Sintesi dei lavori della Commissione Relazioni Internazionali del 13 aprile 2016

Il 13 aprile 2016 dalle ore 14.30 alle ore 16.00 si è riunita in audioconferenza presso i locali della Presidenza Nazionale in via Borgognona 38, III° piano, la Commissione Relazioni Internazionali. Erano presenti Francesca Sbianchi (coordinatore), Vanessa Cascio, Rodolfo Cattani, Christoph Damm, Manuela Esposito (segretaria di commissione) e Clara Ori (tirocinante).
La riunione è iniziata esaminando alcuni punti della relazione programmatica 2016. Per l’educazione e la formazione l’UICI sta realizzando attività di sensibilizzazione politica per la ratifica del Trattato di Marrakech, nello specifico, l’organizzazione dell’incontro istituzionale del 20 giugno presso la Camera dei Deputati e la realizzazione di un video in cooperazione con l’Unione Mondiale dei Ciechi. E’ stata inoltre fatta menzione dei punti della Relazione programmatica relativi ai seguenti settori: tecnologie e accessibilità (sviluppo di prodotti con funzioni audio e display digitali acccessibili), politiche giovanili e per gli anziani (maggiore assistenza durante gli scambi culturali e di studio, continuazione del progetto VISAL) e euro-progettazione.
Si prosegue con la descrizione dei cinque progetti dell’EBU a cui l’UICI aderirà e sulle modalità di lavoro (Skype, email, Twitter). Il progetto 1, con referente Clara Ori, riguarda l’importanza dell’insegnamento del Braille per le persone con disabilità visive. Il progetto 4, con referenti Stefano Tortini e Vanessa Cascio, riguarda l’accesso delle persone cieche e ipovedenti al mercato del lavoro. I progetti 5 e 7, con referenti Christoph Damm e Nunziante Esposito, promuovono la messa a punto della Direttiva Europea sull’Accessibilità dei Siti Web Pubblici e dell’Atto Europeo sull’Accessibilità. Il progetto 8, con referente Matteo Salandri, ha l’obiettivo di fare pressione per ottenere una normativa mondiale che garantisca la presenza di segnali acustici sulle auto ibride ed elettriche.
Francesca Sbianchi riferisce della trasformazione in reti delle commissioni dell’EBU, ad eccezione di quella per il Collegamento con le Istituzioni UE, di cui Rodolfo Cattani è il Presidente, e quella sullo Sviluppo, che vengono mantenute. Sono candidati per l’Unione: Christoph Damm per la Rete sull’accesso all’informazione e alle tecnologie, Antonio Quatraro e Raffaele Iosa per la Rete per l’accesso alla cultura e all’educazione, Angela Pimpinella per le Reti relative ai sordociechi e alle pluridisabilità, Francesca Sbianchi per la Rete sui diritti, Matteo Salandri per la Rete sicurezza stradale e accesso ai trasporti.
Argomento di grande rilievo durante la riunione è stato la partecipazione dell’UICI in vari progetti europei. La Direzione ha autorizzato la Commissione a coordinare uno scambio internazionale giovanile dedicato alle attività sportive accessibili alle persone cieche e ipovedenti. Per l’UICI sarebbe una grande novità, per la prima volta ente coordinatore e non solamente partner. Lo scambio, se approvato dall’Agenzia Nazionale Giovani che gestisce il programma Erasmus+, si terrebbe a Tirrenia (PI) dal 13 al 20 settembre, e oltre ai giovani italiani prevede la partecipazione di persone vedenti e non vedenti selezionate dalle associazioni di ciechi in Finlandia e a Cipro. Molti sono gli esperti che si sono resi disponibili a fornire un importante supporto all’organizzazione delle attività di questo scambio. Il budget approvato dalla Direzione Nazionale per il progetto è di 4500 euro. Si proverà inoltre a ottenere finanziamenti da altri enti.
L’UICI ha aderito ad un altro progetto giovanile europeo “Beyond the Horizon”, che avrà come realizzazione uno scambio giovanile in Polonia. Inoltre, come negli anni precedenti, l’Italia partecipa al Campus Internazionale per la Comunicazione e l’Informatica (ICC) e si appresta a inviare un gruppo di ragazzi italiani. Quest’anno è stata scelta come coordinatrice nazionale Sara Kobal, ragazza non vedente che ha partecipato a varie edizioni dello scambio.
L’Ufficio Relazioni Internazionali ha redatto un comunicato riguardante il secondo seminario “Youth employability” dell’EBU, con formatrice Vanessa Cascio.
Altre attività di interesse sono state la gestione delle candidature italiane per la borsa di studio per il corso di lingua inglese in Spagna organizzato dall’associazione spagnola ONCE e il concorso EBU/ONKYO per i temi sul Braille. Francesca Sbianchi fa sapere che Roobi Roobi, italiana di origine pachistana e vincitrice del primo premio EBU/ONKYO tre anni fa, ha ricevuto la nomina di Membro Onorario del Club Italiano del Braille.
Si informa, infine, che l’Unione si è iscritta all’EGDF (Federazione Europea Cani Guida) e che due delegati hanno partecipato alla Conferenza EGDF tenutasi a Lubiana (Slovenia) nei giorni 14 – 15 aprile 2016.
La riunione si conclude con l’auspicio di Rodolfo Cattani affinché la Commissione per le Relazioni Internazionali continui in questa direzione per fronteggiare le sfide poste dalla politica nazionale e internazionale.

