Blind Coding!

Autore: Marco Fossati

STEAM e Coding inclusivi? Il pensiero computazione nell’educazione? Iniziamo a parlarne?

Gli interrogativi che si presentano nel momento in cui si lavora con interesse e passione e con la volontà di potersi contaminare con più saperi sono alla base di questa nota di riflessione comune. Sono temi inerenti all’educazione delle persone in età pediatrica e specificatamente a coloro che presentano una disabilità visiva, che mi appassionano e sulle quali mi farebbe piacere aprire un polo di interesse.

I risultati delle azioni che ho intrapreso sono sicuramente molto positivi, trasversali e ricchi di momenti inclusivi, altra spinta a condividere qui alcune possibilità operative future considerando la costante implementazione scolastica di queste tematiche didattiche.

Solo per fare un pochino di chiarezza, come sicuramente saprete, con STEAM, acronimo di Science, Techology, Engineering, Art, Mathematics, si intende un metodo di apprendimento interdisciplinare sviluppato dal 2000 negli Stati Uniti con l’obiettivo di avvicinare gli studenti di ogni provenienza sociale alle discipline matematiche e scientifiche.

Il Coding agisce nella formazione del pensiero computazionale, ovvero la costruzione di un approccio analitico e di problem-solving alle situazioni reali, simili a quelli utilizzati nella programmazione. Questo tipo di pensiero si concentra sulla capacità di scomporre un problema complesso in passaggi più piccoli, identificare schemi e sviluppare algoritmi per risolvere situazioni in modo efficiente.

Come è noto sono in costante espansione, vista anche la bontà del metodo e la attualità dei risultati ottenuti, diverse attività sull’allenamento del pensiero computazionale e sulla facilitazione dei processi di apprendimento delle materie scientifiche. Anche in relazione all’aumento preoccupante del “vuoto di pensiero come pericolo sociale” e anche come avviamento a “mestieri che ancora non esistono”.

Proprio per questo durante l’estate del 2023 all’interno di un soggiorno estivo gestito dall’IRIFOR regionale Emilia Romagna e condotto dall’Istituto F. Cavazza di Bologna abbiamo potuto giocare e sperimentare alcune di queste attività con ragazze e ragazzi in età evolutiva adolescenziale.

In questa estate 2024 all’interno di un progetto IRIFOR Nazionale “GESTI (Gioco E Sperimento Tutto Insieme) per crescere 2024″ sviluppato dall’IRIFOR Toscana e dal Centro di Consulenza Tiflodidattica “A. Quatraro” di Firenze, dal titolo “Movimentati!” abbiamo giocato anche con bambine e bambini, e anche con i loro genitori.

Le proposte didattiche tipiche delle STEAM e del Coding possono fornire risposte educative preziose nelle situazioni di disabilità visiva. Presentano una buona accessibilità e possono essere decisamente inclusive, consentendo una preparazione per il futuro. Imparare a programmare è una competenza chiave nel mondo moderno, garantendo alle bambine e ai bambini ciechi e ipovedenti opportunità future nell’informatica e nelle tecnologie. Arrivando a garantire la possibilità di fare parte di comunità online di programmatori ciechi e ipovedenti che offrono supporto e risorse per l’apprendimento.

Le attività del Coding e legate alle STEAM possono influenzare positivamente lo sviluppo delle life skills (competenze per la vita) in vari modi. Possiamo aumentare le capacità nella risoluzione di problemi nella vita quotidiana; incentivare un pensiero critico aumentando anche la creatività per pensare in modo innovativo e trovare approcci creativi alle situazioni. La persistenza che richiede pazienza e perseveranza, può risultare utile nella collaborazione necessaria nei lavori in team e nelle abilità sociali.

Incentivare le abilità tecnologiche, utilizzando la tecnologia legata a compiti quotidiani tende a rafforzare le autonomie aumentando il senso e la ricerca dell’indipendenza.

Ma oltre a quanto esposto come possibili obiettivi e vantaggi, rimane da sottolineare fortemente l’ottima possibilità che questa formazione didattica offre; ovvero l’estrema versatilità ad una somministrazione ludica delle proposte.

Non solo il tutto viene lanciato come un gioco ma anche, analizzando i report delle domande rivolte alle ragazze e ai ragazzi, la percezione di quello che si è vissuto risulta essere “solo” un momento ludico. E ovviamente questo, oltre a farci estremamente piacere, rinforza una serie di considerazioni sull’apprendimento decisamente assodate.

Alla luce di quanto sopra esposto avrei piacere, se qualcuno dei lettori lo ritiene interessante e opportuno, avere uno scambio di pareri, un piccolo pacato dibattito e scambio di esperienze su questi temi che immagino appassionino chi si occupa di educazione in generale e in particolare di quella delle persone con disabilità visiva in età evolutiva.

Inclusion Job Day: 14 giugno 2024

Al via il 14 giugno la nuova edizione di Inclusion Job Day l’evento online dedicato all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità Appuntamento on line il 14 giugno 2024 sulla piattaforma inclusionjobday.com dove i candidati con disabilità e appartenenti alle categorie protette incontrano le aziende per trovare opportunità concrete di lavoro. Un servizio gratuito per i candidati che possono consultare centinaia di offerte. Novità di questa edizione la media partnership con l’agenzia stampa Adnkronos e il lancio di Inclusion Job Award Appuntamento venerdì 14 giugno con la nuova edizione di Inclusion Job Day, l’evento online ideato e promosso da Hidoly e Cesop HR Consulting Company. Obiettivo: offrire alle persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette (come previsto dalla legge 68 del 1999) diplomate e laureate la concreta possibilità di realizzarsi professionalmente. L’accesso alla piattaforma https://inclusionjobday.com/ per i candidati è completamente gratuito: in questo spazio virtuale, dalle 11 alle 18, gli utenti possono incontrare decine di aziende italiane in cerca di personale qualificato. Basta registrarsi alla piattaforma, compilare il form e allegare il proprio cv. Chi si sarà registrato parteciperà a una sessione di formazione che gli permetterà di conoscere tutti i servizi disponibili: seguire le presentazioni aziendali, visitare gli stand virtuali, candidarsi per specifiche posizioni, partecipare ai colloqui one-to-one. La piattaforma è accessibile secondo linee guida WCAG 2.0. Dal 2020, anno di nascita del progetto, Inclusion Job Day conta oltre 4.000 iscritti e una partecipazione di circa 200 aziende tra medie imprese e multinazionali di diversi settori. Hanno già dato la loro adesione a questa edizione: a2a, Accenture, Alerion, Ayes, Beiersdorf Spa, City Green Light, CLS, Enav, Enel, Eni, Feralpi Group, Gruppo Florence, GSK, ICAM Cioccolato, LPP Italy, Pagani Automobili, Poste Italiane, PVH, Rina, Sammontana, Sisal, Umana, ZF Italia. Come di consueto, l’evento del 14 giugno sarà preceduto da Inclusion Job Talk, la tavola rotonda organizzata on line dalle 10 alle 11 con esperti D&I del mondo imprenditoriale, accademico e istituzionale. Tema scelto per questa edizione: “Il paradosso della diversità: l’over-communication aiuta davvero a superarla o siamo di fronte a un nuovo caso di brand washing?”

Le novità della 14ma edizione Due le novità di questa edizione. La prima vede l’agenzia di stampa Adnkronos media partner dell’evento. La seconda riguarda il lancio di Inclusion Job Award, un riconoscimento dedicato alle aziende che si distinguono per iniziative e comportamenti che in modo concreto facilitano l’inserimento delle persone con disabilità nel contesto professionale e promuovono una cultura dell’inclusione non solo a livello lavorativo. La terza e ultima edizione 2024 di Inclusion Job Day è in programma il 25 ottobre. Per rimanere aggiornato sui prossimi appuntamenti, le novità e le iniziative basta iscriversi alla piattaforma al link (https://inclusionjobday.com/visitatore/).

Inclusionjoday.com – Facebook – Linkedin Per informazioni: segreteria@inlusionjobday.com – tel. 347 6201534

“Adam. Il giro del mondo in 4 racconti”

L’Istituto Comprensivo Piazza Borgoncini Duca di Roma e il Centro Nazionale del Libro Parlato “Francesco Fratta” dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, hanno dato vita all’opera “Adam. Il giro del mondo in 4 racconti”, un libro ideato, scritto e reso audio dagli alunni e le alunne della III E, con il contributo audio della III B.

