Monitoraggio delle programmazioni audiodescritte, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Gent.mo Mariano Peluso
mp@icons.it

 

Monitoraggio delle programmazioni audiodescritte

Nel dare riscontro alla sua cortese lettera, desideriamo, innanzitutto, ringraziarla per essersi rivolto alla nostra Unione.
In effetti, la nostra Associazione esercita, con il riconoscimento dello Stato (D.L.C.P.S. 26 settembre 1947 n. 1047; D.P.R. 23 dicembre 1978), funzioni di rappresentanza e di tutela degli interessi, morali e materiali, delle persone cieche.
Per questa ragione, partecipiamo ai tavoli istituzionali che hanno, per materia, la disabilità e, in più occasioni, pur senza essere componenti effettivi dell'organo, siamo stati invitati ai lavori della Sede Permanente di confronto fra il Ministero dello Sviluppo Economico, cui, con decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, sono state trasferite le funzioni del Ministero delle Comunicazioni, e la Rai.
Nel corso di tali lavori, oltre che con note formali, abbiamo più volte richiamato la Rai ad osservare gli obblighi cui è contrattualmente tenuta, in quanto concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo.
Il "Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici", emanato con decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, dispone, infatti, che servizio pubblico generale radiotelevisivo è svolto sulla base di un Contratto nazionale di servizio, di durata triennale, stipulato tra il Ministero delle Comunicazioni, oggi Ministero dello Sviluppo Economico, e la società concessionaria, che, ai sensi dell'art. 49 dello stesso Testo Unico, è, fino al 6 maggio 2016, la RAI Radiotelevisione italiana.
Il vigente Contratto, valido dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2012, all'articolo 13, obbliga, tra l'altro, la Rai:
1. A garantire l'accesso alla propria offerta multimediale e televisiva su analogico, digitale terrestre e satellite alle persone con disabilità visiva, tramite specifiche programmazioni audiodescritte e trasmissioni in modalità telesoftware.
2. Ad incrementare progressivamente l'offerta di programmazione audiodescritta, garantendo che la stessa, così come quella in modalità telesoftware, possa essere effettivamente ricevuta su tutto il territorio nazionale.
3. A mettere a punto un idoneo sistema di analisi e monitoraggio della qualità e della quantità dell'offerta dedicata all'utenza disabile, sistema da realizzare in collaborazione con enti, istituzioni e associazioni del mondo delle persone con disabilità.
Come dicevamo, abbiamo, più volte e in più forme, richiamato la Rai all'osservanza dei vincoli contrattuali, purtroppo senza esito.
Così, nostro malgrado, non abbiamo parte nelle attività di analisi e monitoraggio della qualità e della quantità delle offerte a noi specificamente dedicate, vale a dire le programmazioni audiodescritte e le trasmissioni in modalità telesoftware, né siamo a conoscenza dei dati rinvenienti da tali attività.
Non siamo, dunque, in grado di soddisfare la sua richiesta.
Ciò che possiamo dire, sulla base delle segnalazioni dei nostri Soci, è che le programmazioni audiodescritte sembrano diminuire, piuttosto che aumentare, sebbene, dopo l'attivazione, in tecnica digitale, di canali televisivi generalisti, semigenarilisti e tematici e del multicanale audio, sarebbe possibile ampliare le programmazioni audiodescritte, in modo tale da assicurare la presenza, in tutte le fasce orarie, di almeno un audiodescritto, ricompreso in uno dei sei generi  predeterminati del servizio pubblico televisivo, ovvero: Informazione e approfondimento generale; Programmi e rubriche di servizio; Programmi e rubriche di promozione culturale; Informazione e programmi sportivi; Programmi per minori; Produzioni audiovisive italiane ed europee (Contratto nazionale di servizio, art. 9, comma 2).
Va, infatti, considerato che il racconto per sole immagini è presente in tutti i prodotti televisivi, e non soltanto in quelli di carattere cinematografico, gli unici che la Rai trasmette accompagnati da commento sonoro, commento che, peraltro, i nostri Soci trovano povero di elementi descrittivi.
Nessun tipo di audiocommento è, infine, offerto da Mediaset, che, come gruppo privato, non è tenuta a produzioni e diffusioni radiotelevisive di utilità sociale.
Per quel che concerne le programmazioni sottotitolate e in lingua dei segni, la invitiamo a rivolgersi all'ENS, l'Ente Nazionale Sordi e, nel restare a disposizione per quanto possa ancora occorrere, la salutiamo, augurandole un sereno e proficuo prosieguo di attività.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele