Un po’ per gioco e molto per davvero, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Carissimi,

 è appena calato il sipario sulla manifestazione di mercoledì 31 ottobre, organizzata dalla rete di associazioni "Cresce il welfare, cresce l'Italia", un importante evento da archiviare senz'altro con il segno più.
È stato bello, infatti, sfidare la pioggia e trovarsi lì tutti insieme: le associazioni che si riconoscono nella Fand e nella Fish e le numerose sigle sindacali che hanno a cuore le sorti dello stato sociale, sempre meno sociale e sempre più forte con i deboli e debole con i forti, come testimonia l'azzeramento quasi totale dei fondi relativi al sociale, alla non autosufficienza, all'occupazione dei disabili, al servizio civile volontario ed il carattere punitivo delle nuove tabelle di valutazione della disabilità, in particolare nei confronti degli invalidi civili.
È stato bello essere lì e gridare tutti insieme: "Basta con le prepotenze, basta con le ingiustizie, basta con l'affondare sempre più il coltello nelle ferite di chi deve combattere ogni giorno per evitare l'esclusione sociale!".
È stato bello perché, finalmente, sta passando il messaggio che uniti si vice, divisi si perde.
È triste usare i verbi "vincere" e "perdere" nei confronti del Governo e del Parlamento, istituiti per provvedere al benessere dei cittadini e, in particolare, per garantire le pari opportunità ai più deboli, come si deduce da una lettura, anche distratta, degli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione del nostro Paese. E ancora triste è stato aver dovuto constatare che la maggior parte del peso della manovra economica, prevista dalla Legge di Stabilità 2013, verteva particolarmente su una spesa sociale già ridotta all'osso, come dimostrano i dati relativi alla spesa sociale in Europa forniti dall'ISTAT, secondo i quali l'Italia è all'ultimo posto.
Dunque, ancora una volta la fonte a cui attingere a piene mani, l'acqua salvifica necessaria per risanare i conti del nostro Paese, era il mondo della disabilità, con l'assoggettamento all'IRPEF delle pensioni e delle indennità degli invalidi civili, di guerra e per servizio; con una forte diminuzione delle detrazioni e delle deduzioni e con un altrettanto forte aumento dell'IVA al 10% per quei prodotti e quei servizi per i quali veniva applicato il 4%.
Questa volta i Partiti politici, di maggioranza e di minoranza, sono insorti ed hanno imposto o stanno per imporre nella Legge di Stabilità, che sta movendo i primi passi, sostanziali modifiche, che se portate avanti riducono, almeno in parte, i danni.
Dunque, questa volta i Partiti sono insorti, ma viene spontanea la domanda: lo hanno fatto per senso di responsabilità o perché il prossimo aprile si va a votare?
"Qualche volta a pensare male si indovina". Infatti i disabili e le loro famiglie costituiscono pur sempre un importante serbatoio di voti, che può far pendere la bilancia da una parte o dall'altra. Se dobbiamo dar credito all'aforisma andreottiano, siamo autorizzati a pensare che, passate le elezioni, il nuovo Governo, tecnico o politico che sia, ci imporrà la stessa ricetta che ora siamo riusciti a scongiurare proprio per l'imminenza delle elezioni.
È ormai opinione diffusa in Europa – e forse in tutto l'occidente – che una delle principali cause della crisi economica risieda nello stato sociale; un lusso che non ci possiamo più permettere.
Proprio in questi giorni il candidato repubblicano alla carica di Presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che se mai vincesse Obama, l'America farebbe la fine dell'Italia, proprio perché Obama ha tentato di dar vita a qualcosa di sociale nel proprio Paese. L'attacco allo stato sociale, che in Italia ha avuto il suo momento clou nel periodo della lotta ai falsi invalidi, è destinato a durare; poco importa se il risultato di una tale politica sarà un'emarginazione, un'esclusione sociale dei più deboli.
Non possiamo starcene con le mani in mano sulla riva del fiume ad aspettare che un così perverso disegno giunga a compimento e si affermi una visione del mondo diversa dal solidarismo: il fiore all'occhiello della civiltà mediterranea.
Dobbiamo adottare delle contromisure, innalzare delle barriere a difesa della nostra dignità e dei diritti conquistati in tanti anni di dure lotte e di enormi sacrifici; dobbiamo farlo in nome delle garanzie presenti nella Costituzione del nostro Paese, nella legislazione europea, nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
Occorre un diverso approccio strategico, dobbiamo condizionare la politica o fare politica noi stessi, dal momento che i Partiti non ci rappresentano e non tutelano i nostri interessi di parte. Abbiamo due straordinarie occasioni: l'elezioni del prossimo aprile in Italia e il rinnovo del Parlamento europeo nel 2014. Nella prospettiva di questo evento, la Commissione Europea ha dichiarato il 2013 anno della cittadinanza attiva europea per celebrare il XX anniversario dell'inserimento del concetto di cittadinanza attiva nel Trattato di Maastricht. Il concetto di cittadinanza attiva coincide con quello di democrazia e richiede la partecipazione attiva ai processi decisionali della comunità nella quale si vive in  materia di cultura, sviluppo compatibile, non discriminazione, inclusione delle minoranze etniche, disabilità, parità di genere; espressioni, queste, del complesso dei valori che caratterizza il nostro Continente.
Se vogliamo condizionare i Partiti in occasione delle elezioni in Italia e in Europa dobbiamo esercitare il nostro diritto-dovere di cittadini attivi e pretendere di dare il nostro contributo nello scrivere il progetto politico dei Partiti, chiedendo anche ampie garanzie sulle pari opportunità.
Partendo dal concetto che uniti si vince e divisi si perde, è necessario che tutte le Associazioni di disabili, facenti parte e non di Fand e Fish, elaborino una piattaforma rivendicativa comune e la presentino ai Partiti più importanti, sottoscrivendo accordi che contengono precise clausole di salvaguardia degli interessi decifrabili; chiedendo anche di inserire nelle loro liste candidati disabili, sempre che siano disponibili persone valide. Ove non fosse possibile coinvolgere tutti, si farà con chi ci sta. Nell'ipotesi estrema che non si realizzasse nessun tipo di aggregazione, l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti dovrà elaborare la propria piattaforma rivendicativa ed entrare in contatto con i candidati del proprio collegio chiedendo garanzie e promettendo sostegno.
Occorre entrare nell'ordine di idee che la vita è tutta una partita di dare e avere, che ci piaccia o no.
Negli ultimi anni ho registrato un'eccessiva distanza tra noi e la politica e questo ha fatto ricadere sulle spalle di pochi il peso delle rivendicazioni associative.
Prima di concludere queste mie riflessioni sui nostri rapporti con la politica, voglio rendervi partecipi di un'idea che da un po' di tempo mi frulla per la testa; ve ne parlo un po' per gioco e molto per davvero.
I Partiti tradizionali sono in grande affanno, il loro indice di gradimento è sceso ai minimi storici. Il movimento della protesta assorbe solo in parte il numero dei delusi e degli scontenti. Nell'ultima competizione elettorale in Sicilia gli astenuti hanno raggiunto  quasi il 50%, la tutela dei più deboli è all'anno zero; ho la sensazione che ci sia lo spazio per tentare qualcosa di nuovo; ad esempio una lista civica che metta insieme l'Italia della solidarietà, il mondo del volontariato, i disabili, i poveri, i disoccupati che, insieme alle loro famiglie, costituiscono un enorme bacino di potenziali elettori.
Sarebbe una bella avventura, una bella scommessa, chissà, forse un grande salto di qualità e di responsabilità; un atto di arroganza che ci avvicinerebbe sempre di più al traguardo delle pari opportunità.
Sarebbe bello smettere di porgere l'altra guancia, di andare con il cappello in mano a chiedere il rispetto dei nostri diritti.
Forse è un sogno, ma ho sempre saputo che un sogno rimane tale se a sognare è uno solo, ma se diventiamo tanti quel sogno diventa realtà. Forse è un'utopia, ma sappiamo anche che le strade della storia sono costellate di grandi utopie. Sgombriamo subito il terreno da possibili equivoci: non sono mosso da ambizioni personali. La mia età, il mio impegno di Presidente Nazionale dell'Unione, a cui non intendo rinunciare per i prossimi tre anni, non me lo consentirebbero. Tuttavia, qualora questa idea che ho esposto, un po' per gioco e molto per davvero, dovesse incontrare un minimo di consenso, ne sarei contento.
C'è un'altra cosa da chiarire: l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è e rimane apartitica. Chiunque dovesse far parte dell'ipotetica lista civica, lo farebbe a titolo personale, come ogni altro cittadino italiano.
Non vi ho neppure accennato alla montagna di problemi e difficoltà che dovremmo superare qualora tentassimo di attuare una così pazza idea. Rinuncereste prima di cominciare, perdereste prima di combattere e a me non piace perdere senza combattere.
Dunque una pazza idea, che innegabilmente ha qualcosa di rivoluzionario e di logico insieme, proposta da me, che rivoluzionario non sono, fa certamente scandalo; ma si sa che assai spesso la rivoluzione è figlia dell'altrui prepotenza.
Io credo che la nostra classe politica, arroccata nella cittadella del potere, all'ombra del privilegio, voglia far pagare ai più deboli il prezzo della drammatica crisi economica che attraversa il nostro pianeta.
Di fronte ad una così eclatante manifestazione di egoismo e di arroganza, non si può che ripetere, come un ex Presidente della Repubblica: "No, io non ci sto!".