La presenza di un alunno con disabilità complessa, e in particolare con ipovisione grave, è stata la spinta emotiva e base del progetto.

Grazie alla guida del dott. Marco Caponera, attraverso i laboratori di scrittura creativa, alla supervisione della dott.ssa Francesca Ferraro del Libro Parlato dell’UICI, e agli insegnanti, gli studenti hanno creato un libro unico, arricchito da disegni originali e un QR code per ascoltare l’audiolibro.

Il 29 maggio, l’auditorium di “Casa tra noi” ha ospitato la presentazione del libro, seguita da una diretta su Slash Radio Web il giorno seguente.

Un applauso alle ragazze e ai ragazzi per il loro impegno e per aver messo al centro il loro compagno Adam, dimostrando che la collaborazione e l’inclusione portano a risultati incredibili.

Copertina del libro disegnata dai ragazzi e dalle ragazze

Evento “Volare oltre la vista, destinazione inclusione”

Siamo lieti di invitarvi all’ascolto dell‘evento “Volare oltre la vista, destinazione inclusione”. 

Giovedì 16 maggio dalle ore 10.30 alle 12:30 su Slash Radio Web e sui canali facebook della presidenza nazionale.

Presenteremo il progetto da noi realizzato insieme a SwissPort, volto all’assunzione di persone con disabilità visiva come personale di terra negli scali aeroportuali, a partire da Roma Fiumicino.

È l’inizio di un percorso virtuoso che prenderà avvio da Roma Fiumicino e si estenderà negli scali aeroportuali internazionali di SwissPort, rendendo l’esperienza italiana una “best practice„ a livello mondiale, rivolto a persone con disabilità visiva, le quali, adeguatamente formate, sono in condizione di svolgere attività complesse con un alto livello di professionalità, efficienza ed efficacia.

La presentazione del progetto sarà, altresì, l’occasione per un confronto tra istituzioni, enti del Terzo Settore e aziende, sulle politiche da sviluppare per abbattere le barriere che ancora oggi rendono difficile alle persone con disabilità vivere la quotidianità ed essere accolte nel mondo del lavoro.

Confidiamo nel vostro interesse e vi attendiamo numerosi all‘ascolto.

Per ascoltare SlashRadio sarà sufficiente digitare la stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

oppure utilizzare il comunicatore vocale Alexa con il seguente comando a voce: “Alexa, apri Slash Radio”.

L’inclusione non ammette ripensamenti

Autore: Mario Barbuto

Una presa di posizione stimolata dalle dichiarazioni improvvide, incompetenti e inqualificabili di un tale Vannacci Roberto, già Generale, oggi forse in marcia verso il Parlamento di Bruxelles. Un “personaggio in cerca di autore” che ha inteso prendersi la libertà di compiere una incursione in un mondo del quale non conosce nemmeno i confini più remoti, i valori più autentici, gli obiettivi più qualificanti, le speranze più vive e le aspettative più elevate.

La mia storia personale e politica si intreccia con oltre mezzo secolo di Storia dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, da più di cento anni portatrice dei valori di civiltà e cittadinanza che hanno caratterizzato il nostro impegno di ieri, di oggi e di sempre.

Come Presidente di una delle principali associazioni della disabilità; come cittadino italiano ed europeo; come semplice essere umano; respingo le esternazioni sconsiderate riferite al signor Vannacci e invito i cittadini, i politici e le Istituzioni a tenersi debitamente a distanza da teorie e semplificazioni che rischiano di evocare le peggiori immagini di un passato già sconfitto dalla Storia e dalla determinazione ferrea delle associazioni rappresentative della disabilità.

Secondo il principio irrinunciabile di collegialità di gestione che regola ogni aspetto della vita associativa dell’Unione, quanto prima porterò il tema delle elezioni europee all’esame della Direzione nazionale, per definire e attuare, tutti insieme, le strategie più efficaci a dare visibilità e forza alla nostra presenza nella campagna elettorale appena cominciata.

