Ravenna – Un giorno la notte, film: Proiezione gratuita

Il film di Michele Aiello e Michele Cattani, vincitore del premio “Giuseppe Folchi” come miglior documentario del 2021, sarà proiettato mercoledì 9 marzo alle ore 21:00 a Ravenna presso il Cinema Jolly, Via R. Serra, 33 (Parrocchia San Rocco)

INGRESSO GRATUITO

Prosegue il Tour dedicato alla visione di “Un Giorno La Notte”, il film di Michele Aiello e Michele Cattani, vincitore del premio “Giuseppe Folchi” come miglior documentario del 2021, che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna propone gratuitamente presso alcune sale cinematografiche della regione e presso alcuni istituti scolastici.

Mercoledì 9 marzo alle ore 21:00 la sezione territoriale Uici di Ravenna in collaborazione con ZALAB e Arca di Noè e con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna, promuove e organizza la visione del Film documentario presso presso il Cinema Jolly, Via R. Serra, 33 (Parrocchia San Rocco), con ingresso gratuito. Al termine della visione seguirà un dibattito per approfondire la tematica della disabilità visiva con la partecipazione del regista, Michele Cattani, del co-protagonista Pasquale Di Flaviano e della presidente Uici di Ravenna, Antonietta Castaldini.

“Un Giorno La Notte” è un film biografico sulla vita del ventenne Sainey, arrivato in Italia con la speranza di trovare una soluzione per la Retinite Pigmentosa di cui soffre. Dopo aver scoperto che anche qui non esiste una cura, è deciso a imparare più cose possibili per prepararsi alla cecità. In questo viaggio verso l’oscurità, Sainey incontra un nuovo amico e scopre la passione per un nuovo sport, il baseball. Così decide di filmare la sua storia in prima persona e di mostrare al mondo che bisogna reagire anche contro le difficoltà più grandi, finendo con il coinvolgere lo spettatore in un turbinio di relazioni umane, moti d’animo e conquiste silenziose. A partire dalla quotidianità di Sainey e dal binomio auto-rappresentazione/rappresentazione, disabilità/normalità, impossibilità/possibilità, sogno/realtà, coloro che assistono alla visione hanno la speciale occasione di poter sperimentare la percezione degli stessi testimoni del film anche grazie alla scelta dei registi del formato 4:3. Inoltre, il film viene presentato nella versione audio-descritta a cura di Andrea Pennacchi per consentire a tutti i presenti, vedenti e non vedenti, di vivere un’esperienza inconsueta, peculiare e d’impatto.

Il tour cinematografico è iniziato in Emilia-Romagna lo scorso ottobre e proseguirà fino alla primavera.

In particolare nella data proposta a Ravenna l’iniziativa si colloca anche all’interno delle attività di comunicazione e sensibilizzazione sul tema della vista legato alla Settimana del Glaucoma. Infatti dal 6 al 12 marzo si celebra la “Settimana mondiale del glaucoma”, una patologia cronico-degenerativa che colpisce nel mondo milioni di persone e nei confronti della quale la prevenzione e la diagnosi precoce sono strumenti fondamentali per evitare di scoprirla quando ha già prodotto danni irreversibili alla visione.

Per informazioni: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Sezione Territoriale di Ravenna Via Tombesi Dall’Ova, 4 – 48121 – Ravenna
Tel. 0544/33622 e-mail: uicra@uici.it

Pubblicato il 28/02/2022.

Reggio Emilia – Settimana mondiale del Glaucoma

Reggio Emilia aderisce alla campagna di prevenzione con screening gratuiti e informazione specifica.

Dal 6 al 12 marzo l’attenzione torna a focalizzarsi su una delle malattie degenerative che colpisce solo in Italia oltre un milione di persone ed è fra le prime cause di cecità nel mondo: il glaucoma. Come ogni anno, in Italia, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in collaborazione con la IAPB Italia Onlus (Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità) promuove e organizza una serie di iniziative a favore della sensibilizzazione e della prevenzione.

La Sezione Territoriale UICI di Reggio Emilia partecipa alla campagna informativa con l’intervista radiofonica ad un medico oculista sull’emittente Radio Musichiere Scandiano ed attraverso la distribuzione di opuscoli che il pubblico può trovare presso diversi esercizi commerciali e Farmacie Comunali Riunite del Comune di Reggio Emilia, Ottica Dalpasso e Ottica Spaggiari, Casa di Cura Villaverde, Centro Medico Gonzaga a Guastalla e studi oculistici del territorio; offre inoltre, a coloro che ne faranno richiesta, controlli gratuiti presso l’ambulatorio oculistico della sede in Corso Garibaldi n° 26 nelle giornate di lunedì 07 marzo, martedì 08 marzo, mercoledì 09 marzo e giovedì 10 marzo.

Per aderire allo screening gratuito è necessario prenotarsi al numero di telefono 0522-435656

Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.uicre.it

“Il glaucoma è una patologia che può avere conseguenze molto gravi e invalidanti che si possono tuttavia prevenire, purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamenteafferma Chiara Tirelli, Presidente della Sezione UICI di Reggio Emilia. – Anche quest’anno la nostra Sezione Territoriale UICI è in prima linea nell’attività di sensibilizzazione sul tema e si adopera, con il sostegno di professionisti competenti che mettono a disposizione il proprio tempo, per offrire a tanti cittadini un controllo oculistico gratuito. La campagna di screening comprende, infatti, una visita oculistica con misurazione della pressione oculare, esame non invasivo e assolutamente indolore, ma fondamentale nell’individuazione del glaucoma. È infatti possibile, anche solo attraverso un controllo periodico eseguito da un medico oculista, riconoscere, prevenire o curare tempestivamente eventuali malattie oculari potenzialmente responsabili di ipovisione, se non, in certi casi di cecità. Tutti coloro che desiderano cogliere l’occasione possono farlo, contattando i nostri uffici, perché un controllo può fare la differenza”.

Il glaucoma è una malattia degenerativa quasi sempre bilaterale che colpisce il nervo ottico; nella maggior parte dei casi è dovuto a un aumento della pressione interna dell’occhio che causa, nel tempo, danni permanenti alla vista accompagnati da riduzione del campo visivo (si restringe lo spazio che l’occhio riesce a percepire senza muovere la testa) e da alterazioni della papilla ottica (detta anche testa del nervo ottico).  Una semplice visita oculistica è sufficiente a diagnosticare un glaucoma in fase iniziale o ancora non grave. È necessario, pertanto, sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specialmente in presenza di fattori di rischio quali: età, famigliarità, miopia elevata e terapie protratte con farmaci cortisonici. 

Pubblicato il 25/02/2022.

Enna – Uici, il Braille e la dignità dei non vedenti

Si è svolta ieri nell’Università Kore di Enna, con importanti ospiti e la partecipazione di duecento studenti, la celebrazione siciliana della Giornata nazionale del Braille

“Che il buon Dio salvi questo mondo e fermi i cannoni”.

Nel saluto del rettore Gianni Puglisi, collegato da remoto, la crisi Ucraina è stata evocata ieri nel corso della Giornata siciliana del Braille, celebrata nell’Università Kore di Enna.

Per il secondo anno consecutivo, come ha ricordato Stefano Salmeri, non vedente e docente di Pedagogia generale e sociale dell’Ateneo.

Che, ha detto Puglisi, ha una “vocazione” per i corsi di Sostegno, tanto che c’erano duecento studenti del Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria a seguire con interesse gli interventi su questo “alfabeto tattile, strumento di lettura e scrittura che ha aperto il mondo della Cultura ai non vedenti” come ha detto, in collegamento web, il presidente regionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, Gaetano Renzo Minincleri.

“Abbiamo imparato attraverso le mani – ha detto – grazie a questi sei puntini. Un metodo miracoloso se ci ha consentito di avere oggi tanti insegnanti, tanti studiosi tra i non vedenti”.

Sempre via web la vicepresidente nazionale Uici Linda Legname, ha ribadito che “Il Braille è un alfabeto, uno strumento che consente importanti processi d’inclusione e d’accrescimento culturale”.

Per parlare della “vocazione” della Kore è poi intervenuta, in presenza, Alessandra Lo Piccolo, docente di Didattica e Pedagogia speciale della Kore e coordinatrice del Corso di specializzazione per il Sostegno agli alunni con disabilità giunto ormai al settimo ciclo.

“L’Ateneo – ha detto – ha da sempre perseguito una collaborazione con il territorio all’interno di un percorso ampio che tiene conto sia dei deficit sensoriali ma anche di altre forme di disabilità”.

Scuola e Università poi, ha affermato Salmeri, che ha condotto l’incontro, “devono chiedere sempre il massimo per non mortificare gli studenti, uccidendone le potenzialità”.

È seguito l’intervento di Nicola Stilla, presidente del Club italiano del Braille e vicepresidente della Biblioteca nazionale Regina Margherita di Monza, che ha sottolineato come la Giornata nazionale sia fondamentale “per richiamare l’attenzione delle Istituzioni ma anche degli studenti che magari domani saranno docenti, sull’importanza di questo alfabeto che, dopo quasi duecento anni, rimane l’unico sistema di scrittura e lettura diretta a disposizione dei ciechi”.

“Le nuove tecnologie – ha confermato Santino Di Gregorio, presidente Uici di Enna – non possono sostituire il codice Braille, che, invece, si integra con periferiche tifloinformatiche come sintesi vocali, screen reader, display e stampanti braille, mettendoci in condizione di leggere in autonomia testi, elaborati, sussidi didattici e professionali”.

Il Braille, insomma, ha detto Salmeri, “non è un semplice sistema di lettoscrittura, perché ha consentito ai non vedenti di diventare cittadini del mondo con pari dignità”.

Ecco perché, come hanno sottolineato tutti gli intervenuti, a cominciare da Francesca Oliveri vicepresidente regionale dell’Uici, non vedenti e ipovedenti devono conoscerlo obbligatoriamente.

Foto panoramica della platea

Foto al tavolo degli oratori

Pubblicato il 25/02/2022.

Imperia – Incontro nella scuola per celebrare la Giornata nazionale del Braille!

In questo periodo di Carnevale nel quale, come recita il detto “ogni scherzo vale”, il 21 febbraio è un giorno molto serio ed importante per tutte le persone che hanno problemi alla vista poichè, grazie alla Legge 126 del 3 agosto 2007, è la giornata nazionale del Braille istituita appositamente per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questo codice di comunicazione.

Questa data è stata prescelta in quanto coincidente con la Giornata Mondiale della Difesa dell’Identità Linguistica promossa dall’Unesco.

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus-APS della sezione territoriale di Imperia, che posta sotto la vigilanza del Ministero dell’Interno esercita le funzioni di rappresentanza e di tutela degli interessi morali e materiali delle persone cieche e ipovedenti a essa riconosciute con le relative leggi, proprio in occasione di questa sostanziale ricorrenza negli scorsi anni aveva organizzato incontri nelle scuole della nostra Provincia per far conoscere questo fondamentale metodo di scrittura per i non vedenti, ma purtroppo a causa delle restrizioni governative per contrastare la diffusione della Sars-Cov-2 ultimamente non era stato possibile.

Quest’anno invece, grazie al rallentamento della pandemia, si è potuto organizzare un riuscitissimo incontro in presenza presso i locali dell’Istituto Fermi-Polo-Montale di Ventimiglia che per motivi organizzativi si è svolto ieri mattina 24 febbraio.

 La delegazione UICI imperiese, formata dal Presidente Fabrizio D’Alessandro, dal Vice-Presidente Cesare Longordo e dalla Consigliera Patrizia Fedrighi, ha incontrato nell’aula magna del complesso scolastico circa 40 studenti delle classi terze dell’indirizzo Socio Sanitario – Servizi alla persona, di cui circa la metà interessati anche al corso OSS appena iniziato.

 A grandi linee è stato esposto tutto il mondo delle persone con difficoltà visive e le relative problematiche, ma in particolare è stata l’occasione per informare i partecipanti dell’esistenza del geniale sistema inventato nell’Ottocento da Louis Braille e della rivoluzione culturale che esso ha portato nelle vite delle persone video lese. Infatti il 21 febbraio di ogni anno si celebra questa ricorrenza al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza del sistema di Lettura e Scrittura utilizzato dalle persone con disabilità visiva di tutto il mondo e di quanti sono coinvolti direttamente o indirettamente nelle loro vicende”, anche perchè  il Braille è considerato come una parte essenziale della vita delle persone non vedenti e ipovedenti per i loro Diritti umani e per l’inclusione Sociale. In effetti, da quando esiste, la scrittura Braille ha permesso a centinaia di migliaia di persone con problematiche visive in tutto il mondo di studiare, di inserirsi nel tessuto sociale, di contribuire al progresso, alle arti, allo sviluppo di un pensiero critico. Altresì generazioni di lavoratori (fisioterapisti e centralinisti telefonici, ma anche insegnanti, avvocati, musicisti ed esperti in molti altri ambiti) hanno potuto formarsi e conseguire i titoli di studio necessari, usando questo codice e continuando a utilizzarlo nello svolgimento della loro professione.

Prima di questa invenzione, attualmente accettata a livello globale come sistema universale, l’Educazione e la Formazione delle persone non vedenti di tutto il mondo era pressoché inesistente. Fino a quel momento, infatti, i ciechi non avevano alcuna possibilità di leggere e scrivere in autonomia, serviva qualcuno che lo facesse per loro, conseguentemente non potevano accedere, se non per interposta persona, al patrimonio librario, né potevano ambire a quella preparazione culturale indispensabile per svolgere incarichi di responsabilità e interagire compiutamente con l’ambiente circostante.

Il Braille dunque è un sistema di Scrittura e Lettura in Rilievo che utilizza sei punti per rappresentare alfabeti, numeri, simboli, note musicali e i simboli matematici e scientifici. Tramite il Tatto la persona appositamente formata riesce a leggere ciò che è scritto sul foglio.

Con lo sviluppo e l’avanzare delle tecnologie, le persone affette da cecità adesso possono utilizzare il Braille anche mediante dispositivi elettromeccanici collegati a Computer e Smartphone.

Nonostante tutto, Il Braille è ancora oggi l’unico strumento di apprendimento diretto e autonomo per un disabile visivo, l’unico applicabile a qualsiasi disciplina del sapere, come ad esempio per la musica o le lingue straniere, come tale indispensabile per insegnare a chi non vede e dare loro istruzione, lavoro, cultura, cioè il diritto a essere cittadini tra i cittadini ed è per questo che va valorizzato e diffuso maggiormente tra gli insegnanti, le famiglie, il personale di assistenza e tutta la collettività. Infatti sarebbe basilare aumentare la diffusione di questo prezioso alfabeto, a partire dal potenziamento della formazione che dovrebbe riguardare l’intero corpo docente per una didattica sempre più efficace e inclusiva e da un’attività di sensibilizzazione culturale su questo argomento, ma c’è ancora molta strada da fare anche sotto il profilo dell’informazione agli utenti. Le scritte in Braille dovrebbero ad esempio essere apposte su un numero crescente di categorie merceologiche di prodotto, come è stato nel caso dei farmaci, delle pulsantiere degli ascensori più recenti e come capita ogni tanto sui detersivi, l’olio e il vino”.

