. Istituito la prima volta nel 2003 come concorso nazionale giapponese, l’iniziativa è stata estesa a livello internazionale nella sua forma attuale a partire dal 2010. Nel corso degli anni, più volte gli italiani hanno ricevuto importanti riconoscimenti dalla giuria europea: all’Italia è stato attribuito due volte il primo premio assoluto “Otsuki”, a Roobi Roobi nel 2013 e a Marina Valenti nel 2017. Nel 2015 al tema di Maurizio Gabelli è stato riconosciuto l’alto encomio dell’EBU. Tutti gli elaborati selezionati a livello nazionale per il concorso europeo sono disponibili alla pagina dedicata al concorso sul sito dell’UICI: http://www.uiciechi.it/AttivitaInternazionali/temibraille.asp.
Lo scopo del concorso rimane, attraverso gli anni, quello di dimostrare l’importanza e l’attualità del sistema di letto-scrittura Braille come chiave di accesso per le persone con disabilità visiva all’inclusione in tutti i settori della vita.
Per l’edizione 2017 del concorso, oltre che dal Giappone, sono stati ricevuti elaborati da 106 diversi paesi del mondo; questa cifra testimonia da sola del successo e dell’interesse che il concorso riscuote e di quanto il Braille ancora oggi sia ritenuto uno strumento fondamentale per l’autonomia e l’inclusione dei non vedenti.
In Europa, il concorso viene gestito dall’Unione Europea dei Ciechi (E.B.U.) con la collaborazione delle associazioni nazionali affiliate. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti effettua una preselezione degli elaborati italiani da presentare alla giuria europea del concorso.
I premi in palio per il concorso europeo sono il Premio Otsuki (1° premio) di 2000 dollari, suddivisi nelle categorie giovani e adulti/anziani, due Premi di Eccellenza (1000 dollari) e quattro Premi per Opere di Merito (500 dollari).
Segue il testo del comunicato n. 70 del 2 maggio 2018, che allega il regolamento del concorso.

Comunicato Numero: 70
Oggetto: Concorso europeo di temi sul Braille. Scadenza per la ricezione degli elaborati: 10 giugno 2018
Data: 02/05/2018
Ufficio: EST
Protocollo: 5096
L’Unione Europea dei Ciechi organizza anche quest’anno il Concorso Europeo di Temi sul Braille, sponsorizzato dalla Società Onkyo e dalla rivista “Braille Mainichi” giapponesi.
Come negli anni passati, il concorso propone una pluralità di temi tra i quali scegliere:
– “Il ruolo del Braille nella promozione della partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, educativa, sociale e familiare”.
Esempi su come trattare questo tema di carattere generale, sono:
– il Braille nell’era della tecnologia;
– l’uso del Braille a tutte le età;
– il Braille e il voto;
– “Vivere con il Braille”. Incoraggiamo insegnanti, trascrittori e tutti coloro che fanno in qualche maniera uso del Braille o vorrebbero farne uso a riflettere sul ruolo del Braille. Viene incoraggiata la descrizione oggettiva di soluzioni, idee e prodotti innovativi per promuovere il Braille in tutta Europa;
– “Storie divertenti sul Braille”;
– “Il futuro del Braille”;
– “Vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con l’uso della sintesi vocale e di documenti e libri parlati”;
– “Braille e touchscreen: le nuove frontiere del sistema”;
– “Il Braille e l’arte”;
– “Il Braille e la musica”;
– “Il Braille e l’accesso al turismo”.
L’elenco non ha carattere restrittivo e i partecipanti al concorso hanno facoltà di trattare un tema di loro scelta relativo all’uso del Braille.
La lunghezza degli elaborati di tipo narrativo deve essere tra le 800 e le 1000 parole (con una tolleranza massima del 10 percento in meno o in più). Se selezionati dalla giuria italiana, potranno concorrere alla selezione europea anche elaborati di tipo non narrativo quali lettere, poesie, ecc. di lunghezza inferiore.
I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati alla creatività personale, al di là della semplice narrazione della storia della propria vita, magari con un testo sotto forma di lettera, poesia o intervista.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti collaborerà allo svolgimento del concorso, provvedendo alla diffusione delle informazioni a livello nazionale e svolgendo funzioni di segreteria durante la fase iniziale di selezione delle composizioni dei concorrenti italiani.
Le composizioni, in formato elettronico accessibile, dovranno pervenire entro il 10 giugno 2018 al nostro Ufficio Relazioni Internazionali, via Borgognona 38, 00187 Roma, tel. 06 69988388/375, e-mail: inter@uiciechi.it.
In allegato il regolamento del concorso.
Auspichiamo una partecipazione numerosa.
Vive cordialità.
Mario Barbuto
Presidente Nazionale

All.1

CONCORSO DI TEMI SUL BRAILLE EBU ONKYO 2018 – EUROPA

REGOLAMENTO

1. Scopo e tema
1.1 Il concorso europeo di temi sul Braille organizzato dall’Unione Europea dei Ciechi (EBU) per conto della ditta Onkyo e della rivista Braille Mainichi ha lo scopo di promuovere l’utilizzo del Braille come chiave di accesso per i non vedenti all’informazione e all’inclusione sociale.

1.2 Quest’anno il concorso propone i seguenti temi:
– “Il ruolo del Braille nella promozione della partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, educativa, sociale e familiare”. Esempi di come questo tema generale possa essere trattato sono: il Braille nell’era della tecnologia, l’uso del Braille a tutte le età, il Braille e il voto.
– “Vivere con il Braille”. Incoraggiamo insegnanti, trascrittori e tutti coloro che fanno in qualche maniera uso del Braille o vorrebbero farne uso a riflettere sul ruolo del Braille. Viene incoraggiata la descrizione oggettiva di soluzioni, idee e prodotti innovativi per promuovere il Braille in tutta Europa.
– “Storie divertenti sul Braille”
– “Il futuro del Braille”
– “Vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con l’uso della sintesi vocale e di documenti e libri registrati”
– “Braille e touchscreen: le nuove frontiere del sistema”
– “Il Braille e l’arte”
– “Il Braille e la musica”
– “Il Braille e l’accesso al turismo”.

Importante: tale elenco non ha carattere esclusivo e i partecipanti al concorso possono decidere di trattare un tema di loro scelta relativo all’uso del Braille. I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati a dare spazio alla propria creatività non limitandosi al classico racconto della storia della propria vita, ma elaborando il testo sotto forma, ad esempio, di lettera, poesia o intervista.

2. Condizioni generali
2.1 Chi può concorrere
Possono partecipare al concorso tutti gli utilizzatori del Braille, comprese le persone vedenti, che risiedano in Italia. Non vi è alcun limite d’età.
È consentita la partecipazione per più anni consecutivi, tranne per i vincitori del primo premio che non potranno partecipare di nuovo al concorso per un periodo di tre anni.
Non possono prendere parte al concorso gli scrittori professionisti, ovvero coloro che sono retribuiti per la regolare pubblicazione delle loro opere sul libero mercato dei media.

2.2 Elaborati
* Gli elaborati devono essere presentati in formato digitale.
* I concorrenti non possono presentare più di un elaborato.
* Gli elaborati già presentati in edizioni precedenti del concorso non possono essere presentati di nuovo.
* Le composizioni devono essere in inglese o in italiano.
* La lunghezza degli elaborati di tipo narrativo deve essere tra le 800 e le 1000 parole (con una tolleranza massima del 10% in meno o in più). Se selezionati dalla giuria italiana, potranno concorrere alla selezione europea anche elaborati di tipo non narrativo (per es. lettere, poesie) di lunghezza inferiore.
* Gli elaborati devono includere le seguenti informazioni: nome, cognome, sesso ed età del concorrente, paese, numero delle parole dell’elaborato, indirizzo postale, numero di telefono ed eventualmente indirizzo e-mail.

* IMPORTANTE! Le succitate informazioni devono essere poste all’inizio dell’elaborato, prima del titolo.*

2.3 Diritti d’autore
Con la loro partecipazione a questo concorso
– Gli autori cedono automaticamente e in maniera esclusiva a livello mondiale tutti i diritti, inclusi quelli d’autore, all’EBU, che potrà consentire l’esercizio di tali diritti in licenza o cederli.