Mario Barbuto

Presidente nazionale Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

Centro di Consulenza Tiflodidattica del Piemonte – Nasce un nuovo servizio per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità visive in Piemonte

Nasce un nuovo, prezioso punto di riferimento regionale per gli studenti con disabilità visiva e per le loro famiglie, ma anche per insegnanti, educatori e per tutte quelle figure che ruotano attorno al mondo della scuola. Ha da pochi giorni iniziato la sua attività il Centro di Consulenza Tiflodidattica del Piemonte, un ulteriore strumento per favorire l’inclusione scolastica degli alunni ciechi e ipovedenti, anche con disabilità complesse. Il Centro, che si trova in Corso Vittorio Emanuele II n. 63 a Torino, è stato istituito dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi e collabora sul territorio regionale con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) del Piemonte. Il nome si ricollega alla tiflologia, cioè la disciplina che studia le condizioni e le problematiche legate alle disabilità visive, indicando soluzioni per l’integrazione sociale e culturale

I 19 Centri di Consulenza Tiflodidattica, diffusi sul territorio nazionale (quello torinese coprirà, d’ora in poi, l’area del Piemonte) forniscono un servizio dinamico ed itinerante per agevolare la comprensione delle reali difficoltà degli alunni con disabilità visive. In particolare, si concentrano sui seguenti obiettivi:

Agevolare la comprensione delle necessità, aiutando gli insegnanti e gli educatori a valutare realisticamente i limiti e le potenzialità dell’alunno, sia dal punto di vista clinico che pedagogico.

Orientare la pianificazione del percorso educativo, sia in famiglia sia a scuola, rispettando le specifiche caratteristiche dell’alunno e quelle tiflologiche.

Guidare la scelta dei supporti didattici più appropriati.

Il Presidente della Federazione delle Istituzioni Pro Ciechi, Rodolfo Masto, dichiara: “Con grande soddisfazione inauguriamo il Centro di consulenza del Piemonte che presto intitoleremo alla memoria del compianto Professor Luciano Paschetta. Grazie ad un contributo straordinario del Ministero del Lavoro coroniamo il desiderio di Luciano che, ben conscio delle tante risorse che arricchiscono il panorama tiflopedagogico del Piemonte, auspicava un coordinamento operativo regionale. Il nuovo Centro supporterà e promuoverà le tante esperienze che fanno del Piemonte una delle regioni più attente alle istanze degli alunni non vedenti.”

“Esistono ancora molte criticità che minano il diritto allo studio degli alunni ciechi e ipovedenti”, ricorda il Presidente di UICI Piemonte, Franco Lepore. “La mancata assegnazione tempestiva degli insegnanti di sostegno, la loro preparazione specifica in alcuni casi non idonea, la discontinuità didattica e la carenza di ausili dedicati nelle scuole sono solo alcune delle questioni che richiedono una rapida risoluzione. La disabilità sensoriale richiede una formazione altamente specializzata nel settore tiflopedagogico e tiflodidattico. Per questo accogliamo con favore l’apertura del Centro di Consulenza Tiflodidattica del Piemonte. Si tratta di un servizio che completerà quanto già offerto dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nelle scuole piemontesi, sfruttando maggiori risorse e personale altamente specializzato”.

Il Centro è gestito dalla dott.ssa Elisabetta Grande (tiflopedagogista e formatrice universitaria) e dalla dott.ssa Alessia Senis (tiflologa e istruttrice di orientamento e mobilità), incaricate di fornire consulenza su tutto il territorio piemontese per garantire il diritto allo studio anche agli alunni con disabilità visive. Il servizio è rivolto agli insegnanti, agli educatori, alle famiglie e a tutti coloro che operano nell’ambito dell’inclusione scolastica.

Per ulteriori informazioni e per richiedere l’intervento delle operatrici del CCT del Piemonte è possibile contattare il numero 011 06 04 747 o scrivere a cctpiemonte@prociechi.it.

U.I.C.I. Frosinone – Un servizio a favore dell’inclusione scolastica

La stampante braille per libri accessibili per tutti grazie all’Arkema Fund

Arkema ha donato, tramite l’iniziativa filantropica Arkema Fund, una strumentazione che trascrive i testi scolastici in braille

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Frosinone arricchisce i suoi servizi a favore dell’accessibilità della cultura, promuovendo il diritto alla lettura, con la stampante Braille, donata dal Gruppo Arkema tramite l’iniziativa Arkema Fund.

In questo modo la biblioteca multimediale presente nella sede dell’associazione potrà trascrivere in braille qualsiasi libro, dal tomo universitario fino ai racconti per l’infanzia. Questo servizio sarà aperto non solo alle persone della provincia ma a chiunque ne faccia richiesta nel territorio italiano. “La valenza educativa di leggere in autonomia è insostituibile perché la persona è coinvolta attivamente in tutta la sua soggettività”, ha dichiaro il Presidente dell’U.I.C.I., sottolineando che “la lettura in braille permette autonomia nella fruizione dei contenuti, invece di una lettura mediata. Il libro in formato braille classico resta il miglior metodo per acquisire l’autonomia nella lettoscrittura e laddove percorribile una migliore autonomia scolastica dello studente.”

Istituita nel 2016, l’iniziativa Arkema Fund ha lo scopo di finanziare progetti sostenuti e candidati dai dipendenti di Arkema che sono coinvolti a titolo personale in realtà del proprio territorio, attive nel campo educativo e umanitario. Una giuria composta da rappresentanti delle funzioni HR, CSR, Comunicazione e Legal, seleziona fra le domande pervenute gli enti da finanziare.

Il Gruppo vuole così premiare l’impegno sociale dei dipendenti, che agiscono sul lavoro come nel privato, animati dagli stessi valori di solidarietà e inclusione. In questi 8 anni sono stati patrocinati oltre 75 progetti educativi realizzati da associazioni radicate nelle comunità prossime agli stabilimenti Arkema.

Il progetto dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Frosinone è stato candidato da Katiuscia Moscarelli, Logistics officer nel sito Arkema di Anagni. “Ho avuto la possibilità, lavorando in Arkema, di poter accedere all’Arkema Fund. Con le competenze del Presidente, del Segretario, e del personale addetto all’informatica dell’UICI di Frosinone, di cui sono volontaria attiva, abbiamo presentato dei progetti da sponsorizzare e ottenuto ben due finanziamenti nel corso degli anni che hanno consentito l’ampliamento e realizzazione della Biblioteca Multimediale”, ha raccontato.

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Frosinone

L’Associazione nasce nel 1920 per iniziativa di un gruppo di ciechi di guerra. Nel 1923 viene riconosciuta dallo Stato. Nella Provincia di Frosinone si costituisce nel 1970.

L’Associazione offre supporto per il disbrigo pratiche, eroga consulenza specializzata alle famiglie e alle scuole, promuove percorsi di formazione e lavoro. Promuove incontri ludico-ricreativi, sportivi e culturali e organizza servizi di accompagnamento per chi ne ha necessità. Inoltre si occupa di inclusione scolastica attraverso i servizi di fruizione di ausili speciali e trascrizione di testi in formato accessibile.

Gruppo Arkema

Basandosi sulla sua esperienza unica nella scienza dei materiali, Arkema offre un portafoglio di tecnologie di prima classe per soddisfare la domanda sempre crescente di materiali nuovi e sostenibili. Con l’ambizione di diventare nel 2024 un player nella chimica di specialità, il Gruppo è strutturato in 3 segmenti complementari, resilienti e altamente innovativi: soluzioni adesive, materiali avanzati e soluzioni di rivestimento, che hanno rappresentato circa il 91% delle vendite del gruppo nel 2022, e un segmento intermedio ben posizionato e competitivo.

Arkema offre soluzioni tecnologiche all’avanguardia per affrontare le sfide delle nuove energie, dell’accesso all’acqua, del riciclo, dell’urbanizzazione e della mobilità, e promuove un dialogo permanente con tutti i suoi stakeholder. Il Gruppo ha registrato un fatturato di circa 11,5 miliardi di euro nel 2022 e opera in circa 55 paesi con 21100 dipendenti in tutto il mondo.

In Italia Arkema è presente con 4 stabilimenti chimici sotto la legal entity Arkema srl – siti a Gissi (CH), Boretto (RE), Spinetta (AL) e Anagni (FR) – e due società controllate: Agiplast nel Cremonese, attiva nel riciclo dei polimeri ad altre prestazioni, e Ideal Work nel Trevigiano, realtà di punta nel settore delle superfici decorative.