 

IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele

Incontro con il Ministro della Salute, prof. Renato BALDUZZI

Autore: Tommaso DANIELE

Ieri, 8 novembre, il Presidente Nazionale, prof. Tommaso Daniele, ha incontrato alle ore 20,30, il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi. Il colloquio è stato molto cordiale ed il Ministro ha prestato attenzione alle problematiche esposte, fra le quali quella presente nella lettera che segue:

"Prof. Renato BALDUZZI – Ministro della Salute

OGGETTO: Fisioterapisti.

Gentile Ministro,

            la Legge 29/1994 disciplina, fra l’altro, il collocamento obbligatorio dei “terapisti della riabilitazione”. Tale figura, per effetto della normativa europea, è stata superata e sostituita da quella del “fisioterapista”. Ora, assistiamo all’assurdo che una figura che non esiste più gode del collocamento obbligatorio, mentre la nuova figura ne è priva.

            Nel tavolo tecnico del 25 ottobre 2012, istituito dal Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, la dr.ssa Strano per il Ministero del Lavoro ed il dr. Leonardi per il Ministero della Salute hanno convenuto che il problema si può risolvere con uno scambio di note tra i due Ministeri con le quali si riconosce che il “terapista della riabilitazione” è stato sostituito dal “fisioterapista”.

            Il giorno 13 dicembre ricorre la Giornata Nazionale del Cieco, vorremmo festeggiarla con la notizia che almeno questo problema, che non richiede spesa, sia risolto per quella data.

            Le chiediamo, quindi, di intervenire con il peso della Sua autorità sul dr. Leonardi affinché acceleri l’iter della procedura.

            In fiduciosa attesa, La saluto cordialmente.

IL PRESIDENTE NAZIONALE – prof. Tommaso Daniele"

 

 

 

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale del 18 ottobre, di Claudio Romano

Autore: Claudio Romano

Il 18 ottobre a Roma, nella sede centrale dell'Unione, si è riunita, in seduta ordinaria, la Direzione Nazionale presieduta dal presidente Tommaso Daniele con la collaborazione del vice Presidente Giuseppe Terranova e del Segretario generale Luigi Giametta.

1) In apertura dei lavori, la Direzione ha preso atto dei riferimenti del Presidente il quale ha svolto le seguenti comunicazioni di carattere legislativo ed associativo:

a – tenuto conto dei positivi risultati dell'incontro con il Ministro Elsa Fornero del 16 ottobre scorso (vedere circ. 259/2012), la manifestazione di protesta dell'Unione programmata per il 24 prossimo è stata sospesa.
Il ministro si è impegnato a convocare un tavolo tecnico per trovare soluzioni al problema dell'inserimento lavorativo dei ciechi e degli ipovedenti; al tavolo parteciperanno i rappresentanti dei dicasteri del Lavoro, della Salute e dell'Istruzione, oltre all'Unione e alla Conferenza Stato – Regioni. La prima riunione, secondo quanto garantito da Elsa Fornero, si svolgerà entro la fine del mese di ottobre. Si è inoltre convenuto, che sui temi di competenza verranno ascoltate le parti sociali;

b – la discussione della legge di stabilità, che inizierà nei prossimi giorni in Parlamento, ha fatto prorogare di una quindicina di giorni la prevista presentazione in Commissione "lavoro" della Camera dei deputati, la riforma della legge 113/85;

c – la modifica alla legge 29 che riguarda i fisioterapisti, nonostante i continui contatti con i componenti della commissione "sanità" del Senato, incontra difficoltà; 

d – l'Unione ha provveduto a presentare alcuni emendamenti al disegno di legge di stabilità 2013 mirati al ripristino del finanziamento delle leggi che prevedono contributi alla nostra organizzazione per poter continuare ad erogare i propri servizi a favore dei disabili visivi;

e – Il Comitato Esecutivo e l'Assemblea Generale FAND, convocati in riunione straordinaria il 17 ottobre per discutere i provvedimenti riguardanti la disabilità e l'assistenza contenuti nel disegno di Legge di Stabilità per il 2013, considerato che le norme del predetto disegno di legge sono ancora penalizzanti nei confronti dei disabili (vedere circolare dell'Unione 260/2012), hanno deciso di proseguire la mobilitazione dei propri associati ed aderire con un proprio documento alla manifestazione per la difesa dello Stato sociale "Cresce il Welfare, cresce l'Italia" organizzata dalle associazioni del "terzo settore" e già in programma a Roma per il prossimo 31 ottobre;