– Gli autori permettono all’EBU l’utilizzo del loro nome e dei loro elaborati per attività di informazione e promozione con qualunque modalità l’EBU ritenga opportuna.
– In quanto detentore di diritto d’autore, l’EBU può dare il permesso agli autori e ai suoi Membri Nazionali di fare uso degli elaborati nella maniera che essi ritengano adeguata.
– I vincitori del concorso forniranno all’EBU alcune loro foto e riconosceranno il diritto dell’EBU a riprodurre, adattare, editare e pubblicare le loro foto su qualunque mezzo di comunicazione, incluso il web e la stampa.

3. Procedura
– I concorrenti devono far prevenire i loro elaborati all’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, via Borgognona 38, 00187 Roma, tel: 06 69988388/375, e-mail: inter@uiciechi.it entro martedì 10 giugno 2018.
– L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti effettuerà una preselezione in modo da presentare non più di cinque elaborati alla Giuria di selezione europea.
– Le decisioni della Giuria sono irrevocabili e contro di esse non è ammesso alcun appello o ricorso.

4. Premi
– Premio Otsuki (1° premio): USD 2000,00
– Premi di eccellenza
— categoria giovani, per persone di età non superiore a 25 anni: USD 1000,00
— categoria adulti/anziani per persone di età superiore a 25 anni: USD 1000,00
– Premi per opere di merito
— categoria giovani: due premi da USD 500,00 ciascuno
— categoria adulti/anziani: due premi da USD 500,00 ciascuno

