U.I.C.I. Salerno – Settimana dell’amicizia

Autore: Ciro Risi

L’Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti di Salerno ha organizzato dal 10 al 17 luglio un soggiorno estivo in Calabria presso l’hotel Estella club situato in Montepaone lido in provincia di Catanzaro, dal titolo “La settimana dell’amicizia”.

Siamo partiti al mattino da Salerno con il bus, per poi arrivare lì nel pomeriggio.

Erano presenti con noi, due nostri consiglieri: Sergio Giordano e Italo Petrosino, i quali non hanno fatto mancare il loro supporto nella riuscita di questa vacanza.

Arrivati all’hotel la direttrice è stata molto gentile nell’accoglienza, offrendoci da bere per poi illustrarci quelle che erano le nostre camere.

Dopo aver sistemato i bagagli, provati dal viaggio, abbiamo deciso di riposare un po’.

Successivamente abbiamo effettuato l’esplorazione della struttura, arrivati in spiaggia e sistemati ognuno nella propria postazione, abbiamo avuto il nostro primo momento di aggregazione, in cui abbiamo conosciuto una nuova socia che è entrata a far parte della nostra famiglia, all’inizio si sentiva un po’ a disagio ma con il tempo ha iniziato a scoprire questa nuova realtà e a integrarsi.

Il momento più importante di questa prima giornata di vacanza si raggiunge con la cena dove siamo stati finalmente tutti insieme.

I giorni successivi sono trascorsi tra passeggiate sul lungomare, gelati, viaggio verso una cittadina vicina chiamata Soverato e a un ristorante tipico di pesce, tutti eventi organizzati dallo stesso gruppo di vacanza.

Infatti in questi sette giorni abbiamo avuto molti momenti di confronto sotto vari aspetti che riguardano il mondo della cecità:

Autonomia domestica;

Panoramica sul mondo del Braille;

Approccio alle nuove tecnologie come uso del PC e dello Smartphone.

Tutti abbiamo trovato la struttura accessibile per noi “non vedenti” ed anche per tutte le altre tipologie di disabilità.

Ascoltando le varie sensazioni dei partecipanti, è stato chiaro che tutti hanno avuto una bella esperienza, soprattutto dopo due anni di pandemia.

Abbiamo mangiato bene, ci siamo divertiti e nessuno voleva tornare a casa, tutti noi, avevamo bisogno di stare insieme in modo spensierato.