Insieme verso un orizzonte più ampio, di Patrizia Cegna

Autore: Patrizia Cegna

Promuovere spirito di solidarietà, inclusione, tolleranza, sport e stile di vita sano, accrescere la conoscenza dei problemi con cui i giovani non vedenti e le persone con disabilità in generale si confrontano quotidianamente, in poche parole, ampliare i propri orizzonti: questo è quanto si propone lo scambio giovanile “Beyond the horizon” che si svolgerà dal 9 al 17 settembre a Poronin, sui Monti Tatra, a circa 100 km da Cracovia, con la partecipazione di giovani polacchi, belgi, croati e italiani. Il gruppo italiano sarà guidato da Maria Clara Ori, la quale prenderà anche parte, dall’8 al 10 agosto, alla visita organizzativa per mettere a punto, insieme con i coordinatori polacchi e i rappresentanti degli altri gruppi nazionali, i dettagli del programma. Sicuramente non mancheranno scambi di opinioni e condivisione di esperienze, attività artistiche, attività sportive di squadra e serate interculturali: un’ottima occasione per i ragazzi ciechi, ipovedenti e vedenti, selezionati dalla nostra Unione, che condivideranno questa esperienza interessante e formativa.

A Dresda i ragazzi italiani imparano l’uso delle TIC e incontrano il mondo, di Manuela Esposito

Autore: Manuela Esposito

È ormai tradizione consolidata la partecipazione dell’Unione al Campus Internazionale sulla Comunicazione e l’Informatica per giovani non vedenti ICC. Nel 2016 questo importante evento si tiene a Dresda (Germania) dal 25 luglio al 3 agosto e il gruppo di ragazzi ciechi e ipovedenti selezionato dalla nostra Unione, dopo un arrivo un po’ movimentato per un cambiamento di volo non preventivato, è entrato nel vivo del campus, durante il quale i giovani parteciperanno a numerosissimi workshop che trattano di argomenti molto diversificati, alcuni più tecnico-scientifici e altri più concentrati sugli hobby, sull’autonomia e sulla socializzazione, come per esempio: creazione di documenti doc e pdf accessibili, notazione matematica accessibile, uso di screen-reader open source, traduzione di software, ma anche astronomia, scacchi, slackline, ovvero equilibrio su corda tesa a poca distanza dal suolo, pronto soccorso, cura della persona, messa a fuoco delle proprie capacità e ambizioni, viaggiare in autonomia, etc. Un programma di attività formative e ricreative densissimo che sicuramente rappresenterà un’esperienza molto intensa per i nostri ragazzi. – Anche quest’anno ICC si conferma unico e molto stimolante – ci ha detto da Dresda Sara Kobal, la coordinatrice del gruppo italiano di quest’anno ed ex-partecipante lei stessa – Con la partecipazione di ragazzi da così tanti paesi europei e perfino di un gruppo dal Giappone, ICC è una bella esperienza di crescita per me e per i ragazzi ed è una ottima occasione di incontro e di scambio tra culture, un’esperienza che costruisce ponti tra religioni e modi di vedere diversi, cosa mai stata più importante di ora.

Video sull’ipovisione dell’Unione Europea dei Ciechi

Informiamo che l’Unione Europea dei Ciechi (EBU) sta cercando persone interessate a inviare un proprio breve video sull’ipovisione. I contributi ricevuti verranno selezionati e una parte di loro sarà inserita nel video che verrà messo a punto dall’EBU stessa per una campagna di sensibilizzazione sui suoi standard nel settore dei servizi per l’ipovisione
(http://www.euroblind.org/media/ebu-media/EBU-brochure-MINIMUM-STANDARDS-for-LOw-VISION-SERVICES-IN-EUROPE.pdf). L’invito è rivolto a persone di qualsiasi età e con qualsiasi grado di ipovisione.  Gli interessati dovranno inviare all’EBU un filmato di cinque minuti in cui si presentano e spiegano qual è la loro esperienza di vita con l’ipovisione e quali sono per loro le questioni più importanti relative alla loro disabilità visiva. Il video dovrebbe essere girato preferibilmente in lingua inglese o almeno essere accompagnato da una traduzione in questa lingua.
Linee guida, istruzioni e scadenze più precise verranno inviate nell’ “info pack”  che  riceveranno le persone che si saranno iscritte nella lista di  coloro che invieranno il proprio video contattando in lingua inglese o francese Romain Ferretti, Responsabile dei progetti europei dell’EBU all’email: ebuprojects@euroblind.org.
Per ulteriori informazioni si prega di leggere l’annuncio dell’EBU in lingua inglese riportato di seguito

EBU
The voice of blind and partially sighted people in Europe
EBU awareness raising video project 2016 Second announcement and preliminary instructions

Paris, 29 June 2016
A week ago, EBU announced the launch of an exciting project in which you can play an important role:

A video with a focus on, in this occasion, low vision. The aim of the video is to raise awareness and to promote the implementation of the EBU standards for low vision services in Europe.

The video will contain small portraits made by partially sighted people in which they share their experience and priority issues in relation to low vision.
And, you can be one of them: EBU invites persons with different degrees of low vision, of all ages and both genders in the 44 member countries, to participate with a short video recording.
This is in short how it works:
If you have low vision, and are interested in taking part in this project, the first step is to register by sending an email to Romain Ferretti, EBU project officer at ebuprojects@euroblind.org
Please do this as soon as possible, to ensure you will have ample time to work on your video portrait. Timely registration also provides us with an indication on how many participants to expect.
Within a week after registering, you´ll receive a pack with all the information and guidelines you need to plan, prepare, record and send in your five minute video.
You can use a smart-phone or tablet, or any other digital camera, with the highest possible resolution (more details in the info-pack)
The content of your recording would include: 1.What form of low vision you have, and what this means in practice. 2. Whether or not you had access to specific low vision services and support, and what this implies. 3. a call or message (more details in the info-pack).
You can access the EBU standards for low vision services in Europe by clicking on this link: EBU standards
Preferably, record in English, but if that is no possible option for you, then it may be done in your national language. Do keep in mind that in that case, an English translation should be sent together with your video (details in info-pack)

Your video portrait should reach EBU as soon as ready, if possible by August, but no later than 1 September, 2016. We will be sending regular reminders.
A selection from the contributions will then be edited into the final EBU low vision awareness raising video. The date for the official launch will be announced in October.

For further information and registration, you can contact Romain Ferretti at ebuprojects@euroblind.org

Please share this info & call for contributions to the EBU awareness raising video project immediately, since holidays are fast approaching for most people.

We look very much forward to hearing from you!