8 marzo 2018 – La vie che portano le donne al vertice

In occasione delle Giornata Internazionale della Donna appare importante mettere in evidenza figure femminili che non solo si impegnano quotidianamente per i diritti delle donne e di tutte le persone con disabilità, ma offrono anche il loro fattivo contributo alla comunità in cui vivono e alla società civile per il bene di tutti. Per questo motivo riteniamo importante far conoscere il video che l’Unione Europea dei Ciechi ha realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea e che ha proprio l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle possibilità e potenzialità delle donne con disabilità visiva. Il video in lingua inglese si intitola “The roads that lead to the top” (Le strade che portano al vertice) e raccoglie le testimonianze di 10 donne cieche e ipovedenti di diversi paesi europei che raccontano in breve quali sono state le difficoltà che hanno incontrato e le strategie che hanno adottato per raggiungere le posizioni di responsabilità che occupano oggi.
Queste donne sono Metka Pavši?, 48 anni, della Slovenia, che lavora come assistente sociale; Ellen Koudigs, 46 anni, olandese, Responsabile delle strategie politiche presso l’Istituto Nazionale della Sanità e dell’Ambiente; Unn Ljoner Hagen, 56 anni, norvegese, Presidente dell’Associazione Norvegese dei Ciechi; Tytti Matsinen, 30 anni, dalla Finlandia, una laurea in ingegneria civile e un lavoro come consulente sui diritti umani per una delle principali agenzie di cooperazione allo sviluppo della Finlandia; la montenegrina Zana ?a?i?, 48 anni, Presidente dell’Unione dei Ciechi del Montenegro e un lavoro come fisioterapista; due le spagnole, Bárbara Martín Munoz, 42 anni, Responsabile dell’Ufficio Tecnico per gli Affari Europei presso l’Organizzazione Spagnola dei Ciechi ONCE che dall’ottobre 2015 ricopre anche la carica di secondo Vicepresidente dell’Unione Europea dei Ciechi e Virginia Carcedo, Amministratore delegato di INSERTA Employment, un ente specializzato nella formazione delle persone con disabilità senza impiego. Non mancano certamente le donne italiane, ben tre, che hanno raccontato la loro storia di superamento delle barriere, queste sono (in rigoroso ordine alfabetico): Stefania Leone, 49 anni, ingegnere informatico presso un’azienda italiana leader nel settore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione; Luciana Loprete, 51 anni, impiegata presso il Consiglio Regionale della Calabria e Presidente per lungo tempo della Sezione Territoriale UICI di Catanzaro e Paula Morandi, vissuta per un lungo tempo negli Stati Uniti, insegnante di inglese, traduttrice e scrittrice.
A conclusione delle loro testimonianze, è stato chiesto a queste donne di affidare alla telecamera che le riprendeva i loro suggerimenti. Il risultato è stato un insieme di consigli provenienti dalle esperienze personali delle intervistate che sono una risorsa per le donne più giovani, ancora alla ricerca di una loro affermazione e forse piene di dubbi sul proprio valore e sulle proprie capacità.
Ellen Koudigs: “Il mio messaggio per le donne cieche e ipovedenti è di andare avanti e di pensare positivo. Bisogna essere flessibili, positive e far sì che la nostra disabilità ci aiuti a raggiungere i nostri obiettivi”.
Tytti Matsinen: “Bisogna credere in noi stesse. Bisogna continuare a provare e bisogna sfidare gli altri. Devi dimostrare agli altri che sei abile, capace e che la disabilità non è quello che conta”.
Zana ?a?i?: “Le donne che vogliono impegnarsi devono avere una forte volontà, essere impavide, avere una visione, una missione, una strategia. Questo ti permetterà di essere efficace nel tuo lavoro e il tuo operato sarà apprezzato e utile.
Metka Pavši?: “Ho imparato ad accettare la vita così com’ è, con tutte le sue difficoltà, ma allo stesso tempo valorizzando i momenti di bellezza e di gioia. Quando mi trovo in difficoltà, ricordo le parole del nostro poeta Tone Pav?ek: “Se provando a fare quello che ti piace fallisci la prima e la seconda volta, riprova, e poi ancora una volta e nuovamente”.
Unn Ljoner Hagen: “Il mio consiglio è di accettare le sfide, c’è un proverbio che dice che se vuoi competere con gli uomini devi assicurarti di essere sempre la migliore. Devi essere sempre un po’ meglio di loro, essere un pochino più informata dei tuoi colleghi uomini”.
Barbara Martín Munoz: “Dimostra al mondo che le donne sono capaci, che le donne con disabilità possono andare ovunque vogliano e possono lavorare dovunque vogliano. Ci sono molte donne che in questo hanno dimostrato grande coraggio, dando la loro vita per dimostrare che un mondo migliore è possibile”.
Virginia Carcedo: “Siate autentiche, sia che si tratti dei vostri pensieri o delle vostre conoscenze e capacità. Trovate gli strumenti più adatti a voi, abbiate fiducia in voi stesse e aiutate le vostre sorelle non vedenti. Impegnatevi a far sì che il mondo sia un posto migliore e più sicuro e non dimenticate quello che Gandhi ha detto: “La forza non scaturisce dalla capacità fisica, ma da una indomabile volontà “.
Stefania Leone: “Per essere considerata come una donna “normale”, anche se cieca, è importante lavorare duramente e studiare molto, così da essere preparata meglio degli altri, restando allo stesso tempo una persona semplice, onesta e forte”.
Luciana Loprete: “Le donne dovrebbero sostenere i valori morali e lottare per quello che vogliono ottenere, anche se a volte i nostri compiti possono sembrarci più grandi di noi, ma alla fine li riusciamo a gestire, essendo quello per cui siamo state create: dare la vita e dare conforto a tutti coloro che lo meritano”.
Paula Morandi: “Quando perdi la vista, la vita, semplicemente, non si ferma. Prosegue, c’è tanto che possiamo fare”.
Il video in lingua inglese è disponibile al link: http://www.euroblind.org/publications-and-resources/guidelines#_Women e su youtube al link: https://www.youtube.com/watch?v=chngGtHBisA

 

EBU – Comunicato stampa: Quanto sarà accessibile l’Europa del futuro per le persone cieche e ipovedenti?

Pubblichiamo la traduzione del Comunicato stampa dell’Unione Europea dei Ciechi del 28 febbraio 2018

L’Unione Europea dei Ciechi pubblica un nuovo documento di sintesi sull’Atto Europeo sull’Accessibilità