f – La legge per la revisione della spesa pubblica in discussione alle Camere, prevede di togliere alle Amministrazioni Provinciali la competenza dell'assistenza scolastica ai ragazzi con disabilità; per evitare tale grave decisione, l'Unione si sta adoperando nei confronti del Ministero dell'Interno affinché tale norma non venga approvata in quanto sarebbe difficile per tutti i Comuni garantire il diritto degli studenti all'integrazione nella scuola;

g – Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato un documento che invita la Direzione Nazionale al ritiro della delibera che ha reintrodotto le indennità di carica per i componenti degli organi centrali dell'associazione;

h – la riunione dei Presidenti regionali del 5 ottobre scorso si è svolta proficuamente;

j – il seminario organizzato dall'Unione e dall'Agenzia per la prevenzione della cecità il 13 ottobre a Roma, ha trattato in maniera approfondita i diversi aspetti delle problematiche legate all'ipovisione;

2) La Direzione ha quindi preso atto dei riferimenti dei suoi componenti relativamente ai settori e dei territori di competenza e successivamente:

a – ha approfondito l'ipotesi di adozione del bilancio economico patrimoniale e del bilancio consolidato da parte della sede centrale: dopo una relazione del Segretario Generale, ha rinviato ogni decisione al fine di poter acquisire ulteriori informazioni;

b – ha preso atto dello stato dell'arte in ordine al recupero crediti dell'ex Centro Nazionale Tiflotecnico;

c – ha fissato data, luogo e partecipanti del Progetto inerente al corso di formazione fund raising;

d – per quanto attiene al Centro Studi e Riabilitazione "Giuseppe Fucà" di Tirrenia, ha confermato la decisione di dare in affitto la struttura ed ha dato pieno mandato al Presidente di trattare i termini del relativo contratto con gli interessati ;

e – tenuto conto del modesto interesse finora registrato della sottoscrizione a favore delle vittime del terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna e la Lombardia, ha deciso di prorogarne i termini al 31 dicembre;
 
f – ha concordato in merito alle modalità organizzative dell'assemblea nazionale dei quadri dirigenti del 19 e 20 prossimo;

g – non disponendo ancora dei dati necessari alla sua redazione, ha rinviato la predisposizione del Bilancio di previsione esercizio 2013;

h -) ha deliberato in merito alle domande di contributo da parte delle strutture territoriali per quanto riguarda il fondo sociale 2012;

Volontari e non vedenti insieme … in visita al santuario di S. Gerardo Maiella ed ai laghi di Monticchio, di Vito Pacillo

Autore: Vito Pacillo

La ripresa delle attività di Volontariato, dopo le vacanze estive, per l'U.N.I.V.o.C.-Sez. Prov.le di Foggia ha segnato la piacevole realizzazione di un'altra tappa del progetto "VOLONTARI E NON VEDENTI INSIEME … alla scoperta  di Luoghi dello Spirito e meraviglie della Natura", nato con l'obiettivo di far vivere a coloro che sono privi della vista esperienze profonde di natura spirituale e di contatto con la natura.

Sabato 13 ottobre si è svolta, infatti, la visita guidata al Santuario di S. Gerardo Maiella e ai Laghi di Monticchio: il secondo dei percorsi programmati. Ricordiamo che il primo, con la visita del Santuario di Montevergine e di Pietrelcina, ha avuto luogo nello scorso mese di maggio.

Il viaggio, per il gruppo di Foggia, è iniziato dal Piazzale antistante il Centro Servizi dell'U.I.C.I.                   "G. Quinio", in Via Candelaro, a bordo di un pullman GT dell'ATAF che è stato messo a disposizione grazie al sostegno che  l'Assessorato alla Formazione ed alla Istruzione del Comune di Foggia ha dato al progetto. Ci si è poi diretti al piazzale antistante la stazione, luogo di raduno per i non vedenti provenienti da altri Comuni della Provincia, quali Candela, Ortanova, S. Giovanni Rotondo e Sannicandro: hanno così preso parte a questa significativa esperienza ben ventuno non vedenti, accompagnati da familiari e volontari. Ad augurare loro "buon viaggio", alla partenza dal Piazzale della Stazione, l'Assessore in persona, la dott.ssa Maria Aida Episcopo, che ha rivolto un breve saluto a tutti ed ha espresso il suo rammarico di non poter partecipare a causa dei molteplici impegni connessi alla sua funzione istituzionale: "Vi sono vicina, vorrei poter partire con voi…"

Lungo il tragitto di andata il gruppo ha seguito con attenzione le notizie sulla vita di S. Gerardo Maiella, Missionario Redentorista, invocato in tutto il mondo come il Santo delle mamme e dei bambini, nato il 6 aprile 1726 a Muro Lucano (PZ) e  spentosi a Materdomini, Caposele (AV) il 16 ottobre del 1755 alla giovane età di 29 anni.
All'arrivo al Santuario, una Guida molto preparata  ha accolto il gruppo e lo ha portato innanzitutto a visitare la vecchia piccola Chiesa, inglobata oggi nella nuova Basilica. Qui, ai piedi del presbiterio, è l'urna che custodisce i resti di San Gerardo, incastonata in un unico grande blocco di marmo di Carrara, che raffigura San Gerardo tra la gente, opera dello scultore Scatolini di Roma. Il gruppo ha poi visitato  la nuova Chiesa,  insignita del titolo di Basilica dal Sommo Pontefice Pio XI nel 1930,  che occupa un'area di oltre 500 mq. e si eleva con la vetta della cuspide fino a 42 m. di altezza. In essa è ammirevole lo sforzo per realizzare con ardite strutture in ferro e cemento la sua pregevole forma architettonica che richiama la biblica Tenda per il Tabernacolo.

A completamento della visita, il gruppo è stato condotto nelle sale del Museo Gerardino, ha potuto sostare dinanzi alla cella del Santo e nella Sala dei Fiocchi, dove sono i doni votivi delle mamme in ringraziamento della nascita dei propri figli per intercessione del Santo, tra i quali risaltano gli innumerevoli fiocchi rosa e celesti che pendono dal soffitto della ampia  sala. Naturalmente, laddove è stato possibile, alla vista si è sostituita l'esplorazione tattile.

Nel pomeriggio, dopo il sempre gradito e socializzante momento conviviale, una pioggerella insistente ha accompagnato la breve visita ai Laghi di Monticchio che, situati alla falda sud occidentale del monte Vulture, occupano le bocche crateriche dell'antico vulcano. A bordo di un trenino, su suggerimento della Guida, il gruppo ha percorso un tratto del periplo del lago più grande per raggiungere un luogo idoneo per un più facile approccio alla riva. Gli amici Non Vedenti hanno in tal modo potuto camminare per un breve tratto sulle sponde del lago, toccare rami e foglie, percepire gli odori della vegetazione più intensi a causa dell'umidità, mentre venivano loro presentate dalla Guida le caratteristiche dell'ambiente faunistico e floristico e veniva loro accennata la storia e le caratteristiche della vicina Basilica di san Michele.

Dunque, ancora una esperienza molto significativa, socializzante e piacevole. Grazie a quanti l'hanno resa possibile!

                                                                                            Il Presidente U.N.I.Vo.C.-Foggia
                          

Calendario Braille 2013, di Giorgio Piccinin

Autore: Giorgio Piccinin

La Biblioteca del Libro Parlato "Marcello Mecchia" della nostra Sezione, ha predisposto anche per il 2013 un calendario braille, disponibile su prenotazione, del costo di 10,00 Euro, composto da 44 pagine comprendenti: – mensilità con relativi Santi del Giorno, segni zodiacali, lunario con indicazioni per l'imbottigliamento dei vini, proverbi del mese, principali appuntamenti previsti nel 2013 e diverse curiosità ed anniversari storici.
La produzione è creata, elaborata, stampata ed assemblata in loco. Ritenendo che quanto sopra possa tornare utile ai soci anche di altre Sezioni, chiediamo di poter divulgare la presente iniziativa tramite circolare nazionale, rimanendo a disposizione fin da ora per eventuali informazioni.
Ringraziando per la sempre cortese attenzione e disponibilità, porgiamo cordiali saluti.

U.I.C.I. Pordenone
Biblioteca del Libro Parlato "Marcello Mecchia"
Gall. S. Marco 4
33170 Pordenone
Tel. 0434-21941
Fax 0434-20.82.58
e-mail: uicpn@uiciechi.it
sito: www.uicpordenone.org
Il responsabile
Biblioteca del Libro Parlato "M. Mecchia" di Pordenone
Sig. Giorgio Piccinin

Quando la tecnologia si fa onlus, Redazionale

Autore: Redazionale

Ha avuto inizio lo scorso 12 ottobre e durerà fino a domenica 14 la quinta edizione del convegno nazionale "Va' dove ti porta il Marketing", un progetto di promozione e valorizzazione del territorio con il coinvolgimento di amministratori, imprenditori e professionisti della comunicazione a vari livelli.
Ospitato per la prima volta in Basilicata all'interno del quartiere fieristico nell'area industriale di Tito, mira a diventare l'evento di riferimento per tutti i manager della comunicazione, del marketing, e delle aziende del settore promozionale regionale.
Ma non può esserci comunicazione senza informatica infatti, sempre da venerdì 12 ottobre, il quartiere fieristico della Basilicata ospita anche la 16esima edizione di Expo Radio e Informatica, il grande evento del sud Italia interamente dedicato alla tecnologia.
Una iniziativa a carattere nazionale che attrae ogni anno migliaia di visitatori e che ha visto la partecipazione di oltre 80 ditte espositrici operanti nel settore dell'elettronica, dell' informatica e degli apparati radioamatoriali.
E se una parte della tecnologia informatica decidesse di mettersi al servizio del sociale per offrire strumenti dal facile utilizzo per chiunque?
A tal proposito l'Unione Nazionale Ciechi e Ipovedenti – sezione di Potenza ha partecipato alla fiera con il proprio stand e ci ha mostrato come, dispositivi di utilizzo quotidiano, permettano ai non vedenti di gestire a pieno la propria autonomia pur non essendo esperti del settore. Dal pc alla stampante Braille, passando per il lettore daisy che rende possibile la lettura degli audiolibri, abbiamo conosciuto una forma di tecnologia alla quale forse non siamo abituati ma che certamente contribuisce a costruire un mondo più solidale. Magari perché il linguaggio non è altro che una convenzione o semplicemente perché soltanto conoscendo la diversità dei codici si impara che le emozioni e le relazioni fra persone si esprimono in tante forme, è possibile conoscere e apprezzare il gusto per la curiosità dedicando anche un piccolo spazio all'immaginazione.
Lo stand dell'UICI infatti ha ospitato anche una mostra a dir poco originale, dal titolo "Case in viaggio ovvero gli oggetti si raccontano in valigia", una vera e propria esposizione di piccole case in itinere. Nata da un progetto dell'associazione "La Luna al guinzaglio", l'iniziativa ha avuto l'obbiettivo di rendere i libri luoghi di possibili avventure, accessibili a tutti, partendo proprio dagli oggetti quotidiani che ci circondano.
Sempre in tema di immaginazione Maria Buoncristiano, Presidente di UICI, ci ha descritto un' esperienza davvero fantasiosa che l'associazione sta vivendo nelle scuole, attraverso la realizzazione del laboratorio "crea il tuo oggetto fantastico".Gli alunni delle classi coinvolte, dopo aver ascoltato un racconto di Rodari, hanno il compito di realizzare, attraverso l'ausilio delle mani e sfruttando solo l'immaginazione, il proprio oggetto lavorando la plastilina totalmente ad occhi chiusi. Forse l'essenziale è davvero invisibile agli occhi.

 

Siena: Giornata Mondiale della vista, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Ci piace comunicare i risultati della giornata mondiale della vista svoltasi ieri a Siena per sottolineare, ancora una volta, la bontà di queste iniziative e per ringraziare tutti coloro che hanno offerto il proprio contributo alla buona riuscita dell'iniziativa.

Prima di tutto ringraziamo i medici dell'ospedale Lescotte e in particolare il gruppo guidato dal professor Motolese e dal dottor Frezzotti.

Poi ringraziamo la Pubblica Assistenza di Siena senza il cui contributo ieri avremmo dovuto rinunciare all'iniziativa per causa della pioggia.

Ringraziamo tutti i nostri volontari e il personale dell'associazione, tutti i cittadini che hanno accolto, ancora una volta, il nostro appello.

Un grazie anche alla Banca MPS che ha pubblicizzato l'evento e al gruppo di Ares Teatro che ha concluso la giornata con un'apprezzata esibizione teatrale.

I medici hanno visitato 140 persone di ogni età, sesso e nazionalità. Questa volta si è andati anche oltre la prevenzione del glaucoma guardando l'occhio a tutto tondo. Anche in questa occasione parecchi cittadini sono stati invitati a rivolgersi all'ospedale per approfondire la loro condizione per prevenire danni irreparabili.

La giornata, sostenuta dall'assessore Simonetta Pellegrini dell'amministrazione provinciale di Siena e dalla commissione pari opportunità della stessa provincia, ha avuto un ottimo spazio di visibilità dagli organi di informazione ai quali va la nostra riconoscenza.

Chi volesse maggiori informazioni, in merito all'iniziativa, può rivolgersi ai nostri uffici o sul nostro sito dove fra pochi giorni, comparirà un dettagliato resoconto.
 
Il presidente
Massimo Vita

Elsa Fornero incontra una delegazione di ciechi e ipovedenti: “Via a un tavolo tecnico per facilitare inserimento lavorativo”

Autore: Ufficio Stampa Ministero Lavoro

 

Comunicato stampa

A seguito dell'incontro con una delegazione dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero ha preso l'impegno a costituire un tavolo tecnico tra il ministero stesso, l'UIC, il ministero della Salute, quello dell'Istruzione e le Regioni.

Il tavolo tecnico sarà finalizzato a ricercare soluzioni al problema dell'inserimento lavorativo di ciechi e ipovedenti e la prima riunione, ha garantito il Ministro alla delegazione, si svolgerà entro il prossimo 31 ottobre.