Birgitta J. Blokland
Coordinator EBU LV awareness raising video project 2016

Il Trattato di Marrakech raggiunge le 20 ratifiche necessarie per entrare in vigore

Toronto, 30 giugno 2016 – Oggi è una giornata storica perché il Canada è il 20° paese ad aver ratificato il Trattato di Marrakech (il nome completo è “Trattato di Marrakech volto a facilitare l’accesso alle opere pubblicate per le persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa”). I 20 paesi che hanno ratificato il Trattato potranno godere dei benefici in esso sanciti, che hanno lo scopo di estendere alle persone con difficoltà di lettura di testi a stampa lo stesso accesso all’informazione di cui già godono le altre persone.

“Questa è un’altra giornata storica per il nostro movimento,” ha commentato Arnt Holte, Presidente dell’Unione Mondiale dei Ciechi (WBU) e ha aggiunto: “Era stata una grande vittoria l’aver ottenuto un trattato che assicura libri accessibili alle persone cieche e con difficoltà di lettura di testi a stampa, ma la reale vittoria è stata raggiunta oggi – quando il Canada è diventato il 20° paese a ratificare il Trattato di Marrakech.

Il trattato entrerà in vigore tra 3 mesi, il 30 settembre, e da quel giorno milioni di persone cieche e ipovedenti potranno accedere a materiali didattici e ad altri testi a stampa, cosa che consentirà loro di dare un contributo più significativo alla società.”

In collaborazione con l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI), la WBU ha condotto la campagna internazionale volta a ottenere la realizzazione di un trattato che ponesse fine alla “carestia di libri” nel mondo, ovvero al fenomeno per il quale è disponibile in formato accessibile meno del 10% dei materiali pubblicati e, spesso, meno dell’1% nei paesi in via di sviluppo. Il grande successo di oggi è un momento importante da celebrare da parte della WBU e dei suoi partner.

“Dopo tanti anni di duro lavoro da parte di innumerevoli persone appartenenti alla comunità dei non vedenti e a partner di vari settori, siamo ora all’inizio di una nuova fase del nostro lavoro” ha detto Maryanne Diamond, responsabile della campagna “Diritto alla Lettura” della WBU e personaggio di spicco nella lotta per ottenere il Trattato di Marrakech.

Tuttavia, c’è ancora molto da lavorare per porre fine alla carestia di libri. “Mentre festeggiamo e guardiamo al futuro, non possiamo dimenticare che la ratifica a livello mondiale è ancora molto lontana,” ha affermato la Diamond, aggiungendo poi: “Dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme per far sì che il trattato venga attuato e possa essere utile alle persone cieche e con difficoltà di lettura di testi a stampa in qualunque parte del mondo esse vivano.”

La WBU fa appello a ogni singolo paese affinché ratifichi il trattato e quindi attui efficacemente le disposizioni per la produzione e la condivisione tra paesi di opere accessibili al fine di raggiungere l’obiettivo generale del trattato: promuovere i diritti umani delle persone con difficoltà di lettura di testi a stampa incoraggiando il loro accesso all’informazione.

Per saperne di più sul Trattato di Marrakech, su come esso contribuirà a porre fine alla carestia di libri, sulla campagna di ratifica e di attuazione e su cosa puoi fare tu per incoraggiare il governo a promuovere la ratifica del trattato, visita la nostra pagina: http://www.worldblindunion.org/English/our-work/our-priorities/Pages/right-2-read-campaign.aspx

L’Unione Mondiale dei Ciechi (WBU) è l’organizzazione che rappresenta a livello mondiale circa 285 milioni di persone cieche e ipovedenti. I suoi membri si trovano in più 190 paesi e sono organizzazioni gestite da persone non vedenti che difendono i propri diritti e interessi, organizzazioni che forniscono servizi a queste persone, ma anche organizzazioni internazionali che lavorano nel campo della disabilità visiva. Visitate il nostro sito internet www.wbu.ngo.

Per ulteriori informazioni prego contattare:
Unione Mondiale dei Ciechi (WBU)
Caitlin Reid, Coordinatore della comunicazione
Caitlin.Reid@wbu.ngo

Scambio giovanile internazionale in Polonia “Beyond the Horizon”  sull’inclusione, la solidarietà e lo sport per giovani vedenti e non vedenti, 9-17 settembre 2016

Informiamo che l’UICI ha aderito, nel quadro del programma europeo ERASMUS+,  al progetto “Beyond the Horizon”, che prevede l’organizzazione di uno scambio internazionale giovanile finalizzato a:

accrescere la conoscenza dei problemi con cui i giovani non vedenti e le persone con disabilità in generale si confrontano quotidianamente
promuovere lo sport e uno stile di vita sano
promuovere lo spirito di solidarietà, l’inclusione e la tolleranza

Risultato del progetto sarà la messa a punto di idee per alcuni eventi sportivi locali e per una campagna di sensibilizzazione sull’inclusione. Lo scambio coinvolgerà ragazzi e ragazze italiani, belgi, polacchi e croati e si terrà a Poronin, sui Monti Tatra, a circa 100 km da Cracovia (Polonia) dal 9 al 17 settembre 2016. Possono candidarsi per lo scambio ragazzi e ragazze vedenti e non vedenti tra i 17 e i 25 anni. I partecipanti dovranno essere in possesso di una buona conoscenza della lingua inglese ed essere disponibili a prendere parte attiva a tutte le attività dello scambio e alla diffusione dei risultati del progetto dopo la conclusione dell’incontro. Per candidarsi sarà necessario compilare la scheda allegata e rinviarla, entro mercoledì 6 luglio 2016, all’Ufficio Relazioni Internazionali della Presidenza Nazionale all’email inter@uiciechi.it. Eventuali candidature ricevute dopo la data succitata verranno tenute in conto in caso ci siano  ancora posti disponibili.

I costi di vitto e alloggio saranno coperti dagli organizzatori polacchi ed è previsto un rimborso fino a un tetto di EUR 170 per il volo in classe economica di ciascun partecipante. Rimarranno a carico dei partecipanti le altre eventuali spese di viaggio, compresi circa 20 euro per il transfer,  che sarà predisposto dagli organizzatori, dall’aeroporto di Cracovia al luogo dello scambio e ritorno.
Per maggiori informazioni si prega di leggere l’”info pack” e il programma in lingua inglese allegati. L’Ufficio Relazioni Internazionali resta a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento (tel. 0669988388).

Il Camerun e l’Italia ora saranno più vicini, di Antonio Francesco D’Alema

Autore: Antonio Francesco D’Alema

Nella mattinata del 27 maggio scorso si è svolto presso l’Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza” di Bologna l’incontro tra il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto e Coco Bertin Mowa, Presidente di un’associazione camerunense che potremmo, a buon titolo, definire l’omologa della UICI italiana. L’acronimo dell’associazione di cui si parla è CJARC e sta per “ Club des Jeunes Aveugles Rehabilités du Cameroun” che tradotto dal francese suonerebbe più o meno come “Associazione dei giovani ciechi riabilitati del Camerun”.
Ma facciamo un paio di passi indietro per risalire alla genesi di questo incontro che è il frutto di una serie di relazioni intessute dalla sezione ferrarese della UICI con i rappresentanti dell’associazione africana per il tramite di un cittadino camerunense residente a Ferrara .
Come si arriva quindi all’incontro tra queste due realtà associative che sono così fisicamente distanti eppure così vicine nei loro obiettivi e nel loro operato?
Nei primi mesi del 2016 Vincent Mouafo che vive nella città estense da più di 12 anni si avvicina all’Unione locale proprio con l’intento di fare da ponte tra il Presidente del CJARC Coco Bertin Mowa e l’associazione ferrarese, anche in vista di un futuro incontro essendo per altro già in programma una tappa in Italia nell’ambito di un tour mondiale dello stesso. In questa circostanza i rappresentanti della UICI di Ferrara e specificamente la Presidente Alessandra Mambelli e il consigliere delegato Renzo Rimessi, accogliendo con entusiasmo l’ospite e le sue nobili intenzioni, dimostrano interesse e disponibilità ad avviare un percorso di collaborazione. A questo punto la sezione ferrarese si attiva al fine di capire in quale forma possa realizzarsi la proposta di cooperazione avanzata dai camerunensi e si pensa ad una sorta di gemellaggio che però non trova precedenti nella storia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che pure ha conosciuto altre forme di relazioni internazionali con enti omologhi anche africani. Si vuole ispirare il rapporto tra i due enti ad una collaborazione fattiva articolandolo anche sulla base della direttrice dello scambio di materiale che possa essere utile ai non vedenti africani, come ad esempio bastoni bianchi e tavolette Braille.
Viene così coinvolto anche il livello regionale e nazionale della Unione e si arriva a fissare un incontro con il Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto per il 27 maggio approfittando del viaggio di Coco Bertin Mowa in Europa e il suo programmato soggiorno a Ferrara in quei giorni. Questo incontro è stato preceduto, in verità, da una visita che la delegazione camerunense ha fatto alla sezione ferrarese della UICI nel pomeriggio del giorno antecedente e poi in serata da un’altra iniziativa aperta alla cittadinanza in cui il camerunense presentava la sua associazione e l’attività che svolge da quasi 30 anni nel Paese africano. A tale incontro ha presenziato anche l’assessore con delega alla sanità, ai servizi alla persona e all’immigrazione del Comune di Ferrara Sapigni la quale ha salutato con favore l’inizio di un rapporto collaborativo offrendo per quanto di sua competenza tutto il sostegno necessario.
All’incontro presso l’Istituto Cavazza del giorno successivo hanno preso parte, oltre al Presidente Nazionale Barbuto e alla delegazione ferrarese della UICI -composta dalla Presidente, dal Consigliere Delegato, dal sottoscritto in veste di tirocinante presso la stessa sede- il Presidente del Consiglio Regionale UICI-Emilia Romagna Marco Trombini, Fernando Torrente rappresentante dell’Istituto Cavazza, Assia Andrao e Simone Bandini in rappresentanza dell’ associazione RetinaItalia.
Le due ore in cui si è svolto l’incontro sono state molto proficue da più punti di vista. Innanzitutto, in generale, è stato utile da parte di Coco Bertin Mowa aver illustrato la situazione dei non vedenti nel continente nero e in Camerun in particolare, dal momento che quella è una realtà così drammatica da essere stata paragonata alla condizione dei minorati della vista in Italia prima degli anni ’50, che li vedeva relegati ai margini della società e spesso e volentieri sul sagrato di una chiesa elemosinando qualche lira per poter tirare a campare come meglio si poteva.
In secondo luogo è stato fondamentale aver sviscerato le attività in cui il CJARC è impegnato da diversi anni soprattutto ma non solo nella capitale camerunense Yaoundé. Queste attività si possono riassumere in due ambiti principali, ovvero da un lato l’istruzione dei bambini ciechi e dall’altro la formazione professionale dei non vedenti adulti. L’associazione africana nata nel 1988 e dal 2013 riconosciuta come ONG ha, infatti, al suo interno una scuola primaria ospitante 217 alunni, non vedenti, dislessici ma anche normodotati, realizzando così uno dei principi cardine ispiratori dell’associazione e cioè l’integrazione sociale dei disabili.
L’importanza e la forza dell’associazione CJARC hanno costretto le istituzioni pubbliche camerunensi a tenerla in debita considerazione e infatti, di recente, Coco Bertin Mowa ha incontrato il ministro delle poste e delle telecomunicazioni oltre che quello degli affari sociali per iniziare a percorrere una strada in comune a favore dei disabili della vista. E’ stato approntato dal CJARC un piano strategico quinquennale 2016-2020 con l’intento di disegnare le linee guida su cui lavorare per migliorare la condizione dei ciechi camerunensi. Una delle principali direttrici su cui è richiesto l’impegno delle autorità pubbliche nel Paese africano è, senza dubbio, il potenziamento della dotazione di materiale di cui necessitano, sia esso elettronico che non, come bastoni bianchi, tavolette braille e via dicendo. L’altro punto essenziale è sicuramente quello di far fronte all’esigenza di formare dei volontari in loco che possano essere d’aiuto nel lavoro svolto dall’associazione.
Nel suo intervento Mario Barbuto dichiara, a nome di tutta l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, la disponibilità ad intraprendere un rapporto di cooperazione con il CJARC ribadendo la necessità di coinvolgere le istituzioni pubbliche di entrambi gli Stati in modo tale che vengano stanziate delle risorse al fine di rendere più efficace l’azione per esempio dei volontari da formare e successivamente inviare in Camerun per dare un apporto concreto all’attività dell’associazione. Retinaitalia propone di avviare una collaborazione che verta anche sull’aspetto della prevenzione della cecità in quel Paese, eventualmente anche provvedendo alla formazione in Italia di medici oculisti camerunensi che poi opereranno nel loro territorio.
Si insiste sulla necessità di prendere visione del piano strategico quinquennale per poter individuare delle linee guida essenziali sulle quali realizzare la collaborazione e dall’altra parte Coco Bertin Mowa promette di inviarlo tradotto in italiano.
L’incontro si conclude in un clima di sincera convivialità e con la promessa di mantenere vivo il contatto tra tutti gli enti rappresentati. L’invito esteso a tutti i presenti da parte del camerunense a partecipare alla giornata nazionale del bastone bianco in Camerun in programma per il 15 ottobre ha dimostrato, ancora una volta, qualora fosse stato necessario, lo spirito di grande amicizia sugellata con la riunione alla quale sarà sicuramente dato seguito.

Antonio Francesco D’Alema

Mario Barbuto e Coco Bertin Mowa

Mario Barbuto e Coco Bertin Mowa

Corso internazionale sull’occupabilità giovanile

Dal 19 al 21 maggio 2016 si terrà a Tirrenia (PI), presso l’Hotel Olympic Beach-Le Torri, il secondo corso di formazione internazionale sull’occupabilità dei giovani, organizzato dall’Unione Europea dei Ciechi (E.B.U.) e animato dai formatori Vanessa Cascio e Jasper Ebels. L’U.I.C.I. ha collaborato a stretto contatto con l’E.B.U. per l’individuazione dei partecipanti italiani. L’obiettivo del corso di formazione è quello di rafforzare la capacità dei giovani non vedenti di trovare e mantenere un’occupazione, mettendo a punto delle tecniche e delle strategie per proporsi sul mercato del lavoro con maggiore sicurezza e con gli strumenti più adeguati. Una novità rispetto al corso che si tenuto nel 2015 sarà la sezione dedicata alla comunicazione non verbale e alle tecniche da utilizzare durante i colloqui di lavoro.
I partecipanti al corso trasmetteranno poi le conoscenza acquisite durante una serie di brevi sessioni di formazione che saranno organizzate dall’U.I.C.I. sul territorio nazionale entro la fine dell’anno.

V.I.S.I.ON: consapevolezza di sé attraverso le arti sceniche, di Francesca Sbianchi

Autore: Francesca Sbianchi

V.I.S.I.ON (Visual Impairment Social Inclusion ON) è un progetto di durata biennale finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Erasmus+, il cui primo incontro si è tenuto in Bulgaria nel dicembre 2014. Il progetto, gestito da un consorzio che comprende organizzazioni e associazioni provenienti da Belgio, Bulgaria, Italia, Lussemburgo e Regno Unito ed è sostenuto da Unione Europea dei Ciechi e U.I.C.I. in qualità di partner associati, si propone di creare un programma partecipativo di arti sceniche utile a promuovere nei giovani con disabilità visiva una maggiore sicurezza e fiducia in se stessi, in particolare nell’espressione fisico-corporea e verbale, incoraggiandoli a realizzare le proprie aspirazioni e a rafforzare le proprie abilità.
V.I.S.I.ON intende così mettere a punto un metodo che insegni a riconoscere e a sviluppare la consapevolezza di sé e dello spazio circostante utilizzando il teatro, il movimento e il contatto fisico ed interagendo con il palcoscenico, la musica, i suoni della natura e della strada. I formatori sono esperti di tecniche teatrali, psicologi, educatori e tiflopedagogisti.
In ogni paese partner si sono svolti workshop teatrali organizzati in più weekend, dal venerdì alla domenica per tre ore al giorno. La settimana conclusiva di workshop, tenutasi a Palermo dal 28 marzo al 2 aprile 2016, ha visto la partecipazione di oltre 50 giovani con disabilità visiva, 50 tra esperti e formatori e 5 direttori di teatro provenienti dai paesi del consorzio, che hanno potuto condividere un’esperienza teatrale congiunta e internazionale.
I risultati della prima parte del progetto possono essere letti nei report nazionali basati sulle esperienze personali dei partner e sulle buone pratiche evidenziate in queste realtà locali. Tali report dimostrano la relazione positiva tra il mondo della disabilità visiva ed il teatro.1 Grazie al rapporto transnazionale, invece, è possibile individuare i punti in comune, soprattutto pratici, tra tutte le esperienze vissute nei differenti paesi.2 Lo stato scientifico dell’arte presenta ed analizza la prospettiva psicologica, tiflopedagogica e teatrale degli esperti che hanno preso parte ai vari incontri del progetto V.I.S.I.ON.3
Il 10 giugno p.v. si terrà a Sofia, capitale della Bulgaria, una conferenza nella quale verranno presentati i risultati raggiunti dal progetto e numerosi altri documenti e materiali che evidenziano l’impegno ed il lavoro svolto in questi anni. In attesa della pubblicazione del report finale del progetto V.I.S.I.ON sulle tecniche teatrali applicate al mondo della disabilità visiva, è possibile consultare la pagina facebook “Vision Erasmus+” ed i numerosi video dei vari incontri sia sul sito internet “www.vision-erasmusplus.eu sia sul canale youtube “visi-ON”.

Francesca Sbianchi

1 Italia: http://www.vision-erasmusplus.eu/telecharger/ItaliannationalreportVISIONinIT.pdf
2 http://www.vision-erasmusplus.eu/telecharger/TRANSNATIONALREPORT02.05.2015.pdf
3 http://www.vision-erasmusplus.eu/telecharger/Scientific_State_of_the_Art_ITA.pdf

Opportunità di Servizio Volontario Europeo a breve termine in Belgio (prima scadenza 16 maggio 2016)

L’associazione Lunaria, che si occupa da molti anni di mobilità giovanile europea, ha chiesto la collaborazione dell’UICI per individuare un giovane con disabilità visiva che voglia  fare un’esperienza di breve durata nel quadro del Servizio Volontario Europeo (SVE) a Chevetogne, in Belgio. Il ragazzo o la ragazza selezionata farebbe parte dello staff di volontari che si occuperà della preparazione e dello svolgimento di un progetto-vacanza estiva per persone con lieve disabilità intellettiva, condividendo con gli operatori e gli utenti ogni momento della giornata: pasti,  attività ricreative (escursioni, giochi, feste) e visite culturali. La persona selezionata potrà scegliere se svolgere l’attività succitata dal 24 luglio al 2 agosto 2016 o dal 2 all’11 agosto 2016.
Le condizioni per la candidatura sono le seguenti:
* Età compresa tra i 18-30 anni
* Esperienza precedente all’estero preferibile ma non necessaria
* Conoscenza almeno di base della lingua francese
mentre le condizioni economiche di partecipazione sono le seguenti:
* Spese di vitto, alloggio e assicurazione coperte dal finanziamento del Programma Erasmus+
* Spese di viaggio (a/r) coperte per un max 275 €
* Contributo al volontario di 60 € per le piccole spese
Non è prevista la presenza di un assistente personale, ma lo staff presente allo scambio sarà disponibile a facilitare l’inclusione del volontario non vedente e a supportarlo perché possa dare un contributo fattivo al progetto. E’ comunque necessario che il volontario SVE abbia spirito di adattamento, un buon grado di autonomia ragionevolmente compatibile con la sua disabilità visiva, e buona motivazione personale a impegnarsi in questo tipo di attività.
Si consiglia di leggere con attenzione l’allegata scheda descrittiva del progetto in lingua inglese per prendere conoscenza degli ulteriori dettagli logistici e amministrativi.
Per candidarsi gli interessati dovranno compilare
– una lettera di motivazione in lingua francese
– la scheda allegata
e farle pervenire all’Ufficio Relazioni Internazionali dell’UICI all’indirizzo email inter@uiciechi.it entro il 16 maggio 2016. Qualora per quella data non fosse stato individuato il candidato adatto verranno  valutate candidature pervenute successivamente alla data succitata.