Per ulteriori informazioni, contattare:

Eden Uboldi, Communication Specialist

+39 3487065634

eden.uboldi@arkema.com

Pubblicato il 21/02/2024.

LAVORO – Inclusion Job Day, l’evento online dedicato all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità

Appuntamento on line il 15 marzo 2024 sulla piattaforma inclusionjobday.com dove i candidati con disabilità e appartenenti alle categorie protette incontrano le aziende per trovare opportunità concrete di lavoro. Un servizio gratuito per i candidati che potranno consultare centinaia di offerte professionali. A precedere l’evento, Inclusion Job Talk, la tavola rotonda con esperti di diversity & inclusion che tratteranno il tema del rispetto

Venerdì 15 marzo torna Inclusion Job Day, l’evento online ideato e promosso da Hidoly (già Interaction Farm) e Cesop HR Consulting Company. Obiettivo: offrire la concreta possibilità di realizzarsi professionalmente alle persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette – come previsto dalla legge 68 del 1999 – diplomate e laureate.

La piattaforma https://inclusionjobday.com/ si propone come spazio di incontro fra candidati e aziende italiane in cerca di personale qualificato e supporta la condivisione di best practice inclusive fra gli stakeholder coinvolti (aziende, università, istituzioni e terzo settore); promuove gli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Onu per il 2030 finalizzati a ridurre le disuguaglianze e a diffondere sempre più la cultura dell’inclusione.

L’accesso ai candidati è completamente gratuito: basta registrarsi alla piattaforma, compilare il form e allegare il proprio cv. Chi si sarà registrato parteciperà a una sessione di formazione che gli permetterà di conoscere tutti i servizi disponibili: seguire le presentazioni aziendali, visitare gli stand virtuali, candidarsi per specifiche posizioni, partecipare ai colloqui one-to-one. La piattaforma è accessibile secondo linee guida WCAG 2.0.

Giunto alla 13ma edizione, Inclusion Job Day conta oggi quasi 4.000 iscritti e una partecipazione di circa 200 aziende tra medie imprese e multinazionali di diversi settori: dall’automotive all’assicurativo, dalla finanza alle telecomunicazioni. Numerose le aree di ricerca dei profili che spaziano dall’informatica alla finanza, dal marketing all’innovazione.

Sono già molti gli utenti di ogni fascia di età che, grazie alla piattaforma Inclusion Job Day, hanno trovato lavoro affermandosi professionalmente in diversi settori: le interviste sono disponibili nel nostro IJD magazine (https://inclusionjobday.com/ijd-magazine/).

Tra le aziende aderenti a questa edizione: Agos Ducato, Almaviva, Dedalus, Enav, Gruppo BCC, Deloitte, EOS spa, KPMG, Maticmind, Percassi Retail, Petronas, Umana, Verisure.

Inclusion Job Talk all’insegna del rispetto

Inclusion Job Day inizierà alle ore 11 e terminerà alle ore 18 del 15 marzo: in questo lasso di tempo gli utenti possono seguire le presentazioni delle aziende con la presenza di interpreti LIS specializzati nel linguaggio dei segni, visitare gli stand virtuali e organizzare le agende dei colloqui.

Come di consueto, l’evento si aprirà alle 10 con Inclusion Job Talk, la tavola rotonda che vede la presenza di manager ed esperti di diversity & inclusion. Tema di questa edizione “Inclusione: il rispetto fa la differenza. Persone, norme, comportamenti” a cui partecipano la scrittrice umorista e content creator Marina Cuollo; Paola Drago, responsabile Talent Acquisition, Employer Branding & Internal Mobility Gruppo BCC ICCREA; Federico Mancarella, Talent Acquisition, Employer Branding & Internal Mobility Gruppo BCC ICCREA e campione paralimpico di canoa; Manuela Pioltelli, responsabile Area Collocamento Mirato di Umana; Gianpaolo Torchio, responsabile del servizio mercato del lavoro e pari opportunità della Provincia di Monza e Brianza.

Per i candidati la partecipazione è gratuita: basta iscriversi alla piattaforma a questo link. (https://inclusionjobday.com/visitatore/?referral=uici&utm_source=uici&utm_medium=dem&utm_id=IJD13)

Pubblicato il 21/02/2024.

Inclusion Job Day

Ritorna Inclusion Job Day, l’evento online in programma il 20 ottobre. Una giornata dedicata alla cultura inclusiva e, soprattutto, a favorire le opportunità di lavoro. Un luogo “virtuale” ideato e progettato da Interaction Farm, agenzia specializzata in progetti di comunicazione omnichannel, strategie digitali e perfomance marketing. L’iniziativa – realizzata in collaborazione con Cesop HR Consulting Company – si sviluppa attraverso una piattaforma dove multinazionali e piccole-medie imprese si incontrano con persone in cerca di occupazione, con disabilità e/o appartenenti alle categorie protette come previsto dalla legge 68 del 1999. Un evento unico nel suo genere che offre opportunità concrete di impiego e supporta la condivisione di best practice inclusive fra gli stakeholder coinvolti (aziende, università, istituzioni e terzo settore). Un’iniziativa che promuove gli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Onu per il 2030 finalizzati a offrire a tutti un lavoro dignitoso e a ridurre le disuguaglianze.

«La realizzazione di questo progetto e della piattaforma accessibile secondo linee guida WCAG 2.0 – spiegano Vittorio Fidotta e Sebastiano Scarlata, ideatori del progetto e rispettivamente responsabile delle strategie digital e chief tecnhology officer di Interaction Farm – scaturisce dalla volontà di superare un confine innanzitutto culturale e andare oltre il sentire comune secondo il quale fornire il lavoro per determinate categorie risponde unicamente all’esigenza di ottemperare a un obbligo legislativo.» Aggiunge Fidotta: «Al centro ci sono le persone: da una parte il potenziale candidato che deve poter mettere in luce le proprie competenze e capacità per trovare un luogo di lavoro dove si senta realizzato, dall’altra il potenziale datore di lavoro che riconosce nell’inclusione un valore e non soltanto un obbligo dettato dalla legge.»

Dal 2020, anno della sua creazione, Inclusion Job Day è cresciuto notevolmente: ad oggi l’iniziativa ha visto la partecipazione di 145 aziende con più di 1.400 offerte di lavoro; una media di 300 curricula per ogni azienda e oltre 3.000 candidati iscritti sulla piattaforma web. Dal marketing alla finanza, alla digital innovation: sono numerose le aree di competenza nelle quali rientrano i profili richiesti.

La prossima edizione del 20 ottobre presenta un’interessante novità: grazie alla Fondazione Cecilia Gilardi di Torino studenti delle scuole superiori, laureandi e laureati con disabilità e appartenenti alle categorie protette possono partecipare al bando per aggiudicarsi una borsa di studio. Obiettivo: supportare la formazione e favorire la crescita professionale e personale di giovani talentuosi. Al bando possono accedere sia i candidati iscritti alla piattaforma Inclusion Job Day sia coloro che sono in possesso dei requisiti.

Il programma della giornata

La giornata si svolge dalle 10 alle 18 e si apre con l’Inclusion Job Talk, questa volta dedicato al ruolo del disability manager come figura fondamentale per l’inserimento, le dinamiche di comunicazione e relazione dei lavoratori con disabilità in azienda. La tavola rotonda vede la partecipazione di esperti e manager, docenti universitari ed esponenti del terzo settore.

A partire dalle 11, e fino alle ore 15, si potrà accedere alla fiera virtuale tra gli stand allestiti da aziende e agenzie per il lavoro con la possibilità di incontrare i responsabili delle risorse umane attraverso chat e video. Promuovere l’incontro diretto tra domanda e offerta è un’altra priorità di Inclusion Job Day: per questo tra le 11 e le 18 sono previsti colloqui 1to1 tra candidati e aziende. Nella stessa fascia oraria sono previsti in agenda una serie di elevator pitch (sintetiche presentazioni aziendali) e altre presentazioni più approfondite con la presenza di interpreti LIS, specializzati nel linguaggio dei segni. Tra le aziende aderenti a questa edizione: EY, Fineco, Gruppo BCC, KPMG, Lactalis, Poste Italiane, Umana, Volkswagen, Zucchetti.

L’accesso alla piattaforma è gratuito per gli utenti che desiderano candidarsi. Per partecipare all’evento, occorre semplicemente registrarsi su inclusionjobday.com. L’evento è organizzato da Interaction Farm in collaborazione con Cesop HR Consulting Company. Data dell’evento: 20 ottobre 2023.

Pubblicato l’11/10/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Corso Braille alle maestre per promuovere l’inclusione

Si è concluso la settimana scorsa nell’Istituto Federico II di Svevia di Mascalucia, nel Catanese, e ha coinvolto ben venticinque insegnanti. Le quali vi hanno partecipato anche per amore di una bambina che aveva appena perduto la vista. Già in programma un’altra iniziativa nella stessa scuola. Il presidente Minincleri ringrazia la Dirigente scolastica e la Referente del Sostegno

“Un corso Braille nato dall’amore delle sue insegnanti per una bambina che aveva appena perduto la vista non poteva essere che meraviglioso”.

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale dell’Uici, Gaetano Renzo Minincleri, parlando dell’iniziativa conclusa la scorsa settimana nell’Istituto Federico II di Svevia di Mascalucia, nel Catanese, e che ha coinvolto ben venticinque insegnanti.

“Ringrazio tutto il corpo docente – ha aggiunto Minincleri – a cominciare dalla dirigente scolastica Giusy Consoli, così aperta all’inclusione, e alla referente del Sostegno della scuola primaria Annarita Bonaccorso. E ringrazio anche il tiflologo Nando Sutera e Angela Dispinzieri, la docente non vedente che ha tenuto agli insegnanti un corso pomeridiano da quaranta ore dell’Irifor, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’Unione ciechi”.

“Quando la bambina – racconta la maestra Bonaccorso – ha cominciato a perdere la vista anche dall’unico occhio funzionante, era in prima elementare e aveva acquisito le competenze di base. La famiglia è stata sempre molto presente e noi insegnanti ci ponemmo il problema, per poterla aiutare meglio, di ottenere le competenze necessarie e di poterle offrire gli ausili tecnologici indispensabili alla didattica. Ci vennero in aiuto l’Uici di Catania e l’Irifor, consentendoci di ottenere gli strumenti in comodato d’uso e fornendoci assistenza per tutte le questioni burocratiche. E oggi siamo nelle condizioni di garantire alla nostra allieva, che adesso frequenta la terza elementare ed è autonoma e al passo con i compagnetti, tutto ciò di cui ha bisogno”.

A cominciare dalle docenti che conoscono il Braille, come ricorda la maestra Bonaccorso: non solo le cinque della classe della bambina, ma tutte le venticinque che hanno frequentato il corso, “a dimostrazione di come questa scuola, grazie anche alla sua Dirigente, sia aperta all’inclusione”.

E nel mese di maggio si svolgerà, per i piccoli allievi, un’iniziativa di informazione sulla scrittura Braille: “È giusto che gli altri bimbi, che ci pongono tante domande, conoscano questa realtà”.

“La bambina, in classe – conclude, con soddisfazione – ha l’insegnante di sostegno, ma si muove anche con il supporto dei compagnetti, che imparano come aiutarla, dandole il braccio e camminando un passo avanti a lei”.

Entusiasta del corso e dell’atmosfera vissuta nella scuola di Mascalucia, anche Angela Dispinzieri.

“Finora – ricorda – avevo tenuto, in enti di formazione, dei corsi di Braille a persone destinate a diventare assistenti alla comunicazione nelle scuole, ma non mi ero mai dedicata agli insegnanti e devo dire che, quando il presidente Minincleri me lo propose ero piuttosto in ansia. Temevo che i docenti, dopo una giornata piena di lavoro, potessero essere stanchi, perdere interesse. Invece erano entusiasti. E si comprendeva quanto, nella loro motivazione, incidesse l’amore per quella loro allieva. Un gruppo bello anche a livello umano, insomma, che mi ha fatto sentire subito accolta”.

Adesso la scuola sta progettando nuovi corsi Braille per approfondire la lettura, la matematica e l’uso di strumenti informatici.

“E dopo questa esperienza entusiasmante – conclude Angela Dispinzieri – suggerirei a ogni istituto scolastico di organizzare questo tipo di corso, così importante per diffondere la cultura dell’inclusione”.

Pubblicato il 28/03/2023.