Si è inoltre convenuto che, sui temi di competenza, verranno ascoltate le Parti sociali.

 

Roma 16 ottobre 2012

 

 

Operatori telefonici non vedenti – Centralizzazione impianto di telefonia – Tutela occupazionale, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Spett.le
INPS
Via Ciro il Grande, 21
00144 ROMA

Gent.mi dottori

C.A. Antonio Mastrapasqua
Presidente
ufficiosegreteria.presidenza@postacert.inps.gov.it

C.A. Mauro Nori
Direttore Generale
ufficiosegreteria.direttoregenerale@postacert.inps.gov.it

C.A. Ciro Toma
Direttore Centrale Risorse Umane
dc.risorseumane@postacert.inps.gov.it

Operatori telefonici non vedenti – Centralizzazione impianto di telefonia – Tutela occupazionale

Egregi signori,

facciamo seguito ai nostri precorsi interventi prott. n. 7911/2012 del 15.06.2012 e n. 11745/2012 del 10.09.2012, relativi alla questione in oggetto.
Come abbiamo comunicato in più occasioni, le condizioni lavorative dei centralinisti non vedenti Vostri dipendenti presso le strutture periferiche INPS sono messe in seria discussione dall'approvvigionamento della nuova infrastruttura VOIP, soprattutto relativamente alla loro autonomia gestionale e al grado di soddisfacimento per il lavoro svolto.
Il rischio più concreto è un vero e proprio disagio esistenziale, che sarà vissuto dagli stessi che potrebbero subirlo come un fallimento personale.
La centralizzazione automatica dei risponditori, se non valutata nelle giuste proporzioni da un punto di vista progettuale, determinerà infatti per i centralinisti non vedenti una sorta di "alienazione" dall'attività lavorativa, perché li esautorerà completamente dalle mansioni quotidiane per le quali, comunque, sono stati assunti.
Lo sappiamo bene: lavorare è il fondamento della civiltà.
Fermo restando il rispetto per le decisioni che codesto Istituto prenderà in funzione delle proprie esigenze logistiche ed organizzative, Vi chiediamo l'opportunità di valutare, con la massima benevolenza, la destinazione del personale non vedente, attualmente al centralino, ad altre attività, sempre compatibilmente all'handicap fisico; parliamo, ad esempio, dell'operatore Ufficio Relazioni con il Pubblico, la cui figura professionale, resa obbligatoria negli uffici pubblici, si confà alle capacità residue dei centralinisti non vedenti, tra l'altro nello spirito normativo del DM 10.1.2000, in applicazione dell'art. 45, comma 12, della legge n. 144/1999.
Pertanto, la nostra volontà di incontrarVi urgentemente è tesa ad affrontare, con una certa sollecitudine, il problema della ricollocazione dei centralinisti non vedenti nell'organigramma INPS, certi della Vostra sensibilità a comprendere la delicatezza della situazione, potenzialmente lesiva dei diritti e degli interessi materiali e morali dei non vedenti.
Questa Unione è a disposizione. Come da nota prot. UIC 13809/2012 del 12/10/2012 in allegato, si legge che la sezione UIC di BOLZANO ha suggerito all'INPS locale una soluzione alternativa che se da un lato comporta una modifica tecnica di ridotto aggravio economico, dall'altro permetterebbe ai centralinisti in servizio a BOLZANO di continuare a svolgere il proprio lavoro (tutte le chiamate dirette all'INPS, per le quali l'utente sceglie la lingua tedesca, potrebbero essere rinviate al centralino telefonico INPS di BOLZANO).
È stato confermato da più parti che i centralinisti non vedenti operatori URP hanno una spiccata attenzione verso la qualità dei servizi ed il rapporto istituzioni-cittadini e sono particolarmente attenti alle esigenze di attuazione delle funzioni di comunicazione istituzionale e al contatto con i cittadini.
Siamo, quindi, a richiederVi una posizione dirimente al riguardo, nelle more della Vostra autorevolezza istituzionale, che individui un percorso professionale alternativo per i centralinisti telefonici non vedenti (il numero complessivo in fondo è esiguo, in rapporto all'organico generale dell'Istituto); l'allocazione presso l'URP è solo una ipotesi, del resto percorribile viste le capacità già in possesso dei soggetti interessati, su cui noi come Unione vogliamo credere, sebbene ciò che più interessa è la tutela delle condizioni dei centralinisti ciechi all'INPS, a rischio emarginazione semplicemente perché non ascoltati.
Per ogni eventuale contatto con noi, si forniscono nuovamente i recapiti dell'Ufficio Lavoro UIC: tel. 335 6094533 (Avv. COLOMBO), tel. 06/69988409 (Dr. LOCATI) e tel. 06/69988312 (Dr. CECCARELLI), e-mail lavoro@uiciechi.it.
Restiamo in attesa di assicurazioni in merito.