Con l’avvento dell’informatica e con gli straordinari progressi nelle nuove tecnologie si tende a pensare che la scrittura in rilievo ormai sia superata, invece il mondo digitale è un’ulteriore occasione di rilancio per l’alfabeto tattile. Infatti i dispositivi Braille collegati con i PC o con gli smartphone permettono di accedere all’universo della rete come: siti di informazione, giornali, ma anche libri e contenuti su qualsiasi argomento diventano, letteralmente, a portata di mano.

La diffusione delle nuove tecnologie hanno anche fatto sì che si diffondesse l’errata convinzione che il Braille fosse divenuto obsoleto e ormai inutile perché può essere sostituito da software con sintesi vocali e audiolibri, strumenti estremamente importanti per un cieco o un ipovedente, ma assolutamente non in grado di eguagliare questo mezzo di lettura che garantisce totale privacy e discrezione.

In questi ultimi tempi infatti, vi è la tendenza ad insegnare sempre meno il Braille nelle scuole, forse per difficoltà degli insegnanti nell’apprenderlo o più probabilmente perché è meno faticoso ed immediato ricorrere all’utilizzo di una sintesi vocale. Il guaio è che se il Braille non lo si apprende nell’infanzia, quando i polpastrelli sono molto più sensibili al tatto, poi sarà sempre più difficile raggiungere una buona fluidità nella lettura! C’è il rischio, quindi, che molti bambini ciechi possano restare semi-analfabeti, ignari dell’esatta ortografia delle parole e di come è composta la pagina di un libro. Inoltre il solo dato sonoro, pur utilissimo, non è sufficiente alla conoscenza profonda della realtà. A partire dalla scuola primaria i bambini hanno bisogno di confrontarsi con il testo scritto per imparare la grammatica. Per apprendere una lingua straniera inoltre è fondamentale capire come sono scritte le parole e come è costruita la frase, ecco perché il Codice Braille ha un ruolo insostituibile nel percorso formativo.

Inoltre la lettura diretta ha anche una funzione mnemonica ossia ciò che si sta cercando di comprendere resterà più facilmente impresso nella propria memoria.

Proprio con lo scopo di promuovere iniziative per divulgare e far conoscere questo codice di scrittura, in Italia è stato fondato il Club Italiano del Braille che sostiene anche economicamente il museo dedicato a Louis Braille, situato nella sua città Natale, a Coupvray, in Francia.

Inoltre in Italia esiste un interessantissimo museo dedicato agli strumenti utilizzati per scrivere in Braille e alla sua storia. Si trova presso l’Istituto dei Ciechi di Milano dove si possono vedere strumenti, macchine speciali, libri stampati per i ciechi e materiali tiflodidattici, che testimoniano la trasformazione avvenuta nella scuola dell’Istituto, dall’uso della scrittura visiva in rilievo a quella in codice Braille e dove viene conservata anche una delle prime dattilobraille utilizzata dalla scrittrice sordocieca Hellen Keller per scrivere la storia della sua vita».

Qualche cenno storico su questo geniale inventore.

Il francese Louis Braille nacque, il 4 gennaio 1809, a Coupvray, località non lontana da Parigi. Il padre era un modesto artigiano che viveva fabbricando finimenti per cavalli. A 3 anni, giocando nel laboratorio paterno, il bimbo si ferì gravemente ad un occhio con una lesina e nonostante le premurose cure dei genitori, la conseguente infezione si estese rapidamente anche all’altro occhio, portandolo nel giro di un anno alla cecità assoluta.

A 10 anni, Louis fu accolto nell’Istituto Reale per i Giovani Ciechi di Parigi (INJA – Institut National des Jeunes Aveugles), fondato nel 1784 da Valentin Haüy. Lì manifestò molto presto le sue straordinarie qualità, suscitando lo stupore degli insegnanti, soprattutto per la capacità di concentrazione.

In quel momento si guardava con estrema attenzione all’invenzione di Charles Barbier de La Serre, ex ufficiale di artiglieria, che aveva ideato un sistema detto di “scrittura notturna”, costituito da punti in rilievo i quali, a suo dire, avrebbero consentito ai militari di leggere al buio, per non essere individuati dai nemici. Barbier pensò quindi di far testare la sua invenzione proprio agli allievi dell’Istituto per i Ciechi di Parigi.

Quel sistema, però, risultava piuttosto complesso e poco pratico, perché fondato su due colonne parallele di sei puntini ciascuna. E tuttavia, l’esperimento fu accolto con entusiasmo dai giovani allievi, alcuni dei quali – tra cui Braille – iniziarono una corrispondenza con Barbier utilizzando il suo laborioso metodo.

Rispetto ai numerosi tentativi precedenti per far leggere i ciechi, Barbier aveva introdotto una novità molto significativa per chi avrebbe dovuto leggere con le dita: aveva cioè sostituito i punti in rilievo al tratto continuo (ovviamente in rilievo), utilizzato da Valentin Haüy per stampare i primi volumi per i suoi alunni. A quel punto la speranza di poter trovare un modo per scrivere adatto ai ciechi e un’innata attitudine per la ricerca metodica condussero Braille, pur ancora adolescente, ad intuire il valore che avrebbe potuto assumere, per sé e per i suoi compagni, la disponibilità di un sistema di scrittura semplice e razionale.

Egli, dunque, riconobbe certamente il suo debito verso Barbier de La Serre, ma è esclusivamente a lui che va il merito di essere riuscito ad ottenere risultati definitivi, dopo alcuni anni di studio tenace e sistematico sulla posizione convenzionale di punti impressi su cartoncino. Era il 1825, Braille aveva 16 anni e il suo sistema poteva dirsi virtualmente compiuto.

Nel 1829 pubblicò l’opera Procedimento per scrivere le parole, la musica e il canto corale per mezzo di punti in rilievo ad uso dei ciechi ed ideato per loro, con la quale fece conoscere la scrittura da lui inventata, che è quella ancora oggi utilizzata dai ciechi di tutto il mondo (compresi i dialetti africani, la lingua araba e persino quella cinese).

Braille morì il 6 gennaio 1852 a soli 43 anni e riposa nel Pantheon di Parigi, dove la sua salma è stata spostata in occasione del centenario della sua morte ovvero nel 1952!

Pubblicato il 25/02/2022.

Piemonte – “Musica in evoluzione”

IRIFOR Piemonte conclude il ciclo di quattro incontri di socializzazione venerdì 25 febbraio 2022 dalle ore 17.30 alle 19.30 con l’appuntamento “Musica in evoluzione” in cui avremo ospite live da New York l’artista non vedente Noé Socha, chitarrista blues ed armonicista. Nel corso dell’incontro sarà data inoltre dimostrazione delle più diffuse piattaforme per l’ascolto di musica e podcast in streaming.

Info e iscrizioni:

https://www.uicpiemonte.it/incontri-online-di-socializzazione-musica-in-evoluzione

Pubblicato il 24/02/2022.

Catanzaro – I ragazzi a contatto con il Braille

Un incontro arricchente, di quelli che davvero segnano il passo nell’educazione delle giovani generazioni, ha visto protagonisti gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Casalinuovo ed i membri della sezione catanzarese dell’Unione Italiana Ciechi; l’occasione è stata data dall’imminenza delle celebrazioni per la giornata nazionale del Braille fissata al 21 febbraio 2022. L’istituto Casalinuovo diretto da Maria Riccio è da tempo avvezzo ad iniziative analoghe tanto che l’anno passato gli alunni che lo frequentano hanno ricevuto il primo premio nel concorso promosso da UICI “Sfioro con le dita ed ogni cosa prende vita”. Una grande occasione, quella pensata, organizzata e resa possibile grazie alla sinergia operata dalla dirigenza dell’Istituto del quartiere marinaro e dai vertici catanzaresi di UICI guidati da Luciana Loprete, i ragazzi coinvolti, frequentanti le classi seconde e terze, hanno avuto la fortuna di compiere un percorso formativo utile a far prendere loro coscienza della cecità, delle sue implicazioni e dell’importanza del sistema di lettura per non vedenti realizzato dal francese Louis Braille nel XIX secolo. Sostenuti dalle docenti Anna Juli, Giovanna Costantino, Emanuela Foceri, Paola Scalzo, Antonella Brancatisano, Mariateresa Varano, Ilenia Giampà, gli alunni della secondaria di primo grado della Casalinuovo hanno accolto i membri del sodalizio che tanto fa a beneficio dei non vedenti del territorio provinciale con l’esecuzione di canti e poesie. Di contro, hanno ricevuto in dono l’opportunità di “toccare con mano” il sistema di scrittura e lettura Braille, l’alfabeto n rilievo che grazie al suo inventore, cieco egli stesso, ha ridato speranza e possibilità di integrazione ed interazione con i propri simili a quanti vivono la drammatica condizione di cecità. Un momento di grande pathos per tutti, per i ragazzi, entusiasti di potersi confrontare con questo metodo di lettura e scrittura cosi diverso da quello che adoperano comunemente, per i rappresentanti dell’Unione nazionale ciechi, felici di poter, anche attraverso una mostra itinerante di ausili tiflodidattici, erudire e sensibilizzare le giovani generazioni rispetto alla condizione della cecità, e per Maria Riccio, dirigente scolastica di uno tra gli istituti più inclusivi ed integranti del territorio. Estremamente soddisfatta anche Silvana Voci, referente BES della Casalinuovo, promotrice dell’iniziativa. “L’IC di cui facciamo parte- ha dichiarato- sede di CTS e Scuola Polo per l’inclusione, da sempre è impegnata sul territorio al fine di garantire, attraverso formazione ed acquisto di ausili e sussidi, il successo formativo a tutti ed a ciascuno oltre che la piena partecipazione alla vita scolastica. Per tutti noi è stato estremamente emozionante cogliere l’entusiasmo dei nostri ragazzi di fronte al sistema di lettura e scrittura Braille. Un grande risultato perchè l’allenamento tecnico- didattico ha concretamente permesso loro di empatizzare con chi vive la cecità”.

Pubblicato il 24/02/2022.

Cagliari – Notiziario n. 8 del 23 febbraio 2022

Lunedì 7 marzo 2022  dalle ore 17,00 alle ore 19,00, presso la nostra sede Uici di Cagliari,  Marta Proietti Orzella e Francesco Civile, avvieranno  un nuovo Laboratorio Teatrale avanzato di 30 ore complessive  a favore del medesimo gruppo che ha frequentato il primo Laboratorio di base per cui la  partecipazione è prevista  a titolo gratuito. Invitiamo  tutte e tutti  a volersi iscrivere entro e non oltre la data di avvio. In allegato i moduli di iscrizione e la privacy

Martedì 8 marzo 2022 dalle ore 16,00 alle ore 17,30, presso la nostra sede Uici di Cagliari, Sara Pisu avvierà il Laboratorio  artistico-espressivo destinato a persone cieche e ipovedenti. L’attività prevede lo svolgimento di  20 lezioni da un’ora e mezzo  ciascuna e sarà rivolta ad un gruppo composto da 10/12 persone di qualunque fascia d’età. La partecipazione è prevista a titolo gratuito. Tutte le socie e i soci  interessati sono inviati ad iscriversi   entro e non oltre l’8 marzo 2022. In allegato i moduli di iscrizione e la privacy

Giovedì 3 marzo 2022 alle  ore 16,30,  la socia scrittrice, Roberta Gatto, presenterà il corso di  Editing e scrittura creativa. L’iniziativa, con finalità trasversali, si articolerà  in 20 lezioni da 2 ore ciascuna, per complessive 40 ore, a favore di un gruppo di socie e soci composto  da un minimo di 3 ad un massimo di 8 persone. Ciascun partecipante dovrà disporre di un PC con sintesi vocale e accesso alla rete wi-fi e possedere un’ottima conoscenza della lingua italiana. Il corso si svolgerà  presso la sede Uici. La partecipazione non prevede alcun costo di iscrizione.

Lunedì 28 febbraio 2022 alle ore 16,00 è stata programmata una riunione del Consiglio direttivo della  Sezione Territoriale Uici di Cagliari  presso la Sede di Via del Platano, 27 a Cagliari,   per discutere e deliberare sui seguenti  punti all’ordine del giorno:

1)      Approvazione verbale consiliare seduta precedente;

2)      Ratifica  delibere della Presidente;

3)      Anagrafica Soci;

4)      Comunicazione della Presidente;

5)      Predisposizione Bilancio consuntivo 2021 e relativi documenti previsti dalle disposizioni regolamentari vigenti di cui all’art. 8 del Regolamento amministrativo contabile;

6)      Organizzazione Giornata Ludica inclusiva – 5 marzo 2022

7)      Varie ed eventuali.  

Per le socie e i soci  che desiderassero partecipare a distanza, indichiamo le credenziali per il collegamento su Zoom:

https://us02web.zoom.us/j/84757109389?pwd=ZGFYQkI5dlpHMk9JZHRPdkx3MzJqdz09

ID riunione:  847 5710 9389

Passcode: 230621

Siamo a completa disposizione per qualsiasi chiarimento o ulteriore informazione.

Sezione Territoriale di Cagliari

Via del Platano, 27 – 09131Cagliari

tel. 070 523422 notiziario telefonico 070 513575

e-mail:uicca@uiciechi.it uicica@pec.it

ALLEGATI:

All. 1 – modulo iscrizione LAB TEATRALE

All. 1 – modulo iscrizione PERCORSO ARTISTICO

ALL 2 – PRIVACY TEATRO

ALL 2 – PRIVACY – PERCORSO ARTISTICO

Pubblicato il 24/02/2022.

Enna – La XV Giornata Nazionale del Braille della sezione UICI

Autore: Anna Buccheri

Il 21 febbraio 2022, la sezione UICI di Enna ha celebrato la XV Giornata Nazionale del Braille insieme al Liceo di Scienze Umane “Napoleone Colajanni” della città.

La Dirigente Scolastica del liceo, Prof.ssa Maria Silvia Messina, ha aperto l’incontro, che si è svolto su piattaforma MEET, con i saluti a tutti gli intervenuti e in particolare ai docenti e agli studenti coinvolti tra i quali alcuni in DAD a causa del Covid. Ha quindi ringraziato il Presidente UICI di Enna, Santino Di Gregorio, per aver coinvolto in un evento altamente formativo il Liceo di Scienze Umane su una tematica così importante come il Braille e, oggi, il Braille e le tecnologie.

Anche il Prof. Giuseppe Marino, nel suo ruolo di Collaboratore della Dirigente Scolastica, ha sottolineato l’importanza della giornata che crea l’occasione per promuovere nuove conoscenze capaci di rendere quanto più inclusiva la società.

La vice-Presidente Nazionale UICI, Linda Legname, dopo aver portato i saluti del Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto, ha tracciato un profilo dell’uomo Louis Braille, studente e poi educatore all’Istituto di Parigi, della sua ricerca di un sistema di lettura e scrittura adatto ai disabili visivi, che andò perfezionando fino alla fine dei suoi giorni, sistema che fu riconosciuto solo dopo la sua morte, mentre fu osteggiato quando Braille era in vita.

Il Presidente Di Gregorio ha ringraziato la scuola per l’ospitalità: la Dirigente Scolastica, i Collaboratori della Dirigente Scolastica, i docenti e gli studenti delle due classi quarte direttamente coinvolti, in particolare si è rivolto agli studenti che sono i destinatari privilegiati del messaggio. Ha ringraziato inoltre le operatrici ASACOM, i genitori e i Consiglieri UICI di Enna collegati e ha portato i saluti del Presidente Regionale UICI, Gaetano Minincleri. Ha ricordato la legge che ha istituito la Giornata Nazionale del Braille, la n. 126 del 3 agosto 2007, quindi ha evidenziato l’importanza del sistema Braille, vivo oggi più che mai, oggi che è anche adattato alle nuove tecnologie che risultano complementari e mai alternative. Ha sottolineato la necessità di una preparazione specifica degli insegnanti che accompagnano i bambini e i ragazzi nel loro percorso scolastico e ha fatto rilevare che oggi il Braille ha guadagnato una visibilità sempre più diffusa nel quotidiano: dalle scatole dei farmaci, agli elettrodomestici, all’etichetta di certi prodotti alimentari (come l’acqua Levissima), alle mappe tattili di stazioni, aeroporti e uffici postali. Sollecitato da una domanda del Prof. Marino, il Presidente Di Gregorio ha puntualizzato che il Braille è utilizzato in tutto il mondo inclusi i paesi orientali e che è fondamentale per lo studio delle lingue.

La tiflologa dell’UICI di Enna, Adriana Marta Zocco, ha presentato il codice Braille a partire dal casellino e dalla specularità, la tavoletta, il punteruolo, la dattilobraille, il display Braille, il Braille informatico. Ha mostrato quindi come impugnare il punteruolo, come fissare la carta nella tavoletta e come si scrive. È passata poi a scansionare un testo, tratto dal Gennariello, lo ha corretto,  adattato e stampato in Braille. A questo punto la socia Alba Di Vita, giovane laureata all’Università di Enna Kore in Lingue, ha letto il testo trascritto in Braille, mentre la Dottoressa Zocco faceva vedere in video il testo in nero. 

Ancora su sollecitazione delle domande del Prof. Marino, il Presidente Di Gregorio ha menzionato il cubaritmo, sussidio fondamentale alla scuola primaria, mentre la Dottoressa Zocco dopo aver mostrato in video il cubaritmo ha fornito informazioni sui programmi di matematica che consentono di studiare alla pari dei compagni anche ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.

A questo punto della mattinata, come da programma, si è passati alla visione del film Rosso come il cielo del 2005, ispirato alla storia vera di Mirco Mencacci, montatore del suono.

Al film è seguito un dibattito con domande sia degli studenti che delle docenti di Lettere delle due classi, Professoressa Giuseppina Bulgarello e Professoressa Domenica Failla. All’interno del dibattito ha preso forma un progetto: trasformare questa giornata in un primo segmento di un percorso che dalla premiazione dei tre migliori elaborati redatti dagli studenti che oggi hanno partecipato alla giornata il 3 aprile prossimo in occasione dell’Assemblea di primavera dei Soci della Sezione UICI di Enna si concluderà con una visita al Polo Tattile Multimediale di Catania in cui sono ospitati il Museo Tattile Borges, il Bar al buio e il Giardino sensoriale.

L’obiettivo della giornata, che il Presidente Di Gregorio ha perseguito con tenacia e passione, con paziente costruzione e chiarezza di intenti, è quello di dare agli studenti l’idea dell’importanza del Braille e delle opportunità anche lavorative e non solo culturali, sociali e di comunicazione che il codice Braille offre. L’impegno costante e primario della sezione UICI di Enna è infatti rivolto al territorio sul quale opera con azioni di forte impegno civile e si attua principalmente lungo due direttrici: di prevenzione, consulenza e presa in carico con i due ambulatori oculistici di cui uno pediatrico; culturale come costruzione di un modo diverso di guardare alla disabilità al di là di stereotipi e di pregiudizi consolidati mostrando i modi altri che rendono parte del tutto, cittadini tra i cittadini, padri e madri come gli altri, lavoratori come tutti, sportivi e intellettuali.

Ecco perché la Giornata Nazionale del Braille può aprirsi a sempre nuove modalità di comunicazione e di approcci proprio come il Braille che sa sposare tecnologie e condividerne sperimentazioni senza per questo perdere la propria forza e la propria specificità.

Anna Buccheri

Pubblicato il 23/02/2022

Trento – Giornata Nazionale del Braille

Autore: Giuliano Beltrami

La Giornata nazionale del Braille ha vissuto in Trentino un appuntamento di particolare solennità per almeno un paio di motivi. Primo: un vero parterre de roi è intervenuto nella sede dell’Associazione progresso ciechi. Secondo: l’intitolazione della struttura ad una persona che ha dato molto all’alfabetizzazione informatica dei ciechi, alla loro integrazione nei mondi dell’istruzione e del lavoro grazie alle tecnologie.

Partiamo dalla persona. È Lucia Guderzo, trentina di nascita, veneta d’adozione, scomparsa troppo presto (è sempre troppo presto per lasciare le cose terrene, ma Lucia le ha lasciate davvero troppo presto) undici anni fa. Era l’anima tecnologica e operativa della Tiflosystem, azienda con sede a Piombino Dese (provincia di Padova) specializzata nella commercializzazione delle tecnologie inclusive. Anima che in verità è riuscita a piegare la tecnologia all’umanità: impeccabili le sue assistenze a fianco di utenti ed aziende.

Quale momento migliore per l’intitolazione a Lucia della sede dell’Associazione progresso ciechi? La sala era piena di autorità: assessori della Provincia di Trento, una senatrice, sindaci e vicesindaci, presidenti nazionale ed europeo dell’Unione ciechi, presidente della Lega del Filo d’oro, governatore dei Lions e presidente del Consiglio della Regione Veneto. Qualche spruzzo di retorica non è mancato (d’altra parte è inevitabile in simili avvenimenti), ma non sono mancati i contributi propositivi. In particolare ci piace citare (senza far torto agli altri) l’intervento del presidente nazionale dell’Unione, Mario Barbuto, che dopo aver espresso “la gioia personale ed affettiva di ricordare Lucia”, si è intrattenuto prima sull’importanza di celebrare la giornata in cui ricordiamo il Braille, per poi entrare nel merito delle problematiche dei non vedenti. “Ritengo – ha sottolineato – che ogni luogo in cui vi siano persone non vedenti che lavorano per l’emancipazione e per l’inclusione di ciechi, ipovedenti e persone con ulteriori disabilità sia da presidiare. Oggi ci sarebbero tanti appuntamenti, ma io sono qua, e colgo l’occasione per richiamare l’attenzione sull’eccesso di frammentarietà e divisioni. In questo modo – ha scandito – ci fregano”, tanto per parlare chiaro. In conclusione Barbuto ha sostenuto che “celebriamo questo giorno, ma non si può transigere. Al bambino il secondo giorno di scuola danno in mano una matita e un foglio di carta per scrivere e leggere. Pretendo che ai bambini ciechi sia riservato lo stesso trattamento, perché cinquant’anni fa era così”.

Veniamo agli ospitanti. Borgo Valsugana, ad una quarantina di chilometri da Trento. Qui, come detto, opera l’Associazione progresso ciechi da trent’anni: dal 2010 si è trasferita in questa struttura da 800 metri quadrati. Oggi può contare (grazie all’intervento generoso della Provincia autonoma di Trento) su attrezzature modernissime per la stampa: “le più veloci e performanti del mondo”, ha sprizzato goccioloni d’orgoglio Ferdinando Ceccato, presidente dell’Apc, che ha sottolineato: “Non servono solo risorse economiche, ma anche passione”, offerta da tre lavoratori dipendenti, un collaboratore esterno e venti volontari. Che pubblicano diecimila periodici al mese, una rivista trimestrale, settanta volumi al mese su richiesta dei singoli utenti ciechi, targhe in rilievo e in Braille.

Tutto questo ben di Dio dal 21 febbraio 2022 è intitolato a Lucia Guderzo, ed è un bel messaggio in favore di una persona che era abituata a fare, più che a parlare.

Giuliano Beltrami

Pubblicato il 23/02/2022.

Reggio Calabria – Giornata Nazionale del Braille

Il 21 febbraio ricorre la giornata nazionale del Braille, istituita nel nostro Paese con la legge 126 del 03 agosto 2007, come momento di sensibilizzazione e informazione dell’opinione pubblica sull’inclusione sociale e sulla quotidianità delle persone con disabilità visiva.

Quest’anno, la sezione territoriale dell’U.I.C.I. reggina, in collaborazione con il centro di consulenza tiflodattica della Calabria, ha organizzato un laboratorio Braille, tenutosi nella mattinata di lunedì 21 febbraio presso il Liceo Scientifico “A.Volta” di Reggio Calabria.

Ai lavori sono intervenuti, in rappresentanza dell’U.I.C.I. territoriale reggina, la Consigliera delegata sezionale Francesca Barranca, che ha introdotto la mattinata con la storia dell’U.I.C.I., il proprio radicamento sul territorio e l’operato a favore dei disabili visivi, per poi passare all’evoluzione del sistema di lettura e scrittura Braille: dalle origini ai nostri giorni, utile metodo di integrazione accanto alle nuove tecnologie informatiche.

Nella seconda parte dell’incontro, la dott.ssa Barranca, insieme alle operatrici del centro di consulenza tiflodidattica regionale U.I.C.I. Calabria, Sabrina Stuppino e Rosanna Canale, hanno fatto provare agli allievi i principali ausili per scrivere in Braille, dalla tavoletta Braille, consegnata agli alunni della classe II E, alla dattilo Braille, ai testi in rilievo.

Infine, per concludere il laboratorio è stata svolta una dimostrazione dei mattoncini “Lego” realizzati con i puntini del codice Braille che hanno incuriosito e interessato l’attenzione dei ragazzi, molto soddisfatti dall’incontro e partecipi in una vera esperienza formativa.

Un ringraziamento particolare va alla dirigente scolastica dell’Istituto “A. Volta” e a tutto il corpo docente per aver accettato l’invito ad aderire alla realizzazione del laboratorio che si va ad inserire tra le tante iniziative a carattere educativo e di sensibilizzazione che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sede territoriale di Reggio Calabria promuove su tutto il territorio di propria competenza.

Pubblicato il 23/02/2022.