Nel 2015 ha preso il via, a Bruxelles, l’iter per una nuova normativa sull’accessibilità. Si tratta dell’Atto Europeo sull’Accessibilità (“European Accessibility Act” – EAA) che mira ad armonizzare i requisiti per l’accessibilità di beni e servizi.
“La proposta di direttiva può rappresentare un enorme passo avanti”, afferma Wolfgang Angermann, Presidente dell’Unione Europea dei Ciechi (EBU). Tuttavia, l’indebolimento della stessa incombe all’orizzonte. Il 1° marzo inizieranno i negoziati inter-istituzionali tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione europea. Questo “trilogo”, che si svolge a porte chiuse, ha già tarpato le ali in precedenza a diverse ambiziose iniziative.
Per dare un contributo al dibattito in sede di Trilogo, l’EBU pubblica oggi un nuovo documento di sintesi sull’Atto Europeo sull’Accessibilità. L’Unione Europea dei Ciechi rappresenta 30 milioni di cittadini europei ciechi e ipovedenti che ogni giorno devono far fronte alla carenza di accessibilità. “Attività quali studiare un testo scolastico, prendere un mezzo di trasporto per andare al lavoro o prenotare una vacanza online spesso rappresentano per noi una sfida insormontabile”, spiega il presidente Angermann. L’EBU fa pertanto appello affinché la futura direttiva abbia un ampio campo di applicazione e chiari criteri funzionali per l’accessibilità. Inoltre, l’EBU chiede regole vincolanti per l’ambiente costruito e una riduzione al minimo delle esenzioni e delle restrizioni sull’applicabilità dell’Atto.
Il documento di sintesi dell’EBU e un’analisi punto per punto delle posizioni di negoziazione (in inglese) sono disponibili online all’indirizzo: http://bit.ly/2oyTEKY

Che cos’è l’EBU
L’Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union – EBU) è un’organizzazione non governativa europea senza scopo di lucro, fondata nel 1984, che promuove gli interessi delle persone cieche e ipovedenti in Europa. Attualmente opera all’interno di una rete di 42 membri nazionali, tra cui organizzazioni provenienti da 27 Stati membri dell’Unione Europea, paesi candidati e altri importanti paesi dell’Europa geografica.
La campagna dell’EBU sull’Atto Europeo sull’Accessibilità è coordinata dalla Federazione Tedesca dei Ciechi e degli Ipovedenti (DBSV)
Contatto stampa presso l’EBU: ebu@euroblind.org; Tel.: +33 1 47 05 38 20
Contatto stampa presso DBSV (Benedikt van den Boom; E- Mail: b.vandenboom@dbsv.org; Telefono: +49 30 28 53 87 120)

Il Parlamento Europeo vota a favore della ratifica del Trattato di Marrakech

Il 18 gennaio 2018, con 597 voti a favore, 8 contrari e 25 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla ratifica da parte dell’Unione europea del “Trattato di Marrakech volto ad agevolare l’accesso alle opere pubblicate, per le persone cieche, ipovedenti o con altre difficoltà di lettura di testi a stampa”. (http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=TA&reference=P8-TA-2018-0016&format=XML&language=IT)

L’Unione Europea dei Ciechi (EBU) ha accolto con estremo favore il risultato del voto che segna un importante traguardo di una delle sue più impegnative campagne.

Bisognerà ora attendere il deposito dello strumento presso l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI/WIPO), prima che nell’elenco delle ratifiche sia inserita quella dell’Unione europea. Il Trattato di Marrakech renderà allora possibile anche per gli Stati Membri dell’UE il libero scambio internazionale non commerciale, con gli altri paesi firmatari, di materiale librario protetto dal diritto d’autore in formati accessibili, quali Braille, audio e digitale.

È opportuno ricordare che un passo fondamentale della procedura di adesione al Trattato di Marrakech è il recepimento a livello nazionale della Direttiva UE 2017/1564, che dovrà avvenire entro l’11 ottobre 2018 nei diversi Stati Membri.

L’EBU sollecita le organizzazioni nazionali delle persone con disabilità visiva ad adoperarsi affinché tale recepimento rispetti appieno lo spirito del Trattato. In particolare, è essenziale che sia evitato l’inserimento nella relativa legge nazionale di “sistemi di indennizzo relativi agli utilizzi consentiti delle opere o di altro materiale”, sui quali la decisione è demandata ai singoli Stati Membri.

 

Annunci di selezione per due figure professionali impegnate presso l’Unione Mondiale dei Ciechi e l’Unione Europea dei Ciechi

Si riportano di seguito due annunci di selezione di candidati per le figure professionali di

Consulente per le politiche relative ai diritti umani dell’Unione Mondiale dei Ciechi
Responsabile delle campagne di sensibilizzazione dell’Unione Europea dei Ciechi

I candidati per la figura ricercata dall’Unione Mondiale dei Ciechi dovranno avere, tra gli altri requisiti, un’ottima conoscenza della lingua inglese scritta e orale insieme a una buona conoscenza di almeno un’altra lingua tra francese e spagnolo e la conoscenza dei principali documenti che trattano di diritti umani delle persone con disabilità, come la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e il Trattato di Marrakech. Il Consulente potrà lavorare dal proprio domicilio con contratto full-time per un anno, ma con possibilità di rinnovo. Per ulteriori informazioni e conoscere la lista completa dei requisiti si prega di fare riferimento all’allegato n. 1 che si riporta in calce. La scadenza per l’invio delle candidature è il 20 gennaio 2018.

L’Unione Europea dei Ciechi offre per la figura professionale ricercata un contratto di lavoro a tempo indeterminato, preferibilmente con sede lavorativa a Parigi (Francia), anche se è possibile proporre di lavorare da casa. Tra gli altri requisiti, sono richiesti un’ottima conoscenza della lingua inglese (mentre la buona conoscenza della lingua francese è un fattore preferenziale), almeno 5 anni di esperienza lavorativa retribuita nel settore delle campagne di sensibilizzazione, essersi occupati di diritti umani e disabilità. Per ulteriori informazioni e conoscere la lista completa dei requisiti si prega di consultare l’allegato n. 2 che si riporta in calce. La scadenza per l’invio delle candidature è il 31 gennaio 2018.

Allegato 1

CAREER OPPORTUNITY

 

The World Blind Union (WBU) is a non-political, non-religious, non-governmental and non-profit-making organization, representing over 250 million blind and partially sighted persons in 190 member countries. It is the internationally recognized organization speaking on behalf of blind and partially sighted persons at the international level. Visit www.worldblindunion.org

 

APPLICATION DEADLINE: January 20, 2018

ANTICIPATED START DATE: March 1, 2018

JOB TITLE: Human Rights Policy Advisor

TERM: Full-time, One Year Contract with possibility for renewal

LOCATION:
To be determined; preference for location in a developing country in partnership with WBU member organization or home-based

REPORTING:
The Human Rights Policy Advisor reports directly to the CEO World Blind Union, with secondary day-to-day reporting to the Manager of the host partner (if applicable)

SUMMARY OF POSITION:
The Human Rights Policy Advisor will support the World Blind Union at all levels in carrying out its representation role on behalf of blind and partially sighted persons worldwide.

ESSENTIAL DUTIES entail (but not limited to):
Analyzing and interpreting international instruments of importance to WBU and blind and partially sighted persons, including but not limited to:
UNCRPD
Sustainable Development Goals (SDG’s)
Marrakesh Treaty
Prevention of Blindness Action Plan
CEDAW
CRC
UNOHCHR including Universal Periodic Review
Assisting WBU at international and regional levels to develop and implement strategies and action plans regarding these instruments for the benefit of members at the grassroots level.
Development of tools and resources to enhance member engagement and support them in their implementation strategies
Provide analysis and strategic advice on emerging international processes, instruments, priorities such as, for example:
Disaster risk reduction
Situation of refugees
SDG’s implementation and Monitoring
Financing for Development
Other emerging issues as they arise
Provide support as expert advisor to WBU and its members on issues related to UN advocacy and representation
Development and utilization of a variety of communications and training information, tools and resources through the utilization of technology and other methodologies to support our human rights and advocacy strategies and implementation. Such tools might include:
Website
Newsletter articles
Webinars
Social media channels, such as Twitter, blogs, etc.
Training programs (such as BRIDGE training, online training, etc.)
Developing a community of practice at regional level
Liaise with other international partners as appropriate to facilitate and strengthen WBU’s representation work. In particular, these liaisons include International Disability Alliance, CBM Advocacy Coordinators, Vision Alliance members

QUALIFICATIONS: (EDUCATION, TRAINING, EXPERIENCE)
Post-secondary education in a related field
Experience in the areas of human rights, advocacy and disability rights
International experience a strong asset
Excellent written and oral communications in English essential as well as additional language ability, in particular French and/or Spanish
Well developed interpersonal and communications skills
Superior analysis and writing skills
Proficient in the use of Microsoft Office software, and social media
Fundraising skills
Available for occasional international travel
Personal knowledge of blindness or low vision a definite asset

SALARY RANGE: Approximately $40,000 USD, commensurate with experience

CLOSING DATE FOR APPLICATIONS: 20 January 2018

PLEASE SEND YOUR APPLICATION (in English and in MS Word format only) VIA EMAIL TO:

Dr. Penny Hartin
Chief Executive Officer
World Blind Union
penny.hartin@wbu.ngo

 

Allegato 2

CAREER OPPORTUNITY

The European Blind Union (EBU) is a non-governmental, non-profit making European organisation founded in 1984. It is one of the six regional bodies of the World Blind Union. It protects and promotes the interests of blind and partially sighted people in Europe. It currently operates within a network of national organisations of the visually impaired in 42 European countries – www.euroblind.org

APPLICATION DEADLINE: 31 January 2018

ANTICIPATED START DATE: 1 March 2018

JOB TITLE: Head of EBU Campaigning

JOB SECTOR: Civil society

TERM: Permanent

LOCATION: Paris, France; other arrangements like home-based work are open for discussion.

REPORTING: The Head of EBU Campaigning reports directly to the EBU Commission for Liaising with the EU Chair and to the EBU Executive Director.

SALARY RANGE: €39000 to €43000 yearly gross (including 13th month), commensurate with job experience; + lunch vouchers and complementary health insurance.

CONTEXT: The European Blind Union (EBU) and its network of 42 national members work to protect and promote the rights of blind and partially sighted citizens in Europe. EBU is developing its campaigning activity and is recruiting a person with confirmed skills to coordinate and lead on EBU’s campaigns.

SUMMARY OF POSITION: The Head of EBU Campaigning will pro-actively coordinate EBU’s campaigning activity – mostly at the EU level – and will lead a number of specific campaigns to be determined.

ESSENTIAL DUTIES entailed (but not limited to):
1/ Coordinating EBU’s campaigning
* Collecting and centralizing information on ongoing campaigns (status, developments, etc.) through direct and permanent contact with the campaign leaders
* Informing the EBU Board, the national members, partners and other stakeholders
* Developing the campaigning potential of EBU and ensuring more active involvement of its members
* Improving EBU national members’ campaigning skills

2/ Leading specific EBU campaigns:
* Collecting data and good practices from EBU national members and any other relevant sources of information
* Drafting policy papers on key issues, including responses to EC consultations
* Coordinating EBU national members’ contributions (responses to EC consultations) and participation in lobbying activities
* Providing lobbying material (briefings, model letters to MEPs, etc) to EBU national members
* Liaising with the EU institutions
* Networking with EBU stakeholders
* Attending policy-making meetings, mostly in Brussels and Strasburg

3/ eCampaigning and Public relations
* Ensuring the coordination of EBU’s eCampaigning, including the overall management of EBU’s Twitter account
* Attending awareness-raising events
* Liaising with the media

PROFILE AND SKILLS
* Post-secondary education in campaigning or in a related field
* Experience in the areas of human rights, advocacy and disability rights
* European experience a strong asset
* Excellent oral and written communications skills in English
* Good command of French and of other languages is definitely an asset
* Excellent command of social media
* Excellent knowledge of the EU institutions and of the European decision-making processes
* At least 5 years paid campaigning experience
* Open minded and pro-active

Willing to join our organization and help change the lives of millions of blind and partially sighted persons? Send your CV (Europass appreciated) and cover letter in English to eburecruitement@euroblind.org by 31 January 2018.

 

 

L’Unione Europea dei Ciechi conferisce il premio Arne Husveg al Presidente onorario UICI,       Tommaso Daniele, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Sono particolarmente lieto di comunicarvi che al nostro Presidente Onorario Tommaso Daniele è stato conferito dall’Unione Europea dei Ciechi il premio Arne Husveg, quale riconoscimento per i tanti anni da lui dedicati alla “causa” dei ciechi e degli ipovedenti di tutta Europa.

Mi è gradito trasmettervi, qui di seguito, il resoconto sulla cerimonia di premiazione tenutasi a Cipro lo scorso 21 ottobre, alla quale personalmente non ho potuto intervenire con mio grande dispiacere.
«Il 21 ottobre 2017 a Larnaca, Cipro, Tommaso Daniele, Presidente Nazionale Onorario dell’Unione, ha ricevuto la medaglia d’oro del premio “Arne Husveg”, consegnata dal Presidente dell’Unione Europea dei Ciechi, European Blind Union (EBU), Wolfgang Angermann.

Il riconoscimento, istituito nel 2005 e intitolato ad Arne Husveg, attivista e leader norvegese co-fondatore e presidente dell’EBU per due mandati, scomparso nel 2004, viene attribuito ogni quattro anni a coloro che si sono particolarmente distinti per l’impegno e il lavoro svolto nell’EBU in favore della “causa” dei ciechi e degli ipovedenti.

La cerimonia di questa quarta edizione del premio si è svolta nel corso di una cena di gala, alla presenza di Christakis Nicolaides, Presidente dell’Organizzazione Pancipriota dei Ciechi, e dei componenti del Direttivo EBU, di cui si teneva a Larnaca una riunione, i quali hanno accolto con grande calore il ostro caro Tommaso, accompagnato dalle sue due figlie Angela e Marcella.
Il prof. Daniele, il quale nel pomeriggio aveva assistito come osservatore a una di quelle riunioni che per tanti anni lo avevano visto come protagonista, ha potuto ascoltare nel corso della cerimonia le parole di elogio del presidente Angermann e le congratulazioni e le testimonianze di affetto di diversi ex colleghi, tra i quali i due vicepresidenti dell’EBU, Alexander Neumyvakin e Bárbara Martín Muñoz.

Nel suo discorso, il prof. Daniele ha ricordato Arne Husveg e si è congratulato con Birgitta Blokland, anch’ella insignita del premio, la quale purtroppo per gravi motivi familiari non ha potuto essere presente a Larnaca. Il Presidente onorario, dopo aver ripercorso i punti salienti della propria esperienza nell’EBU, ha dedicato il premio a sua moglie Franca, ha ringraziato in particolare le rappresentanti della ONCE che lo avevano candidato al premio e ha espresso la sua profonda gratitudine al Presidente UICI Mario Barbuto -purtroppo costretto, per motivi di salute, a rimanere in Italia- per avergli messo a disposizione tutto l’aiuto possibile al fine di agevolare la sua partecipazione all’evento.
“Essere qui è stato per me non solo come un tuffo nel passato, ma anche l’occasione per rendermi conto che l’EBU è ancora in piena forma con le sue molte attività ed efficaci interventi ”, ha dichiarato il prof. Daniele augurando sempre maggiore successo a quanti continuano a lavorare per la promozione dei diritti delle persone con disabilità visiva.»

 

Consultazione europea sulle carte d’identità – scadenza 5 dicembre 2017

La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulle carte d’identità utilizzate in Europa e il Forum Europeo della Disabilità ha sottolineato l’importanza che gli individui con disabilità visiva e le organizzazioni che li rappresentano sfruttino questa occasione per attirare l’attenzione della Commissione sulle caratteristiche di accessibilità di cui dovrebbero essere dotati questi documenti.

Il questionario relativo alla Consultazione è accessibile ed è disponibile anche in italiano. Ecco i link alla versione italiana e inglese: https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/910c7bf5-0606-489d-88f6-5da8fed73052?draftid=72518da5-206c-48a7-9e59-c5a41af131be&surveylanguage=IT (italiano)
https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/910c7bf5-0606-489d-88f6-5da8fed73052?draftid=72518da5-206c-48a7-9e59-c5a41af131be&surveylanguage=EN (inglese)
È importante che il tema dell’accessibilità delle carte d’identità venga posto in luce dal numero più alto possibile di questionari compilati e a tal fine vorrei chiedere a tutti gli interessati di rispondere alla consultazione fornendo alcuni suggerimenti sulle caratteristiche di accessibilità che si ritengono utili per le carte di identità. L’elenco che segue non è esauriente, ma tali caratteristiche possono comprendere:

Ottimizzazione della leggibilità delle informazioni scritte attraverso l’adozione di caratteri tipografici “sans serif” di dimensioni il più possibile grandi, utilizzo di un buon contrasto cromatico
Elementi tattili distinguibili sulla carta (per poter distinguere la parte davanti dal retro e per poter inserire la carta correttamente nei lettori di carte)
Braille: almeno le iniziali del nome e cognome e/o l’acronimo “ID” (identity card) o “CI” (carta d’identità) o, come sulle nostre tessere sanitarie, parte del codice fiscale in Braille
Tutte le informazioni incluse nella carta d‘identità (comprese quelle contenute nella banda magnetica/chip) dovrebbero essere fornite in formato accessibile ai cittadini al momento dell’emissione della carta.

È possibile rispondere alla consultazione fino al 5 dicembre 2017.