L'occasione è gradita per inviare distinti saluti.

         IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele

Monitoraggio delle programmazioni audiodescritte, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Gent.mo Mariano Peluso
mp@icons.it

 

Monitoraggio delle programmazioni audiodescritte

Nel dare riscontro alla sua cortese lettera, desideriamo, innanzitutto, ringraziarla per essersi rivolto alla nostra Unione.
In effetti, la nostra Associazione esercita, con il riconoscimento dello Stato (D.L.C.P.S. 26 settembre 1947 n. 1047; D.P.R. 23 dicembre 1978), funzioni di rappresentanza e di tutela degli interessi, morali e materiali, delle persone cieche.
Per questa ragione, partecipiamo ai tavoli istituzionali che hanno, per materia, la disabilità e, in più occasioni, pur senza essere componenti effettivi dell'organo, siamo stati invitati ai lavori della Sede Permanente di confronto fra il Ministero dello Sviluppo Economico, cui, con decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, sono state trasferite le funzioni del Ministero delle Comunicazioni, e la Rai.
Nel corso di tali lavori, oltre che con note formali, abbiamo più volte richiamato la Rai ad osservare gli obblighi cui è contrattualmente tenuta, in quanto concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo.
Il "Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici", emanato con decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, dispone, infatti, che servizio pubblico generale radiotelevisivo è svolto sulla base di un Contratto nazionale di servizio, di durata triennale, stipulato tra il Ministero delle Comunicazioni, oggi Ministero dello Sviluppo Economico, e la società concessionaria, che, ai sensi dell'art. 49 dello stesso Testo Unico, è, fino al 6 maggio 2016, la RAI Radiotelevisione italiana.
Il vigente Contratto, valido dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2012, all'articolo 13, obbliga, tra l'altro, la Rai:
1. A garantire l'accesso alla propria offerta multimediale e televisiva su analogico, digitale terrestre e satellite alle persone con disabilità visiva, tramite specifiche programmazioni audiodescritte e trasmissioni in modalità telesoftware.
2. Ad incrementare progressivamente l'offerta di programmazione audiodescritta, garantendo che la stessa, così come quella in modalità telesoftware, possa essere effettivamente ricevuta su tutto il territorio nazionale.
3. A mettere a punto un idoneo sistema di analisi e monitoraggio della qualità e della quantità dell'offerta dedicata all'utenza disabile, sistema da realizzare in collaborazione con enti, istituzioni e associazioni del mondo delle persone con disabilità.
Come dicevamo, abbiamo, più volte e in più forme, richiamato la Rai all'osservanza dei vincoli contrattuali, purtroppo senza esito.
Così, nostro malgrado, non abbiamo parte nelle attività di analisi e monitoraggio della qualità e della quantità delle offerte a noi specificamente dedicate, vale a dire le programmazioni audiodescritte e le trasmissioni in modalità telesoftware, né siamo a conoscenza dei dati rinvenienti da tali attività.
Non siamo, dunque, in grado di soddisfare la sua richiesta.
Ciò che possiamo dire, sulla base delle segnalazioni dei nostri Soci, è che le programmazioni audiodescritte sembrano diminuire, piuttosto che aumentare, sebbene, dopo l'attivazione, in tecnica digitale, di canali televisivi generalisti, semigenarilisti e tematici e del multicanale audio, sarebbe possibile ampliare le programmazioni audiodescritte, in modo tale da assicurare la presenza, in tutte le fasce orarie, di almeno un audiodescritto, ricompreso in uno dei sei generi  predeterminati del servizio pubblico televisivo, ovvero: Informazione e approfondimento generale; Programmi e rubriche di servizio; Programmi e rubriche di promozione culturale; Informazione e programmi sportivi; Programmi per minori; Produzioni audiovisive italiane ed europee (Contratto nazionale di servizio, art. 9, comma 2).
Va, infatti, considerato che il racconto per sole immagini è presente in tutti i prodotti televisivi, e non soltanto in quelli di carattere cinematografico, gli unici che la Rai trasmette accompagnati da commento sonoro, commento che, peraltro, i nostri Soci trovano povero di elementi descrittivi.
Nessun tipo di audiocommento è, infine, offerto da Mediaset, che, come gruppo privato, non è tenuta a produzioni e diffusioni radiotelevisive di utilità sociale.
Per quel che concerne le programmazioni sottotitolate e in lingua dei segni, la invitiamo a rivolgersi all'ENS, l'Ente Nazionale Sordi e, nel restare a disposizione per quanto possa ancora occorrere, la salutiamo, augurandole un sereno e proficuo prosieguo di attività.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele