Evento di presentazione del progetto di Service Learning: il libro parlato
Mercoledì 29 maggio alle ore 10:00 presso l’Auditorium dell’Hotel “Casa tra noi” si è tenuto l’evento di presentazione del libro parlato: “Adam, il giro del mondo in 4 racconti”, realizzato dalla classe III E della scuola secondaria di I grado, IC Piazza Borgoncini Duca- plesso “2 Ottobre 1870/Fornaci”.
Il tavolo dei relatori – moderato dal Dirigente Scolastico dell’IC Piazza Borgoncini Duca, prof.ssa Anna Maria Lamberti, ha visto il contribuito del dott. Marco Caponera, scrittore e insegnante di scrittura creativa; del prof. Simone Consegnati, docente universitario, referente della Formazione per Tuttoscuola; del dott. Vincenzo Massa, Dirigente nazionale UICI e Coordinatore del Centro Nazionale del Libro Parlato “Francesco Fratta”; della dott.ssa Francesca Ferraro del Centro Nazionale del Libro parlato “Francesco Fratta”; del dott. Salvatore Nocera, presidente emerito del MAC e presidente del Comitato dei garanti della FISH; e, infine, del dott. Marco Orlandi, psicologo, optometrista, responsabile del CRV – Centro Ricerche sulla Visione.
L’evento è stato onorato dalla presenza della dott.ssa Arianna Ugolini – Assessore alle Politiche Educative Scolastiche e dello Sport Turismo e dalla dott.ssa Sabrina Giuseppetti, Presidente del Municipio XIII.
La presidente Giuseppetti ha salutato i presenti, dichiarando il proprio apprezzamento per questo progetto di grande valenza sociale e incoraggiando ulteriori sviluppi e proposte che contribuiscano a fare della scuola un luogo di formazione umana e di crescita in termini di consapevolezza, di solidarietà e di inclusione.
La prof.ssa Lamberti ha avviato i lavori con un’intensa riflessione sulla responsabilità che la scuola si assume quotidianamente nel formare i giovani, affinché diventino “cittadini adulti attivi e consapevoli”. Soffermandosi in particolare sull’importanza della capacità di collaborare e di prendere decisioni, della sensibilità ed empatia, dell’ascolto attivo, dell’accoglienza dell’altro e del superamento dei pregiudizi, il Dirigente Scolastico ha sottolineato, oltre alla funzione prosociale del progetto, anche la sua valenza nel promuovere lo sviluppo di valori, competenze e life skills fondamentali per la vita.
Hanno facilitato la classe, nell’ideazione, realizzazione e ottimizzazione del progetto, la docente per l’inclusione prof.ssa Laura Bonsi e la docente di lettere prof.ssa Chiara Serva, con la collaborazione del dott. Marco Caponera – per la conduzione dei laboratori di scrittura creativa – e della dott.ssa Francesca Ferraro – per tutta la registrazione delle voci dei ragazzi e dei suoni e la composizione finale dell’audio complessivo.
“L’idea del libro parlato è partita proprio dal cuore dei ragazzi – ha testimoniato la prof.ssa Bonsi – per accogliere e includere nella classe un nuovo compagno ipovedente, il cui arrivo ha costituito, sin dal primo giorno di scuola, un motivo di crescita per tutti – alunni e docenti – in termini di consapevolezza, di assunzione di responsabilità e di inclusione. In viaggio per il mondo, tra avventure fantastiche, imprevisti e ostacoli da superare, i protagonisti, nonché autori dei quattro racconti, scoprono la forza dello spirito di squadra e la bellezza dell’unicità di ciascuno”.
La prof. Serva ha proseguito con la propria testimonianza, affermando che questo progetto ha insegnato ad alunni e a docenti che “dalle difficoltà si possono trarre sempre nuove opportunità; le debolezze sono anche punti di forza e la vera inclusione parte dalle nostre menti e dai nostri cuori, da quella cura e attenzione verso l’altro che apprendiamo da bambini in famiglia e a scuola, nella vita e per la vita”.
Il libro parlato “Adam il giro del mondo in 4 racconti” ha preso lentamente forma in un vero e proprio progetto di Service Learning, ovvero – come ha illustrato in maniera puntuale il prof. Consegnati – “una proposta pedagogica che permette agli alunni di apprendere attraverso la risoluzione di problemi sociali che stanno loro a cuore. Esattamente come avveniva a Barbiana oltre settant’anni fa, con il Service Learning gli alunni sviluppano quella dimensione di cura che don Milani riassumeva nell’espressione I care“.
Un progetto di attenzione all’altro, dunque, ma anche un’occasione per creare uno spazio di libertà espressiva e creatività molto interessante – ha sottolineato il dott. Marco Caponera – ed è fondamentale coltivare proprio a scuola questo spazio, “per contrastare la tendenza ormai diffusa nella nostra società a ragionare in una logica di prestazione e di efficientismo”.
La scuola, dunque, è il luogo dove si può ideare, creare e sognare. Ed è proprio sul diritto al proprio sogno che il Responsabile del CNLP Vincenzo Massa ha insistito, sottolineando quanto “i sogni siano indispensabili per la vita di un cieco” e quanto sia prezioso che i ragazzi abbiano donato le loro voci per raccontare la loro emozione in questo libro, “aiutando così le persone cieche a conoscere altri mondi”. Il dott. Massa ha concluso il proprio intervento impegnandosi a far tradurre il libro in scrittura Braille e invitando la classe con le docenti a intervenire l’indomani ad una diretta dedicata al progetto, negli studi di registrazione di Slash Radio Web.
Un percorso sfidante, complesso e coraggioso – ha proseguito in maniera commossa e appassionata la dott.ssa Francesca Ferraro – che ha contribuito in maniera imprescindibile al progetto, coordinando tutte le registrazioni delle voci dei ragazzi e componendole nell’audio finale. “I ragazzi di quest’età hanno un potenziale incredibile ed è stato meraviglioso vedere questo progetto prendere forma e voce”, ha concluso.
L’avv. Salvatore Nocera ha poi condotto i presenti lungo una riflessione sulla realtà delle persone cieche, testimoniando, con la propria esperienza di vita, quanto sia sostanziale e imprescindibile il ruolo della scuola nel determinare la loro formazione, la costruzione della loro autostima e la qualità della loro vita.
Ha chiuso i lavori il dott. Marco Orlandi, sottolineando il valore formativo di questo progetto e ponendo l’attenzione sull’utilità sociale del libro parlato, come facilitatore non solo per le persone cieche e ipovedenti, ma anche per le persone con disturbo specifico della lettura.